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domenica 29 aprile 2018

Parola al tifoso: Chris e il draft 2018 dei Buccaneers


Per una analisi approfondita e circostanziata del draft 2018 dei Tampa Bay Buccaneers, affido la parola a Chris, tifoso Bucs e abituale frequentatore del blog, riportando di seguito i suoi commenti relativi alle pick effettuate da Licht e Koetter nel corso delle tre giornate del draft.   

Buona lettura e parola a Chris.


DRAFT 2018, DAY 1

James e Vea sono 2 fenomeni nei rispettivi ruoli. Prendere James sarebbe stata una ottima pick. Ma lo è anche aver preso Vea. McCoy ha 30 anni, non è eterno. Tra qualche anno Vea ne sarà l'erede. Ma intanto, già da ora, Vea è complementare a Gerald. Vea è un talento pazzesco, enorme (347 lbs), veloce, forte (ben 41 bench press) e soprattutto versatile. Può giocare 3 technique, nose tackle e 5 technique. È mostruoso sulle corse ma è un giocatore che se non raddoppiato può arrivare facilmente sul qb (e da noi già raddoppiano McCoy... non puoi raddoppiare entrambi).

Inoltre, Vea è sicuramente un giocatore che ci serviva. Ne Allen ne Unrein sono giocatori che sanno arrivare sul qb. Avere Vea significa avere un rusher in più nelle situazioni di chiaro passaggio quando McCoy viene raddoppiato.

Adesso abbiamo una DL che ha grande profondità (e un coach della DL che a quanto dicono è una specie di guru). Guardate gli Eagles quest’anno. Avevano 9 giocatori che ruotavano in DL.

E consideriamo anche che in caso di infortunio di McCoy non avevamo un DT che poteva giocare 3T.
Insomma, Vea è la pedina che mancava alla nostra DL. Non a caso, McCoy è stato il primo a commentare con entusiasmo.

James ci serviva altrettanto. Anche lui è un mostro. Un leader e un gran colpitore. E forse, come need era anche più pressante. Ma per come intendo io il football, la trincea viene sempre prima. Se riusciamo a fermare le corse e se riusciamo a mettere pressione, possiamo permetterci una secondaria meno talentuosa.

Inoltre, con i 3 secondi giri di stasera, riusciremo a immettere talento anche nella secondaria. Ci sono ancora S di grande talento (Harrison di Alabama, Watts di Texas A&M, Reid di Stanford su tutti). Ci sono ancora moltissimi cb validi poichè ne sono stati chiamati solo 3.


DRAFT 2018, DAY 2 

Le scelte del secondo giorno sono state, a mio avviso, ottime... o almeno 3 su 4.

Jones II è un HB diverso da Barber. Meno potente forse ma piu veloce, elusivo e capace di tirare fuori big plays. Inoltre sa anche ricevere. Non è il top in pass protection ma in questo è migliorato molto Barber. Io credo che splitteranno le portate ma che lo starter sarà Jones. Ci sono le premesse per sperare in un rinato running game finalmente.

Carlton Davis alla 63 è un vero e proprio steal. CB veloce e molto fisico. Mi sembra evidente che l’intenzione di Koetter e Smith sia quella di giocare con una maggiore fisicità nei DB magari giocando più in press. Davis ha queste caratteristiche ed è un cb forte sia a zona che a uomo. La fortuna è stata che il draft aveva molto talento nelle DL e in altri ruoli (oltre al fatto che ci sono state alcune chiamate "curiose") e cosi molti DB sono "scivolati" in basso nel draft. Davis è comunque un giocatore che puo dare un contributo importante da CB2 subito. Ottima presa.

MJ Stewart. Ecco questa secondo me è la chiamata che abbiamo forse “cannato”. Il giocatore non è male. Anzi. Anche lui è molto fisico, un ottimo placcatore e capace di giocare in press. La sua migliore qualità è la duttilità. Puo giocare interno, esterno e anche da safety.

E allora perche è una pick un po cannata?

