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domenica 18 agosto 2024

Seconda di preseason, vincono i Jaguars 20-7

La seconda partita di preseason si è conclusa con la vittoria dei Jaguars, che a Jacskonville hanno superato Tampa Bay con il punteggio di 20-7.

Bucs più opachi rispetto a quelli visti a Cincinnati, con lacune abbastanza evidenti nella secondaria, che ha permesso al QB dei Jaguars, Mac Jones, di chiudere numerosi terzi down con molte yards da prendere; tra le poche note positive, da segnalare i tre sack dell'OLB Josè Ramirez. 

In attacco ha funzionato discretamente il gioco su corsa, con guadagni da parte di Tucker e Irving, meno brillante il gioco aereo, sia pure con il TD pass di Trask per Cody Thompson. 

Da segnalare un errore su un tentativo di field goal da parte di McLaughlin, poco brillante in questa preseason rispetto alla macchina infallibile dello scorso anno. Ma questa è solo preseason, si comincerà a fare sul serio dall'8 settembre, con la prima di regular season.

Anche per questa partita sono scese in campo per Tampa Bay solo le seconde e terze linee, lasciando riposare i titolari che probabilmente vedremo impiegati, per qualche snap, nella terza ed ultima amichevole precampionato, in programma venerdì 23 agosto al Raymond James Stadium contro i Miami Dolphins.

domenica 1 dicembre 2019

I Bucs si ripetono: dopo Atlanta, espugnata anche Jacksonville!

I Bucs concedono il bis, e sette giorni dopo avere espugnato Atlanta è arrivata un'altra W "corsara" per i ragazzi di Bruce Arians.

Il derby della Florida con i Jaguars è stato infatti vinto dai Bucs, che hanno espugnato Jacksonville con il netto punteggio di 28-11.

Primo tempo perfetto per Tampa Bay, chiuso avanti per 25-0. Da segnalare l'eccellente prestazione difensiva della squadra, ed in particolare del rookie LB Devin White. Dopo l'avvio di campionato non particolarmente brillante per il prodotto da LSU, White è esploso in queste ultime partite, e dopo l'ottima prestazione di Atlanta è arrivata questa sera un'altra partita eccellente in cui sono arrivati sia il primo intercetto che il primo TD in carriera, speriamo siano i primi di una lunga serie.

Nel secondo tempo i Bucs hanno controllato il risultato, con i Jaguars che cercavano di rifarsi sotto nel punteggio ma che venivano fermati da una difesa ottima nella linea, puntuale e precisa a livello di LB con il duo David-White e finalmente produttiva anche a livello di secondaria.

Nessun intercetto lanciato da Winston (anche se ha perso un fumble...) e prestazioni di rilievo sia per il WR Perriman che per il TE O.J. Howard, reduci entrambi da una stagione nettamente sottotono.

Domenica prossima arriveranno a Tampa gli Indianapolis Colts, altro team alla portata dei Bucs; che dire, peccato che la stagione stia ormai volgendo al termine, visto l'ottimo periodo di forma della squadra, sia in difesa che in attacco.

Riuscire a vincerne tre di fila sarebbe davvero un 'impresa, speriamo che Winston e soci ci regalino una terza domenica "maloox free" consecutiva...

venerdì 31 agosto 2018

Ultima di preseason, vittoria per i Jaguars

Si è disputato ieri al Raymond James Stadium l'ultimo incontro di preseason, con la vittoria dei Jacksonville Jaguars sui Bucs per 25-10.

Nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, nell'ultimo match prestagionale a scendere in campo sono state le terze e quarte linee, con quasi tutti i titolari e le principali riserve a bordocampo per evitare il rischio di un possibile infortunio, in vista dell'ormai imminente inizio del campionato.

Sul match, davvero poco o nulla da dire, essendo stato come detto un allenamento di chi, in regular season, il campo non lo vedrà quasi mai.

Si è mosso bene il QB Ryan Griffin, mentre continua a fare molta fatica il RB rookie Ronald Jones. Contro i rincalzi dei Jaguars, la matricola da USC ha portato per 10 volte il pallone, guadagnando la miseria di 4 yards.

Molto più brillanti e produttivi di Jones, nel gioco su corse, i due RB Shaun Wilson e Dare Ogunbowale; speriamo che la seconda scelta dei Bucs si sblocchi in fretta, il campionato sta per iniziare e di passi in avanti dall'inizio del training camp ad oggi, da parte di Ronald Jones, se ne sono visti davvero pochi.

L'attenzione, in vista dell'opener del 9 settembre a New Orleans, si sposta ora sui tagli che entro la serata di domani porteranno a 53 giocatori il numero di elementi presenti a roster. Come spesso accade, potrebbero non mancare sorprese e tagli inattesi...

venerdì 18 agosto 2017

I Bucs vincono a Jacksonville il 2° match di preseason

Nel secondo match di preseason è arrivata la prima W stagionale per i Bucs, che hanno espugnato Jacksonville con il punteggio di 12-8.

