lunedì 30 aprile 2012

Salgono a 14 gli undrafted rookie firmati

Aggiornamento sulla situazione undrafted rookie: salgono a 14 i giocatori firmati.

Di seguito, riporto la tabella pubblicata sul sito ufficiale, con tutti i nomi dei nuovi arrivati in casa Bucs.

Pos. Name Ht. Wt. College
WR Luther Ambrose 5-8 185 Louisiana-Monroe
LB Ryan Baker 6-0 236 LSU
QB Zach Collaros 6-0 183 Cincinnati
C Chaz Hine 6-4 295 South Florida
FB Cody Johnson 5-11 255 Texas
CB Leonard Johnson 5-10 196 Iowa State
DT Donte'e Nicholls 6-2 312 Tennessee State
WR Tyler Shoemaker 6-1 213 Boise State
T Bradley Sowell 6-7 316 Mississippi
S Tramain Thomas 6-0 204 Arkansas
TE Tyler Urban 6-5 249 West Virginia
G Michael VanDerMeulen 6-7 304 Toledo
CB Quenton Washington 5-10 195 South Florida
T Desmond Wynn 6-6 303 Rutgers

Dopo il draft, è tempo di “undrafted rookie”

Terminato il draft, le varie squadre NFL si sono dedicate nello scorso weekend a reclutare i tanti rookie finiti undrafted, ossia non scelti da alcun team. I primi undrafted rookie firmati da Tampa Bay, al momento, sono i seguenti:

- Gilbert "Chaz" Hine, OL, Southern Florida;
- Leonard Johnson, CB, Iowa State;
- Mike VanDerMeulen, OL, Toledo  

Il CB Leonard Johnson
Sperando che a breve se ne aggiungano altri, chissà se tra costoro sarà possibile trovare il prossimo LeGarrette Blount, che nel draft di un paio di anni fa non venne scelto da nessuna squadra, anche se più per i noti limiti caratteriali che per ragioni tecniche, e che adesso è l'indiscusso RB starter di Tampa Bay.
Stando ai vari "esperti", un nome interessante tra gli "undrafted" firmati da Tampa potrebbe essere quello del CB Leonard Johnson, da Iowa St., che vista la scarsa concorrenza nel ruolo (tra i CB a roster abbiamo giocatori non certo fenomenali quali Anthony Gaitor, Myron Lewis o E.J. Biggers) potrebbe anche avere qualche possibilità di trovare un posto nel roster definitivo.

Ma torniamo al draft e soffermiamoci sui giocatori scelti nei giri più bassi; iniziamo dai due scelti al quinto giro, che per una singolare coincidenza provengono dallo stesso College, West Virginia (non a caso, abituale rivale di quella Rutgers allenata da Schiano...) in cui i due erano addirittura compagni di stanza. La speranza è che Il LB Najee Goode e il CB Keith Tandy possano essere qualcosa di più di semplice materiale utile per lo special team. Va poi considerato che entrambi giocano in ruoli in cui lo spazio per emergere non manca, visto che parliamo di LB e CB, due disastrati reparti per sistemare i quali servirebbe un intero draft supplementare.

A proposito del duo da West Virginia,  ecco - dal Tampa Tribune - le impressioni di Dominik e Schiano:
"Quite honestly, I did not know they were roommates,'' Bucs general manager Mark Dominik said. "But I am not surprised one iota that they are. They really stood out at their university at their respective positions and as leaders on their team. "And I'm excited that we were able to grab both of them in this draft, because their toughness and their physicality is a big part of what that West Virginia program was built around.''

Bucs coach Greg Schiano experienced the toughness and physicality Goode and Tandy brought to West Virginia the last four seasons of his 11-year run as coach at Big East foe Rutgers, which never beat WVU while Goode and Tandy were there.
"They were both a royal pain in the rear so I told them it's good to be on the same side now,'' Schiano said. "Tandy picked us off and hurt us in many ways over the years, so I'm going to be glad to be looking out there and seeing them in Bucs uniforms instead.''

Nel round successivo, il sesto, i Bucs hanno scelto un altro RB, dopo Doug Martin pescato al termine del primo round: si tratta di Michael Smith, da Utah State. La cosa interessante è che il GM Mark Dominik ha ammesso di avere ricevuto un'offerta subito dopo avere scelto Smith, da parte di un team che per ottenere il RB da Utah State era disposto a cedere un sesto giro del draft 2013. Evidentemente Dominik e Schiano sono convinti delle potenzialità del ragazzo e hanno rifiutato l'offerta, e non è escluso che Michael Smith possa conquistarsi un posto nel roster nel ruolo di terzo RB.

Infine, dal settimo giro è arrivato il TE Drake Dunsmore da Northwestern, che dovrebbe avere tra le sue qualità più interessanti una certa versatilità in grado di fargli ricoprire anche il ruolo di FB (un po' come per l'altro TE/FB già a roster, Erik Lorig).

Nota comune a tutti i rookie draftati quest'anno dai Bucs, leggendo le varie "biografie" dei giocatori, è una certa "solidità mentale" nonché un comportamento limpido e cristallino fuori dal campo di gioco. Insomma, se ai tempi di Morris le "teste calde" e i giocatori problematici abbondavano, da questo punto di vista la musica sembra essere cambiata parecchio, con l'arrivo del Sergente Greg Schiano. E il taglio di Tanard Jackson mi sembra emblematico, da questo punto di vista.

domenica 29 aprile 2012

Terzo giorno del draft, ecco chi è arrivato

Si è chiuso il draft, e nei round di ieri - quelli dal quarto al settimo - sono arrivati i quattro rookie previsti in casa Buccaneers, dunque nessuna trade o scambio per Tampa Bay, a differenza di quanto accaduto nelle giornate precedenti.

Ma vediamo chi sono i giocatori draftati ieri; la scelta del quinto giro (pick n.140) è stata utilizzata per prendere un altro LB: si tratta di Najee Goode, inside linebacker da West Virignia. E curiosamente, sempre dalllo stesso college arriva anche il rookie pescato al giro successivo, il sesto (pick n.174): si tratta del CB Keith Tandy (un cornerback, finalmente!). Infine, le due scelte al settimo giro sono state spese per l'attacco, draftando prima il RB Michael Smith da Utah State (pick n.212) e poi il TE Drake Dunsmore da Northwestern (pick n. 233)

Di seguito, la tabella riassuntiva del draft dei Tampa Bay Buccaneers, anno 2012.















Nei prossimi giorni avremo modo di valutare nel dettaglio le singole scelte, soprattutto per cercare di capire se anche dai giocatori scelti più in basso (i vari Goode, Tandy, Smith e Dunsmore) potrà arrivare un contributo per la causa dei Bucs. E poi, chissà che da qualche rookie undrafted che firmeremo nelle prossime ore non emerga qualche gemma nascosta, tipo il LeGarrette Blount di un paio di anni fa.... e a proposito di "undrafted", sebbene non ci sia ancora l'ufficialità pare che i Bucs siano vicini a firmare un altro CB, Leonard Johnson da Iowa.

Ad ogni modo, l'impressione a caldo relativa a questo draft mi pare buona: molto meglio della free agency, ad esempio, che era stata invece condotta in maniera assai poco razionale portando a Tampa giocatori di valore (Jackson e Nicks) ma in reparti in cui eravamo già sufficientemente coperti, limitando al solo Eric Wright (non certo un fenomeno) i rinforzi per quell'inguardabile difesa che era stata il punto debolissimo del team dello scorso anno.

I giocatori scelti nei primi tre round del draft, invece, vanno proprio a rinforzare i reparti che più degli altri necessitavano dell'inserimento di forze fresche e di valore. Le scelte del RB Doug Martin e del LB Lavonte Davis direi che sono indiscutibili, visto che parliamo di ottimi prospetti che vanno a colmare specifici need.

Il discorso sulla scelta di Barron, dopo avere bypassato Claiborne, merita invece un discorso a parte.

Sulla carta, non ci sono molti dubbi sul fatto che tra i due sia Claiborne il prospetto con maggiore potenziale, e soprattutto considerando che giochiamo in una division in cui ci sono due passatori del valore di Ryan e Brees, poter contare su un CB come Claiborne sarebbe stato ovviamente importante, ma c’è un aspetto (non proprio secondario) da considerare: ossia, che i Bucs a livello di safety, erano semplicemente azzerati... ma non così, per dire, proprio in senso effettivo, perché dopo il taglio di Tanard Jackson e la non riconferma di Sean Jones, fino all’altro ieri avevamo a roster una sola safety in grado di tenere il campo (Cody Grimm), peraltro reduce da due infortuni molto gravi in due stagioni di NFL.

