BUCS LIVE! - 09/2012: vs Panthers, at Giants


I Bucs "live", al RJS: un sogno che si avvera!
L'idea l'avevo in mente già da parecchio tempo, ed era quella di coniugare un viaggio negli Stati Uniti, in particolare a New York, con un po' di football NFL targato Tampa Bay Buccaneers. Il calendario di quest'anno, con i Bucs di scena a Meadowlands a metà settembre - il periodo forse migliore per visitare New York - e con la possibilità di "incastrare" anche un blitz a Tampa per assistere all'opener del 2012 di scena al RJS, ha fatto sì che il tutto si potesse concretizzare.

Nelle righe seguenti, troverete impressioni, foto e filmati del sottoscritto, relativamente a Tampa e a New York, ma soprattutto alle prime due partite disputate dai Tampa Bay Buccaneers nel corso della stagione 2012. Segnalo che per ingrandire la dimensione delle foto è sufficiente cliccarci sopra.

Prima parte, Tampa - Bucs vs Panthers

Arrivati a Tampa, la prima cosa che colpisce e che si si avverte - letteralmente - a pelle, è il clima: non tanto per la temperatura, tutto sommato accettabile ed intorno ai 30 gradi, quanto per un tasso di umidità ai limiti dell'irreale (anzi, decisamente oltre!)... ogni volta che si usciva da un luogo chiuso (negozio, ristorante o autobus che fosse) tutti con l'aria condizionata di ordinanza sparata a mille, sembrava davvero di entrare in una sauna. A Tampa, per dire, gli occhiali si appannano quando si esce in strada venendo da un luogo climatizzato!

Sono rimasto a Tampa per tre giorni, per cui della città ho solo un'impressione sommaria: mi hanno comunque colpito la cortesia e le buone maniere di quasi tutti coloro con cui ho avuto a che fare; magari gentilezze solo "formali" e "di maniera", ma dal tassista al cameriere, fino ai tifosi incontrati al RJS, ho notato questo modo di rapportarsi con il prossimo molto aperto e cordiale.

In quanto alla città, la cara vecchia Tampa mi ha dato l'impressione di essere una tranquilla e abbastanza placida cittadina del sud, lontana - ad esempio - dai ritmi talvolta 'infernali' che si avvertono in quella metropoli che è invece New York, dove tutti quanti corrono come pazzi non si sa bene verso che cosa...

Il sabato antecedente il match vs Carolina è stato dunque dedicato a una visita della città, ed i luoghi più interessanti mi sono sembrati questi:

- "downtown", che con i suoi grattacieli rappresenta la parte più moderna di Tampa

- la bella passeggiata lungo il fiume Hillsborough, il 'river walk'

- e poi il quartiere di matrice cubana di Ybor City, famoso un tempo per gli eccellenti sigari che qui venivano prodotti e collegato a downtown dai caratteristici tram gialli

Ma veniamo al sodo, ossia al football, e in particolare a Bucs vs Panthers! L'approccio al match, dal punto di vista meteo, non era stato dei migliori: pioggia, tuoni e fulmini per tutta la mattinata di domenica, ma per fortuna il match era in programma alle ore 16:25 locali anziché alle classiche 13:00... quando sono arrivato allo stadio, circa tre ore prima del kick-off, non pioveva più, ma le pozzanghere abbondavano e il cielo era grigio e plumbeo...

Tre ore abbondanti al kick-off: nuvole minacciose sovrastano il RJS

Oh yeah: it's a bucs life!

Nonostante il pantano, è tailgating-time!

Non pioveva più, ma il tasso di umidità a causa della tanta pioggia caduta era ancora più alto del giorno precedente... e si grondava sudore pur non essendoci il sole. Prima di entrare, ho perlustrato ogni metro quadrato del RJS. Ecco alcune foto dal "di fuori". 

Tutto il perimetro dello stadio è tappezzato da maxi-immagini dei giocatori più rappresentativi:

Gli addetti al bandierone mentre lo introducono all'interno dello stadio

Sempre fuori dal RJS è ancorato lo stesso galeone dei pirati che chi è stato a Wembley ricorderà a Trafalgar Square e al tailgating. Sopra al galeone, la mascotte Captain Fear - coadiuvato da alcune cheerleaders e da graziose "piratesse" - distribuisce ai tifosi le classiche "collane"...

Altri "murales" adornano il RJS


In fila per l'apertura dei cancelli, un po' di musica da una band di Bucanieri

E finalmente, si aprono i cancelli: i controlli sono stati rapidi, anche perchè al RJS non sono ammessi nè zaini nè borse voluminose, per cui da controllare c'era ben poco... gli addetti utilizzano le bacchette magnetiche che di solito si usano per i controlli negli aeroporti, pochi minuti e si entra al RJS!

