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sabato 16 marzo 2013

Se ne vanno Miller e Benn, arriva il TE Crabtree

Il TE Tom Crabtree
La (sino ad ora) abbastanza deludente free agency dei Bucs ha fatto registrare ieri due "uscite": il frree agent Roy Miller, 26enne DT, ha firmato un biennale con i Jacksonville Jaguars mentre il WR Arrelious Benn è stato scambiato con i Philadelphia Eagles. A Phila è andato il   25enne WR più una scelta al settimo giro, mentre a Tampa è arrivato un sesto giro e una undisclosed pick del draft 2014. In pratica poco o nulla, per un giocatore che nel 2010 era stato scelto al secondo giro (39 pick overall), dal notevole potenziale anche se limitato dagli infortuni.

Ma la perdita più grave per Tampa Bay è quella di Roy Miller; la linea difensiva, dopo Bennett, perde un altro buon giocatore, non certo un fuoriclasse ma comunque un elemento solido in grado di tenere il campo più che dignitosamente. Dunque anche la linea difensiva dovrà essere puntellata nel draft, a meno che dalla FA non arrivi qualche novità... certo che ai Bucs servirebbero almeno una ventina di scelte, per colmare tutti i "needs" che si ritrovano!

Sul fronte degli arrivi, da segnalare la firma del TE Tom Crabtree. Più bloccatore che ricevitore (solo 18 ricezioni per lui in tre anni di NFL) il 27enne Crabtree venne firmato dai Chiefs come undrafted free agent nel 2009, ma dopo una breve parentesi a KC ha sempre giocato con i Green Bay Packers, dimostrando la sua abilità come bloccatore e distinguendosi nello special team. Dovrebbe trattarsi dunque di un giocatore solido e concreto, ma non certo dell'uomo in grado di fare reparto da solo... in pratica, anche a livello di TE, occorrerà l'inserimento di altre pedine importanti, visto che anche in questo caso parliamo di un settore praticamente da rifondare.  

giovedì 28 febbraio 2013

Roy Miller e i Bucs, nessun accordo in vista

Il DT Roy Miller
Il DT Roy Miller è uno dei principali free agent dei Buccaneers. Stando a quanto riporta quest'oggi il Tampa Bay Times, le trattative tra la società e gli agenti del giocatore si sono interrotte senza che si sia trovato alcun accordo, pertanto il giocatore testerà il mercato, per vedere se qualche altro team gli farà pervenire un'offerta evidentemente più interessante di quelle che i Bucs gli hanno fatto sino ad ora.

Queste le parole dell'agente di Roy Miller:
"Roy is excited to see what's out there for him in free agency," said his agent, Mike McCartney. "He has a lot to offer after an excellent season, helping a team that was last against the run (in 2011) go to No. 1 against the run last season."

Bene, anzi, malissimo. La linea difensiva rischia ora di trovarsi in una situazione di assoluta precarietà, con la possibile partenza di Miller, la situazione tutt'altro che chiara di Bowers che rischia il carcere per i noti fatti del La Guardia, il rientro di Clayborn in non si sa quali condizioni dopo il grave infortunio dello scorso anno, senza dimenticare il fatto che anche Micheal Bennett si appresta a diventare free agent. Dunque, rischiamo di trovarci con il solo Gerald McCoy nei panni di titolare, circondato da un gruppo di mestieranti e di "punti interrogativi (Clayborn e Bowers su tutti, per i motivi appena esposti).

Ma non c'è solo la linea difensiva ad avere bisogno di ritocchi e rinforzi. Sarebbe opportuno, prima che la FA abbia inizio, sistemare anche la situazione di due veteranissimi del calibro di Ronde Barber e Dallas Clark. Fermo restando che i due reparti in questione (DB e TE) andranno in ogni modo rinforzati, un conto è poter comunque contare sull'apporto di due vecchi guerrieri come il #20 e il #44 e un altro dover cercare i sostituti di quelli che sono stati i due titolari indiscussi nei rispettivi ruoli nel corso del 2012.

E poi c'è la questione Mike Williams, il cui contratto scadrà al termine del 2013 e a cui andrebbe fatto firmare un accordo pluriennale senza rischiare di farlo diventare free agent, vista la giovane età del ragazzo e la sua affidabilità come WR n.2 al fianco di Vincent Jackson.

