domenica 31 gennaio 2016

Offseason, alcune date da ricordare

Si avvicina l'appuntamento con il Super Bowl, che andrà in scena domenica prossima al Levi's Stadium di Santa Clara - "casa" dei San Francisco '49ers - e che per la sua edizione n. 50 vedrà affrontarsi i favoritissimi Carolina Panthers di Cam Newton contro i Denver Broncos di Peyton Manning.

Sarà interessante vedere se il "simpaticissimo" Cam riuscirà a confermare il pronostico che, come detto, vede i suoi Panthers favoriti, o se invece quel "vecchio drago" di Peyton, giunto per sua stessa ammissione all'ultimo "rodeo", l'ultima grande sfida della sua carriera, riuscirà a ritirarsi vincendo il suo secondo anello di World Champion dopo quello conquistato ai tempi dei Colts.

Ma - Super Bowl a parte - quali sono le date e le scadenze più importanti della offseason NFL?

Di seguito, ho cercato di riportare, data per data, gli "eventi" più rilevanti che caratterizzeranno l'ormai sempre più imminente, e come sempre lunghissima, offseason NFL. Buona lettura!

8 Febbraio: "Tagli" dei giocatori, si comincia subito dopo il Super Bowl.

16 Febbraio: Da questa data - sino al 1° marzo - si possono designare "Franchise" o "Transition" Players. I Bucs useranno il "tag" per uno dei loro free agent più importanti? (QUI trovate la situazione contrattuale di Tampa Bay).

23-29 Febbraio: NFL Scouting Combine, al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. La classica "vetrina" in cui i principali giocatori in uscita dal College cercheranno di mettersi in mostra davanti ad allenatori e scout NFL.

7-9 Marzo: Le varie squadre possono iniziare a contattare gli agenti dei giocatori che si apprestano a diventare "Unrestricted Free Agents", anche se eventuali contratti potranno essere firmati solo dopo le 4:00 PM (ora di New York) del 9 marzo.

9 Marzo: Tutti i Club devono essere al di sotto del "salary cap 2016". Alle 4:00 PM (ora di New York) inizia ufficialmente la free agency.

4 Aprile: Le squadre che hanno ingaggiato un nuovo Head coach - è il caso dei Bucs - possono iniziare a svolgere i primi "workout".

Metà aprile (circa): Generalmente è intorno a metà aprile che viene reso noto il calendario; lo scorso anno l'opener dei Bucs ebbe luogo al RJS, in un disastroso match contro i Titans, a cui seguì la vittoriosa trasferta di New Orleans. Per vedere come sarà articolato il calendario 2016, ancora un paio di mesi (abbondanti) di pazienza.

28 - 30 Aprile: Uno degli eventi più attesi dell'offseason: il draft! Anche quest'anno - come dodici mesi fa -  il draft avrà luogo a Chicago e si svolgerà nel corso di tre giornate, da giovedì 28 a sabato 30 aprile.

30 Aprile: Terminato il draft, si potranno iniziare a firmare i cosiddetti "rookie undrafted free agents", coloro che pur essendosi dichiarati "eleggibili" per il draft non sono stati scelti da alcun team.

In estrema sintesi, queste sono dunque le date più rilevanti da qui al draft, per questa lunga offseson NFL che come sempre ci costringerà ad aspettare sino al (lontanissimo) mese di agosto per rivedere in campo, nelle partite di preseason, i Bucs di Dirk Koetter. Nel frattempo, buona offseason - e buon Super Bowl 50 - a tutti!

giovedì 28 gennaio 2016

Pro Bowl, convocati anche Winston, Mankins e David


Fino a qualche anno il Pro Bowl era un  vero e proprio "all star game", veniva disputato al termine della stagione - dopo il Super Bowl - e a prendervi parte erano solamente i giocatori migliori in assoluto, quelli che nel corso della stagione avevano meritato sul campo la convocazione a questa partita.

Erano poche le defezioni, e riuscire a prendervi parte era considerato un riconoscimento importante e degno di nota, in grado di fare "curriculum" e di spostare la valutazione di un giocatore.

Oggi, purtroppo, il Pro Bowl ha perso molto del suo fascino e quasi tutta la sua importanza. Viene disputato prima del Super Bowl, e dunque non vi prendono parte i giocatori dei due team che si contenderanno il Vince Lombardi Trophy, ossia le due squadre che - in teoria ma anche in pratica - dovrebbero essere invece quelle con i giocatori migliori.

