lunedì 30 aprile 2018

Undrafted rookie, i Bucs ne hanno firmati 14

Come da tradizione, concluso il draft è tempo da parte delle varie squadre NFL di procedere alle firme dei cosiddetti "undrafted rookie", quelle matricole che non sono state scelte da alcun team nel corso dei tre giorni del draft.

E' raro che tra questi giocatori si possa nascondare un fuoriclasse, mentre può invece accadere che un undrafted rookie riesca a strappare un posto nel roster che andrà ad iniziare la stagione o, più spesso, nella prectice squad.

In casa Bucs, tra gli esempi recenti di elementi non scelti nel draft ma in grado di ritagliarsi un ruolo importante, possiamo ricordae il WR Adam Humphries e il RB Peyton Barber.

Lo scorso anno, fu proprio un "undrafted rookie" a conquistare ampio spazio sotto i riflettori di "Hard Knocks", il LB Riley Bullough.

Di seguito, ecco i 14 undrafted rookie firmati dai Bucs. Tra i nomi più interessanti quello di Godwin Igwebuike, safety da Northwestern, parente di quel Donald Igwebuike che dal 1985 al 1989 era il kicker proprio dei Tampa Bay Buccaneers.

Pos.
Player
College
QB
Austin Allen
Arkansas
WR
Sergio Bailey
Eastern Michigan
OL
Cole Boozer
Temple
TE
Donnie Ernsberger
Western Michigan
DE
Demone Harris
Buffalo
TE
Tanner Hudson
Southern Arkansas
S
Godwin Igwebuike
Northwestern
S
Josh Liddell
Arkansas
K
Trevor Moore
North Texas
DE
Evan Perrizo
Minnesota State
WR
Erv Philips
Syracuse
TE
Jason Reese
Missouri
DE
Antonio Simmons
Georgia Tech
RB
Shaun Wilson
Duke

domenica 29 aprile 2018

Parola al tifoso: Chris e il draft 2018 dei Buccaneers


Per una analisi approfondita e circostanziata del draft 2018 dei Tampa Bay Buccaneers, affido la parola a Chris, tifoso Bucs e abituale frequentatore del blog, riportando di seguito i suoi commenti relativi alle pick effettuate da Licht e Koetter nel corso delle tre giornate del draft.   

Buona lettura e parola a Chris.


DRAFT 2018, DAY 1

James e Vea sono 2 fenomeni nei rispettivi ruoli. Prendere James sarebbe stata una ottima pick. Ma lo è anche aver preso Vea. McCoy ha 30 anni, non è eterno. Tra qualche anno Vea ne sarà l'erede. Ma intanto, già da ora, Vea è complementare a Gerald. Vea è un talento pazzesco, enorme (347 lbs), veloce, forte (ben 41 bench press) e soprattutto versatile. Può giocare 3 technique, nose tackle e 5 technique. È mostruoso sulle corse ma è un giocatore che se non raddoppiato può arrivare facilmente sul qb (e da noi già raddoppiano McCoy... non puoi raddoppiare entrambi).

Inoltre, Vea è sicuramente un giocatore che ci serviva. Ne Allen ne Unrein sono giocatori che sanno arrivare sul qb. Avere Vea significa avere un rusher in più nelle situazioni di chiaro passaggio quando McCoy viene raddoppiato.

Adesso abbiamo una DL che ha grande profondità (e un coach della DL che a quanto dicono è una specie di guru). Guardate gli Eagles quest’anno. Avevano 9 giocatori che ruotavano in DL.

E consideriamo anche che in caso di infortunio di McCoy non avevamo un DT che poteva giocare 3T.
Insomma, Vea è la pedina che mancava alla nostra DL. Non a caso, McCoy è stato il primo a commentare con entusiasmo.

James ci serviva altrettanto. Anche lui è un mostro. Un leader e un gran colpitore. E forse, come need era anche più pressante. Ma per come intendo io il football, la trincea viene sempre prima. Se riusciamo a fermare le corse e se riusciamo a mettere pressione, possiamo permetterci una secondaria meno talentuosa.

