martedì 3 novembre 2020

Quanta fatica per i Bucs, per superare i modesti Giants

 

I Bucs espugnano Meadowlands, imponendosi sui modesti New York Giants con il punteggio di 25-23, e chiudendo la prima metà di stagione con un brillante record di 6-2; è solo la terza volta nella storia del club (era già accaduto nel 1979 e nel 2002) che dopo 8 partite sono ben le 6 W conquistate.

Le buone notizie, però, direi che finiscono qui. 

Contro un avversario mediocre, i Bucs hanno acciuffato la vittoria quasi per inerzia, grazie soprattutto agli errori del QB avversario Daniel Jones, i cui due intercetti sono stati decisivi per spingere i Bucs alla rimonta ed al sorpasso.

Lo stesso Jones ha poi guidato New York ad un passo dal pareggio, e se gli arbitri non fossero stati benevoli con Tampa Bay "rimangiandosi" una flag già lanciata in campo ed annullando una penalità sanzionata a Winfield sul tentativo di conversione da due punti di NY, forse oggi il record dei Bucs sarebbe diverso...

Male l'attacco, poco fluido, in cui Ronald Jones non si è più visto dopo il fumble convertito in TD dai Giants, e dove si è vista quanto sia pesante l'assenza di Chris Godwin, considerato il momento di non particolare brillantezza dell'altro fuoriclasse a livello di WR, Mike Evans.

Per fortuna la difesa, nonostante qualche amnesia, ha messo a segno giocate importanti, consentendo a Succop di mettere il pallone più volte tra i pali (4/4 per il kicker di Tampa Bay) e a Brady di imbastire due drive conclusi con altrettanti TD pass.

La squadra che ieri è scesa in campo contro i Giants, se mai arrivasse ai playoff verrebbe spazzata via all'istante. Ma così come non credo fossero i "veri" Bucs quelli che hanno strapazzato nell'ordine Packers e Raiders, spero non lo siano nemmeno quelli visti ieri sera, grigi e opachi, nonostante le fiammanti divise rosse, praticamente identiche a quelle dei lontani giorni di gloria dei primi ani 2000.

Domenica prossima, test-verità per Brady e soci contro i New Orleans Saints di Drew Brees. Anche i Saints stanno giocando male e vincendo, vediamo che cosa accadrà nel sunday night in scena al RJS, dopodiché avremo forse un'idea più chiara di quelle che possono essere le reali e concrete ambizioni dei Buccaneers per questa stagione 2020.

1 commento:

  1. Credo comunque che nonostante la mediocre prestazione si sia vista in campo una squadra che sta studiando per diventare grande, con volontà e voglia di non lasciar scappare una partita più che abbordabile.
    Negli anni scorsi questa partita l'avremmo sicuramente persa, mentre ieri siamo tornati in Florida con una W e credo che queste partitacce facciano parte del percorso che dobbiamo fare per tornare ai fasti di un tempo.
    La prestazione a cui abbiamo assistito è secondo me figlia di un approccio alla partita approssimativo, con la consapevolezza di essere assolutamente più forti e con la sufficienza di chi si sente fenomeno senza avere il giusto rispetto verso una squadra che sai già che scenderà in campo motivata a mille!
    E tutto questo è inconscio, infatti nelle interviste post partita sia Arians che Lavonte David han detto di aver preso un bel pugno in bocca...
    Il lato positivo o di questa partita è che i Giants ci hanno riportato coi piedi per terra e ci hanno aperto gli occhi per il prosieguo della stagione.
    Domenica mi aspetto approccio e motivazioni diverse, NO gioca male ma vince e noi se vogliamo vincere la division dobbiamo portare a casa una W possibilmente con almeno 10 punti di differenza.
    Una partita per volta, senza pensare a chi deve ancora venire... Così si va lontano!
    GO BUCS!!!

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