E poi sono tantissime le defezioni, e anche molti tra coloro che vengono convocati declinano cortesemente l'invio a recarsi alle Hawaii per questa amichevole di lusso.

Per cui, alla fine, anche un team di modesto valore come Tampa Bay potrà vantare una pattuglia numerosa per questa partita; a McCoy e Martin, che si erano già guadagnati con i propri mezzi la convocazione, si sono aggiunti ora  a causa dei citati forfait altri 3 rappresentanti dei Bucs.

Si tratta di Jameis Winston, Logan Mankins, e Lavonte David, che peraltro in questa occasione non saranno nemmeno inseriti nello stesso team. Infatti, un'altra differenza con il passato prevede che non si tratti più di una sfida tra NFC e AFC, ma di due squadre che vengono assemblate da ex campioni (Rice e Irvin, nell'occasione), il che contribuisce a diminuire ulteriormente l'appeal di questo match, che così com'è strutturato oggi non ha praticamente più alcun senso.

martedì 26 gennaio 2016

26 gennaio 2003: tredici anni fa la vittoria più bella...!



Ricorre oggi il tredicesimo anniversario della vittoria più bella nella 40ennale storia dei Tampa Bay Buccaneers: il Vince Lombardi Trophy alzato al cielo in quella magica notte di San Diego segnò l'apogeo per i Bucs di Sapp, Brooks, Alstott, Lynch, Rice, Barber... un gruppo di Campioni che tra la fine degli anni '90 e i primi anni '00 regalò a Tampa i successi più belli.

E il trionfo del Qualcomm Stadium fu davvero indimenticabile, se ancora oggi - a 13 anni di distanza - l'emozione è ancora così intensa nel ricordarlo, e in ricorrenze come questa viene da chiedersi se avremo mai la possibilità di rivedere la nostra squadra riportare in Florida il VLT...

Per ricordi e impressioni riguardanti il Super Bowl n.37 vi rimando a questo LINK, con la speranza, prima o poi, di poter tornare a commentare se non un simile trionfo quantomeno una partita di playoff, fosse anche solo un wild card game, dei nostri amati Bucanieri...


Definito il CS, con l'ingaggio di Brett Maxie (DB coach)

Dopo la nomina del nuovo Offensive Coordinator Todd Monken, ieri i Bucs hhanno reso noto il nome del nuovo allenatore dei Defensive Backs: Brett Maxie.

Maxie vanta un lungo trascorso in NFL, ben 13 campionati come giocatore (CB) per New Orleans Saints, Atlanta Falcons, Carolina Panthers e San Francisco '49ers.

Notevole anche l'esperienza che Maxie può vantare come allenatore, prima in NFL per una quindicina di stagioni e negli ultimi due anni al College (Vanderbilt), come DB/Secondary coach.

Con le nomine di Monken e Maxie è stato dunque definito il coaching staff che affiancherà il nuovo Capo Allenatore Dirk Koetter per la stagione 2016.

Di seguito, ecco la composizione completa del CS dei Tampa Bay Buccaneers:

Dirk Koetter: Head Coach
Nate Kaczor
: Special Teams Coordinator
Todd Monken
: Offensive Coordinator/ Wide Receivers
Mike Smith
: Defensive Coordinator
Mike Bajakian
: Quarterbacks
Butch Barry
: Assistant Offensive Line
Dave Borgonzi
: Defensive Quality Control
Mark Duffner
: Linebackers
Jon Embree
: Tight Ends
Jay Hayes
: Defensive Line
Jon Hoke
: Secondary
Dave Kennedy:
Head Strength & Conditioning
Brett Maxie
: Defensive Backs
Carlos Polk
: Assistant Special Teams
Tim Spencer:
Running Backs
Paul Spicer
: Assistant Defensive Line
Ben Steele
: Offensive Quality Control
Chad Wade:
Assistant Strength & Conditioning
Joe Vaughn:
Assistant Strength & Conditioning
George Warhop
: Run Game Coordinator/ Offensive Line
Andrew Weidinger:
Assistant Wide Receivers/ Game Management
Zack Grossi:
Assistant to the Head Coach

lunedì 25 gennaio 2016

E' Todd Monken il nuovo OC dei Bucs

E' stato ufficializzato ieri il nome del nuovo Offensive Coordinator dei Bucs: si tratta di Todd Monken, 50 anni, che a Tampa ricoprirà il doppio ruolo di OC e WR coach.

