domenica 31 agosto 2014

Practice squad, firmati alcuni giocatori appena tagliati

Il WR Solomon Patton.
Definito il roster dei 53 giocatori, è ora tempo di formare la Practice Squad, la cosiddetta "squadra delle riserve" composta da un numero massimo di 10 elementi (2 in più rispetto allo scorso anno) e dalla quale attingere in caso di emergenza.

Sinora, i Bucs hanno provveduto a firmare per la Practice Squad parecchi dei giocatori che erano stati tagliati appena 24 ore prima. Tra i membri della PS di Tampa Bay figurano infatti il RB Jeff Demps, il WR (ma soprattutto KR/PR) Solomon Patton, il DT Matthew Masifilo, il LB Brandon Magee e il TE Cameron Brate.

Per tutti e 5 questi giocatori si è dunque verificato un passaggio dal roster principale alla Practice Squad, ed è probabile che martedì - quando i Bucs inseriranno il RB Charles Sims nella IR temporanea lasciando libero un posto nel roster per alcune settimane - proprio uno di questi (Jeff Demps? Solomon Patton?) verrà riattivato e rispostato nel roster dei 53.

Nelle prossime ore verranno resi noti anche i nomi degli altri cinque componenti della PS, tra i quali dovrebbe figurare molto probabilmente anche il QB Mike Kafka, un altro dei giocatori tagliati ieri dai Bucs.

sabato 30 agosto 2014

Definito il roster, rilasciato anche Jeff Demps

Il RB Jeff Demps
I Bucs stanno definendo in queste ore la composizione del roster, che dovrà essere formato da quei 53 giocatori che andranno ad iniziare la stagione 2014.

Dopo i tagli di ieri, tra i quali ha destato una certa sorpresa quello del kicker Connor Barth (senza tralasciare quelli comunque rilevanti della guardia Jamon Meredith e del DE Larry English) quest'oggi non si sono registrate decisioni particolarmente eclatanti da parte di coach Lovie Smith.

Da segnalare comunque il taglio del RB Jeff Demps, il velocissimo sprinter che si pensava potesse avere buone possibilità di rimanere in squadra, dopo il pesante infortunio del rookie Charles Sims.

Niente da fare invece per il velocista olimpionico, che evidentemente non ha convinto il CS nel corso della preseason ed a cui sono stati preferiti Bobby Rainey e Mike James come rincalzi di Doug Martin.

Stessa sorte di Demps anche per il WR rookie Solomon Patton, che sembrava avesse ben impressionato non tanto nel suo ruolo specifico quanto per la posizione di KR/PR.

Fuori anche la safety Major Wright, in un reparto in cui a roster ci sono ora solamente Barron, Goldosn e Tandy, oltre a McDougald che però non potrà giocare per le prime settimane di campionato a causa di un problema al ginocchio. E' stato poi rilasciato anche il QB Mike Kafka, che probabilmente rivedremo nella practice squad dei Bucs.

Da ricordare che con l'inserimento del RB Charles Sims nella IR temporanea, i Bucs avranno un posto libero a roster fino al rientro del rookie e dunque la possibilità di inserire in squadra un altro giocatore per arrivare a quota 53.

venerdì 29 agosto 2014

Rilasciato il kicker Connor Barth!

Il kicker Connor Barth.
In queste ore i Bucs, così come tutte le altre squadre NFL, stanno procedendo a ridurre il numero di giocatori presenti a roster, dovendo raggiungere quota 53 entro le 22:00 ora italiana di domani.

Già alcuni nomi sono stati resi noti dai Bucs, in materia di giocatori tagliati, e tra questi spicca - oltre a quello della guardia veterana Jamon Meeredith - quello del kicker Connor Barth.

A sorpresa, dunque, il kicker dei Bucs edizione 2014 sarà il 23enne (undrafted rookie nel 2013) Patrick Murray, uscito da Fordham e - contro ogni pronostico - in grado di scavalcare il veterano Connor Barth nelle gerarchie dei kicker in casa Bucs.

Speriamo che la scelta di Lovie Smith sia stata ben ponderata, perché Barth - almeno sino a prima dell'infortunio al tendine di Achille che gli aveva fatto saltare l'intera stagione 2013 - era una assoluta garanzia, un cecchino infallibile in grado di capitalizzare sempre o quasi anche i FG da oltre le 40/45 yards.

Affidarsi a un kicker senza esperienza è sempre un azzardo, auguriamoci che nei momenti caldi, ad esempio nei secondi finali di partita quando è proprio dal piede del kicker che può dipendere l'esito finale di un match, il 23enne da Fordham abbia il sangue freddo necessario per infilare il pallone in mezzo ai pali.

Tra gli altri giocatori tagliati, sebbene il suo nome non sia stato ancora ufficializzato, dovrebbe esserci anche il DE Larry English, l'ex prima scelta dei San Diego Chargers che si era aggregato ai Bucs nel corso della preseason e che tutto sommato non aveva demeritato nelle partite in cui era stato impiegato.

Le riserve di Washington superano quelle di Tampa

Il WR Louis Murphy.
La quarta ed ultima partita di preseason è terminata con la vittoria dei Washington Redskins, che hanno espugnato il RJS con il punteggio di 24-10.

A scendere in campo sono state le terze e quarte linee delle due compagini, basti pensare che nessun titolare è stato impiegato dai due HC e che - per capire che tipo di partita sia stata - il QB di riserva Mike Glennon ha giocato solo il primo drive, lasciando per il resto del match spazio al terzo QB Mike Kafka.

E quanto detto per il QB vale più o meno anche per gil altri ruoli, nei quali a giocare praticamente l'intera partita sono stati solo i rincalzi.

Lasciando dunque da parte lo "scrimmage" con i Redskins, che inevitabilmente ha offerto davvero pochi motivi di interesse, occorre invece segnalare che entro la giornata di domani verranno tagliati ben 22 giocatori, dato che il roster dovrà passare dagli attuali 75 ai 53 che andranno ad iniziare la stagione.

Pe rquel che riguarda i nomi dei giocatori che verranno tagliati, il Tampa Bay Times ne anticipa alcuni: Jamon Meredith (G), Anthony Gaitor (CB), Edawn Coughman (OT), Jeremiah Warren (OL), Andrew Miller (OL), Nate Askew (LB), Keith Lewis (CB), Marc Anthony (CB), Kip Edwars (CB), Lonnie Pryor (FB), T.J. Fatinikun (DE) e Ka'Lial Glaud (LB) dovrebbero avere terminato la loro esperienza in maglia Bucs.

Entro le 22:00 ora italiana di domani, come detto, conosceremo i nomi dei 53 giocatori che domenica 7 settembre comporranno il roster dei Bucs per l'opener contro Carolina.

giovedì 28 agosto 2014

Ultima partita di preseason, servirà a definire il roster

Il QB Josh McCown.
Si giocherà questa notte (in Italia saranno le 1:30) la quarta ed ultima partita di preseason, che vedrà i Bucs affrontare al Raymond James Stadium i Washington Redskins.

Saranno molti i titolari dei Bucs che assisteranno al match dalla sideline, per evitare infortuni quando mancano ormai solo pochi giorni all'avvio della regular season, che inizierà il 7 settembre.

A livello di QB il titolare Josh McCown dovrebbe lasciare spazio alle sue riserve Mike Glennon e Mike Kafka, e anche le parole di coach Lovie Smith - tratte dal Tampa Tribune - fanno capire che questa sera ci sarà spazio più del solito per i rincalzi e le seconde e terze linee:
“Starters won’t play an awful lot tonight,’’ Smith said. “This final (preseason game), I’ve never really played (the starters much) and I don’t plan on it now. So we’ll play our backups for a majority of the game.’’ 

Tra coloro che cercheranno di mettersi in mostra per strappare un posto in squadra c'è uno degli ultimi arrivati, il DE Larry English. Ecco le sue dichiarazioni, tratte dal Tampa Bay Times:
"I definitely feel like there's a fit, some things I can contribute," English said. "I'm trying to show these coaches and this front-office staff what I can bring to the table."

Ed in effetti la partita di questa notte avrà un certo rilievo quasi solo ed esclusivamente per le seconde e terze linee, per coloro cioè che si contendono ancora gli ultimi posti da assegnare tra i 53 che andranno a comporre la "rosa" definitiva dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2014. A proposito di movimenti nel roster, da segnalare che il CB Danny Gorrer, inserito martedì nella IR, è stato quest'oggi definitivamente rilasciato dai Bucs.

mercoledì 27 agosto 2014

Il CB Danny Gorrer inserito in Injured Reserve

Il CB Danny Gorrer.
I Bucs hanno ridotto a 75 il numero di giocatori presenti a roster, rispettando  le direttive dell'NFL che prevedevano che tale limite venisse raggiunto entro le 22:00 ora italiana di ieri.

