mercoledì 26 giugno 2013

Training Camp, si comincia il 25 luglio

Ancora un mese all'inizio del Training Camp...
In questi giorni di assoluta calma piatta, in cui si parla di NFL solo per tristi episodi di cronaca nera come quello che sta riguardando Aaron Hernandez, il talentuoso giocatore dei Patriots coinvolto in un caso di omicidio, i Tampa Bay Buccaneers hanno ufficializzato le date del Training Camp.

Si comincerà giovedì 25 luglio, primo giorno del "raduno" dei Bucs edizione 2013. Dunque ancora un mese di "noia", prima di poter rivedere, sia pure solo per gli allenamenti, i giocatori di Tampa Bay su un campo da football.

Saranno ben dieci gli allenamenti aperti al pubblico, con ingresso gratuito e nei quali, oltre ad assistere al lavoro svolto dai ragazzi in Red and Pewter agli ordini di coach Schiano e del suo coaching staff, si svolgeranno anche sessioni di autografi da parte dei giocatori e saranno presenti sia le Cheerleaders che la mascotte Captain Fear.

Per la prima delle quattro partite di preseason bisognerà attendere invece fino all'8 agosto, quando al Raymond James Stadium arriveranno i Campioni in carica dei Baltimore Ravens. Che noia insopportabile, l'offseason...

venerdì 21 giugno 2013

Allenamento "congiunto" per Bucs e Pats

Allenamento "congiunto" in vista per TB e NE
L'esperimento di organizzare un allenamento "congiunto" tra Bucs e Pats prima di un match di preseason era già stato messo in pratica dalle due squadre durante lo scorso precampionato. Evidentemente sia Schiano che Belichick erano rimasti soddisfatti del tentativo, visto che quest''anno assisteremo ad una "replica" di questi joint practices tra i due medesimi team.

Il prossimo 16 agosto Baucs e Patriots si affronteranno a Foxboro in una partita di preseason. Nei giorni che precederanno il match, sia il 13 che il 14, i due team si alleneranno insieme mentre il giorno della vigilia, il 15, sia Tampa Bay che New England prepareranno "in solitaria" la partita del giorno seguente. 

Che tra le due squadre, ed in particolare tra i due coaching staff, ci siano buoni rapporti è cosa nota, proprio da quando lo scorso anno venne organizzato a Tampa questo tipo di allenamento "congiunto" alla vigilia - anche dodici mesi fa - di una partita di preseason. 

Agli ordini di coach Belichick si allenano adesso due giocatori dei Bucs che i tifosi di Tampa Bay credo ricordino molto bene: sia il CB Aqib Talib che il RB LeGarrette Blount sono stati infatti, per quanto discussi e discutibili, giocatori importanti del recente passato dei Buccaneers. E chissà se in allenamento ci saranno "scintille" tra quelli che fino a ieri, o all'altro ieri, erano compagni di squadra.... conoscendo il "caratterino" dei protagonisti (Blount e Talib appartengono entrambi alla categoria delle "teste caldissime") la cosa non credo sia da escludere a priori....

Da segnalare, tra l'altro, che le due squadre si ritroveranno una contro l'altra - sempre a Foxboro - per il terzo incontro di regular season, previsto in calendario per il 22 settembre. 

giovedì 20 giugno 2013

I Bucs firmano il CB Michael Adams

Il CB Michael Adams
I Tampa Bay Buccaneers hanno ufficializzato la firma di un altro CB: si tratta di Michael Adams, veterano di 28 anni con sei stagioni di NFL alle spalle, tutte con gli Arizona Cardinals.

Nell'ultimo minicamp che ha avuto luogo la scorsa settimana a One Buc Place, Adams ha ben impressionato il coaching staff di Tampa Bay, strappando la firma di un contratto e la conseguente partecipazione al training camp che avrà inizio a fine luglio.

E' evidente come Greg Schiano ed il suo staff ritenessero quello della secondaria un vero e proprio "buco nero", un reparto in assoluta emergenza su cui occorreva intervenire in maniera drastica e "pesante" nel corso di free agency e draft.