I titolari sono stati impiegati a lungo, per gli interi primi due quarti, e fino a quando sono stati in campo gli starter è sembrato evidente il divario tecnico tra i mediocri Jaguars e i convincenti Buccaneers.

Winston ha lanciato con precisione (21 su 29 per 196 yards) commettendo una sola sciocchezza quando per evitare un sack si è liberato del pallone lanciando un intercetto in endzone, poi annullato perché prima del lancio Jameis aveva toccato terra ed il gioco era già fermo.

Piccole sbavature tipiche da preseason, che si spera di non rivedere quando si inizierà a fare sul serio.

Da segnalare un Doug Martin in discreta forma e autore di un TD, mentre si sono visti anche i primi lanci per il TE O.J. Howard, prima scelta dei Bucs al draft e sul quale le aspettative sono decisamente elevate e primi palloni ricevuti anche dall'altro interessante rookie, il WR Chris Godwin.

In difesa, ampio spazio ad un'altra matricola, il LB Kendell Beckwith così come per il secondo anno Ryan Smith (CB), chiamati a sostituire gli infortunati Bond e Adjei-Barimah.

Solite note stonate alla voce "FG": Folk ha piazzato tra i pali entrambi i FG "semplici" tentati, dalle 35 e dalle 29 yards, mentre ha sbagliato quello "difficile" dalle 47 yards; inoltre è stato bloccato un tentativo di XP, anche se in questo caso i demeriti sono più della linea che del kicker.

Nella ripresa hanno avuto ampio spazio le seconde linee, e i Jaguars guidati dal QB Brandon Allen hanno prima ridotto le distanze e poi hanno addirittura rischiato di vincere il match, ma la difesa dei Bucs, su una situazione di goal line, è stata brava a respingere l'ultimo assalto di Jacksonville.

In conclusione, sembra che i Bucs siano sulla strada buona per crescere e diventare finalmente un team competitivo, anche se non va dimenticato che, ad oggi, i Jaguars sono tra le peggiori squadre NFL e soprattutto c'è da augurare che a Winston non venga mai un raffreddore visto che quando il timone della squadra è affidato a Fitzpatrick, il rendimento è, diciamo, "leggermente" diverso rispetto a quando in campo c'è Jameis...

domenica 21 agosto 2016

Seconda di preseason, Tampa Bay espugna Jacksonville

Tampa Bay vince il secondo match di preseason 2016, sbancando Jacksonville con il punteggio di 27-21.

Partenza lenta per l'attacco dei Bucs, con Winston che completa il primo passaggio solamente ad inizio del secondo quarto, convertendo un quarto tentativo e 2 con un bel passaggio per Mike Evans.

La "connection" Winston-Evans si ripete con un TD pass di Jameis per Mike, a chiusura di un sostanzioso drive di 14 giochi per 75 yards complessive.

In attacco, da segnalare l'assenza di Doug Martin a causa di lievi acciacchi, con la possibilità di vedere a lungo in campo i rincalzi a livello di RB, e cioè i vari Barber, James e soprattutto Storm Johnson, autore di un TD su corsa e di alcuni bei movimenti.

Tampa Bay è stata aiutata anche dai tanti falli commessi dai Jaguars, e dalle molte yards guadagnate grazie alle penalità degli avversari.

Nella serata di ieri da segnalare la brillante prestazione del CB rookie Vernon Hargreaves III, autore di due intercetti, il primo dei quali - in chiusura di primo tempo - ha sostanzialmente cambiato l'inerzia del match a favore di Tampa Bay.

Note meno positive per un altro rookie dei Bucs, il kicker Roberto Aguayo. Sarà anche solamente preseason, ma un 2/4 nei tentativi di FG (sbagliati i tentativi dalle 32 e dalle 49 yards, a segno quelli calciati dalle 28 e dalle 34) è davvero insufficiente per un giocatore scelto così in alto nel draft e da cui ci si aspettano prestazioni di ben altro livello.

Auguriamoci che il ragazzo da FSU raddrizzi in fretta la mira, perché se commette così tanti errori in partite con pochissima pressione come quelle di preseason, non so cosa potrà combinare quando sarà chiamato a calciare un eventuale FG decisivo per la vittoria in una partita di regular season. Speriamo bene...

Per il resto, tra le note liete da segnalare un vistoso calo nelle penalità commesse, e un Mike Glennon che si è tolto di dosso un po' di ruggine rispetto alla partita di Philadelphia. Nella seconda parte del match largo spazio alle seconde e alle terze linee, per meglio valutare questi giocatori in vista delle prossime scadenze relative al taglio del roster, che a fine agosto passerà dagli attuali 90 a 75 elementi, sino alla definizione - a inizio settembre - dei 53 giocatori che andranno a cominciare la stagione.

