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martedì 8 dicembre 2015

Dodici partite giocate, è tempo di primi bilanci


Archiviati i primi 3/4 di stagione e con solamente altre quattro partite da disputare (a meno di una ancora possibile quanto improbabile appendice nel mese di gennaio...), è tempo per i primi - sia pure approssimativi - bilanci, riservandosi quelli definitivi per quando anche l'ultimo quarto di stagione sarà stato giocato.

Ad oggi - con un record di 6-6, il secondo posto in divsion e la possibilità concreta, e al tempo stesso complicata, di arpionare un posto ai playoff - il bilancio non può che essere considerato positivo, a maggior ragione considerando la disastrosa partenza (il tremendo 14-42 contro i Titans di Mariota).

Da quel 13 settembre sono cambiate molte cose, e nelle ultime sei partite sono arrivate ben quattro vittorie e solo due sconfitte, di misura contro Giants e Colts, il che non può che deporre a favore del lavoro svolto da Lovie Smith e dal suo coaching staff (e poter contare su valido OC come Koetter al posto dell'inesperto Arroyo, che lo scorso anno venne improvvisato OC in sostituzione di Tedford, fa davvero una gran differenza).

Ma al di là delle W o delle L, i Bucs di oggi sono lontani parenti del team allo sbando che lo scorso anno (sempre) e all'inizio dell'attuale campionato (le partite con Titans e Panthers) veniva regolarmente preso a pallate dall'avversario di turno, per il quale affrontare Tampa Bay era sinonimo di un'allegra scampagnata e di una vittoria in tutta scioltezza.

Tutto bene dunque? No, ci sono ancora tantissime cose da migliorare e di strada occorrerà percorrerne ancora molta per diventare davvero un team competitivo. Ma vediamo un po' più nel dettaglio che cosa funziona (e cosa invece occorre migliorare) in casa Bucs...


JAMEIS WINSTON
Dopo l'opener con Tennessee, in cui Mariota sembrava il redivivo Joe Montana e Jameis un rookie spaesato e in estrema difficoltà, era inevitabile che sorgesse il dubbio di avere fatto la scelta sbagliata, investendo la first pick overall sul QB da Florida State University. Dopo 12 partite disputate, invece, il giudizio su Jameis è - a mio avviso - positivo oltre ogni aspettativa; non solo il rookie ha dimostrato di avere classe e braccio (il che si sapeva, lo aveva già dimostrato al college), ma anche doti di leadership (gli sono bastate poche partite per "prendersi" lo spogliatoio e diventarne uno dei leader, se non il principale), capacità di trascinare i compagni, il tutto abbinato ad un comportamento fuori dal campo che - sino ad ora - è a dir poco esemplare.

Ecco, considerato che il problema principale di Winston era ritenuto un carattere abbastanza problematico off-field e una testa... "tiepida", se non "calda", proprio da questo punto di vista Jameis ha sorpreso (in positivo) un po' tutti. Il ragazzo ha un'ottima etica lavorativa, al punto che il lunedì mattina pare che Jameis arrivi a One Buc Place alle 5 del mattino per visionare il filmato del match appena disputato ed iniziare a lavorare su difetti ed errori, e durante le partite non si arrende mai davanti ad episodi negativi ed anzi è bello vederlo sulla sideline sempre pronto a motivare i suoi compagni di squadra.

Che altro dire, speriamo continui così e non si perda per strada, credendosi già arrivato. Se continuerà a lavorare duro mantenendo sempre la testa a a posto, i Bucs potranno finalmente dire di aver trovato il loro primo vero franchise QB dai tempi - oltre trent'anni fa... - di Doug Williams.