Dunque, la decisione di prendere al primo giro la safety da Alabama anziché il CB da LSU è stata una mossa che ha una sua ragione ben chiara e precisa, e benché sia stato un grosso “azzardo” quello di avere bypassato Claiborne, credo (e soprattutto mi auguro) che sia stato un rischio assai ben calcolato e valutato.E come dicevo ieri, solo il tempo ci dirà se la scelta di Barron al posto di Claiborne sarà ricordata come una "genialata" oppure come una "follia"...

sabato 28 aprile 2012

Secondo giro, trade up per il LB Lavonte David!

Secondo giro, preso il LB Lavonte David!
Tampa Bay si era presentata al secondo giorno del draft - in cui venivano draftati i giocatori del secondo e terzo giro - con una sola scelta a disposizione, quella del terzo round, avendo ceduto ieri a Denver la propria pick del secondo giro per poter chiamare il RB Doug Martin.

E invece no, contrordine! La scelta è rimasta una sola, ma con una "trade up" con Houston, i Bucs hanno scelto al secondo giro anziché al terzo portandosi a casa un ottimo prospetto nel ruolo in cui più ne avevano bisogno, il LB Lavonte David.

La trade coi Texans ha dunque visto Tampa cedere a Houston le propria scelta al terzo giro (pick n.68) e al quarto (pick n.126), ricevendo dai texani la scelta del secondo giro (pick n.58 ossia Lavonte David) e un settimo giro (pick n.233).

In pratica, per salire di dieci posizioni i Bucs hanno dovuto sacrificare un quarto giro; prezzo non così basso considerati anche tutti i need che avevamo e che una pick al quarto giro ci avrebbe fatto comodo, nonché il fatto che in questo modo, alla fine, il CB di cui avevamo bisogno arriverà quando ormai  saranno disponibili solo giocatori di secondo e terzo piano.

Ma tutto sommato, il sacrificio della scelta al quarto giro ci ha consentito di prendere un giocatore molto interessante, uno dei prospetti principali dell'intero draft proprio nel ruolo (OLB) in cui maggiormente eravamo scoperti. Considerato che al momento a roster di LB valido ne avevamo solamente uno (il secondo anno Mason Foster), l'arrivo di Lavonte David mi pare una acquisizione importante per cercare di rattoppare uno dei tanti reparti in cui avevamo voragini non indifferenti.

Oggi, a meno di scambi con altre squadre, nella giornata conclusiva del draft ci saranno altre quattro scelte per Tampa Bay: una al quinto giro (pick n.140), una al sesto (pick n.174) e due al settimo (pick n. 212 e n. 233). Non sarebbe male trovare un CB decente, unico vero "need" trascurato in questa due giorni del draft 2012, forse anche nella convinzione di poter contare ancora, nonostante tutto quello che potrebbe accadere da qui all'inizio della stagione, su Aqib Talib...

Dunque, in attesa di vedere che cosa accadrà nella giornata finale, fino ad ora mi sembra di poter dire che il draft dei Bucs sia stato condotto con certo raziocinio e con una logica abbastanza chiara: quella di cercare di sistemare i reparti messi peggio, al di là del valore assoluto dei giocatori disponibili. Da qui, la decisione di draftare in primis una safety (bypassando il CB Claiborne) poi un RB (dato che a roster, nel ruolo, c'era il solo Blount) ed infine un LB (altro settore in cui eravamo ai minimi termini).

Vediamo adesso chi saranno i prossimi quattro rookie che sbarcheranno a Tampa, sperando che si riesca a trovare qualcosa di interessante anche nell'ultima "pescata" di oggi...

venerdì 27 aprile 2012

Pensieri sparsi sul primo giro del draft...

Mark Barron e la sua "crew", con la jersey dei Bucs
Una safety e un running back, questo il responso al termine del primo giro del draft. Ma andiamo a vedere come si è arrivati a queste scelte e chi sono Barron e Martin, i due rookie appena arrivati in casa Bucs.

Cominciamo dalla scelta più alta, quella che ha portato in Florida la safety Mark Barron, da Alabama. Solo il futuro ci dirà se la decisione di Schiano e Dominik, che pur potendo prendere Claiborne gli hanno di fatto preferito Barron, accettando la “trade down” proposta da Jacksonville, sia stata una scelta vincente o meno.

Credo che dietro la scelta di Barron, ci sia da parte di GM e HC una certa fiducia sul fatto di poter contare su Aqib Talib, per la prossima stagione; se così fosse, a livello di CB potremmo infatti contare su tre potenziali titolari quali Barber, Wright e Talib, e dunque si è preferito prendere una safety dal momento che, dopo il rilascio di Tanard Jackson, si trattava del reparto probabilmente più debole di tutti, in cui l'unico giocatore di valore (Cody Grimm) è reduce un grave infortunio (il secondo in due anni di NFL, tra l'altro).

Probabile che la decisione di draftare una safety sia dipesa anche dal fatto che difficilmente sarà possibile “convertire” Ronde Barber da CB a S, nonostante gli esperimenti provati in tal senso nel mini-camp dei giorni scorsi. Per sua stessa ammissione, Barber non ha il fisico adatto per giocare da safety, è troppo leggero e “undersized” per bloccare un RB in campo aperto, e Dominik e Schiano si sono probabilmente resi conto che chiedere a Ronde di cambiare ruolo e tipo di gioco a 37 anni e alla sua ultima stagione in NFL non era forse la migliore idea del mondo...

Dunque la decisione di preferire Barron a Claiborne ritengo sia stata voluta e ampiamente valutata anche perché accettando la trade down coi Jaguars era chiaro che Claiborne sarebbe finito a chi aveva la pick n.6 (anche se avesse scelto St. Louis, anziché Dallas, dubito che i Rams avrebbero bypassato il CB da LSU).

E poi, stando alle parole di Schiano che riporto di seguito (tratte dal TB Times), era proprio Mark Barron l'obiettivo numero uno dei Bucs:
"The first film I watched, I ran to (general manager Mark Dominik). We watched it together, and I looked at him and said, 'Wow!' " Schiano said. "So then you go back. That's what you do leading up to the draft. You try to find problems and what isn't right. We just felt this guy is a fit for the Bucs. He's a leader, a physical presence, a football guy, loves it. He's our kind of guy."

Ma oltre a Barron, i Bucs hanno in pratica anticipato a ieri la chiamata del secondo giro; con la “trade up” orchestrata con Denver, infatti, i Bucs hanno ceduto ai Broncos la propria scelta nel secondo giro (pick n.36 overall) ricevendo in cambio la scelta al primo giro di Denver (pick n. 31 overall), oltre a scambiarsi le chiamate nel quarto giro. Dunque, di fatto, la chiamata al secondo giro dei Bucs è stata anticipata alla fine del primo, ed ha avuto come risultato l'acquisizione di Doug Martin, RB da Boise State.

La posizione di RB andava rinforzata, e l'arrivo di Martin è importante per garantire una valida alternativa a Blount, soprattutto nei terzi down. Tra l'altro, presumo che fosse proprio lui il giocatore che i Bucs volevano, visto che – a parte Trent Richardson – è stato Martin il primo RB scelto dopo il “fenomeno” finito a Cleveland con la third pick overall, dunque in una situazione in cui tutti i RB erano ancora draftabili.

In conclusione, Barron e Martin rappresentano due addizioni (sulla carta) di un certo spessore e due giocatori dal notevole potenziale. Ma, come detto, solo il tempo ci dirà se la decisione di preferire Mark Barron a Morris Claiborne sia stata una “genialata” o una “follia”...

Va anche detto che, se abbiamo dato una sistemata a RB e secondaria, abbiamo ancora lacune e buchi enormi a livello di LB, e speriamo proprio che al terzo giro sia ancora possibile pescare qualche linebacker decente, visto che al momento l'emergenza massima mi pare sia individuabile proprio lì, nel cuore della difesa...

E' successo di tutto: presi Barron (S) e Martin (RB)!

Come da facile previsione, non c'era da annoiarsi a seguire il draft.....! Vi rimando a dopo per qualche commento un po' più articolato. Intanto, ecco in sintesi la cronaca di quello che è successo questa notte.