Per un allenatore che rivestirà due ruoli, un'altro - l'HC Dirk Koetter - ha dunque deciso di "limitarsi" alle mansioni di Head Coach, affidando a Monken il compito di guidare l'attacco dei Bucs edizione 2016. Speriamo che si riveli una scelta lungimirante, e soprattutto auguriamoci che con il nuovo OC prosegua nel migliore di modi lo sviluppo di Jameis Winston.

Nelle ultime tre stagioni Monken è stato HC, a livello collegiale, di Suthern Miss, e vanta una lunga carriera come OC e WR coach; ha anche precedenti a livello NFL, essendo stato dal 2007 al 2010 il WR coach dei Jacksonville Jaguars.

A questo proposito, da segnalare come nell'attuale CS di Tampa Bay si siano ritrovati ben 4 membri del coaching staff dei Jacksonville Jaguars edizione 2007; in quei Jaguars, infatti, Koetter era l'OC, Mike Smith il DC, Monken il WR coach e Mark Duffner il LB coach (ruolo che da quest'anno Duffner ricoprirà anche nei Bucs in sostituzione di Hardy Nickerson, accasatosi a San Francisco).

Come detto, nelle ultime tre stagioni Monken ha svolto un ottimo lavoro con i Golden Bears di Southern Miss, risollevando il "Programma" di football di questo college, non proprio brillante prima del suo arrivo in Mississippi.

Ecco la presentazione del nuovo OC dei Bucs direttamente da parte di Dirk Koetter (dichiarazioni tratte dal sito ufficiale Buccaneers.com):
“I am very excited to add a coach with the type of experience and tenacity that Todd brings,” said Buccaneers Head Coach Dirk Koetter. “I have always been impressed with his approach to the game as well as his ability to teach concepts and get the best out of his players. During his more than 25-year coaching career, he has made a name for himself as a very successful offensive coordinator and head coach on the collegiate level. Todd also happens to be a terrific receivers coach with a proven track record of helping his players reach their true potential. We are fortunate to have him join our staff."

venerdì 22 gennaio 2016

Ring of Honor, il 2016 è l'anno di John Lynch


Con un certo anticipo rispetto all'anno scorso - era maggio quando venne annunciato l'ingresso di Mike Alstott e Doug Williams nel Ring of Honor - è stato ufficializzato quest'oggi, nel corso di una conferenza stampa a One Buc Place in cui era presente il diretto interessato, il nome del nuovo membro del RoH dei Bucs.

Si tratta del grande John Lynch, safety che per un decennio - gli "anni d'oro" dei Bucs, tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila - contribuì in maniera determinante a portare Tampa Bay sul tetto del mondo. Sul Vince Lombardi Trophy del 26 gennaio 2003 c'è anche la firma di Lynch, placcatore implacabile, giocatore durissimo quanto corretto e mai sopra le righe.

Dopo 10 anni in maglia Bucs, Lynch ha concluso la carriera a Denver, giocando anche in Colorado quattro stagioni di ottimo football.

John Lynch va dunque ad aggiungersi agli altri grandi che hanno scritto le pagine più importanti della storia dei Bucs ed i cui nomi sono presenti, a imperitura memoria, sugli spalti del Raymond James Sadium: Lee Roy Selmon, coach John McKay, Jimmie Giles, Paul Gruber, Warren Sapp, Derrick Brooks, Mike Alstott e Doug Williams.

Oltre alla nomina a nuovo membro del Ring of Honor dei Bucs, il 2016 potrebbe riservare a John Lynch un altro grande riconoscimento: insieme - tra gli altri - a coach Tony Dungy, Lynch è infatti tra i candidati finalisti per l'ingresso nella Hall of Fame di Canton.

mercoledì 20 gennaio 2016

Coaching Staff, ingaggiati quattro nuovi assistenti

Inizia a prendere forma il nuovo Coaching Staff assemblato da Dirk Koetter. sono stati infatti annunciati quattro nuovi membri del CS, che si vanno ad affiancare a Mike Smith, il nuovo DC approdato a Tampa nei giorni scorsi.