Inoltre, con i 3 secondi giri di stasera, riusciremo a immettere talento anche nella secondaria. Ci sono ancora S di grande talento (Harrison di Alabama, Watts di Texas A&M, Reid di Stanford su tutti). Ci sono ancora moltissimi cb validi poichè ne sono stati chiamati solo 3.


DRAFT 2018, DAY 2 

Le scelte del secondo giorno sono state, a mio avviso, ottime... o almeno 3 su 4.

Jones II è un HB diverso da Barber. Meno potente forse ma piu veloce, elusivo e capace di tirare fuori big plays. Inoltre sa anche ricevere. Non è il top in pass protection ma in questo è migliorato molto Barber. Io credo che splitteranno le portate ma che lo starter sarà Jones. Ci sono le premesse per sperare in un rinato running game finalmente.

Carlton Davis alla 63 è un vero e proprio steal. CB veloce e molto fisico. Mi sembra evidente che l’intenzione di Koetter e Smith sia quella di giocare con una maggiore fisicità nei DB magari giocando più in press. Davis ha queste caratteristiche ed è un cb forte sia a zona che a uomo. La fortuna è stata che il draft aveva molto talento nelle DL e in altri ruoli (oltre al fatto che ci sono state alcune chiamate "curiose") e cosi molti DB sono "scivolati" in basso nel draft. Davis è comunque un giocatore che puo dare un contributo importante da CB2 subito. Ottima presa.

MJ Stewart. Ecco questa secondo me è la chiamata che abbiamo forse “cannato”. Il giocatore non è male. Anzi. Anche lui è molto fisico, un ottimo placcatore e capace di giocare in press. La sua migliore qualità è la duttilità. Puo giocare interno, esterno e anche da safety.

E allora perche è una pick un po cannata?

Semplicemente perchè a quel punto potevamo prendere un giocatore piu pronto e “definito”. In sostanza Stewart non può fare la S a tempo pieno e non è ideale come outside CB a tempo pieno (lack of size e speed). È un giocatore che troverà spazio nei sub package. Sia da CB outside, inside o S. Tanto per esser chiari. Un giocatore come Stewart ci fa comodissimo. Nelle situazioni di chiaro passaggio è una S che copre meglio di Conte o in redzone è un CB fisico e molto forte in press e in run support.

Però con la 20 del secondo giro si poteva prendere un giocatore che potesse fare da SS full time.

Alex Cappa secondo tutti gli analisti sarà una Guardia starter. La questione è solo se quest’anno o il prossimo. Il salto da Div II a NFL non è semplice e non si pesca un Marpet tutti gli anni. Tuttavia in Div II è stato dominante e il giocatore ha la stazza, la forza e l’atletismo giusti, ha ottime skills tecniche e la cattiveria che ci vuole in un OL. Deve migliorare un po in pass protection ma è già un ottimo run blocker.

Qualche dubbio c’è perche la competizione in Div II era senz’altro ad un livello diverso ma le qualità ci sono. La questione non è se abbiamo draftato uno starter ma quando sarà starter.


DRAFT 2018, DAY 3

Passiamo alle pick del terzo giorno.

Con la 117 per me stecchiamo pesantemente.

Ci serviva una S e l’abbiamo trovata in Jordan Whitehead. Tuttavia prendiamo una S undersized, che è si un ottimo colpitore ma ha la tendenza ad over reagire esponendosi a big plays. La cosa che meno mi piace è che, pur avendo mostrato lampi di talento, Whitehead è un giocatore sul quale probabilmente bisognerà lavorare parecchio quando sulla board c’erano ancora safety piu pronte e forse anche più talentuose. Licht e Koetter han preferito Whitehead quindi presumo ci abbiamo visto qualcosa, ma al momento la scelta mi lascia perplesso. La cosa positiva è che Whitehead potrebbe avere un grosso impatto negli special team, sia in copertura che come ritornatore.

