domenica 29 novembre 2015

I Bucs giocano solo il 1° tempo, vittoria ai Colts

Si interrompe a Indianapolis la breve striscia vincente dei Bucs, sconfitti malamente dai mediocri Colts.

Questa sera Winston e soci hanno giocato solo un tempo, il primo, chiuso in vantaggio per 12-6, peccato che nei rimanenti ultimi due quarti di Tampa Bay si siano perse - lentamente quanto inesorabilmente - le tracce.

E dunque W per i Colts, squadra come detto davvero molto modesta peraltro stasera sin troppo tutelata da arbitri assai benevoli nei confronti dei padroni di casa, e Bucs che possono per ora accantonare i sogni di playoff, sebbene anche le rivali di division Saints e Falcons continuino a perdere colpi.

Tornando al match di Indy, il primo tempo aveva illuso che i Bucs potessero replicare le recenti buone prestazioni, con un attacco produttivo e una difesa in grado di limitare la produzione offensiva di nonno Hasselbeck.

Nella ripresa, invece, la difesa si è sciolta come neve al sole e in attacco, tra i drop di Evans e il ridotto utilizzo di Martin dimenticato a lungo sulla sideline, a cui vanno aggiunti gli errori di Barth che stasera sembrava Brindza (non solo un FG sbagliato, anche un XP fuori dai pali per Connor), il match ha visto i Colts sorpassare senza più voltarsi indietro, con i Bucs incapaci di reagire, quasi passivi nell'accettare una sconfitta da un team che senza Luck, giova ripeterlo, è ben poca cosa.

Vedremo adesso come reagirà la squadra di Lovie Smith a questo brutto KO; domenica arriveranno al RJS gli Atlanta Falcons, squadra in difficoltà contro la quale Winston e compagni saranno chiamati a riscattare l'opaca (molto opaca) prestazione odierna, in cui i Bucs visti all'opera sembravano quelli incerti e inconcludenti di oltre un mese fa...

venerdì 27 novembre 2015

Squalificato Alexander, premiati Winston e Martin

Aspettando l'importante match di domenica ad Indianapolis, in cui Tampa Bay andrà alla ricerca della terza vittoria consecutiva contro un team che vanta lo stesso record (5 vinte e 5 perse), e che non potrà schierare il suo fuoriclasse Andrew Luck sostituito dal 40enne Hasselbeck, ci sono news buone, ed altre meno buone, in arrivo da One Buc Place.

Cominciamo dalle cattive notizie: la NFL ha confermato la squalifica per quattro partite del LB rookie Kwon Alexander, ritenuto colpevole di avere fatto uso di sostanze proibite.

Si tratta di una tegola abbastanza pesante, considerato che Kwon stava disputando una stagione ad altissimo livello, e la sua assenza potrebbe incidere in maniera notevole sulle speranze di postseason della squadra.

Il giocatore ha ora cinque giorni di tempo per presentare ricorso, e considerato che l'eventuale "processo di appello" potrebbe richiedere una o due settimane di tempo, Kwon dovrebbe essere comunque presente a Indianapolis e probabilmente anche nel match successivo contro Atlanta, per saltare, se il suo appello venisse respinto, le ultime quattro partite della stagione.

Dal Tampa Bay Times, ecco le parole di coach Lovie Smith relativamente al "caso Alexander":
"All we know right now is yes, the letter came (Wednesday)," coach Lovie Smith said. "There's an appeal process and all that that he could possibly go through. His focus has been great," Smith said. "All the things Kwon Alexander has gone through to continue to play outstanding football … of course we're concerned and this is serious, but there's a time for that when you're not on the football field. But his focus, when it needs to be on football, has been that way."

Passando a notizie più liete, da segnalare come l'ottima prestazione di Philadelphia abbia consentito a Jameis Winston di ottenere il riconoscimento di "Air player of the week" e a Doug Martin quello di "Ground player of the week". Due premi strameritati, considerati le prestaizoni eccellenti dei due giocatori (5 TD pass per Winston, 235 yards corse per Martin).

Infine, per quel che riguarda il capitolo "infermeria", sembra difficile che Evan Smith, Ali Marpet e Austin Seferian-Jenkins possano farcela a recuperare dai rispettivi infortuni ed essere così "arruolabili" per domenica, mentre è praticamente esclusa la possibilità di vedere in campo con i Colts la safety Keith Tandy, alle prese con i postumi di una "concussion" e il DE George Johnson, a causa di problemi muscolari.

mercoledì 25 novembre 2015

A Indy per alimentare i sogni (impossibili?) di postseason...


E' un giorno del Ringraziamento sereno, quello che si vivrà nel 2015 in casa Bucs. Negli ultimi anni, a fine novembre, a Tampa la stagione di solito era già ampiamente terminata e non restava che iniziare a pensare al prossimo draft, rimandando all'anno successivo la speranza di tornare a vedere del "vero" football da parte dei ragazzi in Red and Pewter.

In realtà anche quest'anno l'inizio era stato in salita, con le pesanti batoste casalinghe contro Titans e Panthers e un KO "incredibile" come quello di Washington, e sembrava che anche nel 2015 dovesse andare in scena il solito film, e invece...

E invece qualcosa sembra essere cambiato a One Buc Place, e proprio dopo la sconfitta rimediata contro i Redskins. Prima la vittoria in overtime ad Atlanta, poi il match combattuto ed in bilico sino all'ultimo con i Giants, ed infine le due vittorie consecutive con Dallas e Phila, che hanno consentito a Tampa Bay di festeggiare il Thanksgiving con un record di 5-5... alzi la mano chi avrebbe pronosticato una situazione del genere, alla vigila del campionato!