Semplicemente perchè a quel punto potevamo prendere un giocatore piu pronto e “definito”. In sostanza Stewart non può fare la S a tempo pieno e non è ideale come outside CB a tempo pieno (lack of size e speed). È un giocatore che troverà spazio nei sub package. Sia da CB outside, inside o S. Tanto per esser chiari. Un giocatore come Stewart ci fa comodissimo. Nelle situazioni di chiaro passaggio è una S che copre meglio di Conte o in redzone è un CB fisico e molto forte in press e in run support.

Però con la 20 del secondo giro si poteva prendere un giocatore che potesse fare da SS full time.

Alex Cappa secondo tutti gli analisti sarà una Guardia starter. La questione è solo se quest’anno o il prossimo. Il salto da Div II a NFL non è semplice e non si pesca un Marpet tutti gli anni. Tuttavia in Div II è stato dominante e il giocatore ha la stazza, la forza e l’atletismo giusti, ha ottime skills tecniche e la cattiveria che ci vuole in un OL. Deve migliorare un po in pass protection ma è già un ottimo run blocker.

Qualche dubbio c’è perche la competizione in Div II era senz’altro ad un livello diverso ma le qualità ci sono. La questione non è se abbiamo draftato uno starter ma quando sarà starter.


DRAFT 2018, DAY 3

Passiamo alle pick del terzo giorno.

Con la 117 per me stecchiamo pesantemente.

Ci serviva una S e l’abbiamo trovata in Jordan Whitehead. Tuttavia prendiamo una S undersized, che è si un ottimo colpitore ma ha la tendenza ad over reagire esponendosi a big plays. La cosa che meno mi piace è che, pur avendo mostrato lampi di talento, Whitehead è un giocatore sul quale probabilmente bisognerà lavorare parecchio quando sulla board c’erano ancora safety piu pronte e forse anche più talentuose. Licht e Koetter han preferito Whitehead quindi presumo ci abbiamo visto qualcosa, ma al momento la scelta mi lascia perplesso. La cosa positiva è che Whitehead potrebbe avere un grosso impatto negli special team, sia in copertura che come ritornatore.

Al quinto giro invece secondo me abbiamo preso un ottimo prospetto. Justin Watson era considerato un possibile sleeper. Il ragazzo ha fisico, velocità e mani. Al Senior Bowl ha mostrato di avere i numeri per giocarsela con i migliori prospetti del draft (vincendo ripetutamente il duello con Josh Jackson). Se dovessi puntare 2 soldini su chi si supererà le aspettative li punterei su di lui. La scelta del WR ci può stare. Jackson lo scorso anno ha deluso. Anno prossimo dovremmo dargli altri 11 mln e dubito che potremo permetterceli. Godwin è pronto per prendere il testimone, ma Watson potrebbe dare una profondità importante al reparto.

L’ultima pick è un’altra scelta semi incomprensibile. Cichy non gioca da un anno e mezzo e comunque anche prima dell’infortunio appariva un talento grezzo e atleticamente limitato seppur con una grande aggressività e un ottimo istinto. Ma un giocatore come Cichy, fermo dal 2016, potevamo prenderlo undrafted.


DRAFT 2018, il giudizio finale

Il giudizio sul draft è complessivamente molto positivo. Vea, Jones e Davis sono giocatori che starteranno probabilmente subito. A mio avviso proveranno anche a lanciare subito Cappa. Inserire 3 o 4 starter in un draft è sempre un ottimo risultato. 

Stewart sarà (secondo me) un giocatore di situazione ma potrebbe avere un certo impatto e comunque è probabile che competa con Haegreaves nella posizione di nickel cb. 

Watson, se confermasse quanto di buono ha fatto vedere, potrebbe addirittura stupire.

L’unica amarezza, personalmente, è quella di non aver inserito una SS di qualità. Magari ci muoveremo sul mercato dove ci sono ancora safety di valore come Boston o Reid.

Ovviamente nei miei giudizi mi baso su quanto visto al college e sui report degli scout. Chiaro che non parliamo di una scienza esatta ma di valori sulla "carta".

