sabato 31 agosto 2013

Darrelle Revis sarà in campo per l'opener!

Il CB Darrelle Revis
Il pezzo pregiato della free agency dei Bucs, il CB Darrelle Revis, farà il suo esordio con l'uniforme di Tampa Bay proprio in occasione dell'opener, in programma l'8 settembre al MetLife Stadium contro la ex squadra di Revis, i New York Jets.

A darne l'annuncio pressoché ufficiale, e a constatare che l'obiettivo di recuperare Revis per l'opener sarà rispettato, è stato coach Greg Schiano:
"Yeah, like I've said all along … as long as there are no setbacks, that's the plan," Schiano said.

Chiaramente bisognerà vedere in che condizioni Revis scenderà in campo, a distanza di quasi un anno dalla sua ultima partita. Il giocatore è reduce da un grave infortunio al ginocchio, ha saltato per intero la preseasosn in cui non ha giocato nemmeno uno snap, e dunque è evidente che il ritmo-partita e l'affiatamento con i compagni di reparto saranno incognite da verificare. Ma visto che parliamo di un fuoriclasse, perché tale è Darrelle Revis, la speranza è che fin da subito il CB #24 possa fornire un utile contributo alla causa in Red and Pewter.

Indubbiamente, anche da un punto di vita per così dire "emozionale" la partita del MetLife sarà un test importante per Darrelle, che per anni è stato un giocatore chiave dei New York Jets. Chissà come lo accoglieranno i suoi ex tifosi, ma non credo che un veterano del suo calibro possa farsi intimorire da qualche fischio o qualche urlaccio... 

Sulla carta, dunque, la secondaria che vedremo esordire in questo campionato sarà composta dalle S Goldson e Barron e dai CB Revis e Banks (o Johnson). In teoria, dovrebbe esserci un sensibile miglioramento rispetto allo scorso anno, quando i Bucs rischiarono di battere il record negativo all-time nella storia NFL per yards concesse ai QB avversari nel gioco aereo....

Intanto, coach Schiano ha fatto il punto sulle condizioni di salute dei giocatori dopo l'ultimo match di preseason con Washington. Tom Crabtree ha riportato un infortunio di una certa entità alla caviglia ("significant", a detta di Schiano); nessuna frattura per lui, ma quasi sicuramente il TE ex Green Bay Packers dovrà saltare le prime partite della nuova stagione. Più vago il coach circa gli infortuni di altri giocatori (i RB Mike James e Peyton Hillis e il CB Rashaan Melvin) i cui guai fisici non dovrebbero comunque essere di grave entità.

Infine, entro le 18:00 (ora americana) di oggi verrà reso noto il roster definitivo dei 53 giocatori con cui i Bucs andranno ad iniziare questa nuova annata. E per il coach non sarà semplice decidere chi tenere in squadra e chi tagliare. Ecco, a questo proposito, le sue parole (dal Tampa Tribune):
“(Friday) and (Saturday) are going to be some long days,’’ Schiano said. “We’ll be doing a lot of thinking. There will be a lot of comparison discussions and then we’ll set the team.’’

venerdì 30 agosto 2013

Termina la preseason, altra sconfitta in archivio

Il fumble di Glennon nel match vs WAS
E' finita....finalmente! Questa orrenda preseason 2013, giocata malissimo dai Bucs in tutte e quattro le partite, va dunque in archivio con un'altra sconfitta. Ieri sera, al RJS, le seconde e terze linee dei Redskins hanno surclassato le riserve dei Bucs, in una fiacca partita terminata con il punteggio di 30-12 a favore di Washington.

Tra l'altro, Tampa Bay non è nemmeno riuscita ad evitare che si infortunasse qualche giocatore, che è poi l'obiettivo primario dei match di preseason, a maggior ragione dell'ultima gara disputata per lo più dai rincalzi dei rincalzi. Si è fatto male alla caviglia  il TE Tom Crabtree, e considerato che i Bucs nel reparto dei TE sono cortissimi e poveri di talento, la perdita di Crabtree rischia di essere una bruttissima tegola. Esami effettuati subito dopo la partita hanno escluso che ci sia una frattura, ma bisognerà vedere per quanto tempo l'ex TE dei Packers dovrà stare fuori per recuperare dal KO, che non è sembrato affatto lieve.

Sono riusciti a farsi male, seppure in forma meno grave, anche due RB, il rookie Mike James (colpo all'occhio) e il veterano Peyton Hillis (caviglia), tanto che nel secondo tempo i RB dei Bucs sono stati un WR arrivato a Tampa da due giorni (Norwood) e... un CB, sì un cornerback, Mason Robinson.... e questo fa capire di che partita stiamo parlando e quale sia stato il livello del gioco espresso in campo...

In realtà, la partita avrebbe anche avuto un paio di motivi di interesse: vedere come se la sarebbe cavata il QB rookie Glennon alla prima partita da titolare, e verificare se il giovane kicker Dimke poteva fornire adeguate garanzie per il dopo Barth. Male, malissimo su entrambi i fronti...

Glennon ha disputato una partita imbarazzante, iniziando subito malissimo con uno 0/6, e chiudendo con 7/16 per 63 yards. 0 Td e 1 int, oltre a un fumble a dir poco goffo, con la palla che gli è scivolata via dalla mano mentre stava caricando per il lancio... insomma, se il rookie da NC State era stato una delle poche note liete delle prime tre partite di preseason, nel match "della verità", in cui era chiamato fin dall'inizio a dimostrare di poter eventualmente insidiare il ruolo di QB starter di Freeman, beh, il fallimento direi che è stato totale. A maggior ragione considerando che giocava contro le secondo e terze linee della difesa di Washington....

Coach Schiano non ha nemmeno calcato troppo la mano sulla prestazione del QB rookie, tanto è stata manifestamente insufficiente la sua prestazione. Ecco le parole del coach sul match di  Glennon:
“Tonight was the first time he's looked like a rookie,'' Schiano said of Glennon, who competed seven of 16 throws for 63 yards and turned the ball over twice, once on a fumble and once on an interception. “He struggled a little bit,'' Schiano added. “Now, it wasn't all just on him. But when he watches this I'm sure he'll say, 'Yeah, I wish I had done this or that instead,' and some of it he's already done.''

Malissimo anche Dimke, comunque: un extra point calciato sul palo (no, dico, un XP...), e poi un FG dalle 45 tirato fuori bersaglio, insomma tutto tranne che una "garanzia". Chissà che alla fine non la spunti il veterano Lindell, che sarà anche logoro e a fine carriera, ma che almeno gli XP riesce a infilarli ancora tra i pali.

E non si dica che non c'era la concentrazione giusta o che era solo l'ultima partita di preseason. Per i giocatori che ieri sono scesi in campo, riserve e terze linee, il match con i Redskins poteva essere decisivo e fare tutta la differenza possibile tra rimanere a roster o trovarsi disoccupati a partire da domani. Non esattamente un dettaglio....

Ad ogni modo, come si diceva, la preseason finalmente è terminata. Adesso bisognerà cercare di recuperare tutti gli acciaccati, Darrelle Revis in primis, e cercare di schierare a New York la squadra migliore possibile. Quello che si è visto nei quattro incontri di preseason, onestamente, ha lasciato un po' (un po' molto...) perplessi. Ma voglio sperare che in fondo si sia trattato di amichevoli prestagionali in cui la squadra, imballata e senza la giusta cattiveria, abbia reso molto al di sotto delle proprie possibilità.

Vediamo adesso quali saranno le decisioni di Schiano e Dominik e chi saranno i 53 giocatori scelti per il roster definitivo, chiamati domenica prossima all'impresa di espugnare il MetLife Stadium. E  soprattutto... SVEGLIA, RAGAZZI, che da qui in avanti si fa sul serio: vietato sbagliare!

giovedì 29 agosto 2013

Firmato Norwood (WR) e rilasciato Morgan (DE)

Il WR Norwood in allenamento a One Buc Place
In questi ultimi giorni di preseason, le firme (ed i rilasci) dei giocatori sono all'ordine del giorno, in vista della deadline del 31 agosto, termine entro il quale tutte le squadre dovranno comunicare i nomi dei 53 giocatori che andranno ad iniziare la stagione.

E magari capita che un giocatore appena firmato venga poi rilasciato il giorno seguente, come è accaduto proprio a Tampa Bay con il TE Mike Shanahan, rimasto con la casacca dei Bucs per poco più di ventiquattr'ore...

E' di ieri l'ultimo movimento nel roster di Tampa: è stato firmato un WR, Jordan Norwood, per far pasto al quale è stato invece rilasciato un DE, Aaron Morgan.

Norwood è un 27enne con quattro anni di esperienza in NFL, per lo più in maglia Browns, dopo essere entrato tra i PRO come undrafted rookie. Potrà essere di una qualche utilità o anche per lui l'esperienza a One Buc Place durerà poche ore, come è accaduto con Shanahan? Vedremo nei prossimi giorni, ne mancano ormai davvero pochi al 31 agosto quando, come detto, coach Schiano renderà noti i nomi dei 53 che l'8 settembre inizieranno la stagione cercando di espugnare Meadowlands.

Chi invece a Meadowlands non giocherà di sicuro è il kicker Lawrence Tynes. L'ex K dei Giants è alle prese con l'infezione (MRSA) che ha colpito anche Nicks, ma se la guardia sembra stia reagendo bene alle cure, discorso diverso va fatto per il kicker. La moglie di Tynes ha pubblicato ieri un "tweet" abbastanza polemico, in cui sottolinea come il marito non stia affatto migliorando nonostante quanto dichiarato dai Bucs.. ecco le parole della signora Tynes:
"I hear my husband is responding 'well,' to treatment. LOL! He's NOT responding at all yet. This is our #bucslife.'