Certo, le ultime due W sono arrivate contro Cassell e Sanchez, due dei QB oggettivamente più "scarsi" dell'intera NFL, ma ciò non toglie che il football esibito dai Bucs in particolare nell'ultimo match di Philadelphia sia stato davvero di ottimo livello, al di là della qualità non proprio eccelsa dell'avversario di turno.

Ed è un dato di fatto che da inizio settembre ad oggi Winston e soci abbiano fatto registrare miglioramenti importanti sotto tanti punti di vista, al punto che gli attuali Buccaneers sono per fortuna lontani parenti dell' inguardabile armata brancaleone travolta dai Titans nell'opener.

Ampio merito dei progressi di Tampa credo dipenda in particolare da uno specifico reparto, e cioè la linea offensiva; come è noto, la OL è il reparto fondamentale in una squadra di football, chiamata a proteggere il QB e ad aprire varchi per i RB. Ebbene, rispetto all'anno scorso - quando McCown aveva in media mezzo secondo di tempo per mettere il pallone in aria - i miglioramenti sono stati davvero enormi, oltre ogni più rosea aspettativa.

Ottimo sin qui il rendimento dei due rookie Donovan Smith e Ali Marpet, molto positivo Hawley - scartato dai Falcons - nel ruolo di centro, e con il rientro in pianta stabile di Dotson al posto di Gosder "false start" Cherilus, la OL di Tampa potrebbe elevare ulteriormente il proprio rendimento.

Ma soprattutto, Jameis Winston... dopo il famigerato opener, quando Mariota sembrava Joe Montana e Winston un rookie qualsiasi spaesato oltre ogni aspettativa, il dubbio di avere pescato il QB sbagliato con la prima scelta assoluta era inevitabile; ma questo primo scorcio ormai ampio di stagione credo abbia dato ragione alla decisione di Smith e Licht di puntare tutto sull'ex QB di FSU.

Jameis sta infatti dimostrando di meritare la first pick overall; il suo rendimento è in costante crescita, ha confermato di avere talento, e in quanto a carisma, in meno di mezza stagione si è "preso" lo spogliatoio, diventandone di fatto il leader; non male, per quella che doveva essere una testa calda inaffidabile e ad alto rischio...

E poi è giusto sottolineare come buona parte del merito per le 5 W ottenute sin qui dai Bucs sia da ascrivere al ritrovato Doug Martin (che diventerà free agent a fine anno, speriamo che Licht e Smith se ne accorgano prima che sia troppo tardi...), senza dimenticare il fondamentale contributo fornito any guven sunday dalla batteria dei ricevitori, impreziosita dai due fuoriclasse Evans e Jackson, in attesa del rientro (forse proprio a Indy) di Austin Seferian-Jenkins, che nelle prime due partite della stagione era stato uno dei migliori, prima di infortunarsi seriamente ad una spalla.

Ma le note più sorprendenti arrivano forse dal reparto difensivo. Lovie Smith ha ribaltato con successo la secondaria, inventandosi CB starter il duo inedito formato da Moore e Adjei-Barimah, dando fiducia a due safety che sulla carta non offrivano particolari garanzie quali Conte e McDougald, e dopo un pessimo inizio questo reparto - il più problematico della squadra - sembra avere trovato un discreto equilibrio.

Nel cuore della difesa, è tornata a brillare la stella di Lavonte David (fresco di nomina di "NFC defensive player of the week") che sta tornando ai livelli da fuoriclasse che gli sono propri dopo un avvio di stagione abbastanza preoccupante, mentre dal draft è emersa a sorpresa, dal quarto giro, una "gemma" quale Kwon Alexander. Per quanto riguarda la linea, il rendimento è abbastanza alterno, ma J. Smith si sta confermando un elemento di valore, e McCoy, nonostante vari problemi fisici e un inizio non brillante, rimane un punto fermo per la D-line dei Bucs.

Detto questo... le rimanenti sei partite ci diranno se i sogni di postseason saranno destinati a rimanere tali (probabile) o incredibilmente rivedremo i Bucs in campo a gennaio (molto difficile), come non accade dall'ormai lontanissimo 2007.

Il calendario non è impossibile, con i Bucs che giocheranno al RJS contro i rivali di division di Atlanta e New Orleans ed affronteranno nell'ultima giornata (in cui un po' tutto è possibile) i Carolina Panthers. Le altre partite non sembrano proibitive (Colts senza Luck, Chicago e St. Louis), ma chiaramente - al di là del valore degli avversari - molto dipenderà proprio da quanto sarà in grado di fare Tampa Bay.

Guai ad illudersi, ed è bene essere consapevoli del fatto che per arpionare una wild-card servirà davvero un'impresa; certo però che se Winston continuerà nel suo percorso di crescita, se gli infortuni risparmieranno i nostri giocatori più importanti, e soprattutto se gli Dei del football guarderanno con benevolenza ai Bucanieri, allora, forse, chissà....! ;-)

domenica 22 novembre 2015

Prova di forza dei Bucs, espugnata Philadelphia!

Era davvero da tanto tempo che non si assisteva ad una vittoria così netta, con i Bucs padroni del campo per tutti i 60 minuti, autori di una vera e propria di forza in casa degli Eagles.

Certo, Philadelphia sta attraversando un brutto momento, è priva di alcuni giocatori importanti, ma stasera l'impressione è che i Bucs avrebbero vinto anche con Bradford al posto di Sanchez, perché le prestazioni di tutti i giocatori di Lovie Smith sono state di ottimo livello, impreziosite da due partite "mostruose" da parte di un fuoriclasse ritrovato quale Doug Martin e di colui che un fuoriclasse si appresta a diventarlo, e cioè Jameis Winston.