Le prime impressioni sul draft 2018 dei Bucs


Si è da poco concluso il draft 2018 ed è tempo delle prime, sia pure sommarie, valutazioni circa l'operato del GM Jason Licht e dell'HC Dirk Koetter.

Comincerei dai dati di fatto oggettivi: alla vigilia del draft i Bucs avevano a disposizione 7 scelte, ma solo 2 tra le prime 100 chiamate, considerato che la pick terzo giro era stata utilizzata come contropartita per acquisire, nel corso della free agency, il DE Jason Pierre-Paul.

Ebbene, sia pure con un lieve sacrificio - un paio di "trade down" comunque non troppo significative - il draft dei Bucs si è chiuso con un totale di 8 scelte, con ben ben 5 giocatori selezionati tra i primi 100 rookie.

Questo vuol dire che Licht è riuscito, grazie soprattutto alla trade down al primo giro con i Bills retrocedendo dalla pick n. 7 alla n. 12 ma guadagnando due ulteriori scelte al secondo giro, ad aumentare la qualità delle chiamate, riuscendo a portare in Florida giocatori che, in buona parte, dovrebbero riuscire a fornire un contributo significativo sin dalla loro stagione da rookie.

Dopo la doverosa premessa, si può invece iniziare la discussione sulla bontà delle chiamate, se cioè le decisioni di GM e HC siano state le migliori possibili, per andare a colmare le tante lacune che, alla vigilia del draft, caratterizzavano il roster della squadra.

Credo che le principali discussioni possano riguardare la prima scelta di Tampa Bay; con la safety Derwin James ancora a disposizione, è stato infatti deciso di scegliere il DT Vita Vea, ottimo prospetto ma per rinforzare una D-Line già irrobustita notevolmente nel corso della FA, e che meno della secondaria necessitava di ulteriori innesti di valore.

Quella di Vea non la definirei però una scelta sbagliata, discutibile sì ma non sbagliata, nè mi pare corretto accostarla ad altre decisioni totalmente inaccettabili prese da Licht nel corso di draft precedenti (la trade up al secondo giro per scegliere il kicker Aguayo...). 

La linea difensiva è un reparto fondamentale in una sqaudra di football, e gli elementi di valore in questo settore non sono mai troppi. Ora i Bucs hanno qualità e profondità, e possono schierare una D-Line titolare ottima (Curry, McCoy, Vea, Pierre-Paul) oltre ad avere "rincalzi" di buon livello (Spence, Allen, Gholston, Clarke, Ward).

Dopo anni in cui ci siamo lamentati di una D-Line soffice e innocua, quest'anno le cose dovrebbero cambiare e per i QB avversari giocare al Raymond James Stadium non dovrebbe più rappresentare una domenica in assoluta tranquillità, con tutto il tempo necessario a disposizione per selezionare il ricevitore più libero...

Sulle altre pick, o perlomeno sulle posizioni che si è cercato di rinforzare, mi sembra che Licht e Koetter abbiano correttamente cercato di aumentare il livello di qualità dei reparti più in sofferenza. 

Con la prima pick del secondo giro abbiamo portato a Tampa uno dei principali prospetti a livello di RB, quel Ronald Jones che sarà probabilmente il RB starter sin da week 1 e che non dovrebbe far rimpianger Doug Martin (o perlomeno, il Martin delle ultime due stagioni).

Numerosi i rinforzi per la secondaria: da North Carolina arriva il versatile M.J. Stewart, CB che può giocare anche da safety, mentre proviene da Auburn l'altro CB, Carlton Davis, che con li suo 1,86 m di altezza diventa il cornerback più alto tra quelli presenti a roster. Anche il reparto delle safety registra un nuovo arrivo, quello di Jordan Whitehead da Pitttsburgh, che si spera possa fornire da subito un contributo in un reparto che ad oggi non offre molte garanzie (a roster abbiamo in pratica i soli Conte, Evans e Tandy).