Il prossimo appuntamento con la preseason è previsto per venerdì 26 agosto, per l'esordio casalingo dei Bucs al rinnovato Raymond James Stadium, impegnati contro i Cleveland Browns di Robert Griffin III.

martedì 16 agosto 2016

Allenamento congiunto per Buccaneers e Jaguars

Non è una novità assoluta che due team NFL svolgano allenamenti congiunti nel corso della preseason. Era accaduto agli stessi Bucs, che ai tempi di Schiano, nel 2012, si erano allenati con i New England Patriots di Bill Belichick.

E accadrà nuovamente ai Buccaneers proprio in questi giorni; in attesa del match di sabato che avrà luogo a Jacksonville, Winston e compagni svolgeranno infatti due sedute di allenamento insieme ai Jaguars.

Sarà un'occasione utile per confrontarsi con un team emergente, reduce da un buon draft e nel cui coaching staff è presente un volto molto noto ai tifosi di Tampa. Si tratta di Monte Kiffin, "guru" difensivo e allenatore di quell'eccezionale reparto difensivo che nel 2002 fu decisivo per condurre alla vittoria i Buccaneers nel Super Bowl n. XXXVII.

Oggi Kiffin, alla non tenerissima età di 76 anni, è un assistente della difesa dei Jaguars, e sarà interessante vedere in che modo contribuirà allo sviluppo dei due promettentissimi rookie scelti dai Jaguars al recente draft, il DB Jalen Ramsey e il LB Myles Jack.

C'è curiosità anche per vedere il QB dei Bucs, Jameis Winston, chiamato ad allenarsi contro il suo ex compagno di college a FSU Jalen Ramsey, come detto uno dei rookie più attesi tra quelli appena sbarcati in NFL.

Direttamente dal sito ufficiale dei Bucs, l'HC Dirk Koetter presenta così l'esperienza di questo allenamento con un'altra squadra NFL:
“We’re looking forward to getting two great days of practice work with Jacksonville on Wednesday and Thursday, one day in pads and one day in shells,” Dirk Koetter said. “We really enjoy working against another team, working against new competition.”

domenica 11 ottobre 2015

Espugnato il RJS: missione compiuta!


Meno male che esistono i Jacksonville Jaguars...! ;-)

Contro un team di "pari livello", dopo quasi due anni i Bucs riescono ad espugnare il proprio terreno di gioco, vincendo al Raymond James Stadium la prima partita dal dicembre 2013 (c'era ancora Greg Schiano sulla nostra sideline...), portandosi a quota 2 W, le stesse ottenute nell'intero scorso campionato.

Il punteggio finale (38-31) rispecchia un incontro in cui i Jaguars sono rimasti a lungo in partita, ed anzi a un certo punto - a metà del terzo periodo - i Jags si sono trovati avanti nel punteggio dando l'impressione di poter violare (anche loro!) il Raymond James.

E invece no, questa volta le cose sono andate in modo diverso, e finalmente, grazie ad alcuni fattori che rapidamente andiamo a riassumere, è arrivata la prima soddisfazione casalinga dopo tanto, troppo tempo.

In primis, da sottolineare l'ottima prestazione di Doug Martin, autore di 3 TD (2 su corsa e 1 su ricezione), e di 124 yards corse più 35 ricevute. Un vero e proprio "partitone", come quelli a cui Doug, nel suo anno da rookie, ci aveva abituato: poi, anche a causa di tanti problemi fisici, il rendimento di questo giocatore era progressivamente calato dopo l'ottima annata 2012, ed è davvero un piacere vederlo nuovamente a questi livelli di assoluta eccellenza (ben coadiuvato dall'altro RB Charles Sims, ottimo anch'egli a correre e a ricevere fuori dal backfield).

Poi, stasera, abbiamo anche visto cosa voglia dire poter contare su un kicker preciso ed affidabile, uno che quando c'è da metterla tra i pali da distanze "normali" (sotto le 50 yards) non ha problemi a fare il suo lavoro. Se stasera abbiamo vinto dobbiamo ringraziare anche Connor Barth, ed il suo 3/3 sia a livello di FG che di XP.

Si sono chiuse alcune "strisce", nel match con i Jaguars: oltre alle 11 sconfitte interne consecutive, dopo secoli i Bucs hanno chiuso un match senza alcuna palla persa e dopo quasi 4 anni (era il dicembre 2011, e l'HC era Raheem Morris...), la difesa di Tampa Bay ha riportato in endzone un pallone strappato all'attacco avversario.

Insomma, peccato che non si possa giocare un po' più spesso contro i Jacksonville Jaguars...! ;-)

Infine, due parole su Jameis Winston: prova "solida" quella del rookie da FSU, senza sbavature nè errori, muovendo bene l'attacco aiutato anche da una linea offensiva che stasera ha giocato davvero bene, proteggendo il QB e consentendo ai RB di guadagnare tantissime yards sulle corse.
Tutto questo, nonostante l'assenza del veterano Logan Mankins che in teoria, più che in pratica, dovrebbe essere uno dei punti di forza dell'OL. A proposito di linee, bene anche quella difensiva, che ha messo una discreta pressione su Bortles, mettendolo a terra parecchie volte nel corso del match.

