lunedì 25 ottobre 2021

Tornano i Bucs "formato playoff", Bears travolti 38-3

Contro i Chicago Bears, travolti per 38-3 e con la W già in tasca dopo il primo quarto, si sono rivisti i Tampa Bay Buccaneers degli ultimi playoff: belli, vincenti e implacabili. 

Dopo le prime prestazioni di questa stagione, quasi sempre vincenti ma spesso opache ed in cui la vittoria era arrivata con qualche brivido di troppo, contro Chicago, come detto, non c'è stata davvero storia. 

Partita stradominata non solo dall'attacco (con Brady che continua a inanellare record che chissà se e quando verranno superati) ma soprattutto dalla difesa, che ha disintegrato il povero QB rookie dei Bears, Justin Fileds, intercettato 3 volte e costretto anche a 3 fumble, di cui 2 persi.

Ieri al RJS non c'è mai stata una vera contesa e sin dal primo quarto Tampa Bay ha preso il largo continuando a mettere punti pesanti sul tabellone, mentre Chicago perdeva palloni e, nel migliori dei casi, arrivava a calciare un punt. Il match con i Bears è stato un buon allenamento, oltre che una bella rivincita per la sconfitta subita lo scorso anno a Chicago, in vista della prossima partita, l'atteso scontro con i rivali di division dei Saints.

Dopo la trasferta di New Orleans i Bucs avranno la settimana di riposo, e si spera di recuperare almeno qualcuno dei tanti infortunati in vista del periodo decisivo della stagione. Intanto godiamoci questa bella e rilassante vittoria e fari puntati sui Saints, guidati dalla nostra vecchia conoscenza Jameis Winston. 

venerdì 15 ottobre 2021

Altra W col brivido per i Bucs, espugnata Phila per 28-22

Ancora una W col brivido per Tampa Bay, che nel Thursday Night ha espugnato Philadelphia con il punteggio di 28-22.

Per tre quarti di match i Bucs hanno dominato, giocando in maniera fluida in attacco, macinando yards non solo con i puntuali passaggi di Brady ma anche con le corse di un ottimo Fournette e contenendo bene (primo drive a parte) l'attacco degli Eagles, davvero ben limitato sino al quarto finale.

Poi per Tampa Bay è sceso il buio, l'attacco non ha più trovato primi down, le penalità hanno falcidiato il gioco dei Bucs, e la difesa ha concesso troppo a un avversario arrivato sino al -6, dopo essersi trovato indietro di 21 punti.     

Per fortuna, nel drive finale i Bucs sono riusciti a guadagnare i primi down necessari per portare a zero il cronometro e per tornare in Florida con una preziosa W, che è sembrata a lungo scontata ma che poi è arrivata dopo un bel brivido, perché a quel punto l'inerzia del match era tutta a favore dei padroni di casa.

Purtroppo si è infortunato anche Sherman, e questo non aiuta una squadra già colpita duramente dagli infortuni (oggi mancavano Gronk, David e Winfiled jr., tre pilastri dei rispettivi reparti) ma soprattutto non si possono regalare oltre 100 yards in penalità agli avversari. 

Contro squadre non irresistibili come gli Eagles si possono giocare anche solo tre quarti per vincere la partita, ma contro i prossimi avversari - Chicago e New Orleans - sarà il caso di rimanere concentrati per tutti i 60 minuti, oltre a ridurre drasticamente il numero delle penalità e sperare di recuperare gli infortunati eccellenti, se si vuole continuare a essere protagonisti.   

domenica 10 ottobre 2021

Ai Bucs il derby della Florida, vittoria netta contro Miami

I Bucs si aggiudicano nettamente il derby della Florida, superando i Miami Dolphins con il punteggio di  45-17.

Il risultato finale è forse fin troppo severo con la squadra ospite, che per tre quarti è stata comunque in partita. 

Tampa Bay ha preso il largo nell'ultimo periodo, sigillando la W con due bei TD pass di Tom Brady per Mike Evans.

In breve, si può dire che l'incontro di oggi ha confermato sia i noti pregi che gli altrettanto evidenti difetti della squadra di Bruce Arians. 

L'attacco è fluido e produttivo, a Brady non mancano i bersagli più che affidabili (Brown, Evans, Godwin) e l'assenza di Gronkowski non si fa sentire più di tanto, anche se i blocchi di Gronk hanno ben altro spessore rispetto a quelli di un O.J. Howard.