Al quinto giro invece secondo me abbiamo preso un ottimo prospetto. Justin Watson era considerato un possibile sleeper. Il ragazzo ha fisico, velocità e mani. Al Senior Bowl ha mostrato di avere i numeri per giocarsela con i migliori prospetti del draft (vincendo ripetutamente il duello con Josh Jackson). Se dovessi puntare 2 soldini su chi si supererà le aspettative li punterei su di lui. La scelta del WR ci può stare. Jackson lo scorso anno ha deluso. Anno prossimo dovremmo dargli altri 11 mln e dubito che potremo permetterceli. Godwin è pronto per prendere il testimone, ma Watson potrebbe dare una profondità importante al reparto.

L’ultima pick è un’altra scelta semi incomprensibile. Cichy non gioca da un anno e mezzo e comunque anche prima dell’infortunio appariva un talento grezzo e atleticamente limitato seppur con una grande aggressività e un ottimo istinto. Ma un giocatore come Cichy, fermo dal 2016, potevamo prenderlo undrafted.


DRAFT 2018, il giudizio finale

Il giudizio sul draft è complessivamente molto positivo. Vea, Jones e Davis sono giocatori che starteranno probabilmente subito. A mio avviso proveranno anche a lanciare subito Cappa. Inserire 3 o 4 starter in un draft è sempre un ottimo risultato. 

Stewart sarà (secondo me) un giocatore di situazione ma potrebbe avere un certo impatto e comunque è probabile che competa con Haegreaves nella posizione di nickel cb. 

Watson, se confermasse quanto di buono ha fatto vedere, potrebbe addirittura stupire.

L’unica amarezza, personalmente, è quella di non aver inserito una SS di qualità. Magari ci muoveremo sul mercato dove ci sono ancora safety di valore come Boston o Reid.

Ovviamente nei miei giudizi mi baso su quanto visto al college e sui report degli scout. Chiaro che non parliamo di una scienza esatta ma di valori sulla "carta".

Le prime impressioni sul draft 2018 dei Bucs


Si è da poco concluso il draft 2018 ed è tempo delle prime, sia pure sommarie, valutazioni circa l'operato del GM Jason Licht e dell'HC Dirk Koetter.

Comincerei dai dati di fatto oggettivi: alla vigilia del draft i Bucs avevano a disposizione 7 scelte, ma solo 2 tra le prime 100 chiamate, considerato che la pick terzo giro era stata utilizzata come contropartita per acquisire, nel corso della free agency, il DE Jason Pierre-Paul.

Ebbene, sia pure con un lieve sacrificio - un paio di "trade down" comunque non troppo significative - il draft dei Bucs si è chiuso con un totale di 8 scelte, con ben ben 5 giocatori selezionati tra i primi 100 rookie.

Questo vuol dire che Licht è riuscito, grazie soprattutto alla trade down al primo giro con i Bills retrocedendo dalla pick n. 7 alla n. 12 ma guadagnando due ulteriori scelte al secondo giro, ad aumentare la qualità delle chiamate, riuscendo a portare in Florida giocatori che, in buona parte, dovrebbero riuscire a fornire un contributo significativo sin dalla loro stagione da rookie.

Dopo la doverosa premessa, si può invece iniziare la discussione sulla bontà delle chiamate, se cioè le decisioni di GM e HC siano state le migliori possibili, per andare a colmare le tante lacune che, alla vigilia del draft, caratterizzavano il roster della squadra.

Credo che le principali discussioni possano riguardare la prima scelta di Tampa Bay; con la safety Derwin James ancora a disposizione, è stato infatti deciso di scegliere il DT Vita Vea, ottimo prospetto ma per rinforzare una D-Line già irrobustita notevolmente nel corso della FA, e che meno della secondaria necessitava di ulteriori innesti di valore.

