Uno pensa di averle viste più o meno tutte, in tanti anni di football, e invece gli ineffabili HC e GM di turno riescono in qualche modo a trovare vie nuove, per sorprendere e lasciare esterrefatti...
Ebbene, l'ultima "magata" messa a segno da Jason Licht e Lovie Smith è la seguente trade orchestrata con i Lions: a Detroit è stato mandato l'ottimo TE Tim Wright, in cambio di... un undrafted kicker rookie, tale Kyle Brindza!
Forse Licht e Smith si erano dimenticati che, oltre a Murray, a roster avevamo anche Connor Barth, appena rifirmato con un biennale...
Oppure è stato un sufficiente un FG sbagliato sia da Murray che da Barth nell'amichevole con i Browns per far nascere l'esigenza di firmare un terzo K?
Peraltro un K rookie, e dunque senza alcuna esperienza in NFL, il buon Brindza; almeno avessimo tradato Wright per un punter, per liberarsi finalmente dell'assurdo contratto plurimilionario di Koenen, sebbene Brindza, in preseason, abbia calciato anche qualche punt; magari gli potremmo far ricoprire il doppio ruolo, K/P!
Non credo ci sia molto da dire su questa mossa di mercato, che porta a tre (!) i kicker attualmente a roster, privandoci alla voce "TE" di un giocatore come Tim Wright, che per quello che aveva fatto vedere a Tampa nell'ultimo anno di Schiano meritava ben altra considerazione, che non quella di essere scambiato con un kicker rookie.
Attendiamo con fiducia le prossime manovre di mercato, magari potremmo scambiare Gerald McCoy per un long snapper o Mike Evans in cambio di un holder, perché no....
ROSTER, ECCO I PRIMI TAGLI
Oltre alla trade con Detroit, da segnalare i primi tagli al roster, che da domani dovrà essere composto da 75 giocatori anziché gli attuali 90. Tra i tagli "illustri" quello del rookie RB/FB Joey Iosefa, scelto dai Bucs al settimo giro del draft 2015.
questo l'elenco dei giocatori tagliati sino ad ora:
RB Dominique Brown, DT Quayshawne Buckley, OL Antoine Everett, LS Brandon Hartson, S Kimario McFadden, P Karl Schmitz, CB Al-Hajj Shabazz, DE George Uko, DE Jamal Young, RB/FB Joey Iosefa.
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lunedì 31 agosto 2015
sabato 13 giugno 2015
Il TE Tim Wright torna a Tampa!
Proprio ieri parlavamo del taglio del TE Tim Wright da parte dei New England Patriots, e speravamo in un suo ritorno in Florida, sebbene ci sembrasse difficile che coach Lovie Smith riportasse in Florida un giocatore da lui stesso "scaricato" solo dodici mesi fa.
E invece no: i Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato ufficialmente di avere acquisito il giocatore appena tagliato dai Pats, rilasciando contestualmente - per fargli spazio nel roster che in questo periodo è composto da 90 giocatori - un altro TE, il primo anno Taylor Sloat.
Credo fosse dispiaciuta un po' a tutti la partenza di Tim Wright per Boston, nell'ambito della trade che a pochi giorni dall'inizio dello scorso campionato aveva portato Logan Mankins a Tampa. Il TE proveniente da Rutgers aveva infatti disputato una eccellente stagione da rookie, sebbene il 2013 fosse stata una stagione atroce per i Bucs, funestata non solo dalle troppe sconfitte ma anche da tanti episodi negativi (dal caso Freeman all'epidemia di MRSA, per citarne un paio).
In un contesto così complicato Tim Wright riuscì a registrare 54 ricezioni per 571 yards e 5 TD, in pratica il secondo miglior ricevitore dei Bucs, preceduto dal solo Vincent Jackson. E dispiacque vedere partire questo interessante prospetto (insieme a una scelta del quarto giro del draft 2015) in direzione Boston, per ricevere in cambio dai Patriots un veterano (Logan Mankins) che il meglio di sè su un campo da football lo aveva già dato nelle tante stagione disputate con New England.