E dire che il match non era iniziato nel migliore dei modi per Tampa Bay, che prima si era vista negare da una discutibile chiamata arbitrale un fumble recuperato da J. Smith,per poi subire nel successivo drive di Phila un TD che sembrava il preludio alla solita, lunghissima, domenica sera...

E invece no, niente di tutto questo. Dopo quel bel primo drive, di Sanchez e soci si sono prese le tracce, ed in cattedra sono saliti i Bucs, trascinati da Martin & Winston. Un incredibile Doug ha corso per qualcosa come quasi 180 yards nel solo primo tempo (record di franchigia), per chiudere con complessive 235 (!) yards. E l'altrettanto incredibile Jameis ha messo a referto 5 TD pass, terzo QB rookie a riuscirci nell'intera storia dell'NFL (!), ed eguagliando un record di franchigia condiviso con DeBerg, Freeman e Brad Johnson.

Se a questo aggiungiamo una prova solida della difesa, abile nel procurare turnovers e a limitare Sanchez (intercettato 3 volte, due delle quali da parte di un sempre più recuperato Lavonte David, che ha segnato anche un TD) e tutto l'attacco degli Eagles, oltre alle ottime prove del rientrante Jackson, del sempre positivo Evans e delle convincenti prestazioni di Brate e Humpries, ecco spiegato in estrema sintesi il 45-17 finale a favore di Tampa Bay

Dopo 10 partite, i Bucs hanno dunque un record di 5-5 e sono tutt'altro che già proiettati al prossimo draft, come era triste abitudine da tanti anni a questa parte. Chiaramente non bisogna esaltarsi troppo per questa bella vittoria ottenuta contro avversari modesti (sebbene nella NFL di oggi il livellamento verso il basso sia evidente, e dunque tutto o quasi sia possibile...) ed è opportuno rimanere con i piedi ben piantati a terra, però l'impressione è che il vento, a Tampa, stia iniziando a soffiare in maniera diversa... e comunque sia, stasera dopo ben 31 partite festeggiamo 2 W consecutive... GO BUCS!

In arrivo 4 giornate di squailfica per il LB Kwon Alexander

Aspettando l'impegnativo match di Philadelphia, che potrebbe portare i Bucs ad un record di 5 vinte e 5 perse, il Tampa Tribune riporta una notizia destinata comunque a guastare il clima in casa Tampa Bay.

Il LB rookie Kwon Alexander, una delle più belle sorprese di questa prima parte di campionato, questa sera scenderà regolarmente in campo contro gli Eagles dopodiché dovrà saltare le prossime quattro partite per violazione di sostanze proibite, o meglio "performance-enhancing drugs", per usare il preciso termine tecnico.

L'uso di sostanze proibite per migliorare le prestazione sul terreno di gioco è una piaga in cui molti giocatori NFL tendono ad incappare, e dispiace constatare che - se la notizia riportata in anteprima dal Tampa Tribune verrà confermata - tale grave leggerezza sia stata commessa anche dalla giovane "promessa" dei Bucs...

mercoledì 18 novembre 2015

Tagliati Lemon (LB) e Swearinger (S), firmato Sidbury (DE)

Aspettando il match di domenica a Philadelphia - vincendo il quale i Bucs si troverebbero, dopo 10 partite, con un record di 5-5 assolutamente impronosticabile alla vigilia del campionato - ci sono da segnalare alcuni movimenti, sia pure abbastanza marginali, a livello di roster.

Sono stati tagliati il linebacker Orie Lemon e la safety D.J. Swearinger, elementi visti raramente in azione in questa prima parte della stagione, se non nello special team, ed alle prese (Swearinger) con un problema fisico che gli ha impedito di scendere in campo nelle ultime due partite.

E' stato invece rifirmato il DE Lawrence Sidbury, già visto a Tampa sia sul finire della scorsa stagione che durante quella attuale.

L'arrivo di Sidbury si spiega anche con l'infortunio del DE George Johnson, che a causa di un problema rimediato nel match di domenica scorsa contro Dallas difficilmente potrà essere disponibile contro gli Eagles, mentre potrebbe farcela l'altro DE Jacquies Smith, assente da un paio di match per una caviglia in disordine.

Per quanto riguarda la situazione degli altri infortunati, incerto il rientro del rookie Ali Marpet, mentre probabilmente non riusciranno a recuperare nè il WR Vincent Jackson nè il TE Austin Seferian-Jenkins. Quest'ultimo - ormai assente da due mesi - ha sì ripreso ad allenarsi con i compagni ma a causa dei postumi dell'infortunio alla spalla è tutt'ora costretto ad evitare i contatti fisici, per cui non è da escludere che anche a Phila il solo "vero" bersaglio per Jameis Winston sarà ancora una volta unicamente Mike Evans, sperando che il "supporting cast" formato dai vari Humpries, Dye e Myers possa fornire un utile contributo alla causa, come accaduto nella parte finale della vittoriosa partita contro i Cowboys.

lunedì 16 novembre 2015

Jameis Winston, ovvero: grinta, classe e faccia tosta


Nel discorso tenuto ai compagni nello spogliatoio dopo la partita vittoriosa contro Dallas, il classico "speech" che potete vedere nel video qui sopra, appare evidente come Jameis Winston sia oramai uno dei leader indiscussi della squadra, nonostante la giovanissima età, le sole 9 partite disputate tra i PRO, ed il fatto che molto raramente un rookie sia in grado di ricoprire il ruolo di "trascinatore" dei propri teammates, per lo più veterani con mille battaglie alle spalle.

