lunedì 9 novembre 2020

Partita da incubo per i Bucs, per i Saints è tutto troppo facile

Quella tra Tampa Bay e New Orleans doveva essere l'equilibrata sfida tra le due principali contendenti alla vittoria nella NFC South, e invece si è rivelata un massacro da parte dei Saints ai danni dei Bucs, asfaltati in casa propria con il pesantissimo punteggio di 3-38.

La prestazione negativa nel monday night di sette giorni fa, conclusa con una sofferta W ai danni dei modesti Giants, era dunque qualcosa di più grave di un semplice campanello d'allarme, e se con i NYG era bastato un filo di gas per vincere, con i Saints non c'è stata proprio mai partita, un dominio assoluto dal primo all'ultimo minuto per Brees e soci.

Malissimo Brady, che oltre a sparacchiare intercetti a casaccio non è mai riuscito a trovare un ricevitore sul profondo, accontentandosi dei passaggini a Jones da 2 yards, quando non è stato placcato dai difensori avversari. Male anche l'OL, e non basta l'assenza - per quanto grave - di Marpet a giustificare una prestazione così mediocre da parte di un reparto sin qui ottimo.

Male tutto l'attacco, in cui Evans da troppe partite si limita a fare la controfigura di se stesso e dove le corse non hanno prodotto alcun risultato, anche perché mai utilizzate (4 tentativi, record negativo NFL), nonostante il gioco aereo non funzionasse per nulla.

La difesa per un po' ci ha provato, recuperando due fumble, ma anche la "D" ha fato moltissima fatica e ha subìto di tutto, da parte di un attacco fluido e preciso come quello diretto da Breees.

E' difficile commentare una partita in cui ha giocato una sola squadra e l'altra, purtroppo, in campo proprio non si è vista.

Speriamo sia stato solo un passaggio a vuoto, anche perché le prossime partite prima del "bye" sono molto impegnative (Panthers in trasferta, Rams e Chiefs in casa) e giocando come ieri - o come 7 giorni fa a Meadowlands - non credo se ne potrà vincere nemmeno mezza.

Forse dopo le roboanti vittorie contro GB e LV c'eravamo montati tutti un po' troppo la testa. Bene, anzi, malissimo: adesso è il caso di tornare con i piedi saldamente ancorati a terra, rimboccarsi le maniche, e tornare a giocare a football, a differenza di quanto (non) accaduto nelle ultime due partite.

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