sabato 27 giugno 2015

Aspettando il training camp, è tempo di sondaggi!


I mesi di giugno e luglio sono tradizionalmente i più lunghi e noiosi, per gli appassionati di football. Il draft ce lo siamo lasciato ampiamente alle spalle, per il training camp occorre attendere quasi un mese, e per le prime partite - i peraltro non entusiasmanti match di preseason - bisognerà aspettare fino ad agosto.

Per ingannare il tempo, sul sito ufficiale buccaneers.com si cerca di spezzare la noia da offseason con un classico "sondaggione" estivo: chi sono stati i Bucanieri più grandi di ogni epoca? Lee Roy Selmon? Warren Sapp? Mike Alstott? O magari i meno noti, ma ugualmente grandi, Richard "Batman" Wood oppure Jimmie Giles?

E poi, quali sono stati i momenti più emozionanti nei 40 anni di Storia di Tampa Bay? L'intercetto di Derrick Brooks che certificò la vittoria nel Super Bowl n.37 conto i Raiders? Oppure la prima W in assoluto in NFL, nell'ormai remoto 11 dicembre 1977, dopo quasi due anni ininterrotti di sconfitte? O magari il primo kickoff ritornato in endzone da un giocatore dei Bucs, quel Micheal Spurlock che in un match del 2007 contro Atlanta realizzò l'impresa dopo trent'anni di infruttuosi tentativi...

Il link per votare (è anche possibile lasciare un commento circa le motivazioni del proprio voto e si possono esprimere sino a 10 preferenze per i giocatori e 5 per i momenti topici) è questo:
All-time Bucs Players & Moments
In mancanza di alternative più interessanti... buon voto a tutti! ;-)

sabato 20 giugno 2015

I Bucs, Jameis Winston e la "realtà virtuale"

Mentre a One Buc Place si è appena concluso un mini-camp obbligatorio e manca più di un mese all'inizio del training camp vero e proprio, sembra che i Bucs le proveranno proprio tutte per consentire al proprio QB rookie Jameis Winston di esordire nel modo migliore tra i PRO.

Greg Auman, dalle colonne del Tampa Bay Times, segnala che i Bucs sono in trattative con una società di informatica di Stanford, in California, che dovrebbe fornire alla squadra di Lovie Smith una innovativa tecnologia basata sulla "realtà virtuale", con lo scopo specifico di consentire al quarteback di allenarsi con una visuale di 360°, tecnologia peraltro già sperimentata con soddisfazione dai Cowboys.

Direttamente dal Tampa Bay Times, ecco le dichiarazioni rilasciate da parte della Ditta che fornirà ai Bucs la tecnologia in questione:
"I actually talked to Tampa this morning, and we can start it for them on Day 1 of training camp," said Derek Belch, a former Stanford kicker and assistant coach who is now the founder of StriVR Labs, which has Auburn, Arkansas, Stanford among its clients. "I know they've looked at  a couple other options ... We're probably going to get back down there in a couple of weeks, really sit down with them and go through everything and hammer it out."

Questa tecnologia non è certo a buon mercato - il costo si aggira intorno ai 250mila dollari - ma considerati gli interessi multimilionari che sono in gioco in una stagione NFL, chiaramente sarebbe un ottimo investimento se fosse in grado di contribuire in qualche modo allo sviluppo di Winston.

Da quando si è diffusa la notizia che i Dallas Cowboys erano ricorsi ai servizi informatici forniti da questa società di Stanford, si è scatenata l'attenzione di tante squadre a proposito della "realtà virtuale" applicata l football. Ancora Belch:
"In the wake of the Cowboys news, the lid has been blown off this thing," Belch said. "In the last week and a half alone, I've heard from 10 teams we weren't already talking to. It's like almost the entire league has called, and we're looking at probably doing this with six or seven teams by training camp."

In pratica, questo prodotto consente a un QB di simulare anche in uno spazio al chiuso una azione di football, dallo snap da parte della centro, alla successiva lettura della difesa, sino alla selezione del ricevitore. Un po' come essere dentro un videogame, insomma...