Chiaramente è prestissimo per sbilanciarsi a proposito dell'ex QB di Florida State University, che ha appena iniziato ad affacciarsi in NFL, però dopo averlo visto all'opera per oltre metà stagione qualcosa bisognerà pur dire a proposito di questo ragazzo, che - ed è un dato di fatto - è la ragione principale per cui Tampa Bay abbia già il doppio delle W rispetto a quelle ottenute nell'intera scorsa stagione, nonostante ci siano ancora ben 7 partite da disputare.

Sul terreno di gioco Jameis non si arrende mai, non si perde d'animo nemmeno quando avrebbe tutte le ragioni per farlo, ed in questo senso la partita con Dallas è emblematica; in difficoltà anche per l'assenza di due dei tre principali "bersagli" (V. Jax e ASJ), Winston è riuscito a coinvolgere anche armi secondarie quali Myers e Humpries, oltre a innescare un Mike Evans che - "problemini" di drop a parte - rimane comunque sempre un gran bel giocatore, non si è perso d'animo nonostante i due intercetti e alla fine la partita l'ha vinta lui, mettendo a segno le giocate decisive nei momenti cruciali del match.

Un'altra cosa che vorrei sottolineare di Jameis riguarda il suo carattere; ricorderete come i dubbi principali su questo ragazzo, ai tempi del draft, fossero relativi proprio al suo problematico modo di essere, il fatto che fosse una testa discretamente calda e non particolarmente affidabile, abilissimo a mettersi nei guai anche per motivi davvero "stupidi" (la famosa storia delle chele di granchio...).

Ebbene, dal draft ad oggi mi pare che Jameis si sia comportato in maniera esemplare, tanto sul campo di gioco guadagnandosi stima e rispetto da parte dei propri compagni di squadra che lo hanno di fatto eletto a proprio leader, nonostante il ragazzo non abbia ancora la "C" da Capitano cucita sul petto (l'avrà dal prossimo anno, ovviamente), quanto off-field, dato che  non si registrano per ora sciocchezze tipo "arresto per DUI" o "rissa in discoteca", giusto per citare un paio di "classiche" situazioni per le quali un certo tipo di giocatore di football sembra avere una irresistibile attrazione...

Bene così dunque, e dopo oltre metà stagione il rendimento di Jameis, unito alla la sua voglia di vincere ed alla capacità di essere un "trascinatore" per compagni e tifosi, mi sembra la nota più lieta in arrivo da One Buc Place da parecchio tempo a questa parte. Per fare strada nel football professionistico non bastano fisico e talento, occorrono quelle doti per cosi dire "intangibili" che potremmo riassumere in "grinta, leadership, cattiveria, e voglia di sfondare", occorre avere le spalle molto larghe per fare strada in quel mondo durissimo e spietato che si chiama NFL ed il ragazzo da FSU sembra possedere queste doti in buona quantità.

Speriamo davvero che Jameis prosegua così, andando avanti nel suo percorso di crescita, senza perdersi per strada, e che in un futuro remoto si possa parlare del draft del 2015 come di quello in cui, finalmente, arrivò in casa Bucs il primo vero "franchise QB" dai tempi di Doug Williams...    

domenica 15 novembre 2015

Un TD di Winston nel finale regala la W ai Bucs!

Vittoria sudata e rocambolesca per Tampa Bay, che dopo avere rincorso per quasi tutto il match - peraltro a bassissimo punteggio - si impone per 10-6 sui Cowboys.

Le "chiavi" della W di stasera? I tanti errori di Dallas (troppe penalità e quel drop di Bryant su un cruciale "3 and 1" nel finale del 4° periodo...), una decisiva chiamata arbitrale (in tutta onestà, quella flag a favore di Shepard, sul fumble commesso da Winston in tuffo in endzone, potevano anche non lanciarla) e la voglia di vincere del suo giocatore più rappresentativo e importante, Jameis Winston, che dopo avere rischiato l'osso del collo (oltre al fumble...) con un tuffo in endzone che poteva costare la W ai Bucs, nella giocata successiva - ad un minuto dalla fine - ha realizzato con una bootleg il TD della vittoria.

Poi i Bucs hanno cercato ugualmente di perderla, con Jenkins che ha commesso il fallo più stupido della serata dando a Cassel la possibilità di lanciare in endzone, ma il Bryant di stasera, reduce da un lungo infortunio, non era quello implacabile ammirato negli scorsi anni, e McDougald lo ha "bruciato" mettendo a segno l'intercetto che ha chiuso il match a favore di Tampa Bay.

Vincere contro Dallas è sempre un piacere, a maggior ragione in un RJS pieno di tifosi texani, anche se stasera Tampa Bay è andata davvero ad un passo dalla sconfitta. Se da un lato infatti la difesa ha contenuto bene i Cowboys, l'attacco (sempre privo di ASJ e V. Jackson) oggi ha stentato a trovare il ritmo giusto, con le corse che raramente hanno funzionato e con Mike Evans a lungo unico bersaglio utile per Winston.

Poi, quando Jameis ha iniziato a trovare anche altri ricevitori (Myers, Humpries, Dye), i Bucs hanno iniziato a conquistare yards e ad affacciarsi nella metà campo avversaria. E nell'ultimo drive, Jameis prima ha rischiato di farcela perdere facendosi sgusciare il pallone di mano nel tentativo di tuffo in endzone e poi ce l'ha fatta vincere andandosi a prendere la yarda di cui c'era bisogno per sigillare il match.

E' stata una partita difficile, faticosa, con due squadre malmesse e abbastanza confusionarie ma che non mollavano di un centimetro. E alla fine va riconosciuto ai Bucs il merito di essere sempre rimasti incollati ai Cowboys e - a differenza di quanto accaduto in altre partite simili - di non essersi disuniti alle prime difficoltà facendosi travolgere dagli avversari.