E in effetti, ad oggi il reparto in questione non sembra avere nulla a che far con quello, onestamente inguardabile, del 2012. A livello di safety, se da un lato si deve registrare l'abbandono da parte di Barber, è stato firmato Dashon Goldson, che con Mark Barron dovrebbe formare una coppia di tutto rispetto.

E a livello di CB le novità sono ancora maggiori; Darrelle Revis (via FA) e Jonthan Banks (tramite draft) dovrebbero comporre con Eric Wright (che deve riscattare la più brutta stagione della sua carriera) il nucleo dei cornerback, senza dimenticare Leonard Johnson e le "riserve" Adams, Gorrer, Gaitor e Lewis. E fra queste "seconde linee" andrà sicuramente in scena una bella competizione, per vedere chi entrerà nel roster definitivo dei 53 giocatori che andrà ad iniziare la stagione.

E adesso, come detto, ecco arrivare la firma di Michael Adams, onesto rincalzo che potrà comunque dare una mano a un reparto che lo scorso anno ha fallito davvero di un soffio il poco invidiabile primato di riscrivere un record all-time dell'NFL, quello delle yards concesse ai QB avversari nel gioco aereo... Per fare spazio ad Adams nel roster, i Bucs hanno tagliato la Guardia rookie Jeremy Lewis. Infine, da segnalare nei giorni scorsi anche la firma di un altro giocatore, il WR Derek Hagan, veterano 29enne lo scorso anno in forza ai Raiders.

mercoledì 19 giugno 2013

50mila dollari il "prezzo" del numero 24?

Darrelle Revis e la "sua" jersey n.24...
In attesa dell'avvio del training camp - per l'inizio del quale dovremo però attendere la fine di luglio - ed in mancanza di "news" di un certo spessore, trovano spazio anche notizie "curiose" come quella ripresa dallo stesso sito NFL.com, e riguardante il giocatore più importante tra quelli approdati a Tampa nel corso della della free agency: il CB Darrelle Revis.

Ebbene, come è noto Revis è sempre stato particolarmente  legato ad un numero, il #24, al punto che le jersey da lui indossate ai tempi del college con Pittsburgh e poi in NFL con i New York Jets, hanno sempre avuto questo numero, mai un altro.

Ebbene, a Tampa però la jersey n.24 era stata "occupata" lo scorso anno dal rookie Mark Barron, dopo essere "appartenuta" per parecchie stagione al RB Cadillac Willliams.

E allora cosa ha fatto Revis, per "appropriarsi" dell'ambito numero?! Semplice, pare che l'ex stella dei Jets abbia staccato un "succoso" assegno con beneficiario Mark Barron - assegno, si dice, il cui valore dovrebbe oscillare intorno ai 50mila dollari... - e sembra proprio che queste 50mila ottime ragioni abbiano convinto Barron a "vendere" il #24 al suo illustre compagno e a "ripiegare" sul numero 23; ecco, a questo punto sorge spontaneo chiedersi se a sua volta abbia preteso qualcosa (e se sì, quanto) il "possessore" fino a ieri del #23, ossia Myron Lewis, per cedere a Barron il suo di numero di maglia....

domenica 16 giugno 2013

Kellen Winslow firma con i NY Jets

Winslow al mini-camp dei Jets
Il TE Kellen Winlsow jr. ha firmato un contratto di un anno con i New York Jets. Dunque, domenica 8 settembre in occasione dell'opener che avrà luogo a Meadowlands tra Jets e Bucs saranno due gli "ex di lusso" in azione: il CB Revis da un lato e proprio Kellen Winslow dall'altro.

Naturalmente, sempre che Darrelle Revis abbia recuperato al 100% dall'infortunio al ginocchio e possa scendere in campo e che Winslow non sia stato nel frattempo già tagliato dai Jets (cosa che non escluderei a priori...).

