lunedì 28 settembre 2020

A Denver prestazione poco brillante ma comunque vincente

I Bucs espugnano Denver imponendosi con il punteggio di 28-10, al termine di una partita sempre condotta da Brady e soci e portata fino in fondo senza grandi affanni.

E' stato un match non particolarmente brillante quello disputato dai Bucs, soprattutto da un punto di vista offensivo, e per Tampa Bay si è ripetuto quanto visto, in attacco, nelle precedenti gare: un buon inizio, con un attacco fluido in grado di chiudere primi down e di mettere punti sul tabellone, ed una seconda parte di match più opaca e decisamente meno brillante, in cui anche la O-line ha fatto fatica a difendere il proprio QB e con le corse sempre poco produttive. 

Ad ogni modo, se l'attacco ha mostrato luci e ombre, ottima è stata invece la prestazione del reparto difensivo. Occorre riconoscere che a Denver mancavano giocatori importanti, a partire dal QB titolare, ma la "D" dei Bucs è stata davvero la protagonista del match. 

Sack, intercetti, solo 10 i punti concessi agli avversari. Con una difesa in grado di tenere a questi livelli, l'attacco può anche concedersi lunghe pause, come accaduto contro i Broncos, senza mai mettere in discussione il risultato finale.

Si è rivisto Gronkowski, cercato a più riprese da Brady con discreti risultati, mentre è uscito per infortunio il WR Chris Godwin; speriamo non sia nulla di serio, perché a livello di WR la profondità nel reparto è minima e tolti Evans e Godwin ci sono solo comprimari.

Vittoria importante perché vincere a Denver non è mai facile e perché il record diventa positivo, e un 2-1 fa comunque morale. Chiaramente però il livello dei Bucs deve crescere, e anche di parecchio, perché contro avversari più impegnativi degli attuali modesti Broncos, difficilmente si potrà vincere con un filo di gas in attacco lasciando alla difesa tutto il peso di condurre in porto il match.

domenica 20 settembre 2020

Vincono i Bucs, ma quanta fatica per superare Carolina

I Bucs centrano la prima vittoria stagionale superando i Carolina Panthers con il punteggio di 31-17, ma il largo scarto nel punteggio finale non deve ingannare. 

Dopo un primo tempo perfetto concluso avanti per 21-0, Brady e soci hanno iniziato il secondo tempo nel peggiore dei modi, proprio con un intercetto di Tom che ha spianato la strada al tentativo di rimonta di Carolina.

I Panthers hanno preso coraggio e si sono rifatti pericolosamente sotto nel punteggio, arrivando ad una sola segnatura di distanza. A chiudere il match è stata una giocata da fuoriclasse del RB Leonard Fournette, che con una corsa di 46 yards conclusa in endonze ha messo il sigillo alla W di Tampa Bay.

Partita a due volti, si diceva. Benissimo il primo tempo, con un attacco fluido caratterizzato dall'ottima intesa Brady-Evans e una difesa attenta e brava nel provocare turnovers.

Bucs non pervenuti però nel secondo tempo, in cui è venuto meno l'apporto del reparto offensivo, incapace di guadagnare primi down costringendo la difesa a rimanere troppo a lungo sul terreno di gioco. Proprio la difesa, con l'intercetto di Carlton Davis, ha ridato fiducia ai Bucs, che dopo il rassicurante FG di Succop hanno messo in ghiaccio la W con la corsa vincente di Fournette.

Ricordato che era assente quello che è forse il ricevitore più affidabile a disposizione di Brady (Chris Godwin, alle prese con i postumi di una concussion rimediata a New Orleans), i Bucs portano dunque a casa la prima W stagionale, doppiamente importante perché ottenuta contro i rivali di Division di Carolina. 

L'attacco deve però trovare maggiore continuità, perché non è sufficiente giocare ad alto livello solo per 30 minuti, così come sulle corse devono arrivare guadagni più rilevanti, dato che anche oggi, come domenica scorsa con i Saints, raramente si è andati oltre un guadagno superiore alle solite 2/3 yards per portata (a parte la giocata fenomenale di Fournette che ha chiuso il match).

La difesa ha disputato una buona partita, con la linea abile nel mettere Bridgewater in costante pressione e una secondaria che finalmente si è distinta nell'intercettare il QB avversario. Da menzionare la prestazione del rookie Winfield, safety alla seconda partita tra i Pro ma in grado di tenere il campo come fosse un veterano di lungo corso.   

Forse dopo un primo tempo perfetto ci eravamo illusi un po' tutti che sarebbe stata una passeggiata e invece abbiamo anche rischiato di perderla; speriamo che questa sofferta vittoria si traduca in una importante iniezione di fiducia per Brady  & co. che domenica prossima saranno attesi da un match complicato, la trasferta a Denver contro un avversario che ha perso le prime due partite stagionali. 

lunedì 14 settembre 2020

Bucs travolti dai propri troppi errori, W ai Saints

E' durata solamente un quarto, il primo, la partita pressoché perfetta che noi tutti speravamo di vedere da parte dei Bucs.