Bene anche Fournette, che sta crescendo di rendimento partita dopo partita e che non solo  si conferma come ottimo portatore di palla ma sta dimostrando il suo valore anche come ricevitore aggiunto.

Le note meno liete arrivano, come al solito, dalla difesa ed in particolare dalla secondaria. Jacoby Brissett, il QB di Miami, pur giocando in pratica su una gamba sola a causa di problemi muscolari, ha trovato i suoi ricevitori con molta facilità, anche se va ricordato come a Tampa Bay mancassero per infortunio sia Davis che Winfield jr., e se al reparto meno forte vengono meno due titolari, è evidente che le cose non possono certo migliorare.

Sempre insuperabile la difesa dei Bucs sul gioco di corse, che peraltro gli avversari non utilizzano orami quasi più, preferendo testare la secondaria anziché avventurarsi contro la muraglia composta dai vari Vea, Suh & co. Da segnalare come Lavonte David non abbia giocato il secondo tempo a causa di un infortunio alla caviglia, speriamo che questo giocatore possa riprendersi in breve tempo, di elementi importanti fuori uso, in questo periodo, ne abbiano anche troppi.

Il prossimo match vedrà Tampa Bay impegnata a Philadelphia, nel Thursday night, contro i sorprendenti Eagles che oggi sono andati a vincere in rimonta in casa dei Panthers.  

lunedì 4 ottobre 2021

Espugnata Foxborough per 19-17, ma quanta fatica per i Bucs

Alla fine Tom Brady ce l'ha fatta, a superare i "suoi" Patriots nel match più atteso della regular season NFL di questa stagione ma è stata una partita davvero molto complicata quella disputata nella notte al Gillette Stadium.

Sotto il diluvio, il match è stato in continuo equilibrio, e solo quando Nick Folk ha mandato un FG dalle 56 yards a schiantarsi sul palo Tampa Bay ha avuto la certezza della terza W stagionale.

Partita molto complicata, si diceva, che per qualche verso ha ricordato il mondy night dell'anno scorso vinto a New York contro i Giants, giocando male contro un avversario di livello inferiore ma alla fine ottenendo comunque una preziosa W.

Partita opaca di Tampa Bay, è vero, ma va ricordato che in pratica i Bucs hanno giocato senza l'intera secondaria titolare; il reparto più debole della squadra anche quando è al completo, è infatti sceso in campo senza Dean e Murphy-Bunting, perdendo nel corso del match sia Davis che Winfield jr. Insomma, un disastro e meno male che mercoledì scorso era stato firmato il CB veterano Sherman, costretto a giocare li 99% degli snap difensivi dei Bucs, perché a livello di DB la situazione si sta facendo davvero complicata.

A tutto questo, va aggiunta l'assenza di Gronkowski, che salterà parecchie partite a causa delle costole rotte e dei problemi ad un polmone rimediati domenica scorsa nel match contro i Rams. L'infortunio di Gronk non sembrava particolarmente grave, ma alcuni accertamenti effettuati nel corso della settimana hanno invece chiarito che il  #87 rimarrà lontano dal campo per più di una settimana.

Per il resto, ottima come sempre la difesa sulle (poche) corse tentate dagli avversari, che ovviamente hanno basato tutto il loro gioco offensivo sui passaggi, con il rookie Mac Jones autore di una buona prestazione. Da segnalare come i Bucs abbiano invece ritrovato una certa produttività nel running game, con l'incoraggiante partita di Fournette ed il TD di Ronald Jones, mentre Brady ha un po' faticato a trovare i suoi bersagli, soprattutto nei pressi dell'endzone, complice anche l'assenza del suo target preferito Gronkowski.

Succop ha messo tra i pali i FG decisivi, pur sbagliandone uno non impossibile dalle 36, ma alla fine, è andata bene così. Bisognava vincere, contro un avversario oggettivamente non di primissima fascia, e si è vinto. Tra l'altro hanno invece perso tutte le altre squadre della NFC South, compresi i Saints superati a sorpresa in casa dai Giants.

Adesso fari puntati sul derby della Florida di domenica prossima, contro i Dolphins, sperando di recuperare qualche DB e che si vuoti un po' l'infermeria, decisamente troppo piena. Infine, velo pietoso sulle tante, troppe flag lanciate davvero un po' troppo a caso da una crew arbitrale all'altezza della partita, e cioè proprio mediocre.