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giovedì 17 luglio 2025

Bucs in versione "throwback 1976" anche a Seattle (week n.5)

Anche per il match in calendario il 5 ottobre, per la week n. 5 in cui saranno impegnati a Seattle, i Tampa Bay Buccaneers indosseranno le uniformi "all white" versione 1976, presentate martedì scorso.

Sembrava che solo per il match casalingo con i NY Jets Tampa Bay avrebbe impiegato queste uniformi, e invece è stato confermato che le vedremo anche nella trasferta di Seattle.

E in occasione di questa partita, anche i Seahawks indosseranno le loro uniformi "throwback", non a caso: infatti, sia i Bucs che i Seahawks fecero il loro debutto in NFL nella stagione 1976, e per entrambe le squadre il 2025 rappresenterà la stagione n.50 nella Lega.

Nel 1976 i due team, all'esordio in NFL, si affrontarono a Tampa (vinse Seattle, con il punteggio  di 13-10); cinquant'anni dopo, indossando le medesime uniformi, le due squadre si riaffronteranno a Seattle e giustamente lo faranno indossando le uniformi "originarie" dell'esordio. Maglia azzurra e pantaloni grigi per Seattle, divisa "all-white" con bordi e numeri arancioni (e Bucco Bruce sul casco) per Tampa Bay.

E per celebrare il remake dell'"expansion bowl" del 1976, sui social network dei Bucs potete vedere il "promo" del match realizzato con un impeccabile stile anni '70, come si evince dal "frame" che vedete anche qui, in cui si ricorda l'appuntamento (imperdibile, per i nostalgici) del 05/10/2025... 

martedì 15 luglio 2025

I Bucs indosseranno le uniformi "all white" del 1976 per l'opener casalingo con i NY Jets


In occasione del debutto casalingo al Raymond James Stadium, previsto il 21 settembre per la week n. 3 quando a Tampa arriveranno i New York Jets, i Bucs indosseranno delle uniformi decisamente "speciali".

Si tratta delle uniformi "all white" con i numeri arancioni, indossate solo nella stagione d'esordio di Tampa Bay in NFL, il 1976. Dall'anno successivo, infatti, i colori dei numeri sarebbero stati invertiti e i numeri arancioni con bordi rossi sostituiti da numeri di colore rosso con bordo arancione, fino alla stagione 1996, l'ultima disputata dai Bucs in "orange and white".

Queste divise "throwback" bianche con numeri arancioni sembra che saranno utilizzate unicamente quest'anno, in occasione della 50esima stagione dei Bucs in NFL, e solo per il match con i NY Jets.

Spero non sia così e che rivedremo più spesso queste storiche maglie, con cui i Buccaneers hanno esordito in NFL nell'ormai lontano 1976 e dalle quali poi tutto ha avuto origine.... 

sabato 28 giugno 2025

Rinnovi contrattuali, Throwback Game, Ring of Honor...

Ci sono alcune "news" in arrivo da Tampa, la più importante delle quali è senza dubbio l'estensione contrattuale per il GM Jason Licht e l'HC Todd Bowles.

I Buccaneers hanno ufficialmente annunciato una "multiyear extension" per entrambi, il che significa, anche se non sono stati comunicati dati precisi, che GM e HC attuali resteranno in carica ancora per alcune stagioni.

Dati alla mano, i Bucs sono reduci da stagioni vincenti e da titoli divisionali in serie, anche se non hanno mai dato l'impressione, sotto la guida di Todd Bowles, di poter essere una vera contender per il Super Bowl. Ad ogni modo, e al di là della estensione contrattuale, saranno come sempre i risultati ottenuti sul terreno di gioco a determinare il destino di Bowles e Licht.     

Tra le notizie per così dire "minori", da segnalare che il throwback game 2025 si disputerà l'11 dicembre,  edunque nel Thursday Night con Atlanta i Bucs scenderanno in campo con le storiche uniformi Orange and White. 

Il match con Arizona del 30 novembre sarà invece l'occasione per introdurre nel Ring of Honor dei Buccaneers uno dei grandi difensori che hanno contribuito alla conquista del Super Bowl del 2002, il DE Simeon Rice.  

martedì 23 luglio 2024

Sarà il 27 ottobre vs Atlanta il Throwback Game 2024

 

I Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato i dettagli del "throwback game" edizione 2024: il 27 ottobre, in occasione della week n.8, Mayfield e soci scenderanno in campo contro gli Atlanta Falcons indossando le uniformi Orange and White, con l'iconica effigie di Bucco Bruce sui caschi.

Come sempre in occasione delle partite "creamsicle" il Raymond James Stadium si trasformerà nel "Big Sombrero", e l'atmosfera sarà quella di un match degli anni '70: dalla musica in sottofondo all'abbigliamento delle cheerleaders tutto rievocherà gli anni in cui i Bucs fecero il loro esordio nell'NFL.   

Per i tifosi di vecchia data questa partita ha un sapore speciale, ed è bello che venga riproposta almeno una volta all'anno; è un dato di fatto che ormai il "Red and Pewter" connoti e caratterizzi i Bucs da quasi trent'anni, ma le origini non vanno dimenticate e sarà un piacere rivedere, almeno per un match a stagione, il pirata con il coltello tra i denti e le care vecchie divise bianche e arancioni... 

lunedì 16 ottobre 2023

Vittoria meritata dei Lions, Bucs sconfitti per 6-20


Il tanto atteso "throwback game" tra Bucs e Lions si è concluso con una sconfitta per Tampa Bay; il risultato finale, 20-6 per Detroit, rispecchia la superiorità dei nostri avversari, che nell'intero arco del match si sono dimostrati squadra di livello superiore rispetto agli attuali Bucs, sia in attacco che in difesa.