DOUG MARTIN (ma anche CHARLES SIMS)
In pochi speravano di poter rivedere Doug Martin nuovamente ai livelli (stratosferici) del suo anno da rookie, dopo le ultime due stagioni in cui infortuni di varia natura ne avevano limitato pesantemente il rendimento. E invece "Doug is back", e poter contare su un fuoriclasse del genere nei giochi di corsa toglie pressione dalle spalle di Winston, che non è costretto a forzare troppi passaggi a partita, stanca le difese avversarie che raramente riescono a mettere a terra Martin dopo il primo placcaggio, e toglie dal campo gli attacchi avversari, visto che il gioco su corsa mangia tempo sul cronometro (e il drive da quasi dieci minuti nel match di Philadelphia è esemplare da questo punto di vista).

All'ottimo Doug Martin si affianca l'altrettanto valido Sims, un RB che sta interpretando nel migliore dei modi il ruolo di 2° RB, facendosi sempre trovare pronto quando occorre dare riposo a Martin per fargli prendere fiato sulla sideline. Ottimo a ricevere, Sims è un'arma offensiva importante, e l'accoppiata Doug-Charles è uno dei punti di forza di questa squadra. L'unico problema è che Doug Martin è in scadenza di contratto; rifirmarlo sarà una priorità per Licht e Smith, sarebbe davvero grave perdere quello che oggi è uno dei più forti RB dell'intera NFL.

EVANS, JACKSON  e SEFERIAN-JENKINS
Peccato che alcuni infortuni abbiano a lungo impedito di vedere in campo contemporaneamente questi tre giocatori, tre ottimi bersagli per Jameis Winston e un bel problema da risolvere per i DB avversari. Speriamo che si mantengano in salute per il finale di stagione e soprattutto per l'anno prossimo, quando i Bucs dovranno avere come obiettivo principale l'approdo ai playoff.

Tutti e tre questi giocatori sono sotto contatto anche per il prossimo campionato (quello di Jackson scadrà al termine del 2016, Evans e ASJ andranno in scadenza alla fine del 2017 anche se i Bucs hanno un 'opzione per estendere di un anno il contratto di Mike), e l'auspicio - al di là di tenersi integri e senza infortuni - è soprattutto quello di rivedere un Evans lontano dai troppi drop commessi quest'anno; la stagione di Mike è complessivamente buona, peccato solo per quei palloni (un po' troppi) ampiamente ricevibili che non è riuscito a trattenere.

LA LINEA OFFENSIVA
Forse la sorpresa più inattesa - ancora più di Winston - dei Bucs 2015. I due rookie (D. Smith e Marpet) si sono dimostrati in grado di apportare un ottimo contributo sin dalla loro prima stagione tra i PRO, il centro Joe Hawley - "raccattato" dagli scarti dei Falcons - si è dimostrato un altro innesto funzionale e produttivo, e in pochi mesi la OL dei Bucs ha davvero cambiato faccia (e rendimento).

Valida non solo nel proteggere Winston ma anche nell'aprire varchi nei giochi di corsa, la linea offensiva - il reparto forse più importante in una squadra di football - è una delle principali ragioni per cui i Bucs sono ancora in corsa per un posto ai playoff a quattro partite dal termine della stagione. L'anno scorso McCown e Glennon avevano in media mezzo secondo prima che la linea collassasse, oggi Winston può quasi sempre selezionare il suo ricevitore meglio piazzato e questo, inutile sottolinearlo, fa davvero tutta la differenza possibile.

LINEBACKER
Purtroppo il rookie Kwon Alexander dovrà saltare le rimanenti partite per squalifica (ma sarà a disposizione nell'eventuale wild card...), ed è un peccato perché il ragazzo di LSU è stata un'altra delle chiavi della sin qui positiva stagione dei Bucs. Velocissimo, buon placcatore, a lungo ha tenuto in piedi il reparto considerando il rendimento modesto di Lavonte David nella prima parte del campionato.

Proprio Lavonte David però, nelle ultime partite, è tornato ai livelli che gli erano familiari - quelli di Pro Bowler - speriamo ora che Bruce Carter, il verosimile sostituto di Alexander da qui a fine campionato, non faccia rimpiangere il rooke draftato al quarto giro (ma con rendimento da first round pick) da Smith e Licht.