Quella di Vea non la definirei però una scelta sbagliata, discutibile sì ma non sbagliata, nè mi pare corretto accostarla ad altre decisioni totalmente inaccettabili prese da Licht nel corso di draft precedenti (la trade up al secondo giro per scegliere il kicker Aguayo...). 

La linea difensiva è un reparto fondamentale in una sqaudra di football, e gli elementi di valore in questo settore non sono mai troppi. Ora i Bucs hanno qualità e profondità, e possono schierare una D-Line titolare ottima (Curry, McCoy, Vea, Pierre-Paul) oltre ad avere "rincalzi" di buon livello (Spence, Allen, Gholston, Clarke, Ward).

Dopo anni in cui ci siamo lamentati di una D-Line soffice e innocua, quest'anno le cose dovrebbero cambiare e per i QB avversari giocare al Raymond James Stadium non dovrebbe più rappresentare una domenica in assoluta tranquillità, con tutto il tempo necessario a disposizione per selezionare il ricevitore più libero...

Sulle altre pick, o perlomeno sulle posizioni che si è cercato di rinforzare, mi sembra che Licht e Koetter abbiano correttamente cercato di aumentare il livello di qualità dei reparti più in sofferenza. 

Con la prima pick del secondo giro abbiamo portato a Tampa uno dei principali prospetti a livello di RB, quel Ronald Jones che sarà probabilmente il RB starter sin da week 1 e che non dovrebbe far rimpianger Doug Martin (o perlomeno, il Martin delle ultime due stagioni).

Numerosi i rinforzi per la secondaria: da North Carolina arriva il versatile M.J. Stewart, CB che può giocare anche da safety, mentre proviene da Auburn l'altro CB, Carlton Davis, che con li suo 1,86 m di altezza diventa il cornerback più alto tra quelli presenti a roster. Anche il reparto delle safety registra un nuovo arrivo, quello di Jordan Whitehead da Pitttsburgh, che si spera possa fornire da subito un contributo in un reparto che ad oggi non offre molte garanzie (a roster abbiamo in pratica i soli Conte, Evans e Tandy).

Per rinforzare OL è arrivato Alex Cappa, scelto al terzo giro e proveniente da Humboldt St.; si tratta di un giocatore che in NFL verrà impiegato come Guardia benché al college sia stato utilizzato per lo più come Tackle. Speriamo che il ragazzo possa rivelarsi un buona addizione per un reparto che forse avrebbe meritato qualche attenzione in più (una delle pick al secondo giro, per esempio, poteva essere usata proprio per la OL).

Gli ultimi due giocatori scelti sono stati un WR (Justin Watson, da Pennsylvania) e un LB (Jack Chicy, da Wisconsin). 

Forse di un altro WR non c'era tutto questo bisogno, considerati i tanti ricevitori di valore già presenti a roster (Mike Evans, DeSean Jackson, Chris Godwin, Adam Humphries oltre ai "rincalzi" Bobo Wilson e Freddie Martino); buona invece l'idea di chiamare un LB, vista la scarsa profondità del reparto e l'infortunio a medio/lungo termine di Beckwith. 

In conclusione, mi è sembrato un draft abbastanza soddisfacente, quello di quest'anno, senza scelte "stravaganti" (a parte, come detto più volte, la decisione di preferire Vita Vea a Derwin James con la pick del primo giro) e con l'arrivo di giocatori che dovrebbero puntellare i reparti che più necessitavano di una iniezione di forze fresche e talentuose.

Poi, naturalmente, il draft è tutto tranne che una "scienza esatta" e sarà il terreno di gioco a dire se i vari Vea, Jones, Stewart, Davis & co, si riveleranno ottime chiamate, semplici mestieranti, o bust clamorosi. Ad ogni modo - "sulla carta" - un "B" mi sembra il giudizio più corretto per questo draft dei Bucs, a cui bisognerebbe aggiungere il DE Pierre-Paul, arrivato a Tampa grazie alla scelta del terzo giro del draft 2018.