Con i Pats Tim Wright ha ricevuto lo scorso anno 26 palloni per 259 yards e ben 6 TD, giocando tutte le partite, due delle quali da starter, sebbene il suo impiego sia andato progressivamente in calando nel corso del campionato, peraltro concluso trionfalmente dai Patriots con la vittoria nel Super Bowl dello scorso febbraio.
Ad oggi dunque il reparto dei TE in casa Bucs diventa veramente di primo piano, con Tim Wright che va ad aggiungersi al secondo anno Austin Seferian-Jenkins, ed ai veterani Brandon Myers e Luke Stocker. Un buon gruppo di elementi, ciascuno con caratteristiche diverse ed in grado di completarsia vicenda; chissà che alla fine non rimangano tutti e quattro nel roster definitivo dei 53 giocatori che andrà ad iniziar la stagione.
Bisogna rilevare come i Bucs stiano ampiamente sfruttando la possibilità di chiamare per primi i giocatori tagliati dagli altri team (e ciò sarà possibile fino alla week n.3 della stagione), grazie al fatto di essere stati la squadra con il peggior record del 2014.
E dopo la safety D.J. Swearinger, il linebacker Khaseem Greene ed il punter Spencer Lanning ecco ora il ritorno a One Buc Place della nostra vecchia conoscenza Tim Wright, una delle poche cose buone lasciate in eredità da Greg Schiano a Tampa, che lo prese come undrafted rookie (del resto il ragazzo proveniva da Rutgers...) e che lo "convertì" da WR a TE.
Infine, da sottolineare come tutti questi quattro giocatori (Swearinger, Greene, Lanning e Wright) siano giovani - si accingono ad entrare tutti nella loro terza stagione NFL - abbiano contratti "leggeri" da un punto di vista economico e siano destinati a diventare "restricted free agents" al termine del campionato 2015 (dunque facilmente confermabili dai Bucs in caso di stagione positiva). Tim Wright, ad esempio, nel 2015 avrà un contratto da minimo salariale, che prevede solamente 585mila dollari
E invece no: i Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato ufficialmente di avere acquisito il giocatore appena tagliato dai Pats, rilasciando contestualmente - per fargli spazio nel roster che in questo periodo è composto da 90 giocatori - un altro TE, il primo anno Taylor Sloat.
Credo fosse dispiaciuta un po' a tutti la partenza di Tim Wright per Boston, nell'ambito della trade che a pochi giorni dall'inizio dello scorso campionato aveva portato Logan Mankins a Tampa. Il TE proveniente da Rutgers aveva infatti disputato una eccellente stagione da rookie, sebbene il 2013 fosse stata una stagione atroce per i Bucs, funestata non solo dalle troppe sconfitte ma anche da tanti episodi negativi (dal caso Freeman all'epidemia di MRSA, per citarne un paio).
In un contesto così complicato Tim Wright riuscì a registrare 54 ricezioni per 571 yards e 5 TD, in pratica il secondo miglior ricevitore dei Bucs, preceduto dal solo Vincent Jackson. E dispiacque vedere partire questo interessante prospetto (insieme a una scelta del quarto giro del draft 2015) in direzione Boston, per ricevere in cambio dai Patriots un veterano (Logan Mankins) che il meglio di sè su un campo da football lo aveva già dato nelle tante stagione disputate con New England.
Con i Pats Tim Wright ha ricevuto lo scorso anno 26 palloni per 259 yards e ben 6 TD, giocando tutte le partite, due delle quali da starter, sebbene il suo impiego sia andato progressivamente in calando nel corso del campionato, peraltro concluso trionfalmente dai Patriots con la vittoria nel Super Bowl dello scorso febbraio.