Per rinforzare OL è arrivato Alex Cappa, scelto al terzo giro e proveniente da Humboldt St.; si tratta di un giocatore che in NFL verrà impiegato come Guardia benché al college sia stato utilizzato per lo più come Tackle. Speriamo che il ragazzo possa rivelarsi un buona addizione per un reparto che forse avrebbe meritato qualche attenzione in più (una delle pick al secondo giro, per esempio, poteva essere usata proprio per la OL).

Gli ultimi due giocatori scelti sono stati un WR (Justin Watson, da Pennsylvania) e un LB (Jack Chicy, da Wisconsin). 

Forse di un altro WR non c'era tutto questo bisogno, considerati i tanti ricevitori di valore già presenti a roster (Mike Evans, DeSean Jackson, Chris Godwin, Adam Humphries oltre ai "rincalzi" Bobo Wilson e Freddie Martino); buona invece l'idea di chiamare un LB, vista la scarsa profondità del reparto e l'infortunio a medio/lungo termine di Beckwith. 

In conclusione, mi è sembrato un draft abbastanza soddisfacente, quello di quest'anno, senza scelte "stravaganti" (a parte, come detto più volte, la decisione di preferire Vita Vea a Derwin James con la pick del primo giro) e con l'arrivo di giocatori che dovrebbero puntellare i reparti che più necessitavano di una iniezione di forze fresche e talentuose.

Poi, naturalmente, il draft è tutto tranne che una "scienza esatta" e sarà il terreno di gioco a dire se i vari Vea, Jones, Stewart, Davis & co, si riveleranno ottime chiamate, semplici mestieranti, o bust clamorosi. Ad ogni modo - "sulla carta" - un "B" mi sembra il giudizio più corretto per questo draft dei Bucs, a cui bisognerebbe aggiungere il DE Pierre-Paul, arrivato a Tampa grazie alla scelta del terzo giro del draft 2018.

Vedremo invece nelle prossime ore chi saranno gli "undrafted" rookie che verranno firmati da Tampa Bay, ossia quelle matricole che nessun team ha chiamato nel corso del draft e tra le quali ogni tanto accade anche di trovare elementi di valore in grado di strappare un posto nel roster di inizio stagione.

Riassumendo, ecco nella tabella i giocatori scelti al draft 2018 dai Tampa Bay Buccaneers:

RD.
PICK
PLAYER
POS.
COLLEGE
1
12
Vita Vea
DT
Washington
2
38
Ronald Jones
RB
USC
2
53
M.J Stewart
CB
North Carolina
2
63
Carlton Davis
CB
Auburn
3
94
Alex Cappa
G
Humboldt St.
4
117
Jordan Whitehead
S
Pittsburgh
5
144
Justin Watson
WR
Pennsylvania
6
202
Jack Chicy
LB Wisconsin

sabato 28 aprile 2018

Il draft dei Bucs si conclude con Jack Cichy (LB)

Con l'ultima scelta a disposizione, al sesto giro, i Bucs hanno deciso di scegliere Jack Cichy, LB da Wisconsin.

Mi sembra condivisibile l'idea di utilizzare l'ultima pick per un linebacker, considerato che nel reparto in questione non c'è una grande profondità, e che uno dei titolari, Kendall Beckwith, è fresco reduce da un serio problema alla caviglia in seguito ad un incidente automobilistico, e non è sicuro che possa recuperare in tempo per l'avvio della stagione.

Jack Cichy ha avuto, in passato, problemi fisici non marginali, avendo saltato la seconda metà della stagione 2016 per problemi muscolari e la stagione 2017 per un infortunio al ginocchio.

Speriamo che il ragazzo da Wisconsin abbia recuperato pienamente, e che possa dare il suo contributo in un reparto che, come detto, non appare particolarmente profondo.