Tra gli ultimi ad essere "tagliati" ci sono l'OT Matt Patchman, il CB Deveron Carr e l'OT J.B. Shugarts. E' stato inoltre inserito in IR, e dunque per lui la stagione 2014 è terminata prima ancora di incominciare, il CB Danny Gorrer, a causa di un infortunio non meglio precisato che lo aveva costretto a saltare il match di Buffalo.

Nelle ultime due stagioni Danny Gorrer ha giocato complessivamente 13 partite con la maglia dei Bucs, mettendo a referto 21 tackles, 1 intercetto e 2 passaggi difesi.

Tra i giocatori che invece i Bucs hanno aggiunto al roster per mantenere la fatidica quota di 75, che a breve verrà ulteriormente ridotta a quella definitiva di 53, ci sono invece il DB Marc Anthony e Jeremiah Warren, offensive lineman con trascorsi collegiali a USF.

Ma al di là dei movimenti che si registrano a livello di roster, è ancora la trade che ha portato in Florida la guardia Logan Mankins e spedito a Boston il TE Tim Wright a tenere banco. Ecco come l'HC dei Bucs, Lovie Smith, commenta dalle colonne del Tampa Bay Times l'arrivo di Mankins:
"He has a history of a certain type of play in the league," coach Lovie Smith said. "Most people say Logan Mankins — tough football player, real man, everybody loves him, great guy in your locker room.Exactly what we need on our football team and of course in the offensive line room." 

Per Lovie, i Bucs non potevano farsi scappare l'occasione di acquisire un giocatore importante come Logan Mankins:
"This is just a guy that we felt you couldn't pass on," Smith said. "Not only do we talk about the Pro Bowls he's gone to, but (a) team captain. Once you get a chance to know Logan, you'll see what we're talking about."

Anche il GM Licht non nasconde la soddisfazione per avere portato a Tampa un giocatore in grado di colmare la principale lacuna emersa in casa Bucs dopo le prime partite di preseason:
"We're very excited to acquire a player like Logan," said general manager Jason Licht, who worked in the Patriots front office from 2009-11. "We feel very fortunate. Logan is a very good player. (I'm a) first-hand witness to what he means in the locker room as well. His play on the field speaks for itself."

Infine, ecco le parole di commiato e di stima anche da parte dell'ex HC di Mankins, Bill Belichick:
"Logan Mankins is everything we would ever want in a football player. It is hard to imagine a better player at his position, a tougher competitor or a person to represent our program," coach Bill Belichick said in a statement. "He is one of the all-time great Patriots and the best guard I ever coached. Logan brought a quiet but unmistakable presence and leadership that will be impossible to duplicate."

martedì 26 agosto 2014

Mankins ai Bucs, Tim Wright e una scelta ai Patriots

La guardia Logan Mankins.
Si pensava potesse arrivare la firma di Richie Incognito, non era del tutto tramontata l'ipotesi di una trade con i '49ers per Alex Boone, e invece ecco arrivare la mossa a sorpresa del duo Smith-Licht...

Con una nota comparsa sul sito ufficiale i Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato l'acquisizione dai New England Patriots della guardia Logan Mankins in cambio del TE Tim Wright e di una futura pick (al momento "unidsclosed" anche se per l'insider Adam Schefter dovrebbe trattarsi della scelta al quarto giro del draft 2015).

Logan Mankins ha 32 anni, e nel suo curriculum può vantare ben sei convocazioni al Pro Bowl, oltre a numerosi riconoscimenti che fanno di questo giocatore una delle guardie più quotate dell'intera Lega.

Scelto dai Patriots al primo giro (pick n.32) del draft 2005 proveniente da Fresno State, Mankins ha trascorso tutte e nove le sue stagioni in NFL con la maglia dei Patriots, con i quali ha raggiunto per due volte il Super Bowl.

Per acquisire Mankins i Bucs hanno dovuto sacrificare un giovane di belle speranze, il TE Tim Wright, il cui spazio peraltro era stato molto limitato nel corso della preseason vista l'ascesa del rookie Seferian-Jenkins e il buon rendimento fornito dai veterani Stocker e Myers. 

Ecco le parole del GM Licht, relative all'arrivo di Mankins:
"We're very excited to acquire a player like Logan," said general manager Jason Licht, who worked in the Patriots' front office from 2009-11. "We feel very fortunate. Logan is a very good player. (I'm a) first-hand witness to what he means in the locker room as well. His play on the field speaks for itself. He's a great person, is going to be great for this locker room".

Questo invece il commento di Licht sul "sacrificio" di Tim Wright:
"It tells you we feel very good about the three tight ends we have on our roster," Licht said. "It speaks about that. We think Tim is a very good football player. Came in, caught 54 balls, that's a pretty remarkable feat. We feel the return we got on the investment obviously worked in our favor. They probably feel they got a pretty good deal, too."

Sarà il campo a dire se questa trade sia stata un affare per i Bucs o per i Patriots, quel che è sicuro è che a Tampa arriva un giocatore di notevole spessore ed in grado di elevare e non di poco il valore della linea offensiva, anche se Mankins il meglio di sè lo ha inevitabilmente già dato, avendo alle spalle ben 9 logoranti stagioni di NFL. Viceversa, Tim Wright è solamente al secondo anno e ha davanti a sè un'intera carriera, probabilmente brillante dato che l'anno scorso il prodotto di Rutgers aveva dimostrato di possedere numeri interessanti, pur nei disastrati Bucs 2013 di Greg Schiano. A questo aggiungiamoci una pick nel prossimo draft (al quarto giro, pare) e non vorrei che - tanto per cambiare - l'affare lo avesse fatto ancora una volta quel vecchio volpone di Bill Belichick...

Le ultime news da casa Bucs: Tedford, Incognito, Casillas

Jeff Tedford, l'OC dei Bucs.
Jeff Tedford.
A meno di due settimane dall'avvio del campionato, una notizia non positiva riguarda il 52enne OC dei Bucs, Jeff Tedford. Nel corso della conferenza stampa tenuta ieri a One Buc Place, Lovie Smith ha reso noto che Jeff Tedford si è sottoposto lunedì mattina ad un intervento chirurgico, per non meglio specificati problemi di salute.

Per fortuna non dovrebbe trattarsi di nulla di grave, dato che Tedford rimarrà fuori solamente per un breve periodo di tempo anche se Smith non ha chiarito con precisione se l'OC dei Bucs potrà riprendere a svolgere le sue mansioni già domani sera contro Washington, o se il suo ritorno slitterà al 7 settembre per l'opener con Carolina oppure più avanti.

Ad ogni modo, auguri di pronta guarigione a Jeff Tedford, con la speranza di vederlo quanto prima a chiamare i giochi offensivi di McCown e soci.

Richie Incognito.
Sta tenendo banco in queste ore a Tampa il dibattito circa la possibilità di firmare la guardia Richie Incognito, con cui sino ad ora i Bucs si sono limitati a svolgere approfonditi colloqui. Il dubbio è amletico: firmare o non firmare un giocatore dalle ottime qualità tecniche, sicuramente in grado di elevare il rendimento di una linea offensiva che sta attraversando un momento di profonda difficoltà, ma che dal punto di vista caratteriale potrebbe rappresentare un serio problema per l'armonia dello spogliatoio?

Vedremo nelle prossime ore cosa deciderà Lovie Smith, sicuramente non si tratta di una decisione semplice, considerati i tanti episodi negativi che hanno coinvolto in prima persona l'ex guardia dei Miami Dolphins, a cominciare dal caso di bullismo ai danni del compagno di squadra Jonathan Martin, "fattaccio" che lo scorso anno ha provocato enorme clamore nel mondo NFL.

Queste, al momento, le dichiarazioni del GM Jason Licht a proposito della  possibilità di firmare Richie Incognito:
"We had a very constructive meeting with Richie. It went on for about 5 hours. He haven't ruled it out. He remains an option".

Jonathan Casillas.
Sabato sera a Buffalo, nel convincente match giocato contro i Bills, non faceva parte della squadra il LB Jonathan Casillas, rimasto a Tampa in seguito a una decisione di coach Smith che ha punito in questo modo il giocatore per non meglio specificate "ragioni disciplinari".

