lunedì 26 dicembre 2022

Bucs sempre brutti ma stavolta vincenti, espugnata Arizona in OT

Nel giorno di Natale i Bucs regalano una W ai propri tifosi, espugnando in rimonta, ed in overtime, il campo degli Arizona Cardinals con il punteggio di 19-16.

Il copione del match, comunque, è stato sempre il solito dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2022. 

Attacco pressoché inconsistente per tre quarti, e tentativo semidisperato di rimonta (questa volta andato a buon fine), con i Bucs sotto di dieci punti nel quarto conclusivo e con poco più di 8 minuti sul cronometro, che prima segnano un TD con White e poi infilano il FG dell'overtime.

Nel tempo supplementare la difesa è riuscita a fermare l'attacco di Arizona e poi Succop ha messo a segno il FG della vittoria, dopo un buon drive in cui Gage e Evans hanno consentito al nostro kicker di calciare da una buona posizione di campo (come ben sappiamo, da oltre le 50 yards Succop non la infila mai tra i pali).

Contro una squadra, i Cardinals, forse ad oggi la peggiore della NFL insieme ai Broncos, costretta a schierare il terzo QB McSorley, alla prima partita da starter in carriera, i Bucs hanno fatto una fatica davvero enorme a spuntarla.

Discreto primo drive di Brady e compagni, poi praticamente più nulla, se non un paio di brutti intercetti lanciati da Tom, peraltro protetto come sempre poco e male dalla OL che, priva anche di Donovan Smith, nel match di stanotte ha perso un altro elemento (Wells, ginocchio KO e out for season) e in cui il rientrante Wirfs ha giocato su una gamba sola.      

Il punto debole di Brady è la mobilità, se poi la OL non gli garantisce il tempo necessario per selezionare il ricevitore, sono dolori. Per fortuna ha funzionato ni maniera decente il gioco su corsa, con Fournette che ha fatto vedere buone cose sia su corsa che in ricezione.

La difesa ha fatto il suo dovere, per fortuna sono rientrati sia Winfield che Edwards, ma va sempre ricordata l'estrema pochezza degli avversari; perdere contro questi Cardinals sarebbe stato imperdonabile.

Domenica prossima ci sarà dunque lo "spareggio" contro Carolina, per decidere quale team vincerà la NFC South. I Panthers sono reduci da una splendida prestazione e da una convincente vittoria contro i lanciatissimi Lions. Inutile dire che, giocando come in questo weekend, tra Carolina e Tampa Bay non ci sarebbe partita.  

Vedremo se al RJS, nel primo giorno del 2023 ed in quello che è quasi un anticipo di playoff, Tom Brady farà un altro miracolo. Perché di miracolo ci sarà bisogno, per questi Bucs alla deriva, per vincere contro i Panthers e guadagnarsi la NFC South; per poi farsi asfaltare nel wild card game da chiunque sarà l'avversario, ma questa è un'altra storia, prima vediamo di superare l'ostacolo Panthers, e sarà un ostacolo tutt'altro che facile.

lunedì 19 dicembre 2022

Altro match da incubo per i Bucs, vincono i Bengals 34-23

Altra partita da dimenticare in fretta per i Bucs, sconfitti malamente in casa dai Bengals con il punteggio di 34-23.

Eppure, sembrava che dovesse andare a finire in modo diverso con Cincinnati: ottima partenza per Tampa Bay, che va avanti con merito sul 17-0, giocando in maniera fluida in attacco (e con un Evans finalmente cercato e trovato da Brady) senza concedere nulla agli avversari in difesa, se non un FG allo scadere del tempo.   

Nei primi trenta minuti, si sono visti forse i migliori Bucs della stagione, insieme a quelli dell'opener con Dallas. 

L'illusione, però è svanita immediatamente.

Il secondo tempo di Tampa Bay è roba da museo degli orrori, difficile anche da raccontare. Tra fake punt abortiti (ma non l'avevano avvisato, Bernard, che si trattava di un fake?!) intercetti, fumble, penalità a dir poco sanguinose (quel sack fantastico su un quarto down annullato per una stupidissima e inutile trattenuta), insomma, tutto quanto è  andato molto rapidamente in fumo...

La difesa per un po' ha retto, poi hanno tirato i remi in barca anche loro, lasciando che Cincinnati prima mettesse il punteggio al sicuro e poi bruciasse tempo sul cronometro prendendosi un primo down dopo l'altro.  

Questi Bucs sono una squadra senza speranza, ormai la stagione è finita e ancora siamo alla inutile ricerca della giusta chimica di squadra. L'esperimento Bucs 2022 è fallito, cerchiamo almeno di chiudere in maniera dignitosa quest'orribile campionato e poi prepariamoci a vedere un bel po' di facce nuove per il 2023. 

La cosa buffa è che anche le altre della NFC South continuano a perdere e, ad oggi, i Bucs  - questi orribili Bucs - andrebbero ai playoff; ma niente paura, giocando così perderemo anche le prossime tre partite e in postseason, giustamente, ci andrà qualcun'altro, Falcons, Saints o Panthers che siano. 

lunedì 12 dicembre 2022

Bucs non pervenuti, per San Francisco è una passeggiata

A San Francisco non c'è partita, i 49ers passeggiano sui Bucs travolti con il punteggio di 35-7.

Va tutto male per Tampa Bay, che non solo non riesce a contenere l'attacco avversario guidato nientemeno che dal temibilissimo Mr. Irrelevant (Brock Purdy, ultima scelta assoluta dello scorso draft) ma che ha contribuito non poco a determinare la vittoria dei californiani, con penalità sanguinose che hanno stroncato sul nascere ogni velleità di rimonta.

Si comincia subito malissimo, con un sack di Neal nel primo gioco del match punito con una violenza non necessaria. Poi l'holding di un sempre più involuto Donovan Smith, che ha vanificato la più bella giocata dell'anno (un TD pass di Brady per Evans da oltre 60 yards....), e infine l'intercetto di Nelson, annullato per una penalità chiamata al CB Carlton Davis (ma in quest'ultimo caso, va detto, la penalità proprio non c'era).   

Tutto malissimo dunque, con il coaching staff di San Francisco che ha dato lezione a quello di Tampa Bay: da una parte (i 49ers) una squadra che eseguiva tutto alla perfezione, con un QB a dir poco improvvisato ma perfettamente a suo agio, dall'altra (i Bucs) un team con poche idee e anche molto confuse: o corsa centrale con guadagno di una yarda, o passaggino per il RB con guadagno, nel migliore dei casi, di 2 o 3 yards. Nient'altro.

Alla fine ci si sono messi anche gli infortuni di Vea, Tryon e SMB, a colpire ancora di più una difesa già priva di elementi importanti. In pratica la partita era già chiusa dopo il primo tempo, nel finale ha addirittura trovato spazio, per i 49ers, il QB Josh Johnson, che i tifosi veterani dei Bucs ricorderanno come una delle scelte del draft didi Tampa Bay del lontano 2008 (l'HC era addirittura Gruden).

Il disastro mi pare totale, e da salvare non trovo davvero niente. Anche l'idea di far calciare un FG a Succop dalle 55, quando ancora c'era partita, è una idea folle considerato che Succop, da oltre le 50 yards non la infila mai tra i pali. Questo per dire dello stato confusionale in cui versano i vari Bowles e  Leftwich, evidentemente incapaci di gestire una squadra senza più la presenza del loro "mentore", Bruce Arians.       