Alla fine, dopo il primo giro del draft 2012 a Tampa Bay sono arrivati due giocatori:
- Mark Barron (Safety, Alabama)
- Doug Martin (RB, Boise State)
I due nuovi arrivi in casa Buccaneers: Mark Barron (S) e Doug Martin (RB)
Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo. I Bucs hanno fatto "trade down" con i Jaguars, che per prendere Blackmon hanno dato  a Tampa la scelta n.7 del primo giro in cambio della n.5 di Tampa, aggiungendo un quarto giro (n.101 overall). Peccato che anche Dallas avesse fatto uno scambio con i Rams per ottenere la pick n.6, e quindi - arrivato il momento per i Bucs di scegliere - il CB Morris Claiborne non era più disponibile, essendo finito ai Cowboys. Per cui, Dominik e Schiano hanno "ripiegato" su Mark Barron, safety da Alabama.

Il primo giro ha riservato una ulteriore sorpresa per chi segue i Bucs. Con la pick n.31, Tampa Bay ha infatti chiamato nuovamente, questa volta un RB, Doug Martin da Boise State. La scelta era dei Broncos, e per ottenerla i Bucs hanno messo in piedi con Denver il seguente scambio: ai Broncos è finito il secondo giro (n.36 overall) ed il quarto (n.101, appena ricevuta dai Jaguars) dei Bucs, mentre a Tampa sono arrivati la n.31 del primo giro (ovvero il RB Martin) e il quarto giro dei Broncos (n. 126 overall).

giovedì 26 aprile 2012

Con la pick n.5, Tampa Bay sceglie...?

In senso orario: Claiborne, Richardson, Kuechly e Kalil

L'attesa sta per finire, ormai è questione di ore e finalmente tra poco sapremo chi sarà il giocatore che i Tampa Bay Buccaneers sceglieranno con la chiamata n.5 del primo giro di questo draft 2012. O se, invece, ci sarà stata una "trade down" e sarà dunque un altro team a scegliere a quel punto del draft.

In questi ultimi giorni è stato tutto un rincorrersi di voci, si sono lette mille ipotesi diverse, dalla cessione della pick n.5 allo scopo di accumulare un numero maggiore di scelte, all'arrivo – ogni volta dato per sicuro – dei vari Claiborne, Richardson, Kuechly o Kalil. Come detto, ancora poche ore e l'enigma avrà una soluzione.

Il punto, in realtà, è che questa incertezza e il fatto che così tanti giocatori diversi siano stati di volta in volta affiancati ai Bucs, dipende dalla debolezza estrema della nostra squadra, che di "need" ne ha tantissimi, e che avrebbe bisogno di ben più delle sei scelte che tra oggi e sabato avranno a disposizione Dominik e Schiano per cercare di "rattoppare", quantomeno, le falle più grosse.

Secondaria (S e CB), LB e RB sono i reparti che necessitano maggiormente di robuste iniezioni di talento. Per cui, se non ci sarà trade down, credo che per forza di cose arriverà a Tampa uno tra Claiborne (CB), Richardson (RB) o Kuechly (LB), presumibilmente quello che sarà ancora disponibile dopo che avranno scelto Minnesota o Cleveland. L'arrivo di Kalil, onestamente, lo gradirei meno, non perché il giocatore non sia un prospetto interessante (anzi...) quanto perché a livello di OL mi pare che la situazione non sia così deficitaria come invece in troppi altri reparti.

Chiunque arrivi, rappresenterà comunque un importante miglioramento per il relativo settore; e comunque, per dare un giudizio complessivo sul draft dei Bucs bisognerà attendere sabato, anche perché – negli ultimi anni – hanno riservato maggiori soddisfazioni i giocatori scelti dal secondo giro in poi che non i presunti fuoriclasse del "first round", rivelatisi spesso cocenti delusioni alla prova del campo (dal povero Gaines Adams al recentissimo Gerald McCoy...).

mercoledì 25 aprile 2012

Draft 1976, tutto iniziò con Lee Roy Selmon

Draft 1976: Lee Roy Selmon, first pick overall
Il breve "excursus" relativo ai draft del passato, non può prescindere dal primo draft in assoluto dei Tampa Bay Buccaneers. L'anno era il 1976, e per i Bucs si trattava del debutto in NFL. Il lancio della moneta, per decidere chi tra Seattle e Tampa Bay - i due expansion team che quell'anno debuttarono in NFL - avrebbe scelto per primo, sorrise a Tampa Bay. Non rimaneva che decidere chi chiamare, come primo giocatore di quel draft e della storia dei Bucs...

Il dilemma durò poco: Lee Roy Selmon, DE da Oklahoma, era il prospetto più interessante tra i collegali di quell'anno, e sebbene non mancassero altri nomi interessanti che avrebbero fatto la storia del football (dal WR Steve Largent al CB Mike Haynes), i Buccaneers non rimpiansero mai l'utilizzo di quella first pick overall.

Ad oggi, la chiamata di Selmon rappresenta una delle migliori scelte in assoluto, nella ultra 35ennale storia del team.  Superfluo, credo, stare qui a ricordare chi sia stato Lee Roy Selmon, giocatore conosciuto non solo da chiunque simpatizzi per Tampa Bay ma da tutti gli appassionati di football.

Immenso giocatore in campo quanto irreprensibile fuori dal rettangolo di gioco, presenza fissa al Pro Bowl nonostante giocasse in un team dallo scarso "blasone", e unico membro dei Tampa Bay Buccaneers ad essere presente nella Hall of Fame di Canton. In poche parole, il Migliore. Di tutti.

In grado di fare reparto quasi da solo, fu intorno a lui che i Bucs passarono in breve tempo da peggior team di sempre (0-14, il record nel 1976) a finalista della NFC, nel 1979. Nel 1984 Lee Roy giocò l'ultima stagione, tutte con Tampa Bay e sempre con lo stesso allenatore, John McKay, il suo numero - il 63 - venne ritirato e le porte di Canton si aprirono per Selmon nel 1995. E ovviamente fu lui il primo grande Bucaniere del passato ad essere introdotto nel "Ring of Honor" dei Bucs, al Raymond James Stadium.

L'improvvisa scomparsa di Selmon, lo scorso settembre, ha privato i Bucs della sua bandiera più gloriosa, ma il suo ricordo sarà comunque perennemente vivo in tutti coloro che amano questi colori. Personalmente, ricordo di averlo intravisto nel 2009 a Londra, nei pressi dell'albergo che ospitava i Buccaneers, che quell'anno giocarono a Wembley un match contro New England. Peccato non avere avuto la prontezza di riflessi di andargli a stringere la mano e chiedergli un autografo, giusto per dirgli che, anche da quest'altra parte dell'Atlantico, è (e sarà per sempre) il Numero Uno...

martedì 24 aprile 2012

Quando i Bucs, 25 anni fa, draftarono Testaverde

Vinny Testaverde, in copertina di SI
Sono giorni di attesa, il 26 aprile è sempre più vicino, e allora quale occasione migliore per ricordare alcuni "celebri" (nel bene e nel male) draft del passato più o meno recente dei nostri Bucanieri... Ieri ho rievocato brevemente un draft, quello del 1995, che ha cambiato (in positivo) la storia dei Bucs, grazie al contemporaneo arrivo di due fuoriclasse assoluti del calibro di Warren Sapp e Derrick Brooks.

Oggi, invece, voglio parlare del draft del 1987, quando Tampa Bay aveva a disposizione la prima chiamata assoluta e non c'era alcun dubbio su come questa first pick overall sarebbe stata utilizzata: c'era infatti a disposizione un "franchise QB" che aveva tutte le carte in regola per riuscire a trasformare in maniera radicale una squadra perdente come i Buccaneers di quel periodo in un team, se non vincente, comunque di ben altro spessore.

Il giocatore in questione era Vinny (Vincent Frank, all'anagrafe) Testaverde, fresco vincitore dell'Heisman Trophy ottenuto guidando ad una vittoria dietro l'altra i Miami Hurricanes. Ricordo che all'epoca - breve parentesi personale - avevo da poco iniziato a seguire da vicino il football, e fu un po' anche grazie a questo estroso giocatore, dal buffo cognome italo-americano, se iniziai a seguire con simpatia la squadra di Tampa.

Che cosa si può dire oggi, trascorsi 25 anni da quel draft, di Vinny Testaverde...? Sicuramente non fornì quel rendimento da fuoriclasse come era nelle speranze di allenatori e tifosi, e non contribuì a risollevare le sorti di un team che che perdeva regolarmente prima che lui arrivasse e che continuò a mettere in fila una "L" dietro l'altra anche dopo il suo approdo.