Invece, dopo un primo drive eccellente orchestrato da Brady e concluso con un TD dello stesso Tom, i Bucs si sono progressivamente disuniti, hanno iniziato a commettere quei soliti errori (gravi e decisivi) che alla fine fanno tutta la differenza possibile tra una W e una L.

Penalità sanguinose sia in attacco (Vea e quella conversione regalata di un quarto down) che in difesa (le troppe PI che hanno tenuto in vita i Saints), intercetti mancati (ah, se Dean avesse preso quel pallone lanciato da Brees che gli è passato tra le mani), gli inevitabili pasticci dello special team (un FG bloccato, un kick-off "muffed") e pure un paio di intercetti tra cui una pick-six (Tom, tu quoque...)... ebbene tutti questi episodi hanno deciso l'esito del match.

New Orleans (a mio avviso tutt'altro che brillante, ieri sera) ha fatto il suo compitino, limitando erorri e sbavature e approfittando a  piene mani dei regali gentilmente offerti dalla banda Arians. 

Poi è chiaro che senza uno straccio di preseason la chimica è tutta da trovare tra Brady e i suoi bersagli, così come vanno migliorate le corse dove raramente si è guadagnate più delle solite misere due, tre yards.

Spiace per la difesa, punita oltremisura dai 34 punti subiti, perché il front seven mi pare di livello decisamente alto, mentre la secondaria ha confermato i suoi limiti, soprattutto di inesperienza, dato che il reparto di CB e S è davvero molto (forse troppo) giovane.

Archiviata la prima, eviterei di fare drammi e inizierei a pensare subito al prossimo match. Contro i Panthers - ieri sconfitti a domicilio da Las Vegas - i Bucs hanno a disposizione solo la vittoria. Iniziare la stagione con due sconfitte consecutive contro avversarie di Division vorrebbe dire mettere in pericolo la stagione dopo nemmeno due partite...

domenica 13 settembre 2020

Tampa Bay Buccaneers, inizia oggi la missione playoff!


I Tampa Bay Buccaneers iniziano oggi la stagione 2020 con un obiettivo molto chiaro e preciso da raggiungere: quello di agguantare i playoff e di tornare a giocare a football anche nel mese di gennaio, sperando di recitare un ruolo non di semplice comparsa in quella postseason che si concluderà con il Super Bowl n.55 (che, tra l'altro, si disputerà proprio al Raymond James Stadium...).

La squadra costruita da Licht e Arians non ha particolari basi per il futuro nè progettualità a lungo termine. E' stata architettata per ottenere tutto adesso, affidandosi al QB più vincente degli ultimi vent'anni, che nonostante i 43 anni suonati ha deciso di rimettersi in gioco lontano da Boston per un ultimo guizzo e per chiudere la carriera con una missione ben più difficile di rivincere l'ennesimo anello con i Patriots, e cioè riportare in alto i Bucs dopo davvero tanto, troppo tempo.

L'ultima apparizione di Tampa Bay in  un match di postseason risale infatti al 6 gennaio 2008, quando i Bucs vennero sconfitti in casa piuttosto nettamente in un Wild Card Game dai New York Giants, che avrebbero poi vinto il Super Bowl proprio ai danni degli strafavoriti New England Patriots di Tom Brady (che quell'anno erano arrivati ai playoff con l'incredibile record di 16-0).   

A quell'ultimo campionato che portò Tampa ai playoff, il 2007, sono seguite 12 stagioni più o meno fallimentari, in cui vorticosi avvicendamenti di giocatori, capi allenatori e relativi coaching staff non hanno mai prodotto risultati degni di nota.

Adesso sono arrivati i veterani di lungo corso che sanno come si fa ad arrivare fino in fondo, da Tom Brady al suo "socio" Gronkowski, passando per l'ultima acquisizione Leonard Fournette, senza dimenticare i tanti giocatori di esperienza che i Bucs annoverano tra le proprie fila, da Mike Evans a Lavonte David passando per Suh e Barrett.   

E' una scommessa che ci può stare quella dei Bucs edizione 2020, del resto dopo un decennio abbondante di batoste l'idea di affidarsi a Tom Brady (con tutto quello che ne consegue) è un'idea un po' pazza ma tutto sommato anche affascinante. 