Il responsabile dello Special Team sarà Nate Kaczor, che negli ultimi tre anni ha guidato lo ST dei Tennessee Titans e che vanta precedenti esperienze anche con i Jacksonville Jaguars.

Nuovi anche gli allenatore dei Linebackers (Mark Duffner), della Linea Difensiva (Jay Hayes) e dei Defensive Backs (Jon Hoke).

Koetter ha quindi deciso di non confermare, oltre al DC Leslie Frazier ora nuovo DB coach dei Ravens, anche Joe Cullen, che andrà ad allenare la DL dei Ravens, e Hardy Nickerson, tra i candidati a diventare il nuovo LB coach di San Francisco.

Nessuna novità, al momento, per quel che riguarda invece l'eventuale assunzione di un nuovo Offensive Coordinator; vedremo se alla fine Koetter preferirà conservare il doppio ruolo di HC/OC o se invece preferirà condividere la guida del'attacco on un coach specifico.

venerdì 15 gennaio 2016

Presentato Koetter, sarà Mike Smith il nuovo DC

E' stato presentato quest'oggi a One Buc Place Dirk Koetter, il nuovo HC dei Tampa Bay Buccaneers, fresco di firma di un accordo che lo legherà ai Bucs per le prossime cinque stagioni.

C'è dunque molta fiducia nei confronti di Koetter da parte della Proprietà, vista la lunghezza del contratto; considerata l'NFL attuale, nella quale ad un HC non viene generalmente concesso molto tempo per ottenere risultati vincenti, cinque anni sono davvero tanti. Speriamo che Koetter possa arrivare alla fine del suo contratto, a differenza di quanto accaduto ai suoi predecessori...

Dopo i classici discorsi di rito, pieni di bei propositi e carichi di belle speranze, da parte di Joel Glazer e Jason Licht, ha preso la parola il nuovo Capo Allenatore di Tampa Bay.

Koetter ha confermato che sarà lui a chiamare i giochi offensivi della squadra, e dunque  - un po' come accadeva ai tempi di Jon Gruden - l'HC sarà anche il responsabile dell'attacco dei Bucs. Grosse novità, invece, sono emerse per quanto riguarda la guida tecnica del reparto difensivo.

A guidare McCoy e compagni sarà infatti Mike Smith, ex capo allenatore degli Atlanta Falcons, e volto noto per i tifosi dei Bucs, che in tante occasioni lo hanno visto sulla sideline di Atlanta nelle classiche sfide tra due squadre rivali di division come Bucs e Falcons.

Smith e Koetter avevano lavorato insieme sia a Jacksonville che ad Atlanta, ed oggi - sia pure a ruoli invertiti, con Koetter Capo Allenatore e Smith Coordinatore di un reparto - si ricongiungono in Florida.

Proprio rivestendo il ruolo di DC, Mike Smith aveva ottenuto ottimi risultati con i Jaguars, tali da permettergli di diventare poi il Capo Allenatore dei Falcons. Sulla carta, Mike Smith dovrebbe essere in grado di dare una bella sistemata alla tragica difesa dei Bucs targata Lovie Smith. Ma non dimentichiamoci che anche Lovie Smith, e lo stesso ex DC Leslie Frazier, erano considerati veri e proprio Guru difensivi, prima dei disastri combinati con la scalcinata difesa di Tampa Bay nell'ultimo biennio.

Cominciano dunque a prendere forma i Bucs edizione 2016, con Koetter HC (e, di fatto, responsabile dell'attacco) e Mike Smith nei panni di DC. Koetter ha inoltre confermato che farà ancora parte del CS Mike Bajakian, attuale QB coach.

Dirk Koetter è il nuovo Head Coach dei Bucs!


Manca soltanto la comunicazione ufficiale, attesa nelle prossime ore, ma ormai sembra proprio che la decisione sia stata presa. Sarà il 56enne Dirk Koetter il nuovo Capo Allenatore dei Tampa Bay Buccaneers, da definire durata ed entità dell'accordo e soprattutto quale sarà la composizione del nuovo coaching staff.

C'è curiosità in particolare per quanto riguarda la posizione di Defensive Coordinator, dopo il fallimentare biennio di Leslie Frazier, e vedremo se il controllo dell'attacco rimarrà nelle mani del nuovo HC - un po' come avveniva ai tempi di Jon Gruden - o se Koetter preferirà affidarsi ad uno specifico Offensive Coordinator.