Da sottolineare, la puntualità con cui, nelle fasi decisive del secondo tempo, Goff ha chiuso a ripetizione un terzo down dietro l'altro, proprio l'esatto contrario di quello che hanno fatto i padroni di casa, con Mayfield in estrema difficoltà a conquistare yards ed in particolare a chiudere i terzi down.

La partita è iniziata subito male, con un intercetto lanciato da Mayfield per un palla deviata dalla linea difensiva dei Lions, palla che era indirizzata ad un liberissimo Mike Evans che avrebbe avuto strada libera per l'endzone avversaria. 

Ma le partite non si fanno con i "se" e quindi bisogna accettare questa sconfitta, considerato il valore complessivo dei Lions, davvero una squadra solida e già capace quest'anno di espugnare il campo dei Chiefs 

Di note liete, per Tampa Bay, ce ne sono davvero poche. Il running game è stato ancora una volta inesistente, e questa è un lacuna grave, da colmare al più presto, perché non si possono chiedere miracoli a Mayfield ad ogni partita. 

L'unica soddisfazione, in particolare per noi tifosi di lungo corso che abbiamo iniziato a tifare per Tampa Bay quando i Bucs erano "orange and white", è stata quella di rivedere le amate divise throwback, finalmente tornate sul terreno di gioco a dodici anni di distanza dall'ultima volta. 

Le uniformi "originarie", quelle con cui i Bucs hanno esordito in NFL e che sono state utilizzate per i primi vent'anni della loro storia, meritano sempre una standing ovation.

Domenica prossima arriveranno a Tampa i non irresistibili Atlanta Falcons. Considerato che nella NFC South ieri hanno perso tutte, lo scontro diretto di domenica assume ancora maggiore importanza nell'ottica della vittoria della Division, apertissima a tutte le componenti della NFC South, Bucs compresi (ed esclusi i Panthers, ancora fermi a zero vittorie).

martedì 13 giugno 2023

Torna il "Throwback Game", sarà il 15 ottobre vs Detroit!

I Bucs hanno ufficializzato la data e gli avversari del "Throwback Game", la partita in cui Tampa Bay scenderà in campo indossando le uniformi "originarie", quelle White and Orange con l'effigie di Bucco Bruce sui caschi.

Il 15 ottobre, contro i Detroit Lions e dopo oltre 10 anni dall'averle utilizzate per l'ultima volta, rivedremo i Buccaneers nelle loro "vere" divise, quelle con cui hanno esordito nell'NFL nel 1976 utilizzandole sino al 1996. 

Rivedere le casacche arancioni, e Bucco Bruce che stringe il coltello tra i denti, sarà una grande emozione per chi ha iniziato a seguire i Bucs proprio perché incuriosito ed attratto da questo "look" così particolare ed unico. 

E' una bella iniziativa, negata per 10 anni dalla regola imposta dall'NFL che impediva alle squadre di utilizzare caschi differenti nel corso della stagione, e non avrebbe avuto alcun senso utilizzare le uniformi orange and white con l'attuale casco pewter.

Bentornato dunque a Bucco Bruce, inutile dire che per il sottoscritto - e per gli altri tifosi dei Bucs "veterani" e un po' nostalgici di quei tempi - il match più atteso dell'anno sarà proprio questo del 15 ottobre! 

martedì 1 marzo 2022

Le "throwback uniforms" torneranno, ma a partire dal 2023


I Tampa Bay Buccaneers hanno confermato il ritorno dei "throwback games", le partite in cui verranno nuovamente indossate le divise utilizzate dai Bucs nei primi vent'anni della loro storia, dal 1976 al 1996, le iconiche "Orange and white" con Bucco Bruce - il pirata con il  coltello tra i denti - sui caschi.

Purtroppo però, sarà necessario un anno di attesa, dato che per problemi con la fornitura da parte di Nike, le uniformi saranno disponibili solo la partire dalla stagione 2023. 

Niente Bucco Bruce per il 2022, dunque, e questo dispiace; la bella notizia comunque è la conferma ufficiale dei "throwback games" ed il fatto che, a partire dal 2023, almeno una volta all'anno rivedremo sul terreno di gioco le divise "storiche" di Tampa Bay.

venerdì 25 giugno 2021

L'NFL reintroduce gli "alternate helmets" (dal 2022)

Bucco Bruce is back....!

Finalmente, dopo tanti lunghi anni di attesa, è arrivata la notizia che tutti gli amanti delle classiche uniformi "throwback" aspettavano con ansia, e qui riassunta dal seguente tweet di Adam Schefter:

In sintesi, il 2021 sarà l'ultimo anno in cui i Bucs indosseranno solo ed esclusivamente uniformi White, Red and Pewter; a partire dalla stagione 2022, almeno un match potrà essere disputato reintroducendo l'originaria divisa, quella che Tampa Bay ha utilizzato dal 1976 al 1996: Orange, White e l'effigie di Bucco Bruco - il pirata con il coltello tra i denti - sui caschi.