Entrato allo stadio, prima di andare al mio posto faccio un giro cominciando dai punti vendita del merchandising: non ce ne sono poi moltissimi, e vendono sì parecchie cose ma onestamente mi aspettavo un assortimento un po' maggiore; ad esempio, non c'è nulla di specifico legato alla partita del giorno ed è pochissimo il materiale throwback in white and orange

Numerosissimi, invece, e molto forniti sono i chioschi in cui si possono trovare cibo e bibite! Quello in foto si trova in pratica subito dopo l'ingresso, alle spalle di una delle curve, o meglio di una delle piccole tribune che si trovano dietro il goal post, visto che al RJS di curve vere e proprie non ce ne sono

Sotto ad uno dei due tabelloni


Da qui, si vede il campo, e dunque mi affaccio a vedere il terreno di gioco; davanti a me c'è già qualche giocatore che si scalda, e dalla parte opposta si vede il Galeone


Doverosa una foto del "Ring of Honor", in cui sono scolpiti i nomi di alcuni dei grandi Bucanieri del passato

Obiettivo puntato prima su Doug Martin e poi su tutta la batteria dei RB 


Salendo per raggiungere il mio posto, c'è una splendida vista sui grattacieli di downtown

Anche nel terzo anello, poco merchandise e cibo a volontà! In questa foto, da segnalare un tifoso con una rara maglia throwback all-white, quella del RB Errict Rhett (un vero cavallo da tiro, giocatore che i fans meno giovani dei Bucs ricorderanno benissimo!) 

Un tifoso anziano e con problemi di mobilità non si arrende ed è comunque presente alla partita: dovrebbe essere di esempio per i tanti, troppi, supporters locali che allo stadio non si sono fatti vedere (un colpo al cuore, vedere così tante sedie vuote al RJS....)

Ma quanto mangiano, 'sti americani....

Panoramica dal mio posto: terzo anello, settore 310, più o meno sulle 45 yards della sideline dei Bucs

Zoom sulle due endzone


Un breve filmato: una carrellata del RJS a 45 minuti dal kick-off


I loghi sul terreno di gioco


Mezz'ora al via, i Bucs si stringono nell'huddle

Pantere o Bucanieri, a chi andrà la prima W del 2012...?

A un quarto d'ora dall'inizio, ingresso in campo delle cheerleaders!


Fuochi d'artificio, il bandierone... i Bucs entrano in campo! 

Meno di dieci minuti all'inizio, ma gli spalti sono ancora semivuoti...

Tutti in piedi: è il momento di "The Star-Spangled Banner" (con l'aereo che passa proprio sulle note finali... un classico!)

Un momento sempre emozionante, quello dell'inno

I capitani a centrocampo per il coin toss

Ronde Barber, 200 partite consecutive da titolare in maglia Bucs

Sugli spalti, non mancano i nostalgici di Bucco Bruce e dell'orange and white

Una tifosa con un copricapo particolare


Kick-off... si parte!

Half-time, e il tabellone dice: Tampa Bay - Carolina 13-0

Dopo tre ore di battaglia, spuntano i primi raggi di sole.....

E alla fine, a Tampa si fa festa: BUCS WIN!!!

Tutti a casa, dopo un bella e meritata W....!

Non siamo in molti ad aspettare i giocatori per foto ed autografi; questo dovrebbe essere il FB Erik Lorig, anche se non sono sicurissimo della sua identità (nè lo era il ragazzo a cui ha fatto l'autografo, che chiedeva a me lumi su chi fosse il giocatore!)

Nessun dubbio, invece, sulla identità di Donald Penn: che visto a una distanza di pochi centimetri è davvero un bisonte bello grosso e voluminoso....! 

Con la foto di Donald Penn che firma autografi si chiude la prima parte di questa pagina, dedicata a Bucs-Panthers... e si parte per New York pronti a vendere cara la pelle anche contro i Giants, i campioni in carica!   

Seconda parte, New York - Giants vs Bucs

Che dire, a proposito di New York? Città incredibile, metropoli "assoluta" e, a differenza della "nostra" sonnolenta Tampa, frenetica a ritmi pazzeschi. Anche il traffico, per dire, è a suo modo uno spettacolo: caos totale elevato ad arte! Manhattan, Brooklyn, Harlem... ho cercato di girare a lungo e vedere molte cose, ma ci vorrebbe almeno un mese, per gustarsi la "grande mela" nel migliore dei modi.   