Nella giornata di oggi dovrebbe avere luogo una conferenza stampa che sancirà l'investitura ufficiale di Dirk Koetter a undicesimo Head Coach nella storia di Tampa Bay. Infine, da segnalare che Jon Robinson, fino a ieri Director of Player Personnel dei Bucs e tra i principali collaboratori di Jason Licht che lo aveva portato a Tampa, è il nuovo GM dei Tennessee Titans.

mercoledì 13 gennaio 2016

Intervistato anche Koetter, chi sceglieranno i Glazer?

Dopo le "interviste", nei giorni scorsi, a interessanti candidati Head Coach quali Harold Goodwin (OC dei Cardinals)  e Sean McDermott (DC dei Panthers), ieri ad essere "intervistato" per la possibile successione a Lovie Smith è stato il l'attuale OC dei Bucs, Dirk Koetter.

Il 56enne Koetter, intervistato la scorsa settimana per il ruolo di Head Coach anche dai San Francisco '49ers, rimane ad oggi il candidato favorito per il dopo-Smith, considerato l'ottimo lavoro svolto con Jameis Winston e, in generale, con il reparto offensivo dei Bucs nella stagione appena terminata.

Va anche detto che se Licht (e soprattutto i Glazer) avessero visto in Koetter il sicuro successore di Smith, probabilmente a questo punto avremmo già un nuovo HC a One Buc Place.

Non è da escludere che la famiglia, rimasta "scottata" dalle scelte degli ultimi HC (Morris, Schiano, Smith...) voglia pensarci bene e riflettere a lungo prima di legarsi ad un nuovo Capo Allenatore.

Poi, chissà, magari potrebbe esserci anche il colpo a sorpresa, come ad esempio il ritorno del figliol prodigo Jon Gruden, l'arrivo di un veteranissimo alla Tom Coughlin o quello di un (presunto) genio incompreso come Chip Kelly.

Non ci resta dunque che attendere e sperare che, dopo le ultime scelte rivelatesi tutte fallimentari, i Glazer portino a Tampa un allenatore in grado di rinverdire i fasti di Tony Dungy e dello stesso Gruden, i primi due HC chiamati dai Glazer e rivelatesi entrambe - queste sì - due scelte azzeccate e vincenti.

venerdì 8 gennaio 2016

Saranno H. Goodwin (ARI) e S. McDermott (CAR) i primi "intervistati" per il dopo Smith


Inizierà nei prossimi giorni in casa Bucs il classico "rito" delle "interviste" ai candidati per il ruolo di Head Coach; intanto, sono già stati resi noti i nomi dei primi due aspiranti a prendere il posto di Lovie Smith: si tratta di Harold Goodwin, attuale OC dei Cardinals e di Sean McDermott, DC dei Panthers.

Si tratta di due allenatori dal lusinghiero curriculum, considerato che Goodwin ha guidato quello che nella regular season appena terminata è stato il miglior attacco per yards conquistate ed il secondo per punti segnati, mentre McDermott - che verrà intervistato per ricoprire il ruolo di HC anche dai Cleveland Browns - in cinque anni ha guidato la difesa di Carolina per quattro volte nella "top ten" dei reparti difensivi che hanno concesso meno yards agli avversari.

Queste "interviste" potrebbero rivelarsi comunque inutili se i Glazer giungeranno alla conclusione di avercelo già in casa il successore di Licht; già ieri, nel corso di una conferenza stampa carica di tensione, il GM Licht - molto scosso, quasi sull'orlo delle lacrime quando ha spiegato le modalità del licenziamento di Smith - ha ribadito che Dirk Koetter è un "very storng candidate" per il ruolo di Head Coach.

Intanto, dopo l'esonero di Smith sono stati sollevati dai rispettivi incarichi anche altri membri del suo coaching staff. Leslie Frazier non è più il DC di Tampa Bay, così come non sarà confermato Gil Byrd, il coach dei DB, e Mikal Smith, figlio di Lovie nonché allenatore delle safeties.

Sono stati invece confermati - almeno per ora - il LB coach Hardy Nickerson e il DL coach Joe Cullen, almeno sino a quando non verrà presentato il nuovo Head coach a cui spetterà ovviamente l'ultima parola circa la composizione del suo staff.

giovedì 7 gennaio 2016

L'esonero di Smith, mossa a sorpresa ma fino a un certo punto...