Adesso godiamoci questa W, speriamo di recuperare grazie alla prossima domenica di "bye" alcuni giocatori importanti infortunati, come ad esempio i 2 TE Seferian-Jenkins e Stocker, e poi andiamocela a giocare a Washington prima e ad Atlanta poi... sperando che la vittoria di stasera si riveli l'inizio di qualcosa di positivo a medio-lungo termine, e non solo una W illusoria ed estemporanea favorita anche dal valore davvero modesto degli avversari.

venerdì 9 ottobre 2015

Con i Jaguars non ci sono più scuse: vincere!

Quella di domenica tra Buccaneers e Jaguars, all'apparenza, non sembrerebbe essere altro che una partita tra due squadre abbonate all'ultimo posto nella rispettiva division, due "team barzelletta" che da troppi anni navigano nelle retrovie dell'NFL senza mai dare l'impressione di avere la capacità di invertire la rotta e risalire la china.

Invece, a mio avviso, questo match - soprattutto per quel riguarda i Bucs - riveste un'importanza estrema ed ammette un solo risultato: la vittoria.

Immaginiamo infatti, solo per un attimo, che cosa significherebbe sotto tanti punti di vista (fiducia, convinzione nei propri mezzi, possibilità di invertire la rotta in una stagione iniziata male ma con ancora tanti incontri da disputare, ecc...), il 12esimo tracollo interno consecutivo (l'undicesimo per Lovie Smith, più uno della precedente gestione Schiano), contro un team di pari, mediocre, livello e non certo superiore agli attuali Buccaneers.

Non dico che ci sarebbero gli estremi per un licenziamento immediato di Lovie, soprattutto se la L dovesse arrivare sul filo di lana, ma se per il terzo match consecutivo interno di questa stagione dovessimo assistere a un ignobile tracollo come quello visto con i Titans ed in parte anche con Carolina, dove nel terzo periodo già eravamo al garbage time, quel minimo residuo di credibilità di coach Smith ho l'impressione che evaporerebbe all'istante, come un cubetto di ghiaccio sotto il sole della Florida... 

Per tanti motivi, dunque, con i Jaguars non ci sono alternative alla seconda vittoria stagionale di Tampa Bay,

Anche perché se Lovie Smith vuole avere un futuro come Head Coach dei Bucs (ammesso che non sia già troppo tardi...), bisognerà pure iniziare a scrollarsi di dosso questa eterna nomea di squadra perdente, addirittura incapace da due anni di espugnare il proprio stadio, diventato terra di conquista anche per i team meno accreditati.

E non sfruttare questa occasione, di portarsi su un record di 2-3 e di infrangere il tabù del Raymond James Stadium, è un lusso che questi Buccaneers non si possono più permettere. Bisogna vincere, adesso, basta rimandare.

E poi... rimandare a quando? Sono quasi 7 anni, da quando venne intempestivamente licenziato Jon Gruden, che questa squadra non ha più un'anima, che aumenta la disaffezione da parte di una "fan base" sempre più sfiduciata, e i mille cambiamenti a livello di coaching staff non hanno risolto nulla.

Siamo esattamente al punto di partenza, nè più ne meno dove ci trovavamo nel 2009 con Raheem Morris: una squadra in "rebuilding mode" con un QB rookie, e un team "...che adesso ne perderà tante, ma che in futuro....".

Ecco, basta con le scuse, basta con i "siamo una squadra, giovane, inesperta", basta con la ricerca di appigli e pretesti per giustificare le sconfitte.

Se questa è una "vera" squadra di football, domenica non è concepibile altro risultato che la vittoria. Io, fossi in Lovie Smith, preparerei la sfida con i Jaguars come se mi giocassi tutto, come un match "senza domani", una sfida da dentro o fuori; e in parte - mi auguro che Lovie ne sia consapevole - è proprio così. Perché come dicevo prima, non oso pensare alle conseguenze di una ennesima sconfitta casalinga, per di più contro quello che è forse l'unico team messo peggio dei nostri cari, quanto scalcinati, Buccaneers.

Per cui, cari ragazzi in Red and Pewter, poche storie: domenica si va ad espugnare il Raymond James Stadium! Li voglio vedere con "il coltello tra i denti" in ogni singolo snap, McCoy e soci, anche perché non è mica possibile costringere noi tifosi a consumare casse su casse di Maalox, ogni maledetta domenica sera dalle 19 alle 22....! ;-)

domenica 10 agosto 2014

Lovie Smith e i margini di miglioramento dei Bucs

Lovie Smith, HC dei Bucs
L'esordio prestagionale dei Tampa Bay Buccaneers non è stato certamente dei più brillanti, al di là di una sconfitta di misura maturata nel finale di gara, quando in campo c'erano ormai solamente i rincalzi dei rincalzi.