Vedremo invece nelle prossime ore chi saranno gli "undrafted" rookie che verranno firmati da Tampa Bay, ossia quelle matricole che nessun team ha chiamato nel corso del draft e tra le quali ogni tanto accade anche di trovare elementi di valore in grado di strappare un posto nel roster di inizio stagione.

Riassumendo, ecco nella tabella i giocatori scelti al draft 2018 dai Tampa Bay Buccaneers:

RD.
PICK
PLAYER
POS.
COLLEGE
1
12
Vita Vea
DT
Washington
2
38
Ronald Jones
RB
USC
2
53
M.J Stewart
CB
North Carolina
2
63
Carlton Davis
CB
Auburn
3
94
Alex Cappa
G
Humboldt St.
4
117
Jordan Whitehead
S
Pittsburgh
5
144
Justin Watson
WR
Pennsylvania
6
202
Jack Chicy
LB Wisconsin

sabato 28 aprile 2018

Il draft dei Bucs si conclude con Jack Cichy (LB)

Con l'ultima scelta a disposizione, al sesto giro, i Bucs hanno deciso di scegliere Jack Cichy, LB da Wisconsin.

Mi sembra condivisibile l'idea di utilizzare l'ultima pick per un linebacker, considerato che nel reparto in questione non c'è una grande profondità, e che uno dei titolari, Kendall Beckwith, è fresco reduce da un serio problema alla caviglia in seguito ad un incidente automobilistico, e non è sicuro che possa recuperare in tempo per l'avvio della stagione.

Jack Cichy ha avuto, in passato, problemi fisici non marginali, avendo saltato la seconda metà della stagione 2016 per problemi muscolari e la stagione 2017 per un infortunio al ginocchio.

Speriamo che il ragazzo da Wisconsin abbia recuperato pienamente, e che possa dare il suo contributo in un reparto che, come detto, non appare particolarmente profondo.

Questi dunque gli otto rookie della classe 2018 dei Tampa Bay Buccaneers:

Round 1, Pick 12 (12) – Vita Vea, DT, Washington
Round 2, Pick 6 (38) –  Ronald Jones, RB, USC
Round 2, Pick 21 (53) – M.J. Stewart, CB, North Carolina
Round 2, Pick 31 (63) – Carlton Davis, CB, Auburn
Round 3, Pick 30 (94) – Alex Cappa, G, Humboldt St.
Round 4, Pick 17 (117) – Jordan Whitehead, S, Pittsburgh
Round 5, Pick 7 (144) –  Justin Watson, WR, Pennsylvania
Round 6, Pick 28 (202) – Jack Cichy, LB, Wisconsin

Al quinto giro i Bucs scelgono il WR Justin Watson

Con la scelta del quinto giro del draft 2018, la n. 144 overall, i Buccaneers hanno deciso di portare a Tampa il WR Justin Watson, da University of Pennsylvania.

Considerata la discreta profondità a livello di WR (Mike Evans, DeSean Jackson, Chris Godwin, Adam Humphries oltre ai "rincalzi" Bobo Wilson e Freddie Martino), si pensava che la pick del quinto giro potesse essere utilizzata per dare profondità a reparti che ne avessero maggiormente bisogno, come ad esempio quello dei LB, anche in considerazione del recente, e non lieve, infortunio di Kendell Beckwith.

Licht e Koetter hanno invece deciso di dotare Jameis Winston di un ulteriore bersaglio, optando per un WR.

Ad ogni modo, i giocatori scelti a questo punto del draft è già tanto che riescano a conquistare un posto a roster (non ci riuscì, ad esempio, il giocatore scelto lo scorso anno dai Bucs al quinto giro, il RB Jeremy McNichols), per cui speriamo che il prodotto di University of Pennsylvania confermi di possedere talento e buona volontà, e riesca ritagliarsi uno spazio nell'affollato reparto dei WR.