Unica nota positiva, il nuovo ritornatore Thompkins: era dai tempi di Arrelious Benn (oltre dieci anni fa!) che i Bucs non ritornavano un kick off per oltre 50 yards; ma anche qui mi pare quasi una colpa del coaching staff essersi accorti solo ora, a campionato quasi finito, che avevamo in casa tenuto a marcire nella Practice Squad un giocatore in grado di ritornare i calci in maniera efficace e avere invece insistito per troppo tempo sul modestissimo Darden.

Domenica prossima sarà il turno dei Bengals, di banchettare sui resti dei Bucs, che a questo punto non credo riusciranno a vincere nemmeno la peggior NFC South di sempre. I Panthers che ieri hanno  sbancato Seattle, ma anche gli stessi Falcons o i Saints se non ci avessero regalato la "W" nello scorso monday night, non possono essere peggiori dell'attuale Tampa Bay, ad oggi team del tutto impresentabile. "Playoff ? Are you kidding me?" come direbbe Jim Mora in un famoso video di qualche tempo fa, mai così attuale in casa Bucs...

martedì 6 dicembre 2022

Monday night, Tom Brady guida i Bucs ad una incredibile rimonta!

Incredibile vittoria in rimonta dei Bucs, che nel Monday Night superano i New Orleans Saints con il punteggio di 17-16. 

A 5 minuti dalla fine del match, sotto per 3-16, nessuno avrebbe scommesso un dollaro sul fatto che che alla fine l'avrebbero spuntata Brady e compagni. 

Bucs orrendi per 55 minuti, incapaci di andare oltre un FG ed in difficolta a frenare i Saints, che possono recriminare per le tante occasioni che hanno avuto e che non hanno concretizzato, segnando un solo TD e tre FG.

Poi, quando ormai tutto sembrava perduto, ci ha pensato un distinto signore di 45 anni a cambiare faccia alla partita. Lanci chirurgici, e nonostante i suoi compagni facessero di tutto per perdere (l'holding di un sempre più involuto Donovan Smith che poteva costare la sconfitta...), ecco The G.O.A.T. che a tre secondi dalla fine scrive un'altra pagina della sua inimitabile carriera trovando il TD pass del pareggio per il RB White, con il preciso Succop a mettete l'XP del sorpasso. 

Finisce dunque 17-16 per i Bucs, e la gioia è parecchia, anche perché di rimonte del genere se ne vedono di rado e, storicamente, i Bucs sono di solito dalla parte sbagliata, cioè tali rimonte le subiscono anziché realizzarle.

Stavolta invece a masticare amaro (anzi, amarissimo) sono proprio gli arcirivali dei Saints, e soffiare a New Orleans una W che i Santi avevano già in tasca è proprio una bella soddisfazione, che peraltro si aggiunge alla W del match di andata.

Intendiamoci, di bello c'è solo questa epica rimonta, per il resto Tampa Bay continua a giocare malissimo, col freno a mano tirato, senza mai osare nulla. Paradossalmente, sembra che Brady e soci giochino meglio quando tutto sembra perduto, e allora viene fuori la classe di The G.O.A.T., non più imprigionato nella gabbia che il suo coaching staff sembra per assurdo avergli cucito addosso.

Poi è anche vero che mancavano elementi importanti come Wirfs e Winfield, ma non sarebbe giusto aggrapparsi alle assenze per l'ennesimo match sbiadito di questa stagione. 

L'unica cosa da salvare, e non è poco, è l'insperata rimonta ed una vittoria che dovrebbe dare buone probabilità ai Bucs di vincere la NFC South e dunque di arpionare un posto ai playoff. 

Mai dimenticarsi che, prima di Brady, di questi tempi in casa Bucs si pensava a come investire le scelte del prossimo draft, e che i playoff erano sì un appuntamento fisso, ma dal divano. Spiace piuttosto che tutto il talento che abbiamo (ed è tanto, basta guardare la batteria dei WR) non venga pienamente sfruttato.

Adeso ci sono due match molto difficili peri Bucs, San Francisco e Cincinnati. Vincerne anche solamente una potrebbe voler dire guadagnarsi un posto ai playoff, dato che le ultime tre partite saranno contro avversari non impossibili, quali Cardinals, Panthers e Falcons.

domenica 27 novembre 2022

Passo indietro dei Bucs, sconfitti dai Browns per 23-17

Le due vittorie contro Rams e Seahawks avevano fatto sperare in un cambio di direzione per i Bucs, che invece quest'oggi a Cleveland, contro i modesti Browns, hanno perso davvero in malo modo, in overtime, per 23-17.  

Purtroppo, ad oggi Tampa Bay è al livello di Cleveland, è una squadra mediocre con limiti gravi e sin troppo evidenti. Dopo un primo tempo in equilibrio, nel terzo periodo e anche all'inizio dell'ultimo quarto i Bucs sembravano avere in mano il match, grazie in particolare ad una difesa attenta e brava a limitare l'attacco avversario.

Ma le partite si vincono anche segnando e purtroppo quest'oggi l'attacco ha trovato enormi difficoltà a conquistare yards e a mettere punti sul tabellone; se si è capaci di realizzare solo 17 punti, non si può sperare di vincere, contro nessuno.

Poi, nel drive finale che ha condotto i Browns al pareggio, la difesa ha tenuto quasi sino in fondo, ma proprio all'ultimo, semi-disperato, tentativo Cleveland ha pareggiato. In overtime i Bucs hanno avuto per primi il possesso ma ormai l'attacco era del tutto fuori giri, e alla fine Cleveland ha meritatamente portato a casa la vittoria.

A tutto ciò, si aggiunge l'infortunio di una delle colonne della OL, Tristan Wirfs, uscito nel finale a causa  di un infortunio che speriamo non si riveli troppo grave.

Male, malissimo, qui invece di fare progressi si ritorna a dove eravamo un mese fa, e cioè nella mediocrità assoluta. Bisognava davvero impegnarsi, ma proprio tanto, per riuscire a perdere contro questi Browns, ed essere riusciti in questa impresa (al contrario) non depone davvero a favore di Brady e compagni.

domenica 13 novembre 2022

i Bucs vincono a Monaco, bloccata la rimonta di Seattle

I Bucs vincono, a Monaco di Baviera, superando i Seattle Seahawks con il punteggio di 21-16, al termine di una partita che Tampa Bay sembrava avere in pieno controllo, ma che invece ha visto nell'ultimo quarto un serissimo tentativo di rimonta da parte dei Seahawks, bloccato però dai Bucs bravi a conquistare i primi down necessari per portare a zero il cronometro. 

Il primo tempo è stato un monologo da parte di Brady e compagni, partita perfetta di Tampa Bay, brava a trovare l'endzone in attacco e ancora più brava in difesa ad annullare tutte le armi offensive di Seattle. 

Nel secondo tempo però, da un lato i Bucs non sono riusciti a chiudere il  match e complici alcune giocate demenziali, e mi riferisco in particolare al goffo tentativo di passaggio di Fournette per Brady ovviamente intercettato dai Seahawks, la partita si è di fatto riaperta e grazie ad alcune rocambolesche conversioni di quarti tentativi, Seattle si è presentata negli ultimi minuti con tutta l'inerzia del match a proprio favore.

Qui però sono stati proprio bravi i Bucs a mantenere il sangue freddo, e a trovare le yards necessarie - alternando passaggi a giochi di corsa, evitando così di essere troppo prevedibili per la difesa di Seattle - per guadagnare un paio di decisivi primi down e chiudere il match mangiandosi i secondi che servivano per concludere la partita.