Probabilmente Testaverde risentì del duro impatto con il mondo NFL, e forse non era quel "fenomeno" assoluto che sembrava ai tempi del college; ma di sicuro, era molto debole la squadra che era costruita intorno a lui: i grandi giocatori che tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 avevano consentito ai Bucs di arrivare più volte ai play-off ormai si erano ritirati e non erano stati adeguatamente sostituiti; cosicché Vinny si ritrovò circondato da un "supporting cast" decisamente modesto, e andò incontro a prestazioni spesso imbarazzanti, ma non solo per colpa sua.

Poi Testaverde, che ebbe una carriera lunghissima visto che giocò fino a 40 anni compiuti ritirandosi nel 2007 dopo 21 stagioni in NFL, lasciò Tampa al termine del 1992 dopo sei stagioni in maglia Orange & White e nel suo girovagare tra tante squadre (Browns, Jets, Cowboys, Patriots, Panthers) si tolse anche belle soddisfazioni, raggiungendo risultati importanti. Ad esempio condusse i Jets ad una finale di conference nel 1998 contro i Broncos; quel giorno, a Denver, i Jets di Testaverde erano avanti 10-0 all'halftime, prima di soccombere di fronte a un John Elway che dopo avere eliminato New York sarebbe andato a vincere il secondo Super Bowl della sua carriera.

Talentuoso, incostante, forse un po' sopravvalutato, comunque sia un giocatore importante nella storia dei Bucs, di cui detiene ancora molti record, alcuni positivi (yards lanciate) altri meno (passaggi intercettati). Sarebbe stato interessante vederlo all'opera in un team diverso, meno disastrato e con un po' di talento in più di quei poveri Bucs di fine anni '80, e forse, magari anche con un coaching staff in grado di aiutarlo al meglio nel passaggio dal college ai Pro, la sua storia in NFL avrebbe potuto conoscere un destino diverso...

lunedì 23 aprile 2012

Il draft del 1995, che cambiò la storia dei Bucs

Quanto possa esser importante un draft per costruire un team vincente, lo dimostra quello che accadde nel 1995, proprio ai Tampa Bay Buccaneers. Erano ancora gli anni "arancioni", Tampa Bay era una squadre reduce da stagioni rovinose e perdenti e l’allenatore era Sam Wyche. I bei tempi targati Tony Dungy e Jon Gruden erano ancora lontani, ma proprio nel draft del 1995 vennero messe le basi per costruire quella squadra che, alcuni anni dopo, avrebbe trionfato nel Super Bowl n.37.

Ma torniamo al draft del '95: al primo giro, erano due (la 12 e la 28) le scelte a diposizione dei Bucs. La numero 12 venne acquisita da Philadlephia in seguito ad una trade che vide i Bucs cedere la propria scelta al primo giro (n.7 overall) e quella al terzo in cambio della scelta al primo giro (12 overall) ed al secondo degli Eagles. Dopodiché, le due scelte che i Bucs si ritrovavano così ad avere al secondo giro vennero date a Dallas in cambio della pick del primo giro dei Cowboys, la n.28.

E da tutte queste trade orchestrate dall’allora GM Rich McKay, approdarono a Tampa due giocatori che cambiarono il volto alla franchigia: Warren Sapp e Derrick Brooks.
Draft 1995, a Tampa arrivano due fenomeni: Warren Sapp e Derrick Brooks
E andando a rivedere quel draft, viene da sorridere pensando ad esempio che i New York Jets decisero di bypassare Warren Sapp per scegliere... Brady! Attenzione: non parliamo di Tom Brady, il fenomenale QB dei Patriots, ma di Kyle Brady, onesto Tight End distante anni luce da un talento puro come Warren Sapp. E’ anche vero che il futuro DT #99 aveva una fama di "bad boy" dalle discutibili abitudini fuori dal rettangolo di gioco, ma gli ululati di disapprovazione da parte dei tifosi dei Jets quando venne annunciata la scelta di Kyle Brady anziché di Warren Sapp, risuonano ancora al Madison Square Garden...

Ma se Warren Sapp era un giocatore sul cui talento pochi dubitavano, diverso è il discorso per Derrick Brooks, altro grandissimo giocatore nonché – lui sì – persona dal comportamento sempre cristallino anche fuori dal campo. Molti (presunti) esperti ritenevano Brooks “undersized” per giocare ad altissimo livello come LB nell’NFL, ma quando arrivò il turno di Tampa di chiamare con la pick n.28 del primo giro, per fortuna Rich McKay non si fece impressionare dalla "taglia" di Brooks, che divenne il secondo giocatore scelto dai Bucs in quell'indimenticabile primo giro.

E fu così che, nel draft dell'aprile 1995, vennero messe le solidissime basi di quei Tampa Bay Buccaneers che il 26 gennaio 2003, a San Diego, sarebbero entrati nella Leggenda...

domenica 22 aprile 2012

Breve storia della pick n.5 degli ultimi draft

"Cadillac", pick n.5 e offensive ROY (2005)
Nel primo giro del draft di giovedì, Tampa Bay chiamerà con la scelta numero cinque. Vediamo rapidamente quali giocatori sono stati draftati al numero cinque negli ultimi draft, partendo da quando furono proprio i Tampa Bay Buccaneers a scegliere con la pick n.5, anno 2005...

2005: Carnell "Cadillac" Williams, scelto come detto con la pick n.5 nel draft del 2005, fu una chiamta "sicura", nel senso che il talento del ragazzo era evidente ed in effetti Williams disputò le prime stagioni in NFL ad alto livello vincendo anche il premio di offensive rookie of the year, prima di subire infortuni gravissimi ad entrambe le ginocchia che ne ridussero drasticamente il rendimento. Chi avrebbero potuto prendere i Bucs in quel draft al posto di Cadillac? Beh, ad esempio - tanto per fare un paio di nomi - i Packers pescarono il QB Aaron Rodgers con la chiamata n. 24 e i Chargers scelsero al n.61 (secondo giro) l’attuale WR dei Bucs Vincent Jackson.

2006: Il quinto giocatore scelto nel 2006 fu il LB A.J. Hawk, chiamato da Green Bay. Da segnalare che in quel draft i Bucs scelsero Davin Joseph al primo giro (pick n.13) mentre un altro OL poi approdato a Tampa ed uscito dal college quell’anno, Donald Penn, finì addirittura undrafted.

2007: Arizona scelse l’OT Levi Brown con la pick n.5. Tra i giocatori "bypassati" dai Cardinals alcuni nomi illustri, tra i quali Adrian Peterson, Patrick Willis e Darrelle Revis, ancora tutti disponibili quando venne chiamato Brown. In questo draft, con la pick n.10, al primo giro i Texans scelsero Amobi Okoye, DT approdato da pochi giorni a Tampa.

2008: Con la pick n.5 i Chiefs scelsero il DT Glenn Dorsey. Da segnalare i tanti RB di buon livello usciti quell’anno dal college, tutti scelti ampiamente dopo Dorsey: Chris Johnson, Matt Forte, Ray Rice e Jamaal Charles. Solamente al quinto giro (pick n.164) i Saints chiamarono Carl Nicks, pezzo pregiato della FA dei Bucs di quest’anno.

2009: Mark Sanchez, controverso QB dei NY Jets, fu il quinto giocatore scelto, nello stesso draft in cui a Tampa arrivò Josh Freeman, chiamato anch’egli al primo giro ma dodici chiamate dopo Mark Sanchez.

2010: Ancora a Kansas City la scelta n.5: Eric Barry, safety, la chiamata dei Chiefs. Quando venne scelto Barry, i Bucs avevano già effettuato la loro scelta, andando con la pick numero 3 sul DT Gerald McCoy.

2011: Nello scorso draft i Cardinals scelsero con la quinta chiamata il CB Patrick Peterson da LSU. Chissà se anche nel 2012 la pick n.5 sarà utilizzata per draftare ancora una volta un CB e sempre da LSU...

2012: Claiborne, Richardson, Kuechly, Kalil... chi sarà il quinto giocatore scelto nel draft del 2012? Ancora pochi giorni di attesa e poi sapremo tutto...!

sabato 21 aprile 2012

E se tra Claiborne e Richardson arrivasse Kuechly?

Il LB Luke Kuechly
Come è noto, tra pochi giorni (per l'esattezza giovedì 26 aprile), avrà luogo a New York il draft NFL, che anche quest'anno si articolerà su tre giornate: il 26 verranno draftati i giocatori del primo giro, venerdì 27 quelli del secondo e del terzo, per chiudere sabato 28 con gli ultimi quattro round, dal quarto al settimo.