E proposito del paragone con i videogames, ecco le parole di Belch:
"The younger guys, this is how they learn," Belch said. "They're used to video games, to techy cool digital things, so we're speaking their language. Ours is not a video game, but they like it. We can do this for every position on the field."

Dirk Koetter, il nuovo offensive coordinatore dei Bucs, ha dichiarato a FOXsports.com di essere a favore dell'impiego della tecnologia, qualora questa sia in grado di fornire un valido aiuto per la crescita di Winston.
"It might be good for Jameis," Koetter told the site. "He is a film junkie. We have looked into that."

sabato 13 giugno 2015

Il TE Tim Wright torna a Tampa!

Proprio ieri parlavamo del taglio del TE Tim Wright da parte dei New England Patriots, e speravamo in un suo ritorno in Florida, sebbene ci sembrasse difficile che coach Lovie Smith riportasse in Florida un giocatore da lui stesso "scaricato" solo dodici mesi fa.

E invece no: i Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato ufficialmente di avere acquisito il giocatore appena tagliato dai Pats, rilasciando contestualmente - per fargli spazio nel roster che in questo periodo è composto da 90 giocatori - un altro TE, il primo anno Taylor Sloat.

Credo fosse dispiaciuta un po' a tutti la partenza di Tim Wright per Boston, nell'ambito della trade che a pochi giorni dall'inizio dello scorso campionato aveva portato Logan Mankins a Tampa. Il TE proveniente da Rutgers aveva infatti disputato una eccellente stagione da rookie, sebbene il 2013 fosse stata una stagione atroce per i Bucs, funestata non solo dalle troppe sconfitte ma anche da tanti episodi negativi (dal caso Freeman all'epidemia di MRSA, per citarne un paio). 

In un contesto così complicato Tim Wright riuscì a registrare 54 ricezioni per 571 yards e 5 TD, in pratica il secondo miglior ricevitore dei Bucs, preceduto dal solo Vincent Jackson. E dispiacque vedere partire questo interessante prospetto (insieme a una scelta del quarto giro del draft 2015) in direzione Boston, per ricevere in cambio dai Patriots un veterano (Logan Mankins) che il meglio di sè su un campo da football lo aveva già dato nelle tante stagione disputate con New England.

Con i Pats Tim Wright ha ricevuto lo scorso anno 26 palloni per 259 yards e ben 6 TD, giocando tutte le partite, due delle quali da starter, sebbene il suo impiego sia andato progressivamente in calando nel corso del campionato, peraltro concluso trionfalmente dai Patriots con la vittoria nel Super Bowl dello scorso febbraio.

Ad oggi dunque il reparto dei TE in casa Bucs diventa veramente di primo piano, con Tim Wright che va ad aggiungersi al secondo anno Austin Seferian-Jenkins, ed ai veterani Brandon Myers e Luke Stocker. Un buon gruppo di elementi, ciascuno con caratteristiche diverse ed in grado di completarsia vicenda; chissà che alla fine non rimangano tutti e quattro nel roster definitivo dei 53 giocatori che andrà ad iniziar la stagione.

Bisogna rilevare come i Bucs stiano ampiamente sfruttando la possibilità di chiamare per primi i giocatori tagliati dagli altri team (e ciò sarà possibile fino alla week n.3 della stagione), grazie al fatto di essere stati la squadra con il peggior record del 2014.

E dopo la safety D.J. Swearinger, il linebacker Khaseem Greene ed il punter Spencer Lanning ecco ora il ritorno a One Buc Place della nostra vecchia conoscenza Tim Wright, una delle poche cose buone lasciate in eredità da Greg Schiano a Tampa, che lo prese come undrafted rookie (del resto il ragazzo proveniva da Rutgers...) e che lo "convertì" da WR a TE.