Di Winslow non riesco ad avere un buon ricordo, nonostante il talento indiscusso del giocatore ed il fatto che le cifre messe insieme nei tre anni a Tampa non siano state poi così brutte. Ma Winslow è anche il perfetto rappresentante del "periodo Morris", ossia del triennio in cui - sotto la guida di Raheem - a One Buc Place hanno regnato anarchia e caos e parole come "disciplina" o concetti del tipo "attaccamento alla maglia" erano stati cancellati del tutto.

E più che le giocate in campo, di Winslow rimangono scolpite nella memoria certe dichiarazioni, ad esempio quelle rilasciate quando Schiano decise di scambiarlo con Seattle, e da cui emerge tutto lo "spessore" (ehm...) del personaggio in questione... quali dichiarazioni? Queste, ad esempio, proprio relative a coach Schiano:
"Greg Schiano came over there (and said), 'Toes on the line! Toes on the line!' Blowing the whistle. You can't laugh. You can't joke around. So I decided not to go to (organized team activities),"
Eh sì, Winslow non era mica abituato ad un coach che pretendeva un minimo di disciplina, dato che con quel simpaticone di Morris, One Buc Place era diventato in pratica un luna park (con la diretta conseguenza di assistere, any given sunday, a spettacoli indecenti e vergognosi...).

E come dimenticare il suo (goffo) tentativo di difendere l'operato di coach Morris... secondo Winslow, infatti, i Bucs non avrebbero dovuto licenziare Raheem (per Winslow, non era rilevante il fatto che Morris avesse trasformato i Bucs nel team-barzelletta della lega, quanto che Raheem gli permettesse di fare quello che voleva... ossia tutto, tranne che allenarsi!):
"They got my man (Morris) up out of there. I was loyal to him. Would take a bullet for that dude. So I had to roll, man....They fired the wrong dude".

Ecco, per come intendo io il football Kellen Winslow è uno di quei giocatori che non vorrei mai vedere nella mia squadra, tanto talentuoso quanto dotato di un ego smisurato, interessato solo ed esclusivamente alle proprie statistiche (e agli zeri del proprio contratto), e che se ne infischia completamente se il team in cui gioca (e che lo stipendia...) perde in maniera vergognosa, ad esempio, dieci o più partite consecutive... 

I Jets devono proprio essere ridotti male per aggrapparsi a un elemento dello spessore di Winslow (le cui ginocchia, peraltro, erano di vetro già quattro anni fa, presumo che ora siano diventate di cristallo...), e chissà se l'8 settembre Kellen Winslow farà ancora parte del roster dei biancoverdi di New York; in un certo senso speriamo di sì, dal nostro punto di vista...

mercoledì 12 giugno 2013

Firmato anche l'ultimo rookie: Mike Glennon

Il QB Mike Glennon
Anche il QB Mike Glennon, il solo rimasto tra i rookie draftati da Tampa Bay a non avere ancora firmato il contratto, è da oggi ufficialmente e a tutti gli effetti un giocatore dei Buccaneers.

Glennon, scelto abbastanza a sorpresa al terzo giro (pick n. 73 overall) da Schiano e Dominik, ha infatti siglato il suo primo contratto da professionista, dalla durata di quattro anni.

Sono dunque stati firmati tutti quanti i sei rookie draftati ad aprile, con un ampio anticipo rispetto all'inizio del training camp previsto per fine luglio. Intanto, prosegue a One Buc Place un mini-camp agli ordini di coach Schiano; in pratica si tratta di un anticipo "soft" di quello che accadrà tra qualche settimana, quando con il training camp inizierà "seriamente" la preparazione in vista della stagione 2013.

In quanto a Glennon, il ragazzo dovrà dimostrare di essere in grado di meritarsi il posto di backup alle spalle di Freeman, e sarà interessante vedere che cosa combinerà questa matricola sia nel corso del training camp che durante le partite di preseason, in cui sicuramente potremo vederlo a lungo sul terreno di gioco: riuscirà il rookie da N.C State a "strappare" a Dan Orlovski il ruolo di riserva principale di "The next franchise QB"?

lunedì 10 giugno 2013

Una sesta scelta ai Bears per il RT Carimi

Draft 2011: Gabe Carimi viene scelto dai Bears
Il GM Mark Dominik ha portato a termine una trade con i Chicago Bears, trade che potrebbe rivelarsi di un qualche interesse per la linea offensiva di Tampa Bay.