Bucs decisamente in crescita  - soprattutto quelli dei primi trenta minuti - rispetto a quelli orripilanti delle partite con Pittsburgh e Carolina, e decisamente più fluidi in attacco anche rispetto al match con i Rams di domenica scorsa. Finalmente oggi ha funzionato il gioco su corsa, e anche Brady - intercetto a parte - ha giocato una partita più solida rispetto alle ultime. Bene anche in difesa, anche se nel finale non bisognava consentire a Seattle di rifarsi così sotto nel punteggio, riaprendo un match che pareva già concluso.   

Chiaramente la squadra è ancora convalescente, tanto è vero che stasera ha rischiato davvero di perdere un match di fatto dominato per quasi tre quarti. L'importante, comunque, è che ci siano dei segnali di risveglio, e che la squadra abbia messo a segno due W di fila, utili per il morale ma anche per la classifica, visto che per vincere la NFC South quest'anno non è che ci voglia chissà quale squadrone, e anche questi Bucs così poco (con)vincenti, alla fine potrebbero spuntarla, guadagnandosi così la sempre preziosa opportunità di tornare in campo a gennaio. 

lunedì 7 novembre 2022

Con i Rams ci pensa Brady, a salvare i Bucs a 9 secondi dalla fine...

Si interrompe a tre la striscia di sconfitte consecutive per i Bucs, che contro i Los Angeles Rams tornano alla vittoria con il punteggio di 16-13. 

Ma quanta fatica per riuscire ad ottenere questa W...

Al Raymond James Stadium sono scese in campo due squadre, Rams e Buccaneers, in evidente ed estrema difficoltà, e la partita è stata davvero modesta, da un punto di vista tecnico. 

Pochi i primi down conquistati dalle due squadre, tanti "3 and out", ed il migliore per Tampa Bay è stato di gran lunga il punter Jack Camarda, per capire quale fosse il livello del match.

Tutto questo, fino a nove secondi dalla fine...

Sotto per 9-13, Tom Brady ha orchestrato il più classico dei drive vincenti, in rimonta, cosa per lui del tutto normale ma alla quale, da tanto, non eravamo più abituati. E invece è stato proprio bello rivedere, in quel drive finale, il Tom dei bei tempi, sicuro nel recapitare il pallone ai ricevitori liberi, e soprattutto finalmente in grado di trovare l'endzone, con il più classico dei "TD pass" per il TE Otton.

Touchdown Buccaneers, e quarta vittoria stagionale in archivio per Brady e soci.

Per 59 minuti, però, sono stati i soliti Bucs degli ultimi tempi, incapaci di correre, non in grado di fornire adeguata protezione a Brady, che di fatto ha poco più di un paio di secondi per lanciare il pallone, tenuti in partita da una difesa che, trascinata da un Vita Vea sempre più dominante, ha concesso davvero poco ai Rams, che sono sembrati un po' la copia dei Bucs, anch'essi incapaci di far girare l'attacco e tenuti pure loro in partita dal reparto difensivo.

Portiamoci dunque a casa questa sudata vittoria e speriamo che questa W faccia bene alla squadra, ma è evidente che in prospettiva playoff, se Tampa Bay vuole tornare in campo a gennaio, non può limitarsi a giocare in maniera efficace e produttiva un solo drive, né si può sperare di trovare sempre avversari "collaborativi" come gli spenti Rams scesi in campo questa notte al RJS...  

venerdì 28 ottobre 2022

Continua la serie negativa dei Bucs, vincono i Ravens 27-22

Non si arresta la serie di sconfitte dei Bucs, giunti al quinto KO nelle ultime sei partite disputate. Questa volta sono stati i Ravens a superare Brady e compagni, con il punteggio finale di 27-22.

Ci eravamo illusi un po' tutti, stanotte, dopo un buon primo quarto in cui Baltimore era sembrata in evidente difficoltà sia in attacco, con Lamar Jackson spesso fuori giri, che in difesa, in affanno a contenere un attacco di Tampa che sembrava essere tornato quello fluido e produttivo degli ultimi due anni.

L'illusione, purtroppo, è durata davvero poco. Ed il secondo tempo è stato in pratica dominato da Baltimore, che insistendo con il gioco sulle corse ha non solo mantenuto a lungo il possesso ma ha macinato yards in maniera inesorabile, senza che la difesa dei Bucs, che ieri ha perso anche Barrett, potesse in qualche modo limitarla.

E purtroppo sono riemersi anche tutti i limiti dell'attacco, dove a parte qualche giocata del tutto estemporanea, nulla gira come dovrebbe. Fournette sulle corse non riesce mai a guadagnare yards, Brady forza moltissimo (ieri i Ravens si sono mangiati almeno tre intercetti quasi fatti) e arrivati nei pressi dell'endzone avversaria, varcarla diventa un'impresa ai limiti dell'impossibile. 

L'impressione è quella di una squadra che giri a vuoto, priva di qualsiasi fiducia in se stessa e consapevole dei propri evidenti limiti. 

I Bucs hanno perso contro squadre onestamente più che mediocri come Pittsburgh e Carolina, con Baltimore hanno retto per un quarto, e con Atlanta, altro team assai modesto, se gli arbitri non avessero beneficiato Tampa Bay con quel fallo chiamato nel finale a favore di Brady, probabilmente avrebbero perso anche quella...

La prossima settimana giocheremo contro i campioni in carica, i Los Angeles Rams, tradizionale bestia nera dei Bucs, e onestamente non so come potrebbe essere possibile pensare di batterli, continuando a giocare come stiamo facendo.     

E' un peccato che un fuoriclasse immenso come Tom Brady abbia un crepuscolo di carriera così negativo; purtroppo la benzina sembra davvero finita e - anche se dirlo adesso, a posteriori, è sin troppo facile - la scelta di The G.O.A.T. di lasciare il football lo scorso febbraio era molto probabilmente quella giusta...  

domenica 23 ottobre 2022

Sconfitti anche dai Panthers, i Bucs iniziano a scavare...

Dopo il brutto KO di domenica scorsa a Pittsburgh, oggi contro i Panthers si sperava che i Bucs avrebbero iniziato la risalita contro avversari modesti e che in settimana avevano scambiato con Arizona e San Francisco due dei loro migliori elementi, il WR Anderson e il RB  McCaffrey.

E invece, dopo avere toccato il fondo con gli Steleers, Brady e compagni a Charlotte hanno pensato bene di iniziare a scavare...

Prestazione ignobile, sotto tutti i punti di vista, c'è davvero poco altro da aggiungere.

Certo, se Evans non avesse droppato quel pallone ad inizio partita i Bucs sarebbero andati subito avanti per 7-0 e forse avremmo visto un'altra partita, ma quel pallone Mike non l'ha preso e dunque è inutile stare a rimpiangere quello che non è mai accaduto.

Brady sembra proprio avere finito la benzina, non riesce più a trovare l'endzone e nei momenti cruciali è il lontano parente del giocatore che tutti conoscevamo. Il gioco su corsa non esiste, chiudere un "3 and 1" è una missione impossibile, e perfino l'attacco dei tempi bui di Greg Schiano era più fluido e pericoloso di quello attuale, al momento il peggiore (di gran lunga) dell'intera NFL.

La difesa almeno ci prova, ma ormai non ce la fa più a tenere per tre down, e gli avversari guadagnano yards sulle corse come non accadeva da anni. Suh e JPP in pratica non sono stati sostituiti, e i risultati si vedono. Aggiungiamoci una secondaria che perde i pezzi (oggi niente Davis nè SMB e Winfield è uscito per una "concussion") e dunque anche i derelitti Panthers, dopo gli altrettanto scarsi Steelers, li abbiamo fatti sembrare uno squadrone.