Infine, da sottolineare come tutti questi quattro giocatori (Swearinger, Greene, Lanning e Wright) siano giovani -  si accingono ad entrare tutti nella loro terza stagione NFL -  abbiano contratti "leggeri" da un punto di vista economico e siano destinati a diventare "restricted free agents" al termine del campionato 2015 (dunque facilmente confermabili dai Bucs in caso di stagione positiva). Tim Wright, ad esempio, nel 2015 avrà un contratto da minimo salariale, che prevede solamente 585mila dollari

venerdì 12 giugno 2015

Dotson torna ad allenarsi e i Pats tagliano Tim Wright

Dopo avere saltato le prime due settimane di OTA per una controversia legata alla mancata sottoscrizione di un nuovo contratto, Demar Dotson - in teoria il RT starter - prenderà regolarmente parte al minicamp (peraltro obbligatorio) in calendario la settimana prossima.

Un'eventuale assenza al minicamp obbligatorio sarebbe costata a Dotson una multa pari a 72.920 dollari, decisamente una bella cifra.  Lovie Smith, da parte sua, ha affermato che "next week's, everything's mandatory", sottolineando dunque come sia il caso che Dotson la smetta di fare i capricci e si presenti a One Buc Place per iniziare ad allenarsi insieme a tutti gli altri suoi compagni di squadra.

Da Boston, nel frattempo, arriva la notizia che i New England Patriots hanno tagliato il TE Tim Wright, che ben ricordiamo a Tampa nell'ultima stagione di Greg Schiano come HC; nell'infausto campionato 2013 proprio Tim Wright, una carriera da WR a Rutgers e riconvertito con successo a TE da Schiano in NFL, fu l'unica nota lieta di una annata invece pessima sotto ogni altro punto di vista.

E invece, poco prima dell'inizio della stagione 2014, ecco la mossa a sorpresa di Smith con la trade che mandò ai Patriots proprio Wright - un giovane ed interessante prospetto -  insieme ad una scelta al quarto giro del draft 2015 in cambio del veterano (logoro, ed oggettivamente a fine carriera) Logan Mankins.

I Bucs sono oggi "coperti" nel reparto dei TE, ed è improbabile che Lovie Smith riporti a Tampa un giocatore di cui egli stesso si è voluto liberare lo scorso anno; peccato, perché il ragazzo, in una stagione come detto ultra-negativa come il 2013, aveva dimostrato di possedere numeri notevoli. In bocca al lupo a lui, con l'augurio di trovare presto un nuovo team disposto a dargli fiducia.

giovedì 11 giugno 2015

Firmato anche il rookie Ali Marpet

Nella giornata di ierii Tampa Bay Buccaneers hanno messo sotto contratto anche l'OL Ali Marpet, l'ultimo dei rookie ancora senza accordo tra quelli scelti al recente draft e con oltre un mese di anticipo rispetto all'inizio del training camp, è stata firmata l'intera classe 2015 dei rookie.

Marpet è stato scelto al secondo giro, e per draftarlo Smith e Licht hanno fatto trade-up (sia pure solo di quattro posizioni) con gli Indianapolis Colts, segno evidente che c'è molta fiducia nei confronti di questo giocatore.

In realtà qualche dubbio relativamente a Marpet deriva dal fatto che il ragazzo proviene da un college minore, Hobart, ma si spera che insieme all'altro rookie - la guardia Donovan Smith - possa contribuire a fornire a Jameis Winston una protezione adeguata.

Da segnalare come Marpet sia stato il primo giocatore dal 1990 ad essere draftato tra i primi 100 giocatori, pur provenendo da un college minore di Division III.

mercoledì 10 giugno 2015

Acquisito dai tagli dei Browns il punter Spencer Lanning

I Tampa Bay Buccaneers hanno messo sotto contratto, acquisendolo dai "tagli" dei Cleveland Browns, il punter Spencer Lanning.

Il 27enne Lanning è stato rilasciato da Cleveland dopo la trade con San Francisco che ha portato ai Browns Andy Lee, ed i Bucs hanno pensato bene di firmare questo P veterano per metterlo in competizione con Mr. 6,5 milioni dollari per le prossime due stagioni, al secolo Michael Koenen.