Ad ogni modo, stasera Winston - che pure non ha giocato una partita brillante, ed è anche stato intercettato due volte, benchè in entrambi i casi il pallone sia finito nelle mani dei DB avversari dopo essere stato deviato dai ricevitori dei Bucs - ha dimostrato di essere il giocatore decisivo di questa squadra. Nel momento cruciale ha chiuso terzi down vitali, ha infuso alla squadra sicurezza, e - come si diceva - si è andato a prendere il TD della vittoria. Certo, senza quella decisiva chiamata arbitrale magari adesso si farebbero altre considerazioni, ma non è con i "se" che si scrive la storia.

E quindi - almeno per una domenica! - niente Maalox e buona vittoria a tutti!  ;-)

venerdì 13 novembre 2015

Marpet, V. Jackson e J. Smith, sicuri assenti contro Dallas

Il "bollettino medico" diramato dai Bucs prevede tre assenze sicure per il match di domenica, quando al Raymond James Stadium si presenteranno i Dallas Cowboys reduci da sei sconfitte consecutive e desiderosi di interrompere questa lunga striscia di KO.

A causa dell'infortunio rimediato alla caviglia nell'ultima partita contro i NY Giants, la guardia Ali Marpet assisterà al match con i Texani dalla sideline, al fianco di Vincent Jackson (fuori per la terza partita consecutiva per i guai al ginocchio) e al DE J. Smith, anch'egli alle prese con un infortuno alla cavigila.

Sono tre assenze importanti, considerato che V. Jackson - visto il "mal di drop" di Mike Evans - rimane tutt'ora il bersaglio più affidabili per Winston, e che J. Smith è uno dei pochi elementi della linea difensiva dei Bucs in grado di portare con una certa continuità adeguata pressione al QB avversario.

Da non sottovalutare nemmeno l'assenza del rookie Marpet, anche se in questo caso non mancano le alternative, considerato che a livello di OL sono da registrare il rientro di Demar Dotson e la piena guarigione di Evan Smith.

Tornando al match con i Cowboys, se la secondaria non riuscirà a limitare Dez Bryant, e dall'altro lato del campo la difesa di Tampa Bay replicherà l'opaca prestazione di sette giorni fa, molto difficilmente i Bucs riusciranno nella comunque mai facile impresa di "espugnare" il proprio stadio, nel quale - per inciso - hanno vinto ben quattro partite (tre delle quali risalenti alla gestione Schiano) delle ultime 20 disputate...

martedì 10 novembre 2015

Riattivato Demar Dotson, tagliato il CB Tim Jennings

A partire dal match di domenica prossima contro i Dallas Cowboys sarà nuovamente disponibile il tackle Demar Dotson, uno dei giocatori più importanti della linea offensiva dei Bucs, riattivato nella giornata di ieri dalla "reserve/ designated for return list".

Dotson si era infortunato al ginocchio nel corso della prima partita di preseason con Minnesota, e considerato che il suo infortunio era sì di una certa gravità ma non tale da costringerlo a saltare l'intera stagione, si era decisivo di inserirlo nella "IR temporanea", per poi riattivarlo nel corso dell'anno.

A proposito di linea offensiva, il rientro di Dotson potrebbe essere di una particolare importanza considerato anche il problema alla caviglia che Ali Marpet ha rimediato nel corso del match contro i Giants, che potrebbe limitarne l'impiego per le prossime partite.

Per fare posto a Dotson nel roster dei 53 giocatori è stato tagliato il CB Tim Jennings, uno dei "fedelissimi" di Lovie Smith che già lo aveva allenato a Chicago dal 2010 al 2012 e che era stato firmato dai Bucs poco prima dell'inizio dell'attuale campionato.

Contro Dallas, oltre a Dotson, dovrebbe fare il suo rientro in squadra anche il TE Austin Seferian-Jenkins, ormai ristabilitosi dal KO alla spalla rimediato il 20 settembre a New Orleans e che nei due match disputati quest'anno prima dell'infortunio si era rivelato uno dei bersagli preferiti di Jameis Winston. Se poi anche il WR Vincent Jackson riuscisse a recuperare, Jameis avrebbe finalmente qualche opzione in più rispetto ad una sola (Mike Evans, peraltro affetto da "mal di drop"...), come è invece accaduto nelle ultime due partite.

lunedì 9 novembre 2015

Bucs imprecisi e fallosi, vittoria ai Giants

I Bucs non riescono a dare continuità alla W di Atlanta, ed eccoci dunque a commentare un'altra sconfitta, sebbene alla squadra di Lovie Smith non siano mancate le occasioni per bissare il successo di sette giorni fa.

Le ragioni del KO? La solita difesa "molle", con una secondaria come sempre molto perforabile a cui si è aggiunta l'incapacità di difendere in maniera adeguata sulle corse e di mettere Eli Manning sotto pressione.

E poi, nonostante la prestazione positiva di Winston, anche l'attacco non ha fornito quella prestazione "importante" che era necessaria per superare New York.

Le corse, a parte un big play di Sims, hanno prodotto poco, i ricevitori hanno droppato di tutto (con V. Jackson, ASJ e Murphy forse sarebbe andata a finire in un altro modo, chissà), e se a tutto questo aggiungiamo un paio di fumble e le solite mille penalità, l'esito del match non poteva che essere la vittoria di NY...

Non che i Giants siano parsi irresistibili, ma di sicuro sono stati, ad esempio, più efficaci in Red Zone, entrando in endzone con facilità a differenza di Tampa Bay, che si è sempre dovuta accontentare dei FG di Barth a parte uno spettacolare TD su corsa realizzato acrobaticamente da Winston stesso.