In bocca al lupo a Tynes, e anche se i suoi giorni a Tampa Bay sembrano essere ormai conclusi l'augurio è quello di poterlo vedere quanto prima di nuovo in campo... e, rimanendo all'argomento kicker, speriamo che i Bucs riescano a trovare un K veramente preciso e affidabile, poiché al momento nè Dimke (in pratica un esordiente, senza alcuna esperienza) nè Lindell (discorso opposto: logoro e a fine carriera) sembrano offrire le stesse garanzie di quella "macchina da FG" che era Connor Barth...

mercoledì 28 agosto 2013

Spazio a Glennon nel match con Washington

Il QB Mike Glennon
Coach Greg Schiano ha annunciato ieri che per l'ultimo impegno di preseason contro i Washington Redskins in programma giovedì sera al RJS, ampio spazio sarà riservato al QB rookie Mike Glennon, che giocherà sin dall'inizio e che rimarrà in campo per gran parte della partita, se non per l'intero incontro.

Non è in dubbio la gerarchia nel ruolo, ovviamente Freeman - che rimarrà a riposo contro i Redskins - è l'indiscusso QB titolare, e proprio per questo non avrebbe senso rischiare un giocatore così importante in un'amichevole, a pochi giorni dall'opener.

Glennon, da parte sua, è contento di partire starter contro Washington, e il giocatore ha tenuto a sottolineare che, per lui, giocare da titolare è la prassi....
"That's kind of what I've been used to the past few years, is starting games, so it will be nice to get back in that way," said Glennon, drafted 73rd overall out of North Carolina State. "I just have to make the most of my opportunity, keep building on what I've learned and just execute out there."

Eventualmente troverà spazio anche il terzo QB Dan Orlovski, ma Schiano è intenzionato a dare a Glennon l'opportunità di disputare buona parte del match; così il coach:
“Mike is going to play a lot,” Bucs coach Greg Schiano said. “Is he the starter? Probably — unless for some other reason we want to do something else.’The plan is Mike's going to play a lot. We want Mike to keep getting repetitions."

Capitolo infermeria: il reparto dei CB, dopo aver perso Gaitor per tuta la stagione, registra un'altra defezione, anche se meno grave: Danny Gorrer si è sottoposto a un intervento chirurgico all'inguine, che però non dovrebbe impedire al giocatore di scendere in campo nella seconda parte di stagione; dunque, niente IR per Gorrer, anche se il reparto dei CB, già non profondissimo, dopo il taglio di Myron Lewisi e gli infortuni di Gaitor e Gorrer è (sperando di recuperare Revis il prima possibile) davvero ai minimi termini. 

Infine, i Bucs hanno provveduto a ridurre il roster a 75 giocatori. Tra i tagli d segnalare quello del TE Mike Shanahan, firmato appena ieri e del LB James Cutrera. Questi i giocatori tagliati ieri:
- LB, Jacob Cutrera
- G, Adam Smith
- WR, Terriun Crump
- Wr, Chris Denton
- TE, Mike Shanahan
- TE, Zach Miller
- DB, Branden Smith.

martedì 27 agosto 2013

Firmato il TE Shanahan, Gaitor e Smith in IR

Il TE Mike Shanahan in maglia Jets
Anche in casa Buccaneers sono arrivati i primi tagli, in vista della riduzione del roster che dovrà arrivare a 75 giocatori entro le 22:00 (ora italiana) di oggi.

Questi i nomi dei giocatori tagliati fino ad ora da Tampa Bay:
- WR, Carlton Mitchell
- DE, Ernest Owusu
- QB, Adam Weber
- DE, Markus White
- WR, Derek Hagan
- FB, Spencr Larsen
- S, Troy Nolan

Oltre a questi primi tagli, da segnalare nella giornata di ieri anche l'acquisizione di un nuovo giocatore: si tratta del TE Mike Shanahan, un undrafted rookie che era stato firmato subito dopo il draft dai Jets e che proprio dai NYJ è stato rialsciato nei giorni scorsi. Omonimo del celebre HC dei Redskins, con il quale non ha alcuna parentela, Shanahan vanta un trascorso universitario a Pittsburgh, college con il quale ha giocato da WR, chiudenndo la carriera universitaria come quinto ricevitore per passaggi ricevuti nella storia dei Pittsburgh Panthers.

E' invece già terminata la stagione 2013 per due giocatori dei Bucs inseriti in IR: sono il CB Anthony Gaitor e il RB Michael Smith. Per quel che riguarda Gaitor, si tratta di un grave infortunio al ginocchio rimediato nel match di presason contro Miami; risale invece alla partita contro New England il guaio fisico ai legamenti del piede sinistro che costringerà il secondo anno Smith a terminare, senza nemmenon averlo iniziato, il campionato 2013.

lunedì 26 agosto 2013

Nicks e Revis: recuperabili per l'opener?

Darrelle Revis con coach Schiano
Giovedì prossimo i Bucs scenderanno in campo al RJS per l'ultima gara di preseason, affrontando  i Washington Redskins. Ma, come da consuetudine, il match conclusivo di preseason vedrà impiegate sul terreno di gioco quasi esclusivamente le seconde e terze linee, risparmiando i titolari in vista dell'ormai imminente esordio in campionato.

I Tampa Bay Buccaneers visti sin qui contro Baltimore, New England e Miami sono sembrati opachi e ancora abbastanza lontani da uno stato di forma accettabile. Ma in tutto ciò pesano anche gravi assenze, dato che alcuni titolari importanti sono appena rientrati da pesanti infortuni, o sono ancora ai box per cercare di recuperare il prima possibile da KO più o meno gravi...

Due elementi che dovrebbero far parte dei "pilastri" del team, ossia il CB Darrelle Revis e la guardia Carl Nicks sono tra coloro ancora in dubbio per l'opener, in programma a Meadowlands l'8 settembre contro i New York Jets.

Stando a quanto riportato dal Tampa Bay Times, coach Schiano non esclude che Revis possa giocare qualche snap addirittura giovedì contro i Redskins, anche se il giocatore pare contrario a correre rischi inutili, puntando sull'esordio in maglia Bucs direttamente per l'opener.

Discorso più complesso e delicato per quel che riguarda invece Carl Nicks. La forte guardia deve infatti combattere sia contro i problemi ormai cronici all'alluce che con un'infezione di una certa gravità (MRSA), contratta nei giorni scorsi. Ma Schiano mostra una notevole fiducia nelle capacità di recupero di Nicks e non ne esclude l'eventuale "arruolabilità" per l'8 settembre (a mio avviso, assai poco probabile):
"I think there's too much time still before we can (rule Nicks out)" Schiano said.

L'unico giocatore uscito acciaccato dal match contro Miami è il CB Anthony Gaitor (non proprio uno degli elementi più importanti del team, per fortuna), le condizioni del cui ginocchio verranno valutate in questi giorni.

Infine, da ricordare che entro domani alle 16:00 (ora americana) le squadre dovranno procedere al primo taglio consistente dei giocatori a roster, passando agli attuali 90 a 75, per poi ufficializzare il roster definitivo dei 53 giocatori che inizieranno la stagione entro le ore 18:00 di sabato 31 agosto.

domenica 25 agosto 2013

Palloni recuperati e ST, i Bucs vincono a Miami

Il RB Brian Leonard in azione a Miami
E' arrivata contro i Miami Dolphins la prima vittoria dei Bucs in questa preseason 2013. La partita, a dire il vero, è stata giocata sottotono da entrambe le squadre, che hanno dato vita a un match modesto e con parecchi errori.

Alla fine, proprio all'ultimo minuto, i ragazzi di Schiano sono riusciti ad arpionare la W grazie ad un fumble ricoperto dalla safety Baker e riportato per 55 yards. Ci ha pensato il QB Mike Glennon, con un passaggio per il WR Douglas, a impattare la partita sul 16-16, permettendo al kicker Dimke di sigillare il match con l'XP del 17-16 finale.

Al di là della W, la cosa più importante di questo incontro, a mio avviso, è stato il ritorno su un campo da football, dopo un anno esatto di assenza, di Davin Jospeh, la guardia titolare che in un match di preseason del 2012 si era infortunato gravemente al ginocchio, saltando l'intera stagione. Vederlo di nuovo in campo fa davvero piacere, speriamo adesso che anche l'altro offensive lineman starter, Carl Nicks, possa tornare presto a completare l'OL titolare, considerata l'importanza di questo reparto, spesso decisivo per le fortune (o meno) di un team.

La partita, si diceva, non è stata un granchè, ma iniziamo dalle note liete. Molto bene si è mosso il DT rookie Akeem Spence, che insieme a McCoy forma un'accoppiata di DT davvero molto interessante. A livello di DE - preso atto che Bowers è partito dalla sideline - forse il migliore di tutti è stato il nuovo arrivato Trevor Scott, 3 sack e un fumble provocato, non male per un giocatore giunto a Tampa da nemmeno una settimana. Per il resto, la difesa titolare è apparsa un po' in affanno concedendo, proprio in apertura di partita, un drive lunghissimo a Miami (oltre 8 minuti di possesso per i Dolphins), sebbene l'inconsistente attacco guidato da Tannehill abbia ricavato da tanti giochi solamente un FG.

Tra le note liete metterei anche lo ST, con ritorni discreti ma soprattutto con due palloni recuperati su due tentativi di punt return dei Dolphins. Proprio le giocate dello ST, oltre al decisivo fumble ricoperto da Baker nel finale di partita, sono state le armi grazie alle quali i Bucs hanno espugnato Miami.