In seguito alla firma di Lanning Tampa ha poi tagliato Andy Wilder, punter firmato in marzo ed evidentemente non ritenuto all'altezza di giocarsi con Koenen il ruolo di P titolare.

Come si diceva, la situazione relativamente a questo ruolo è piuttosto paradossale in casa Bucs: nonostante le cifre dicano che Koenen lo scorso anno sia stato uno dei peggiori punter dell'intera NFL (ultimo in "punting average" e 29esimo in "net punting"), il suo ricchissimo contratto prevede che nel 2015 e 2016 gli vengano elargiti complessivi 6,5 milioni di dollari, una cifra del tutto spropositata.

Vediamo ora che tipo di competizione sarà in grado di offrire Spencer Lenning, salito agli onori delle cronache lo scorso anno quando nel corso del sempre acceso match tra Cleveland e Pittsburgh il WR degli Steleers Antonio Brown (lo vedete nella foto) "calpestò" letteralmente Lenning in un'azione di punt return, gesto per il quale il WR #84 venne multato di 8.200 dollari.

Lenning, dopo una carriera al college a South Carolina, entrò in NFL nel 2011 con i Chicago Bears di Lovie Smith, e chissà che questa "connection" con l'attuale HC dei Bucs non si riveli importante per il giocatore, come già accaduto a tanti ex elementi dei Chicago Bears ai tempi di Lovie ed ora presenti nel roster di Tampa Bay.

sabato 6 giugno 2015

Demar Dotson salta gli OTA per una disputa contrattuale

La partecipazione agli OTA in corso di svolgimento a One Buc Place in questi giorni non è obbligatoria, ma l'adesione da parte dei giocatori è pressoché totale, a meno che non ci siano problemi fisici ad impedire di prendervi parte.

Un altro motivo per non partecipare ai primi allenamenti della nuova stagione è il "malcontento" legato a dispute riguardanti il rinnovo contrattuale chiesto dal giocatore e sul quale la società preferisce invece prendere tempo.

E' questo il caso di Demar Dortson, il RT dei Bucs la cui assenza agli OTA non è dovuta a infortuni o guai fisici ma proprio alla volontà del giocatore, "scontento" per non aver sottoscritto un nuovo contratto sebbene Società e agente del RT #69 stiano negoziando un nuovo accordo.

Demar Dotson ha 29 anni e negli ultimi tre campionati è stato il RT titolare di Tampa Bay, nonché uno dei pochi giocatori a fornire un rendimento sufficiente in una linea offensiva che viceversa ha fatto acqua da tutte le parti. Il giocatore è legato ai Bucs da un contratto che prevede per lui ancora due stagioni in Red and Pewter, dato che diventerà free agent al termine della stagione 2016. Il suo ingaggio ammonta a 2,5 milioni per il 2015 e ad un cifra più bassa per il 2016, che potrà però crescere in base a vari bonus sino ad arrivare - anche per il 2016 - a raggiungere la cifra di 2,5 milioni.

Tali somme possono sembrare non così basse per quello che è un discreto giocatore ma non un fuoriclasse, ma a livello di NFL girano cifre più alte per coloro che occupano il ruolo di RT starter e Dotson chiede di adeguare il suo compenso agli ingaggi percepiti dai suoi "colleghi" nel suddetto ruolo.

Non è escluso che la scelta di Dotson di disertare gli OTA per una disputa contrattuale possa ritorcersi contro il giocatore stesso, perché chiedere più soldi alla Società ed utilizzare un "holdout" per raggiungere questo scopo rischia proprio di ottenere l'effetto opposto, ad esempio inimicandosi GM e HC, soprattutto se il giocatore che "sciopera" non è propriamente un campione insostituibile (e Dotson non lo è).
 
Le parti in causa (il GM Licht e l'agente del giocatore) non hanno voluto rilasciare dichiarazioni e Lovie Smith si è limitato a dire che la partecipazione agli OTA è volontaria e che a lui risulta soltanto che Dotson ha deciso di non prendervi parte, ma non per quali ragioni...