Stagione praticamente in archivio, non tanto per la classifica dato che la NFC South, essendo una pessima division, è ancora del tutto aperta, quanto perché il gioco espresso dai Bucs è davvero avvilente. 

Non c'è uno straccio di idea, in sideline Bowles e Leftwich dormono che è una meraviglia, e purtroppo ho il sospetto che da qui a gennaio sarà un campionato molto ma molto lungo per i nostri colori...       

domenica 16 ottobre 2022

Bucs pessimi, sconfitta meritata a Pittsburgh

Meritata sconfitta dei Bucs, superati a Pittsburgh dagli Steelers con il punteggio di 20-18.

Prestazione davvero orribile da parte di Tampa Bay, peraltro contro le seconde e terze linee degli Steelers, decimati dagli infortuni e che nel corso della partita hanno perso anche altri elementi, tra cui il QB Pickett. Ma proprio il sostituto di Pickett, Trubisky, ha convertito cruciali terzi down (e lunghi), chiudendo così la partita a favore di Pittsburgh.

Bucs orrendi, dicevamo, alla peggiore partita dell'anno. Irriconoscibile Brady, che oggi sembrava averne 55 di anni e completamente scellerato il play calling: inutili corse centrali, mai un terzo down chiuso, incapaci di segnare un TD una volta in redzone. Oggi è sembrato quasi di rivedere i Bucs di Lovie Smith con McCown come QB...

Difesa: è inutile giocare bene i primi due down per poi consentire agli avversari di chiudere (a ripetizione) il terzo down (e lunghissimo). E' accaduto troppe volte questa sera, peraltro contro Mitch Trubisky, con tutto il rispetto uno dei QB meno temibili dell'intera NFL (ma che stasera abbiamo fatto sembrare la reincarnazione di Joe Montana).  

Non fosse stato per Succop, che ha infilato anche un FG dalle 55 yards, nemmeno saremmo arrivati  a giocarcela fino all'ultimo quarto. Davvero inaccettabile che contro un avversario privo di quasi tutta la secondaria titolare, Brady non abbia mai cercato il profondo, limitandosi ai passagini corti per il RB e a quelli a media distanza per Godwin e i TE (ignorando Evans e senza mai chiudere un down, ovviamente). Penosa la strategia sul terzo e corto, per tacere della OL, lontana parente di quella a cui ci eravamo abituati nelle ultime due stagioni.

Infine, anche il brutto infortunio di Brate, colpito alla testa e rimasto a terra per una decina di  minuti prima di uscire in barella, speriamo davvero che non si tratti di nulla di troppo serio per Cam, che per fortuna uscendo ha alzato li pollice, come per tranquillizzare e dire che in fondo la situazione non era poi così grave.

Tornando al football giocato, se questi sono i Bucs possiamo anche iniziare a pensare alla prossima stagione; in quanto a Brady, oltre alle sfuriate in sideline contro i compagni della OL, farebbe bene a concentrarsi un po' di più sui Bucs (capisco possa essere distratto dai problemi familiari, ma, ad esempio, era proprio il caso venerdì notte di partecipare a Manhattan al festino di matrimonio di Kraft, l'owner dei Patriots?). 

Davvero malissimo tutto, stasera. Dai punt sbilenchi di Camarda a "non-ritorni" di Darden (altro elemento impresentabile), direi che a Pittsburgh abbiamo toccato il fondo. Domenica prossima, nel delicatissimo match in trasferta con i Panthers, non possiamo che iniziare risalire la china. Oppure, cominciare a scavare, ma è meglio non pensarci neanche, all'ipotesi di ripetere un'altra imbarazzante prestazione come quella di stasera...

domenica 9 ottobre 2022

Vittoria sofferta per i Bucs, superati i Falcons per 21-15

I Bucs tornano alla vittoria dopo due sconfitte consecutive, ma quanta fatica per superare gli Atlanta Falcons, peraltro privi di due dei migliori elementi dell'attacco, Pitts e Patterson.

In realtà, all'inizio del quarto periodo la W sembrava ampiamente al sicuro, trovandosi i Bucs in vantaggio per 21-0. Invece, se non fosse stata per un paio di fischiate arbitrali a favore, probabilmente adesso staremmo commentando un incredibile KO per Brady e compagni.  

Sotto per 21-0 Atlanta non ha smesso di giocare, ha martellato la difesa di Tampa Bay con il gioco su corsa, ed è tornata pienamente in partita, sotto di solamente sei punti. 

Nel finale, come detto, Atlanta avrebbe probabilmente vinto la partita contro i Bucs in confusione totale, se due discutibili flag a favore di Tampa Bay (soprattutto il "roughing the passer" per quello che sembrava essere un sack duro ma comunque regolare) non avessero consentito ai padroni di casa di portare a casa la W. 

Luci e ombre dunque, bene per tre quarti, malissimo nel periodo decisivo, rischiando così di compromettere una partita già in archivio. Certo che se si fa tutta questa fatica per superare avversari più che abbordabili come i Falcons, viene da chiedersi se questa squadra sia in grado di competere ai massimi livelli; dopo le due sconfitte contro squadre forti come GB e KC, oggi contro i più modesti Falcons non era ammissibile un'alta sconfitta, ma se non fosse stato per quelle flag nel finale di match... 

Domenica prossima si va a Pittsburgh, contro un'altra squadra in difficoltà, oggi battuta nettamente dai Bills. Se tra sette giorni i Bucs giocheranno come nei primi tre quarti di questa sera, attacco preciso e difesa attenta, la W è ampiamente alla portata. Se invece andrà nuovamente in scena lo spettacolo pietoso del quarto periodo, non potrà che finire malissimo, non è che possono sempre salvarci le flag arbitrali...

lunedì 3 ottobre 2022

Bucs mai in partita, vincono i Chiefs per 41-31

Il punteggio finale, 41-31 per Kansas City, è sin troppo generoso con i Bucs, davvero mai in partita e dominati dagli avversari sin dalla prima azione, un maldestro kickoff return del rookie White concluso con un sanguinoso fumble perso.

Da lì in avanti, Mahomes è salito in cattedra, mettendosi in tasca la difesa di Tampa Bay, convertendo un terzo down dopo l'altro, e segnando praticamente ad ogni possesso. La difesa dei Buccaneers, eccellente nelle prime tre partite, contro i Chiefs ha concesso di tutto, sia sul gioco aereo che sulle corse.

Per quanto riguarda l'attacco, anche se alla fine i 31 punti segnati non sono pochi, va detto che ci sono stati errori gravi (quel fumble sul finire di primo tempo...), e poi è stato troppo mono dimensionale: bene le 385 yards e i 3 TD lanciati da Brady, ma il gioco su corsa ha non ha prodotto davvero nulla,  e sarà il caso che Leftwich si inventi qualcosa perché non è possibile rinunciare completamente al running game come hanno fatto ieri i Bucs contro i Chiefs.

Male anche gli special team, oltre al disastro di White anche il punter Camarda ha calciato male sia i punt che i kick-off, ma che lo ST sia un punto debole della squadra non è una novità. Chissà se e quando rivedremo un calcio non dico ritornato in endzone ma quantomeno nella metà campo avversaria...

Tampa Bay esce dunque ridimensionata dai due scontri al vertice con Green Bay e Kansas City, entrambe corsare al Raymond James Stadium, dove domenica prossima Tampa Bay ospiterà gli Atlanta Falcons, per un match in cui è in gioco la leadership della NFC South visto che Buccaneers e Falcons sono entrambe  in testa con il record, non particolarmente lusinghiero, di 2-2.