Il 12 marzo inizierà ufficialmente la free agency, chissà se per quella data avremo notizie più confortanti da commentare, circa rinnovi e firme di vecchi e nuovi Bucanieri....

venerdì 24 agosto 2012

Roy Miller, ora o mai più!

Il DT Roy Miller
Roy Miller arrivò a Tampa nel 2009, draftato dai Bucs al terzo giro (pick n.81 overall) con la speranza che il prodotto di University of Texas potesse dare un contributo importante alla linea difensiva.

Nelle tre stagioni sin qui disputate tra i PRO, Miller ha invece deluso, rivelandosi spesso inadeguato e comunque in chiara difficoltà tanto nel mettere pressione sui QB avversari quanto nel contenere il gioco di corsa. In pratica, un onesto mestierante e poco più, non certo un giocatore in grado di spostare alcun equilibrio.

Consapevole che di questo passo la sua carriera in NFL sarebbe durata ancora poco, Miller si è presentato al training camp tirato a lucido, dimagrito e più tonico, in ottimo stato di forma. Queste le sue parole, dal Tampa Tribune, circa l'entusiasmo con cui si accinge ad affrontare questa nuova stagione:
"To come back this year healthy and in a scheme that I love, I'm just grateful,'' Miller said. "I feel great, I'm down 15 pounds and I'm excited to be on this team. I love the defense and I love the attitude our coaches demand.'' 

Lo scorso anno ci si sono messi anche problemi fisici a schiena e ginocchio a peggiorare la situazione e inevitabilmente anche Roy Miller è rimasto travolto dalla indecorosa annata chiusa con 10, spesso umilianti, sconfitte consecutive dalla squadra allenata (si fa per dire...) da Raheem Morris.

Anche l'OL Davin Joseph sottolinea l'attitudine positiva esibita in questa preseason dal suo compagno di squadra:
"Roy's more like himself this year, having a little freedom to make plays and be disruptive,'' said Pro Bowl guard Davin Joseph, who faces Miller every day in practice. "I've always been a Roy Miller fan. He works every day, practices hard, plays hard. He's not a guy that you're going to question his commitment to this football team.''

La speranza è che il nuovo coaching staff sappia sfruttare al meglio questo giocatore, che sino ad ora non ha reso secondo le aspettative, e che adesso (o mai più!) deve dimostrare di poter essere in grado di recitare un ruolo da protagonista nella D-Line dei Buccaneers.

E anche Roy Miller, paragonando la situazione attuale di Tampa Bay a quella dello scorso anno, sembra avere le idee abbastanza chiare:
"It was just a rough season last year, having to play through all that stuff,'' he said. "All that's in the past. Our coaches here are precise … they really know what they're talking about.''

sabato 28 luglio 2012

Okoye, Gibson, Miller: chi sostituirà Price?

Il DT Amobi Okoye: sarà lui a sostituire Price?
La trade che ha coinvolto il DT Brian Price, ossia di colui che doveva essere il DT titolare, ha fatto nascere parecchi interrogativi su chi sarà chiamato a sostituire l'ex UCLA nel cuore della defensive line di Tampa Bay. Con Da'Quan Bowers infortunato e Price a Chicago, ci sono ora due posti vacanti, dando per scontato che McCoy (DT) e Clayborn (DE) saranno gli altri starter della nostra linea.

Un giocatore che sembra avere ottime possibilità di vedere molto spesso il campo è Amobi Okoye, che sembra stia recuperando nel migliore dei modi dall'intervento chirurgico al ginocchio a cui si è sottoposto nel corso dell'offseason.

Altri due candidati a sostituire Brian Pice sono l'ex Rams (e soprattutto, ex Rutgers University...) Gary Gibson e il veterano Roy Miller. Gibson, forse più adatto a fronteggiare il gioco di corsa rispetto ad Okoye, si auto-candida così per il ruolo di DT starter (dal Tampa Bay Times):
"In the last couple of years, I've really fallen into a role of a guy who plays on first and second down. If I can get to the quarterback in that time, I'm going to do it. But as a defensive tackle, especially for me, stopping the run is a priority. If you don't stop the run, you ain't doing much else."