Davvero non mi dispiacerebbe, nel 2022, assistere ad un bel "Brady to Evans" in versione "creamsicle"... GO BUCS!


venerdì 16 gennaio 2015

Nessun "throwback game" in programma nel 2015

In questi giorni a tenere banco sono le discussioni sul prossimo draft, se sia meglio orientarsi su Mariota oppure su Winston (o su nessuno dei due), se il coaching staff necessiti di ulteriori innesti e cambiamenti dopo quello relativo all'OC Dirk Koetter...

Ecco, prendendoci un breve stacco dalla stretta attualità oggi parleremo invece delle vecchie divise di Tampa Bay, per segnalare un fatto che magari interesserà a pochissimi, visto che i nostalgici delle "throwback uniforms" sono comunque una ristretta minoranza, ma che mi sembra comunque il caso di segnalare.

Ebbene, facendo io parte dei pochi che almeno una volta all'anno gradirebbero rivedere su un campo da football le divise "originali" di Tampa Bay, ho approfittato della rubrica del sito ufficiale dei Bucs "One Buc Mailbag", uno spazio in cui il "Senior Writer" Scott Smith risponde a domande e curiosità dei tifosi, per chiedere direttamente alla fonte "ufficiale" se nel 2015 ci sarebbe stato spazio per almeno una partita con le casacche "originali".

Domanda (del sottoscritto) e risposta (di Scott Smith) le trovate qui sotto, con l'esauriente spiegazione di Scott Smith che si può sintetizzare così: nessun match in "White and Orange" è in programma per la prossima stagione... buona lettura!










venerdì 19 dicembre 2014

L'ultima volta di Green Bay al RJS andò a finire così...

Per tanti anni il "derby delle baie" (Green Bay vs Tampa Bay) è stato un appuntamento classico dell'NFL, destinato a ripetersi per due volte a stagione facendo parte sia i Bucs che i Packers della stessa Division, la NFC Central.

Soprattutto nel periodo a cavallo tra la fine degli anni '90 ed i primi anni '00 la rivalità divenne molto accesa tra queste due squadre, ed il "duello" tra Brett Favre e Warren Sapp, i due uomini-simbolo dei due team, era una "sfida nella sfida" che infiammava in ogni occasioni gli incontri tra Green Bay e Tampa.

Con il riallineamento del 2002 e con l'inserimento dei Bucs nella NFC South, il "derby delle baie" è diventato un match molto più raro, tanto è vero che i Packers mancano dal Raymond James Stadium da ben 5 anni, esattamente dall'8 novembre 2009.

L'ultimo incontro disputato tra Packers e Buccaneers a Tampa merita di essere ricordato, perché, per tanti motivi, fu una partita veramente "speciale" che a distanza di un lustro credo che chiunque abbia avuto la fortuna di seguirla ricordi ancora oggi molto bene...

In primo luogo, per la prima volta dopo 12 anni Tampa Bay proprio in quella occasione tornò ad indossare le uniformi "originali", le – a mio avviso – splendide divise in white and orange, con Bucco Bruce sui caschi.

E l'occasione venne festeggiata nel migliore dei modi: dopo una partita avvincente e tiratissima Tampa Bay arpionò la prima W di quella stagione, iniziata con 7 sconfitte consecutive (era il primo anno di Raheem Morris sulla sideline dei Bucs nei panni di HC).

Inoltre, proprio quel match vide l'esordio come QB starter di un rookie di belle speranze, su cui l'HC riponeva grande fiducia: Josh Freeman. Oggi, a soli 26 anni, Freeman è praticamente un ex giocatore e sulle ragioni del suo fallimento in NFL si potrebbe scrivere un libro, ma in quel match il ragazzo da Kansas State mostrò di avere carattere, braccio e lasciando intravedere quelle qualità che facevano sperare di avere finalmente in squadra un possibile "franchise QB"...

L'incontro fu emozionante, con continui ribaltamenti nel punteggio e con le due squadre che si alternavano al comando del match. Il drive decisivo si concluse, quando mancavano meno di cinque minuti nell'ultimo quarto, con la conversione di un cruciale 4 e 7 risoltosi in un TD pass "Freeman-to-Stroughter".

Nel drive seguente, il tentativo di rimonta di Rodgers venne interrotto della safety Tanard Jackson, che riportò in endonze un intercetto per il definitivo 38-28 a favore di Tampa Bay. Ancora oggi, a distanza ormai di parecchi anni, proprio quella del 2009 contro i Packers rimane forse la partita più spettacolare ed avvincente disputata dalla nostra squadra nel dopo-Gruden.

Oggi le cose sono molto cambiate, e benché i Bucs siano - proprio come allora - sempre nei bassifiondi della classifica, va detto che un quinquennio pressoché ininterrotto di sconfitte e KO ha ridotto ulteriormente l'entusiasmo dei tifosi e di tutto l'ambiente, oggi quasi rassegnato alla sconfitta, anzi, quasi invocandola visto che un'altra L condurrebbe i Bucs ancora più vicini alla first pick overall del prossimo draft.

Per chiudere, ecco una bella immagine di quel match di cinque anni fa, con il DL Sims al palccaggio su Aaron Rodgers; chissà se domenica rivedremo azioni simili, nella nuova puntata del "derby delle baie" che andrà in scena al RJS...

giovedì 19 settembre 2013

Il punto (definitivo) sul throwback game

Un'arma letale: il casco throwback dei Bucs!
Torno per l'ultima volta sull'argomento "cancellazione del throwback game", più che altro per segnalare un interessante articolo di Paul Lukas di ESPN (questo è il LINK per leggerlo).