I Bucs devono cambiare marcia, se vogliono recitare un ruolo da protagonisti in questo campionato; contro Atlanta, in un match sula carta abbordabile e per questo molto pericoloso, non sono ammessi ulteriori passi falsi.

lunedì 26 settembre 2022

I Packers vincono 14-12, non basta l'ottima difesa dei Bucs

I Green Bay Packers escono vincenti dal Raymond James Stadium, dopo avere superato Tampa Bay con il punteggio di 14-12.

La prestazione della difesa dei Bucs, davvero eccellente a parte un difficoltoso primo quarto, non è stata sufficiente per conservare l'imbattibilità stagionale. 

Avremmo firmato tutti, alla vigilia del match, per tenere l'attacco di Rodgers a soli 14 punti sul tabellone, ma purtroppo il reparto offensivo guidato da Brady ha prodotto troppo poco, e i 12 punti segnati dai Bucs non sono stati sufficienti per arpionare la terza W del 2022.

Certo, non mancano le "giustificazioni" alla opaca prestazione dell'attacco, perché oltre ad una OL malconcia e priva di elementi importanti, ieri Brady ha dovuto fare a meno di tutti e tre i suoi principali bersagli, dato che Evans, Jones e Godwin erano, per varie ragioni, inutilizzabili.

Il WR Gage ha ricevuto molti palloni anche se per guadagni abbastanza modesti, ma il rendimento da parte degli altri WR è stato insufficiente per sperare di battere i Packers, e poi va rilevato come Brady faccia fatica ad innescare i TE, ieri sia Brate che Rudolph si sono visti troppo poco, considerata la situazione di emergenza a livello di ricevitori.

Oltre agli infortuni, da segnalare le troppe penalità, tra cui quella sanguinosa nel tentativo di conversione da due punti che avrebbe portato al pareggio e all'overtime, nonché i due fumble persi da Perriman e Gage, regali di cui Green Bay non aveva certo bisogno.

I Packers, dopo un buon avvio, si sono spenti a partire da un fumble commesso quasi sulla goal-line dei Bucs. Da quel punto del match, la difesa di Tampa Bay non ha più concesso nulla all'attacco di Rodgers, peccato che a ciò non sia corrisposto un buon lavoro da parte del reparto offensivo in Red and Pewter.

Adesso c'è un'altra partita molto complicata, sempre in casa, contro i Chiefs, ieri sconfitti dai Colts all'ultimo secondo. Sarà un'altra battaglia, in cui la difesa dovrà produrre l'ennesima super prestazione e l'attacco dovrà iniziare a macinare gioco e a produrre punti. Speriamo di recuperare, oltre a Evans, almeno uno tra Godwin e Jones, perché con questa batteria di ricevitori, ormai è chiaro, l'attacco guidato da Brady fa davvero una fatica enorme a produrre qualcosa di decente.

domenica 18 settembre 2022

Bucs, la vittoria più bella: espugnata New Orleans!

Si interrompe per i Bucs la serie negativa contro New Orleans, e dopo sette sconfitte consecutive in regular season (ma non va dimenticata la W ottenuta da Brady e soci nei playoff 2020) è finalmente arrivata una vittoria per Tampa Bay, che ha espugnato il campo avversario con un rotondo 20-10.

Ci sarebbe davvero molto da dire su questo match: brutto sporco e cattivo, come da ormai consolidata tradizione quando si affrontano Bucs e Saints. 

Ma cerchiamo di andare con ordine. Parte meglio New Orleans che va subito sul 3-0, ma da lì in poi Winston non ne azzecca più una e la difesa di Tampa sale in cattedra e replica la prestazione eccellente di sette giorni prima a Dallas. 

Il problema è che in attacco i Bucs non girano, le assenze di Godwin e Jones dimezzano  le armi a disposizione di Brady, e a questo si aggiungono i problemi della OL, che già priva di Donovan Smith perde anche il suo sostituto, Wells.

Poi, la gigantesca rissa, che cambia completamente l'inerzia della partita. 

Espulsi Mike Evans e il CB Lattimore (ormai è un appuntamento fisso il match di pugilato tra i due, ogni volta che si affrontano New Orleans e Tampa), per i Bucs le cose sembrano volgere al peggio, considerato che a Brady restavano come bersagli i soli Perriman, Gage e Miller e che il clima in cui si giocava era diventato a dir poco torrido. 

Insomma, sembrava che i Saints avessero portato il match proprio lì dove volevano loro, consci di essere inferiori tecnicamente, e cioè buttandola sulla "mattanza" e sul gioco sporco, specialità in cui sono riconosciuti maestri.

E invece, questa volta gli è andata male, ai "Santi".

Dopo la "tonnara", infatti, i Bucs mettono la freccia e sorpassano con un bel TD "Brady to Perriman" e con un Succop impeccabile dalle non facili 47 yards, mentre ad andare in confusione sono stati proprio i padroni di casa, ed in particolare la nostra cara vecchia conoscenza Jameis Winston, che nella fase cruciale dell'incontro è ritornato ad essere quello che abbiamo visto a Tampa per 5 anni: un incredibile "sparacchiatore" sul profondo, spesso però consegnando l'ovale nelle mani dei difensori avversari, anziché in quelle dei propri ricevitori.

E così, dopo tre intercetti di Jameis, due di Dean ed uno riportato in endzone da Edwards, il sipario cala lentamente ma inesorabilmente sul match: vince Tampa per 20-10 e va bene, anzi benissimo così. Avere mantenuto il sangue freddo nei momenti cruciali, da parte dei Bucs, è stato determinante per spezzare questa serie infinita di sconfitte con New Orleans. 

Adesso si torna a giocare a football, domenica prossima ci sarà l'esordio casalingo al RJS per i Bucs contro i Packers, una delle squadre favorite per la vittoria finale; si torna a giocare a football, dicevamo, e così sarà fino alla prossima partita con i Saints, contro i quali, ormai è abbastanza chiaro, non è più football, ma quasi un altro sport...    

lunedì 12 settembre 2022

Ottimo inizio per Tampa Bay, espugnata Dallas 19-3

Inizia nel migliore dei modi la stagione 2022 dei Bucs, con una prestazione convincente ed una vittoria mai in discussione in un campo sempre difficile come quello dei Dallas Cowboys.

19-3 il punteggio finale per Brady e soci, al termine di un match in cui sembrava a tratti di rivedere i Bucs dei primi anni 2000, difesa solidissima in grado di contenere gli avversari e gioco su corse produttivo ed efficace per guadagnare yards e consumare tempo sul cronometro. 

In attacco Tampa Bay ha sprecato parecchio, e una volta arrivata nei pressi dell'endzone si è per lo più dovuta accontentare di un FG, trovando l'endzone solo una volta con una spettacolare ricezione di Mike Evans.

Va detto che è quasi inevitabile che sia così, considerato che in preseason i titolari hanno giocato pochissimi snap e che ci vorrà del tempo per migliorare la "chimica" con i nuovi innesti, anche se, per esempio, Julio Jones ha dimostrato di essere ancora un WR di enorme classe, sicuramente un'arma importante per l'arsenale offensivo dei Bucs.

Ottimo Fournette sul gioco di corsa, ampiamente oltre le 100 yards, mentre per la difesa la prestazione positiva si estende a tutti i reparti, dalla secondaria alla linea, senza dimenticare l'ottima partita del LB White.

Capitolo infortuni: sia Chris Godwin, che rientrava dopo il bruttissimo infortunio al ginocchio dello scorso anno, che Donovan Smith hanno abbandonato anzitempo il match, speriamo che i loro problemi (muscolare per Godwin e al gomito per Smith, non si rivelino particolarmente gravi.)