Prima di venire al match tra Giants e Bucs, mi limito a postare un paio di foto, legate comunque in qualche modo allo sport:

- Il Radio City Music Hall, ossia il luogo in cui ogni aprile si svolge il draft NFL

- Sullo sfondo l'Empire State Building, e a destra il Madison Square Garden... I Love NY!

Ma veniamo al football, con i Buccaneers attesi a Meadowlands dai campioni in carica, i New York Giants, in quello che sembra un match dall'esito scontato a favore di Manning e soci.

Domenica 16 settembre a New York c'è un bel sole e un clima ideale per il football: ready to go! Per arrivare al MetLife bisogna prendere due treni; nel cambio di stazione, noto qualche tifoso in White and Orange!

Meadowlands, New Jersey: eccoci al MetLife Stadium

Anche qui, il tailgating pre-partita è di rito

All'interno dell'impianto, le gigantografie di coloro che hanno scritto la storia dei Giants

Come al RJS, anche al MetLife non si corre il rischio di morire di fame! 

A meno di un'ora dal kick-off raggiungo il mio posto, (terzo anello, settore 342, sideline Bucs). Lo stadio è ancora quasi del tutto vuoto, mentre i Bucs sono già in campo per il riscaldamento

Il riscaldamento visto nel dettaglio. Da segnalare che Coach Schiano ha passato in rassegna tutti i giocatori stringendo la mano a ciascuno di essi (nella seconda foto, si può vedere il coach insieme a Donald Penn)


Prove di field goal e di extra point

Manca mezz'ora al kick-off: una rapida carrellata dello stadio  

I Bucs riuniti nell'huddle

Le squadre entrano in campo: prima Tampa Bay, poi New York


E' il momento dell'inno nazionale. Al MetLife la cerimonia è stata meno coinvolgente che non al RJS; intanto i Giants non hanno cheerleaders (credevo che tutte le squadre le avessero!), e poi a differenza di quanto accade a Tampa nessun aereo sorvola lo stadio nel momento clou...ad ogni modo, ecco il National Anthem!

I capitani sono a metà campo per il coin toss, a cui partecipa anche lo sfortunato Eric LeGrand, l'ex giocatore di Rutgers rimasto paralizzato in un infortunio di gioco


Ore 13:00, è tempo del kick-off!

Non come al RJS, ma le sedie vuote sono parecchie anche al MetLife, e non c'è molto "ambiente"; il tifo mi pare abbastanza freddino, strano considerato che in campo ci sono i campioni in carica, i cui supporters dovrebbero essere belli carichi. Intanto i tabelloni danno istruzioni su cosa bisogna fare: occorre stare zitti quando i Giants attaccano, e fare rumore quando invece in attacco ci sono gli avversari


Connor Barth mette tra i pali il FG del 3-3

Un tifoso con la maglietta di Rutgers, probabilmente venuto al MetLife per sostenere coach Greg Schiano, per 11 anni capo allenatore degli Scarlet Knights

Scene da un altro pianeta: seduti fianco a fianco, un tifoso dei Giants ed uno dei Bucs seguono tranquillamente la partita.

Un supporter dei Bucs in versione "throwback". Bucco Bruce presente anche al MetLife Stadium!

La grande illusione: Tampa Bay avanti per 27-13 all'inizio del terzo quarto

Il sogno si trasforma però in un incubo: Manning si traveste da Superman e guida i Giants alla rimonta. Il risultato finale è di 41-34 per New York. Nella foto che ho scattato, si può vedere in basso a destra l'HC dei Giants Coughlin che fa un gesto a Schiano, indicando che non è il caso di attaccare il QB avversario che si sta inginocchiando...

La partita è finita, i tifosi se ne vanno...esultanti quelli di NY, un po' mesti quelli di TB...

Bye bye Meadowlands! Il risultato finale non è stato quello sperato, ma quante emozioni al MetLife!

Termina qui questo breve resoconto delle due partite dei Bucs a cui ho avuto la fortuna di assistere "live" al Raymond James Stadium di Tampa e al MetLife Stadium di Meadowlands. L'esperienza è stata indimenticabile, e spero - prima o poi - di poterla ripetere, così come consiglio caldamente a tutti coloro che hanno il Red & Pewter nel cuore di provare almeno una volta l'esperienza di una partita "live" al RJS: "dal vivo" è proprio tutta un'altra cosa! Mi ha fatto una strana impressione, domenica scorsa, mettermi davanti al Game Pass per guardare la partita... mi ero abituato decisamente troppo bene, negli ultimi tempi!  ;-)

Ma davanti allo schermo del PC o dalle gradinate di uno stadio NFL, il grido di battaglia è - e sarà - sempre lo stesso:
....GO BUCS!!!

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