E poi si diceva, i tanti errori, dalle penalità sanguinose come quella di Akeem Spence nel finale di match e i tanti drop di Mike Evans, che pure ha chiuso con cifre importanti (8 ricezioni per 152 yards), ma davvero con troppi palloni ampiamente ricevibili e che invece il WR #13 non è riuscito a trattenere.

Poi, si diceva, le giustificazioni non mancano (le tante assenze, gli infortuni sopravvenuti in corso di partita), però l'impressione è stata che New York abbia sempre avuto il controllo del match, e nonostante l'inizio facesse sperare bene (con Manning intercettato nel primissimo gioco dell'incontro), è poi parso chiaro come difficilmente i Bucs avrebbero potuto arpionare la seconda vittoria casalinga consecutiva.

E domenica prossima arriveranno al RJS i Dallas Cowboys; difficile sperare in un esito diverso da quello di ieri sera, se non aumenteranno concentrazione, cattiveria e se l'infermeria continuerà a riempirsi anziché a svuotarsi...

venerdì 6 novembre 2015

Contro i Giants mancheranno sia V. Jackson che J. Smith

Sta per concludersi quella che è stata la settimana che ha visto Kown Alexander, il giovane rookie dei Bucs, nei panni di protagonista assoluto. Prima per la tragica scomparsa del fratello minore, avvenuta sabato scorso, e poi per l'eccellente prestazione sul terreno del Georgia Dome, decisiva per consentire a Tampa Bay di espugnare Atlanta.

Alexander è stato nominato NFC Defensive Player of the Week nonchè Rookie of the Week, riconoscimenti prestigiosi quanto meritati per questo ragazzo che, se continuerà a far registrare progressi senza adagiarsi sugli allori sin qui conseguiti, potrebbe costruirsi una carriera importante e diventare un pilastro della difesa dei Bucs per il prossimo futuro.

Vedremo se Alexander replicherà l'ottimo match anche nella partita che andrà in scena al RJS domenica prossima contro i New York Giants. Purtroppo saranno parecchi, e importanti, gli assenti per problemi fisici. Vincent Jackson dovrà saltare la sua seconda partita consecutiva, e anche il DE J. Smith e la S Major Wright saranno costretti ad assistere alla partita dalla sideline.

Incerto il recupero del TE Aaustin Seferian-Jenkins, che si è però allenato nel corso della settimana e che si spera possa tornare in campo dopo un mese e mezzo di stop per problemi alla spalla, mentre potrebbe dare forfait anche la safety D.J. Swearinger.

Ad ogni modo, al di là chi sarà "abile e arruolabile", sarà molto interessante vedere se la squadra scenderà in campo con l'approccio "giusto", trovando finalmente un po' di quella "continutià" che nel corso di un anno e mezzo non si è mai vista, da parte della squadra guidata da Lovie Smith; così come è inutile sottolineare come tutte le partite che rimangono da disputare da qui sino al termine della stagione saranno decisive per definire l'eventuale permanenza - o meno - dell'attuale Head Coach sulla sideline dei Bucs anche per l'anno prossimo.

martedì 3 novembre 2015

Il DT Clinton McDonald inserito in IR

Si chiude in anticipo la stagione 2015 per il DT Clinton McDonald, inserito quest'oggi dai Bucs nella Injured Reserve a causa di un infortunio muscolare.

McDonald, uno dei Capitani del team nonché uno dei principali leader dello spogliatoio, sarà sostituito da Akeem Spence, riattivato da un paio di settimane, Tony McDaniel e Henry Melton, che si alterneranno al fianco di Gerald McCoy nel cuore della D-line di Tampa Bay.

Per un giocatore che termina qui la sua stagione, ce n'è un altro, Demar Dotson, atteso all'esordio del suo campionato 2015; quella di Dotson è sicuramente una addizione importante per una linea offensiva che sin qui ha comunque offerto un rendimento superiore alle attese.

Sempre a proposito di OL, da segnalare come anche nella depth chart il ruolo di centro titolare appartenga ormai a Joe Hawley, nonostante Evan Smith sia ormai pienamente ristabilito dell'infortunio che lo aveva appiedato per alcune settimane.

Infine, da segnalare che l'eccellente prestazione di Atlanta ha consentito al LB Kwon Alexander - primo rookie dal 2006 (DeMeco Ryan) a mettere a segno nello stesso match un intercetto, un fumble forzato ed un fumble recuperato - di essere tra i candidati al riconoscimento di rookie of the week (e, considerato il suo rendimento in questa prima parte di stagione, anche a quello di rookie difensivo dell'anno, aggiungerei...).

lunedì 2 novembre 2015

Kwon e Jameis, se il buongiorno si vede dal mattino...


Il match del Georgia Dome che pure ci ha regalato una gran bella soddisfazione (espugnare Atlanta dopo il 14-56 dell'anno scorso.... e chi se l'aspettava!) ha però lasciato anche un sapore un po' amaro in bocca, dato che solo in overtime siamo riusciti ad ottenere una vittoria che sembrava già ampiamente in tasca, una volta raggiunti i 17 punti di vantaggio; insomma, ieri sera abbiamo rivisto gli spettri di Washington ed il pericolo di regalare letteralmente agli avversari la W, proprio come era accaduto sette giorni prima con i Redskins, è stato davvero concreto.

Detto questo, va anche però sottolineato come una squadra con tantissime assenze (ieri il reparto dei ricevitori era praticamente azzerato) sia riuscita a portare a termine una piccola "impresa", e cioè andare a vincere contro ogni pronostico in un campo difficile come quello dei lanciatissimi Falcons.