Approda infatti ai Bucs il Right Tackle Gabe Carimi, 24 anni, scelto al primo giro del draft 2011 dai Bears con la pick n.29. In cambio, Dominik ha mandato a Chicago una sesta scelta del prossimo draft, e dunque si può dire che Carimi arriva in Florida in cambio di una contropartita davvero minima...

Ora, dal momento che i Bears non fanno beneficenza, è ovvio che le ragioni di questo scambio si possono spiegare solo in un modo: a Chicago pensano evidentemente che Carimi non abbia più alcun futuro nel football NFL, dopo il grave infortunio al ginocchio che lo mise KO nella stagione da rookie e dopo un rendimento ritenuto non all'altezza nello scorso campionato.

Come detto, dopo aver saltato quasi per intero l'annata da rookie, nel 2012 Carimi ha giocato da titolare 10 partite nel ruolo di Right Tackle e 3 in quello di Guardia, pur senza fornire quel rendimento di alto livello che ci si aspettava da un giocatore scelto al primo giro del draft. E come mai Gabe Carimi è approdato proprio ai Bucs? Non è forse un caso, dato che Bob Bostad, attuale coach della OL di Tampa Bay, è stato l'allenatore di Carimi ai tempi del college (Wisconsin). Probabile dunque che Bostad abbia "garantito" per questo ragazzo, che lui conosce decisamente bene e che forse vale di più del mediocre giocatore visto lo scorso anno in maglia Bears.

Carimi, che l'anno prossimo dovrebbe guadagnare una cifra di poco superiore al milione di dollari, si spera possa non solo rimanere a roster ma competere con Demar Dotson per il ruolo di RT starter. Sempre che, sia da un punto fisico che psicologico, l'ex prodotto di Wisconsin dimostri di essere tornato quello dei tempi del college e non la sbiadita comparsa che negli ultimi due anni si è esibita al Soldier Field.

Quella di Carimi mi sembra una "scommessa" che tutto sommato ci può stare, anche perché nel migliore dei casi, se Carimi si rivelerà una pedina importante, potremmo dire di avere preso una prima scelta in cambio di una sesta, mentre nel peggiore dei casi anche la "perdita" di un sixth round nel prossimo draft non cambierà più di tanto le cose a One Buc Place. E soprattutto, il fatto che Carimi ritrovi in Floirda il suo coach dei tempi del college fa ben sperare sul pieno recupero della pick overall n.29 del draft di soli due anni fa...

domenica 9 giugno 2013

Kevin Ogletree, sarà lui il terzo WR?

Il WR Kevin Ogletree
Circa i nomi dei due WR starter dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2013, non credo ci siano dubbi: Vincent Jackson e Mike Wiliams, reduci da un ottimo campionato, rappresentano due assolute certezze e dunque saranno loro, a partire dal prossimo 8 settembre, i bersagli principali di Josh Freeman.

Ma chi sarà il terzo WR di Tampa Bay?

La batteria dei ricevitori non è molto profonda, dopo la trade che ha spedito Arrelious Benn a Philadelphia, e dopo il ritiro dal football giocato da parte di Steve Smith, acquisito dai Bucs durante la free agency ma che a One Buc Place ha svolto solo qualche allenamento, prima di rendere nota la sua decisione.

Ad oggi, il posto di WR n.3 sembra saranno in due a giocarselo: il "capellone" Tiquan Underwood, che l'anno scorso fu una delle sorprese positive della squadra, ed il nuovo arrivato Kevin Ogletree, giunto in Florida tramite free agency e reduce da quattro stagioni con i Dallas Cowboys.