La prestazione dei Bucs è stata opaca anche e soprattutto quando in campo c'erano i titolari (o presunti tali) e la cosa non può che suscitare qualche dubbio, senza dimenticare che i Jaguars sono una delle squadra meno accreditate in vista del prossimo campionato, nonostante la "stellina" Blake Bortles, il QB rookie di cui probabilmente sentiremo ancora parlare parecchio nel prossimo futuro.

E se è vero che si trattava solo del primo match di preseason, va anche sottolineato che tra meno di un mese inizierà la regular season e dunque il tempo per oliare i meccanismi e perfezionare l'intesa tra i giocatori non è poi moltissimo.

Coach Lovie Smith nel corso di una conferenza stampa ha fatto il punto della situazione, soffermandosi in particolare sulla non brillante prestazione fornita a Jacksonville dai suoi ragazzi; ecco alcune delle sue dichiarazioni tratte sia dal sito ufficiale che dal Tampa Bay Times.

Una delle note più negative del match con i Jaguars ha riguardato la linea offensiva titolare, incapace sia di proteggere Josh McCown che di aprire varchi per Doug Martin. Ecco l'analisi del coach riguardo all'OL, senza drammatizzare ma anche senza nascondere i problemi che ci sono, soprattutto, nella posizione di Guardia:
"On the offensive side of the football, I know you want to ask about 30 offensive line questions right now, so let’s go into the offensive line right away. Demar Dotson played well. He had the penalty that really hurt us, most of those aren’t normally called. His play, he’s been that way throughout. He’s not the only one, of course Evan [Dietrich-Smith] played well. We didn’t play as well at the guard position as we needed to, but we needed to see them in that role. 

Non è facile valutare la prestazione del QB starter, Josh McCown, rimasto in campo per un solo quarto e non adeguamento supportato dalla linea. Queste le parole di Smith a proposito di McCown:
"It was tough, but we got a chance to evaluate Josh under tough circumstances," Smith said of the quarterback signed during the offseason to supplant Mike Glennon as the starter. "That's why he's a mobile quarterback sometimes. Sometimes, you have to move around a little bit. Josh will learn. He took a hit as he scrambled one time. You can't take that hit. But we'll have better protection for him, and he'll be able to have more success. Any time you throw a pick, it's bad. There's a lot of people involved. We looked at the route. Was the split right? Was the receiver where he needed to be? Of course, there was pressure. That's part of it also. All of that comes into play."

Lovie Smith è invece rimasto favorevolmente impressionato dalle prestazioni di alcuni giocatori, in particolare del reparto difensivo:
"A lot of encouraging points from last night. You have to look at the way we started the game. We chose to defer, wanted our defense to play first. Gerald McCoy, best player on our team, was that and played that way right away. Lavonte David – a lot of guys on the defensive side that you expected to play well, did. It’s good to get some of our young corners action while we’re out there. Johnthan Baks played well. Rashaan Melvin, coming off the IR list played good ball. Major Wright – defensively there was some good play."    

L'unico giocatore uscito malconcio dalla partita è stato il WR rookie Robert Herron; ecco quali sono le sue condizioni:
“We think he’ll be ok. We’re hoping that, because, take Robert for instance, had one really good catch, could have made another. That’s kind of how it goes with rookies in general. We didn’t really get a chance and the plan wasn’t to play Mike Evans an awful lot, didn’t get a chance to really see him, but we’ll have things and plays to try and showcase some of the other guys coming up this week.”

Infine, Lovie butta acqua sul fuoco e stronca sul nascere eventuali polemiche: siamo solo in preseason, e l'importante sarà essere in forma per l'opener contro Carolina...
"You have to keep in mind what the goal of the preseason is: to get ready for the Carolina Panthers (in the season opener)," Smith said. "With that, we wanted to put our guys in position to … let them play. We didn't have an extensive game plan or anything like that. With that said, though, there's some things that we liked from this first preseason game. Some of the players we thought would play a certain way did that. And some of the players we felt would play a little bit better didn't play as well as we would've liked. So that's kind of where we are right now."

sabato 9 agosto 2014

Preseason opener, vincono i Jaguars per 16-10

Lavonte David e Gerald McCoy in azione
La prima partita della preseason 2014 dei Bucs va in archivio con una sconfitta di misura maturata nel finale (16-10 il risultato a favore di Jacksonville) contro i non irresistibili Jaguars.

Anche i Bucs, va detto, sono apparsi abbastanza "arrugginiti", come era facile prevedere considerando che si trattava della prima partita stagionale e che erano tanti i volti nuovi sia tra i giocatori che soprattutto nel coaching staff, rinnovato al 100% rispetto alla scorsa stagione.