Questi dunque gli otto rookie della classe 2018 dei Tampa Bay Buccaneers:

Round 1, Pick 12 (12) – Vita Vea, DT, Washington
Round 2, Pick 6 (38) –  Ronald Jones, RB, USC
Round 2, Pick 21 (53) – M.J. Stewart, CB, North Carolina
Round 2, Pick 31 (63) – Carlton Davis, CB, Auburn
Round 3, Pick 30 (94) – Alex Cappa, G, Humboldt St.
Round 4, Pick 17 (117) – Jordan Whitehead, S, Pittsburgh
Round 5, Pick 7 (144) –  Justin Watson, WR, Pennsylvania
Round 6, Pick 28 (202) – Jack Cichy, LB, Wisconsin

Al quinto giro i Bucs scelgono il WR Justin Watson

Con la scelta del quinto giro del draft 2018, la n. 144 overall, i Buccaneers hanno deciso di portare a Tampa il WR Justin Watson, da University of Pennsylvania.

Considerata la discreta profondità a livello di WR (Mike Evans, DeSean Jackson, Chris Godwin, Adam Humphries oltre ai "rincalzi" Bobo Wilson e Freddie Martino), si pensava che la pick del quinto giro potesse essere utilizzata per dare profondità a reparti che ne avessero maggiormente bisogno, come ad esempio quello dei LB, anche in considerazione del recente, e non lieve, infortunio di Kendell Beckwith.

Licht e Koetter hanno invece deciso di dotare Jameis Winston di un ulteriore bersaglio, optando per un WR.

Ad ogni modo, i giocatori scelti a questo punto del draft è già tanto che riescano a conquistare un posto a roster (non ci riuscì, ad esempio, il giocatore scelto lo scorso anno dai Bucs al quinto giro, il RB Jeremy McNichols), per cui speriamo che il prodotto di University of Pennsylvania confermi di possedere talento e buona volontà, e riesca ritagliarsi uno spazio nell'affollato reparto dei WR.

Quarto giro, finalmente arriva la safety (Jordan Whitehead)

Al quarto giro del draft, con la pick n.117 overall, finalmente i Bucs hanno chiamato la tanto attesa safety: si pensava potesse arrivare una "S" addirittura al primo giro, e invece abbiamo dovuto aspettare il quarto round per un rinforzo in uno dei reparti più deboli della squadra.

Licht e Koetter hanno dunque scelto Jordan Whitehead, da Pittsburgh, giocatore versatile in grado di ricoprire sia il ruolo di free che di strong safety. Ritenuto leggermente "undersized", il ragazzo ha saltato a Pitt alcune partite per problemi disciplinari, speriamo si sia trattato solo di episodi marginali.

Jordan Whitehead è considerato un discreto prospetto, chiaramente non ai livelli di quel Derwin James che era ancora a disposizione quando i Bucs hanno scelto al primo giro, ma si tratta comunque di una addizione interessante che porta profondità e (si spera) talento in un settore che necessitava di innesti di un certo rilievo.

Ai Bucs rimangono ora due scelte (una al quinto ed una al  sesto giro, nessuna pick al settimo), vediamo su chi si orienteranno GM e HC con le ultime due chiamate del draft 2018.

Draft: presi Jones (RB), Stewart (CB), Davis (CB) e Cappa (OL)

La seconda giornata del draft ha riservato parecchi movimenti in casa Bucs, e fra trade down (con New England) e trade up (con Minnesota), alla fine sono ben quattro i nuovi arrivati, tre dei quali scelti al secondo giro ed uno dal terzo.

Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio quali sono state le mosse di Licht e Koetter.

Con la prima delle scelte a disposizione al secondo giro (pick n. 38 overall) è arrivato il RB Ronald Jones, da USC, uno dei principali prospetti nel ruolo e, si spera, in grado di fornire un contributo rilevante ad uno dei reparti che maggiormente aveva bisogno di talento.

Con la scelta n.53 è stato chiamato il DB M.J. Stewart da North Carolina, un CB che potrebbe essere utilizzato anche nel ruolo di safety.