LA LINEA DIFENSIVA
Purtroppo la DL ha dovuto far fronte a tanti infortuni, ultimo in ordine di tempo quello del suo principale interprete Gerald McCoy, e sicuramente tra draft e offseson il reparto andrà irrobustito. Va però detto che anche i vari rincalzi (da Spence a Gholston, passando per Jones) hanno quasi sempre fatto il loro dovere, magari non a livelli eccelsi ma comunque più che sufficienti.

Da segnalare la conferma a buoni livelli del DE Jacquies Smith, limitato solo dagli infortuni ed elemento da confermare, considerata la scadenza contrattuale prevista al termine dell'attuale campionato in cui diventerà comunque Restricted Free Agent (e non Unrestricted FA, come Doug Martin).

SECONDARIA
Forse il reparto in cui occorrerà investire di più nel corso della prossima offseason. Anche se va rilevato che, nel corso dell'attuale campionato, i segnali di miglioramento da parte di questo settore sono stati evidenti, soprattutto dopo la "rivoluzione" nel corso della quale coach Smith ha inserito come CB strteer Moore e Adjei-Barimah.

A livello di safety, meglio del previsto Chris Conte (che non era un fuoriclasse si sapeva, ma onestamente temevo peggio, dopo i negativi anni di Chicago) e più che discreto il rendimento di McDougald, ma anche qui si potrà migliorare con innesti mirati tra draft e FA.

SPECIAL TEAM
Dopo l'avvio terribile di Brindza - kicker atipico che metteva i FG dalle 55 yards ma sbagliava quelli dalle 20 e gli XP... - Connor Barth ha confermato di possedere un piede potente (nei kick-off) e preciso (pochissimi errori per lui), ed ha dimostrato di essersi pienamente ristabilito dopo il grave infortunio al tendine d'Achille al piede che usa per calciare.

Il punter Schum, invece, ha dimostrato che il suo predecessore Koenen è stato tagliato con svariati anni di ritardo...  Schum ha infatti un salario di poco più di 400mila dollari a stagione ed il suo rendimento non mi pare affatto inferiore (anzi!) rispetto a quello di Koenen, che per calciare i punt incassava circa 3 milioni all'anno (complimenti al suo Agente che era riuscito ad estorcere ai Bucs un simile assurdo contratto!).


Questo dunque, con ancora un quarto di stagione da disputate, è un sommario bilancio della dei primi 3/4 dal campionato 2015 dei Bucs; chiaramente, per diventare "davvero" competitivi  il lavoro per Smith e i suoi ragazzi è, come detto, ancora tanto però possiamo affermare che, forse, in fondo al decennale tunnel in cui erano sprofondati i Bus si inizia a intravedere una luce, flebile ma al tempo stesso intensa, e chissà che non sia la volta buona non dico per tornare ai fasti di fine anni '90 ma quantomeno per tornare a rivedere in campo a gennaio - l'ultima volta correva l'ormai lontano anno 2008 - i nostri amati Bucanieri...

domenica 13 settembre 2015

2015: sarà l'anno del "turnaround" per i Bucs?


Ancora poche ore, e poi finalmente avrà inizio la stagione 2015: al Raymond James Stadium i Tampa Bay Buccaneers guidati dal QB rookie Jameis Winston affronteranno i Tennessee Titans, anch'essi alla ricerca di un "turnaround" dopo la pessima stagione 2014 e - proprio come i Bucs - pronti ad affidare le proprie sorti ad un QB matricola, Marcus Mariota.

Ma Bucs-Titans non sarà solamente Winston vs Mariota, e l'esito finale del match dipenderà da tantissimi fattori; in primis, dal rendimento dei reparti più importanti in una squadra di football, e cioè le due linee. Se quella offensiva riuscirà a proteggerà Jameis, e quella difensiva a mettere la giusta pressione al "papero" da Oregon, questa sera i Bucs potrebbero brindare alla prima W del 2015; viceversa, se l'OL collasserà dopo mezzo secondo e McCoy e soci concederanno a Mariota tutto il tempo necessario per selezionare i propri ricevitori, sarà la solita lunga, lunghissima serata da trascorrere davanti al Game Pass...