Se la scommessa sarà vincente, potremo finalmente ridurre i consueti consumi domenicali di Maalox; male che dovesse andare, non sarà altro che l'ennesima stagione perdente, quantomeno in grado di riportare in Bucs in "prime time" ed al centro dell'interesse generale, Tra parentesi, la jersey di Brady è la più venduta dell'intera NFL ed è un peccato che per le prime partite il RJS sarà chiuso al pubblico, perché un sold-out - dopo anni e anni di spalti semivuoti - sarebbe stato sicuro al 100%.    

Vediamo cosa succederà a partire da questa sera, con una delle partite più impegnative dell'intero campionato, la trasferta a New Orleans in casa dei Saints guidati da un altro vecchietto terribile, Drew Brees. 

Comunque vada, come sempre.... GO BUCS!!! 

venerdì 11 settembre 2020

Buona lettura con la "Media Guide" edizione 2020

Ormai quasi ci siamo, manca davvero poco al kick-off di New Orleans di domenica 13 settembre. E per ingannare l'attesa, non c'è niente di meglio che la (come sempre) colossale "Media Guide", una vera e propria "bibbia" in cui è possibile trovare ogni possibile dato statistico relativo ai Tampa Bay Buccaneers. 

Cliccando su questo LINK, sarà possibile consultarla o scaricarla, in versione .pdf.

Per gli appassionati di statistiche è un "must" ma la "Media Guide" si rivela una lettura interessante per qualsiasi tifoso, essendo in grado di soddisfare ogni curiosità sulla nostra squadra. 

Anche per l'edizione 2020 ci sono oltre 500 pagine (e più di 50 MB) non solo di dati e cifre ma anche di informazioni e di tutto quanto riguarda la Storia della squadra, dalle origini ad oggi.  

giovedì 10 settembre 2020

C'è anche Devin White tra i "Capitani" per la stagione 2020


Sono stati ufficializzati nei giorni scorsi i nomi dei "Capitani" dei Tampa Bay Buccaneers per la stagione 2020, scelti sulla base di votazioni effettuate dagli stessi giocatori.

Due i rappresentanti per l'attacco (Tom Brady e Mike Evans), due per la difesa (Lavonte David e Devin White) e due per lo Special Team (Kevin Minter e Bradley Pinion).

Tra tanti veterani, quali Brady ma anche Evans (quarto anno consecutivo da Capitano per Mike)  e David (alla settima stagione di fila con la "C" ricamata sul petto) spicca il nome di un giovane, il 22enne Devin White, LB al secondo anno di NFL.

Scelto con la pick n.5 al draft 2019, White ha impiegato solo pochie partite per imporsi come uno dei giocatori più importanti e talentuosi nel cuore della difesa dei Bucs. Oltre alle evidenti qualità tecniche, devono essere emerse anche notevoli doti di leadership all'interno dello spogliatoio, se i suoi compangi di squadra hanno voluto premiarlo con questo importante riconoscimento nonostante un solo campionato disputato alle spalle.

mercoledì 9 settembre 2020

Practice Squad, spicca il nome del QB Josh Rosen


Tra i sedici giocatori che compongono la Practice Squad dei Bucs, spicca un nome, quello del QB Josh Rosen. Nel 2018, dunque davvero pochissimo tempo fa, Rosen era stato scelto al primo giro del draft con la pick n.10 overall dagli Arizona Cardinals. Oggetto l'anno successivo di una trade con Miami, Rosen è stato scaricato anche dai Dolphins e giunto al suo terzo anno di NFL, con poche partite giocate alle spalle, eccolo pronto ad unirsi ai Bucs, sia pure solamente come membro della Pracice Squad, la squadra delle riserve. 

Evidentemente la possibilità di allenarsi con Tom Brady e Bruce Arians, e la concorrenza non proprio spietata a livello di QB di riserva alle spalle di TB#12 (Blaine Gabbert e Ryan Griffin) hanno indotto Rosen a firmare per la PS di Tampa Bay. Una mossa a mio avviso interessante, considerata la giovane età del ragazzo e il talento mostrato ai tempi del college. In caso di necessità, potrebbe essere una possibile alternativa ai - come detto - non eccelsi rincalzi di Brady attualmente presenti nel roster dei 53.

Da segnalare, sempre per quanto riguarda la Practice Squad, che non sono invece stati rifirmati gli elementi forse più attesi, e cioè il RB Ogunbowale (destinato a Jacksonville) e il kicker Matt Gay (a cui è stato preferito un altro kicker, Greg Joseph). L'altro rookie che era stato tagliato e aggregato alla practice squad, il RB Raymond Calais,  ha invece firmato per i Rams, trovando spazio in prima squadra. 

domenica 6 settembre 2020

Definito il roster dei 53 giocatori per la stagione 2020

I Bucs hanno definito la composizione del roster dei 53 giocatori che inizieranno il campionato 2020. Tra i tagli più rilevanti, da segnalare quello del kicker Matt Gay, a favore del vetrano Ryan Succop, e di due RB: Dare Ogunbowale (giocatore lo scorso anno ha ricoperto un ruolo importante nello special team) e del rookie Ray Calais scelto al settimo giro dell'ultimo draft.    