Ma, come si diceva, la partita è stata piuttosto incolore, giocata malino da entrambi i team, nonostante i titolari siano rimasti molto più a lungo in campo rispetto alle precedenti gare di preseason: basti pensare che Josh Freeman, ad esempio, ha giocato in pratica quasi tutti i primi tre quarti dell'incontro. Tra le cose che meno hanno funzionato, c'è senz'altro l'attacco dei Bucs e anche stasera il reparto allenato da Mike Sullivan è parso lontano da una forma accettabile. Nel primo tempo, il total offense di Tampa Bay si è fermato a 63 yards totali contro le 180 di Miami, e questo dato la dice lunga sulla pericolosità del nostro attacco titolare.

Tra le poche note liete del reparto offensivo, da segnalare il fatto che anche in questa terza partita di preseason il gioco su corsa è sembrato funzionare bene, benché mancasse il nostro RB titolare, Doug Martin, tenuto precauzionalmente sulla sideline: bene Brian Leonard, (1 TD per lui e 38 yards in 10 portate), così come Peyton Hillis (28 yards in 7 tentativi); considerato che possiamo contare anche sul rookie James (oltre, ovviamente, all'indiscusso starter Doug Martin) le opzioni relative al running game non mancano davvero a Coach Schiano.

E adesso, veniamo a Josh Freeman. Come ha giocato il ragazzo? Più o meno allo stesso modo in cui aveva giocato contro Baltimore e a Boston: abbastanza male. Al di là delle cifre (6/16 per 59 yards, 3 sack subiti, un fumble perso, 0 TD e 0 INT) Freeman è apparso ancora indietro e speriamo che certi errori gravi (quel fumble perso goffamente, con la palla che gli scivola via dalle mani nel finale dei primo tempo, regalando ai Dolphins un possesso convertito in TD da Miami) siano strettamente legati a questo momento non brillante che sta vivendo il nostro QB starter.

Su Freeman non credo ci sia molto altro da aggiungere: ad oggi, è ancora indietro ed in precarie condizioni di forma, ma per l'opener mancano ancora due settimane e sicuramente stato fisico e motivazioni psicologiche da qui all'8 settembre non potranno che crescere, facendogli ritrovare - speriamo - una condizione diversa da quella attuale.

Mike Glennon ha giocato poco, in pratica solo l'ultimo quarto, chiudendo con un 3/9 per 44 yards e soprattutto sfruttando al meglio l'occasione di convertire il fumble ricoperto da Baker nel TD della vittoria, con un passaggio per Douglas che è valso la prima W per i Bucs 2013.

In conclusione, questo derby della Florida è stato il tipico incontro di preseason tra due team che - per quanto mostrato quando in campo c'erano gli starter - non sono sembrate proprio due squadre destinate a fare tantissima strada, ma come è noto la preseason conta poco o nulla, e l'unica cosa importante in queste partite amichevoli è quella di non perdere giocatori per infortunio. Da questo punto di vista, la partita di Miami è stata quasi un trionfo (nessun giocatore dei Bucs sembra abbia riportato infortuni più o meno gravi), per quel che invece riguarda un gioco vincente e soprattutto convincente, aspettiamo con fiducia tempi migliori e intanto portiamoci a casa la vittoria all'ultimo tuffo nel derby con Miami... a proposito: se il RJS è spesso semivuoto, che tristezza vedere lo stadio di Miami vuoto quasi completamente in ogni ordine di posto, davvero pochissimi gli spettatori sugli spalti!

venerdì 23 agosto 2013

Nicks e Tynes alle prese con l'MRSA

Carl Nicks con coach Greg Schiano
Per la serie "l'angolo dell'infermeria", non ci sono buone news in arrivo da One Buc Place, tutt'altro...

La (cattiva) notizia di giornata è che ben due giocatori dei Tampa Bay Buccaneers, la guardia Carl Nicks e il kicker Lawrence Tynes sono stati colpiti dalla MRSA (Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus, ovvero staffilococco resistente alla meticillina), un'infezione particolarmente violenta originata da un batterio molto resistente agli antibiotici, dunque non facile da debellare in tempi brevi.

Per Nicks, l'infezione è legata alla vescica sviluppatasi sul piede, nella parte laterale dell'arto, mentre per Tynes il problema è collegato all'unghia di un piede.

Insomma, per farla breve e senza scendere in inutili approfondimenti di tipo medico, ci sono due giocatori dei Bucs alle prese con una situazione sanitaria decisamente poco simpatica: Al momento non è chiaro se e quale collegamento ci sia tra  l'infezione di Nicks e quella di Tynes; di sicuro, il fatto che due giocatori dello stesso team siano riusciti a contrarre proprio il medesimo batterio fa sorgere il dubbio che l'origine dell'infezione possa essere comune... Ad ogni modo, per prevenire ulteriori contagi, sono state prese le necessarie misure precauzionali, ad esempio "bonificando" il centro di allenamento dei Bucs a One Buc Place, dove non si esclude che questa mini-epidemia abbia avuto origine.

Carl Nicks, al momento, è fuori a tempo indeterminato e sta prendendo antibiotici che si spera blocchino questa infezione (che nulla ha a che fare con l'altro grave problema all'alluce che affligge il giocatore ormai da molti mesi); non si sa se e quando uno dei pilastri della linea offensiva potrà tornare nuovamente in campo. Per quel che riguarda Lawrence Tynes, che ha saltato l'intero training camp, la fiducia di recuperarlo in tempi brevi credo sia davvero poca, considerato che nei giorni scorsi è stato firmato il veterano Lindell; e sarà proprio l'ex K dei Buffalo Bills, da qui all'opener, a contendere al giovane Dimke il ruolo di kicker dei Bucs per la stagione 2013.

giovedì 22 agosto 2013

Emergenza kicker, firmato Rian Lindell

Il K Rian Lindell in maglia Bills
E' praticamente emergenza, in casa Tampa Bay, per quel che riguarda la delicata ed importante posizione di kicker. Colui che doveva essere titolare indiscusso, Connor Barth, è out per tutta la stagione e nel migliore dei casi sarà possibile rivederlo in campo solo a partire dal 2014.

Ma anche il suo sostituto, Lawrence Tynes, è alle prese con problemi ad un piede, al punto che sino ad ora in preseason ha giocato Derek Dimke, peraltro calciando bene, ma puntare su questo giovane giocatore, un 23enne privo di esperienza, potrebbe essere un azzardo...

E dunque nella giornata di ieri i Bucs hanno proceduto alla firma di un K veterano, Rian Lindell, che di esperienza ne ha da vendere. 36 anni e una vita trascorsa in NFL per lui, con Dallas, Seattle ma soprattutto Buffalo Bills, per i quali ha calciato i FG per ben dieci anni, dal 2003 al 2012.

Con Tynes, che doveva essere l'ovvio sostituto di Barth, al momento fuori gioco senza che sia chiaro quando l'ex kicker dei Giants potrà tornare ad essere pienamente disponibile, saranno dunque il giovane Dimke e il veterano Lindell a giocarsi il posto di kicker titolare nei prossimi match di preseason, con la speranza (temo vana) che chiunque risulterà vincitore di questa sfida non faccia rimpiangere troppo l'ottimo Barth.....

mercoledì 21 agosto 2013

Gerald McCoy in difesa di Josh Freeman

Josh Freeman e Gerald McCoy
Il DT Gerald McCoy, giunto ormai al suo quarto anno tra i PRO, è forse l'unica certezza su cui i Bucs possono contare a livello di linea difensiva, e dopo le prime due stagioni con più bassi che alti, il buon Geraldone ha disputato un ottimo 2012, culminato con la convocazione al Pro Bowl.

McCoy è anche uno dei Capitani della squadra, e da bravo leader ha avvertito il momento particolarmente complicato che sta vivendo il giocatore più importante dei Bucs, il QB Josh Freeman. Le prime due partite disputate da Freeman in questa preseason sono state opache, con un Josh apparso svogliato e fuori forma, ancora notevolmente "imballato".

Ma è pur sempre preseason, si dirà... e infatti è solo preseason, nessuno fa drammi o chiede la testa del giocatore, però se "The next franchise QB" si desse una svegliata e già dal match in programma sabato a Miami mostrasse qualche passo in avanti farebbe contenti tutti, mettendo a tacere le inevitabili quanto inutili polemiche relative al suo rendimento che ultimamente stanno divampando dalle parti di Tampa...

McCoy, si diceva, ha intuito il momento difficile del suo QB, non dissimile dai tanti da lui vissuti in prima persona nei suoi primi due anni in NFL, e ieri ha rialsciato queste dichiarazioni:
"I think he's an unfair target,'' McCoy said of Freeman. "He is a franchise quarterback but so what? There's a lot of players on the team. I think one of the reasons I'm so sensitive about it is I got it for two years. They talked bad about me for two years, so I don't take too well to it when they talk about my teammates''. "The way he's taken control,'' McCoy said. "It's just like the way he's taken control of the offense, 'Listen to me. No, we're not doing that we're doing this.' You can hear it out there on the field."

Chi invece con Freeman ci è andato giù pesante è Fran Tarkenton, un QB Hall of Famer dal glorioso passato con Vikings e Giants, che così si è espresso a proposito del #5:
“He plays sometimes at a nice level,’’ Tarkenton said. “I’ve watched him a lot. He just plays God-awful. Josh Freeman has proven to me he can’t play.’’ 