Ad oggi dunque il reparto dei TE in casa Bucs diventa veramente di primo piano, con Tim Wright che va ad aggiungersi al secondo anno Austin Seferian-Jenkins, ed ai veterani Brandon Myers e Luke Stocker. Un buon gruppo di elementi, ciascuno con caratteristiche diverse ed in grado di completarsia vicenda; chissà che alla fine non rimangano tutti e quattro nel roster definitivo dei 53 giocatori che andrà ad iniziar la stagione.
Bisogna rilevare come i Bucs stiano ampiamente sfruttando la possibilità di chiamare per primi i giocatori tagliati dagli altri team (e ciò sarà possibile fino alla week n.3 della stagione), grazie al fatto di essere stati la squadra con il peggior record del 2014.
E dopo la safety D.J. Swearinger, il linebacker Khaseem Greene ed il punter Spencer Lanning ecco ora il ritorno a One Buc Place della nostra vecchia conoscenza Tim Wright, una delle poche cose buone lasciate in eredità da Greg Schiano a Tampa, che lo prese come undrafted rookie (del resto il ragazzo proveniva da Rutgers...) e che lo "convertì" da WR a TE.
Infine, da sottolineare come tutti questi quattro giocatori (Swearinger, Greene, Lanning e Wright) siano giovani - si accingono ad entrare tutti nella loro terza stagione NFL - abbiano contratti "leggeri" da un punto di vista economico e siano destinati a diventare "restricted free agents" al termine del campionato 2015 (dunque facilmente confermabili dai Bucs in caso di stagione positiva). Tim Wright, ad esempio, nel 2015 avrà un contratto da minimo salariale, che prevede solamente 585mila dollari
venerdì 12 giugno 2015
Dotson torna ad allenarsi e i Pats tagliano Tim Wright
Dopo avere saltato le prime due settimane di OTA per una controversia legata alla mancata sottoscrizione di un nuovo contratto, Demar Dotson - in teoria il RT starter - prenderà regolarmente parte al minicamp (peraltro obbligatorio) in calendario la settimana prossima.
Un'eventuale assenza al minicamp obbligatorio sarebbe costata a Dotson una multa pari a 72.920 dollari, decisamente una bella cifra. Lovie Smith, da parte sua, ha affermato che "next week's, everything's mandatory", sottolineando dunque come sia il caso che Dotson la smetta di fare i capricci e si presenti a One Buc Place per iniziare ad allenarsi insieme a tutti gli altri suoi compagni di squadra.
Un'eventuale assenza al minicamp obbligatorio sarebbe costata a Dotson una multa pari a 72.920 dollari, decisamente una bella cifra. Lovie Smith, da parte sua, ha affermato che "next week's, everything's mandatory", sottolineando dunque come sia il caso che Dotson la smetta di fare i capricci e si presenti a One Buc Place per iniziare ad allenarsi insieme a tutti gli altri suoi compagni di squadra.
Da Boston, nel frattempo, arriva la notizia che i New England Patriots hanno tagliato il TE Tim Wright, che ben ricordiamo a Tampa nell'ultima stagione di Greg Schiano come HC; nell'infausto campionato 2013 proprio Tim Wright, una carriera da WR a Rutgers e riconvertito con successo a TE da Schiano in NFL, fu l'unica nota lieta di una annata invece pessima sotto ogni altro punto di vista.
E invece, poco prima dell'inizio della stagione 2014, ecco la mossa a sorpresa di Smith con la trade che mandò ai Patriots proprio Wright - un giovane ed interessante prospetto - insieme ad una scelta al quarto giro del draft 2015 in cambio del veterano (logoro, ed oggettivamente a fine carriera) Logan Mankins.
I Bucs sono oggi "coperti" nel reparto dei TE, ed è improbabile che Lovie Smith riporti a Tampa un giocatore di cui egli stesso si è voluto liberare lo scorso anno; peccato, perché il ragazzo, in una stagione come detto ultra-negativa come il 2013, aveva dimostrato di possedere numeri notevoli. In bocca al lupo a lui, con l'augurio di trovare presto un nuovo team disposto a dargli fiducia.