In pratica Lukas si fa le domande che tutti noi ci siamo posti, cercando di trovare, non sempre riuscendovi, delle valide risposte... di punti oscuri e poco chiari ne rimangono parecchi, anche se l'impressione è che l'NFL sia letteralmente terrorizzata da qualunque cosa possa nuocere anche solo in remotissima ipotesi alla salute dei giocatori, dopo il maxi-indennizzo scucito nei giorni scorsi.

Al punto che il suggerimento non vincolante di due associazioni quali "NFL's Head, Neck and Spine Committee" e "Player Safety Advisory Panel" di mantenere immutato lo stesso casco per tutta la stagione è stato preso per oro colato da Goodell e soci....

Faccio proprio fatica a non ritenere assurdo anche il solo ipotizzare che cambiare il colore e il logo del casco per una partita (perché di questo si tratterebbe) possa provocare un qualche danno agli atleti; proprio mi sfugge il perché la medesima "scocca" debba essere sempre colorata di pewter per tutta la stagione e che male farebbe alla testa o al collo di un giocatore un casco uguale a quello utilizzato tutte le domeniche ma solo di colore bianco...

Anche perché, per fare un esempio, il RB Trent Richardson ha giocato le prime partite del 2013 col casco arancione dei Browns ma adesso, in seguito ad una trade, disputerà il resto della stagione indossando il casco bianco dei Colts... ecco, mi sfugge il perché in questo caso il buon Trent non vada allora incontro al rischio di gravi traumi, dovendo cambiare il colore del suo "helmet"....

Archiviata la questione "throwback", segnalo che è online una nuova pagina del blog:
SETTEMBRE 2013: JETS-BUCS e BUCS-SAINTS, in cui ho inserito alcune immagini e un paio di brevi filmati delle partite a cui ho assistito "live" oltreoceano. Buona visione!

Goldson, squalifica convertita in multa

La safety Dashon Goldson
Dashon Goldson sarà regolarmente in campo domenica, nel difficilissimo match che vedrà i Bucs opposti ai New England Patriots in quel di Foxborough.

La squalifica di un turno rimediata dopo l'ennesimo colpo illegale ai danni di un avversario è stata infatti tramutata in una multa di 100mila dollari.

C'è una bella differenza tra colpire duro e colpire sporco, speriamo che Golsdon abbia capito la lezione e stia più attento nelle prossime partite; le penalità per colpi proibiti sono state infatti una delle piaghe che più hanno martoriato i Bucs in questo difficile inizio di stagione.

Golsdson, da parte sua, sembra abbia capito la lezione. Quest le sue parole dal Tampa Bay Times:
“I know there’s going to be a lot of eyes on me from now on,'' Goldson said. "I mean, that’s okay. I’ve just got to be smart. I’m not trying to hurt our team, I’m definitely not trying to hurt myself or another player.''

Il QB dei Saints, Drew Bress, ha definito senza mezzi termini Dashon Goldson un giocatore sporco, ma la safety dei Bucs non si ritiene tale. Parola ancora a Goldson, sempre dal Times:
"I’m an aggressive player, we all know that throughout the league,'' Goldson said. "My intention is never to go out here and hurt nobody. I try to keep my hits within the rules and that’s what I’m  going to try to do week in and week out is make sure I get guys on the ground. At the same time, I’ve got to be careful. I’ve got to take my shots when they present themselves but clean. No launching of course, no hats on hats. Just make sure I get the guy on the ground and do it properly.''

Contro i Patriots, potrebbe inoltre essere l'occasione per rivedere finalmente in campo la guardia Carl Nicks, che si è allenato sia pure in forma limitata e che si spera possa fare il suo esordio nella stagione 2013 proprio a Foxborough.

THROWBACK GAME
Voglio adesso tornare, brevemente, sulla questione "throwback game", argomento che mi sta particolarmente a cuore, vista la simpatia che nutro per le nostre divise originali.

La motivazione ufficiale circa l'annullamento di questa partita, resa nota dai Bucs con una comunicazione sul proprio sito, parla di ragioni di sicurezza per la salute dei giocatori, i quali devono usare per tutta la stagione lo stesso tipo di casco. Queste le esatte parole del comunicato ufficiale:
"The league-wide guideline, which requires players to use the same helmet for all games during the season, was recently implemented based on the strong recommendation by the NFL’s Head, Neck and Spine Committee as well as the Player Safety Advisory Panel".

Cercando di leggere tra le righe, mi sembra di averla capita così: la NFL, dopo avere nei giorni scorsi riconosciuto un indennizzo enorme ad ex giocatori per traumi cranici riportati durante le partite e, all'epoca dei fatti, sottovalutati, adesso ci va coi piedi di piombo circa la questione "sicurezza". Scadendo però, come in questo caso, nel ridicolo. Imponendo cioè una regola assurda ("to use the same helmet for all games during the season") nel terrore di dover pagare ulteriori somme ai giocatori, che potrebbero sostenere di avere riportato un danno alla testa o al collo non avendo potuto utilizzare nella partita "thorwback" il solito casco impiegato nel resto della stagione.