Intermedia (e a mio avviso in larga parte condivisibile) la posizione di Joe Theismann, altro grande QB degli anni '70 e '80, che su Freeman la pensa invece in questo modo:
“I think Josh can play, I believe he can play. I think it’s a very critical year for him, and I’m hoping it becomes a Joe Flacco type story,” Theisman said. “They’re [Bucs] in a division that is as top heavy with New Orleans with Sean Payton back and of course Atlanta. This is not an easy road, but I believe the Tampa Bay Buccaneers of any team in the league have made great strides going forward. It’s a put up or shut up year.
“There is no question that this is an important year [for Freeman]. You have a new coach who’s continuing to evaluate you, and added weapons on the offensive side of the ball. The [quarterback] position is the most dependent position on the field. If you don’t have any talent around you, you’re dead in the water. This is a huge year for him. Huge year.”

McCoy, Tarkenton, Theismann, i tifosi che sui forum americani si dividono in pro e contro il nostro QB... mah, quante chiacchiere inutili! A mio avviso, fino all'8 settembre Freeman può anche lanciare 0/10, non conta nulla. Conterà invece tantissimo a partire dall'opener con i Jets. Quello sarà il momento della verità, e da lì in avanti Freeman dovrà essere consapevole che se nella prossima offseason vuole firmare un contrattone con tanti zeri (a Tampa o dove più gli aggrada) dovrà elevare e di parecchio il suo rendimento. Dopo una positiva annata da rookie e una più che promettente - a tratti esaltante - stagione 2010, negli ultimi due anni Freeman si è un po' "smarrito", travolto nel 2011 dal "caos totale" in cui erano piombati i Bucs con la gestione Morris, e alternando nel 2012 - con un nuovo HC, un nuovo OC, un nuovo QB coach, e dunque con tutte le attenuanti del caso... - buone partite a prestazioni sottotono.

Come ho detto più volte, "continuità" è la parola magica. Non voglio più vedere un Freeman che gioca una partita alla Joe Montana e quella seguente (se non addirittura nel corso dello stesso match) come potrebbe giocarla un Orlovski qualunque.

Freeman ha dalla sua un'età ancora giovane (25 anni) e dunque ampi margini di miglioramento; fisico, tecnica e classe non gli mancano, mentre ho il sospetto che forse il ragazzo difetti un po' in quanto a "cattiveria" e "killer insticnt", e mi piacerebbe vederlo sul terreno di gioco con un po' di sana "belvaggine" in più, per aggredire gli avversari dal primo all'ultimo minuto, rimanendo concentrato al 100% e "sul pezzo" per l'intera durata del match.

Ad ogni modo, il destino di Tampa Bay nella stagione che si appresta ad iniziare sarà inevitabilmente legato a doppio filo con quello del suo QB: questi Bucs nascono e muoiono con Freeman, sarà Josh a doversi metaforicamente caricare i compagni sulle spalle per cercare di guidarli al sogno chiamato play-off. Non è certo a un rookie (Glennon) o a un mestierante per di più dagli evidenti limiti tecnici (Orlovski) che possiamo chiedere il "miracolo", e cioè far giocare i Bucs anche nel mese di gennaio...

martedì 20 agosto 2013

I Bucs firmano il DE Trevor Scott

Il DE Trevor Scott
Tampa Bay ha firmato oggi il DE Trevor Scott, un veterano di 29 anni con alle spalle 5 anni di NFL, i primi quattro con gli Oakland Raiders e l'ultimo con i New England Patriots, dopo una carriera universitaria presso la University of Buffalo, lo stesso college di un altro DE dei Bucs, il rookie Steven Means.

Qualche cifra a proposito di Scott: scelto al sesto giro del draft 2008, ha messo a segno 16,5 sack in quattro stagioni con la maglia dei Raiders, 12 dei quali nei primi due campionati. Un brutto infortunio al ginocchio rimediato nel 2010 ne ha un po' "bloccato" la - fino a quel punto interessante - carriera; infine, nel 2012, 14 partite e 3 sack per Scott indossando l'uniforme dei Patriots.

Sarà in grado portare un qualche contributo alla D-line, l'ultimo arrivato? Speriamo possa essere così, visto che la linea difensiva - come da facili previsioni - è sembrata particolarmente "molle" e priva della necessaria esplosività in questi primi match di preseason.

Coach Schiano, a proposito di D-line, chiarisce come la situazione sia molto "aperta", ancora senza titolari sicuri a parte McCoy (e Clayborn, una volta pienamente recuperato):
"There are no starting jobs right now," said Schiano.  "Guys are competing on the defensive front. You've got gerald McCoy – that's a guy who is definitely starting.  If Adrian Clayborn can come back healthy, then he's definitely starting. After that it's wide open."

lunedì 19 agosto 2013

Ulteriori problemi per Nicks, out anche sabato

Carl Nicks, out anche per gara 3 di preseason
Non che ce ne fosse bisogno, ma la partita di preseason persa dai Bucs contro i Patriots ha evidenziato come la linea offensiva di Tampa Bay non possa fare a meno dei suoi uomini migliori - Joseph e Nicks - se si vuole evitare che il nostro QB dopo pochi istanti si ritrovi con le mani dei defensive linemen avversari addosso, dopo solamente un  nanosecondo dallo snap...

Si pensava che Nicks - dei cui seri problemi all'alluce avevamo parlato nei giorni scorsi - potesse esordire in preseason nella partita che sabato 24 i Bucs disputeranno a Miami. E invece no, ancora una volta Nicks sarà costretto a guardare i compagni dalla sideline.

Sempre problemi al piede per la guardia ex Saints, anche se questa volta non strettamente collegati all'alluce del piede sinistro, che come è noto pur essendo stato operato nel corso dell'offseason non consentirà al giocatore un recupero al 100%, obbligandolo in pratica a giocare nonostante un forte dolore che lo accompagnerà per il resto della sua carriera.

Nel caso specifico, durante gli allenamenti con i Patriots della scorsa settimana, Nicks ha sviluppato una infezione al piede, originata da una bolla svilluppatasi sulla parte laterale dell'arto. Un problema decisamente minimo dunque, rispetto a quello ben più grave all'alluce, ma comunque sufficiente per rinviare il suo esordio nella preseason 2013.

Greg Schiano, intervistato dal Tampa Bay Times, si sofferma sul nuovo infortunio di Nicks:
"We had a setback with Carl,'' Schiano said. "He did a great job up there against New England, practiced almost the entire practice against New England. He developed a blister, not on his toe area, but on a different part of his foot and hence that blister got infected. Now we're treating that like we do everything. we're taking it very seriously. It's not something you mess around with but it's not your common injury, either."

Per fortuna, l'area interessata non coincide comunque con quella già debilitata dell'alluce:
"It's a different part of his foot, it's on the outside of his foot,'' Schiano said.

 Ma Carl Nicks sarà in campo nel match di New York contro i Jets? Cosi Schiano:
"I still think that's a realistic possibility (he plays in the opener againnst the Jets). Again, it's very unpredictable when you're dealing with like something like this. It's easier when you sprain an ankle. We have timelines. Here, we'll see when the medication, how he reacts with that and how fast it clears up. Usually with these things, they got to heel. So, time.''

Sinora, nelle due partite di preseason disputate, Josh Freeman è stato placcato per 4 volte in 14 tentativi di passaggio. Avere - o non avere - due "garanzie" come Nicks e Joseph fa davvero tutta la differenza del mondo in quanto significa avere (o non avere) da parte del QB quel paio di secondi in più che trasformano un passaggio riuscito in un sack subìto. Speriamo che le due "colonne" dell'OL ancora ai box recuperino per l'8 settembre e il consiglio per Nicks, a questo punto, non può che essere quello di farsi benedire i piedi: anche la bolla infetta, adesso, dopo l'alluce semidistrutto....!

domenica 18 agosto 2013

Un inizio di preseason opaco per Josh Freeman

Preseason 2013, Freeman in azione vs Baltimore
La premessa è doverosa: siamo in preseason, le partite che si disputano in questo periodo sono soalmente delle "amichevoli", e quando conteranno davvero le W e le L  sarà (si spera) tutta un'altra storia.

Chiarito ciò, va anche detto che dopo avere visto i Tampa Bay Buccaneers edizione 2013 impegnati nelle prime due partite di preseason, è inevitabile soffermarsi sul giocatore più importante del team, colui che nel corso della stagione dovrà caricarsi la squadra sulle spalle e condurla (si spera) a quante più W possibili, e magari a quei playoff a cui da troppi anni dobbiamo accontentarci di assistere come semplici spettatori anziché disputarli da protagonisti...

Come accade per tutti i titolari importanti, anche il QB #5 ha giocato poco in questa preseason, ma quel poco lo ha giocato anche particolarmente male... non per fare paragoni ingenerosi, ma in fondo era preseason anche per Tom Brady, che (anche con un ginocchio in disordine) nei pochi minuti in cui è rimasto in campo nel match dell'altra sera ha messo insieme una serie di 11 passaggi completati su 12 tentati, per 107 yards e 1 TD, roba da cineteca (e siamo in preseason!).

Ma la di là dell'aspetto puramente tecnico (non ha  molto senso paragonare un futuro Hall of Famer come Brady a un giocatore che ancora deve dimostrate tutto), a mio avviso un campione lo vedi (oltre che dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia...)  anche dal modo in cui sta in campo, e - nel caso specifico - dalla concentrazione e dall'impegno che mette anche in una amichevole prestagionale.