Nella giornata di ieri Casillas si è pubblicamente scusato, ecco le sue parole tratte dal Tampa Bay Times:
"It's not something I'm happy with, but a mistake was made, the punishment was dealt and I had to deal with it," said Casillas, back practicing as normal. "It's tough because I don't want to miss a game or be a person labeled as somebody who violates any rules. I've never had a history of that or anything, but a mistake was made. A bit of miscommunication on my behalf. It was my mistake," he said. "I'm not perfect. I try to do things the right way here."

lunedì 25 agosto 2014

Bucs, primi tagli in arrivo

Il WR Eric Page
L'inizio della regular season si avvicina, giovedì notte andrà in scena l'ultima partita di preseason ed anche per Tampa Bay, come del resto anche per tutte quante le altre squadre NFL, è giunto il momento di ridurre il numero di giocatori presenti a roster.

In casa Bucs i primi 12 tagli sono giunti dopo la partita di Buffalo, portando il numero dei giocatori presenti a roster da 90 a 78. Entro le 22:00 (ora italiana) di domani occorreranno altri tre tagli per portare il numero alla quota richiesta di 75.

Infine, entro sabato 30 agosto tale numero si ridurrà ulteriormente sino a raggiungere quota 53, il numero definitivo dei giocatori che andranno ad iniziare il campionato il 7 settembre contro Carolina.

Di seguito, ecco l'elenco completo dei 12 giocatori che da ieri non fanno più parte dei Tampa Bay Buccaneers:

- LS, Jeremy Cain
- DT, Euclid Cummings
- OL, Jace Daniels
- WR, Skye Dawson
- OL, Jason Foster
- DE, Ryne Giddins
- G, R.J. Mattes
- WR, Eric Page
- WR, Tommy Streeter
- DE, Chaz Sutton
- QB, Alex Tanney
- FB, Ian Thompson

Ben tre i ricevitori tagliati (Page, Streeter e Dawson), mentre spicca il taglio dell'OL Jace Daniels, che nei giorni scorsi sembrava potesse avere addirittura le carte in regola per conquistare un posto da titolare nella disastrata offensive line dei Bucs.

Ha concluso la sua avventura a One Buc Place il quarto QB, Alex Tanney così come - un po' a sorpresa - anche il long snapper veterano Andrew Cain, che vantava trascorsi a Chicago proprio agli ordini di Lovie Smith. Nel ruolo di LS i Bucs andranno dunque con Andrew DePaola, un 27enne uscito da Rutgers e finito undrafted nel 2012, che sino ad ora non ha ancora giocato una partita in NFL.

domenica 24 agosto 2014

Arriva contro i Bills la prima vittoria in preseason

Il WR Mike Evans in endzone
E'arrivata contro i Buffalo Bills la prima vittoria in questa preseason 2014, al termine di una prestazione convincente e decisamente superiore rispetto ai due precedenti impegni prestagionali disputati affrontando Jacksonville e Miami.

Va detto che Buffalo si è dimostrata ampiamente "collaborativa", commettendo tantissime penalità e perdendo per tre volte volte il possesso tra fumble e intercetti, ma i ragazzi di coach Lovie Smith hanno giocato nel complesso una più che discreta partita, soprattutto nel primo tempo e cioè fino a quando in campo sono rimasti i titolari.

E dire che l'inizio della partita, in particolare in attacco, era stato decisamente negativo con un 3 & out e un intercetto. Ma da lì in avanti Josh McCown è salito in cattedra, chiudendo il match con una prestazione concreta e buone statistiche (13/16 per 112 yards, 1TD e 1int).

Molto bello in particolare il lancio in endzone per Mike Evans, con quest'ultimo rivelatosi un'altra nota lieta della serata. Il WR rookie che negli ultimi giorni era salito agli onori della cronaca per questioni decisamente "extra football" ha dimostrato di essere in possesso di numeri davvero molto interessanti e la coppia di ricevitori Jackson-Evans rappresenterà uno dei punti di forza, se non il principale, dell'attacco dei Bucs 2014.

Anche Doug Martin, impegnato a lungo, ha corso bene (38 yards in 12 tentativi e 1 TD), ed ha anche ricevuto due palloni per complessive 27 yards. Meno brillanti i suoi backup, Rainey e Demps, fermati dalla difesa di Buffalo senza permettere loro consistenti guadagni.

Il reparto difensivo dei Bucs ha confermato di essere già a buon punto, e nel match contro i Bills la prestazione della D è stata impreziosita dall'intercetto di Goldson e dai fumble recuperati prima da Mason Foster e poi da Clinton McDonald, quest'ultimo anche autore di un TD.

A proposito della linea difensiva, da rilevare alcune buone giocate da parte di Larry English, l'ex prima scelta dei Chargers approdato a Tampa nei giorni scorsi e ampiamente in corsa per ottenere un posto nel roster che andrà ad iniziare la stagione.

In conclusione, il match di Buffalo ha mostrato confortanti passi in avanti da parte di Tampa Bay, sempre tenendo presente che di lavoro ne occorre ancora tanto per arrivare competitivi e brillanti all'opener del 7 settembre contro Carolina, e senza dimenticare che bisognerà comunque cercare di sistemare in qualche modo quella linea offensiva che rimane ad oggi il reparto meno brillante della squadra. Il prossimo ed ultimo impegno di preseason vedrà i Bucs affrontare al RJS i Washington Redskins, alle ore 1:30 nella notte tra giovedì e venerdì  (fuso orario italiano).

sabato 23 agosto 2014

Dichiarazione congiunta dei Bucs e di Mike Evans

Un'immagine tratta dal video della rissa
In un video pubblicato da TMZ sports (e visibile, ad esempio, sul sito del Tampa Tribune cliccando su questo LINK), è possibile vedere il WR rookie Mike Evans coinvolto in prima persona in una rissa avvenuta nello scorso mese di marzo all'ingresso di un locale di Miami.

Dalle immagini non è chiaro se Evans colpisca o meno qualcuno, e comunque non risulta che da questo violento alterco ci siano stati degli arresti, stando a quanto ha dichiarato l'agente del giocatore. 

L'episodio, comunque poco edificante, ha indotto i Bucs a pubblicare sul proprio sito ufficiale una dichiarazione congiunta, sia da parte della società che di Mike Evans.

Queste le parole dei Bucs, rilasciate dall'Head coach Lovie Smith: 
“During his time here since we drafted him in May, Mike has met all of our expectations both on and off the football field. After speaking with Mike, our feelings about him remain unchanged. We expect him to be an important member of the Tampa Bay Buccaneers for many years to come and we consider this matter closed.”

E queste quelle del giocatore: 
“The incident in question happened during spring break in March while I was vacationing with friends in Miami. The issue occurred at the end of the night when someone in my party was approached by a member of the security staff. The situation escalated very quickly from there, but fortunately no one was injured. I regret that this incident that happened nearly six months ago has become a distraction to my team and I look forward to continuing to prepare for the start of my rookie season with the Buccaneers.”

Il caso sembra dunque chiuso, con una blanda tirata d'orecchi per il giocatore e la speranza - considerati i non pochi problemi che abbiamo sul campo - che almeno fuori dal rettangolo di gioco i nostri giocatori si tengano alla larga da risse, guai e da tutti quei problemi che sembrano attrarre in maniera irresistibile i giocatori di football... 

venerdì 22 agosto 2014

Trade con i Chiefs, arriva la guardia Rishaw Johnson

La guardia Rishaw Johnson
Nel tentativo di rinforzare il punto più debole della squadra, e cioè la linea offensiva, Lovie Smith e Jason Licht hanno concluso con Kansas City una trade che ha portato a Tampa la guardia Rishaw Johnson, in cambio della safety Kelcie McCray approdato ai Chiefs.

Rishaw Johnson ha 25 anni ed una carriera sin qui da comparsa, tra i PRO. Entrato in NFL come undrafted rookie nel 2012 ha trascorso la sua prima stagione da professionista con i Seahawks, ed ha poi disputato lo scorso campionato a Kansas City, giocando tre partite (con una presenza da titolare).

Difficile che questo giocatore possa elevare la qualità della OL, si spera che il suo arrivo possa quantomeno servire a dare profondità alla linea, sempre che l'ex Chief riesca a superare i vari tagli che porteranno il roster a 53 elementi.

Coach Lovie Smith presenta in questo modo Rishaw Johnson (dal Tampa Tribune):
“We said we’d continue to look for players that we think will help our football team, so we’re pretty excited about getting Rishaw here into the mix,’’ Bucs coach Lovie Smith said. “He’ll be a guard for us, but he’s played a little bit of center, also. So, he gives us a little bit of flexibility there. He’s a big athlete, young, looks pretty good on video. Whenever you get a chance to add a big, young athlete you have to be excited about that. Being on an active roster for a while with Seattle and Kansas City, we know those guys, and, of course, he’s a good player.’’