Domenica prossima, infatti, i Bucs sono attesi da un match decisamente impegnativo: ancora una trasferta, questa volta a New Orleans, contro un avversario sulla carta ampiamente abbordabile ma contro il quale, nonostante Brady, Tampa Bay ha fatto negli ultimi anni molta fatica e che ieri, in rimonta, ha espugnato il campo degli Atlanta Falcons all'ultimo secondo.  

domenica 28 agosto 2022

Ultima di preseason, Colts-Bucs 27-10

Si conclude con la terza sconfitta su tre partite disputate l'ultimo match di preseason per i Bucs: 27-10 il risultato finale a favore di Indianapolis. Adesso, due settimane di pausa e appuntamento il 9 settembre per l'opener, in trasferta a Dallas contro i Cowboys.

Nel match di ieri, da segnalare il ritorno sul terreno di gioco di Tom Brady, che ha giocato solo il primo drive per lasciare poi spazio a Gabbert e Trask. 

Purtroppo, anche contro i Colts ci sono stati degli infortuni, sia Hainsey che Leverett, due uomini della già malconcia linea offensiva, hanno dovuto lasciare il campo anzitempo per problemi fisici che speriamo non si rivelino particolarmente seri. 

Per il resto, ampio spazio come sempre accade in preseason alle seconde e terze linee; da segnalare un errore su un FG dalle 52 yards da parte di Borregales, il che forse farà conservare a Succop il ruolo di kicker, nonché i punt abbastanza modesti da parte di Jake Camarda. Certo che se il potenziale della sua gamba è davvero quello visto in preseason, è proprio incredibile avere speso una quarta scelta al draft per acquisirlo, dato che nelle tre partite sin qui disputate Camarda non ha fatto vedere nulla che ne giustificasse la chiamata con una pick così alta.

In queste due settimane che ci separano dall'opener speriamo che si svuoti un po' l'affollata infermeria, che Chris Godwin torni disponibile, e che Tom Brady non senta troppo sulle sue spalle il peso delle sue 45 primavere... sarà di sicuro una stagione lunga e complicata, l'augurio è che quella che probabilmente sarà l'ultima cavalcata da parte di The Goat si possa concludere nel migliore dei modi per questo leggendario giocatore (oltre che, ovviamente, per la squadra in cui milita...). 

GO BUCS! 

domenica 21 agosto 2022

I Titans superano i Bucs 13-3 nella seconda di preseason

Vittoria per 13-3 di Tennessee, che supera Tampa Bay in un tipico match di preseason, non particolarmente interessante ed in grado di offrire  pochi spunti rilevanti in vista dell'imminente inizio della regular season.

Pochi i titolari impegnati da parte di coach Bowles, ma rispetto all'incontro con Miami si sono visti in campo, nei primi giochi, alcuni starter quali ad esempio Fournette in attacco e Tryon in difesa.

Gabbert ha guidato la squadra solo nei primi drive per lasciare poi ampio spazio a Kyle Trask per tutto il resto del match. L'ex Gator però non ha brillato, lanciando, oltre ad un brutto intercetto, anche altre palle sbilenche e trovando raramente i ricevitori liberi. Va anche detto che i suoi bersagli sono stati, in pratica, le riserve delle riserve, dato che nessuno dei "big" tra i WR dei Bucs ha messo fino ad ora piede in campo in queste partite di preseason.

Unica nota lieta dell'attacco un FG messo a segno da Ryan Succop dalle 52 yards, una distanza spesso proibitiva per lui. Purtroppo c'è poi da registrare l'ennesimo infortunio di questa preseason per un componente della OL, la guardia Aaron Stinnie, che ha lascito il campo per problemi ad un ginocchio. 

Nella notte di sabato 27 agosto i Bucs disputeranno l'ultima partita di precampionato, sempre in trasferta, ad Indianapolis contro i Colts.  

martedì 16 agosto 2022

Carl Nassib torna ai Bucs, firmato un contratto annuale

Carl Nassib è nuovamente un giocatore dei Tampa Bay Buccaneers. L'ex OLB dei Las Vegas Raiders, attualmente senza contratto, ha siglato nella giornata di ieri un accordo annuale con i Bucs.

La firma di Nassib si è resa necessaria considerato che Tampa By ha perso per parecchio tempo il LB Cam Gill, infortunatosi ad un piede contro Miami, e dunque era necessario trovare un giocatore di valore da inserire a roster per dare specifica profondità ad un reparto assottigliatosi dopo la perdita di Gill. 

Carl Nassib, che a Tampa ha disputato due buoni campionati nelle annate 2018 e 2019, nelle ultime due stagioni ha indossato l'uniforme dei Raiders, senza ottenere risultati particolarmente brillanti, e di lui si è più parlato per motivi extra football (Nassib è stato il primo giocatore professionista ad aver fatto "outing" mentre è in attività) che per ragioni tecniche. 

Nel corso della partita con i Dolphins si è infortunato seriamente anche anche il RB/KR Kenjon Barner, inserito in IR e per il quale la stagione 2022 è già terminata. In sostituzione di Barner i Bucs hanno firmato il RB Patrick Laird, giocatore con alle spalle tre stagioni in NFL proprio nelle fila di Miami.   

domenica 14 agosto 2022

Primo match di preseason, vincono i Dolphins per 26-24

Primo match di preseason per i Bucs, che al Raymond James Stadium sono stati superati dai Miami Dolphins con il punteggio di 26-24.

Per essere un'amichevole precampionato, la partita è stata abbastanza interessante, per quanto possa esserlo una gara disputata a metà agosto, comunque combattuta sino all'ultimo secondo, quando il tentativo di FG di Borregales dalle 49 yards si è infranto sul palo regalando la vittoria a Miami.

In campo sono scese solamente le riserve, dei titolari neanche l'ombra. Giusto così, inutile evitare il rischio di altri infortuni, dopo quello molto serio che ha tolto dai giochi, forse per l'intera stagione, il centro titolare Ryan Jensen, il cui ginocchio è andato KO ad inizio training camp.

Titolari assenti dalla partita ma tutti presenti sulla sideline, a parte Tom Brady, a cui sono state concesse un paio di settimane di "permesso" per motivi familiari, a proposito dei quali non sono trapelati molti dettagli, anche se non dovrebbe trattarsi di problemi di salute.

Tornando all'incontro con Miami, mi sarei aspettato qualcosa di più dal rookie punter Camarda (scelto al quarto giro), soprattutto maggiore potenza, e da parte del quale speriamo di non vedere più penalità gravi per un punter, come il kick-off spedito fuori dalla sideline con conseguente penalità.

Il ruolo di kicker è stato invece ricoperto per questa partita da Josè Borregales, il cui errore è costato la vittoria ai Bucs ma che sin lì era stato perfetto infilando anche un difficile calcio dalle 55 yards. Vedremo chi la spunterà tra lui e Succop per il ruolo, delicato e spesso decisivo, di kicker titolare.

Ma l'attenzione principale era per il QB Kyle Trask, che ha giocato quasi tutto l'incontro a parte i primi due drive in cui a guidare la squadra è stato il veterano Gabbert. Va detto che Trask non ha giocato male, convertendo anche un quarto down nel drive finale, peccato per un brutto "blackout" nel finale di primo tempo, in cui ha lanciato prima un intercetto e subito dopo ha perso un fumble, consentendo a Miami di segnare 14 punti in meno di un minuto e di mettere sul tabellone i punti rivelatisi decisivi per la vittoria dei Dolphins.