Brady, con un ginocchio semi-infortunato, non solo ha deciso di giocare ugualmente ma ha anche dato spettacolo. E Josh "the next franchise QB" Freeman? Beh, Josh... non pervenuto. Dopo il match opaco contro Baltimore (4/7 per 34 yards), le cose sono andate addirittura peggio contro New England (2/3 per 8 yards). Zero TD e zero intercetti sia vs BAL sia @NE, quindi un Freeman che ha anche rischiato poco e che ha svolto controvoglia il "compitino"; ma un "leader" - in primis per essere riconosciuto come tale dai suoi stessi compagni di squadra - dovrebbe dare l'esempio sempre, anche nelle amichevoli estive (vedi Brady, appunto...), e invece sembrava che Freeman stesse in campo non dico controvoglia ma che non gli importasse poi granché di quello che gli accadeva intorno...

E' vero che le gravissime assenze della offensive line non lo hanno aiutato (i Bucs non possono certo permettersi il lusso di rinunciare a "colonne" del livello di Carl Nicks e Davin Joseph) e il fatto che in queste due partite Freeman abbia rimeditato ben 4 sack, nei pochi snap in cui è rimasto in campo, la dice lunga sulla protezione ricevuta.

Ma parlando del difficile inizio di Freeman, è poi inevitabile che il discorso scivoli sulla sua riserva, il rookie Mike Glennon. Il quale, schierato per molte più azioni, è sembrato (nonostante l'inesperienza assoluta a questi livelli) decisamente più vispo e motivato del più illustre compagno, e anche molto più abile nell'evitare di farsi abbattere dalle difese avversarie (vero che giocava contro i rincalzi, ma anche la OL dei Bucs che lo proteggeva era in pratica formata,a quel punto del match, dai rincalzi...dei rincalzi!) .

Con questo ovviamente non sto dicendo che Glennon debba giocare al posto di Freeman, anzi, ribadisco che senza il Freeman migliore, anche nel 2013 i Bucs non andranno da nessuna parte. Glennon, comunque, rappresenta sin qui una delle note più liete di questa preseason, forse anche perché le aspettative nei suoi confronti erano - almeno da parte mia - abbastanza modeste .... mi sembra invece un QB interessante, chiaramente tutto da sviluppare, ma l'impressione è che il "ragazzino" abbia una discreta stoffa....

Non sono invece d'accordo con chi - ad esempio i tanti tifosi dei Bucs nei forum d'oltreoceano - vorrebbe addirittura Glennon titolare. Così facendo si rischierebbe solo di bruciare un rookie che invece, se fatto "crescere" con calma e nel modo giusto, potrebbe rivelarsi una bella sorpresa...

Dunque, avanti con Freeman ma senza quel credito illimitato di cui il buon Josh ha goduto fino ad ora. Credo sia stata una mossa saggia da parte di Dominik e Schiano quella di non aver fatto firmare a Freeman il "contrattone" a tanti zeri, sebbene dal 2014 Josh sia destinato a diventare free agent. Vediamo come se la caverà Freeman nell'anno decisivo della sua carriera; sono curioso di vedere come riuscirà a "gestire" questa situazione per lui inedita e non semplicissima, con il contratto in scadenza e con un futuro che dipenderà dalle prossime 16 partite, a cominciare dall'opener dell'8 settembre.

Ecco, in calendario prima dell'8 settembre ci sono ancora due partite di preseason. Non dico che il nostro QB starter debba giocarle sputando l'anima, però vederlo sul terreno di gioco con un "minimo sindacale" di impegno e di interesse per quello che sta facendo, anziché con l'aria svogliata e svagata di chi quasi ti fa un favore a giocare e preferirebbe essere ovunque anziché su un campo da football, a mio modestissimo avviso sarebbe già un discreto passo in avanti...

sabato 17 agosto 2013

Preseason gara-2, vince New England 25-21

Il RB rookie Mike James
Dopo il KO di una settimana fa con Baltimore, ancora una sconfitta per i Bucs nella seconda partita di preseason, vinta da New England con il punteggio di 25-21. Stando al risultato, sembrerebbe sia stata una partita molto equilibrata, anche se in realtà le cose non sono andate proprio così...

Nel primo tempo, ed in particolare nel primo quarto quando sono scesi in campo i titolari, la superiorità dei Patriots è stata sin troppo evidente, a tratti quasi imbarazzante. Tom Brady ha aperto il match con unì'impressionante serie di completi consecutivi (8/8 per 72 yards), senza che la difesa dei Bucs riuscisse mai non dico a mettergli le mani addosso ma nemmeno a pressarlo un po'... e con tutti quei secondi a disposizione, la connection Brady to Amendola ha battuto a ripetizione la secondaria di Tampa Bay, che ha ricordato da vicino la difesa colabrodo contro i passaggi dello scorso campionato...

Ecco, speriamo che Revis rientri per l'opener contro i Jets, e che possa dare da subito un contributo importante, perché altrimenti anche quest'anno saranno dolori, dovendo affrontare QB del calibro di Brees, Ryan, Brady.... e poi ci sarebbe il discorso della D-line: prima o poi mi piacerebbe vedere una linea aggressiva e in grado di mettere alle corde il QB avversario, ma non vorrei che questa speranza sia destinata a rimanere tale...

Se la difesa titolare non ha impressionato, forse anche peggio hanno  fatto gli "starter" dell'attacco... chiaramente parliamo di preseson, perciò non è il caso di allarmarsi, però è innegabile come Freeman sia parso ancora molto indietro, poco reattivo e in difficoltà a trovare i ricevitori. E poi, la linea difensiva dei Patriots ha fatto vedere cosa significhi mettere il QB "under pressure"; New England sarà anche stata agevolata dalle gravi assenze della OL dei Bucs (senza Nicks e Joseph sono dolori, si sapeva e si è avuta la conferma), però è stata davvero lampante la differenza tra un D-line che funzionava (quella dei Pats) e una che faceva molta fatica (quella dei Bucs).

Le cose sono cambiate quando in campo sono entrate le seconde (e le terze) linee. Chiaro, nè Mallett nè (soprattutto) Tebow sono paragonabili a Brady, e non a caso con Tim Tebow in campo a sparacchiare incompleti (e un intercetto) i Bucs hanno avuto la possibilità di rientrare in partita e addiritura di giocarsi il drive per portarsi in vantaggio...

Delle riserve dei Bucs sottolineerei la prova - a mio avviso più che discreta - del QB Mike Glennon; al di là delle cifre (12/22 per 122 yards con 2 TD e 1 int), il "pennellone" è sembrato in grado di muovere l'attacco in maniera più fluida di Freeman, e nonostante fosse solamente alla sua seconda partita in NFL, il ragazzo si è mosso bene, al di là dell'intercetto riportato in endzone dai Patriots.

Molto bene anche il gioco su corsa, con Hillis e James capaci di guadagnare yards (sia pure contro le riserve di New England). Grande paura quando Doug Martin è dovuto uscire per quella che sembrava una "concussion"; così per fortuna non è, nessuna commozione cerebrale per lui e il ragazzo avrebbe anche potuto rientrare in partita ma ovviamente non aveva senso rischiarlo in una amichevole, a maggior ragione considerata la buona serata di Hillis e James.

Tra le note positive, da ricordare anche un kick-off return di Michael Smith per 63 yards, un "exploit" dello special team a cui non siamo molto abituati... e poi, da segnalare lo scarso utilizzo da parte di Belichick di una nostra vecchia conoscenza, il RB LeGarrette Blount, impegnato solo per tre portate (con 10 yards di guadagno). 

Infine, parola a coach Greg Schiano, che - dal Tampa Tribune - commenta così la prestazione dei Bucs in questa seconda partita di preseason:
“Overall, we didn't come out and play very well to start the game,'' Bucs coach Greg Schiano said. “We didn't protect the passer very well. Three sacks in two series — it's going to be hard to overcome that. And then defensively, they got a drive going and it was long drive and we had snap counts for guys, so we were pulling guys off the field as the drive was going on and that had an effect, too. But whoever does get in the game has to make the stop and we didn't. It ended up being a 17-play drive. They shot themselves in the foot a couple of times (with penalties), but they were able to overcome that and that can't happen.''

venerdì 16 agosto 2013

Schiano e Belichick, stima reciproca tra i due HC

Greg Schiano e Bill Belichick
Si è conclusa la due giorni di allenamenti congiunti tra Buccaneers e Patriots, e questa sera a Foxboro le due squadre si affronteranno per il secondo impegno di preseason. Tampa Bay è reduce dal "pesante" (ma più nel risultato che per quanto visto in campo) 16-44 rimediato contro i Baltimore Ravens campioni NFL in carica, mentre New England ha superato Philadelphia per 31-22.

Questi "joint practices" hanno permesso ai due team di interrompere la solita "routine" in cui la difesa e l'attacco di una squadra si allenano sempre l'una contro l'altro, e poi potersi confrontare con campioni del calibro, ad esempio, di Tom Brady non può che essere cosa utile e positiva...

A proposito di Brady, da segnalare alcuni attimi di panico (per Belichick e soci), quando nel corso di uno di questi allenamenti si è temuto che Tom Brady si fosse procurato un infortunio abbastanza serio al ginocchio (quello già operato alcuni anni fa), in un'azione che ha visto coinvolto il nostro DE Adrian Clayborn; per fortuna la paura di un pesante KO è stata scongiurata e il QB dei Patriots ha già recuperato tanto che stanotte dovrebbe addirittura essere in grado di scendere in campo e giocare qualche snap.