Ebbene, sino ad oggi sembrava abbastanza pacifico che i Bucs avrebbero potuto/dovuto chiamare - scegliendo nel primo giro con la quinta chiamata assoluta - uno tra il CB Morris Claiborne e il RB Trent Richardson, in pratica quello lasciato disponibile dai Browns che sceglieranno con la pick n.4, dando per scontato che le prime due chiamate avrebbero riguardato due QB, Luck e RGIII, e che i Vikings con la terza scelta si sarebbero orientati sull'OT Matt Kalil.

Stando ad alcuni "tweet" di queste ultime ore, però, sembra che le cose potrebbero non andare esattamente così...  prima ci ha pensato Adam Schefter insider NFL di espn.com, a sollevare il dubbio circa la chiamata di Minnesota:
"Are you 99% sure Vikings take Kalil at No. 3? ... I'm 28.3% sure the Vikings take Kalil.”

E poi, ecco Roy Cummings del Tampa Tribune, che sempre via-twitter prende in considerazione l'ipotesi che, qualora sia Claiborne (ai Vikings) che Richardson (ai Browns) non fossero più disponibili, Tampa Bay potrebbe allora orientarsi sul LB Luke Kuechly, da Boston College:
"After adding up all the factors, my gut is telling me the Bucs just may take BC LB Luke Kuechly with their first pick, fifth overall."

Fantafootball o concreta possibilità? Giovedì notte sapremo tutto... certo è che, se davvero nè Claiborne nè Richardson fossero più disponibili quando sceglieranno i Bucs, ci sarebbe un bel dilemma per Dominik e Schiano. Prendere un talento come Kalil avrebbe infatti senso, dopo tutti gli investimenti fatti in free agency per rinforzare la linea offensiva? Probabilmente no... e allora avrebbe una certa logica andare su Kuechly, ossia sul miglior MLB disponibile per colmare una delle voragini maggiori dei Bucs, quella nel reparto dei LB.

Va anche detto però che Kuechly è sì un buon prospetto ma non proprio un talento indiscusso da meritarsi una chiamata così alta e quindi ci potrebbe anche stare l'ipotesi di "trade down", offrendo cioè la quinta scelta assoluta a un team (Arizona?) che invece fosse interessato a Kalil e disposto a scambiare la propria scelta del primo giro aggiungendone altre dei giri successivi per riuscire a draftarlo.

Insomma, gli scenari possibili sono molti, e pochi di questi dipendono direttamente da Tampa Bay. Nel senso che se tutto andrà come "da pronostico", i Bucs spenderanno la quinta scelta assoluta su Morris Claiborne, ma non è affatto detto che le cose siano poi così ovvie e scontate... ad ogni modo, speriamo che Dominik abbia pronto non solo il piano B ma anche quello C, perché a parte le prime due scelte ormai già decise (Luck ai Colts e RGIII ai Redskins), per il resto è ancora tutto possibile, e non credo ci sarà di che annoiarsi, giovedì notte....

venerdì 20 aprile 2012

Geno Hayes ai Bears, firmati Girault e Huges

Mini-camp, Greg Schiano parla ai suoi giocatori
E' terminato ieri il primo mini-camp dei nuovi Buccaneers di coach Greg Schiano; tre gioni di allenamenti, in cui il nuovo coaching staff di Tampa Bay - rivoluzionato al 100% rispetto a quello dello scorso anno - ha potuto prendere i primi contatti con Freeman & co.

Nonostante si trattasse di un mini-camp a partecipazione volontaria, alla fine i giocatori erano - tranne uno - tutti presenti. L'assente era il WR Dezmon Briscoe, che su twitter ha cercato di giustificarsi adducendo problematiche di tipo sentimental/familiari, tali evidentemente da fargli mancare questo importante evento.

Da questo primo mini-camp sono emersi alcuni spunti interessanti; ad esempio, per la sua ultima stagione in NFL, probabilmente Ronde Barber cambierà ruolo, trasformandosi in safety (e a questo punto rendendo ancora più necessaria al draft della prossima settimana la scelta di Claiborne, giocatore che però pare interessare anche ai Vikings, che sceglieranno prima dei Bucs...).

E poi, a livello di linebackers, sono stati fatti vari esperimenti alternando Quincy Black e Mason Foster nel delicato ruolo di MLB. Da segnalare anche un Josh Freeman presentatosi al camp molto tonico e dimagrito di alcuni chili, senza più le guanciotte paffute ma - speriamo - più atletico e scattante.

A margine del mini-camp, alcune note sul "mercato". Il LB Geno Hayes, che era free agent e che i Bucs non avevano mai mostrato alcun interesse a rifirmare, la prossima stagione giocherà con i Bears. Hayes era un LB mediocre, più utile per lo special team che come difensore puro, e la sua perdita non credo peserà più di tanto, se non dal punto di vista della "profondità", su un settore che comunque continua a trovarsi in assoluta criticità, ossia quello dei linebackers.

Infine, da segnalare la firma da parte di Tampa Bay di due dei free agents che avevano preso parte al mini-camp, la safety Ron Girault (26 anni, e che a Rutgers era stato allenato proprio da Schiano...) e il RB Robert Huges, 22 anni, da Notre Dame. Entrambi "undrafted" all'uscita dal college, vantano esperienze con team NFL sebbene non siano mai riusciti ad entrare in un roster e a disputare incontri di regular season.

giovedì 19 aprile 2012

Nessuna trade in vista per Aqib Talib

Greg Schiano a colloquio con Aqib Talib
Nei giorni scorsi si era diffusa la voce di una imminente trade del CB Aqib Talib, che i Buccaneers avrebbero scambiato con qualsiasi altro team disponibile a cedere in cambio del talentuoso quanto problematico CB una o più scelte del prossimo draft.

In realtà questa "voce" è stata prontamente smentita dagli stessi Bucs, e le parole di coach Schiano, da ESPN.com, tolgono ogni dubbio a tal proposito:
“I want him to be a Buc,’’ Schiano said. “I understand there’s been issues before I arrived. I’m not naive to that. And I understand that some of those are a heck of a lot bigger than playing football. But I am really hopeful that that clears itself up. Since I met him for the first time, he’s done everything I’ve asked. He’s practiced well and he’s prepared well. I try not to judge people other than (by) how they treat me, and he’s treated me well.”

Ad ogni modo, uno scambio che coinvolgesse Talib sarebbe, per tanti motivi, difficilmente realizzabile. Il giocatore infatti, che al termine della stagione 2012 diventerà free agent, il 25 giugno verrà processato a Dallas, e dovrà fronteggiare un capo di imputazione non certo lieve, dato che in pratica parliamo di tentato omicidio.

Ed il fatto che Talib rischi (abbastanza seriamente) di essere condannato a svariati anni di carcere, preclude ogni discorso circa una sua possibile trade prima del draft. Quale GM rischierebbe di cedere un paio di scelte anche solo al quarto o quinto giro, per un giocatore che da qui ad un paio di mesi potrebbe trasformarsi da fuoriclasse NFL in galeotto? Nessuno, ovviamente....

E quindi, molto probabilmente i Bucs tra pochi giorni drafteranno il CB Morris Claiborne proprio per cautelarsi dall'eventuale esito negativo del processo a Talib, e qualora invece il giocatore dei Bucs venisse prosciolto, disputerebbe questa ultima stagione con Tampa Bay, per poi sondare il mercato dei free agent la prossima estate.

Talib da un punto di vista strettamente tecnico è un ottimo giocatore, ancora giovane ed in grado di rappresentare un punto di forza del reparto dei defensive backs di qualsiasi squadra NFL. Ma in tutti questi anni, da quando venne draftato nel 2008, troppe volte Aqib è finito sule pagine di cronaca nera, vuoi per aggressioni a tassisti, risse violente coi compagni di squadra, per non parlare del tentato omicidio del fidanzato della sorella, per poter credere che ci sia qualche team disposto a investire su di lui a lungo termine e per cifre importanti, sempre che nell'estate del 2012 Aqib Talib sia un giocatore di football "free agent" e non un detenuto delle carceri americane...

mercoledì 18 aprile 2012

Schedule 2012 e primi allenamenti...

Due sono le "news" rilevanti, accadute nella giornata di ieri: la pubblicazione da parte dell'NFL del calendario 2012 ed il primo dei tre giorni di mini-camp in programma a One Buc Place sotto la guida di Coach Greg Schiano.

Cominciamo dalla "schedule". Di seguito, ecco la tabella riassuntiva del calendario di Tampa Bay per il 2012.