Vedremo se Dotson non prenderà parte nemmeno agli OTA (facoltativi) della prossima settimana, e soprattutto se deciderà di proseguire questo holdout saltando anche gli allenamenti (e in questo caso si tratta di un minicamp obbligatorio) previsti dal 16 al 18 giugno.

venerdì 5 giugno 2015

OTA, parola a Jameis Winston

Proseguono a One Buc Place gli OTA, gli allenamenti - abbastanza "soft" - che precedono il training camp vero e proprio, che come al solito inizierà a fine luglio.

Nella giornata di giovedì il QB Jameis Winston è stato schierato con il secondo attacco, quello delle "riserve", mentre Mike Glennon ha guidato l'attacco "titolare", ma coach Lovie Smith ha fatto capire che si è trattato di un semplice episodio, niente di più che una normale rotazione tra i QB (e dunque affidando in pratica sin d'ora i gradi di titolare al rookie da FSU, cosa del resto già ampiamente nota sin dal giorno del draft).

Tratte dal sito ufficiale, ecco a questo proposito le parole di Lovie Smith:
"Jameis and everybody else have to earn their position," coach Lovie Smith said after Thursday's drills. "Jameis is getting his first-team reps. You guys are here on Thursday, and Wednesday he was with the first group then. Don't look too much into that. We just want the guys we think can play to get reps, and we want them to work with a lot of different combinations. Jameis is right on schedule. We're not disappointed or anything like that in him."

E Jameis Wisnston che cosa dice, circa il fatto di partire (o meno) da titolare? Ecco le parole della first pick overall, sempre da buccaneers.com:
“I’ve never been given anything in my life,” he said. “The way I was brought up, I always had to earn everything and the main thing is earning the respect of all these players out here.”

Preferisce dunque un "profilo basso", Jameis, ed evita di fare lo sbruffone o lo spaccone, probabilmente non essendocene bisogno, dal momento che tutti sappiamo bene che sarà proprio l'ex giocatore  di Florida State University il QB titolare di Tampa Bay nell'opener del 13 settembre contro i Titans.

In questi giorni comunque l'obiettivo principale di Winston è quello di apprendere il gioco offensivo portato a Tampa dal nuovo OC Dirk Koetter, un sistema con cui Jameis sembra già trovarsi a suo agio:  
“Preparing for this game is easier than preparing for a Harvard business degree but one thing about it is that I love it". - Winston said -. "So I’m going to do anything that I can to try to perfect this offense. This offense is amazing. The concepts are similar to the ones at Florida State but definitely the terminology – it’s crazy.”

Infine, inevitabili le domande da parte di giornalisti a Winston circa il fatto di essere stato schierato nella squadra delle "riserve", negli allenamenti di giovedì; ecco le risposte di Jameis:
"Being able to build a relationship with all the guys is important,” Winston said. “Just watching Mike (Glennon) and seeing the things he does – I’m trying to pick everything that he has because he’s been doing great and I look up to him. Everything he does is magnificent so I try to always compete. It’s always great to have a guy in front of you. It just helps you push yourself."

lunedì 1 giugno 2015

Il rookie Donovan Smith firma un quadriennale

La seconda settimana di OTA si apre, in casa Bucs, con la notizia della firma da parte di uno dei rookie che erano ancora in attesa di siglare l'accordo con la squadra.

A firmare con Tampa Bay un contratto della durata di quattro anni è stato il LT Donovan Smith, una carriera collegiale a Penn State e scelto al secondo giro dai Bucs con pick n.34 overall.

Sono alte le aspettative a proposito di questo rookie, destinato a ricoprire - probabilmente sin dalla sua prima stagione tra i PRO - un ruolo chiave come quello di Left Tackle (praticamente la "guardia del corpo" del QB) nei nuovi Buccaneers guidati da Jameis Winston.

A questo punto a Tampa Bay rimane ancora un solo rookie da mettere sotto contratto, l'altro elemento della linea offensiva Ali Marpet, draftato anch'egli al secondo giro con la pick n. 61 assoluta.