Ma torniamo ai due allenatori, Schiano e Belichick, e al rapporto di profonda stima e di reciproco rispetto che li lega, e che nasce dai tempi in cui a Rutgers proprio Schiano era l'HC di Belichick jr. Così l'HC dei Bucs, dal Tampa Tribune:
“Yeah, I had known Bill,’’ Schiano said. “But it really wasn’t until after his son came to Rutgers and started playing football there that he and I started to talk more and really got to know each other. Let’s just say that in the last seven or eight years, I’ve had the opportunity to really get to know him,’’ Schiano said.

E quali sono le principali doti e qualità del coach dei Patriots? Schiano la pensa così:
"He has a very unique ability, because of his expertise with the game, of simplifying things for the players and preparing the players. And at the end of the day, that’s what’s it’s all about. That’s what coaching is. That and his expertise in personnel. He’s very, very sharp in that. So, you take his ability to teach, his ability to simplify things and his ability to identify personnel matchups, that’s why he’s so successful. And that’s why I try to use what he does as a template for what I want to do".

Rispetto e stima, si diceva, sono però reciproci. Tanto è vero che quando i Glazer chiesero a Belichick cosa ne pensasse di Schiano come possibile sostituto di Raheem Morris sulla sideline dei Bucs, le parole dell'HC di New England furono ampiamente positive, forse decisive per l'approdo dell'ex HC di Rutgers in Florida. Belichick, quell'episodio, lo descrive in questo modo:
“What somebody else is looking for, they have to decide that,’’ Belichick said. “All I can do is be honest and I was. But I do think the world of Greg. I think he’s an excellent coach, absolutely.”

E sempre coach "felpa", a proposito del nostro HC, si sbilancia non poco:
“I’ve always had a lot of respect for Greg,’’ Belichick said this week, when the teams held combined practices in Foxborough. “I think he did a great job when he was at Chicago, when he was at (the University of) Miami and during his whole career at Rutgers. He brought that program up and made it one of the top programs in the country. He took a program that wasn’t used to being at that level to national prominence on a consistent basis.’’

Bill Belichick, 61 anni, ha condotto i Patriots a cinque Super Bowl vincendone tre, e per ben tre volte è stato nominato "Associated Press Coach of the Year". Da parte sua, Greg Schiano di anni ne ha "solo" 47, e quanto sarebbe bello se la sua personale "bacheca" - attualmente ancora vuota - potesse assomigliare a quella di Belichick, tra una decina abbondante di anni....!

mercoledì 14 agosto 2013

Il rookie Banks a lezione da Tom Brady

Il CB Banks in azione contro Baltimore
Si è svolta ieri la prima delle due giornate di allenamenti congiunti tra Bucs e Patriots, in vista del secondo match di preseason in programma tra le due squadre a Foxboro, venerdì sera.

E nel corso dei "drills" che hanno avuto luogo nel corso dell'allenamento tra i due team, il CB rookie dei Bucs Johnthan Banks ha ricevuto una - si spera proficua - vera e propria lezione di football da parte di un maestro di prim'ordine: il QB dei Patriots, Tom Brady.

Banks è stato battuto sul profondo per due volte dal ricevitore Aaron Dobson, pescato perfettamente da Brady. E poi, è stato "bruciato" da Kenbrell Thompkins, un undrafted rookie innescato sempre dal QB dei Pats, a cui il CB #27 dei Bucs ha concesso un TD.

Se non altro, Banks ha chiuso in crescendo l'allenamento, difendendo finalmente in maniera positiva un passaggio di Brady in endzone, deviandolo ed evitando di farsi battere per l'ennesima volta...

Ecco alcuni pensieri proprio di Banks, tratti dal TB Times, al termine di questo atipico allenamento contro l'attacco dei Patriots:
"It was different. You can have those guys covered and he gets the ball in there," Banks said. "It was totally different. It's good experience to get out there and get some work against a different quarterback. It was fun."

E' stata anche l'occasione per verificare in prima  persona come sia dura la vita di un CB, quando si devono affrontare QB del livello di Tom Brady:
"That's the big difference," Banks said. "You can be right on guys and these quarterbacks, they'll get it in there. We were on our guys and he was fitting it in there. There's a big learning curve. It's good to be out there with them."

Coach Schiano, da parte sua, ha sottolineato come Tom Brady abbia messo a dura prova la secondaria dei Bucs, proprio quello che il coach chiedeva ad un allenamento di questo tipo:
"I think it's really valuable," Schiano said. "You're talking about a first-ballot Hall of Famer to go out and (ply) your craft against; that is a good challenge. The good thing is, there isn't a pass rush in a lot of those drills. He's not going to get hit, so the ball's going to get thrown every time so you can really challenge the defensive backs, which is right up our alley right now".

Per chiudere, un "tweet" di Roy Cummings, analista del Tampa Tribune, che con poche quanto efficaci parole sintetizza il particolare "benvenuto" che Tom Brady ha riservato al CB rookie dei Bucs:
@RCummingsTBO: "Bucs CB Johnthan Banks is getting a real welcome to the NFL schooling today by Tom Brady."

martedì 13 agosto 2013

Bucs e Pats, tempo di allenamento "congiunto"

Greg Schiano e Bill Belichick
Che ci sia stima reciproca, tra i coach di Buccaneers e Patriots, è storia ormai nota, ed il "feeling" nacque quando il figlio di Belichick, Stephen, era allenato a Rutgers proprio da Greg Schiano. Da quando poi Schiano è diventato HC di Tampa Bay, le due franchigie non solo si incontrano regolarmente in preseason, ma ne approfittano anche per una serie di allenamenti "congiunti", pratica non troppo comune in ambito NFL.

Allenarsi contro un altro team, anziché "testare" sempre la propria difesa con il proprio attacco (e viceversa), secondo l'HC dei Bucs è cosa utile e vantaggiosa, a maggior ragione se dall'altra parte ci sono campioni come quelli allenati da Bill Belichick, in grado di mettere in seria difficoltà qualsiasi avversario.

E stando alle parole del nostro HC, sarà interessante ad esempio vedere la nuova secondaria dei Bucs contro un fuoriclasse come Tom Brdy. Così, dal Tampa Bay Times, coach Schiano:
"I think he's one of the most accurate passers out there, so unless you have perfect coverage, it's getting in there," Schiano said. "I think that's something that will be really good for our secondary. We're not going to be tackling, it's not going to (be) a fierce pass rush on him in practice. So it'll be really challenging, which is exactly what we need right now."

E questi "joint practices" saranno anche l'occasione per uno scambio di opinioni e valutazioni tra i due coach a proposito di alcuni giocatori, come lo stesso Schiano ha apertamente affermato:
"Personnel really. 'What did you think of that guy? What did you think of that guy?' " Schiano said "That's really where you discuss most."

Cos'altro dire, speriamo che dal confronto con una squadra tosta e "vincente" come i Patriots, i ragazzi in Red and Pewter riescano ad imparare qualcosa, però...  ecco, speriamo anche che dopo aver gentilmente "regalato" a New England due giocatori importanti, per quanto problematici, quali Aqib Talib e LeGarrette Blount, i cortesi omaggi unidirezionali "from Tampa to Boston" siano terminati... occhio, Greg, a chiacchierare troppo con coach "felpa", e attento a non farti "soffiare" qualche altro fuoriclasse, da quel "drittone" di Bill Belichick...!!!

lunedì 12 agosto 2013

Carl Nicks rientra, ma l'infortunio rimane

Carl Nicks in allenamento
Carl Nicks, la fortissima guardia arrivata a Tampa nel corso della free agency 2012, avrebbe dovuto rappresentare il principale punto di forza dell'offensive line dei Bucs, se un brutto infortunio all'alluce del piede sinistro non lo avesse costretto a terminare il campionato dopo solamente 7 partite.

Si sperava di ritrovare il giocatore pienamente ristabilito e pronto a scendere in campo nel 2013 avendo recuperato al 100% dal fastidioso KO. Purtroppo, invece, non sarà così; e probabilmente Nicks, per il resto dei suoi giorni, dovrà convivere con questo serio problema al dito del piede, che ormai è diventato "cronico".

Tutto ciò non impedirà a Nicks di giocare a football, tanto è vero che Carl si sta allenando e prenderà parte al secondo match di preseason che i Bucs disputeranno a Foxboro contro i Patriots. Di certo però non è il massimo giocare con un piede in simili precarie condizioni, e sarà da valutare se e come questo problema inciderà sul rendimento del #77.

Ecco come lo stesso Nicks descrive il suo guaio all'alluce:
“I’ll have to deal with it my whole life,” Nicks said. “It is what it is. I have all the confidence in the world that I’ll be playing. I’d lie if I told you it didn’t affect me at all. It affects the way I walk, the way I stand around. Like right now, I have to stand a certain kind of way. It’s just something I have to deal with.”

Davvero un peccato, considerando anche il fatto che il ragazzo è ancora giovane (28 anni) e che nei suoi primi quattro anni di NFL trascorsi a New Orleans, non aveva mai dovuto saltare neanche una partita per infortunio...

Naturalmente Nicks non può allenarsi allo stesso ritmo dei compagni di squadra; Ecco come la guardia dei Bucs descrive la sua attuale situazione, in cui dovrà necessariamente allenarsi a ritmi più blandi:
“With the rehab program that I’ve got and the way they’re letting me rest – rest, work, rest, work – I think I’ll be fine,” Nicks said. “Maybe I’ll just take it easier during the week. I’ll still practice, but maybe not every play. I’m getting that vet card, so I’m going to use it.”