E se alla fine i Bucs sono tornati in Florida con la W, grande, grandissima parte del merito va riconosciuta a due "matricole", due rookie che al loro primo anno da professionisti stanno tenendo in piedi la squadra, crescendo di rendimento partita dopo partita, e segno che forse qualche decisione azzeccata alla fine Lovie & Licht l'hanno fatta...

Kwon Alexander è il miglior difensore (veterani compresi) di Tampa Bay, dotato di una velocità notevolissima che gli permette di essere sempre il più rapido a placcare gli avversari, a maggior ragione in questo periodo in cui Lavonte David sembra invece avere perso un passo. E poi, a proposito del giocatore da LSU, occorre sottolineare il carattere che ha dimostrato di possedere questo ragazzo, che ha disputato una partita di tale eccellenza nonostante nella giornata di sabato Kwon abbia perso il fratello minore, tragicamente scomparso a soli 17 anni.

E se parliamo di carattere, che dire di Jameis Winston? Bello vedere questo rookie "arringare" e "caricare" i compagni sulla sideline (non solo i suoi coetanei ma anche veterani del calibro di Logan Mankins), e ancora più bello vederlo chiudere terzi down determinanti andando a pescare anche non proprio dei campionissimi quali il WR "tascabile" Humpries o il TE Cameron Brate per non parlare del TD che lo stesso Jameis è andato a segnare con una bella corsa.

Sta crescendo bene Jameis, e se è vero che dopo sole sette partite tra i PRO non dobbiamo farci prendere dall'entusiasmo e che questo ragazzo di errori classici "da rookie" ne commetterà ancora parecchi, l'impressione è che Winston ad un buon fisico e ad un ottimo braccio abbini anche quelle doti caratteriali (grinta, faccia tosta, sana cattiveria) essenziali per sfondare in NFL.

Kwon e Jameis, si diceva, a Tampa li ha portati Lovie Smith. E proprio a proposito del nostro HC non mancano le discussioni tra i tifosi, tra chi lo ritiene "bollito" e pronto per appendere le cuffie al chiodo e chi invece confida nel fatto che questo coach di lungo corso e dall'ottimo curriculum abbia ancora le capacità per risollevare le sorti della squadra.

Mi sembra opportuno, a questo proposito, dare risalto ai commenti molto articolati ed interessanti - che due tifosi dei Bucs nonché abituali frequentatori del blog "Freeman 80"  e "Buccaneer" - hanno lasciato nel post dedicato alla vittoriosa partita di ieri contro i Falcons.

Lascio dunque la parola ai due "colleghi di tifo" ed alle loro interessanti considerazioni a proposito dell'operato del nostro Head Coach. Buona lettura!

["Freeman 80"]
Dopo settimana scorsa ho cominciato a nutrire sentimenti piuttosto contrastanti per Lovie Smith. E da qui la mia disamina (tra l'altro confermata ieri).

Come è possibile avere una squadra incapace di chiudere partite già vinte e non fare nulla per cambiare la situazione? Come è possibile accettare la cosa con la "serenità" con cui la ha accettata Lovie?
A questo punto la mia sensazione è che Smith sappia di avere una squadra incompleta e abbia messo le mani avanti con la proprietà. Mi spiego meglio.

Quando è arrivato a Tampa la situazione era la seguente:
- Spogliatoio colmo di malcontento
- OL scarsa per rendimento, avanti con l'età, strapagata e con l'enorme incognita Carl Nicks.
- Parco Wr con VJ, Williams e il nulla.
- TE nulla cosmico
- RB con Martin costretto a fare mille portate
- Nessun vero QB
- Difesa incapace di mettere pressione e di coprire sui passaggi.
Con 2 offseason alle spalle, Lovie è riuscito a ricreare uno dei 2 lati del campo. Oggi abbiamo un attacco che è piu che decente ma soprattutto giovane e con grandi potenzialità. Per ottenere questo risultato Lovie ha investito 2 interi draft sull'attacco. Certo, ha cannato delle scelte (Zuttah, Collins, McCown tanto per fare dei nomi) e ha sciacquonato delle picks (Herron, Clay, Edwards).

Però è riuscito a fare alcune cose importanti:
- ha rifondato la OL costruendo una base solida
- ha trovato quello che potrebbe essere davvero il nostro franchise QB
- ha allestito un buon parco ricevitori con (oltre a VJ) Evans, ASJ, Murphy e sono pronto a scommettere su Bell per la prossima stagione.
- ha creato un solido duo di RB che unisce forza, velocità, agilità e capacità di ricevere fuori dal backfield.

Credo che Smith, non avendo abbastanza materiale, per rifondare contemporaneamente i 2 reparti, abbia pensato prima a rifare l'attacco che poteva essere molto piu in alto mare.
E credo che abbia intenzione di sistemare la difesa (soprattutto la secondaria) nella prossima offseason che potrà dedicare quasi interamente a quel reparto.

So che questi pensieri si potevano fare anche prima della stagione (bastava guardare chi si era preso e su cosa si era lavorato), ma quel che voglio dire è che credo che Lovie avesse un progetto a lungo termine avallato dalla proprietà. Che insomma fosse consapevole PRIMA di come sarebbe stata questa stagione. Cosa mi fa dire questo? Una serie di elementi.
1) Mentre rinnovava l'attacco, Lovie ha voluto in difesa giocatori che avessero gia giocato con lui. Pur sapendo che non sarebbero state risposte nel lungo periodo. Come quasi a voler tamponare alla meno peggio.
2) Lovie non sembra mai preoccuparsi di una difesa che PALESEMENTE si dimostra incapace di eseguire gli schemi. Come se lo sapesse. E sapesse che non è una situazione sanabile con questi giocatori.
3) Ieri sul quel 4&1, dove puoi scegliere se prenderti un rischio enorme o provare prudentemente a difendere un drive da come minimo 80 yds, sceglie di giocarsela con l'attacco dimostrando di aver piu fiducia li che nella difesa.
4) Lovie non mostra quella cattiveria e quella grinta di chi si sta giocando il tutto per tutto.
5) Lo spogliatoio pare essere completamente dalla parte del coach.