Day
Date
Opponent
Time
Sun.
Sept. 9
CAROLINA
4:15 PM
Sun.
Sept. 16
at N.Y. Giants
1:00 PM
Sun.
Sept. 23
at Dallas
1:00 PM
Sun.
Sept. 30
WASHINGTON
4:15 PM
Sun.
Oct. 7
Bye Week

Sun.
Oct. 14
KANSAS CITY
1:00 PM
Sun.
Oct. 21
NEW ORLEANS
1:00 PM
Thurs.
Oct. 25
at Minnesota
8:30 PM
Sun.
Nov. 4
at Oakland
4:05 PM
Sun.
Nov. 11
SAN DIEGO
1:00 PM
Sun.
Nov. 18
at Carolina
1:00 PM
Sun.
Nov. 25
ATLANTA
1:00 PM
Sun.
Dec. 2
at Denver
4:05 PM
Sun.
Dec. 9
PHILADELPHIA
1:00 PM
Sun.
Dec. 16
at New Orleans
1:00 PM
Sun.
Dec. 23
ST. LOUIS
1:00 PM
Sun.
Dec. 30
at Atlanta
1:00 PM

La difficoltà del calendario dei Bucs dipende sostanzialmente dagli avversari che andremo ad affrontare, tutte squadre sulla carta più forti del team allenato da Schiano, a parte i Rams e, forse, i Redskins.

L'esordio avverrà per il quarto anno consecutivo in casa; il 9 settembre affronteremo al RJS i Carolina Panthers di Cam Newton, che l'anno scorso a Tampa "passeggiarono" senza problemi su quella non-squadra che erano i Bucs di Raheem Morris. Poi due trasferte proibitive, a NYG e Dallas, per chiudere il primo quarto di campionato contro i Redskins delle nostre vecchie conoscenze Raheem Morris e Tanard Jackson.

Il "bye" arriverà presto, alla quinta settimana, dopodiché seguiranno due match consecutivi in casa – Kansas City e New Orleans – e due partite consecutive fuori: prima il “thursday night” a Minnesota e poi la trasferta ad Oakland.

La seconda metà di campionato – ossia le ultime 8 partite – prevedono una alternanza perfetta (casa/fuori/casa/fuori....) tra partite da disputarsi al RJS e "on the road". Al match casalingo vs San Diego seguirà la trasferta a Carolina, il match interno vs Atlanta, e poi la trasferta a Denver.

L'ultimo quarto di stagione inizierà con il match interno vs Philadelphia (che sia questo il throwback game del 2012?), per proseguire con la trasferta di New Orleans, l'ultima partita dell'anno in caso contro i Rams per chiudere la stagione 2012 ad Atlanta, il 30 dicembre.

Come detto, più che il calendario sono belli tosti gli avversari da affrontare. E già terminare la stagione con meno di dieci sconfitte sarebbe – per come sono messi oggi i Bucs – un ottimo risultato. Penso che, ad oggi, anche Greg Schiano non lo disprezzerebbe più di tanto, un record finale di 7-9...

 _______________________________________________________________________


L'altra notizia del giorno è il primo vero allenamento sotto la guida di Coach Schiano. Da martedì a giovedì è infatti previsto un minicamp volontario, e quello di ieri è stato quindi il primo vero contatto su un campo da football tra il nuovo HC ed i suoi giocatori. Tra l'altro, sebbene la partecipazione al mini-camp sia volontaria, Schiano ha dichiarato che al camp erano presenti tutti coloro che si aspettava di vedere tranne un giocatore, di cui non ha però fatto il nome...

Schiano "dirige" l'huddle di Tampa Bay: one, two, three... Bucs!

Di seguito, alcuni degli spunti più interessanti emersi nel primo giorno di mini-camp:

Ronde Barber: la novità più interessante riguarda il veteranissimo Ronde, che Schiano ha utilizzato come safety... reparto in assoluta emergenza, dopo il rilascio di Tanard Jackson. A fine allenamento, Schiano si è detto soddisfatto dell'esperimento "I think Ronde can certainly do it and did a good job (tuesday)". Nessuna dichiarazione da parte di Barber, che però nei giorni scorsi non si era mostrato entusiasta dell'idea di giocare come safety, ruolo a suo dire inadatto a un giocatore della sua "stazza".

Connor Barth: tra gli assenti giustificati c'era Connor Barth, il giocatore su cui i Bucs hanno messo il "tag", ma che ancora non ha firmato il contratto; evidentemente Barth e/o il suo agente spera di ottenere un contratto a lungo termine e dunque al momento non ha ancora siglato il contratto annuale propostogli dalla società. Aspettando Barth, da segnalare l'arrivo, dai giocatori tagliati dai Cowboys, del kicker Kai Forbath, in attesa che Connor decida di firmare....

Linebackers: novità nel reparto dei LB, sia a livello di personale dato che non è stato rimpiazzato Geno Hayes, free agent non confermato che l'anno scorso era il titolare nella posizione di weak-side, sia nei ruoli, con alcuni interessanti spostamenti. Nel ruolo di Mason Foster, che nel 2011 era il MLB e aveva il compito di chiamare i giochi difensivi, è stato provato Quincy Black. Naturalmente si tratta di prove ed esperimenti, per cercare di cambiare qualcosa in un reparto che la scorsa stagione faceva acqua da tutte le parti....

martedì 17 aprile 2012

Inizia oggi il primo mini-camp dei Bucs

One Buc Place, visto dall'alto
Il nuovo contratto collettivo, siglato (dopo tanta fatica!) la scorsa estate prevede parametri molti rigidi circa le attività consentite oppure vietate nel corso dell'offseason. La scorsa settimana è stato consentito il primo “contatto” tra giocatori e allenatori, che hanno però solamente potuto “parlare” tra loro.

Oggi, finalmente, atleti e staff tecnico potranno scendere sui campi di allenamento e prendere contatto con terreno di gioco e pallone. Il tutto in maniera ancora assai “blanda”, visto che – come detto – il nuovo accordo non transige da questo punto di vista, limitando il maniera molto netta, ed in nome della salvaguardia della salute dei giocatori, le attività “fisiche” in questo periodo dell'anno.

Il mini-camp di tre giorni che inizia oggi, la cui partecipazione non è obbligatoria bensì volontaria, permetterà finalmente ai giocatori di prendere un concreto contatto con i metodi di allenamento del nuovo Head Coach Greg  Schiano che dovrebbero essere un po' (tanto...) diversi da quelli a cui Freeman & co. erano abituati con Raheem Morris.

Inoltre, questa sera (ore 7:00 PM, ET) verrà resa nota la "schedule" della prossima stagione. Gli avversari che i Bucs affronteranno sono i seguenti:
HOME: Atlanta, Carolina, New Orleans, Kansas City, San Diego, St. Louis, Philadelphia, Washington
AWAY: Atlanta, Carolina, New Orleans, Denver, Oakland, Minnesota, Dallas, NY Giants.

domenica 15 aprile 2012

Schiano: "McCoy can be a dominant force"

Gerald McCoy, third pick overall nel draft 2010
Non si può certo dire che Gerald McCoy, terza scelta assoluta nel draft 2010, abbia fornito nelle sue prime due stagioni in NFL un rendimento nemmeno lontanamente vicino alle attese (molto alte) che c'erano nei suoi confronti.

A riprova che il draft è una "scienza inesatta", la pressoché totalità degli analisti e degli esperti in fatto di draft e di giocatori del college, sosteneva in maniera compatta che questo giocatore sarebbe stato in grado di spostare gli equilibri e di ripercorrere tra i PRO i passi di un Warren Sapp, tanto per citare un illustre precedente nel ruolo di DT....

E invece, sino ad ora, davvero poco o nulla; ma partiamo dalle cifre, accumulate da McCoy nei suoi due anni in NFL e riportate dal Tampa Bay Times: 19 le partite giocate (su 32), 39 tackles, quattro sack, due fumble procurati e... nient'altro! Ma al di là delle (modeste) cifre, a preoccupare di McCoy sono da un lato la estrema fragilità muscolare, che lo ha costretto a terminare anzitempo la stagione NFL per due anni su due, e poi il rendimento ampiamente insufficiente fornito sul campo, le poche volte in cui è riuscito a giocare...

C'è un aggettivo che a mio avviso definisce bene McCoy: "impalpabile". Ossia, della sua presenza in campo si fa veramente fatica ad accorgersi... incapace di mettere pressione sul QB avversario, lento e impacciato le rare volte in cui si è trovato a rincorrerlo per placcarlo e comunque quasi mai in grado di realizzare un sack, nonché mediocre contro le corse. Insomma, sino ad ora il rendimento di McCoy è più o meno analogo a quello di un Frank Okam qualsiasi, il quale Okam però al draft del 2008 venne scelto come 151esimo giocatore al quinto round, e non come third pick overall del primo giro per un contratto che prevede 63 milioni di dollari (di cui 35 garantiti) per cinque anni.