Il braccio è buono, la mobilità va migliorata, sicuramente è arrugginito per non avere mai giocato un match da oltre un anno, ma di sicuro Trask va rivisto con attenzione nelle prossime partite in cui avrà senz'altro ancora molto spazio, per capire se potrà contendere a Gabbert il ruolo di backup di Tom Brady e soprattutto se, in prospettiva, potrà essere lui il giocatore su cui puntare per il dopo-Brady.

Nella notte di sabato prossimo è previsto il secondo incontro di preseason per i Bucs, impegnati in trasferta a Nashville contro i Titans.

mercoledì 27 luglio 2022

Colpo a sorpresa dei Bucs, firmato il WR Julio Jones

Colpo a sorpresa dei Bucs, che hanno sottoscritto un contratto annuale con il WR Julio Jones.

Sì, si tratta proprio di quel Julio Jones, per tanti anni avversario dei Bucs con la maglia degli Atlanta Falcons ed incubo delle nostre secondarie. Reduce da una stagione sfortunata ai Titans, in cui ha dovuto fronteggiare parecchi problemi fisici, Jones in pratica va a prendere il posto, nel roster dei Bucs, di Antonio Brown. per comporre insieme a Mike Evans e Chris Godwin un trio di ricevitori ad altissimo potenziale (per la gioia di The GOAT).

Senza dimenticare che in offseason, al reparto dei ricevitori di Tampa Bay, era stato già aggiunto Russell Gage, altro ottimo elemento (e senza tralasciare i vari Perriman, Grayson e Miller, altri validi backup WR). Inutile soffermarsi sul valore di Julio Jones, un futuro Hall of Famer e giocatore di estremo talento, l'unico punto interrogativo riguarda le sue condizioni fisiche, che la scorsa stagione ne hanno limitato pesantemente il rendimento.  

La batteria dei ricevitori dei Bucs, con l'innesto di Jones, è al top dell'NFL, e credo che Brady non potrebbe essere più contento di avere simili bersagli. Certo, poi c'è tutto il resto della squadra, speriamo che i nuovi innesti, in particolare i rookie Goedeke per la linea offensiva, White per i RB e Otton per i TE possano offrire da subito un buon rendimento, perché per vincere, purtroppo, non basta mettere insieme un reparto da WR formato da tutti Hall of Famer o quasi. 

martedì 26 luglio 2022

Kyle Rudolph, un TE veterano per i Bucs

I Bucs hanno ufficializzato ieri la firma di Kyle Rudolph, TE veterano di 32 anni con 11 stagioni di NFL alle spalle, che ha siglato con Tampa Bay un contratto annuale.

L'accordo con Rudolph, a cui va aggiunto il fatto che i Bucs hanno messo sotto contratto tutti i rookie draftati ad aprile, è importante perchè dopo il ritiro di Gronk e la partenza di O.J. Howard per Buffalo, in pratica roster, alla voce TE, era rimasto il solo Cam Brate.

Rudolph, scelto al secondo giro del draft 2011 dai Vikings, ha trascorso in Minnesota 10 stagioni, mentre lo scorso anno ha indossato l'uniforme dei NY Giants. Si tratta di un ricevitore affidabile, che dovrà farsi trovare pronto alle spalle di Brate soprattutto se il rookie Cade Otton, che si spera possa dimostrarsi una scelta azzeccata, dovesse incontrare qualche difficoltà al suo esordio tra i Pro.

martedì 21 giugno 2022

Rob Gronkowski annuncia il ritiro dal football

E' stato lo stesso Gronkowski ad annunciare quest'oggi il ritiro dal football giocato, sul suo profilo Instagram. Si conclude così la lunga incertezza, durata cinque mesi, relativa al futuro del TE #87.

Premesso che è tutto da vedere se questo sarà il ritiro "definitivo" di Gronk, che già si era ritirato una volta prima di ripensarci e ritornare in campo con i Bucs, la decisione del giocatore, che pure era abbastanza nell'aria, lascia un discreto vuoto nelle fila di Tampa Bay, che nel reparto dei TE ha l'unica certezza in Cam Brate considerato che gli altri due TE Kieft e Otton sono rookie draftati lo scorso aprile (e che l'altro veterano O.J. Howard si è accasato a Buffalo nel corso della free agency).

Grazie di tutto e in bocca al lupo a Rob Gronkowski, giocatore importante per la conquista del Super Bowl LV che conclude con la maglia dei Buccaneers una carriera leggendaria. Next stop: Canton, Hall of Fame. 

venerdì 13 maggio 2022

Calendario 2022, la stagione dei Bucs inizia a Dallas

E' stato pubblicato il calendario di preseason e regular season 2022, di cui già sui conosceva il match che si disputerà a novembre in Germania, contro i Seahawaks. Di seguito - per quanto riguarda i Tampa Bay Buccaneers - ecco date e avversari della stagione 2022 (in maiuscolo le partite interne):

Preseason

Day
Date
Opponent
Time
Sat.
Aug. 13
vs MIAMI
7:30 PM
Sat.
TBD
at Tennessee
TBD
Sat.
TBDat Indianapolis
TBD

Regular Season

Day

Date

Opponent

Time

Sun.

Sept. 11

at Dallas

8:20 PM

Sun.

Sept. 18

at New Orleans 

1:00 PM

Sun.

Sept. 25

vs GREEN BAY

4:25 PM

Sun.

Oct. 2

vs KANSAS CITY

8:20 PM

Sun.

Oct. 9

vs ATLANTA

1:00 PM

Sun.

Oct. 16

at Pittsburgh

1:00 PM

Sun.

Oct. 23

at Carolina

1:00 PM

Thurs.

Oct. 27

vs BALTIMORE

8:15 PM

Sun.

Nov. 6

vs L.A. RAMS

4:25 PM

Sun.

Nov. 13

vs SEATTLE

9:30 AM

Sun.

Nov. 20

bye

 

Sun.

Nov. 27

at Cleveland

1:00 PM

Mon.

Dec.5

vs NEW ORLEANS

8:15 PM

Sun.

Dec. 11

at San Francisco

4:25 PM

Sun.

Dec.18

vs CINCINNATI

4:25 PM

Sun.

Dec. 25

at Arizona

8.20 PM    

Sun.

Jan. 1

vs CAROLINA

1:00 PM

Sun

Jan. 8

at Atlanta

TBD

La stagione 2022 NFL prevede subito una doppia trasferta per i Bucs, impegnati prima a Dallas poi nella sempre ostica New Orleans, a cui seguiranno tre partite casalinghe consecutive, contro le fortissime Green Bay e Kansas City oltre alla più abbordabile Atlanta. 

Nella seconda metà di stagione le partite dei Bucs saranno alternate con regolarità tra casa e trasferta, mentre gli impegni "in notturna" sono un Monday Night in casa contro i Saints, un Thursday Night sempre al RJS contro Baltimore e tre Sunday Night (l'opener a Dallas, la rivincita del SB 55 contro i Chiefs e il match natalizio in trasferta contro i Cardinals proprio il 25 dicembre). 

Il calendario 2022 è molto impegnativo, e già si sapeva, adeso sappiamo anche in quale ordine dovremo affrontare i nostri avversari. Sarà molto duro soprattutto l'inizio, e sarà interessante vedere il record dopo le prime quattro partite, contro squadre di primissima fascia quali Dallas, GB e KC, oltre ai più deboli ma sempre "fastidiosi" Saints. 

E' stato rilasciato anche il calendario di preseason, che come già l'anno scorso prevede solo tre incontri, dato che la regular season è composta ora da 17 partite.

giovedì 5 maggio 2022

Bucs-Seahawks si giocherà il 13 novembre a Monaco

E' stato reso noto ieri il calendario completo degli "international games", le partite di regular season che nel 2022 si disputeranno fuori dagli Stati Uniti.