Proprio la scarsa profondità presente nel settore dei WR potrebbe rivelarsi a lungo termine un problema, visto che di ricevitori a roster in grado di competere non dico con Williams e Jackson, ma quantomeno con Underwood e Ogletree mi sembra non ce ne siano (a parte, forse, Owusu e Douglas); e dunque auguriamoci una stagione piena soprattutto di ottima salute, per i nostri WR principali...

Tornando a Kevin Ogletree, dalle colonne del Tampa Bay Times il giocatore sottolinea in particolare come questi Bucs siano una squadra molto giovane e con una gran voglia di scendere su un campo da football:
We're a lot younger team here," Ogletree said. "Guys are filled with energy and passion and emotion. Not that they weren't like that in Dallas, but here we're so young. It just feels like a high school locker room, kind of … not maturity-wise, but in wanting to just go play football."

A Tampa, Ogletree ha ritrovato un viso a lui noto, quello di John Garrett, già allenatore dei TE e "passing game coordinator" dei Dallas Cowboys e chiamato quest'anno da Greg Schiano per ricoprire il ruolo di WR coach con i Bucs. Ancora Ogletree, circa la sua posizione in campo:
"Our offense is so different than other ones — there's not really one person who's the slot receiver," he said. "We're in and out. We've got guys mixing in. There will be weeks where we'll be looking at one matchup and having a guy lined up at (a certain) place. Being versatile and being able to play inside or outside really helps me."

Infine, da segnalare come anche il GM Mark Dominik abbia speso parole di elogio per Ogletree, dai microfoni di NFL Network:
“An addition we’ve brought in, Kevin Ogletree, who’s really kind of showed up a lot in this offseason program,” Dominik said, referencing Ogletree among key talent around No. 5. “So we feel like we’ve got a lot of pieces in front of Josh Freeman. And being the second year in the system for him with Coach Sullivan and with Greg Schiano as head coach, we’re excited about where that’s going.”

venerdì 7 giugno 2013

Il "Mount Rushmore" dei Tampa Bay Buccaneers

Il Mount Rushomore "originale" e quello "targato" Buccaneers!
Il Mount Rushmore è uno dei "monumenti" più noti degli Stati Uniti. Si tratta di una vera e propria scultura, effettuata direttamente sulle pareti del Mount Rushmore (South Dakota), nel cui marmo sono stati scolpiti i volti dei quattro più importanti presidenti nella Storia degli States: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.

Nei giorni scorsi, il sito ProFootballTalk.com ha chiesto ai tifosi di Tampa Bay di individuare chi potessero essere i quattro membri dei Bucs più rappresentativi nell'intera storia della franchigia; in altre parole, se si dovessero scolpire su un ipotetico Mount Rushmore i volti dei quattro Bucanieri più importanti nei quasi quarant'anni di Storia della squadra, chi meriterebbe questo onore?

I voti dei fans hanno premiato quattro difensori, ossia:
- Lee Roy Selmon, DE
- Warren Sapp, DT
- Derrick Brooks, LB
- Ronde Barber, CB

Il più votato dai fans è stato Warren Sapp, fresco di introduzione nella Hall of Fame, seguito da Derrick Brooks (che probabilmente gli andrà a far compagnia a Canton non appena sarà eleggibile per entrare tra gli immortali del football). Terzo si è piazzato Ronde Barber mentre al quarto posto è arrivato un altro grandissimo (e Hall of Famer): Lee Roy Selmon.
 
A mio avviso, su tre di questi quattro nomi non ci può essere alcun dubbio (Sapp, Selmon e Brooks sono i tre giocatori più rappresentativi e importanti nella storia della franchigia, la discussione non inizia nemmeno...), mentre sul quarto nome, pur riconoscendo la grandezza (e la longevità fuori dal comune) di un campione come Ronde Barber, credo che non ci sarebbe stato da scandalizzarsi se il voto dei tifosi avesse premiato qualche altro grande ex Bucaniere...

Ad arrivare quinto è stato John Lynch, mentre sesto si è piazzato il primo rappresentate dell'attacco, il FB Mike Alstott, a conferma di come il gruppo di giocatori che vinse il SB n.37 sia ancora nel cuore dei fans in red and pewter.