E' stato comunque interessante vedere in azione i nuovi arrivati e pur trattandosi solamente di un match "amichevole", qualche spunto meritevole di riflessione mi sembra sia comunque emerso.

Cominciamo dalle note positive: la difesa titolare è parsa già in discreta condizione, e nonostante la secondaria titolare fosse quasi del tutto assente per problemi fisici (Verner, Jenkins e Goldson sono stati tenuti precauzionalmente a riposo) McCoy e soci hanno fermato l'attacco titolare dei Jaguars senza eccessive difficoltà.

Anche quando sono scesi in campo i rincalzi, il reparto difensivo ha fatto comunque il suo dovere, e tra le riserve ha mostrato qualche confortante segnale di vita il DE Da'Quan Bowers, reduce da tre stagioni decisamente deludenti. 

Tra le note liete segnalerei anche il ritorno del kicker Connor Barth, che con estrema sicurezza ha messo a segno un FG dalle 44 yards. Interessante poi la rotazione dei tanti RB attualmente a roster; ad iniziare il match da titolare è stato Doug Martin, ma ampio spazio hanno avuto anche Bobby Rainey, Mike James, Jeff Demps ma soprattutto il rookie Charles Sims, utilizzato anche come ricevitore (3 passaggi per lui, di fatto il miglior ricevitore della serata per i Bucs insieme a Louis Murphy).

Non mi sono piaciute, invece, le tante, troppe penalità commesse sia in attacco che in difesa, alcune delle quali davvero pesanti come nel caso in cui il terzo QB Mike Kafka aveva ottimamente trovato il TE rookie Austin Seferian-Jenkins per una giocata elettrizzante, vanificata dall'ennesimo holding...

Poca disciplina dunque e tante flag, il che non ha aiutato l'attacco a trovare ritmo e fluidità. E a proposito dell'attacco, che dire del QB starter Josh McCown? Onestamente la linea offensiva non ha protetto nel modo migliore l'ex giocatore dei Bears, che ha avuto davvero troppo poco tempo per selezionare i suoi ricevitori  e che in un paio di occasioni ha dovuto ripiegare su improvvisati scramble per sfuggire alla difesa di Jacksonville.

Da parte sua, McCown ha commesso un errore grave, facendosi intercettare malamente un lancio che aveva come destinatario Mike Evans. Il difensore dei Jaguars, Winston Guy, ha riportato in TD l'intercetto ritornandolo per 68 yards, in quella che è stata la giocata più spettacolare della serata.

Esordio dunque in tono minore per McCown (che nel breve tempo in cui è stato impiegato ha anche commesso un fumble...) anche se la OL, come detto, lo ha aiutato davvero poco; il suo attuale backup, Mike Glennon, ha invece fatto vedere qualcosa di più, se non altro mettendo in piedi un bel drive di 85 yards concluso con un TD pass per il WR Streeter.  

Partita dunque complessivamente modesta tra due squadra che sono parse - come era inevitabile che fosse, a questo punto della stagione - ancora molto indietro e che, probabilmente, non reciteranno comunque nella stagione 2014 un ruolo da protagoniste. Di sicuro, per quel che riguarda i Bucs, c'è ancora tanto da lavorare, vanno perfezionati i meccanismi tra il QB titolare McCown e i ricevitori, sarà necessario ridurre drasticamente le penalità, e soprattutto se la titubante linea offensiva vista contro i Jaguars non eleverà (e di parecchio) il proprio rendimento, sarà una stagione molto lunga per il quarterback dei Bucs, chiunque dovesse essere...

venerdì 8 agosto 2014

Inizia a Jacksonville la preseason dei Bucs

Preseason, si comincia a Jacksonville
Inizierà questa notte (ora locale 19.30, in Italia sarà l'1:30 di sabato mattina) la preseason dei Tampa Bay Buccaneers di coach Lovie Smith.

Il primo dei quattro match prestagionali vedrà i Bucs impegnati a Jacksonville contro i Jaguars, nel primo dei due derby della Florida previsti in calendario (il 16 agosto, per il secondo incontro di preseason, saranno i Miami Dolphins gli avversari di Tampa Bay).

Finalmente si torna a parlare di football giocato, e anche se è "solamente" una partita amichevole non mancano i motivi di curiosità e di interesse per assistere (sia sempre lodato chi ha inventato il gamepass!) a questa partita, a cominciare dall'esordio di Lovie Smith nei panni di Head Coach dei Tampa Bay Buccaneers.

Inoltre, sarà questa la prima occasione per vedere utilizzate, nel corso di una partita, le nuove (controverse...) uniformi; a Jacksonville i Bucs utilizzeranno la jersey rossa, mentre il 16 agosto contro Miami faranno il loro esordio le maglie bianche. Speriamo che l'impressione sia migliore di quella suscitata al momento della presentazione di queste nuove uniformi, che lasciò in molti tifosi un forte rimpianto per le vecchie divise...