Purtroppo agli americani manca totalmente un concetto, quello della "elasticità mentale". Perché ditemi voi se sarebbe impossibile per la Riddell fornire a un team due caschi identici per ogni giocatore, uno colo logo classico e uno col logo throwback. E poi, come dicevo ieri, se a un giocatore si rompe il casco a metà stagione, che succede, smette di giocare?

Forse, chissà, non c'è neanche molto interesse da parte dei Bucs di portare avanti questa consuetudine della partita giocata con le vecchie uniformi, che invece - dopo un iniziale scetticismo, da parte di chi collegava le vecchie divise agli anni più bui della franchigia - credo fosse ormai un evento visto con favore da moltissimi tifosi. Personalmente ho notato davvero tante maglie orange indossate dai supporters dei Bucs sia a New York che a Tampa, e in fondo queste "partite nostalgia" servono anche per vendere magliette e gadgets, per cui faccio davvero fatica a capacitarmi di questa decisione...

Tra l'altro, se proprio è obbligatorio utilizzare sempre e solo un casco per tutta la stagione, la soluzione per salvare le partite "throwback" in realtà ci sarebbe: usare per tutte le 16 partite quello con Bucco Bruce, con relativo ritorno in pianta stabile alle uniformi orange and white...! ;-)

mercoledì 18 settembre 2013

Incredibile: annullato il throwback game!

Quando rivedremo le divise originali dei Bucs?
Quando ho letto la notizia pensavo di avere capito male, o di essere ancora un po' confuso a causa del jet-lag e di avere frainteso il senso dell'articolo, tanto mi sembrava assurdo quello che stavo leggendo...

E invece no, è tutto incredibilmente vero: i Tampa Bay Buccaneers hanno annullato il trhowback game in programma il 29 settembre contro gli Arizona Cardinals!

Niente divise arancioni, niente Bucco Bruce, insomma quella che per molti tifosi della "vecchia guardia" era un partita speciale proprio perché a scendere in  campo erano le originali divise dei Bucs, nella stagione 2013 non andrà in scena. E forse non andrà MAI più in scena, per motivi che - francamente - mi sembrano assurdi...

In una nota rilasciata sul sito ufficiale i Bucs affermano che il throwback game non si disputerà per ragioni di "sicurezza" degli atleti; infatti, cambiare il casco, utilizzando quello con Bucco Bruce anziché quello con cui disputano le altre partite, potrebbe mettere in pericolo la salute dei giocatori; e viene citata una "safety guideline NFL" che richiede ai team di utilizzare il medesimo casco per tutte gli incontri...

Ora, tutto ciò mi sembra una colossale sciocchezza. La ditta produttrice dei caschi, la Riddell, non credo che li avrebbe fatti di cartone gli "helmets" da utilizzare per il throwback game, o no...?! Non basterebbe utilizzare il medesimo identico modello, cambiando solo logo e colori? Oppure chiedere alla Riddell di fornire ai propri giocatori due caschi perfettamente identici, uno pewter con il jolly roger rosso da usare per 15 partite e uno bianco con Bucco Bruce per il throwback game?

Trovo assurdo che simili episodi si possano verificare in una lega di super-professionisti come la NFL. Cioè, questi si accorgono solo adesso, a due settimane dalla partita, che esiste questa regola? Regola che però mi pare non abbia impedito ad altri team di disputare già nel corso dell'attuale stagione, partite throwback... allora come si spiega la cosa? Solo per i Bucs vale la regola di usare lo stesso casco per tutti i match? E se un casco si rompe e va sostituito nel corso dell'annata che si fa, il giocatore in questione smette di giocare sino al termine del campionato?

Insomma, se i Bucs non volevano più disputare throwback games, liberissimi di farlo, ma inventarsi una scusa così sciocca mi pare senza senso...

Non so, ma mi sembra che dalle parti di One Buc Place, da un po' di tempo a questa parte, non ci sia più nulla che fili nel verso giusto.... adesso pure il throwback annullato, non ci posso credere.... e dire che ci avevo anche pensato di andare a Tampa proprio per il match contro i Cardinals del 29 settembre, anziché in occasione della partita con i Saints, proprio per assistere dal vivo ad un partita giocata in orange and white...

martedì 9 luglio 2013

Sarà con Arizona (week 4) il Throwback Game 2013

Sarà Bucs-Cardinals il Throwback Game 2013
Il Throwback Game, ossia l'incontro disputato con le storiche uniformi "orange and white", quelle con l'effigie del Bucaniere Bucco Bruce sui caschi, è forse l'evento più atteso dell'intera stagione, per chi si è avvicinato ai Bucs proprio grazie a questi colori e al mitico pirata con il coltello tra i denti...

Ebbene, nella stagione 2013 non si dovrà aspettare molto per ammirare le storiche maglie: l'orange and white tornerà infatti a fare bella mostra di sè il 29 settembre in occasione della week n.4, quando al Raymond James Stadium arriveranno gli Arizona Cardinals.

Ma al di là del fascino del throwback game, tutte le 8 partite che i Bucs disputeranno al RJS meriterebbero di essere seguite "live"... e speriamo che in questa nuova stagione gli spalti del RJS possano essere belli gremiti, a differenze delle ultime annate in cui le sedie rosse (cioè vuote) erano spesso più numerose di quelle su cui erano seduti i pochi tifosi presenti...

