lunedì 30 novembre 2020

Bucs sconfitti anche dai Chiefs, si complica la strada per i playoff

Secondo KO consecutivo in casa per i Bucs, superati dai Kansas City Chiefs con il punteggio di 27-24.

Non tragga però in inganno il risultato finale, di soli 3 punti a favore dei Chiefs, uno "score" che farebbe pensare ad un match in equilibrio e combattuto. 

Purtroppo, non è stato così. 

Mahomes e compagni hanno letteralmente dominato il primo quarto - chiuso avanti per 17-0 - archiviando di fatto la partita, dopodichè si sono limitati a controllare il match, senza che i Bucs dessero mai l'impressine di poterlo riaprire sul serio.

Tampa Bay ci ha anche provato a rifarsi sotto, ma nei momenti cruciali Brady ha continuato a sparacchiare intercetti, anche se finalmente ha azzeccato qualche completo sul profondo, e il gioco su corsa è stato per l'ennesima volta utilizzato poco e male, vanificando la serata di un Ronald Jones in discreta vena.

Che dire della difesa? La secondaria, peraltro priva del CB con più talento (Jamel Dean, out per concussion), è stata smembrata dal duo Mahomes-Hill, e a poco serve azzerare il gioco su corsa degli avversari se poi si concedono loro praterie infinite...

Adesso i Bucs devono cercare di vincere le rimanenti partite, e se anche gli avversari che andremo ad affrontare sembrano abbordabili, sono convinto che sarà tutt'altro che facile portare a casa 4 W, contro Minnesota, Detroit e soprattutto Atlanta, che ieri ha disintegrato i Raiders.

Nell'ultimo quarto Brady ha sistemato un po' le sue statistiche, ad ogni modo il confronto con Mahomes è stato abbastanza impietoso: da un lato forse il miglior QB attualmente presente in NFL, abile nei passaggi quanto decisivo ad andare a prendersi le yards necessarie su corsa nei minuti finali del match per chiudere i down. Dall'altro un vecchio drago, che è stato un giocatore immenso ma che oggi gira a un cilindro in meno rispetto a chi era un bambino quando Tom festeggiava il primo anello. Le leggi del tempo, purtroppo, non risparmiano nemmeno le leggende.

martedì 24 novembre 2020

La difesa tiene in partita i Bucs, ma alla fine la spuntano i Rams

Nonostante una generosa prestazione del reparto difensivo, che in tutti i modi ha provato a tenere in piedi una baracca assai cigolante, alla fine sono stati  i Los Angeles Rams a festeggiare nel Monday Night, espugnando il RJS con il punteggio di 27-24.

Purtroppo è mancato quasi del tutto l'apporto del reparto offensivo, ed in particolare quello da parte di colui che dovrebbe esserne la guida, cioè Tom Brady. 

Quella contro i Rams credo sia stata una delle prestazioni più opache della sua stellare carriera, non tanto per le statistiche, negative ma non certo scandalose, quanto perché Tom non ha mai dato l'impressione di andare a prendersi la partita, nemmeno quando nel drive finale aveva tutto il tempo per orchestrare l'ennesima rimonta vincente; non siamo abituati a vederlo sbagliare nell'intero arco del match tanti passaggi per lui semplici, mancando il WR designato non di poco, e non trovandone praticamente mai uno nel profondo.

E se Brady non gira, purtroppo non basta una difesa che soprattutto nel secondo tempo ha limitato il pericoloso attacco dei Rams. O vogliamo chiedere a JPP e compagni non solo di recuperare palloni ma anche di mettere punti sul tabellone?

No, alla fine il risultato di Bucs-Rams è onesto, e a vincere è stata la squadra che, pur disputando una partita a strappi, alternando belle giocato a errori gravi, ha comunque dimostrato una compattezza ed una fluidità maggiore rispetto ai grigi (in tutti i sensi, a partire dalle uniformi) avversari.

Peccato per questa sconfitta, anche perché domenica arriveranno a Tampa i campioni in carica, i Kansas City Chiefs, squadra di ben altro spessore rispetto ai "normali" Rams affrontati ieri. 

Speriamo di rivedere un attacco guidato da un Brady a livelli più consoni alla sua carriera e soprattutto ci auguriamo che quello imboccato da Tom nelle ultime settimane (l'orrenda prestazione con i Saints, il brutto match nei monday night con Giants e Rams) siano destinati a rimanere episodi sporadici; e soprattutto, che per il più grande QB di tutti i tempi non stiano iniziando a scorrere i titoli di coda.

domenica 15 novembre 2020

Riparte la corsa verso i playoff, espugnata Charlotte


Non è stato facile per i Bucs scrollarsi di dosso la netta sconfitta rimediata nello scorso Sunday Night contro i Saints, e per metà partita, contro i non irresistibili Panthers, Brady e soci hanno fatto fatica, riuscendo comunque ad andare all'halftime in parità, con il punteggio di 17-17, anche se quasi sempre indietro nel punteggio e costretti a rincorrere Carolina.

Poi, nel secondo tempo, si sono rivisti i Buccaneers scoppiettanti in attacco e determinati in difesa, ammirati contro Packers e Raiders, e per i Patnhers non c'è stato scampo.

La partita è stata letteralmente spaccata in due dalla corsa di 98(!) yards di Ronald Jones, una cavalcata trionfale conclusa con il TD più lungo nella storia dei Bucs.

Carolina ha cercato senza successo di tornare in partita, ma Tampa Bay ha preso il largo senza più voltrsi indietro, ed il punteggio finale di 46-23 la dice lunga su come i Bucs abbiano davvero dominato il terzo ed il quarto periodo del match di questa sera.