Ma al di là dell'esito di Bucs-Titans, il 2015 sarà comunque una stagione importante per i Bucs, e - credo - decisiva per quelle che saranno le sorti di Lovie Smith e del suo staff. Dopo l'orribile 2014 in cui Tampa Bay è stata di gran lunga la peggiore di tutte e 32 le squadre NFL, non credo che a Smith verranno concessi dalla Proprietà ulteriori "bonus". E quindi, o sarà "turnaround" o a gennaio saranno tante le facce nuove a One Buc Place...

Ovviamente, la speranza è che i Bucs 2015 dimostrino di essere una vera squadra di football e non quella triste armata brancaleone che lo scorso anno giocava più per limitare i danni, che per cercare di vincere le partite. Nel football odierno - purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista - le programmazioni a lungo termine non sono più possibili, e - al di là di rare eccezioni - due anni credo siano il tempo massimo che si possa concedere ad un coaching staff per produrre risultati.

E' chiaro che nessuno esige dai ragazzi di Lovie una stagione vincente o l'approdo ai playoff. Quello che ritengo però si debba pretendere da questi Bucs è un impegno assoluto e totale, quella voglia di conquistare con tutte le proprie forze anche solo una mezza yarda e giocare ogni singolo snap come fosse quello decisivo. Del resto, solo con una simile "ferocia" agonistica sarà possibile mascherare gli evidenti limiti tecnici che ha questa squadra, che ad esempio proprio nelle due linee - i reparti più importanti di un team, si diceva prima - ha lacune e carenze abbastanza evidenti, che si spera di non pagare a caro prezzo.

L'obiettivo massimo per i Bucs 2015? Evitare la doppia cifra alla voce "sconfitte" sarebbe una gran bella impresa, anche se un record da 7-9 dopo una stagione come quella appena trascorsa sembra un traguardo molto difficile da poter raggiungere. Ad ogni modo, comunque vada e al di là di quante saranno le W, la speranza è quella di vedere per 16 partite un team che giochi sempre "con il coltello tra i denti" anziché - come i Bucs 2014 - con le gambe molli...

Sarà possibile il tanto auspicato "turnaround", per i nostri amati Bucanieri? Alla vigilia dell'opener "sperarlo" è un obbligo - mentre "crederci" davvero è un atto di fede! - ma al di là che la tanto auspicata "svolta" si verifichi o meno, di sicuro non mancherà il sostegno e l'incitamento - anche da questa parte dell'Oceano - per i nostri colori: ora e sempre, GO BUCS! 

sabato 3 gennaio 2015

Contratti dei giocatori, ecco il punto della situazione

In casa Bucs l'obiettivo principale, in questi giorni di inizio anno, è trovare un Offensive Coordinator in grado di far compiere un importante salto di qualità al reparto offensivo, un settore ricco di giocatori talentuosi (Evans, Jackson, ASJ, Martin, Sims) a cui forse dal 30 aprile si aggiungerà la prima scelta assoluta del prossimo draft...

Nel Rose Bowl disputato a Pasadena domenica scorsa, il QB diOregon Marcus Mariota ha disputato un ottimo incontro, conducendo i suoi Ducks ad una netta vittoria (59-20) contro i Seminoles di Florida State guidati da Jameis Winston.

Sono due giocatori molto diversi tra loro, Mariota e Winston, sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale, e se il duo Licht-Smith ritiene che uno dei due abbia i numeri per diventare il prossimo "franchise QB" dei Bucs, niente di più probabile che sarà proprio Mariota (o Winston) la first pick overall di Tampa Bay...

Tornando ai Bucs attuali, ecco intanto il punto della situazione circa le scadenze dei contratti dei principali elementi che sono oggi a roster, reparto per reparto, giocatore per giocatore e anno per anno.