Ebbene, nonostante tutto, il nuovo HC dei Bucs Greg Schiano pare nutrire grande fiducia nei confronti del suo DT #93 (chissà, forse perché raramente ha avuto occasione di vederlo giocare con la maglia dei Bucs....). In attesa, martedì prossimo, del primo contatto tra i giocatori ed il terreno di gioco per un mini-camp volontario, queste le parole di coach Schiano a proposito di McCoy:
"I'm excited to coach Gerald," he said. "He plays defensive tackle the way I like. He comes off the ball with a flat back, he's a penetrating guy who can change direction. We've got to get him back healthy and keep him healthy. I think he can be a dominant force if we can just get some miles underneath him, some plays."

Ovviamente la speranza è che Schiano riesca  nell'impresa di tirare fuori tutto il talento (fino ad ora inespresso) di McCoy, per il quale la prossima sarà la stagione della verità: tre stagioni negative su tre sancirebbero definitivamente il fallimento della decisione di investire una scelta così alta su questo giocatore. E auguriamoci anche che i 35 milioni di dollari garantiti non abbiano tolto a Geraldone tutta la "fame" e la "cattiveria" che sono ingredienti necessari al pari della "classe" e del "talento" per sfondare in quella Jungla che si chiama NFL...

sabato 14 aprile 2012

Il draft si avvicina: Claiborne o Richardson?

Mancano poco più di una decina di giorni al 26 aprile, ossia all’inizio del draft NFL 2012. E cresce l’attesa per quella che costituisce, insieme alla free agency, la modalità principale per cercare di rinforzare la squadra, in questo caso mediante l’inserimento di giovani di belle speranze.
Claiborne e Richardson: quale dei due arriverà a Tampa?
Nel draft 2012 le scelte a disposizione dei Buccaneers saranno sei, anziché le canoniche sette. Non sceglieremo infatti nel quarto giro, dato che nello scorso draft, per salire di alcune posizioni allo scopo di “pescare” il TE Luke Stocker, la quarta scelta del draft 2012 è stata ceduta ai Philadelphia Eagles. Sulla bontà ed avvedutezza di questa mossa, visto quello che (non) ha fatto vedere Stocker lo scorso anno, si potrebbe parlare a lungo…

I Bucs si presentano al draft che inizierà il prossimo 26 aprile con due reparti su tre della difesa interamente da rifondare; se infatti la linea non necessita di ulteriori “investimenti”, dopo che nei due scorsi draft sono arrivati i vari McCoy, Price, Bowers e Clayborn, ben diversa è la situazione di linebackers e secondaria.

Praticamente, entrambi i reparti avrebbero bisogno dell’innesto di un paio di giocatori di un certo valore; due LB, una safety e un CB - tutti in grado di tenere il campo fin da subito - sarebbero essenziali per la squadra di Schiano. Ma diventa tutto terribilmente complicato, a maggior ragione senza avere la possibilità di scegliere al quarto giro.

E poi, c’è la questione del RB: a roster abbiamo in pratica il solo Blount, ma sarebbe una follia affrontare un’intera stagione NFL senza una valida spalla da affiancare a LeGarrette. Ed eccoci al titolo di questo post: come utilizzare la scelta del primo giro, ossia la quinta assoluta? Se i Bucs non faranno trade down, con la pick n.5 potrebbero essere disponibili sia il RB da Alabama Trent Richardson che il CB da LSU Morris Claiborne. Ossia, a detta di tutti gli analisti, i migliori prospetti nei rispettivi ruoli di RB e CB.

Credo che, ubbidendo alla logica e al buon senso, i Bucs alla fine andranno (giustamente) su Morris Claiborne. Considerato che Talib è sotto processo e il suo ritorno sui campi di football è tutto da verificare, non si può correre il rischio di affrontare un intero campionato con soli due CB affidabili, (Wright e Barber), di cui uno più vicino ai 40 anni che ai 30…

Rimarrebbe comunque - se davvero i Bucs drafteranno Claiborne - un po’ di amarezza nel “bypassare” un talento purissimo come quello di Richardson, forse il miglior prospetto nel ruolo di RB dai tempi di Adrian Peterson. Un backfield composto dall'accoppiata Blount + Richardson, oltre a togliere pressione dalle spalle di Freeman, sarebbe il massimo per un coach “run oriented” come Schiano, e garantirebbe ai Bucs una solidità assoluta nel gioco sulle corse.

E chissà che, tra Claiborne e Richardson, non spunti fuori la terza opzione, ossia una “trade down” per raggranellare qualche scelta in più, ed avere quindi la possibilità di draftare un numero maggiore di giocatori, opzione questa da non scartare visto che, come detto, ai Bucs odierni di scelte ne servirebbero almeno una decina, per tappare le mille falle che attualmente fanno assomigliare il galeone dei Bucs più al famigerato Titanic che a un vascello pirata pronto all’arrembaggio...

venerdì 13 aprile 2012

Tanard Jackson firma con i Redskins

Un celebre proverbio dice "Dio li fa e poi li accoppia". Ebbene, a nemmeno due giorni dal suo rilascio, Tanard Jackson ha prontamente trovato una squadra disposta ad accoglierlo. E in quale team poteva finire il buon "Tanardo" se non ai Washington Redksins, la cui secondaria è allenata - ma guarda che coincidenza... - da una nostra famigerata nonché vecchia conoscenza, ossia Raheem "the nightmare" Morris?
Dio li fa e poi li accoppia: Tanard Jackson e  Raheem Morris
Era facile prevedere che Morris avrebbe portato a Washington Tanard Jackson, che se "sano" e (soprattutto) "pulito" è senz'altro un ottimo giocatore. Il punto, è che se i Bucs hanno deciso di rilasciare - nonostante la "tragica" situazione in cui versa la propria secondaria - il due volte squalificato per uso di droga (e ad una sola squalifica dalla radiazione a vita dall'NFL), forse c'era qualche ragione un po' più seria e complessa, del semplice fatto che il ragazzo non stava seguendo il percorso previsto per la riabilitazione dall'infortunio alla spalla...

Ma a quel geniaccio (molto, molto incompreso) di Morris non sarà parso vero di fare un "dispettuccio" alla squadra che lo ha licenziato (con tre anni di ritardo!), voglioso presumo di dimostrare che Dominik e Schiano non avevano capito un bel niente nel decidere di tagliare Jacskon e che ci penserà lui, sommo stratega difensivo, a riabilitare l'ex safety di Tampa Bay.

Scherzi (e battutacce) a parte - che peraltro Morris si merita in abbondanza, visti gli anni da incubo vissuti sotto la sua guida - sarà davvero interessante verificare se hanno avuto ragione i nostri GM ed HC, o se invece Tanard Jackson meritava l'ennesima occasione per dimostrare di non essere una "mela marcia" incapace di tenersi lontano dai guai.

Ecco, di sicuro se Tanard Jackson rimarrà nel roster dei Redskins e se all'epoca Morris non sarà già stato licenziato, ci sarà un motivo in più per non perdere il match di regular season tra Bucs e Skins (squadre che tra l'altro si incontreranno anche in preseason)...e tutto sommato, da parte di Josh Freeman, potrebbe essere una buona occasione per mettere a posto le statistiche, quella di affrontare una secondaria allenata dal "mitico"...!

giovedì 12 aprile 2012

Definito il calendario della preseason

Erano già noti da alcuni giorni gli avversari che i Buccaneers avrebbero incontrato nella prossima preseason. Adesso, il calendario è stato definito nel dettaglio, con l'indicazione esatta di giorno e orario. Di seguito, ecco la "schedule" dei Bucs per la presason 2012.

Day Date Opponent Time*
Fri. Aug. 10 at Miami 7:30 PM
Fri. Aug. 17 TENNESSEE 7:30 PM
Fri. Aug. 24 NEW ENGLAND 7:30 PM
Wed. Aug. 29 at Washington 7:30 PM
 * All times Eastern and subject to change

L'esordio assoluto del nostro nuovo HC Greg Schiano su una sideline NFL avverrà dunque venerdì 10 agosto in quel di Miami, per un classico derby di preseason, quello tra i Dolphins ed i Bucs. Poi, la prima al RJS vs Tennessee, seguito da un altro match casalingo contro i Patriots di Tom Brady, per chiudere a Washington affrontando i Redskins, sulla cui sideline rivedremo (fortunatamente senza indossare più i nostri colori) una vecchia conoscenza, ossia Raheem "sciagura" Morris, nuovo allenatore dei DB degli 'Skins.