Se le cose stanno come penso, dopo 1 season e mezza, se doveste esprimere un giudizio sulla ricostruzione fatta da Smith, tenendo in considerazione le condizioni di partenza, che giudizio dareste?

Personalmente mi sentirei di dare un giudizio positivo ma non troppo.
Non boccerei senza appello perche appare evidente che l'attacco sia il migliore dal 2010. E con ancora grandi prospettive. Aver blindato McCoy e David, aver trovato dal nulla Kwon e Jacquies sono enormi meriti di Lovie. Ma...non sono mancate alcune scelte scellerate.

Scusate se sono stato magari confusionario. Se riuscite ad "interpretare" i miei pensieri, mi piacerebbe sapere la vostra opinione

["Buccaneer"]
Ti rispondo più che volentieri.

Con due offseason e due draft a prime scelte credo che molti HC sarebbero riusciti a tamponare ben più dell'attacco. Chiariamo, due draft tutto sommato ben fatti, ma scontati. Che Winston finisse a Tampa così come Evans l'anno scorso lo sapevamo mesi prima. La OL è andata avanti a esperimenti, hai citato non a caso Collins che ha fatto "il giro del tavolo" così come altri, altri nomi erano buoni giocatori e invece andavano tenuti.

Non credo che si possa sistemare un reparto abbandonando l'altro, tanto più che oggi ci vorrebbero due anni per sistemare la difesa ma sarebbero comunque due anni in cui le vecchie G andrebbero rimpiazzate e anche VJ è un'incognita data l'età.

La difesa: se è come dici tu allora ha sbagliato. Perchè tutto sommato la squadra di Schiano aveva un attacco osceno, ma la difesa faceva un'onesto giocare da metà classifica. Perchè smantellare tutto per portarsi i prepensionati da Chicago? Se sai già che non la sistemi per i prossimi due draft e non ci fai investimenti, allora non toccarla proprio, ed evita esperimenti rischiosi, vai avanti con quel che hai.

E aggiungo che si è tirato la zappa sui piedi, perchè se arrivi e parli di "squadra subito competitiva" il primo anno i tifosi te lo passano, il secondo no. Allora potrebbe anche essere un accordo a lungo termine con la proprietà, ma si doveva fare un altro parlare, perchè il RJS si sta svutando.

Alla luce di ciò non posso dare un voto positivo.

domenica 1 novembre 2015

E questa siamo riusciti a vincerla, ma che fatica!


Pensavamo di averle viste tutte le mille maniere in cui è possibile perdere una partita di football, e invece questa sera gli ineffabili Buccaneers di Lovie Smith stavano trovando un altro modo inedito per regalare agli avversari una W già ampiamente in tasca...

Per un soffio, siamo riusciti ad arpionare la vittoria in overtime, in una partita caratterizzata da un margine di turnover di +4 a nostro favore; e perdere una partita con un margine di +4 a livello di palloni recuperati sarebbe stato davvero troppo, dopo avere regalato sette giorni fa una incredibile W ai derelitti Washington Redskins.

Premesso che bisognerebbe analizzare con estrema attenzione il perché la squadra di Lovie Smith non riesca mai una volta a chiudere la partita, nemmeno quando si trova a condurre con un margine di vantaggio ampiamente superiore alla doppia cifra, questa sera dobbiamo ringraziare soprattutto il LB rookie Kwon Alexander, se siamo riusciti ad espugnare il Georgia Dome. Alexander ha recuperato due palloni, uno strappandolo direttamente dalle mani di Julio Jones e poi intercettando Matt Ryan. Davvero un match di alto livello per la matricola da LSU, serio candidato al preimo di rookie difensivo dell'anno.

E poi, nonostante statistiche non scintillanti, bene anche Winston, peccato non abbia conquistato il decisivo primo down chiudendo un "4 and 1" nel finale del quarto periodo, ma alla fine la sua prestazione è stata più che positiva considerato che non aveva davvero nessuno a cui lanciare il pallone, dato che oltre agli assenti Vincent Jackson, Louis Murphy e Seferian-Jenkins, anche l'unico bersaglio decente rimasto, e cioè Mike Evans, era limitato da acciacchi di varia natura.

Bene la difesa (linea e LB) reattiva e capace di recuperare palloni, poi lo sappiamo che giochiamo in pratica senza una secondaria presentabile, e anche oggi Ryan ha banchettato trovando i suoi ricevitori sempre liberi e pronti a ricevere senza troppi problemi. E meno male che in overtime, nel drive decisivo, prima Ryan ha  commesso un fumble - recuperato dai Falcons - e poi nel quarto tentativo la pressione della nostra D-line lo ha mandato fuori giri costringendolo al decisivo incompleto che ha chiuso il match a favore di Tampa Bay.

Alla fine abbiamo vinto, espugnando Atlanta senza poter contare su giocatori importanti (in pratica quasi l'intero reparto dei ricevitori era out), e comandando nel punteggio per quasi tutto il match. Benissimo, dunque, ma che fatica incredibile, però! E se i Falcons non avessero commesso così tante penalità (incredibile: stavolta ne hanno commesso di più i nostri avversari), anche stasera saremmo qui a commentare l'ennesima incredibile sconfitta... insomma, nemmeno quando si riesce a portare a casa una W i nostri amati Bucanieri riescono a farci trascorrere una domenica sera in tranquillità...! ;-)