Attacco

QB
Josh McCown: L'ex QB dei Bears è sotto contratto anche per il 2015, e guadagnerà la spropositata cifra di 5,25 milioni.
Mike Glennon: Ancora due anni di contratto per Mike Glennon, sino a tutto il 2016.

RB e FB
Bobby Rainey: Scaduto il contratto che lo legava ai Bucs, Rainey è diventato "RFA", cioè Restricted Free agent. Chi si trova in tale situazione può cercare un accordo con un'altra squadra sino a una certa data; dopodiché, se il giocatore accetta l'offerta del nuovo club, quello vecchio (nel caso di Rainey, i Bucs) hanno cinque giorni di tempo per pareggiare l'offerta e trattenere il giocatore. Se invece il vecchio team rinuncia a pareggiare l'offerta, riceverà una o più pick a titolo di compensazione al successivo draft.
Jorvorskie Lane: L'unico vero FB a roster è nella identica situazione di Rainey, e cioè "restricted free agent".
Doug Martin: Il 2015 è l'ultimo anno dell'accordo che lega i Bucs a Martin, dopodichè il giocatore diventerà free agent.
Mike James: per questo RB, poco utilizzato nel corso del campionato appena concluso, ci sono ancora due anni di contratto, con scadenza fissata al termine del 2016.
Charles Sims: Il rookie da West Virginia è sotto contratto con i Bucs sino al 2017 compreso.

WR
Vincent Jackson: Il veterano ma sempre ottimo VJax è legato ai Bucs per altri due anni, sino al 2016 compreso.
Mike Evans: Il fenomenale rookie da Texas A&M è sotto contratto a tutto il 2017 compreso.
Louis Murphy: Scadenza prevista nel 2017 anche per Murphy, che ha siglato un nuovo accordo con i Bucs poche settimane fa.
Robert Herron: Questo giocatore ha avuto poco spazio nel suo anno da rookie e anche per lui la scadenza è prevista al termine del campionato 2017.
 
TE
Luke Stocker: Scaduto il contratto con Tampa Bay, Stocker è attualmente free agent.
Brandon Myers: Ha appena rinnovato coni Bucs, rimarrà a Tampa sino al 2016 compreso.
Austin Seferian-Jenkins: Il rookie da Washington ha un accordo sino al termine della stagione 2017.

OL
Oniel Cousins: E' free agent, essendo scaduto il suo contratto di un anno siglato nella scorsa FA.
Patrick Omameh: Per il 2015 è ancora legato ai Bucs, diventerà free agent al termine del prossimo campionato.
Demar Dotson: Ancora due anni di contratto per Dotson, che diventerà FA al termine del 2016.
Logan Mankins: Il veterano Mankins ha ancora due anni di contratto sino al 2016 compreso, a quasi 7 milioni di dollari a stagione.
Evan Dietrich-Smith: Il centro dei Bucs ha siglato nella scorsa free agency un accordo che lo lega a Tampa Bay sino a tutto il 2017 compreso.
Kadeem Edwards e Kevin Pamphile: I due rookie hanno siglato entrambi, lo scorso anno, un accordo quadriennale per cui sono legati ai Bucs sino a tutto il 2017.
Anthony Collins: Per questo giocatore, che ha deluso moltissimo, ci sono ancora 4 anni di contratto, sino al 2018 compreso.


Difesa

DL
Da'Quan Bowers, Adrian Clayborn e Larry English: Sono tutti e tre diventati "unrestricted free agent" al termine del campionato appena concluso.
Jacquies Smith: Una delle poche sorprese positive dello scorso campionato è sotto contratto sino a tutto il 2015.
Williams Gholston e Akeem Spence: Per questi due utili rincalzi della DL la scadenza contrattuale con i Bucs è prevista al termine del 2016.
Clinton McDonald: Sono previsti altri tre anni di contratto - sino a tutto il 2017 - per l'ex giocatore di Seattle.
Michael Johnson: E' sotto contratto con Tampa Bay per altri tre anni, fino a tutto il 2018
Gerald McCoy: Il leader della squadra ha di recente siglato un maxi-contrattone che lo legherà ai Bucs fino al 2021 compreso.