Speriamo che Nicks riesca a convivere con questo problema, che non è piccolo e che inevitabilmente, purtroppo, non potrà non incidere sul rendimento di un giocatore che altrimenti sarebbe davvero dominante a livello di offensive line. Intanto, vediamo come se la caverà il buon Carl in queste partite di preseason, in cui verrà impiegato con il contagocce, con l'augurio di ritrovarlo in campo, in maniera stabile e duratura, dall'8 settembre in avanti...

domenica 11 agosto 2013

Da'Quan Bowers: si può (anzi, si deve) dare di più

Il DE Da'Quan Bowers
Il DE Da'Qaun Bowers è un giocatore chiave dei Buccaneers 2013. La linea difensiva di Tampa Bay, senza più Michael Bennett e con Adrian Clayborn reduce da un grave infortunio, non può infatti prescindere dal contributo di questo giocatore, giunto ormai al terzo anno di NFL senza avere ancora mostrato tra i PRO tutte le qualità esibite ai tempi del college.

La storia di Bowers è nota, e si sa che la sua carriera è stata sin qui costellata da infortuni gravi di vario tipo (ginocchia, tendine d'achille) e da "incidenti" fuori dal campo che avrebbero potuto comprometterne la carriera (vedi l'episodio del La Guardia Airport, quando Bowers si presentò al check-in dimenticando di avere un revolver nel bagaglio a mano...).

Adesso però è arrivato il momento di fare sul serio e di dimostrare a sè e a tutto il mondo NFL che Da'Quan Bowers è in grado non solo di scendere in campo con continuità ma anche di recitare un ruolo da protagonista, non solo quello di (sbiadita) comparsa.

Nel primo match di preseason, Bowers ha espressamente chiesto a Schiano di giocare parecchi snap, nonostante i titolari rimangano in campo solo per pochissimi drive in questo genere di partite, proprio per cercare quello stato di forma ottimale che - e Bowers ne è consapevole - è ancora lontano...

Anche Greg Schiano si attende progressi importanti dall'ex stella dei Clemson Tigers. Ecco le parole del coach, dal Tampa Tribune:
“I want to see (Bowers) play hard play after play after play,’’ Schiano said prior to Thursday’s kickoff. “He needs to string together some plays where he’s going at a high level. (We’ve seen that) on and off (in practice) but it needs to be better.’’

Come ha giocato Bowers nel match contro i Ravens? Così il coach:
“Some good, some not so good,’’ Schiano said when asked to assess Bowers’ play in the Bucs’ 44-16 loss. “What we need is a little more good and a little less not so good and to keep tipping the scale the way we want it.’’

Anche il giocatore è consapevole che, da qui all'8 settembre, bisognerà lavorare molto e bene:
“I still get a little winded at times,’’ Bowers said. “I’m not in the best shape. I’m still getting used to the speed of practice. But other than that it’s been decent.’’

Anche perché perche a  Bowers è stato chiesto, per questa stagione, di trasformare il suo ruolo: non più, come nei primi due anni, giocatore in campo solo per poche e specifiche azioni, ma "every down player". Ecco le parole di Bowers relative a questo importante cambiamento:
“It’s a lot harder than a lot of people think,’’ Bowers said of making the transition from specialist to every-down player. “Coach Schiano said it best: When you’re a starting pitcher, you have to throw a lot more pitches than you do if you’re a reliever, and that’s how it is for me right now. Being a situational pass rusher — coming in on second-and-long, third-and-long — that’s easy. But being able to play the run on first and second and third down and then rush the passer, that’s the key. That’s what I’m working towards.’’

Speriamo che Da'Quan, alla terza stagione in NFL,  possa finalmente confermare le aspettative (altissime) che c'erano su di lui ai tempi del college. Anche perché questi Buccaneers, con una linea difensiva non certo ricca di profondità e talento, non possono permettersi il lusso di fare a meno di colui che, ai tempi ormai lontani di Clemson, era ritenuto una fuoriclasse di valore assoluto...

sabato 10 agosto 2013

Non è grave l'infortunio di Peyton Hillis

Peyton Hillis in azione contro i Ravens
La cosa più importante, nelle partite di preseason, è cercare di tenersi lontani dagli infortuni, cosa non facile in uno sport come il football, dove i KO anche di grave entità sono purtroppo all'ordine del giorno.

E si temeva che il problema al ginocchio riportato giovedì scorso dal RB dei Bucs Peyton Hillis potesse tenerlo lontano dal campo di gioco per parecchio tempo, visto che il giocatore era rimasto a lungo a terra in seguito al durissimo impatto con un difensore dei Ravens e dopo essere rientrato zoppicando negli spogliatoi si era intrattenuto a lungo con i trainer.

Per fortuna, l'ex Cleveland Browns ha riportato "solo" una iperestensione del ginocchio, che lo limiterà nei prossimi giorni ma che non compromette in alcun modo la possibilità per Peyton di farsi trovare abile e arruolabile per l'avvio della stagione.

Al momento Hillis figura come quarto RB nella depth chart dei Bucs, dopo Martin, Leonard e James, al pari di Michael Smith; ma se Hillis riuscisse a tornare quello dei tempi di Cleveland, potrebbe rivelarsi un'ottima alternativa all'indiscusso leader nel ruolo, il piccolo grande Doug "muscle hamster" Martin, con tutto il rispetto per i vari Leonard, James e Smith.

Oltre a Hillis, nella partita contro i Ravens hanno riportato infortuni anche il WR Chris Owusu (caviglia) la cui gravità non è però ancora stata chiarita e il CB Danny Gorrer (inguine) ma anche in questo caso non si tratta di un problema grave ed il giocatore potrebbe essere disponibile già per la prossima partita di preseason contro i New England Patriots.

venerdì 9 agosto 2013

Tampa Bay resiste due quarti, poi Baltimore dilaga

Il QB Mike Glennon
Alla fine hanno vinto i Ravens, nel primo match di preseason che vedeva i Campioni in carica di scena al Raymond James Stadium, anche se il risultato finale (un pesante 44-16) penalizza forse in maniera eccessiva i ragazzi di coach Greg Schiano.

Per quasi due quarti la partita si è infatti mantenuta in sostanziale equilibrio, poi, quando in campo sono scese le seconde e le terze linee, i Ravens hanno dilagato, approfittando anche dei numerosi errori e delle troppe imprecisioni da parte delle riserve dei Bucs.

Ma cerchiamo di capire cosa ha funzionato bene, e cosa un po' meno, nel primo match di preseason dei Buccaneers 2013.

Mike Glennon - Ebbene sì, il QB rookie mi ha sorpreso in maniera decisamente positiva! A parte i fuochi d'artificio nel suo primo passaggio in assoluto tra i PRO (un missile da 61 yards per il TE Tom Crabtree, che con un po' di velocità in più avrebbe anche potuto arrivare in endzone visto che aveva il campo praticamente aperto...), Glennon ha tenuto il campo bene, chiaramente con alcuni impacci inevitabili per chi gioca per la prima volta una partita NFL, ma non sembrava il classico rookie timido ed impacciato. Certo, qualche lancio è andato decisamente fuori bersaglio e non sono mancati gli errori (1 intercetto), però, dovendo giudicare nel complesso la sua prestazione, il simpatico "giraffone" (la lunghezza del collo di Glennon - che già è alto di suo visto che parliamo di un ragazzo di 2 metri - è qualcosa di impressionante...) non è parso affatto emozionato, si è mosso con rapidità sul terreno di gioco, e ha dimostrato di possedere velocità di esecuzione ed un braccio potente, anche se non sempre preciso. Ma, come detto, ricordiamoci che stiamo parlando di un esordiente assoluto a questi livelli. Insomma, come prima impressione Glennon mi sembra un backup molto interessante alle spalle di Freeman, qualcosa di più, insomma, di un mestierante come il Dan Orlovski dello scorso anno. Ecco, la prestazione di Glennon assume poi maggior risalto se paragonata a quella dell'altro QB, Adam Weber, schierato da Schiano nel finale di partita e "distintosi" solo per due intercetti lanciati (peraltro davvero molto male) nei suoi primi due tentativi di passaggio...

Brian Leonard - tra i vari RB che si contenderanno il ruolo di backup di Doug Martin (Michael Smith, Mike James, Peyton Hillis) Leonard è stato quello che ieri ha brillato maggiormente, segnando un TD e facendosi sempre trovare pronto a guadagnare yards. Veramente anche Hillis aveva iniziato bene il secondo tempo, poi l'ex stella dei Browns è stato costretto ad uscire dal campo per un infortunio al ginocchio, speriamo che non si tratti di nulla di grave anche se la botta presa è stata di una certa entità...

Kevin Ogletree - Se Leonrd è stato il migliore sulle corse, tra i ricevitori menzione d'obbligo per Kevin Ogletree, che ha chiuso la serata con 5 ricezioni per oltre 60 yards. Come anche per QB e RB, anche a livello di WR i titolari sono stati utilizzati pochissimo, e le cosiddette seconde linee hanno avuto più spazio per cercare - non sempre riuscendoci - di mettersi in luce...

Special Team - Forse la nota più negativa della serata. Al di là del fumble di Owusu su tentativo di ritorno di punt e di un punt bloccato per un TD da parte dei Ravens, ieri sera lo ST dei Bucs sembrava la brutta copia di quello già pessimo del 2012: incapace cioè di produrre un buon ritorno sia su punt che su kcik-off, e se Dimke, il kicker rookie dei Bucs, a un certo punto non ci avesse messo una pezza con un placcaggio (peraltro falloso...), i Ravens avrebbero segnato anche su ritorno di kick-off. Urge sistemare questo reparto, la cui unica nota lieta è stata rappresentata proprio da Dimke, 3 FG segnati per lui su 3 tentati, di cui uno dalle 45 yards.