Già si sapeva che i Bucs avrebbero giocato in Germania, a Monaco di Baviera, adesso conosciamo anche avversi e data. Il 13 novembre, alle ore 15:30 locali,  i Tampa Bay Buccaneers affronteranno i Seattle Seahakws. 

Giocare a metà novembre in Germania non è proprio l'ideale, dal punto di vista meteorologico, dato che  a Monaco, in quel periodo, potrebbe già essere molto freddo e i Bucs potrebbero essere costretti a giocare anzichè al calduccio della Florida, sotto la neve della Baviera... speriamo che il Meteo sia clemente! 

domenica 1 maggio 2022

Il draft dei Bucs si conclude con Kieft (TE) e Anthony (OLB)


Il draft 2022 dei Bucs si conclude con un'altra trade, questa volta con i LA Rams a cui Tampa Bay ha ceduto due delle sue tre pick al settimo giro (la n. 235 e la n.261) in cambio di un sesto giro (pick n.218).

E con la scelta n.218, al sesto round, i Bucs hanno draftato un altro TE, Ko Kieft da Minnesota. Dal settimo giro, con l'ultima scelta a disposizione (pick n. 248) è invece arrivato un OLB, Andre Anthony da LSU.

Chiaramente sarebbe già un successo se i due giocatori scelti al settimo round riuscissero ad entrare nel roster e a rivelarsi utili quantomeno per lo special team. Kieft è ritenuto un buon bloccatore, mentre Anthony è reduce da un lungo infortunio che lo scorso anno lo ha limitato a disputare solo tre partite. 

Ai giocatori scelti dai Bucs tramite draft si aggiunge come sempre il lungo elenco degli undrafted free agent; di seguito, ecco quelli firmati da Tampa Bay:

- Kaylon Geiger, WR, Texas Tech
Kyler McMichael, CB, North Carolina
- Deven Thompkins, WR, Utah
- Olakunle Fatukasi, LB, Rutgers
- Nolan Turner, S, Clemson
- Dylan Cook, OT, Montana
- Jereth Sterns, WR, Western Kentucky
- J.J. Russell, LB, Memphis
-Don Gardner, CB, South Dakota State
- Jordan Young, LB, Old Dominion
- Curtis Blackwell, OL, Ball State
- Joe "JoJo" Ozougwu, LB, Arkansas State

sabato 30 aprile 2022

Trade con i Jaguars, dal 5° giro arriva McCollum (CB)

Si pensava di dover attendere il settimo round per le prossime scelte dei Bucs, e invece no: Tampa Bay ha fatto trade con i Jaguars, acquisendo da Jacksonville le pick n.157 (quinto giro) e n.235 (settimo giro) del draft di quest'anno cedendo in cambio a JAX la propria scelta del quarto giro del draft 2023.

La pick n.157 è stata utilizzata per acquisire Zyon McCollum, CB da Sam Houston State. Scelta logica e di buon senso, per dare profondità ad un reparto che ne aveva bisogno, ma che doveva e poteva benissimo essere fatta dai Bucs nel round precedente, senza bisogno di alcuna trade. 

In pratica, i Bucs potevano draftare McCollum al quarto giro e il punter al settimo, e invece per "anticipare" la chiamata di Camarda (che avremmo di sicuro trovato disponibile anche al settimo giro, e che se anche non l'avessimo trovato non sarebbe cambiato nulla) abbiamo "regalato" un quarto giro del prossimo draft ai Jaguars.

Bene l'arrivo di McCollum, male per il modo in cui ci siamo arrivati. 

A meno di ulteriori trade, per le prossime scelte si dovrà attendere il settimo giro, in cui saranno bene tre le chiamate per i Bucs, probabilmente abbastanza inutili come quasi tutte le pick di un settimo round.

Quarto giro, scelti un TE (Otton) e... un punter (Camarda)!


Dal quarto giro del draft arrivano due giocatori per i Bucs: il TE Cade Otton da Washington e... un punter, Jake Camarda da Georgia. 

Quella del TE era una scelta abbastanza prevedibile; perso O.J. Howard, con il dubbio del ritorno di Gronkowski, era quasi scontato che dal draft arrivasse un TE per dare quantomeno profondità al reparto; speriamo che Otton, chiamato con la pick n. 106 overall, si riveli un prospetto interessante e di un certo valore.

Discorso diverso per l'altra scelta dei Bucs al quarto giro, in pratica l'ultima pick di un certo rilievo visto che le altre chiamate arriveranno entrambe al settimo round. Ebbene, non è uno scherzo: la pick n.133 overall è stata davvero utilizzata per prendere... un punter! 

Non ho voglia di commentare questa chiamata, che è di per sè incommentabile, e che fa il paio con quella di Aguayo (il kicker bidone pescato da Licht al secondo round nel 2016 con tanto di trade up). 

Sprecare una pick del quarto giro per un punter è sbagliato a prescindere, anche se un domani Camarda dovesse entrare nella Hall of Fame. I punter e i kicker si chiamano al settimo giro, al sesto se proprio sono dei fenomeni assoluti, di sicuro non al quarto. 

Faceva schifo rinforzare il reparto dei DB con l'ultima pick decente che abbiamo a disposizione in questo draft? Acquisire un CB - ma anche un LB, un OL, un DL... - aveva davvero meno senso di prendere un punter? 

Vediamo adesso chi arriverà dal settimo giro: a questo punto, perché non puntare direttamente a un long snapper...?

Draft, presi Hall (DL), Goedeke (OL) e White (RB)


Dalla seconda giornata del draft sono arrivati tre giocatori per Tampa Bay, vediamo rapidamente di chi si tratta.

La scelta più importante, la n.33 overall nonché la prima del secondo giro, è stata utilizzata per acquisire Logan Hall, Defensive Lineman da Houston. Si tratta di un giocatore molto versatile, in grado di attaccare il QB ma anche di difendere contro le corse; sulla carta si tratta di un innesto interessante, per il reparto che più di ogni altro necessitava di forze nuove, dopo il sicuro addio di JPP e quello probabile di Suh.

Sempre al secondo giro, i Bucs hanno fatto trade up con i Bills, passando dalla pick 60 alla 57 (e mandando a Buffalo un sesto giro, la pick n.180 ricevuta ieri dai Jaguars, oltre alla propria pick n.60 del secondo round) per acquisire l'OL Luke Goedeke, da Central Michigan. Altra scelta abbastanza ovvia, considerato che dopo le perdite di due titolari come Marpet e Cappa era doveroso rinforzare la OL tramite draft, con almeno un elemento giovane e di talento. Goedeke, che da tight-end si è trasformato in uomo di linea, si spera possa fin da subito competere per giocare da titolare proprio al posto di Marpet.

Infine, dal terzo giro (pick n.91) è arrivato un RB, Rachaad White. da Arizona State. Abile anche a ricevere il pallone fuori dal backfield, e di questo sarà contento Brady, White (e in generale un RB) non era forse il giocatore che ci si aspettava a questo punto del draft, ma il reparto RB dei Bucs necessitava comunque di un innesto, ed avere usato un terzo giro per prenderlo è segno di evidente fiducia da parte del coaching staff nei confronti di questo elemento.

Il fatto che nessuna scelta sia stata utilizzata per un TE è invece forse un indizio che l'accordo con Gronkowski è vicino, vedremo quali sorprese ci riserverà oggi l'ultima giornata del draft, in cui i Bucs hanno ancora (a meno di ulteriori trade) due scelte al quarto giro (pick 106 e 133 overall) e due al settimo (pick 248 e 263 overall).