Chiaramente si tratta di un "giochino" un po' così, molto fine a se stesso, adatto se non altro per "ingannare" un po' i tempi morti (lunghissimi) dell'offseason. Da segnalare il commento di coach Tony Dungy, che avrebbe incluso proprio Mike Alstott (oltre al trio degli "indiscutibili" Sapp, Brooks e Selmon) tra i "Fantastici Quattro" dei Buccaneers all-time. Invece, Derrick Brooks avrebbe preferito l'inserimento di John Lynch al posto di Barber, fermo restando il trio dei "Fenomeni"composto dal #55, dal #99 e dal #63...

mercoledì 5 giugno 2013

Darrelle Revis sulla via del recupero

Il CB Darrelle Revis
Sul fatto che Darrelle Revis sia un ottimo giocatore, credo non ci siano molti dubbi. Il grosso punto interrogativo riguarda le condizioni fisiche dell'ex stella dei New York Jets. Revis, come è noto, è infatti reduce da un grave infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare in pratica l'intera stagione 2012.

Il giocatore sta partecipando agli OTA in corso di svolgimento in questi giorni a One Buc Place, anche se la sua partecipazione agli allenamenti insieme agli altri compagni di squadra è al momento esclusa, visto che non è ancora terminata la fase di recupero dal "ko" al ginocchio.

Ma a che punto è e come procede la riabilitazione di Revis? E sorpattutto, il giocatore riuscirà ad essere in campo per l'opener dell'8 settembre, in programma a Meadowlands proprio contro i  "suoi" NY Jets?

Dal Tampa Bay Times, ecco le parole di Revis circa il proprio stato di salute:
"It's going well,'' Revis said Tuesday after a Bucs offseason workout. "I'm just taking the steps every day and it's improving. That's basically it, trying to improve every day.''

Ma in percentuale, a che punto è recuperato il ginocchio, al 70%, all'80%...? Darrelle non si sbilancia, preferendo evitare il ricorso alle percentuali:
"I couldn't really put a number on it,'' Revis, 27, said. "I can just tell that I'm getting stronger and improving. I'm out here, running and cutting and even in the weight room, I'm getting stronger. So there's no percentage on it right now, but I can tell I feel better than I did a couple of weeks ago.''

Revis non sembra particolarmente preoccupato per il fatto di dover saltare questa fase di preparazione insieme al resto della squadra; il suo obiettivo è quello di essere in campo per l'opener:
"That's the goal, to be out there Week 1 and playing,'' Revis said. "If anything other than that, we'll have to see when that time comes. But we've got to have a goal set and I think coach (Greg Schiano) has the same goal, too and that's to be out there Week 1.''

L'ottimismo, comunque, non sembra mancare al CB #24:
"I'm confident,'' Revis said. "I'm cutting. (Bucs trainer Todd Toriscelli) might tell me to slow down a little bit, but I'm going full tilt and I'm cutting because I'm feeling good. Cutting and running and do what I have to do. But I still have to listen to Todd and go through the process for them to clear me and go back on the field.
"I think the biggest thing is making sure I'm 100 percent when I step out there with the guys, my teammates and we go out there and play some great football.''

Che dire, se non un grosso in bocca al lupo a Darrelle per il pieno recupero dall'infortunio, con la speranza di vederlo in campo nella partita forse per lui più importante di tutta la stagione, a guidare i Bucs nel sempre difficile tentativo di espugnare New York (sponda Jets, quet'anno...).

Tagliato il TE Evan Landi
Per chiudere, una breve notizia relativa al taglio di un giocatore. Per fare spazio nel roster al kicker Derek Dimke, è stato tagliato il TE Evan Landi, uno dei rookie undrafted firmati dai Bucs subito dopo il termine del draft. Landi è un giocatore "di casa", avendo disputato il college presso University of Southern Florida, la cui squadra di football gioca le proprie partite interne proprio al RJS.