Passando a considerazioni un po' più tecniche, va segnalato che per le prime due partite di preseason la NFL ha stabilito che i PATs - gli extra point calciati dopo il touchdown - saranno allontanati di una quindicina di yards dai pali, per renderne meno "scontata" la realizzazione che si attesta quasi al 100% dei tentativi.

Ma contro i Jaguars la curiosità maggiore credo riguardi in particolare alcuni giocatori, osservati speciali di questo match di preseason. Sarà interessante ad esempio vedere all'opera nella loro prima partita di NFL i rookie draftati dai Bucs nello scorso maggio. Occhi puntati dunque su Mike Evans, ASJ e Charles Sims, senza dimenticare i due uomini di linea offensiva Edwards e Pamphile e il WR Robert Herron.

E poi sarà interessante assistere alla "sfida" tra i due i QB dei Bucs, McCown e Glennon, impegnati a contendersi il ruolo di titolare, anche se in queste partite di precampionato non mancherà ampio spazio per il terzo quarterback, Mike Kafka.

A livello di secondaria ci sono da segnalare alcune defezioni per problemi fisici (per fortuna lievi) che terranno fuori dal match sia Alterraun Verner che Mike Jenkins. Vedremo dunque a lungo sul campo di gioco i vari Banks e Gorrer (che dovrebbero partire da titolari) e ampiamente utilizzati saranno anche i vari Melvin, Carr, Lewis e Gaitor. Sempre rimanendo alla secondaria ma spostandosi alle safeties, i due titolari Barron e Goldson dovrebbero rimanere a lungo sulla sideline non essendo in perfette condizioni fisiche, e anche in questo caso potremo vedere impegnati a lungo i cosiddetti "rincalzi" (da Major Wright a Keith Tandy).

Ad ogni modo, un grosso in bocca al lupo ai nostri Bucanieri per l'esordio nella stagione 2014 e appuntamento a domani per commenti e impressioni sulla prima partita dei "nuovi" Bucs  di coach Lovie Smith.

lunedì 12 dicembre 2011

La disfatta

Nel disastroso massacro di Jacksonville mi pare si possano ritrovare un po' tutti gli elementi che hanno caratterizzato questa orribile stagione dei Bucs. Penalità, errori stupidi, fumble, intercetti, occasioni sprecate, l'impressione di potercela fare che – nel corso del match – si tramuta invece nella rara capacità di rivitalizzare avversari dati per morti... insomma, anche ieri sempre la solita storia.

Al peggio, evidentemente, non c'è mai fine. Sembrava impossibile riuscire ad andare oltre a quanto visto nelle imbarazzanti prestazioni casalinghe contro Houston e Carolina e invece i ragazzi di Morris sono riusciti a superarsi, arricchendo quel film dell'orrore che è la stagione 2011 di un ennesimo capitolo.

E dire che ieri le cose, nel primo quarto, sembravano mettersi per il verso giusto. Trovando – prima volta quest'anno – il TD nel primo possesso, limitando bene Jones-Drew e annullando Gabbert, e poi trovando il TD del 14-0 con uno scramble di Freeman...e invece, come non detto. E' bastato un quarto - il secondo - a Jacksonville per segnare 28 punti e chiudere la partita. Nel secondo tempo, altri due TD per i Jaguars e Bucs non pervenuti; solamente errori su errori, penalità, palle perse oltre ad una mancanza di concentrazione, un pressapochismo ed un atteggiamento di sufficienza davvero irritanti.

Con Raheem Morris che se ne stava lì sulla sideline, in evidente stato di shock, braccia conserte e sguardo perso nel nulla, capace solo di comunicare tensione e nervosismo alla truppa, alla quale ormai da tempo – quella di ieri è stata solo l'ennesima conferma – l'attuale head coach non riesce a trasmettere più nulla. Né cattiveria, né capacità di reazione, ed è davvero uno spettacolo triste vedere questo ragazzo di 35 anni che ormai non ha più la minima idea di che cosa inventarsi per uscire da queste sabbie mobili, alle prese con qualcosa – la gestione di un team professionistico di football – che è evidentemente al di sopra delle sue capacità.

Reagisse, almeno, prendesse a calci qualcuno o qualcosa, si levasse quelle inutili cuffie dalle orecchie e le gettasse a terra con rabbia.... forse non servirebbe a nulla, ma almeno darebbe un segno di vita e potrebbe dare se non altro una minima scossa ad una truppa che, senza nessuno che la guidi, è ormai allo sbando.