Al RJS si inizierà a vedere football (al di là delle "amichevoli" della preseason) a cominciare dal 15 settembre, week n.2 e prima partita in casa, contro i sempre temibili New Orleans Saints, storici rivali di division. Il 29 settembre, come detto, sarà già tempo di Orange and White, mentre il 13 ottobre arriveranno a Tampa gli Eagles, e in quell'occasione ci sarà molto "rosa" sulle uniformi delle due squadre, in concomitanza del "Breast Cancer Awareness".

La quarta gara in casa sarà un "Thursday Night" contro i Panthers, altro cruciale match della NFC South, ma la partita più importante tra quelle interne sarà forse la quinta, il Monday night dell'11 novembre, il derby della Florida contro i Miami Dolphins, e match in occasione del quale Warren Sapp sarà il quinto grande ex Bucaniere ad essere introdotto nel Ring of Honor di Tampa Bay.

Gli ultimi tre incontri casalinghi, quelli che si spera saranno decisivi per consentire a Tampa Bay di scendere in campo anche nel mese di gennaio, saranno contro gli Atlanta Falcons il 17 novembre, poi con i Buffalo Bills l'8 dicembre, per chiudere il 15 dicembre quando i Bucs affronteranno i vice campioni dei San Francisco 49ers; sarà questo l'ultimo match in casa per i ragazzi di coach Schiano, che termineranno poi la stagione con due trasferte consecutive, prima a St. Louis e poi a New Orleans.

E comunque, un certo interesse lo avranno anche le due partite di preseason che si disputeranno al RJS: l'8 agosto i Bucs sfideranno i Campioni in carica dei Baltimore Ravens, ed il 29 agosto, per l'ultimo match di preseason, arriveranno a Tampa i Washington Redskins di quel "simpaticone" di Raheem Morris... insomma, un motivo per andare a vedere "live" i Bucs è sempre possibile trovarlo, e - come detto - speriamo che i tifosi d'oltreoceano si decidano a far registrare finalmente qualche sold-out... bei tempi, quando il RJS era sempre tutto esaurito e trovare un biglietto per entrare allo stadio era un'impresa...

giovedì 18 ottobre 2012

Are you ready for some throwback football?

Bucs-Saints: ritornano Bucco Bruce e le divise arancioni...it's throwback football!
Il match di domenica prossima, che vedrà Tampa Bay affrontare i New Orleans Saints, è una partita che presenta molti spunti interessanti, tecnici e non solo. Al di là dell'importanza della sfida, che se vinta aprirebbe ai Bucs prospettive difficilmente immaginabili ad inizio campionato, il fatto di scendere in campo indossando le vecchie uniformi Orange and White, in uno stadio in cui si respirerà un'atmosfera completamente "seventies" (dalla musica alle divise delle cheerleaders) è di per sè un fatto che merita di essere segnalato.

I tifosi dei Bucs, stando a quanto si può leggere online sui vari forum, mi sembrano molto divisi circa le vecchie uniformi: c'è chi detesta questi colori, che riportano alla memoria le tante sconfitte incassate negli anni '70 e '80, e chi invece le adora (tra cui il sottoscritto...) e mai ha digerito del tutto il passaggio al Red & Pewter, sebbene proprio a questi colori siano legati i momenti più gloriosi del team, a partire dal trionfo nel Super Bowl n.37.

Ma che ne pensano i protagonisti di oggi del ritorno, sia pure sporadico, di Bucco Bruce e delle uniformi arancioni e bianche? Ecco a questo proposito le parole di coach Schiano, dal Tampa Tribune:
"I do like them,'' said first-year Bucs head coach Greg Schiano, 46. "It's a nice thing they do in the NFL, those throwback uniforms. Especially for a guy my age – I remember all those other uniforms. I certainly remember the old Buc uniforms. It'll be fun to wear them".

Meno entusiasta dei nuovi (o meglio, vecchi...) colori sembra essere invece il WR Mike Williams:
"You always hear the line, 'Respect the people that came before you,' " Williams said. "Well, I kind of call this game a respect game, giving respect to the guys that played before us. I mean, I don't like 'em, but it's a respect game".

Mi piacerebbe proprio essere al RJS ed assistere "live" a Bucs-Saints, per vivere una domenica "throwback" in mezzo ad un mare di jersey arancioni.... speriamo piuttosto che - almeno per una volta! - i nostri "colleghi" tifosi di Tampa si decidano a riempire lo stadio: contro Kansas City si è toccato il fondo, con la miseria di 46.500 presenti e vedere tutte quelle sedie vuote anche per il throwback game rovinerebbe un po' quella che, al di là dell'esito del match, sarà invece una bella festa "vintage"...e se poi Freeman e compagni (magari con la collaborazione di Brees e soci) volessero contribuire a renderla indimenticabile, tanto meglio....! 

martedì 16 ottobre 2012

Contro i Saints, match della verità per i Bucs

Bucs-Chiefs: Ronde Barber entra in endzone!
Se quello contro i Chiefs era un "must win game", ossia una partita da vincere ad ogni costo visto che l'avversario di turno era la squadra forse più modesta dell'intera NFL, ben diverso è il tipo di partita che i Bucs giocheranno domenica prossima contro i New Orleans Saints, ancora al RJS.