I Bucs avrebbero poi dovuto chiamare con la pick n.56 ma è intervenuta una trade down con New England: Bucs e Patriots si sono scambiate le scelte al secondo giro (ai Pats è andata la n.56, ai Bucs la n.63), e in più Tampa Bay ha ricevuto una pick al quarto giro (n.117 overall).

E con la chiamata n.63 Licht e Koetter si sono orientati su un altro defensive back, il CB Carlton Davis da Auburn. Evidente l'intenzione da parte di GM e HC di rinforzare un reparto, quello della secondaria, tra i principali punti deboli della squadra.

In teoria la seconda giornata del draft si sarebbe dovuta chiudere qui per Tampa Bay, che non aveva scelte al terzo round. Jason Licht ha invece orchestrato una trade up con Minnesota: ai Bucs è andata una pick al terzo giro (n.94 overall), ai Vikings un quarto e un sesto giro (pick n.102 e n.180).

Con la pick n.94 è arrivato un rinforzo per la OL, la G Alex Cappa, da un college minore (Humboldt). Cappa, che ha giocato da Tackle al college, verrà impiegato dai Bucs presumibilmente come Guardia.

La seconda giornata del draft si conclude dunque con movimenti di un certo rilievo per i Bucs, che hanno per fortuna evitato scelte "stravaganti" puntando invece a rinforzare i reparti maggiormente in difficoltà (RB, DB, OL).

Speriamo che i giocatori scelti da Licht e Koetter si dimostrino all'altezza e vediamo come si concluderà questo draft che, a meno di ulteriori trade, prevede per i Bucs ancora tre chiamate:
pick n.117 (quarto giro), pick n. 144 (quinto giro) e pick n. 202 (sesto giro).

venerdì 27 aprile 2018

I Bucs fanno trade down e scelgono il DT Vita Vea

Trade down per i Bucs, che si accordano con i Buffalo Bills e concludono il seguente accordo: oltre a scambiarsi le rispettive scelte al primo giro (ai Bills va la settima, ai Bucs la dodicesima), Tampa Bay cede a Buffalo un settimo round (pick n.255) e riceve in cambio due scelte al secondo giro (pick n.53 e 56).

E con la pick n.12 overall, al primo giro del draft 2018 i Tampa Bay Buccaneers scelgono il DT Vita Vea, da Washington.

Dopo avere investito molto, nel corso della free agency, nella linea difensiva, si pensava che i Bucs avrebbero utilizzato la prima scelta per reparti quali OL e DB, che maggiormente necessitavano di essere irrobustiti.

Evidentemente Licht e Koetter hanno ritenuto di non poter bypassare Vita Vae, che rappresenta un innesto di primo piano nel cuore della D-line, e che con Gerald McCoy andrà a formare una coppia di DT molto interessante.

Adesso i Bucs hanno ben tre scelte al secondo giro, e cioè propria pick, (38 overall) e le due ricevute da Buffalo (53 e 56). Inutile sottolineare come sia fondamentale per Tampa Bay giocarsi queste tre pick nel migliore dei modi: speriamo vengano utilizzate per inserire talento a livello di OL, DB e RB, ovvero dove ce n'è più bisogno e che GM e HC si tengano lontani da scelte che potremmo definire "stravaganti" (Aguayo who?)....

venerdì 23 marzo 2018

Chi sceglieranno i Bucs al secondo giro del draft, OL o RB?


Dopo l'importante movimento di ieri, con l'arrivo a Tampa del DE Pierre-Paul in cambio di una scelta al terzo giro, è inevitabile chiedersi come si muoveranno Licht e Koetter nell'ormai imminente draft, dopo gli interessanti colpi messi a segno nel corso di questa free agency.

Considerato che la D-Line è stata ricostruita pressoché integralmente proprio mediante FA con gli arrivi dei vari Allen, Curry e Pierre-Paul, difficilmente verranno utilizzate anche pick del draft per la linea difensiva.

Piuttosto, credo si cercheranno di rinforzare gli altri reparti in difficoltà , e cioè OL (dove pare sia da registrare la perdita di Kevin Pamphile, versatile OL diventato free agent ed in procinto di firmare con i Titans), RB e secondaria.