Chiaramente la preseason conta poco o nulla, e si inizierà a fare sul serio solamente dal 9 settembre con la prima partita di regular season. Ma queste "amichevoli" estive rappresentano comunque il ritorno al football giocato dopo troppi mesi di astinenza, ed è sempre interessante dare un'occhiata ai nuovi giocatori dei Bucs, veterani o rookies che siano.

Per l'inizio della prossima settimana è invece atteso il rilascio da parte dell'NFL del calendario della regular season... il kick-off, come detto, è previsto per domenica 9 settembre, forse in trasferta visto che nelle ultime tre stagioni i Bucs hanno invece iniziato il campionato tra le mura amiche del Raymond James Stadium.

mercoledì 11 aprile 2012

Ancora sul taglio di Tanard Jackson...

Tanard Jackson, da ieri un ex Buccaneer...
Tanard Jackson, persona problematica finché si vuole, era dal punto di vista del talento una pedina importante per questi Buccaneers, team estremamente “povero” di classe soprattutto in alcuni reparti della difesa, LB e DB, e dunque - ad oggi - squadra praticamente sul “lastrico” dal punto di vista della “classe” che può vantare a roster …

E quindi per giungere alla (non credo semplice) decisione di tagliarlo, le motivazioni che hanno indotto Dominik e Schiano ad optare per questa scelta devono essere necessariamente state ragioni di un certo peso, e non vaghi e generici “problemi fisici”, come invece annunciato ieri sul sito ufficiale.

In questi giorni Tanard Jackon era a New Orleans, per la riabilitazione della spalla infortunata nel corso della scorsa stagione. E non si era fatto vedere a One Buc Place la scorsa settimana, per il workout (peraltro volontario) che è stato in pratica il primo contatto tra il nuovo coaching staff e i giocatori. Ora, sappiamo tutti che Schiano è un coach dal carattere ben diverso da quello “morbido” di Morris, ma nemmeno un sergente di ferro come l’ex HC di Rutgers credo arrivi a tagliare un giocatore solo perché non si presenta a un workout volontario…

Purtroppo, tutti sappiamo bene che Tanard era a un passo dalla squalifica a vita dai campi NFL, dopo che per ben due volte era stato trovato positivo a un controllo relativo all’uso di droga. Schiano ha più volte sottolineato l’importanza dell’aspetto umano, e se non c’era fiducia nei confronti di Jackson, o se prevaleva la convinzione che questo ragazzo non ce l’avrebbe fatta a rimanere – diciamo così – sulla “retta via”, si è deciso di risolvere il problema alla radice, eliminando quella che era evidentemente ritenuta, da HC e GM, una “mela marcia”.

Come dicevo, ora però si apre un problema tecnico non indifferente, dato che a livello di safeties la perdita di Tanard Jackson non è certo indolore. A roster, adesso nel ruolo abbiamo un solo giocatore di livello, Cody Grimm, che però ha dovuto terminare anzitempo entrambe le stagioni giocate in NFL per gravi infortuni, ed il cui pieno recupero è tutto da valutare. Poi ci sono “mestieranti” o giocatori utili più che altro per lo special team. Riuscirà Greg Schiano a trasformare uno dei vari Devin Holland, Larry Asante o Ahamad Black in una safety titolare in grado di tenere il campo dignitosamente? Mah... un grosso (anzi, enorme) in bocca al lupo al nuovo HC dei Bucs, credo che ne abbia davvero bisogno!

martedì 10 aprile 2012

I Bucs rilasciano Tanard Jackson!

Tanard Jackson
La notizia è arrivata inattesa e inaspettata: i Tampa Bay Buccaneers hanno deciso quest'oggi di rilasciare la safety Tanard Jackson. "Failed physical", la motivazione relativa al taglio di Jackson; ma il GM Dominik è rimasto molto vago e, in una dichiarazione sul sito ufficiale, si è limitato a queste parole, molto di circostanza:

"What’s important to us as an organization is the growth of our football players and how they handle, on and off the field, becoming the best Buccaneer possible,” said Dominik. “That’s what we’re looking for. To us, ‘growth’ means becoming the best Buccaneer you can possibly be, and we want the growth of this football team to accelerate. That’s what it’s about.”

Ora, è nota a tutti la tormentata avventura di Tanard Jackson con i Bucs: per ben due volte trovato positivo a controlli che avevano evidenziato l'uso di droga da parte del giocatore, era stato costretto a scontare lunghe squalifiche prima di poter tornare in campo l'anno scorso, per la seconda parte della stagione. 

Se fosse stato trovato positivo per una terza volta, Jackson sarebbe stato squalificato a vita. E la "vaghezza" delle dichiarazioni di Dominik lascia aperti parecchi dubbi sulle vere ragioni che hanno indotto al taglio della safety. Ma al di là delle motivazioni alla base del taglio, adesso la situazione della nostra secondaria è ai limiti del drammatico: Tanard Jackson, sebbene reduce da una stagione opaca, era uno dei pochi punti fermi, dato che Cody Grimm è reduce dal secondo grave infortunio in due anni di NFL e visto che le altre safeties a roster sono Corey Lynch, Larry Asante, Ahmad Black e Devin Holland, ossia davvero poco o nulla...

Il tutto, in attesa della sentenza Talib, che potrebbe privare la secondaria dei Bucs di un'altra delle sue poche certezze. A questo punto, è ancora più grave non avere rinforzato il reparto dei LB nella free agency; perché nel prossimo draft saranno ben due i reparti da ricostruire integralmente, LB e secondaria, e chiaramente la cosa non sarà possibile, visto che le scelte a disposizione dei Bucs saranno le canoniche sette, laddove ne servirebbero almeno il doppio....

lunedì 9 aprile 2012

Giorni difficili per Warren Sapp

Warren Sapp, il giorno del Super Bowl...
Warren Sapp è stato uno dei più grandi Campioni che abbiano mai indossato l'uniforme dei Tampa Bay Buccaneers. Giocatore dominante, un DT in grado di fare reparto quasi da solo, e tra i protagonisti che quel lontano 26 gennaio 2003 vinsero il Super Bowl nell'indimenticabile notte di San Diego.

Ebbene, quelli odierni sono giorni decisamente difficili, per l'ex #99. Che, in pratica, è finito in "bancarotta", stando a quanto riportato dai giornali nei giorni scorsi, a causa degli ingentissimi debiti che lo hanno travolto, compresi quelli con le quattro madri diverse di altrettanti figli.... da tmz.com:"According to the docs, Sapp owes more than $6.7 million to various creditors … including hundreds of thousands of dollars in child support payments and alimony to at least 4 different baby mamas."

Il patrimonio di Sapp, invece, ammonterebbe ai seguenti beni:
- 240 pairs of Jordan sneakers and sandals
- Large Nude women painting
- Lion skin rug (female - lioness)
- Nike golf clubs
- De Grisogono watch (scratch on crystal, nicks and scratches on band)
- A boxing glove signed by Muhammad Ali


Ma i problemi per Sapp non finiscono qui. Il contratto di analista con NFL Network, in scadenza ad Agosto, pare non sarà rinnovato. Inoltre, Warren ha ammesso di avere "smarrito" (...!) sia il "Super Bowl ring" vinto con Tampa Bay che il "National Championship ring" vinto ai tempi del college con i Miami Hurricanes. Cioè, ma come si fa a "perdere" gli anelli di simili trionfi, come se fossero "cianfrusaglia" senza valore, maddai...!

E poi c'è l'accusa, grave, di avere dichiarato - tra l'altro senza averne le prove - che sarebbe Jeremy Shockey colui che avrebbe dato il via allo scandalo del "Bounty Program" che ha travolto i New Orleans Saints; l'avere rivelato che forse l'ex TE dei Saints sarebbe l' "informatore" (o il "pentito", diremmo noi) che ha rivelato lo scandalo, potrebbe anche configurare la violazione di norme federali a protezione dei "whistleblowers", per dirla all'americana...

Insomma, giorni decisamente grigi per il mitico QB Killa...che tra l'altro adesso non si fa nemmeno più chiamare così: se lo cercate su twitter, "@WarrenSapp" ha infatti preso il posto di "@QBKilla"... mah, la triste parabola di un immenso Campione, tanto grande nel campo da gioco, quanto problematico fuori dal rettangolo verde...