Così come nel calcio nostrano è segno di esonero imminente, quando i giocatori dopo un gol vanno ad abbracciare l'allenatore la cui panchina traballa, così le parole pro-Morris spese la scorsa settimana dai vari Price, Hayward, Miller, Briscoe & co. appaiono oggi più che mai come un epitaffio... infatti, se nonostante l'appoggio incondizionato (a chiacchiere) da parte della squadra, i risultati sono questi, beh, è evidente che c'è qualcosa, di molto grave, che non funziona proprio a livello di coaching staff e che urgono soluzioni drastiche.

Fermo restando che - acclarate le gravi colpe di Morris - coloro che scendono in campo, dopo questa ennesima disastrosa prestazione, farebbero bene a vergognarsi (tutti quanti, nessuno escluso) e anche molto per come, da mesi a questa parte, stanno "calpestando" la maglia che indossano. L'esperimento Morris – coach giovane, amico dei giocatori, quasi un fratello maggiore più che un Capo – è dunque ufficialmente fallito. Si torni all'Head Coach modello sergente di ferro/domatore di leoni, con frusta incorporata. Questi pagliacci che da mesi stanno disonorando i nostri colori direi che non meritano altro.

Ora la parola passa ai Glazer, poiché dubito che Morris decida di dimettersi, anche se questa sarebbe la scelta giusta da parte sua; forse, così facendo, Morris riuscirebbe davvero – per una volta! - a scuotere dal torpore in cui è caduta una squadra che ormai aspetta serenamente la domenica in attesa di sacrificarsi all'avversario di turno, senza nemmeno opporre troppa resistenza... Sul fatto che Morris non sia più ripresentabile, credo che nemmeno la Proprietà possa avere dubbi, al di là di quale sarà l'entità delle prossime tre (inevitabili) sconfitte nelle restanti partite di campionato.

Occorre cambiare molto – direi quasi tutto – a livello di coaching staff, intervenire seriamente nella free agency (magari portando a Tampa qualcosina di più che non un punter...), e operare bene nel prossimo draft, puntando alla ricostruzione di quei due reparti (CB e LB) che più di ogni altro necessitano di forze fresche e talento. Anche perché, cara famiglia Glazer, se non dovessero bastare dieci sconfitte consecutive per cambiare finalmente qualcosa... allora quando?!

venerdì 9 dicembre 2011

Jaguars-Buccaneers, il derby dei poveri

Le partite tra squadre dello stesso Stato sono quasi sempre caratterizzate da una sentita ed accesa rivalità. Non è però così per questo derby della Florida tra Jaguars e Buccaneers; sia perché di recente introduzione (solo 4 i precedenti, con i Bucs che hanno vinto il primo nel 1995 perdendo poi i successivi 3), sia soprattutto perché – quest'anno – la classifica parla chiaro: Jags e Bucs sono due tra le peggiori squadre dell'intera NFL, ed entrambe arrivano a questa partita con record stra-perdenti e con ben poco entusiasmo.

In realtà, le restanti 4 partite di questo campionato non sono forse poi del tutto inutili, in casa Buccaneers. Lo sono in termini di classifica, dato che ormai il sogno di agguantare una wild-card è definitivamente sfumato. Ma credo che i rimanenti incontri di questo 2011 con Jaguars, Cowboys, Panthers e Falcons avranno un qual certo peso, per determinare il futuro di Raheem Morris e del suo staff.

1995: Il RB Jerry Ellison corre contro la difesa 
dei Jaguars nel primo match tra JAX e TB

Soprattutto, dopo che in settimana l'intera squadra ha speso parole importanti per l'Head Coach, facendo capire che nelle prossime gare l'impegno sarà massimo – nonostante non ci siano più obiettivi concreti da raggiungere – proprio per salvare la scricchiolante panchina di Raheem.

Mi pare chiaro che se nelle prossime partite la squadra dovesse replicare gli immondi spettacoli a cui abbiamo assistito di recente, diventerebbe poi molto complicato per i Glazer dare continuità a questa linea tecnica, confermando Morris anche per il 2012. Infatti, se in questi ultimi 4 incontri il rendimento della squadra - pur giocando al 100% - si confermasse analogo a quello visto vs  Houston o Carolina, beh, la riconferma di Morris diventerebbe improponibile.

Temo invece che delle onorevoli sconfitte (o addirittura il ritorno alla W) nei prossimi 4 match potrebbero indurre i Glazer a dare continuità al “Progetto Morris”, considerando anche che Raheem ha già un contratto in essere anche per il 2012 e che il braccino corto della famiglia è universalmente noto.

Sono comunque curioso di vedere il match di Jacksonville e ancor di più quelli assai più difficili con Dallas, Carolina e Atlanta proprio per vedere se alla tante belle parole dei giocatori (“daremo tutto per Raheem”!) seguiranno poi anche fatti concreti. Premesso che chi guadagna svariati milioni di dollari all'anno per giocare a football, l'impegno massimo e assoluto lo dovrebbe garantire sempre e comunque - anche in una partita di preseason - e non solo quando si tratta di salvare la panchina di quel simpaticone del proprio head-coach.