Roy Miller, onestamente, non mi pare possa ambire al ruolo di DT titolare; il suo rendimento quasi mai si è sollevato da una mediocrità pressoché assoluta, e se dobbiamo sperare in Miller... forse era meglio tenersi Price, seppure mezzo rotto e fuori condizione.

Per quel che riguarda il primo giorno del training camp, da segnalare la brillante prestazione del WR Tiquan Underwood (un altro ex Rutgers...), così come si è rivisto su un campo di gioco la safety Cody Grimm, giocatore molto interessante e fermato in entrambe le stagioni disputate in NFL da severi infortuni.

Infine, da segnalare che al roster dei Bucs sono stai aggiunti tre giocatori, in sostituzione dei partenti Price e Briscoe e per completare il roster da 90 giocatori; si tratta del WR Landon Cox (undrafted lo scorso anno da Northern Illinois e poi tagliato dai Bengals), del CB Marques Wheaton (anch'egli undrafted, ed uscito quest'anno da Southern Miss) e di un altro CB, Desmond Marrow (altro undrafted che era finito a Houston e lasciato libero nei giorni scorsi dai Texans).

giovedì 8 dicembre 2011

La squadra si schiera con Morris (a parole...)

Si sprecano, in questi giorni, le attestazioni di stima da parte dei giocatori dei Buccaneers nei confronti di Morris e del coaching staff di Tampa Bay. 

Il DT Brian Price, che proprio Morris aveva severamente punito domenica scorsa mandandolo anzitempo negli spogliatoi, dopo una sciocca penalità costata 15 yards, ha così commentato la “autoespulsione “ di cui è stato oggetto: "It's kind of like getting a whuppin' by your dad," Price said of being told Sunday by Morris to leave the field immediately after his third-quarter penalty. "You can't really take it too personal. You know when you mess up and you're like, 'Man, I wonder what kind of whuppin' I'm going to get or what kind of punishment?' It's all love. He's my coach, and I love him to death, and I love playing for him, and I love this team, and I just want to apologize to the owners and (general manager) Mark Dominik and Raheem.” 
Praticamente una dichiarazione d’amore, quella di Price per il suo Head Coach….

Ma andiamo avanti con le affermazioni - tratte da nfl.com - di altri giocatori, e cominciamo con il LB Adam Hayward: "If we’re not tackling, that's not Rah's fault,” said Hayward. "We're the ones that aren't tackling, or we’re missing, or we’re not getting our blocks, or whatever the case may be. Rah has nothing to do with that. He’s not the one on the field. None of the coaches are…We know what Rah’s capable of and we play for him, and we like where he is as a head coach.." 
Dunque, tutta colpa dei giocatori per Hayward: mica ci va Raheem, in campo…

Così, invece, ha parlato il DT Roy Miller:
"All week, we believe and trust in what [Raheem] tells us and it works in practice," said defensive tackle Roy Miller. “We can't be 'practice all-stars.' We’ve got to bring it to the game." Miller also dismissed the idea that any member of the coaching staff is to blame for the team’s struggles. "They (the coaches) study everything about these teams," he said. "They know what it will take to get in position to make a play. If we don’t make it, it's on us." 
Diverso il giocatore, stessa la musica: solo fiducia e stima per il coaching staff anche da parte di Miller….

Per il WR Dezmon Briscoe, i Bucs invee sono - addirittura - una famiglia: "We're a family. We’re all brothers around here so we always try to keep each other up”.

Sinceramente, tutte queste parole sdolcinate da parte dei giocatori nei confronti di Morris mi sarebbero anche venuta a noia. A parole, tutti pazzi per Raheem; ma nei fatti, l’impressione è esattamente di segno opposto. E soprattutto, sorge spontanea una domanda: ma se i giocatori dei Bucs giocassero invece contro il proprio allenatore, il loro rendimento potrebbe veramente essere inferiore a quello (ignobile) mostrato nelle ultime disastrose prestazioni?! Perché se questi “fenomeni” stanno *DAVVERO* giocando per salvare il posto di lavoro del loro Head Coach…beh….aiuto, si salvi chi può!