Quarto giro, finalmente arriva la safety (Jordan Whitehead)

Al quarto giro del draft, con la pick n.117 overall, finalmente i Bucs hanno chiamato la tanto attesa safety: si pensava potesse arrivare una "S" addirittura al primo giro, e invece abbiamo dovuto aspettare il quarto round per un rinforzo in uno dei reparti più deboli della squadra.

Licht e Koetter hanno dunque scelto Jordan Whitehead, da Pittsburgh, giocatore versatile in grado di ricoprire sia il ruolo di free che di strong safety. Ritenuto leggermente "undersized", il ragazzo ha saltato a Pitt alcune partite per problemi disciplinari, speriamo si sia trattato solo di episodi marginali.

Jordan Whitehead è considerato un discreto prospetto, chiaramente non ai livelli di quel Derwin James che era ancora a disposizione quando i Bucs hanno scelto al primo giro, ma si tratta comunque di una addizione interessante che porta profondità e (si spera) talento in un settore che necessitava di innesti di un certo rilievo.

Ai Bucs rimangono ora due scelte (una al quinto ed una al  sesto giro, nessuna pick al settimo), vediamo su chi si orienteranno GM e HC con le ultime due chiamate del draft 2018.

Draft: presi Jones (RB), Stewart (CB), Davis (CB) e Cappa (OL)

La seconda giornata del draft ha riservato parecchi movimenti in casa Bucs, e fra trade down (con New England) e trade up (con Minnesota), alla fine sono ben quattro i nuovi arrivati, tre dei quali scelti al secondo giro ed uno dal terzo.

Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio quali sono state le mosse di Licht e Koetter.

Con la prima delle scelte a disposizione al secondo giro (pick n. 38 overall) è arrivato il RB Ronald Jones, da USC, uno dei principali prospetti nel ruolo e, si spera, in grado di fornire un contributo rilevante ad uno dei reparti che maggiormente aveva bisogno di talento.

Con la scelta n.53 è stato chiamato il DB M.J. Stewart da North Carolina, un CB che potrebbe essere utilizzato anche nel ruolo di safety.

I Bucs avrebbero poi dovuto chiamare con la pick n.56 ma è intervenuta una trade down con New England: Bucs e Patriots si sono scambiate le scelte al secondo giro (ai Pats è andata la n.56, ai Bucs la n.63), e in più Tampa Bay ha ricevuto una pick al quarto giro (n.117 overall).

E con la chiamata n.63 Licht e Koetter si sono orientati su un altro defensive back, il CB Carlton Davis da Auburn. Evidente l'intenzione da parte di GM e HC di rinforzare un reparto, quello della secondaria, tra i principali punti deboli della squadra.

In teoria la seconda giornata del draft si sarebbe dovuta chiudere qui per Tampa Bay, che non aveva scelte al terzo round. Jason Licht ha invece orchestrato una trade up con Minnesota: ai Bucs è andata una pick al terzo giro (n.94 overall), ai Vikings un quarto e un sesto giro (pick n.102 e n.180).

Con la pick n.94 è arrivato un rinforzo per la OL, la G Alex Cappa, da un college minore (Humboldt). Cappa, che ha giocato da Tackle al college, verrà impiegato dai Bucs presumibilmente come Guardia.

La seconda giornata del draft si conclude dunque con movimenti di un certo rilievo per i Bucs, che hanno per fortuna evitato scelte "stravaganti" puntando invece a rinforzare i reparti maggiormente in difficoltà (RB, DB, OL).

Speriamo che i giocatori scelti da Licht e Koetter si dimostrino all'altezza e vediamo come si concluderà questo draft che, a meno di ulteriori trade, prevede per i Bucs ancora tre chiamate:
pick n.117 (quarto giro), pick n. 144 (quinto giro) e pick n. 202 (sesto giro).

venerdì 27 aprile 2018

I Bucs fanno trade down e scelgono il DT Vita Vea

Trade down per i Bucs, che si accordano con i Buffalo Bills e concludono il seguente accordo: oltre a scambiarsi le rispettive scelte al primo giro (ai Bills va la settima, ai Bucs la dodicesima), Tampa Bay cede a Buffalo un settimo round (pick n.255) e riceve in cambio due scelte al secondo giro (pick n.53 e 56).