Tom Brady è tornato a giocare ai suoi livelli abituali, disputando un'ottima partita senza alcuna sbavatura e coinvolgendo molto e bene tutti i suoi principali ricevitori (Godwin, Evans e Brown), ma l'MVP di giornata non può che essere Ronald Jones, che ha dato il via alla fuga dei Bucs con la sua inarrestabile galoppata da una endzone all'altra.

Ci voleva proprio questa netta e bella vittoria, dopo la sudata W contro i Giants ed il pesantissimo KO di sette giorni fa. Adesso la strada per i playoff, con un record di 7-3, si fa di nuovo praticabile, e le prossime due partite, entrambe in casa, contro avversari di alto livello quali Rams e Chiefs ci potranno fornire ulteriori indizi sull'effettiva consistenza della squadra e su quali potranno essere le reali ambizioni di questi Tampa Bay Buccaneers edizione 2020, splendidi in alcune circostanze, imbarazzanti in altre...

lunedì 9 novembre 2020

Partita da incubo per i Bucs, per i Saints è tutto troppo facile

Quella tra Tampa Bay e New Orleans doveva essere l'equilibrata sfida tra le due principali contendenti alla vittoria nella NFC South, e invece si è rivelata un massacro da parte dei Saints ai danni dei Bucs, asfaltati in casa propria con il pesantissimo punteggio di 3-38.

La prestazione negativa nel monday night di sette giorni fa, conclusa con una sofferta W ai danni dei modesti Giants, era dunque qualcosa di più grave di un semplice campanello d'allarme, e se con i NYG era bastato un filo di gas per vincere, con i Saints non c'è stata proprio mai partita, un dominio assoluto dal primo all'ultimo minuto per Brees e soci.

Malissimo Brady, che oltre a sparacchiare intercetti a casaccio non è mai riuscito a trovare un ricevitore sul profondo, accontentandosi dei passaggini a Jones da 2 yards, quando non è stato placcato dai difensori avversari. Male anche l'OL, e non basta l'assenza - per quanto grave - di Marpet a giustificare una prestazione così mediocre da parte di un reparto sin qui ottimo.

Male tutto l'attacco, in cui Evans da troppe partite si limita a fare la controfigura di se stesso e dove le corse non hanno prodotto alcun risultato, anche perché mai utilizzate (4 tentativi, record negativo NFL), nonostante il gioco aereo non funzionasse per nulla.

La difesa per un po' ci ha provato, recuperando due fumble, ma anche la "D" ha fato moltissima fatica e ha subìto di tutto, da parte di un attacco fluido e preciso come quello diretto da Breees.

E' difficile commentare una partita in cui ha giocato una sola squadra e l'altra, purtroppo, in campo proprio non si è vista.

Speriamo sia stato solo un passaggio a vuoto, anche perché le prossime partite prima del "bye" sono molto impegnative (Panthers in trasferta, Rams e Chiefs in casa) e giocando come ieri - o come 7 giorni fa a Meadowlands - non credo se ne potrà vincere nemmeno mezza.

Forse dopo le roboanti vittorie contro GB e LV c'eravamo montati tutti un po' troppo la testa. Bene, anzi, malissimo: adesso è il caso di tornare con i piedi saldamente ancorati a terra, rimboccarsi le maniche, e tornare a giocare a football, a differenza di quanto (non) accaduto nelle ultime due partite.

martedì 3 novembre 2020

Quanta fatica per i Bucs, per superare i modesti Giants

 

I Bucs espugnano Meadowlands, imponendosi sui modesti New York Giants con il punteggio di 25-23, e chiudendo la prima metà di stagione con un brillante record di 6-2; è solo la terza volta nella storia del club (era già accaduto nel 1979 e nel 2002) che dopo 8 partite sono ben le 6 W conquistate.

Le buone notizie, però, direi che finiscono qui. 

Contro un avversario mediocre, i Bucs hanno acciuffato la vittoria quasi per inerzia, grazie soprattutto agli errori del QB avversario Daniel Jones, i cui due intercetti sono stati decisivi per spingere i Bucs alla rimonta ed al sorpasso.

Lo stesso Jones ha poi guidato New York ad un passo dal pareggio, e se gli arbitri non fossero stati benevoli con Tampa Bay "rimangiandosi" una flag già lanciata in campo ed annullando una penalità sanzionata a Winfield sul tentativo di conversione da due punti di NY, forse oggi il record dei Bucs sarebbe diverso...

Male l'attacco, poco fluido, in cui Ronald Jones non si è più visto dopo il fumble convertito in TD dai Giants, e dove si è vista quanto sia pesante l'assenza di Chris Godwin, considerato il momento di non particolare brillantezza dell'altro fuoriclasse a livello di WR, Mike Evans.

Per fortuna la difesa, nonostante qualche amnesia, ha messo a segno giocate importanti, consentendo a Succop di mettere il pallone più volte tra i pali (4/4 per il kicker di Tampa Bay) e a Brady di imbastire due drive conclusi con altrettanti TD pass.

La squadra che ieri è scesa in campo contro i Giants, se mai arrivasse ai playoff verrebbe spazzata via all'istante. Ma così come non credo fossero i "veri" Bucs quelli che hanno strapazzato nell'ordine Packers e Raiders, spero non lo siano nemmeno quelli visti ieri sera, grigi e opachi, nonostante le fiammanti divise rosse, praticamente identiche a quelle dei lontani giorni di gloria dei primi ani 2000.

Domenica prossima, test-verità per Brady e soci contro i New Orleans Saints di Drew Brees. Anche i Saints stanno giocando male e vincendo, vediamo che cosa accadrà nel sunday night in scena al RJS, dopodiché avremo forse un'idea più chiara di quelle che possono essere le reali e concrete ambizioni dei Buccaneers per questa stagione 2020.