E invece, poco prima dell'inizio della stagione 2014, ecco la mossa a sorpresa di Smith con la trade che mandò ai Patriots proprio Wright - un giovane ed interessante prospetto - insieme ad una scelta al quarto giro del draft 2015 in cambio del veterano (logoro, ed oggettivamente a fine carriera) Logan Mankins.
I Bucs sono oggi "coperti" nel reparto dei TE, ed è improbabile che Lovie Smith riporti a Tampa un giocatore di cui egli stesso si è voluto liberare lo scorso anno; peccato, perché il ragazzo, in una stagione come detto ultra-negativa come il 2013, aveva dimostrato di possedere numeri notevoli. In bocca al lupo a lui, con l'augurio di trovare presto un nuovo team disposto a dargli fiducia.
lunedì 19 gennaio 2015
Blount, Revis, Wright e Bennett: 4 ex Bucs al Super Bowl!
Le due partite sono state molto diverse tra loro; il match che ha proclamato il team vincitore della NFC è stato davvero memorabile, ed il ricordo di questo incontro vivrà a lungo - per motivi opposti - tra i tifosi delle due contendenti, Seattle e Green Bay.
I Packers avevano già un piede e tre quarti in Arizona, ma poi grazie alle magie di Wilson e Lynch e ai decisivi pasticci dello special team dei Packers, beffato due volte prima in una azione di fake FG e poi su un onside kick, la vittoria è stata arpionata in overtime da Seattle e dunque saranno proprio i Seahawks a volare a Glendale per cercare di bissare il successo ottenuto 12 mesi fa nel Super Bowl n.48 contro Denver.
Meno avvincente e soprattutto molto meno equilibrata è stata invece la finale della AFC, un vero e proprio monologo di New England in cui gli eterni Patriots della Ditta "Belichick & Brady" hanno asfaltato i Colts guidati da un Andrew Luck non particolarmente brillante, e comunque poco aiutato da un "supporting cast" che dovrà essere rinforzato e non di poco, se i Colts hanno ambizioni di riportare l'anello a Indy.
E proprio nelle due finali di Conference abbiamo avuto la possibilità di rivedere sul terreno di gioco alcune nostre vecchie conoscenze, transitate di recente a Tampa per quelli che potremmo definire "brevi soggiorni", e che tra un paio di settimane si sfideranno nella partita più importante dell'anno: il Super Bowl!
Punto fermo della difesa di Seattle è infatti il DE Michael Bennett, probabilmente il Defensive End di maggior talento che abbia indossato la casacca dei Bucs in questi ultimi anni; a Tampa sono rimasti onesti mestieranti del calibro di Clayborn e Bowers mentre l'unico DE di valore che avevamo tra le mani siamo riusciti a non rifirmarlo... e poi non stupiamoci, se a breve sceglieremo con la first pick overall!
Nel match di Foxboro abbiamo invece avuto la possibilità di vedere sul terreno di gioco - tutti quanti con i New England Patriots - ben tre Bucanieri del recentissimo passato: due di questi, il RB LeGarrette Blount e il CB Darrelle Revis hanno anche ricoperto il ruolo di protagonisti nella vittoria contro i Colts; più defilato e meno coinvolto è stato invece il TE Tim Wright, che del resto davanti a sè ha un certo Gronkowski, forse il TE oggi più dominante dell'intera NFL.
Per il RB LeGarrette Blount le statistiche di ieri parlano da sole: 30 portate per quasi 150 yards e 3 TD, numeri di assoluta eccellenza e il buon LeGarrette ha replicato contro i Colts l'ottima partita che sempre nei playoff, proprio contro Luck e soci, aveva disputato dodici mesi fa. Bene anche Darrelle Revis, che ha intercettato Luck andando vicino a riportare il pallone in endzone. Ha invece avuto poco spazio, come detto, il TE Tim Wright, che comunque a Boston ha disputato una buona stagione, confermando di essere un prospetto molto interessante svenduto troppo in fretta dai Bucs insieme a una quarta scelta in cambio del logoro Logan Mankins. Davvero un affarone (per Belichick, s'intende...).
Nel Super Bowl n.49 che vedrà i Patriots opposti ai Seahawks i favori del pronostico credo debbano andare ai campioni in carica di Seattle, team che ha ottime probabilità di confermarsi "World Champion"; guai però a sottovalutare un campione come Tom Brady e quel vecchio volpone di Bill Belichick... ad ogni modo, in bocca al lupo a tutti i nostri quattro ex Bucanieri, e chiunque tra loro dovesse alzare il Vince Lombardi Trophy al cielo - che sia Bennett con i Seahawks o il trio Blount, Revis, Wright con i Patriots - ci sarà sempre un po' di rimpianto per avere mandato via da Tampa questi quattro giocatori, con un po' troppa fretta ed anche con una non indifferente dose di superficialità...
martedì 26 agosto 2014
Mankins ai Bucs, Tim Wright e una scelta ai Patriots
![]() |
La guardia Logan Mankins. |
Con una nota comparsa sul sito ufficiale i Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato l'acquisizione dai New England Patriots della guardia Logan Mankins in cambio del TE Tim Wright e di una futura pick (al momento "unidsclosed" anche se per l'insider Adam Schefter dovrebbe trattarsi della scelta al quarto giro del draft 2015).
Logan Mankins ha 32 anni, e nel suo curriculum può vantare ben sei convocazioni al Pro Bowl, oltre a numerosi riconoscimenti che fanno di questo giocatore una delle guardie più quotate dell'intera Lega.
Scelto dai Patriots al primo giro (pick n.32) del draft 2005 proveniente da Fresno State, Mankins ha trascorso tutte e nove le sue stagioni in NFL con la maglia dei Patriots, con i quali ha raggiunto per due volte il Super Bowl.
Per acquisire Mankins i Bucs hanno dovuto sacrificare un giovane di belle speranze, il TE Tim Wright, il cui spazio peraltro era stato molto limitato nel corso della preseason vista l'ascesa del rookie Seferian-Jenkins e il buon rendimento fornito dai veterani Stocker e Myers.
Ecco le parole del GM Licht, relative all'arrivo di Mankins:
"We're very excited to acquire a player like Logan," said general manager Jason Licht, who worked in the Patriots' front office from 2009-11. "We feel very fortunate. Logan is a very good player. (I'm a) first-hand witness to what he means in the locker room as well. His play on the field speaks for itself. He's a great person, is going to be great for this locker room".
Questo invece il commento di Licht sul "sacrificio" di Tim Wright:
"It tells you we feel very good about the three tight ends we have on our roster," Licht said. "It speaks about that. We think Tim is a very good football player. Came in, caught 54 balls, that's a pretty remarkable feat. We feel the return we got on the investment obviously worked in our favor. They probably feel they got a pretty good deal, too."
Sarà il campo a dire se questa trade sia stata un affare per i Bucs o per i Patriots, quel che è sicuro è che a Tampa arriva un giocatore di notevole spessore ed in grado di elevare e non di poco il valore della linea offensiva, anche se Mankins il meglio di sè lo ha inevitabilmente già dato, avendo alle spalle ben 9 logoranti stagioni di NFL. Viceversa, Tim Wright è solamente al secondo anno e ha davanti a sè un'intera carriera, probabilmente brillante dato che l'anno scorso il prodotto di Rutgers aveva dimostrato di possedere numeri interessanti, pur nei disastrati Bucs 2013 di Greg Schiano. A questo aggiungiamoci una pick nel prossimo draft (al quarto giro, pare) e non vorrei che - tanto per cambiare - l'affare lo avesse fatto ancora una volta quel vecchio volpone di Bill Belichick...
martedì 24 giugno 2014
Tight end, da punto debole a punto di forza?
![]() |
Il TE Tim Wright |
C'è un ruolo specifico, quello del
tight end, che "storicamente" è stato sempre (o quasi) un punto debole per i Tampa Bay Buccaneers. Anche nei grandi
Bucs di inizio anni duemila, quelli che erano una presenza fissa ai
playoff e che vinsero il Super Bowl XXXVII, nel ruolo in questione
il titolare era il veterano Ken Dilger, buon giocatore ma non
certo un fuoriclasse.
Andando indietro negli anni, per
trovare un TE coi fiocchi bisogna forse arrivare a quel Jimmie Giles
che a cavallo tra gli anni 70/80 fu uno dei primi veri fuoriclasse ad
indossare l'uniforme white and orange. Poi, tanti "mestieranti"e
qualche "fenomeno" a fine carriera, da quel Kellen Winslow jr
approdato a Tampa con due ginocchia più fragili del cristallo fino a
Dallas Clark, il logoro campione che venne a spendere gli ultimi
scampoli di una gloriosa carriera nei Bucs di Greg Schiano.
Ma proprio da quest'anno le cose
potrebbero cambiare ed anche in maniera piuttosto importante, a livello di
tight end. Al momento, dei sette TE a roster ce ne sono quattro che potrebbero essere tutti quanti presenti il 7 settembre quando comincerà il
campionato, a meno che Lovie Smith non preferisca mantenerne in
squadra solamente tre. Andiamo a vedere, nel dettaglio, di chi si
tratta.
Austin Seferian-Jenkins: sono
altissime le aspettative per l'ex stella dei Washington Huskies
scelto dai Bucs al secondo giro del recente draft. Potenzialmente,
ASJ ha tutto per recitare – da subito – un ruolo da protagonista.
Fisico imponente, due ottime mani per ricevere ma anche la capacità
di effettuare blocchi in caso di bisogno. Il classico giocatore che se manterrà la giusta concentrazione e non avrà problemi di
infortuni potrebbe rappresentare un punto fermo nell'attacco di
Tampa Bay per molte stagioni...
Tim Wright: il rookie da
Washington non dovrà però fare reparto da solo: al suo fianco ci sarà
anche l'unica nota lieta della stagione 2013, e cioè Tim Wright,
ricevitore al college (Rutgers) convertito a TE proprio da Greg
Schiano. L'accoppiata ASJ-Wright promette sviluppi interessanti,
considerata la giovane età di entrambi e gli ampi i margini di
miglioramento; alle loro spalle, ci sono comunque due veterani in
grado di dare profondità al reparto e di fornire un utile contributo
in caso di bisogno: Myers e Stocker.
Brandon Myers: nei primi quattro anni di
carriera ad Oakland, Myers si era distinto giocando stagioni
brillanti caratterizzate da ottime statistiche. Approdato la scorsa
stagione a New York, sponda Giants, il giocatore ha però deluso
profondamente, al punto da lasciare NY dopo un solo campionato. Come
rincalzo e come "polizza assicurativa" in caso di forfait da
parte di Wright e ASJ, Myers dovrebbe rappresentare
un'alternativa più che valida, e chissà che giocando senza grandi
pressioni l'ex Raider non possa tornare ai notevoli livelli di
qualche stagione fa..
Luke Stocker: dovrebbe essere
proprio Luke Stocker, tra i quattro TE, quello a maggior
rischio di taglio, soprattutto se alla fine coach Smith deciderà di
affrontare la stagione con solamente tre giocatori per questo ruolo.
Stocker è ormai al quarto anno in maglia Bucs ma a causa di
frequenti e pesanti problemi fisici di varia natura ha spesso terminato la sua stagione in anticipo finendo nella IR, ma soprattutto non ha mai inciso le poche volte in cui è sceso
in campo, sia sotto la guida di Morris (che per sceglierlo al quarto
giro del draft 2011 fece anche trade-up) che con Greg Schiano. Per
lui, questo è l'ultimo anno di contratto e dunque anche in questo caso vale
il concetto "ora o mai più", sempre ammesso che il 7 settembre,
per l'opener contro Carolina, Luke Stocker sia ancora un giocatore
dei Bucs.
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