E con la pick n.12 overall, al primo giro del draft 2018 i Tampa Bay Buccaneers scelgono il DT Vita Vea, da Washington.

Dopo avere investito molto, nel corso della free agency, nella linea difensiva, si pensava che i Bucs avrebbero utilizzato la prima scelta per reparti quali OL e DB, che maggiormente necessitavano di essere irrobustiti.

Evidentemente Licht e Koetter hanno ritenuto di non poter bypassare Vita Vae, che rappresenta un innesto di primo piano nel cuore della D-line, e che con Gerald McCoy andrà a formare una coppia di DT molto interessante.

Adesso i Bucs hanno ben tre scelte al secondo giro, e cioè propria pick, (38 overall) e le due ricevute da Buffalo (53 e 56). Inutile sottolineare come sia fondamentale per Tampa Bay giocarsi queste tre pick nel migliore dei modi: speriamo vengano utilizzate per inserire talento a livello di OL, DB e RB, ovvero dove ce n'è più bisogno e che GM e HC si tengano lontani da scelte che potremmo definire "stravaganti" (Aguayo who?)....

giovedì 26 aprile 2018

Aspettando il draft, i Bucs rifirmano il RB Charles Sims

Aspettando il draft, che inizierà questa notte a Dallas alle 2:00 ora italiana con il "first round", e che vedrà i Bucs chiamare con la scelta n. 7 (a meno di trade up/down), Tampa Bay ha siglato quest'oggi un contratto annuale con un suo giocatore che, al termine dello scorso campionato, era diventato free agent.

Si tratta del RB Charles Sims, scelto da Lovie Smith al terzo giro del draft 2014 con la pick n.69 overall e che a marzo, come detto, era diventato Unrestricted Free Agent, essendo scaduto il suo contratto da rookie.

I quattro campionati disputati da Sims in maglia Bucs non sono stati particolarmente esaltanti, tanto è vero che il giocatore era, fino ad oggi, "disoccupato" nonostante la ancora giovane età (compirà 28 anni a settembre) e un fisico ancora abbastanza integro.

Considerata la mancanza di una scelta al terzo giro, i tanti need in vari ruoli, ed il fatto che il reparto dei RB è, al momento, composto dai soli Rodgers e Barber, la firma di Charles Sims ha una sua logica, anche se chiaramente non è con Sims (un RB un po' atipico, quasi più abile a ricevere fuori dal backfield che a correre ed utilizzato per lo più nei terzi down) che si può pensare di risolvere i problemi a livello di RB.

Ad ogni modo, dato che i Bucs utilizzeranno le scelte al primo e secondo giro verosimilmente per rinforzare OL e DB, e che dunque solo al quarto round potranno chiamare un RB, intanto Licht e Koetter hanno rifirmato Sims; sperando che comunque arrivi qualcos'altro dal draft, perché non è pensabile di poter affrontare l'intera stagione con tre RB del calibro (modesto) di Rodgers, Barber e Sims.

venerdì 20 aprile 2018

Ufficializzato il calendario 2018, ecco quello dei Bucs

E' stato ufficializzato nella notte il calendario della regular season 2018. Di seguito - per quanto riguarda i Tampa Bay Buccaneers - date e avversari del 2018 (in maiuscolo le partite interne):

Day
Date
Opponent
Time
Sun.
Sept. 9
at New Orleans
1:00 PM
Sun.
Sept. 16
PHILADELPHIA
1:00 PM
Mon.
Sept. 24
PITTSBURGH
8:15 PM
Sun.
Sept. 30
at Chicago
1:00 PM
Sun.
Oct. 7
- bye - 