In primo luogo, il match con New Orleans sarà il "throwback game" di questa stagione, dunque una partita dal sapore particolare e un po' speciale per tutti gli amanti del "white and orange", soprattutto per coloro che hanno iniziato a seguire i Bucs proprio quando erano questi i colori indossati "any given sunday" dalla squadra, ai tempi in cui sui caschi faceva bella mostra di sè l'immagine di un pirata "con il coltello tra i denti": il mitico Bucco Bruce!

Ma a parte queste note "di colore", credo che il match contro New Orleans sarà un test molto importante per i ragazzi di coach Schiano: non credo sia esagerato definire quella con i Saints come la partita della verità, ossia una gara che potrà definire in maniera più nitida i contorni di questi Buccaneers, e quale sia la vera identità di una squadra che sino ad ora ha alternato pause preoccupanti a momenti di bel gioco.

Credo si possa parlare di match della verità perché per battere i Saints non basteranno più poche sporadiche fiammate, ma serviranno 60 minuti di football ad alto livello, sia in attacco che in difesa. Saranno in grado, questi Bucs, di replicare contro un team tosto come i Saints l'impresa messa a segno contro Kansas City? Lo sapremo domenica sera, se i segnali di crescita evidenziati contro i modesti Chiefs sono stati solamente la conseguenza di avere incrociato un avversario "soft" e dagli evidenti limiti o se invece questi Bucs 2012 sono effettivamente una squadra in crescita, dunque in grado di regalarci qualche bella soddisfazione da qui al termine della stagione.

Attenzione, soprattutto, a non farsi trarre in inganno dal record di New Orleans, un 1-4 che non deve indurre a facili entusiasmi. Brees e soci - che peraltro arriveranno a Tampa belli freschi e riposati visto che sono reduci da una domenica di pausa - nelle due partite giocate prima del bye hanno sconfitto i Chargers in rimonta e sono andati ad un soffio dall'espugnare un campo sempre difficilissimo come il Lambeau Field. Si tratta quindi di una squadra in nettissima crescita, nemmeno lontana parente di quella che ha perso ad inizio campionato contro team modesti quali Redskins e Chiefs, e per superare la quale i Buccaneers dovranno giocare al massimo delle proprie possibilità.

Per battere questi Saints che stanno tornando quelli di questi ultimi anni, ossia una squadra da playoff, i Bucs non potranno ad esempio concedere quasi l'intero primo quarto, come è stato fatto contro i Chiefs: la modesta squadra di Romeo Crennel non ha sfruttato l'apatia iniziale di Freeman & co., ma un simile approccio "molle" contro i Saints potrebbe costare carissimo: New Orleans verrà a Tampa per non fare prigionieri, visto che il loro record non consente più alcun passo falso, dunque concentrazione e killer instinct dovranno essere messi in campo fin dal kick-off da parte dei ragazzi di Schiano, e la soglia di attenzione dovrà rimanere altissima per tutta la partita, dal 1° al 60° minuto compresi. In altre parole, tutti "con il coltello tra i denti" e... che Bucco Bruce sia con noi!
Bucs -Saints: are you ready for some "throwback" football?

giovedì 7 giugno 2012

Sarà Bucs-Saints il throwback game 2012

21-10-2012: tutti in Orange & White per Bucs-Saints!
Nel corso della conferenza stampa svoltasi nella giornata di ieri a One Buc Place, Bryan Glazer ha annunciato ufficialmente l'introduzione del LT Paul Gruber nel Ring of Honor dei Tampa Bay Buccaneers. La cerimonia avrà luogo nel corso del'intervallo della partita tra Bucs e Kansas City Chiefs, in calendario il 14 ottobre al Raymond James Stadium.

Non si tratterà però del throwback game, visto che l'ingresso di Paul Gruber nel Ring of Honor sarà l'occasione per celebrare la squadra del 1997, che raggiunse i play-off per la prima volta dopo 15 anni, in quella che fu la prima stagione giocata con le nuove uniformi Red & Pewter.

Il throwback game, l'ormai classico appuntamento con le uniformi Orange & White e con Bucco Bruce sui caschi, sarà invece disputato la domenica successiva, il 21 ottobre, quando i Bucs ospiteranno la RJS i New Orleans Saints.

In quanto alla decisione su quali giocatori introdurre annualmente nel Ring of Honor, la scelta di un giocatore di epoca "moderna" come Paul Gruber non esclude ovviamente - come ha sottolineato Bryan Glazer - che nei prossimi anni possano essere onorati anche grandi giocatori degli anni '70 e '80, e del resto sarà inevitabile che prima o poi campioni del calibro di Doug Williams, James Wilder o Ricky Bell facciano il loro ingresso nel RoH di Tampa Bay.

Nel corso della conferenza stampa di ieri, a cui erano presenti ex allenatori di Gruber come Tony Dungy nonché ex giocatori dei Bucs da Derrick Brooks a Jimmie Giles, un emozionato Paul Gruber si è detto onorato quanto sorpreso della sua nomina a nuovo membro del RoH; queste alcune parole del LT #74, direttamente dal sito ufficiale:
"I'm overwhelmed by this honor," he said. "Honestly, it's surreal to think that my name and number will be a permanent fixture in the stadium. I was surprised. It's kind of hard for me to get my mind wrapped around it," Gruber said. "But I was thrilled and really excited to come back to Tampa and reunite with the Bucs organization."

mercoledì 7 dicembre 2011

Memorie dal throwback game

Il “throwback game” - istituito nel 2009 - è ormai diventato un appuntamento fisso in casa Bucs; ogni anno infatti, Tampa Bay disputa una partita casalinga indossando le uniformi originali, ossia quelle utilizzate dall'ingresso nell’NFL datato 1976 sino al 1996, ed in tale occasione, oltre a rispolverare il “white and orange” viene introdotto nel Ring of Honor (praticamente la Hall of Fame dei Bucs) un illustre Bucaniere del passato.