Sembra sempre più probabile che la pick n.7 del primo giro verrà impiegata per un DB, sia esso Minkah Fitpatrick o Derwin James, molto dipenderà ovviamente da chi sceglieranno le altre squadre che chiameranno prima di Tampa Bay ma visto che difficilmente i due elementi più interessanti (non QB) del draft e cioè Barkley (RB) e Nelson (OG) saranno ancora sul tabellone, sia Fitzpatrick che James rappresenterebbero comunque ottime addizioni.

Considerato che i Bucs non hanno più a disposizione la terza scelta, come impiegheranno la scelta del secondo giro, divenuta a questo punto molto preziosa?

Le opzioni principali credo siano due: OL o RB.

Da un lato sarebbe necessario puntellare la OL, ma va anche detto che il reparto dei RB è un vero e proprio "deserto", basti pensare che a portare il pallone, ad oggi, ci sono i soli Barber e Rodgers, backup o poco più.

Rinviare la scelta di un RB al quarto giro potrebbe essere un rischio molto grosso, e si potrebbe ripetere quanto accaduto lo scorso anno con McNichols, RB da Boise State pescato al quinto giro e addirittura tagliato per manifesta incapacità alla fine del training camp.

Chiaramente i Bucs non possono permettersi di ripetere un simile azzardo anche quest'anno, con il reparto dei RB che ha perso Charles Sims e Doug Martin, e che dunque non solo ha pochissimo talento ma anche zero profondità.

Ovvio, anche la OL deve essere rinforzata, però credo sarebbe molto pericoloso basare la stagione su un gioco monodimensionale, quasi esclusivamente aereo, perché se è vero che le armi offensive a disposizione di Winston abbondano (Evans, Jackson, Brate, Howard, Godwin) va anche detto che rinunciare a priori ad avere un gioco credibile sulle corse sarebbe una mossa concettualmente sbagliata, anche perché si caricherebbe l'intero peso dell'attacco sulle spalle, robuste finché si vuole, di Jameis Winston.

Viceversa, un RB importante terrebbe "onesta" la difesa avversaria anche sui giochi di cosra e renderebbe più imprevedibile e dunque più pericoloso l'attacco dei Bucs.

Dunque, se da un lato la ragione mi farebbe scegliere un OL, il sentimento mi spingerebbe verso un RB; chissàà cosa faranno Licht e Koetter, magari si inventeranno una trade down al primo giro per recuperare qualche altra pick supplementare...

sabato 24 febbraio 2018

Tagliato il K Nick Folk, in arrivo una "compensatory pick" al 7 giro

Ebbene, sì, il kicker Nick Folk (ai cui numerosi errori si devono alcune delle sconfitte di inizio stagione che hanno contribuito a segnare l'intera annata dei Bucs), era fino ad un paio di giorni fa ancora ufficialmente a roster, sebbene inserito in Injured Reserve.

Finalmente, giovedì scorso il giocatore è stato definitivamente rilasciato, per cui è Patrick Murray l'unico kicker rimasto a roster; vedremo se si continuerà a dare fiducia a Murray - tanto preciso nei FG "corti" quanto in difficoltà in quelli da oltre le 50 yards - o se verrà aggiunto a roster un K veterano per creare competizione nel ruolo.

Magari speriamo di non sprecare nuovamente una preziosa pick del prossimo draft per draftarne uno, come accadde un paio di anni fa per Roberto Aguayo...

E a proposito di drat, dopo tanti anni ai Bucs è stata riconosciuta dall'NFL una "compensatory pick", cioè una scelta in più a causa della perdita di giocatori nella precedente free agency.

In realtà, si tratta "solamente" di una pick al settimo giro, per cui difficilmente potrà essere una scelta in grado di spostare, sia pur minimamente, gli equilibri.

Queste, dunque, le 8 scelte a disposizione di Tampa Bay nel prossimo draft che inizierà il 26 aprile: