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domenica 3 maggio 2015

Le prime impressioni sul draft (firmati anche 10 undrafted)

Si è dunque concluso il secondo draft condotto dal duo Smith-Licht, un draft con luci e ombre direi, perché se alcune pick sembrano molto interessanti, altre paiono scommesse un po' azzardate soprattutto considerando che per il secondo anno consecutivo il draft ha riguardato quasi esclusivamente un reparto, l'attacco, trascurando del tutto -  a parte il LB Alexander - il settore difensivo.

Riassumendo, ecco nella tabella i giocatori scelti al draft 2015 dai Tampa Bay Buccaneers:

RD.
PICK
PLAYER
POS.
COLLEGE
1
1
Jameis Winston
QB
Florida State 
2
34
Donovan Smith
OT
Penn State
2
61
Ali Marpet
OG
Hobart & William Smith
4
124
Kwon Alexander
LB
LSU
5
162
Kenny Bell
WR
Nebraska
6
184
Kaelin Clay
WR/KR
Utah
7
231
Joey Iosefa
FB/RB
Hawaii

Una volta deciso di puntare sul QB Jameis Winston con la first pick overall, nel rispetto del pronostico di un po' tutti gli addetti ai lavori, la strategia di Smith e Licht è stata dunque quella di fornire alla prima scelta adeguata protezione (i due OL chiamati al secondo giro) e ulteriori bersagli (i due WR al quinto e sesto), oltre alla fantasiosa chiamata di un RB al settimo giro (OK, al settimo giro si può fare qualsiasi cosa perché difficilmente si troverà un elemento valido, e a quel punto si sarebbe anche potuto scegliere un punter per tagliare finalmente Koenen, che ad oggi è ancora a roster - e a libro paga - dei Bucs...).

E la difesa? Se ne riparlerà l'anno prossimo, dato che per la "D" c'è da registrare una sola acquisizione, quella del LB Kwon Alexander.

E' più che evidente che per colmare i tanti need dei Bucs sarebbero state necessarie almeno il doppio di scelte, ripensandoci "a freddo" continuano a lasciarmi un po' perplesso alcune chiamate come il doppio WR (anche se Clay sarà per lo più usato come KR/PR) e il RB al settimo giro, e anche se difficilmente a quel punto del draft si sarebbero potuti trovare validi elementi per la difesa, anziché portare a Tampa il RB samoano - il buon Iosefa - che nel migliore dei casi sarà impiegato nello ST si sarebbe potuto comunque andare su una safety o un defensive end, i due reparti che escono peggio dal draft o al limite - come dicevamo prima - un punter tanto per liberarsi finalmente dell'assurdo contratto di Koenen...

E se per i DE si può se non altro registrare l'arrivo in free agency di George Johnson, che un minimo di profondità e talento a questo reparto dovrebbe portarlo, preoccupa la situazione a livello di safety, reparto in cui McDougald dovrà dimostrare di meritare il ruolo di starter, con Chris Conte - che oltre a essere modesto tecnicamente è spesso KO per infortunio - a dargli man forte (si fa per dire) e con Wright, Jennings e Tandy a completare il settore.

Ecco, diciamo che in una division in cui le nostre avversarie (Saints, Falcons e Panthers) sono tutte caratterizzate dall'avere ottimi QB (Brees, Ryan e Newton) e fanno del gioco aereo il loro punto di forza, avere DE in grado di mettere pressione ai QB e safety abili nella copertura non mi sembrerebbe una pessima idea. Che dire, speriamo che Lovie abbia visto giusto e che, ad esempio, il DE Jacquies Smith prosegua nel suo percorso di crescita e Chris Conte ci faccia rimangiare lo scetticismo con cui abbiamo registrato il suo arrivo...

Ma al di là delle scelte al quinto, sesto e settimo giro - che spostano gli equilibri fino a un certo punto - la chiave di tutto sarà comunque Jameis Winston: inutile girarci intorno, questo draft sarà ricordato come quello in cui i Bucs hanno avuto la grande occasione di chiamare per primi in assoluto, decidendo di puntare tutto su un giocatore ritenuto in grado di rivestire i panni di "franchise QB".

Sarà da questa scelta che si deciderà il destino dei Bucs (ma anche di Lovie Smith e di Jason Licht) piuttosto che dall'aver pescato al settimo giro un simpatico RB samoano che ha giocato ad Hawaii e che in NFL sarà impiegato come FB (anche perché corre più lentamente di Winston, dando un'occhiata ai suoi tempi sulle 40 yards....).


Undrafted rookie 

Passando dai rookie scelti a quelli "undrafted", i Bucs non hanno perso tempo mettendone sotto contratto ben 10. Ecco - tratto dal Tampa Bay Times, mancando ancora una nota ufficiale sul sito della squadra - di chi si tratta (e questa volta, se non altro, safety e soprattutto defensive end non mancano!)

- S Chris Hackett, TCU

- LB Josh Keyes, Boston College

- LB Quinton Alston, Iowa

- DE/OLB Michael Reynolds, Kansas

- CB DeShazor Everett, Texas A&M

- DE Ryan Delaire, Towson

- DE Caushaud Lyons, Tusculum

- WR Rannell Hall, UCF

- WR Donteea Dye, Heidelberg

- RB Dominique Brown, Louisville

sabato 2 maggio 2015

Il draft dei Bucs termina con un RB/FB (!): Joey Iosefa

Il draft 2015 dei Tampa Bay Buccaneers termina con l'arrivo, al settimo giro, di un... RB/FB!

No, non è uno scherzo, l'incredibile Lovie ha davvero scelto un RB (che in NFL pare giocherà come FB), il samoano Joey Iosefa.

La scelta di un giocatore del genere (un RB... non ci posso credere!) non la commento neanche, non tanto per il valore di Iosefa in sè (se va bene, troverà spazio nello special team), quanto perché mi pare assurdo un draft in cui 6 scelte su 7 siano state utilizzate per l'attacco, con un solo rinforzo (il LB Kwon Alexander) per la difesa.

Niente safety, niente defensive end, in compenso due WR (di cui uno giocherà per lo più come PR/KR) e un non commentabile FB/RB per chiudere un draft iniziato bene (Winston, i due OL) ma terminato in maniera che faccio fatica a comprendere.

Speravo che dopo gli errori della scorsa stagione Smith e Licht avrebbero condotto un draft "lineare", con l'obiettivo di rinforzare i ben noti punti deboli della squadra, e invece anche quest'anno ci troviamo a commentare decisioni  a dir poco bizzarre, mentre i need che - soprattutto in difesa - dovevano essere colmati con il draft si trovano allo stesso identico punto in cui erano prima che il draft iniziasse.

E meno male che Lovie Smith era un coach "difensivo": in due anni ha draftato solo ed esclusivamente giocatori per l'attacco, con l'unica eccezione di un LB al quarto giro...!

Quinto e sesto giro: presi Bell e Clay, due... WR!


E' ufficiale: i Bucs hanno una difesa fortissima, considerato che al quinto e sesto giro il sempre più immaginifico Lovie ha deciso di puntellare ulteriormente l'attacco, draftando ben due WR!

Ne avevamo davvero così bisogno, di rimpolpare il settore dei ricevitori? No, i need erano (e, purtroppo, sono rimasti...) ben altri. Ma Smith e Licht hanno proprio deciso di costruire questo draft intorno a Jameis Winston, e dopo avergli draftato 2 OL nella giornata di ieri, oggi hanno regalato all'ex QB da FSU due nuovi bersagli, i WR Kenny Bell da Nebraska e Kaelin Clay da Utah, quest'ultimo anche abile ritornatore di calci.

Mi sembrava che un reparto di ricevitori composto da Jackson, Evans, Murphy, più un TE che in pratica è un WR aggiunto come Seferian-Jenkins fosse più che sufficiente, e se poteva starci l'idea di scegliere comunque un WR al sesto o settimo giro, suscita perplessità questa doppia chiamata di un ricevitore sia al 5° che al 6° round.

Questa chiamata mi ricorda un po' quella del RB Charles Sims lo scorso anno, come idea di fondo: abbiamo già un reparto forte (l'anno scorso i RB, quest'anno i WR)? Sì? Allora rinforziamolo ulteriormente, con tanti saluti ai settori in difficoltà (dodici mesi fa la OL, oggi DE e S).

Poi l'anno scorso ci siamo ritrovati alla vigilia dell'opener costretti a intavolare la maldestra trade per acquisire Logan Mankins, vedremo quest'anno, a settembre, quale pick del prossimo draft cederemo per portare a Tampa un DE decente e una S migliore di quelle (mediocri) attualmente a roster.

Rimane adesso un ultimo giro, il settimo: io prenderei un altro WR, anzi, un RB.... !

Quarto giro, i Bucs draftano il LB Kwon Alexander

E finalmente, dopo un draft e mezzo, Lovie Smith ha deciso di scegliere un giocatore per il reparto difensivo!

Poiché i Bucs avevano un bisogno estremo sia di un defensive end che di una safety, nel dubbio il sagace Lovie ha deciso di draftare... un linebacker!

Certo, anche nel reparto dei LB non c'era grande abbondanza a roster, ma senz'altro questo settore non necessitava - a differenza di DE e S - di innesti così urgenti e importanti.

E invece niente, evidentemente il nostro HC ritiene Jacquiez Smith un mezzo fenomeno e un reparto di DE composto, oltre che da J. Smith, da Gholston, English, Fatinikun, Sidbury e il neo arrivato G. Johnson (e meno male che è arrivato almeno lui!) gli offre garanzie più che adeguate.

In quanto alle safeties, stando così le cose temo vedremo molto spesso in campo Chris Conte, davvero un'ottima notizia... per i nostri avversari!

Che altro dire, speriamo che alla fine abbia ragione il nostro HC, visto che - tornando al discorso della linea difensiva - è di cruciale importanza mettere pressione ai QB avversari, a maggior ragione in una division come la NFC South nella quale i quarterback che Tampa Bay dovrà incontrare rispondono ai pericolosissimi nomi di Brees, Newton e Ryan.

Per acquisire il LB Alexander i Bucs hanno fatto una trade con i Raiders, scambiandosi le pick al quarto giro e cedendo a Oakland una pick al settimo. Non è un gran sacrificio perdere una scelta all'ultimo round, speriamo comunque ne sia valsa la pena e che questo LB da Louisiana State University (un outside LB, per la precisione) si riveli una addizione valida ed in grado di rappresentare un interessante upgrade per il reparto in questione.

venerdì 1 maggio 2015

Grande entusiasmo di Licht e Smith per l'arrivo di Winston


I primi a rilasciare dichiarazioni ufficiali alla stampa, dopo la chiamata di Winston con la pick n.1, sono stati proprio gli artefici principali dell'arrivo dell'ex QB di FSU a Tampa, e cioè il GM Jason Licht e l'HC Lovie Smith.

Davvero grande entusiasmo da parte dei due, convinti (e speriamo davvero che sia così!) di avere portato a casa un giocatore importante, in grado di ricoprire nel migliore dei modi il ruolo (quasi "mitico") di "franchise QB", una posizione che nemmeno nei tempi d'oro dei Bucs era stata occupata da interpreti di altissimo valore (tanto che per risalire all'ultimo vero e proprio "franchise QB" si deve in pratica tornare alla notte dei tempi, e mi riferisco a Doug Williams e ai Bucs di fine anni settanta).

Ma torniamo a Winston, e andiamo a sentire cosa hanno detto GM e HC subito dopo avere effettuato la prima scelta assoluta.

Tratte dal Tampa Bay Times, ecco le dichiarazioni del GM Jason Licht:

"It's not often that a general manager gets a chance to draft (a player) that he and coach thinks is a franchise quarterback," Licht said. "Somebody asked me if it was like Christmas and I said, 'No, it's more like your wedding day.' "

Licht parla dunque di "matrimonio" e utilizza un'analogia abbastanza indovinata, speriamo che la luna di miele tra Tampa e Jameis sia lunghissima, anzi, infinita...! ;-)

Lovie Smith ha invece voluto spendere parole rassicuranti su Jameis Winston anche dal punto di vista "off field", ben sapendo che a questo proposito era alto lo scetticismo intorno al ragazzo. Ma Lovie non ha dubbi ed eccole sue parole, sempre tratte dal Times:

"I can't even think of a word right now," Licht said when announcing Winston as his choice. "I'm beyond excited. I would just ask our fans to give him a chance," Smith said. "We've done a lot of research. We want what is best for our football team. … Don't have any preconceived opinions about him. Just let him show us who he is as a man and as a football player."

Se dopo averlo esaminato per mesi e mesi Smith e Licht hanno deciso di fidarsi di Wnston, mi auguro e spero che i due abbiano avuto ottime ragioni per farlo, e cioè che il giovane talento da FSU abbia "davvero" intenzione di mettere la testa a posto. Del resto, se così non sarà sarebbero proprio GM e HC i primi a pagarne le conseguenze per cui voglio credere che Jameis abbia capito che è il caso di smetterla con le "cretinate", capendo l'enorme opportunità che gli si è presentata davanti.

Ma il draft non si esaurisce certo al primo giro. L'appuntamento è per questa notte, quando - con il secondo e terzo giro - i Bucs dovranno cercare di rinforzare in maniera adeguata i reparti (in primis DL e OL) che più di ogni altro necessitano di iniezioni di talento. E quindi, buona continuazione di draft a Lovie e Jason, sperando di non dover commentare l'inatteso arrivo di un RB o di un TE...! ;-)

E' Jameis Winston la prima scelta assoluta!


Pronostico rispettato: è Jameis Winston - QB da Florida State University - il giocatore scelto dai Bucs con la first pick overall del draft 2015!

Solo il tempo potrà dire se Smith e Licht abbiano o meno fatto la cosa giusta: sulla carta è una scelta che ci può stare, se davvero questo talentuoso quanto problematico ragazzo dimostrerà anche tra i PRO di avere la stoffa del campione e di poter essere quel "franchise QB" in grado di risollevare Tampa Bay dalla mediocrità di questi ultimi anni.

Speriamo bene e....welcome to Tampa, Jameis: good luck!

mercoledì 29 aprile 2015

Bucs, si avvicina il giorno della verità...

Ormai - finalmente, direi - ci siamo. Domani notte, quando in Italia saranno le 02.00 di venerdì, avrà luogo a Chicago il primo giro del Draft NFL 2015. E potremo conoscere in che modo i Tampa Bay Buccaneers, a cui spetterà l'onore/onere di chiamare per primi, avranno deciso di utilizzare la prima scelta assoluta.

In queste lunghe settimane si sono susseguite voci, indiscrezioni, ipotesi, e presunti "scoop", anche se va sottolineato come da One Buc Place siano stati abbastanza bravi a non far filtrare nulla di concreto, se non qualche spiffero e per riempire pagine di giornali e di siti specializzati su come sarà impiegata la first pick overall si è spesso lavorato di fantasia.

Di effettivamente concreto c'è invece il fatto che Lovie Smith, insieme ai suoi assistenti allenatori e al GM Jason Licht, ha analizzato in maniera molto approfondita i due principali prospetti a livello di QB: Jameis Winston e Marcus Mariota.

I due giocatori provenienti rispettivamente da Florida State e Oregon non dovrebbero più avere segreti per lo staff di Tampa Bay e considerata la scarsa fiducia di Lovie per l'unico QB attualmente a roster, e cioè Mike Glennon, praticamente tutti gli analisti ritengono che la first pick sarà utilizzata per draftare colui che si spera possa diventare "the next franchise QB".

E allora chi, tra Winston e Mariota?

Un po' tutti ritengono Jameis più pronto per essere buttato nella mischia sin dalla week n.1 e complessivamente giocatore più completo rispetto all'Hawaiano. Ma stiamo parlando di due "prospetti" e nella decisione conterà molto anche l'impressione fatta a livello personale e caratteriale. Winston è il favorito, ma non eslcuderei in maniera così assoluta la possibilità che si possano verificare decisioni a sorpresa (e la scelta di Mariota un po' lo sarebbe).

Viceversa, sarebbe una follia a mio avviso "tradare" la first pcik overall in cambio di giocatori ormai in netta parabola discendente di carriera (Rivers, Cutler) e spero davvero che Smith e Licht si tengano lontani da simili "polpette avvelenate". Se proprio trade deve essere, che sia una trade "secca”, senza zavorra inutile (in altre parole: noi vi diamo la first pick e voi ci date tantissime scelte di questo e del prossimo draft, ma senza inserire nel "pacco" da inviare a Tampa giocatori dal contratto pesante e dal rendimento mediocre, alla Cutler per intenderci...).

Infine, c'è l'ipotesi che con la prima scelta i Bucs non vadano su un QB ma su un altro tipo di giocatore, ad esempio un uomo di linea, offensiva o difensiva che sia. Tale possibilità viene però ritenuta poco probabile sia perché negli altri ruoli sembrano mancare "fenomeni assoluti" sia perché Tampa Bay ha un gran bisogno di un QB, magari anche per risvegliare gli entusiasmi dei propri supporters, da tempo sopiti... i quali tifosi non so con quale tripudio accoglierebbero - per dire - l'arrivo di un Brandon Scherff o di un Leonard Williams al posto di "the next franchise QB"...

Ma soprattutto, che gli Dei del football possano "illuminare" Lovie Smith e Jason Licht quando arriverà il fatidico momento di annunciare la prima scelta: in bocca al lupo a HC e GM, e speriamo - dopo anni di scelte non sempre felicissime - di ritrovarci a commentare nei prossimi giorni un bel draft importante e sostanzioso per i nostri colori... GO BUCS!

mercoledì 25 febbraio 2015

Il draft dei Bucs, un'ipotesi per i primi due giri

Il 30 aprile, il giorno in cui i Tampa Bay Buccaneers saranno chiamati per primi a scegliere nel draft 2015, è sempre più vicino, visto che mancano ormai poco più di due mesi al fatidico appuntamento.

Si sono già svolte le "NFL scouting combine" a Indianapolis, l'interessante quanto forse un po' sopravvalutata "vetrina" riguardante i prossimi rookie, e a breve partirà la free agency.

Allo stato attuale, abbiamo cercato di ipotizzare un possibile scenario relativamente a quelle che potrebbero essere le scelte di Licht e Smith nei primi due giri, fermo restando che - ovviamente - la free agency che partirà a breve potrebbe causare importanti cambiamenti nella strategia da mettere in pratica.

First round,  pick n.1 overall
Avere a disposizione la prima scelta assoluta del draft è il sogno di ogni General Manager. Ma occorrono molta attenzione ed estrema cautela quando si ha la ghiotta opportunità di chiamare per primi, perché dietro l’angolo c’è sempre il rischio di essere ricordati come il GM che scelse "the next JaMarcus Russell", tanto per citare una delle più infelici prime scelte assolute draftate nell’ultimo decennio...

Jameis Winston, QB, FSU (a meno di una improbabile "trade down")
Nel draft 2015 l’onore/onere della first pick overall spetterà dunque ai Tampa Bay Buccaneers. E dopo la recente "combine" di Indianapolis, in cui i due QB Jameis Winston e Marcus Mariota hanno confermato le già lusinghiere opinioni che un po’ tutti (addetti ai lavori, giornalisti, scout, tifosi) avevano a proposito di questi due giocatori, sembra sempre più probabile che alla fine sarà uno tra Marcus e Jameis ad essere chiamato per primo dal GM Jason Licht e dell’HC Lovie Smith (e anche dal sottoscritto, se il 30 aprile fossi nella "war room" dei Bucs al posto di Jason & Lovie!).

E’ evidente che nella situazione attuale in cui si trova Tampa Bay, con un HC a cui l’unico QB che abbiamo a roster (Glennon) non piace per nulla, non è possibile "bypassare" un potenziale franchise QB, anche se comunque ascolterei con un certo interesse eventuali proposte di trade down in arrivo dalle altre squadre. Chiaramente, per accettare di cedere la prima scelta assoluta dovrebbe arrivare una proposta "molto" indecente, di quelle che non è proprio possibile rifiutare...

I Bucs hanno dunque bisogno di un QB, inoltre quest’anno in uscita dal college non c’è il LT da draftare ad ogni costo o il DE in grado di stravolgere (in meglio) il rendimento della difesa, e il BPA - tolti i due QB - sarebbe il DT Leonard Williams, che è sicuramente un giocatore di enorme talento ma che gioca proprio in uno dei pochi ruoli in cui possiamo schierare già un fuoriclasse, e cioè Gerald McCoy.

Detto tutto questo... con la prima scelta assoluta del draft 2015, i Tampa Bay Buccaneers scelgono Jameis Winston, QB, da Florida State University... o perlomeno, se dipendesse da me, alla fine credo che porterei a Tampa proprio Jameis, nonostante la grande incognita costituita dai tanti problemi "off field" che hanno fatto di questo giovane 21enne un frequente ospite delle pagine di cronaca nera, oltre che di quelle sportive, dei principali quotidiani statunitensi. Magari sarebbe opportuno affiancargli (dalla notte stessa del draft!) un "tutor" che - se possibile - lo tenga il più possibile lontano da guai e situazioni compromettenti, che questo ragazzo sembra attirare allo stesso modo in cui una calamita tira a sè il ferro.

Second round,  pick n.34 overall
Al secondo giro i Bucs sceglieranno dopo Tennessee, con la pick n.34 overall. E dopo avere sistemato la "casella" QB con la first pick overall, al secondo round i Bucs possono valutare quale rinforzare tra i tanti reparti che necessitano di innesti di giocatori di talento. Naturalmente questa scelta risentirà di quelle che saranno state le manovre dei Bucs nel corso della free agency; ecco comunque quali sono i possibili scenari relativi alla scelta numero 34.

Piano A: rinforzare la OL (Cameron Erving, OL, FSU)
La linea offensiva è stato forse il peggior reparto in assoluto della scorsa stagione, quello che ha fornito un rendimento davvero mediocre per tutte e 16 le partite, incapace tanto di aprire varchi per i RB quanto di proteggere il QB nei giochi di passaggio. Urgono rinforzi, e dunque il modo migliore per utilizzare la pick n.34 overall sarebbe a mio avviso quello di draftare un OL. 

Che sia una Guardia o un Tackle poco importa, considerato che a Tampa Bay servono giocatori per entrambi questi ruoli, e comunque non è detto che Mankins (G) e Collins (T) - reduci da un deludente campionato ed entrambi titolari di contratti pesantissimi - siano ancora giocatori dei Bucs al termine delle free agency, per cui la pick n.34 potrebbe proprio essere utilizzata per portare in Florida l’eventuale sostituto di chi tra questi due verrà tagliato. 

Un nome interessante potrebbe essere quello dell’ex compagno di squadra di Winston a Florida State, Cameron Erving, giocatore in grado di ricoprire più ruoli della OL, anche se chiaramente tutto dipenderà da chi - a quel punto del draft - sarà ancora disponibile. 

Piano B: irrobustire il reparto dei LB (Eric Kendricks, ILB, UCLA)
Il veterano Mason Foster è free agent e non è detto che rimanga a Tampa, occorre dunque rinforzare un reparto - quello dei LB -  che oltre al fuoriclasse Lavonte David appare poco profondo e che necessita dell’inserimento di giocatori importanti. Se la linea offensiva fosse già stata sistemata nel corso della free agency, la scelta del secondo giro si potrebbe impiegare per draftare il migliore tra gli ILB rimasti a disposizione.

Se ad esempio Eric Kendricks di UCLA fosse ancora draftabile, la pick n.34 overall potrebbe essere spesa per portare a Tampa un giocatore in grado di dare profondità al reparto e portare classe nel cuore della difesa.

Piano C: portare forze fresche nella DL (Owamagbe Odighizuwa, DE, UCLA)
Una terza opzione per il secondo giro potrebbe essere quella di orientarsi su un DE, considerato che anche a livello di linea difensiva i Bucs sono reduci da una annata pessima, con il solo Gerald McCoy a mostrare lampi di classe, circondato da tanti modesti comprimari. Michael Johnson, arrivato nella scorsa free agency, è rimasto in letargo per l’intero campionato e i DE di Tampa Bay raramente sono riusciti a mettere pressione sui QB avversari.

Naturalmente, come anche per le altre ipotesi, molto dipenderà dai movimenti che si verificheranno in FA e da quali saranno i giocatori rimasti a disposizione e non ancora scelti dalle altre squadre a questo punto del draft. Un nome interessante, se prevalesse l’idea di rinforzare la linea difensiva, potrebbe essere quello del DE dal nome impronunciabile, Owamagbe Odighizuwa, da UCLA.

martedì 10 febbraio 2015

Draft, quali sono le alternative a Winston o Mariota?

Tra circa 80 giorni i Tampa Bay Buccaneers saranno chiamati a scegliere il primo giocatore in assoluto nel draft 2015.

Come è noto, fino ad ora le discussioni su chi potrà essere il "prescelto" sono ruotate quasi esclusivamente intorno a due nomi, quelli dei QB Marcus Mariota e Jameis Winston.

Ma è possibile che tra i due litiganti spunti a sorpresa un terzo giocatore?

Si sa che Lovie Smith è molto "tiepido" nei confronti di Mike Glennon, che in teoria dovrebbe essere il QB del futuro, ma che molto probabilmente proseguirà lontano da Tampa la sua carriera NFL, considerata la scarsissima considerazione mostrata nei suoi confronti da parte di Smith soprattutto nella parte finale della stagione 2014.

Se però il nuovo OC Koetter convincesse Lovie che Mike Glennon merita essere il QB starter dei Bucs edizione 2015 e qualora non si concretizzassero ipotesi di "trade down", su quale giocatore potrebbe orientarsi Tampa Bay con la first pick overall?

I nomi interessanti non mancano, vediamo chi potrebbero essere cinque potenziali candidati al ruolo di prima scelta assoluta al di là della coppia Winston/Mariota.

Leonard Williams, DE/DT, USC
La linea difensiva dei Bucs necessita di importanti miglioramenti e di innesti di elementi di valore, perché a parte il fuoriclasse Gerald McCoy e il tutto sommato decente Clinton McDonald, c'è poco da stare allegri. Michael Johnson, che dopo avere firmato un quinquennale da 43,5 milioni di cui 24 garantiti doveva essere il punto di forza del reparto è reduce da una stagione molto deludente, Bowers e Clayborn sono free agent e difficilmente verranno riconfermati, Gholston e Spence sembrano essere al massimo dei validi rincalzi, con il solo Jacquies Smith a rappresentare l'unica nota abbastanza positiva emersa in questo reparto nel corso del 2014.

E dunque, per una D-line così malmessa, l'eventuale inserimento di Leonard Wililams, esplosivo DE/DT da USC, da molti ritenuto il giocatore più talentuoso dell'intero draft, sarebbe un innesto davvero coi fiocchi. Un Michael Bennett più giovane e con più classe; davvero un peccato lasciarsi sfuggire un giocatore del genere.

Randy Gregory, DE, Nebraska
Rimanendo alla difesa, un altro elemento di spicco del draft è il DE Randy Gregory, da Nebraska. Non dotato di un fisico particolarmente possente, ma con una agilità ed una esplosività fuori dal comune, Gregory è l'alternativa principale a Leonard Williams, per quella squadra che - in questo draft - volesse rinforzare in maniera importante la propria linea difensiva.

Brandon Scherff, OT/G, Iowa
Anche l'altra linea dei Bucs, quella offensiva, ha bisogno di innesti importanti, dopo l'assoluto fallimento di quanto fatto vedere su campo da Collins, Mankins e soci nel corso del 2014. Brendon Scherff, da Iowa, rappresenterebbe un upgrade importante per la linea offensiva. Giocatore versatile, OT in grado di coprire anche il ruolo di G, Scherff potrebbe dare un'altra dimensione al gioco sulle corse e alla protezione del QB. Giocatore molto interessante, forse non al punto da investirci una prima scelta assoluta ma in grado, sulla carta, di migliorare - da subito e in maniera notevole - il rendimento della OL.

Andrus Peat, OT, Stanford
In alternativa a Scherff, anche Andrus Peat da Stanford potrebbe rappresentare un upgrade di rilievo per la OL. Grosso ma al tempo stesso agile e tutt'altro che legnoso, Peat è un offensive lineman che aiuterebbe e non poco la disastrata linea offensiva dei Bucs. Come detto per Scherff, anche Peat forse non è un prospetto da first pick overall, ma uno su cui puntare in maniera decisa se l'obiettivo è quello di inserire talento e dare tutto un altro spessore a quello che è forse il peggior reparto in assoluto della squadra, la linea offensiva.

Amari Cooper, WR, Alabama
Infine, chiudiamo con una "scelta impossibile", un lusso che i Bucs potrebbero permettersi solo se - eventualità non realizzabile - in free agency riuscissero a sistemare i mille buchi presenti a roster. Cooper è il miglior WR del draft, e una coppia di WR composta da Mike Evans ed Amari Cooper sarebbe il sogno di tutti i QB dell'NFL. E forse anche un Josh McCown qualsiasi riuscirebbe, con due fenomeni del genere a cui lanciare il pallone, a sembrare un vero giocatore di football...!

domenica 4 gennaio 2015

Scegliere un QB con la pick n.1: mossa inevitabile?

Non so se draftare un QB con la first pick overall sia una buona mossa oppure un grave errore, ma credo che alla fine sarà quasi inevitabile puntare su Mariota (oppure su Winston, se Smith preferisce questo tipo di giocatore).

Il punto è il seguente: o arriveranno offerte irrinunciabili da parte di una squadra che ha bisogno di un QB e che vuole assolutamente Mariota (ad esempio Philadelphia, allenata proprio dall’ex HC dei Ducks) e quindi andremo di trade down, oppure il QB lo prenderemo noi, anche perché altrimenti chi sarà il QB dei Tampa Bay Buccaneers per la stagione 2015?!

Mike Glennon? A Smith non piace, e dopo averlo tenuto a marcire per un campionato sulla sideline è probabile che venga svenduto nel corso della free agency per la solita quinta/sesta scelta.

Josh McCown? Il suo 2014 è stato un fallimento assoluto e non è più riproponibile, a meno che i Bucs non puntino alla first pick overall anche per il 2016 e intendano stabilire il record per minor numero di spettatori presenti al RJS.

E a questo proposito ricordiamoci che bisogna anche vendere biglietti e abbonamenti ai tifosi e l'"hype" che si creerebbe intorno alla squadra con Mariota o Winston non è nemmeno paragonabile alla "depressione" che ci sarebbe riproponendo il NON riproponibile McCown.

In teoria ci si potrebbe orientare su un free agent , ma i QB disponibili sono davvero pochi e soprattutto mediocri: Sanchez, Vick, Hoyer, Mallett... tutti giocatori di secondo piano o ormai prossimi alla pensione, di poco superiori a McCown e quindi inadatti sia a riaccendere entusiasmo tra i tifosi che a vincere qualche partita in più.

Poi c'è la "polpetta avvelenata" rappresentata da Jay Cutler, un "peso morto" di cui Chicago cercherà di liberarsi ed il cui assurdo contratto che scadrà al termine del 2020 prevede qualcosa come circa 15 milioni di media a stagione per i prossimi sei anni.

Ora, visto che qualcuno nel ruolo fondamentale di QB dovrà pur giocare, che nè McCown nè Glennon - sia pure per motivi diversi - sono riproponibili, che di FA appetibili non ce ne sono, che la priorità numero uno è tenersi lontani da Cutler, e che dopo una stagione deprimente come quella appena conclusa occorre ricreare entusiasmo tra i tifosi, beh, lo chiedo a voi: esiste una logica alternativa a quella di chiamare un giocatore diverso da Mariota o Winston con la prima scelta assoluta del prossimo draft?

mercoledì 31 dicembre 2014

First pick overall: come utilizzarla?

Da qui sino al 30 aprile, giorno in cui a Chicago avrà luogo la prima delle tre giornate in cui sarà articolato il draft 2015, credo che le discussioni intorno ai Tampa Bay Buccaneers verteranno quasi esclusivamente su un argomento ben preciso: come utilizzare nel miglior modo possibile la prima scelta assoluta?

Non capita spesso (per fortuna, direi...) che un team abbia a disposizione l'opportunità di chiamare prima di tutte le altre squadre. E' un vantaggio importante che deve essere sfruttato nel migliore dei modi, tenendosi lontano non solo dai "bidoni" ma anche dalle "scommesse", e cercando invece di scegliere un prospetto "sicuro" dotato di mezzi tecnici importanti, in grado di far compiere alla squadra che lo ha chiamato un importante salto di qualità.

Per quel che riguarda i Bucs e il draft 2015, direi che - ad oggi - le principali opzioni a disposizione di Smith e Licht sono le seguenti quattro...

Opzione 1: QB (Mariota o Winston)
Quello del QB, si sa, è un ruolo decisivo ma è altrettanto difficile capire se un giocatore che a livello collegiale sembra un fenomeno una volta entrato in NFL diventerà un campione o si rivelerà un flop.

Gli esempi, anche recenti, abbondano: uno dei giocatori oggi più "quotati" in questo ruolo, Russell Wilson dei Seahawks, nel 2012 è stato draftato solamente al terzo giro con la scelta n.75, eppure oggi è ritenuto elemento fondamentale della squadra che lo stesso Wilson cercherà di condurre alla vittoria nel secondo Super Bowl consecutivo.

E poi ci sarebbero mille altre esempi, passando da Tom Brady (un fenomeno) scelto solamente al sesto giro fino a JaMarcus Russell (un bidone) draftato nel 2007 dai Raiders con la first pick overall.

Fatta questa doverosa premessa e considerata la situazione precaria dei Bucs a livello di QB, un reparto in cui al momento abbiamo un veterano utile al massimo come backup (McCown) e un giovane (Glennon) che non rientra nei piani tecnici di Lovie Smith, se ci fosse un QB "sicuro" (l'Andrew Luck della situazione, per capirci) forse sarebbe opportuno puntare proprio su questo tipo di giocatore.

E' vero che le squadre si costruiscono dalle fondamenta (le due linee) e non dal tetto (il QB) ma se ci fosse la garanzia di avere la possibilità di sistemare le cose per un paio di lustri alla voce "quarterback", la scelta sarebbe quasi obbligata.

La vera domanda è, quindi, un'altra: Mariota (o Winston) sono due QB che offorno ampie garanzie, cioè due giocatori su cui puntare con una certa sicurezza ed in grado di consentire la copertura di un ruolo importante e delicato come quello del QB per i prossimi dieci anni?

Ecco, se la risposta per Smith e Licht è un sì (ma deve essere un "sì" molto convinto) allora si vada su Mariota (o Winston). Tra gli addetti ai lavori è il giocatore di Oregon, Marcus Mariota quello più quotato, anche se la "fan base" di Tampa Bay sembra invece preferire il prodotto di Florida State.

Non seguo il college football così da vicino per potermi sbilanciare in maniera netta a favore dell'uno o dell'altro, ribadisco soltanto che, se la prima scelta deve essere un QB, che si prenda questa decisione non solo per riportare entusiasmo tra i tifosi e vendere qualche biglietto in più (perché è ovvio che un QB accenda maggiore entusiasmo tra i fans rispetto ad un "oscuro" OL) ma perché si è convinti di avere tra le mani il prossimo "franchise QB".

Opzione 2: Trade Down
La trade down mi sembra un'alternativa interessante, considerate le vere e proprie "voragini" che dobbiamo colmare in  tanti reparti, ma solo ad una condizione: che ci sia qualche squadra disposta a cedere tanta, tantissima "roba" in cambio della prima scelta assoluta.

In altre parole, ci può anche stare che i Bucs si privino della first pick, ma solo se l'offerta è proprio irrinunciabile. Per dire, non accetterei mai una trade che ad esempio prevedesse come controparte un giocatore di grande classe ma ormai sul viale del tramonto... già me lo vedo Bill Belichick che offre ai Bucs un vecchio drago come Tom Brady in cambio della prima chiamata...! ;-)

In linea di principio prenderei quindi in considerazione l'ipotesi della trade down se un team offrisse molte scelte e molto interessanti, magari articolate in più anni un po' come accadde ai Rams, ricoperti di tante ottime pick per cedere ai Redskins la scelta che poi consentì a Washington di chiamare RG III. Per la precisione, gli Skins pur di arrivare a RGIII cedettero ai Rams le loro first-round pick del 2012 (No.6 overall), del 2013 (No.22 overall), e del 2014 (No.2 overall), oltre alla loro second-round pick del 2012 (No.39 overall). Non male... (dal punto di vista di St. Louis, ovviamente!).