La safety Justin Evans, che da quasi due anni non gioca a football a causa di un infortunio al piede, è stato invece inserito nella PUP list, il che consente ai Bucs di prendersi ancora due mesi di tempo prima di decidere se tagliarlo o reinserirlo nel gruppo.  

Nelle prossime ore verrà definita anche la composizione della "practice squad", in cui confluiranno molti dei giocatori appena tagliati, a meno che non nel frattempo vengano acquisiti da altre squadre.

Di seguito, ecco dunque i nomi dei 53 elementi che andranno ad iniziare la stagione 2020 per i Tampa Bay Buccaneers. Nei prossimi giorni, come di consueto accade alla vigilia del campionato, è probabile che si verificheranno ulteriori manovre di assestamento per meglio definire la composizione del team.

Quarterbacks (3): Tom Brady, Blaine Gabbert, Ryan Griffin

Running Backs (3): Ronald Jones, LeSean McCoy, Ke'Shawn Vaughn

Wide Receivers (7): Mike Evans, Chris Godwin, John Hurst, Tyler Johnson, Jaydon Mickens, Scotty Miller, Justin Watson

Tight Ends (4): Antony Auclair, Cameron Brate, Rob Gronkowski, O.J. Howard

Offensive Linemen (9): Alex Cappa, Joe Haeg, Ryan Jensen, Ali Marpet, John Molchon, Donovan Smith, Aaron Stinnie, Josh Wells, Tristan Wirfs

Defensive Linemen (6): Khalil Davis, Will Gholston, Rakeem Nunez-Roches, Patrick O'Connor, Ndamukong Suh, Vita Vea

Outside Linebackers (5): Shaquil Barrett, Quinton Bell, Cam Gill, Anthony Nelson, Jason Pierre-Paul

Inside Linebackers (4): Jack Cichy, Lavonte David, Kevin Minter, Devin White

Cornerbacks (5): Carlton Davis, Jamel Dean, Parnell Motley, Sean Murphy-Bunting, Ryan Smith

Safeties (4): Andrew Adams, Mike Edwards, Jordan Whitehead, Antoine Winfield

Specialists (3): Bradley Pinion (punter), Ryan Succop (placekicker), Zach Triner (long-snapper)

venerdì 4 settembre 2020

Si avvicina il kick-off: nuovi arrivi e tagli inattesi per i Bucs


Si avvicina il kick-off della stagione 2020, un campionato che sarà per forza di cose "atipico" e condizionato da quel virus che ha così profondamente sconvolto gli ultimi mesi in tutto il mondo...

Intanto l'NFL ha annullato del tutto la preseason, da molti considerata "inutile" anche se in realtà le amichevoli precampionato avevano una loro utilità per valutare in particolare i giocatori meno conosciuti e per verificare la chimica di squadra tra nuovi arrivi e vecchia guardia.

E a Tampa le cose sono cambiate davvero tanto, anzi tantissimo, nel corso della offseason 2020...

L'arrivo di Tom Brady rende inevitabilmente i Bucs tra le squadre al centro dell'attenzione, a maggior ragione dopo gli innesti di altri veterani dall'illustre passato e - si spera - dall'altrettanto brillante futuro come il TE Rob Gronkowski e i due RB LeSean McCoy e Leonard Fournette.

E' evidente come i Bucs abbiano cercato di acquisire talento, soprattutto offensivo, per costruire intorno a Brady una squadra in grado di raggiungere subito i playoff. Del resto, considerata l'età di TB#12, non è che di tempo a disposizione ce ne sia molto, per centrare l'obiettivo di riagguantare quella postseason che per i Bucs è un miraggio da quasi quindici anni...

Poi, visto che parliamo dei Bucs, non mancano le scelte quantomeno bizzarre, come quella di tagliare il kicker Matt Gay (draftato nel 2019 al quinto giro, dunque un giocatore sul quale si era puntato molto) a favore del veterano Ryan Succop, kicker dalla robusta carriera ma reduce da seri problemi fisici... ad ogni modo, dopo il celebre caso Aguayo, altra pick di un certo valore per un kicker completamente sprecata...

I Buccaneers esordiranno domenica 13 settembre a New Orleans, e sarà già una partita importante tra i favoriti della Division (New Orleans) e una sfidante che finalmente inizia l'avventura con ambizioni di un certo tipo (giocare a gennaio) e non con l'obiettivo di evitare l'ultimo posto nella NFC South... e la sfida tra i due QB Brees e Brady, tra i più grandi quarterback di sempre, varrà da sola il prezzo del biglietto (o del gamepass!).

Buon campionato a tutti e... GO BUCS!