Si sperava che Landi, giocatore per cui Schiano aveva speso parole di apprezzamento, potesse fornire un qualche contributo in un reparto in cui il talento è decisamente scarso, così come modesta è la profondità. E invece l'avventura di Landi in maglia Bucs è terminata, come si dice in questi casi, ancora prima di iniziare. Peccato, e speriamo davvero che il 2013 possa essere l'anno per la consacrazione di Luke Stocker, o che Tom Crabtree possa rivelarsi qualcosa di più di un'onesta riserva, vista la precarietà davvero notevole che i Bucs si ritrovano ad affrontare nel settore dei TE...

lunedì 3 giugno 2013

Una seconda occasione per Eric Wright

Il CB Eric Wright
Il CB Eric Wright è stato, molto probabilmente, la delusione maggiore dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2012.

Arrivato in Florida (con un contratto faraonico di quasi 38 milioni di dollari per cinque anni) per raddrizzare la secondaria dei Bucs, Wright non solo ha giocato male contribuendo ai pessimi risultati del reparto (che per un soffio non ha battuto un record negativo all-time nella storia NFL) ma è anche incappato in una sospensione per uso di Aderrall, una sostanza proibita a causa della quale ha dovuto saltare quattro partite per squalifica.

Oltre a questo, anche problemi fisici a un tendine di Achille hanno contribuito alla pessima stagione di Wright, ed erano in pochi a credere che al giocatore sarebbe stata concessa da Schiano e Dominik una seconda possibilità. E invece, Eric Wright è ancora un giocatore dei Bucs, anche se il suo contratto è stato radicalmente ristrutturato, ed il principesco ingaggio è soltanto un ricordo.

Un anno di durata, per un compenso pari a un milione e mezzo di dollari, senza nulla di garantito. Sono queste le cifre del nuovo accordo tra Wright e Tampa Bay, a testimonianza del crollo verticale del giocatore, che per evitare di essere tagliato ha dovuto accettare condizioni inimmaginabili solo dodici mesi fa.

Wright rimane, nonostante tutto, ottimista e anche un po' "sbruffone", e a suo dire il meglio deve ancora venire. Ecco le parole del CB, tratte dal Tampa Bay Times:
"I feel like I'm a pretty exceptional player, and the world has yet to see that in its entirety," Wright said. "I have to just go out there and remain consistent and do whatever I can to help this team win."

Chiaramente Wright dovrà lavorare sodo per guadagnarsi un posto da titolare, considerando che i Bucs tra draft e free agency hanno decisamente rinforzato la secondaria. Dato per scontato che Revis sarà uno dei titolari, Wright si giocherà l'altro posto da starter con il rookie Banks, senza dimenticare l'interessante Leonard Johnson, che nel corso della passata stagione riuscì a mettersi in luce sfruttando (anche) la prolungata assenza di Wright.

Queste le parole di coach Schiano, a proposito della situazione dei CB:
"There's some guys that finished the year that they think it's their position, and Eric thinks it's his position, so we'll see," Schiano said. "I'm not sure exactly how everything will turn out, nor do I care. I know I like the guys that are right now competing. That's the most important thing, and we'll let it all play out."

Ma Wright non demorde, e ribadisce il concetto circa le sue capacità e la fiducia nei propri mezzi: il posto da starter, lascia intendere, sarà suo (mah....io non ci scommetterei moltissimo!):
"As long as I'm healthy and out here, there's no way that I'm not a contributor on this team," Wright said. "That's the type of competitor I am. That's how I am in general. I've been playing this game for six years, and I've been a starter for six years, and that says something about the person I am, the player I am, and where my mind-set is at all times. I don't see it being any different."

Infine, le inevitabili parole di gratitudine del giocatore verso Head Coach, GM e Proprietà, che hanno comunque deciso di dargli una seconda opportunità dopo un campionato in cui Wright ha sbagliato, dentro e fuori dal campo, tutto quello che poteva sbagliare:
"This is definitely a place that I'm happy to be," Wright said. "And dealing with coach and the Glazers and Mark Dominik, it's obviously a vote of confidence for them to give me an opportunity to stay here, and continue my playing career. So I'm grateful for that."