Ad esempio, se un GM di un'altra squadra chiamasse Smith e Licht mettendo sul piatto della bilancia un'offerta simile o comunque un numero rilevante di scelte sia del draft 2015 che di quello del 2016 in cambio della first pick overall di quest'anno, non so se accetterei, ma di sicuro valuterei la proposta in questione con estrema attenzione.

Opzione 3: Offensive Lineman
Il discorso cambia se Licht e Smith ritengono invece che Mariota e Winston rientrino nella categoria dei Geno Smith e degli E.J. Manuel e se nessuna altra squadra farà offerte importanti per una trade down; in questo caso, direi che la scelta sarebbe quasi obbligata.

La linea offensiva dei Bucs va rifondata e avere la possibilità di chiamare al primo giro un OL in grado di puntellarla per la prossima decade (magari avendo la fortuna di pescare il prossimo Paul Gruber, per citare forse il migliore OL mai scelto dai Bucs) sarebbe un ottimo modo di impiegare la first pick.

Anche qui, il discorso necessita di una premessa doverosa: vista l'importanza della pick di cui stiamo parlando, è ovvio che non sono ammesse "leggerezze" da parte di HC e GM, che dovranno pescare solo giocatori "certi" e in grado di offrire da subito un contributo importante alla causa, non "promesse" magari dall'ottimo potenziale ma ancora tutte da sviluppare.

Opzione 4: Defensive Lineman
Infine, l'ipotesi che credo sia quella meno probabile, anche se non la escluderei in assoluto: se ci fosse un nuovo Clowney, la prima scelta assoluta dello scorso anno, sarebbe il caso di portarlo a Tampa oppure no?

Il punto è che anche la DL ha bisogno di innesti importanti, ma utilizzare proprio la prima scelta assoluta per un uomo di linea difensiva potrebbe essere un azzardo eccessivo, a meno che non ci sia tra i rookie il "fenomeno" indiscusso e indiscutibile, quello da prendere senza esitare perché in grado di fare reparto da solo.

Considerato che non mi sembra che tra i giocatori che verranno draftati ad aprile ci sia il prossimo Lee Roy Selmon, ritengo l'ipotesi di orientarsi su un DL quella meno probabile di tutte, anche se in qualche modo, magari tramite free agency, sarà di assoluta importanza rinforzare la linea difensiva soprattutto a livello di defensive end.


Bene, queste sono a mio avviso le ipotesi più probabili che si potranno verificare ad aprile, perlomeno in questo preciso momento. Poi, è evidente che nei 120 giorni che mancano da oggi al 30 aprile potranno accadere colpi di scena, sorprese e magari si concretizzerà un'ipotesi diversa da quelle che ad oggi appaiono le più probabili. L'importante è evitare colpi eccessivamente a sorpresa, che so, ad esempio usare la prima scelta assoluta per draftare un RB, vero Lovie?! ;-)

domenica 28 dicembre 2014

Missione compiuta, la first pick overall è dei Bucs!

Essere costretti a fare il tifo contro i propri colori sperando in una rimonta - poi concretizzatasi - degli storici rivali dei New Orleans Saints: anche a questo siamo stati costretti, nell'orribile campionato 2014 che per fortuna, da stasera, ci lasciamo alle spalle e mandiamo definitivamente in archivio.

I Bucs riescono dunque nella non facile impresa di perdere anche contro i peggiori New Orleans Saints degli ultimi anni, una squadra molle, opaca persino nei suoi elementi migliori,con Brees intercettato per ben tre volte e il TE Graham, di solito letale, stasera limitato a 54 yards ricevute dalla difesa dei Bucs.

Ma andiamo con ordine: nel primo tempo Tampa Bay sembra una squadra "vera", la difesa è aggressiva e reattiva, il gioco sulle corse funziona, Doug Martin sembra quello del 2012, e Mike Evans, ben spalleggiato da Vincent Jackson, conferma di essere un fuoriclasse, mettendo a segno il TD stagionale n.12.

Si va all'intervallo con i Bucs avanti e in apparente controllo del match, ma nel secondo tempo è tutta un'altra musica. Mike Evans e Vincent Jackson rimangono sulla sideline, Martin e Sims vengono impiegati ma senza più buoni guadagni e l'attacco di Tampa Bay non combina più nulla di decente. Dall'altra parte, Brees e i suoi fanno davvero il minimo indispensabile, che è comunque sufficiente per arrivare a segnare il TD del sorpasso: 21-20 per New Orleans a meno di due minuti dalla fine.

Riusciranno i Bucs a mettere in piedi il drive della contro-rimonta? Ovviamente no, McCown incassa una safety e la partita si chiude con la vittoria per 23-20 dei Saints, con Tampa Bay che afferra la first pick overall del prossimo draft. Credo che nella postazione del GM Licht, più volte inquadrato dalla FOX nel corso della telecronaca, al momento della safety abbiano iniziato a stappare le bottiglie tenute in serbo per le grandi occasioni...! ;-)

Vincere stasera sarebbe stata una beffa, e per un bel po' sembrava che i ragazzi in Red and Pewter potessero farcela a concludere la stagione con quello che sarebbe stato un clamoroso autogol. Ma niente paura: nel secondo tempo ci ha pensato il solito McCown (anche stasera il migliore in campo, ovviamente per gli avversari) a rimettere le cose a posto; un intercetto, una safety, e alla fine è arrivata l'unica buona notizia di questo campionato da dimenticare. Al draft 2015 sarà Tampa Bay a chiamare per prima assoluta, a meno di eventuali trade down.

Nelle prossime settimane sarà tempo di bilanci, adesso godiamoci la first pick overall e, con essa, la speranza che il 2015 possa essere un anno di "rinascita" per i nostri amati Bucanieri. Abbiamo davvero toccato il fondo quest'anno, inanellando sconfitte a raffiche accompagnate da prestazioni ingloriose. Adesso è arrivato tempo di rimboccarci le maniche e di iniziare la risalita: GO BUCS, ora e sempre! 

lunedì 22 dicembre 2014

Draft 2015, Tampa Bay artefice del proprio destino

Dopo i risultati di ieri - l'ennesimo KO dei Bucs e l'inattesa vittoria dei Raiders contro i Bills - lo scenario relativo all'ordine di scelta del prossimo draft si è delineato in maniera decisamente più chiara.

A Tampa Bay spetterà in ogni modo, qualunque sarà  l'esito del match di domenica prossima con i Saints, una delle prime due scelte del draft 2015.

Perdendo con New Orleans, i Bucs si aggiudicheranno invece la first pick overall indipendentemente da quello che sarà l'esito dell'incontro che vedrà impegnati i Titans, l'altro team in corsa per la  prima scelta assoluta.

Il regolamento prevede che nel caso in cui due squadre finiscano la stagione con lo stesso record, a scegliere per prima sia quella i cui avversari incontrati nel corso del campionato hanno vinto meno partite.  In altre parole, sceglie per primo il team che ha avuto un calendario più facile, o meglio, che ha affrontato avversari meno vincenti.

Le combinazioni di risultati che possono uscire dal'ultima settimana non consentono a Tennessee di terminare davanti a Tampa Bay in caso di arrivo appaiato, ma solo perdendo e sperando che TB superi NO. Se dovesse verificarsi una situazione con più team con lo stesso record di 3-13, quella che potremmo chiamare "classifica avulsa" premierebbe comunque i Bucs, che dunque rischiano di perdere la prima scelta assoluta solo in caso di vittoria contro i Saints e contestuale sconfitta dei Titans che affronteranno in casa i Colts.

Dopo un campionato trascorso a collezionare sconfitte, sarebbe veramente il colmo se ai Bucs riuscisse l'impresa al contrario, di vincere cioè l'unica partita che è invece proprio il caso di perdere; ad ogni modo, sebbene i Saints siano ormai esclusi dalla corsa ai plyoff, New Orleans rimane una squadra comunque più forte rispetto agli attuali, modestissimi, Bucs.

E poi è sufficiente che Lovie Smith prosegua nella strategia attuata nelle ultime partite, ad esempio tenendo fuori per scelta tecnica il LT titolare Anthony Collins per far giocare al suo posto Demar Dotson, un esordiente assoluto nel ruolo più delicato di una squadra (quello del letf tackle, la vera e propria "guardia del corpo" del QB).

Poi sarà sufficiente lasciare in campo McCown, abilissimo nel trovare un modo per regalare sempre e comunque un paio di palloni agli avversari tra fumble e intercetti e infine basterà insistere nel gioco sulle corse, mandando Martin e Sims a schiantarsi sulla DL avversaria, con la nostra OL - ormai la conosciamo bene - che è una vera e propria garanzia in quanto ad incapacità nell'aprire varchi per i RB...

Amarezza e facile ironia a parte, speriamo di chiudere questa orribile stagione facendo l'unica cosa giusta che va fatta per garantirsi la prima scelta assoluta, dopodiché si valuterà come utilizzarla, se per una trade o se per scegliere un giocatore ritenuto in grado di contribuire a cambiare volto a questa squadraccia immonda, che domenica prossima terminerà uno dei più deludenti ed ingloriosi campionati nei suoi 40 anni di storia.

lunedì 8 dicembre 2014

Tampa Bay in piena corsa per la first pick overall

Se la regular season fosse terminata ieri, i Tampa Bay Buccaneers avrebbero centrato un obiettivo impensabile, alla vigilia del campionato: la first pick overall del prossimo draft!

Ma del resto, i pessimi risultati e la scarsissima qualità del gioco espresso dalla squadra di Lovie Smith parlano chiaro: i Bucs 2014 sono la peggiore squadra NFL, e lo testimonia il fatto che nonostante siano 5 i team con il medesimo record di 2-11, l'ultimo posto in assoluto (e dunque la possibilità di scegliere per primi al draft) spetterebbe proprio a Tampa Bay, che delle 5 squadra ha avuto il calendario più facile, avendo dovuto affrontare avversari con record complessivi peggiori.

E comunque, essere ultimi nella peggior division forse di sempre (la NFC South di quest'anno è un qualcosa di clamoroso, in senso negativo) avendo perso sinora tutti gli scontri diretti con Carolina, New Orleans e Atlanta è un dato di fatto che certifica la mediocrità assoluta di questi Bucs.

Come affronteranno i prossimi tre match, McCoy e compagni? Si impegneranno comunque al massimo cercando di migliorare l'orrendo record di 2-11, o tutto sommato si limiteranno a salvare la faccia portando a casa una sconfitta "preziosa" in ottica draft?

Vedremo quello che accadrà nei prossimi tre match; il calendario prevede per domenica la trasferta a Carolina, match ostico dato che i Panthers sono reduci dalla netta vittoria a New Orleans. Dopodiché ci sarà il proibitivo incontro casalingo con i Packers, lanciatissimi nella corsa per un posto ai playoff, per chiudere infine sempre al RJS contro i Saints, match questo tutto sommato abbordabile, considerato il campionato più che deludente di Brees e soci.

Poi bisognerà vedere anche cosa combineranno Jets, Titans, Raiders e Jaguars, le altre compagini in competizione per la first pick overall, senza dimenticare che ci saranno anche scontri diretti (domenica, ad esempio, i Titans ospiteranno i Jets) e dunque è improbabile che al termine del campionato le cinque attuali contendenti si ritrovino ancora tutte quante con il medesimo record.

Doopdiché, una volta eventualmente acquisita la prima scelta assoluta, sarà interessante vedere come penseranno di utilizzarla Smith e Licht; draftare il tanto sospirato franchise QB (Mariota o Winston?) oppure utilizzarla per puntellare OL e DL, i due reparti più in difficoltà?

Nel corso della lunga offseason avremo modo di parlare in maniera molto approfondita di questi argomenti; intanto, per tornare a questioni di attualità, c'è da segnalare l'inserimento in IR del LB Brandon Magee e la contestuale firma di un altro LB, Jason Williams, rilasciato nei giorni scorsi dai Carolina Panthers e con trascorsi anche a Dallas e Philadelphia.