Dopo Lee Roy Selmon, pilastro della difesa dal 1976 al 1984 e John McKay, capo allenatore della franchigia nei primi 9 anni di attività dei Bucs nell’NFL (introdotti nel RoH rispettivamente nel 2009 e nel 2010) domenica scorsa l’omaggio è stato tributato al TE Jimmie Giles, punto di forza dell’attacco di Tampa Bay tra la fine degli anni ’70 ed i primi anni ’80.

Dunque, fari puntati su domenica scorsa: ecco alcune delle foto più significative del throwback game appena disputato ed un paio di video per conoscere meglio il nuovo membro del Ring of Honor.

Buona visione!

Che giocatore è stato Jimmie Giles? Questo filmato, tratto dal sito ufficiale buccaneers.com, mostra alcune delle più belle giocate di quello che è ritenuto il miglior Tight End nella storia di Tampa Bay

Sempre dal sito ufficiale buccaneers.com, il filmato relativo all’introduzione di Jimmie Giles nel Ring of Honor

Ed ora alcune foto: l'ingresso in campo delle squadra, con il bandierone di Bucco Bruce sullo sfondo (e spalti del RJS, ahimè, semivuoti!)















L'ingresso dei Bucs















Un Capitano onorario per Tampa Bay: Jimmie Giles















Inside the Huddle















Tutti in fila!















Da'Quan Bowers festeggia dopo un sack















Il touchdown di Dezmon Briscoe















Un nuovo ingresso nel Ring of Honor














Foto di gruppo: i Tampa Bay Buccaneers 1981















Jimmie e la mascotte (anch'essa in versione throwback!)
















Appuntamento all'anno prossimo, con Bucco Bruce!

giovedì 1 dicembre 2011

Throwback game 2011: Buccaneers vs Panthers

Quella di domenica prossima vs Carolina sarà una partita un po' particolare, per i Buccaneers. Non tanto perché probabilmente arriverà la sesta sconfitta consecutiva (!) quanto perché Tampa Bay scenderà in campo indossando le uniformi “originali”: casacca arancione, pantaloni bianchi e casco con il pirata Bucco Bruce.
Ed in occasione del throwback game vs Carolina, i Bucs introdurranno - come da recente tradizione – un illustre ex Bucaniere nel “Ring Of Honor“.

Dopo Lee Roy Selmon nel 2009 e Coach John McKay nel 2010, quest'anno il riconoscimento verrà tributato a Jimmie Giles, semplicemente il miglior tight end di sempre dei Bucs, punto di forza di Tampa Bay per 9 anni, dal 1978 al 1986.

Domenica verrà ricordata un po' tutta la squadra che nel 1981 raggiunse i playoff per la seconda volta (in tre anni) nella storia del Team, e molti di coloro che in quella stagione vestirono la maglia di Tampa Bay saranno presenti allo stadio (“Batman” Wood, James Wilder, Kevin House, Cedric Brown...).

Giles fu uno dei punti di forza anche di quei Buccaneers che nel 1979 vennero sconfitti ai playoff dal Los Angeles Rams nella finale di Conference. E fu uno dei primi a interpretare il ruolo di TE in chiave moderna, dimostrandosi non solo abile a bloccare per le corse di Ricky Bell e James Wilder, ma anche e soprattutto un ottimo ricevitore aggiunto, diventando uno dei bersagli preferiti e più affidabili per il QB Doug Williams.

Il nome di Giles forse non dirà molto a chi non segue da vicino i Bucs, e forse dirà poco anche ai giovani tifosi di Tampa Bay, che magari non erano neanche nati ai tempi in cui Jimmie giocava. Ma fu un giocatore importante e di primo piano di quella squadra che in tre anni passò da un record di 0-14 a contendere ai LA Rams l'accesso al Super Bowl.

Non so se altri grandi ex del passato meritassero di essere introdotti nel Ring of Honor di Tampa Bay prima di Giles (da Doug Williams a James Wilder, da Ricky Bell a "Batman" Wood i nomi illustri non mancano); quel che è certo è che Jimmie è stato uno dei grandi Bucanieri dei tempi in cui vestivamo in "white & orange"; l'ex #88 vanta inoltre quattro convocazioni al Pro Bowl ed è il n.1 nella storia dei Bucs per TD ricevuti e quarto assoluto in numero di palloni ricevuti. Giusto dunque tributargli il meritato riconoscimento e inserirlo nel Ring of Honor, tra i grandi che hanno scritto la storia di Tampa Bay.

Qualche foto di Giles: qui è immortalato nella copertina del "media guide" dei Bucs, anno 1980

Questa foto risale al match del 1985 contro Miami. In questa partita Giles mise a referto quattro TD, unico giocatore nella storia dei Bucs ad esserci riuscito in una singola partita.

Questa, invece, l'ho scattata io poco più di un mese fa a Londra, dove Giles era ospite dei Bucs in occasione del match vs Chicago: giusto qualche chiletto in più, per Jimmie...!