Sun.
Oct. 14
at Atlanta
1:00 PM
Sun.
Oct. 21
CLEVELAND
1:00 PM
Sun.
Oct. 28
at Cincinnati
1:00 PM
Sun.
Nov. 4
at Carolina
1:00 PM
Sun.
Nov. 11
WASHINGTON
1:00 PM
Sun.
Nov. 18
at New York Giants
1:00 PM
Sun.
Nov. 25
SAN FRANCISCO
1:00 PM
Sun.
Dec. 2
CAROLINA
1:00 PM
Sun.
Dec. 9
NEW ORLEANS
1:00 PM
Sun.
Dec. 16
at Baltimore
1:00 PM
Sun.
Dec. 23
at Dallas
1:00 PM
Sun.
Dec. 30
ATLANTA
1:00 PM

Si comincia in trasferta a New Orleans contro i Saints, tradizionali avversari di division, ed a seguire due difficili partite casalinghe: prima con i neo-campioni dei Philadelphia Eagles e poi, nel monday night, con i Pittsburgh Steelers.

Il "bye week" quest'anno cadrà alla week n.5, quasi ad inizio stagione.

Gli ultimi match del campionato prevedono tre incontri di fila in casa (SF, CAR, NO) e due trasferte consecutive, a Baltimore e a Dallas, prima della chiusura casalinga del 30 dicembre contro gli Atlanta Falcons.

giovedì 19 aprile 2018

Frattura alla caviglia per il LB Kendall Beckwith

Brutta notizia per Kendall Beckwith, LB dei Bucs, che nella scorsa stagione si era rivelato uno dei migliori rookie di Tampa Bay.

In seguito ad un incidente automobilistico, il giocatore ha riportato una frattura alla caviglia, e martedì scorso è stato sottoposto ad intervento chirurgico.

Beckwith dovrà saltare tutta l'attività prestagionale, e difficilmente sarà a disposizione per l'inizio del campionato, ad inizio settembre.

Per quella data dovrebbe essere invece arruolabile Demar Dotson, altro elemento dei Bucs che nelle scorse settimane si è sottoposto ad un intervento chirurgico, per fortuna di lieve entità, al ginocchio destro .

Infine, questa notte verrà reso noto il calendario della stagione 2018.

Stando ad alcune anticipazioni, pare che Tampa Bay inizierà la stagione in trasferta, a New Orleans; a seguire, i Bucs dovrebbero giocare due partite casalinghe consecutive al RJS, prima contro i Philadelphia Eagles freschi world champions, poi affrontando i Pittsburgh Steelees, davanti alle telecamere del Monday Night.

mercoledì 11 aprile 2018

Preseason, definiti gli avversari di Tampa Bay

L'NFL ha reso noto il calendario dei quattro incontri di preseason della stagione 2018, che si svolgeranno come sempre nel corso del mese di agosto.

Le prime due gare vedranno i Bucs impegnati in trasferta; l'esordio sarà a Miami nel derby della Florida contro i Dolphins e a seguire altro match fuori casa affrontando i Tennessee Titans.

Il primo incontro casalingo sarà disputato contro i Detroit Lions (il solo match di cui si conosce, per ora, la data e l'orario in cui si svolgerà) e sarà trasmesso dalla CBS, mentre l'ultimo match si giocherà sempre a Tampa nel secondo derby della Florida di questa preseason, contro i Jacksonville Jaguars, altro abituale avversario delle amichevoli precampionato dei Bucs.

Ecco dunque il calendario della preseason 2018 dei Tampa Bay Buccaneers:

Week 1: at Miami Dolphins (Aug. 9-13)
Week 2: at Tennessee Titans (Aug. 16-20)
Week 3: vs Detroit Lions, Friday, Aug. 24, 8:00 p.m. ET (CBS)
Week 4: vs Jacksonville Jaguars (Aug. 30-31)