LB
Mason Foster e Dane Fletcher : Sono entrambi free agent, il loro accordo con i Bucs è appena scaduto.
Orie Lemon e Danny Lansanah: Per questi due giocatori - entrambi "restricted free agent" - vale lo stesso discorso fatto per Bobby Rainey.
Lavonte David: Ancora un anno di contratto, fino al 2015 compreso, per uno dei pochi fuoriclasse dei Bucs il cui contratto dovrà essere prolungato prima che (a breve) diventi free agent.

DB
Major Wright e Mike Jenkins: Sono entrambi free agent, poiché nella scorsa FA avevano siglato con i Bucs un accordo della durata di un anno.
Brandon McDougald: Questo giocatore è un "Exclusive Rights Free Agent", in altre parole il suo futuro verrà deciso da Tampa Bay in quanto il giocatore non può negoziare con altri team che non siano i Bucs.
Leonard Johnson: E' RFA (restricted free agent), il suo destino dipenderà dunque dalla volontà dei Bucs di trattenerlo o meno.
Keith Tandy: Un altro anno anni di contratto per questa safety, fino a tutto il 2015.
Johnthan Banks: Per il secondo anno da Mississippi State sono previste altre due stagioni in maglia Bucs, sino al 2016.
Dashon Goldson e Alterraun Verner: il contratto tra Tampa Bay e questi due giocatori terminerà alla fine del 2017, fra tre campionati.


Special Team

Long Snapper - Andrew De Paola: Ancora un anno di contratto lega i Bucs al LS De Paola.
Kicker - Patrick Murray: E' sotto contratto per altri due anni, sino a tutto il 2016.
Punter- Michael Koenen: Sono due gli anni di contratto che legano anche il punter Koenen a Tampa, fino al 2016.


Adesso, dopo averli esaminati per ruolo, riassumiamo le scadenze "anno per anno", sempre dei giocatori più importanti:

Free agent attuali
- Bobby Rainey, RB - Restricted Free Agent
- Jorvorskie Lane, FB - Restricted Free Agent
- Luke Stocker, TE
- Oniel Cousins, OL
- Da'Quan Bowers, DE
- Adrian Clayborn, DE
- Larry English, LB
- Mason Foster, LB
- Dane Fletcher, LB
- Orie Lemon, LB - Restricted Free Agent
- Danny Lansanah, LB - Exclusive Rights Free Agent
- Major Wright, CB
- Mike Jenkins, CB 
- Leonard Johnson CB - Restricted Free Agent
- Brandon McDougald, S - Exclusive Rights Free Agent

Free agent al termine del prossimo campionato (2015)
- Josh McCown, QB
- Doug Martin, RB
- Patrick Omameh, OL
- Jacquies Smith, DE/OLB
- Lavonte David, LB
- Keith Tandy, S
- Andrew De Paola - LS

Free agent tra due campionati (al termine del 2016)
- Mike Glennon, QB
- Mike James, RB
- Vincent Jackson, WR
- Brandon Myers, TE
- Demar Dotson, OL
- Logan Mankins, OL
- Akeem Spence, DT
- William Gholston, DE
- Johnthan Banks, CB
- Michael Koenen, P 
- Patrick Murray, K

Free agent dopo tre campionati (al termine del 2017)
- Charles Sims, RB
- Mike Evans, WR
- Louis Murphy, WR
- Robert Herron, WR
- Austin Seferian-Jenkins, TE
- Evan Dietrich-Smith, C
- Kadeem Edwards, OL
- Kevin Pamphile, OL
- Clinton McDonald, DT
- Dashon Goldson, S
- Alterraun Verner, CB

Free agent in un futuro remoto (al termine del 2018 o oltre)
- Anthony Collins, OL
- Michael Johnson, DE
- Gerald McCoy, DT (2021)