Lavonte David - La difesa titolarle è rimasta in campo per pochi drive, ma nonostante ciò il LB Lavonte David ha trovato il modo per un paio di giocate da vero fuoriclasse. Ad oggi, David è probabilmente il miglior difensore in assoluto dei Bucs. Rimanendo alla D, da segnalare un bell'intercetto per il CB Gorrer, poi uscito per infortunio, e alcune belle giocate del rookie CB Johnthan Banks.

Ma cosa dice coach Schiano, a proposito del match dei suoi Bucs? Ecco un breve commento dell'HC sulla partita, dal Tampa Bay Times:
"It was 3-0 at the end of the first quarter," Schiano said. "Certainly, it got sloppy there after that. We've got a long way to go as a football team. The good news is we have three games left to get better. Nor am I ready to go ballistic. The score is what it is. There will be some good things on that tape."

Infine, parola al QB Mike Glennon, che descrive così il suo primo passaggio (da 61 yards!) in NFL: 
"My initial read wasn't really open, and then I started thinking, 'Oh God, I'm going to take a safety on my first play," said Glennon on the play that started at the Bucs 6. "All of a sudden, Crabtree flashed on me. It was a unique way to start my first game."

giovedì 8 agosto 2013

Una lettura imperdibile: la "Media Guide 2013"

La "Media Guide" edizione 2013
Questa sera i Bucs scenderanno in campo al RJS per la prima partita di preseason contro i Baltimore Ravens; ma sul match contro i Campioni in carica ci soffermeremo ampiamente domani, sperando di poter parlare solo di football e non di infortuni (tra parentesi, da segnalare che l'ex WR dei Bucs Arrelious Benn, oggetto di una trade con gli Eagles nella scorsa offseason, ha già terminato la stagione a causa di un grave infortunio al ginocchio...).

Oggi invece voglio segnalarvi l'uscita di una lettura fondamentale, del vero e proprio "testo sacro" per eccellenza per ogni tifoso in Red and Pewter: la media guide 2013!

La guida non è ancora ufficialmente online ma da questa pagina del sito ufficiale dei Tampa Bay Buccaneeers - come segnalato dai ragazzi del forum di Bucs UK - è possibile scaricare o l'intera guida (circa 68MB) oppure solamente la sezione che più vi interessa (giocatori, storia, record, ecc...). Per ora ho dato solo una rapida occhiata, ma come sempre mi sembra che anche questt'anno la media guide sarà in grado di soddisfare tutte le curiosità degli appassionati dei Bucs.
Buona lettura, dunque!

mercoledì 7 agosto 2013

Rashaan Melvin, un rookie (undrafted) da seguire

Il CB roookie (undrafted) Rashaan Melvin
L'anno scorso fu il CB Leonard Johnson, undrafted rookie da Iowa, a compiere l'impresa non solo di entrare a far parte del roster dei 53 ma anche di ritagliarsi un ruolo sempre più importante nella secondaria di Tampa Bay (non che ci volesse molto, visto il livello dei DB dello scorso anno...).

Ma anche nei Bucs edizione 2013 c'è un giocatore che, stando a quanto visto in questi giorni di training camp, potrebbe essere sulla strada giusta per ripetere l'impresa di Johnson.

Si tratta di un altro CB, il 23enne Rashan Melvioin da Northern Illinois, anch'egli firmato da Tampa Bay come undrafted rookie. 

Il fatto di non essere stato scelto da nessun team nel draft di aprile non ha però scoraggiato Melvin, che ha preso il tutto con filosofia, si è rimboccato le maniche e in questi giorni di training camp sta lavorando duro, e con profitto, per guadagnarsi un posto nel roster che tra un mese andrà ad iniziare la stagione. Ecco a questo proposito le sue parole, dal Tampa Bay Times:
"Everybody wants to get drafted, but in reality, everybody doesn't," Melvin, 23, said. "For me, it was an opportunity to keep working and keep grinding and keep a chip on my shoulder; showing that drafted or undrafted, you still have to come out and play ball no matter what."

Coach Greg Schiano sottolinea invece le potenzialità del ragazzo ed il fatto che, sia dal punto di vista fisico che da quello caratteriale, Melvin ha le carte in regole per giocarsi fino in fondo la sua grande occasione:
"He's got physical tools," Bucs coach Greg Schiano said of the 6-foot-2, 193-pounder. "He works very hard at his preparation mentally. He's got a good temperament. I think he's got a chance to be a good player. Now that's a lot of pressure on an undrafted player. But every day he goes out there and practices and does a good job, if you keep stacking those on top of each other, he's got a chance."

Nella prima depth chart rilasciata dai Bucs, Melvin figura come terzo RCB, dietro al titolare Revis e al primo rincalzo Gorrer. Ora, considerato che Darrelle è ancora in fase di riabilitazione, e che il buon Gorrer non è proprio un "fenomeno", chissà che per il secondo anno consecutivo i Bucs non si ritrovano un CB undrafted rookie in grado di recitare, da subito e con discreto profitto, un ruolo di primo piano...

martedì 6 agosto 2013

Pochi biglietti venduti per il match con i Ravens

Uno spicchio, semivuoto, del RJS...
Mancano ormai solamente un paio di giorni per l'esordio dei ragazzi di coach Schiano in una partita di preseason: giovedì sera infatti i Bucs ospiteranno al Raymond James Stadium i Campioni in carica dei Baltimore Ravens, per la prima delle tradizionali quattro amichevoli precampionato.

Ma, stando a quanto riportato dal Tampa Tribune, non è che il debutto dei Buccaneers edizione 2013 sia proprio molto sentito dai tifosi in Red & Pewter, dalle parti di Tampa...

Di "sold out", o quantomeno di 85% dei biglietti venduti entro le 72 ore dal kickoff per consentire la diretta TV del match anche nella zona di Tampa, nemmeno a parlarne; sono ancora molti i tagliandi a disposizione, e prepariamoci dunque a vedere i soliti spicchi di stadio in cui abbondano le seggioline rosse senza nessun tifoso sopra. Ed è un peccato: perché anche se in queste partite di preseason  i titolari vengono utilizzati col contagocce, è possibile comunque vedere all'opera molti giocatori nuovi, e da parte dei rincalzi che scendono in campo l'impegno è massimo, per cercare di strappare un posto in squadra; e poi, si tratta pur sempre del primo match stagionale - per di più contro i detentori del Vince Lombardi Trophy - dopo tanti lunghissimi mesi di astinenza...

E invece, niente da fare: a Tampa, una volta città "affamata" di football, ormai è da tempo che l'entusiasmo non è più quello degli anni d'oro... capisco che vedere all'opera i vari Sapp, Brooks e Lynch fosse tutta un'altra cosa, ma a maggior ragione, non essendoci più quei campionissimi, la squadra andrebbe seguita e sostenuta dai tifosi proprio nel momento del bisogno e anche in amichevoli come quella che andrà in scena giovedì sarebbe importante, ad esempio, far sentire un minimo di entusiasmo e di calore ai nuovi arrivati...

Vabbè, noi da quest'altra parte dell'oceano come sempre ci limiteremo a fare il tifo via game pass, sperando soprattutto che i titolari vengano centellinati e che non si debba parlare di infortuni o problemi fisici; è ancora vivo infatti il ricordo del pesantissimo KO che colpì Davin Jospeh lo scorso anno, proprio in un match di preseason...

lunedì 5 agosto 2013

Infermeria, le ultime news dal training camp

Il TE Luke Stocker
Prosegue a One Buc Place il training camp dei Bucs. E quest'oggi coach Schiano ha fatto il punto sulla situazione infortuni, con alcuni aggiornamenti su vecchi e nuovi problemi fisici. Queste le news principali, relative al bollettino medico odierno.

Luke Stocker - Colui che dovrebbe essere Il TE starter dei Bucs 2013, e che aveva iniziato il camp nellla PUP list per un problema al polpaccio, è stato attivato quest'oggi e può dunque prendere parte agli allenamenti insieme agli altri giocatori. Schiano però è cauto circa il suo utilizzo; ecco le parole del coach circa il TE #88:
“Progress is a good way to put it,” Schiano said. “He’s not ready to go, but he was taken off PUP because he was going to do some things with pads on, which is the rule. He’s moving in the right direction.”

Adrian Clayborn - La scorsa settimana il DE starter dei Bucs aveva dovuto interrompere gli allenamenti per un guaio all'inguine, che si temeva potesse rivelarsi di una certa gravità. Così per fortuna non è, dunque Clayborn può riprendere ad allenarsi, ma il ragazzo ha bisogno ancora di un paio di giorni per recuperare al meglio, come ha chiarito il coach:
“He went back out and didn’t quite feel good enough,” Schiano said. “So we’ll give it a couple more days.”. 

Lawrence Tynes - Non è evidentemente un periodo fortunato per i kicker dei Bucs... dopo il grave infortunio che ha colpito Connor Barth, anche il suo sostituto Tynes è adesso alle prese con un problema al dito di un piede, che potrebbe impedirgli di partecipare alla prima partita di preseason che vedrà i Bucs scendere in campo giovedì 8 agosto al RJS contro i Campioni in carica dei Baltimore Ravens. In questo match il K dei Bucs sarà dunque molto probabilmente il 23enne Derek Dimke. Anche qui, parola all'HC circa il duello Tynes-Dimke per la posizione di K starter:
“I think when we started this competition, Tynes was in front because he was the veteran,” Schiano said. “But I’ve never coached either one of them. Where are we today? This isn’t a book about what’s happened in the past. It’s about the Bucs in 2013. “The competition is good, but the injury has definitely set Lawrence back. We have to get him feeling good before we can make a fair judgment.”