Per acquisire Johnson è stato mandato ai Chiefs la safety Kelcie McCray, 25enne approdato lo scorso anno a Tampa dopo una prima stagione tra i PRO trascorsa a Miami. Discreto rincalzo utile più che altro per lo special team, di McCray in molti ricorderanno in particolare una giocata nel match disputato (e vinto) dai Bucs lo scorso anno a Detroit, quando fu proprio McCray a forzare il fumble ai danni di Calvin Johnson che contribuì a regalare a Tampa Bay una insperata W.

Sempre nella giornata di ieri, da segnalare la firma di un altro giocatore per la linea offensiva, la guardia 24enne R.J. Mattes. Uscito dal college lo scorso anno come undrafted rookie e firmato e rilasciato più volte nel corso del 2013 dai New England Patriots, Mattes va a fare numero in un reparto che al momento vanta una discreta profondità, ed una assai più modesta qualità. Da segnalare a titolo di curiosità che Mattes è stato compagno di squadra, ai tempi del college (NC State), del QB Mike Glennon.

giovedì 21 agosto 2014

Bowers a rischio taglio dopo l'ennesimo infortunio?

Il DE Da'Quan Bowers
Stando a quanto riportato da Rick Stroud del Tampa Bay Times, sarebbe in serio pericolo la continuazione del rapporto tra i Bucs e il DE Da'Quan Bowers.

L'ex stella dei Clemson Tigers rischierebbe il taglio a causa dei continui infortuni che in questi tre anni di NFL, a cui va aggiunta l'attuale preseason, gli hanno impedito di mostrare sul terreno di gioco tutto il suo potenziale, le poche volte in cui il ragazzo è potuto scendere in campo essendo costantemente alle prese con infortuni di ogni genere...

Dopo i guai al ginocchio e al tendine d'Achille che ne hanno fortemente limitato l'impiego nelle scorse stagioni, adesso è uno stiramento inguinale a tenere fuori Bowers dagli allenamenti e ad impedirgli molto probabilmente di scendere in campo a Buffalo, come già era successo nel precedente match di preseason contro Miami a cui il giocatore aveva dovuto assistere dalla sideline.

Peccato, perché nella prima amichevole precampionato disputata a Jacksonville Da'Quan Bowers era sembrato - insieme a McCoy - uno degli uomini più in forma della linea difensiva, e si sperava che quella che sta per iniziare potesse essere la stagione del suo riscatto.

Le parole di coach Lovie Smith riportate dal Tampa Bay Times, invece, fanno pensare che i giorni di Bowers a Tampa potrebbero anche concludersi entro breve termine. Ecco cosa ha detto il coach:
"I think every day you don't practice you're hurting your chances (of making the team),'' Smith said. "We've seen enough to like Da'Quan a lot. But all the reps that he's not getting, someone else is getting them. The best way to beat your competition sometimes is just to stay on the field. Da'Quan is trying to get back. Again, I think he has a future in the league, whether it be as a defensive end outside or more of a third down rush guy inside.''

Smith spende dunque parole di stima per Da'Quan sottolineando però come il fatto di non potersi allenare nè giocare metta inevitabilmente in pericolo il fatto di trovare posto tra i 53 giocatori che inizieranno la stagione.

Il commento conclusvio di Rick Stroud "His history of injuries and lack of production could cost him a roster spot" sottolinea il fatto che il futuro prossimo di Bowers potrebbe essere altrove e non più sotto il cielo di Tampa...

mercoledì 20 agosto 2014

Infermeria, il punto della situazione

Il rookie Charles Sims
Aspettando la gara n.3 di preseason, che avrà luogo a Buffalo sabato alle 22:30 (ora italiana) ed in cui i titolari dovrebbero essere impiegati più a lungo rispetto alle precedenti (e alla successiva, quella contro Washington del 28 agosto) amichevoli precampionato, vediamo di fare il punto della situazione sui tanti giocatori infortunati in casa Bucs.

Purtroppo l'infermeria si è riempita in questi ultimi giorni, anche se l'unico giocatore ad essere alle prese con un infortunio serio è il RB rookie Charles Sims, operato alla caviglia sabato scorso e costretto a rimanere sulla sideline per almeno tre mesi.

Ieri hanno saltato l'allenamento ben tre uomini della linea difensiva, e cioè William Gholston (spalla), Micheal Johnson (ginocchio) e Da'Quan Bowers (inguine).

Anche la secondaria è costretta ad allenarsi a ranghi ridotti, dato che sono in molti i defensive back alle prese con acciacchi di vario tipo: Mike Jenkins (stiramento), Major Wright (schiena) e Rashaan Melvin (caviglia) si sono aggiunti ad Alterraun Verner, colui che dovrebbe essere uno dei CB titolari ma che sino ad ora non è riuscito a giocare una sola azione.

Problemi anche per il RB Mike James, infortunatosi contro Miami, mentre il DE Steven Means dopo avere saltato il match con i Dolphins dovrebbe tornare disponibile per l'incontro di Buffalo.


Cambiando argomento, ieri il WR rookie Mike Evans si è soffermato sull'episodio che ha caratterizzato la sua partita contro Miami, il fumble commesso sulla 1 yard line per avere difeso malissimo il pallone senza averlo spostato sul braccio sinistro per impedire di farselo strappare dal CB Grimes.

Ecco cosa dice Evans, sostenendo che al college non aveva mai dovuto difendere la palla con il braccio sinistro, avendo sempre giocato sul lato destro del campo...
"I wasn't comfortable holding it in my left so that's another thing I need to practice on, holding the ball in my outside arm, whatever sideline I'm on," Evans said. "If it's in the right (arm) and I'm holding it tight, it wouldn't have come out. But holding it in my left, it wouldn't have happened at all. The most exciting part for me is I get to play in the slot and on the left side,'' Evans said. "I only played on the right side in college. For two years, I’ve never been anywhere else. It’s fun, going into the slot, you’re going to be lined up against a linebacker or safety or something.''

domenica 17 agosto 2014

Preseason, anche contro Miami arriva una sconfitta

Il RB Doug Martin in azione
Anche il secondo match di preseason 2014 si è concluso con una sconfitta per i Bucs di coach Lovie Smith. 20-14 il risultato finale a favore dei Miami Dolphins, con Tampa Bay che solo nell'ultimo drive, guidato da Mike Kafka e quando in campo c'erano le terze e quarte linee, è riuscita a ridurre il margine di una sconfitta che altrimenti sarebbe stata più severa.

Ad ogni modo, come è noto non è il risultato la cosa più importante di queste partite prestagionali, quanto evitare innanzi tutto infortuni e poi cercare di oliare gli ingranaggi in vista dell'imminente inizio della regular season.

Rispetto alla brutta prestazione di sette giorni fa a Jacksonville, ieri sera i Bucs hanno mostrato alcuni lievi (molto lievi) passi in avanti, anche se di lavoro, soprattutto in attacco, bisogna ancora farne tanto per riuscire ad elevare spessore e competitività.

Proprio analizzando la prestazione dell'attacco contro Miami, va sottolineato come Josh McCown si sia mosso meglio rispetto a sette giorni fa. Sebbene protetto poco e male dalla linea (e questa sarà una costante, temo, che ci porteremo avanti per tutta la stagione), l'ex QB dei Bears ha chiuso con 5/7 per 1 TD pass e 46 yards, nel quarto in cui è rimasto in campo. E' rimasto più a lungo sul terreno di gioco Mike Glennon (6/12 per 77 yards) non molto preciso ma che per un soffio non ha messo a segno la giocata più spettacolare della serata, quando il WR Mike Evans ha commesso un fumble sulla 1 yard line, dopo aver ricevuto un bel passaggio da 42 yards da parte del QB #8.

Proprio i due rookie Mike Evans (ingenuità del fumble a parte: speriamo che il brutto errore gli sia servito di lezione e che abbia capito che tra i PRO il possesso del pallone va difeso con i denti, finché non si è superata la goal line...) e A. Seferian-Jenkins hanno confermato di essere due giovani di belle speranze, così come si è rivisto un Doug Martin ispirato e in grado di conquistare yards sia su corsa che su ricezione.

Nel finale, spiccioli di gloria per il terzo QB Mike Kafka che ha orchestrato in 1 minuto e 35 secondi un efficace drive di 75 yards concluso con un TD pass per il WR Lavelle Hawkins.

Attacco nel complesso poco produttivo dunque, e sempre una grande fatica a conquistare le yards necessarie per chiudere i down. In quanto alla difesa, da sottolineare la prestazione eccellente di un Gerald McCoy apparso già in forma campionato; tra l'altro, buona parte del merito del TD segnato dai Bucs nel primo quarto (passaggio di McCown per Vincent Jackson) si deve proprio a McCoy che ha provocato un fumble, poi ricoperto dal DE Johnson, strappando la palla al QB avversario Ryan Tannehill.

Se contro le corse la difesa dei Bucs ha fatto nel complesso buona guardia, ci sono parecchie cose da rivedere nei giochi contro i passaggi, e le circa 300 yards concesse a Tannehill e a Moore sono decisamente troppe, anche se non va dimenticata l'assenza dei CB Verner e Jenkins, a cui nel corso del match si sono aggiunti anche gli infortuni di altri due DB, Melvin e Wright.

In conclusione, partita nel complesso modesta e poco spettacolare, con piccoli passi in avanti dei Bucs rispetto alla partita precedente; ma è evidente che i ragazzi di Lovie Smith dovranno elevare (e di molto) il proprio rendimento (soprattutto in attacco), se si vorrà evitare l'ennesimo campionato in tono minore sulla falsariga delle ultime deludenti e amare stagioni.

sabato 16 agosto 2014

Stagione a rischio per il rookie Sims, operato alla caviglia

Il RB rookie Charles Sims
Pessima notizia in arrivo dall'infermeria di One Buc Place. Il RB rookie Charles Sims verrà operato quest'oggi alla caviglia, e per lui si prospetta un'assenza dai campi di football per un periodo stimato intorno alle 12-14 settimane.

In altre parole, stagione quasi finita ancora prima di iniziare per uno dei rookie più attesi, che sulla carta avrebbe dovuto rappresentare l'alternativa principale e più interessante al titolare Doug Martin.

Il pesante KO rimediato da Sims nel corso dell'allenamento di martedì scorso è il primo grave infortunio che si registra in casa Bucs nel corso di questa preseason, in cui sino ad ora non si erano verificati pesanti infortuni ma solo piccoli problemi rimediabili in tempi brevi (i vari acciacchi di Bowers, Means, Verner, Goldson, Jenkins).

Nella migliore delle ipotesi dunque Charles Sims potrà tornerà in campo nel mese di dicembre, per le ultime partite di regular season. Per fortuna il reparto dei RB è dotato di buona profondità e alle spalle di Martin le valide alternative non mancano, da Bobby Rainey a Mike James senza dimenticare lo sprinter Jeff Demps. Ad ogni modo, la notizia di questo grave infortunio al rookie Sims è davvero negativa, considerate anche le caratteristiche del giocatore e la sua notevole abilità nel ricevere il pallone fuori dal backfield, che facevano del rookie da West Virginia forse il RB meno facilmente sostituibile tra quelli a disposizione di coach Lovie Smith.

I Bucs devono ora decidere quale soluzione adottare per Sims, e cioè se inserirlo nel roster dei 53 titolari tenendolo tra i giocatori che la domenica vengono dichiarati inattivi sino a quando si sarà ristabilito, oppure inserirlo nella Injured Reserve ponendo fine alla sua stagione 2014, o se assegnargli lo status di "injured reserve/designated for return", designandolo cioè come giocatore inserito nella IR solo momentaneamente (possibilità questa prevista per un solo giocatore nell'arco dell'intera stagione), e nella quale dovrà rimanere inserito per un periodo minimo di 8 settimane.

Speriamo che dal secondo match di preseason in programma stanotte con Miami non arrivino da questo punto di vista (infortuni e KO) ulteriori brutte notizie, dopo la pesante perdita - nella migliore delle ipotesi per almeno tre mesi e mezzo - del promettente rookie Charles Sims.

venerdì 15 agosto 2014

Un "classico" estivo: pubblicata la Media Guide 2014

La "Media Guide" edizione 2014
Aspettando la seconda partita di preseason, che domani notte all'1.30 (ora italiana) vedrà i Bucs impegnati al Raymond James Stadium contro i Miami Dolphins, segnalo l'uscita della "Media Guide 2014", che potete consultare e/o scaricare direttamente dal sito ufficiale, cliccando su questo LINK.

Che cos'è la "Media Guide"? Come credo tutti sappiano, si tratta di una sorta di "annuario" che contiene ogni possibile dato, notizia e informazione riguardante i Tampa Bay Buccaneers.

Sono presenti dettagliate schede di dirigenti, tecnici e giocatori, tutti i record scritti dai Bucs in 39 anni di Storia, nonché tutte le news, le curiosità e le statistiche possibili e immaginabili.

Particolarmente interessante è la sezione dedicata al "Ring of Honor", con articolate schede relative ai Grandi Bucanieri del passato che hanno scritto le pagine più entusiasmanti del nostro team ed i cui nomi sono oggi presenti a imperitura memoria sugli spalti del Raymond James Stadium, così come meritano di essere sfogliate le pagine con le schede riepilogative di ciascun incontro di playoff disputato da Tampa Bay, a partire dal primo in assoluto giocatosi nell'ormai remoto 29 dicembre 1979 (il vincente match di NFC Divisional conto i Philadelphia Eagles).

Che siate sotto l'ombrellone, a fare shopping in qualche metropoli o al fresco della montagna, non resta dunque che augurarvi - oltre a un buon ferragosto - anche una piacevolissima lettura con il "classico" dell'estate per eccellenza: la Media Guide dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2014!

giovedì 14 agosto 2014

Firmato il DE Larry English

Il DE Larry English
In attesa di rinforzare a dovere la OL, e cioè il reparto che più di ogni altro necessita di una robusta iniezione di talento (è ancora in piedi l'ipotesi di trade con San Francisco per portare a Tampa la guardia Alex Boone), è di oggi la firma di un giocatore per l'altra linea, quella difensiva.

Si tratta del 28enne Larry English, attualmente free agent ed ex prima scelta (pick n.16 overall) dei San Diego Chargers nel draft 2009. Per la cronaca, con la scelta successiva di quel draft, la numero 17, proprio i Bucs avrebbero poi scelto un certo Josh Freeman...

Larry English ha deluso molto e reso ampiamente al di sotto delle aspettative, nei suoi cinque anni trascorsi a San Diego. Il rendimento sul rettangolo di gioco e le cifre accumulate in queste stagioni da professionista sono state di gran lunga al di sotto dello standard di una prima scelta, e non era un caso che il giocatore fosse attualmente senza contratto.

La decisione di rinforzare la line difensiva si spiega anche con i numerosi infortuni, seppure non gravi, che in questi giorni hanno messo momentaneamente KO sia Steven Means che Da'Quan Bowers. Inoltre, contestualmente alla firma di English è stato tagliato un altro giocatore della linea difensiva, il DT Jibreel Black, un undrafted rookie alle prese con un infortunio. Vedremo se English riuscirà a conquistare un posto a roster o se invece la sua esperienza a Tampa si esaurirà nel corso di pochi giorni, sperando che a breve arrivi qualche confortante notizia anche per la OL...

lunedì 11 agosto 2014

Linea offensiva, aggiustamenti in arrivo

Jace Daniels
La brutta prestazione della linea offensiva contro i Jaguars non è passata inosservata, e coach Lovie Smith non ha perso tempo per mettere in pratica qualche contromossa in vista della partita prevista per sabato 16 agosto contro i Dolphins.

Nel secondo match di preseason la guardia destra titolare sarà Jace Daniels, che prenderà il posto di Jamon Meredith. Chi è Jace Daniels? Si tratta di un 24enne firmato come undrafted rookie lo scorso anno, reduce dall'aver trascorso buona parte della scorsa stagione nella practice squad di Tampa Bay.

Dalle colonne del TB Times, Coach Lovie Smith spiega così l'avvicendamento tra Jace Daniels (che nella depth chart figura in realtà come centro di riserva) e Jamon Meredith nel ruolo di guardia destra:
"To get to the first team, you have to do some good things in practice, and Jace has been doing that throughout, whether it be at center or guard," coach Lovie Smith said. "Jamon didn't play as well as he needed to, and we realize he can play guard and tackle, so we're going to let him concentrate a little bit more at the tackle position and give that next group of guards an opportunity. Jace is the next guy."

Bene, dunque spazio a Jace Daniels e stiamo a vedere come questo ragazzo sfrutterà la sua grande occasione per mettersi in luce nell'incontro di sabato prossimo. A mio avviso, se speriamo che un undrafted rookie che nel primo anno tra i PRO ha giocato solo nella practice squad e che dovrebbe essere il centro di riserva ci risolva le voragini che abbiamo a livello di guardia, beh, allora possiamo tornare a credere anche a Babbo Natale...

L'errore - grave - è stato a mio avviso commesso in sede di free agency e di draft, scegliendo di non rinforzare un reparto di assoluta  importanza come la OL, pur sapendo che difficilmente Carl Nicks sarebbe tornato a giocare. In aggiunta, ci si è poi liberati frettolosamente di un giocatore utile come Jeremy Zuttah, un prezioso jolly della linea offensiva che finiremo per rimpiangere. In quanto ai due OL rookie, sia Edwards che Pamphile sono dei "progetti" a medio termine, che magari diventeranno giocatori di un qualche spessore ma che al momento non sono certamente in grado di risolvere i problemi della OL.

E quindi, alla fine non mi stupirei se si concretizzassero le insistenti "voci di mercato" che vorrebbero Tampa Bay e San Francisco vicine ad una trade, che porterebbe in Florida la guardia Alex Boone, tuttora in situazione di holdout con i '49ers.

domenica 10 agosto 2014

Lovie Smith e i margini di miglioramento dei Bucs

Lovie Smith, HC dei Bucs
L'esordio prestagionale dei Tampa Bay Buccaneers non è stato certamente dei più brillanti, al di là di una sconfitta di misura maturata nel finale di gara, quando in campo c'erano ormai solamente i rincalzi dei rincalzi.

La prestazione dei Bucs è stata opaca anche e soprattutto quando in campo c'erano i titolari (o presunti tali) e la cosa non può che suscitare qualche dubbio, senza dimenticare che i Jaguars sono una delle squadra meno accreditate in vista del prossimo campionato, nonostante la "stellina" Blake Bortles, il QB rookie di cui probabilmente sentiremo ancora parlare parecchio nel prossimo futuro.

E se è vero che si trattava solo del primo match di preseason, va anche sottolineato che tra meno di un mese inizierà la regular season e dunque il tempo per oliare i meccanismi e perfezionare l'intesa tra i giocatori non è poi moltissimo.

Coach Lovie Smith nel corso di una conferenza stampa ha fatto il punto della situazione, soffermandosi in particolare sulla non brillante prestazione fornita a Jacksonville dai suoi ragazzi; ecco alcune delle sue dichiarazioni tratte sia dal sito ufficiale che dal Tampa Bay Times.

Una delle note più negative del match con i Jaguars ha riguardato la linea offensiva titolare, incapace sia di proteggere Josh McCown che di aprire varchi per Doug Martin. Ecco l'analisi del coach riguardo all'OL, senza drammatizzare ma anche senza nascondere i problemi che ci sono, soprattutto, nella posizione di Guardia:
"On the offensive side of the football, I know you want to ask about 30 offensive line questions right now, so let’s go into the offensive line right away. Demar Dotson played well. He had the penalty that really hurt us, most of those aren’t normally called. His play, he’s been that way throughout. He’s not the only one, of course Evan [Dietrich-Smith] played well. We didn’t play as well at the guard position as we needed to, but we needed to see them in that role. 

Non è facile valutare la prestazione del QB starter, Josh McCown, rimasto in campo per un solo quarto e non adeguamento supportato dalla linea. Queste le parole di Smith a proposito di McCown:
"It was tough, but we got a chance to evaluate Josh under tough circumstances," Smith said of the quarterback signed during the offseason to supplant Mike Glennon as the starter. "That's why he's a mobile quarterback sometimes. Sometimes, you have to move around a little bit. Josh will learn. He took a hit as he scrambled one time. You can't take that hit. But we'll have better protection for him, and he'll be able to have more success. Any time you throw a pick, it's bad. There's a lot of people involved. We looked at the route. Was the split right? Was the receiver where he needed to be? Of course, there was pressure. That's part of it also. All of that comes into play."

Lovie Smith è invece rimasto favorevolmente impressionato dalle prestazioni di alcuni giocatori, in particolare del reparto difensivo:
"A lot of encouraging points from last night. You have to look at the way we started the game. We chose to defer, wanted our defense to play first. Gerald McCoy, best player on our team, was that and played that way right away. Lavonte David – a lot of guys on the defensive side that you expected to play well, did. It’s good to get some of our young corners action while we’re out there. Johnthan Baks played well. Rashaan Melvin, coming off the IR list played good ball. Major Wright – defensively there was some good play."    

L'unico giocatore uscito malconcio dalla partita è stato il WR rookie Robert Herron; ecco quali sono le sue condizioni:
“We think he’ll be ok. We’re hoping that, because, take Robert for instance, had one really good catch, could have made another. That’s kind of how it goes with rookies in general. We didn’t really get a chance and the plan wasn’t to play Mike Evans an awful lot, didn’t get a chance to really see him, but we’ll have things and plays to try and showcase some of the other guys coming up this week.”

Infine, Lovie butta acqua sul fuoco e stronca sul nascere eventuali polemiche: siamo solo in preseason, e l'importante sarà essere in forma per l'opener contro Carolina...
"You have to keep in mind what the goal of the preseason is: to get ready for the Carolina Panthers (in the season opener)," Smith said. "With that, we wanted to put our guys in position to … let them play. We didn't have an extensive game plan or anything like that. With that said, though, there's some things that we liked from this first preseason game. Some of the players we thought would play a certain way did that. And some of the players we felt would play a little bit better didn't play as well as we would've liked. So that's kind of where we are right now."

sabato 9 agosto 2014

Preseason opener, vincono i Jaguars per 16-10

Lavonte David e Gerald McCoy in azione
La prima partita della preseason 2014 dei Bucs va in archivio con una sconfitta di misura maturata nel finale (16-10 il risultato a favore di Jacksonville) contro i non irresistibili Jaguars.

Anche i Bucs, va detto, sono apparsi abbastanza "arrugginiti", come era facile prevedere considerando che si trattava della prima partita stagionale e che erano tanti i volti nuovi sia tra i giocatori che soprattutto nel coaching staff, rinnovato al 100% rispetto alla scorsa stagione.

E' stato comunque interessante vedere in azione i nuovi arrivati e pur trattandosi solamente di un match "amichevole", qualche spunto meritevole di riflessione mi sembra sia comunque emerso.

Cominciamo dalle note positive: la difesa titolare è parsa già in discreta condizione, e nonostante la secondaria titolare fosse quasi del tutto assente per problemi fisici (Verner, Jenkins e Goldson sono stati tenuti precauzionalmente a riposo) McCoy e soci hanno fermato l'attacco titolare dei Jaguars senza eccessive difficoltà.

Anche quando sono scesi in campo i rincalzi, il reparto difensivo ha fatto comunque il suo dovere, e tra le riserve ha mostrato qualche confortante segnale di vita il DE Da'Quan Bowers, reduce da tre stagioni decisamente deludenti. 

Tra le note liete segnalerei anche il ritorno del kicker Connor Barth, che con estrema sicurezza ha messo a segno un FG dalle 44 yards. Interessante poi la rotazione dei tanti RB attualmente a roster; ad iniziare il match da titolare è stato Doug Martin, ma ampio spazio hanno avuto anche Bobby Rainey, Mike James, Jeff Demps ma soprattutto il rookie Charles Sims, utilizzato anche come ricevitore (3 passaggi per lui, di fatto il miglior ricevitore della serata per i Bucs insieme a Louis Murphy).

Non mi sono piaciute, invece, le tante, troppe penalità commesse sia in attacco che in difesa, alcune delle quali davvero pesanti come nel caso in cui il terzo QB Mike Kafka aveva ottimamente trovato il TE rookie Austin Seferian-Jenkins per una giocata elettrizzante, vanificata dall'ennesimo holding...

Poca disciplina dunque e tante flag, il che non ha aiutato l'attacco a trovare ritmo e fluidità. E a proposito dell'attacco, che dire del QB starter Josh McCown? Onestamente la linea offensiva non ha protetto nel modo migliore l'ex giocatore dei Bears, che ha avuto davvero troppo poco tempo per selezionare i suoi ricevitori  e che in un paio di occasioni ha dovuto ripiegare su improvvisati scramble per sfuggire alla difesa di Jacksonville.

Da parte sua, McCown ha commesso un errore grave, facendosi intercettare malamente un lancio che aveva come destinatario Mike Evans. Il difensore dei Jaguars, Winston Guy, ha riportato in TD l'intercetto ritornandolo per 68 yards, in quella che è stata la giocata più spettacolare della serata.

Esordio dunque in tono minore per McCown (che nel breve tempo in cui è stato impiegato ha anche commesso un fumble...) anche se la OL, come detto, lo ha aiutato davvero poco; il suo attuale backup, Mike Glennon, ha invece fatto vedere qualcosa di più, se non altro mettendo in piedi un bel drive di 85 yards concluso con un TD pass per il WR Streeter.  

Partita dunque complessivamente modesta tra due squadra che sono parse - come era inevitabile che fosse, a questo punto della stagione - ancora molto indietro e che, probabilmente, non reciteranno comunque nella stagione 2014 un ruolo da protagoniste. Di sicuro, per quel che riguarda i Bucs, c'è ancora tanto da lavorare, vanno perfezionati i meccanismi tra il QB titolare McCown e i ricevitori, sarà necessario ridurre drasticamente le penalità, e soprattutto se la titubante linea offensiva vista contro i Jaguars non eleverà (e di parecchio) il proprio rendimento, sarà una stagione molto lunga per il quarterback dei Bucs, chiunque dovesse essere...

venerdì 8 agosto 2014

Inizia a Jacksonville la preseason dei Bucs

Preseason, si comincia a Jacksonville
Inizierà questa notte (ora locale 19.30, in Italia sarà l'1:30 di sabato mattina) la preseason dei Tampa Bay Buccaneers di coach Lovie Smith.

Il primo dei quattro match prestagionali vedrà i Bucs impegnati a Jacksonville contro i Jaguars, nel primo dei due derby della Florida previsti in calendario (il 16 agosto, per il secondo incontro di preseason, saranno i Miami Dolphins gli avversari di Tampa Bay).

Finalmente si torna a parlare di football giocato, e anche se è "solamente" una partita amichevole non mancano i motivi di curiosità e di interesse per assistere (sia sempre lodato chi ha inventato il gamepass!) a questa partita, a cominciare dall'esordio di Lovie Smith nei panni di Head Coach dei Tampa Bay Buccaneers.

Inoltre, sarà questa la prima occasione per vedere utilizzate, nel corso di una partita, le nuove (controverse...) uniformi; a Jacksonville i Bucs utilizzeranno la jersey rossa, mentre il 16 agosto contro Miami faranno il loro esordio le maglie bianche. Speriamo che l'impressione sia migliore di quella suscitata al momento della presentazione di queste nuove uniformi, che lasciò in molti tifosi un forte rimpianto per le vecchie divise...

Passando a considerazioni un po' più tecniche, va segnalato che per le prime due partite di preseason la NFL ha stabilito che i PATs - gli extra point calciati dopo il touchdown - saranno allontanati di una quindicina di yards dai pali, per renderne meno "scontata" la realizzazione che si attesta quasi al 100% dei tentativi.

Ma contro i Jaguars la curiosità maggiore credo riguardi in particolare alcuni giocatori, osservati speciali di questo match di preseason. Sarà interessante ad esempio vedere all'opera nella loro prima partita di NFL i rookie draftati dai Bucs nello scorso maggio. Occhi puntati dunque su Mike Evans, ASJ e Charles Sims, senza dimenticare i due uomini di linea offensiva Edwards e Pamphile e il WR Robert Herron.

E poi sarà interessante assistere alla "sfida" tra i due i QB dei Bucs, McCown e Glennon, impegnati a contendersi il ruolo di titolare, anche se in queste partite di precampionato non mancherà ampio spazio per il terzo quarterback, Mike Kafka.

A livello di secondaria ci sono da segnalare alcune defezioni per problemi fisici (per fortuna lievi) che terranno fuori dal match sia Alterraun Verner che Mike Jenkins. Vedremo dunque a lungo sul campo di gioco i vari Banks e Gorrer (che dovrebbero partire da titolari) e ampiamente utilizzati saranno anche i vari Melvin, Carr, Lewis e Gaitor. Sempre rimanendo alla secondaria ma spostandosi alle safeties, i due titolari Barron e Goldson dovrebbero rimanere a lungo sulla sideline non essendo in perfette condizioni fisiche, e anche in questo caso potremo vedere impegnati a lungo i cosiddetti "rincalzi" (da Major Wright a Keith Tandy).

Ad ogni modo, un grosso in bocca al lupo ai nostri Bucanieri per l'esordio nella stagione 2014 e appuntamento a domani per commenti e impressioni sulla prima partita dei "nuovi" Bucs  di coach Lovie Smith.

mercoledì 6 agosto 2014

Un patch sulle maglie per ricordare Malcolm Glazer

Un patch in memoria di Malcolm Glazer
Lo scorso 28 maggio ci ha lasciato Malcolm Glazer, lo storico "patriarca" nonché artefice principale della rinascita dei Bucs, acquistati quasi sull'orlo della bancarotta a metà degli anni '90 e portati quasi subito ai vertici dell'NFL, sino al trionfo del 26 gennaio 2003, la vittoria nel Super Bowl n.37 contro gli Oakland Raiders.

E' di quest'oggi la notizia che nel corso di tutta la stagione 2014 i Bucs indosseranno sulle proprie maglie un apposito "patch" per ricordare lo storico proprietario; le lettere MG - bianche all'interno di un cerchio nero - saranno infatti inserite in alto a sinistra sulle jersey dei giocatori.

Bryan Glazer, uno dei figli del "patriarca" e Co-Chairman, commenta così questa scelta:
“Our father was very proud of his ownership of the Buccaneers and we know how special each football season was to him and our entire family. The support we have received since his passing has been overwhelming and we look forward to honoring him this season”.

martedì 5 agosto 2014

Resa nota la prima "depth chart" stagionale

Training Camp, i Bucs riuniti nell'huddle
E' stata comunicata quest'oggi la prima "depth chart" stagionale, in vista della partita di preseason che i Buccaneers disputeranno venerdì 8 agosto a Jacksonville contro i Jaguars.

C'era curiosità nel vedere, soprattutto per alcuni ruoli, i nomi di coloro che attualmente risulterebbero essere i "titolari", premesso che da qui all'opener contro Carolina le attuali gerarchie riserve/titolari potrebbero ribaltarsi, soprattutto nei ruoli più in bilico in cui il posto da "starter" è ancora da definire.

Spicca, in difesa, il fatto che i titolari siano stati indicati per 12 ruoli, anziché per i canonici 11. Lovie Smith ha infatti voluto considerare in via autonoma anche il "nickel" titolare, quel giocatore cioè che sarà in campo quando i Bucs schiereranno tre CB.

Ma andiamo con ordine e partiamo dall'attacco e precisamente dal QB: come da pronostico il titolare ad oggi è il veterano Josh McCown, con Mike Glennon alle sue spalle e Mike Kafka terzo QB.

Situazione RB, reparto molto affollato: Doug Martin sarà il titolare, Bobby Rainey è il RB #2, seguìto dal rookie Sims. Il secondo anno Mike James e lo sprinter Jeff Demps sono invece listati a pari merito in quarta posizione.

Grande affollamento anche per i TE, in cui - un po' a sorpresa - il  titolare risulta essere il veterano Brandon Myers, davanti al secondo anno Tim Wright e a Luke Stocker, con il talentuoso rookie Auston Seferian-Jenkins solamente in quarta posizione.

A livello di WR, i due titolari sono l'indiscusso Vincent Jackson e Chris Owusu, con Louis Murphy e il rookie Mike Evans - pick n.7 overall all'ultimo draft - alle loro spalle.

La linea offensiva titolare, priva in maniera definitiva di Carl Nicks, avrebbe ad oggi la seguente composizione: Dotson (RT), Meredith (RG), Dietrich-Smith (C), Cousins (LG), Collins (LT).

Passando alla difesa, ecco quale sarebbe invece - sempre ad oggi, è importante ribadirlo - la linea difensiva titolare: Clayborn (LDE), McCoy (DT), McDonald (DT), Johnson (RDE).

I tre LB titolare, senza grosse sorprese, sono invece David, Foster e Casillas, mentre a livello di secondaria, come detto, sono presenti nella depth chart cinque posizioni. Le due safeties starter sono Barron e  Goldson mentre per i CB gli spot da titolari sono occupati da Verner e e Jenkins. E' invece Leonard Johnson il "nickel" titolare, se così si può dire.

Capitolo specialisti: nessuna sorpresa per i "calciatori" (Koenen per i punt e Barth per i FG), mentre Eric Page è indicato come ritornatore sia per i punt che per i kick-off.

Come detto, si tratta di graduatorie momentanee e provvisorie (dubito ad esempio che a livello di TE il rookie Austin Seferian-Jenkins sia destinato a rimanere alle spalle di Luke Stocker, quando si inizierà a fare sul serio...), e vedremo se in seguito alle partite di preseason e agli allenamenti a One Buc Place ci saranno modifiche nella "vera" depth chart, quella in cui - tra un mese - figureranno i 53 giocatori che andranno ad iniziare la stagione 2014.

lunedì 4 agosto 2014

Connor Barth, un rientro importante per i Bucs

Il K Connor Barth
Tra le note liete che giungono dal Training Camp attualmente in corso a One Buc Place, c'è sicuramente quella relativa al rientro del kicker Connor Barth, pienamente recuperato dal grave infortunio al tendine d'Achille che lo aveva costretto sulla sideline per l'intera stagione 2013.

Quanto sia importante il ruolo del kicker, uno "specialista" che scende sul terreno di gioco in pochissime quanto decisive azioni, credo sia emerso in tutta la sua evidenza proprio lo scorso anno, quando l'incerto sostituto di Barth - Eric Lindell - in tante, troppe occasioni fece rimpiangere la  precisione quasi assoluta del kicker con la maglia #10.

Come è noto, Barth si infortunò in maniera davvero banale, nel corso di una partita di pallacanestro disputata per beneficenza nel luglio del 2013. I mesi successivi sono trascorsi molto lentamente per Connor, alle prese con una riabilitazione non semplice, anche considerando che il tendine lesionato era del piede destro, proprio quello utilizzato per calciare.

Di seguito, tratti dal Tampa Bay Times, alcuni ricordi del giocatore relativamente ai giorni successivi all'infortunio:
"The worst part is just not being in the locker room with the guys, and that's one of the biggest things you miss," Barth said. "I got to go down to the field for the pregame stuff and talk to the coaches and joke around with the guys, and after that I would go up in the club level where I would sit with my family and just watch from there. It was tough, but it makes you realize how blessed you are to play this game."

L'obiettivo principale, in questi lunghi mesi, è stato quello di recuperare al 100% dal pesantissimo KO, senza farsi assalire da timori e preoccupazioni:
"You're always going to (have that worry) in the back of your mind, but the main thing for me and my family was first things first, just get healthy, heal up your leg and the rest will take care of itself," Barth said. "That's what I did. The main focus for me was let's just get healthy, because even if I never play football again at least I want to be able to be normal and active again and do the hobbies I have."

Le parole di Barrth sulle sue condizioni di salute attuale fanno ben sperare, a poco più di un mese dall'inizio della nuova stagione: 
"Hopefully it's stronger than it was before," Barth said. "My swing's good and I'm hitting the ball well, and that's what's important."

Auguriamoci che sia proprio così e che  i Bucs abbiano recuperato al 100% il proprio kicker, e cioè quel giocatore "oscuro" quanto decisivo e a cui magari più di una volta si chiederà - proprio nei secondi finali di una partita - di "concretizzare" tutto il lavoro svolto dalla squadra nei precedenti 59 minuti di football, infilando tra i pali il FG della vittoria...

domenica 3 agosto 2014

Derrick Brooks tra gli "immortali" della Hall of Fame

Derrick Brooks, con il figlio Decalon, svela il suo busto a Canton

Un anno dopo Warren Sapp, un'altra "leggenda" di quel reparto difensivo dei Tampa Bay Buccaneers che a cavallo tra la fine degli anni '90 e i primi anni '00 dominò l'NFL, ha fatto il suo trionfale ingresso nella Hall of Fame di Canton.

L'inserimento nella Hof, tra gli "immortali" che hanno scritto la storia del football rappresenta il più grande onore possibile per un giocatore, e nel caso di Brooks mai riconoscimento è da ritenersi più meritato.

Classe purissima sul campo da gioco nonostante un fisico che molti esperti ritenevano fosse "undersized" per il mondo dei PRO, comportamento esemplare fuori dal rettangolo di gioco, una longevità incredibile in uno sport durissimo come il football (mai una partita saltata in 14 anni di professionismo), tantissimi record personali e la ciliegina sulla torta costituita dal Super Bowl n.37 vinto dai Bucs a San Diego nel gennaio 2003, i cui "titoli di coda" vennero scritti proprio da questo giocatore, con quel celebre intercetto riportato in endzone che stroncò il tardivo tentativo di rimonta da parte dei Raiders...

Insieme al figlio Decalon, un emozionato Derrick ha svelato il busto che è stato inserito nella HoF, e come da tradizione ha tenuto un discorso di ringraziamento in cui ha ripercorso le pagine più importanti e significative della sua carriera.

Parole di ringraziamento sono state spese da Brooks per la sua famiglia, gli allenatori, gli ex compagni di squadra, e per tutti coloro che hanno reso possibile questo lungo ed entusiasmante viaggio, dalla nativa Pensacola sino a Canton, passando per Florida State e Tampa Bay...

Ecco alcuni parole tratte dallo "speech" di Derrick:
"Tonight, I guess for the first time in my life, I get a chance to sit back and enjoy some of the successes of my individual career in the ultimate team game," Brooks said. "When we unveiled that bust, it just realized to me that this is what it's all about. There's no higher place to go in this game. I promise you, now that I'm a part of this team, it's going to be a better team, and I'm going to work my butt off to make the Pro Football Hall of Fame better."

Per il figlio Decalon, che lo ha aiutato a svelare il busto, Derrick era già un papà da Hall of Fame, e così il ragazzo descrive l'illustre genitore:
"A man who loved the game and he would play like he loved it... to me, he's a Hall of Fame dad and a Hall of Fame player." 

Brooks ha poi voluto ringraziare in maniera particolare tre persone care che non ci sono più e che lo hanno cresciuto - la madre, la nonna e il patrigno - nonché il suo coach a Florida State, Bobby Bowden, dicendosi poi orgoglioso di essere l'unico Hall of Famer ad ad avere giocato a football unicamente nello stato della Florida, prima al college con FSU e poi in NFL con i Bucs. 

Inevitabile da parte del #55 una menzione per Warren Sapp, giocatore la cui carriera è stata strettamente legata a quella di Brooks. Entrambi draftati da Tampa Bay nel 1995, ed entrambi giocatori decisivi dei leggendari Buccaneers di una quindicina di anni fa, ed attualmente - sia il #99 che il  #55 - illustri membri della Hall of Fame di Canton.

E dopo la celebrazione di Canton, appuntamento al 14 settembre al Raymond James Stadium, quando - in occasione della partita contro i St. Louis Rams - i Tampa Bay Buccaneers ritireranno la maglia #55 ed inseriranno Derrick Brooks anche nel Ring of Honor dei Bucs.

sabato 2 agosto 2014

Presenti 15mila tifosi per l'allenamento in notturna

Allenamento notturno al RJS
Si è svolto venerdì sera quello che ormai è diventato un appuntamento fisso nella preseason dei Bucs, e cioè l'allenamento in notturna - aperto al pubblico - al Raymond James Stadium.

Al di là dell'allenamento, quella di ieri è stata l'occasione per i tifosi di trascorrere una bella serata in "Red and Pewter", visto che erano presenti le cheerleaders, hanno avuto luogo sessioni di autografi con i giocatori, erano presenti stand con il nuovo merchandising, insomma una simpatica serata di sport (e non solo) per i tifosi di Tampa Bay.

Circa 15mila le presenze sugli spalti, per un allenamento che ha lasciato soddisfatto coach Lovie Smith. Ecco le sue impressioni, tratte al Tampa Bay Times, relative in particolare alle buone cose messe in mostra dall'attacco:
"It's about scoring points, I love what the offense was able to do," Smith said. "Most games come down to that two-minute drill at the end of the game. Josh and Mike did a great job."

Per oggi, sabato, è prevista una giornata di riposo in casa Bucs, ma un cospicuo contingente di Bucanieri sarà in volo per Canton, Ohio, dove questa notte Derrick Brooks verrà introdotto nella Hall of Fame, ed entrerà a far parte degli "immortali"del football.

Tra gli altri, a Canton sarà presente anche coach Lovie Smith, che si esprime così a proposito del leggendario #55:
"All week I've been thinking about Derrick going in," Smith said. "It's a special day for him. Who deserves to be in the Hall more than him? We can't wait to get there."

In chiusura, le inevitabili note dall'infermeria: non hanno preso parte all'allenamento di ieri sera i seguenti giocatori, tutti alle prese con problemi fisici anche se di entità abbastanza lieve:
Evan Dietrich Smith (foot), Alterraun Verner (hamstring), Mike Jenkins (leg), Rashann Melvin (ankle), Dashon Goldson (foot).