Sono rimasto abbastanza sorpreso – come gran parte dei tifosi Bucs, credo - dalla inattesa decisione dei Glazer di esonerare Smith, ma tutto sommato non mi strappo le vesti né credo si debba ritenerla una decisione poi così clamorosa. 

Anche perché, al loro posto, io avrei sollevato Lovie dall'incarico al termine dello scorso – ignobile – campionato in cui non solo i Bucs avevano ottenuto il peggior record degli ultimi trent'anni, ma erano state compiute dall’HC decisioni scellerate sia in offseason (la tragica free agency 2014) che nel corso del campionato (un solo esempio: l'incomprensibile gestione del QB con Josh McCown, il veterano scarso, preferito sempre e comunque a Mike Glennon, il giovane dal potenziale tutt'ora sconosciuto).

Per carità, massimo rispetto per Lovie Smith come allenatore ma per quanto fatto vedere a Chicago, non certo a Tampa. Vero che quest’anno si sono registrati miglioramenti in attacco, ma tutto ciò grazie a Winston e Koetter, che come sottolineato da altri sarà a mio avviso l’inevitabile prossimo HC ei Bucs e ad un rinato Martin (portato a Tampa da Schiano/Dominik e più volte ad un passo dalla trade sotto la gestione Smith/Licht).

Probabile che la decisione dei Glazer sia stata presa proprio per evitare che qualche altro team a caccia di un HC ci soffiasse Koetter, e sarebbe stato davvero negativo se Winston avesse dovuto ricominciare da capo con un nuovo OC. Per cui, chiamati in un certo senso a scegliere chi trattenere tra Lovie e Dirk penso che la Famiglia abbia optato per quest’ultimo, pur rimettendoci un bel po’ di dollari, dato che Smith è sotto contratto per altre due stagioni.

Poi è anche probabile che nella decisione dell’esonero abbia influito il tracollo di dicembre, a cui i Bucs si erano affacciati con un record di 6-6 e con un calendario favorevole. Le debacle casalinghe con New Orleans e Chicago, squadre senza più obiettivi, sommati a quelli esterni di St. Louis e Charlotte possono avere avuto il loro peso nella decisione finale, sommate – come si diceva – al tangibile pericolo di perdere Koetter.

In tutta onestà, in questo biennio Lovie ha portato sino in fondo solo un obiettivo: smantellare quel poco di buono che avevano lasciato Dominik-Schiano, liberandosi di fatto di tutti i giocatori portati a Tampa dal precedente duo HC-GM (e se Martin fosse stato “sano” e “tradabile”, probabilmente si sarebbe liberato anche del #22). Per il resto, ha gestito male due free agency, portando a Tampa o giocatori iperpagati e rivelatisi clamorosi flop (uno per tutti: Anthony Collins) o gli “scarti” di Chicago (da Conte – peraltro uno dei meno peggio – in giù).

In quanto alla decisione azzeccata di draftare Winston, beh, la decisione di portare Jameis a Tampa l’avrebbe indovinata anche chiunque di noi, dato che era pressoché unanime l’opinione che il ragazzo di FSU fosse il prospetto migliore in uscita dal college; semmai a Lovie (e a Licht) va riconosciuto – quello sì - il bel colpo di aver pescato Kwon Alexander al quarto giro, forse la cosa migliore che coach Smith ci ha lasciato in eredità.

Due parole, infine, per i commenti con cui – via twitter – vari giocatori hanno esternato il loro disappunto per il licenziamento di Smith e che per certi versi mi hanno ricordato quelli – pressoché identici – dei loro colleghi quando venne esonerato Raheem Morris. Ora, come ebbi modo di dire già all'epoca, se i giocatori ci tenevano tanto alla permanenza loro HC avrebbero potuto fornire sul campo un rendimento ben diverso da quello, quasi sempre insufficiente, esibito in questi due anni, e magari nell’ultimo mese anziché farsi prendere a calci nientemeno che da “squadroni” del calibro di NO, CHI, e STL, disputare l'ultimo scorcio di regular season con ben altro spirito, grinta e voglia di spaccare il mondo.

Credo che Lovie paghi anche il fatto di non essere riuscito a trasmettere alla squadra quel “fuoco sacro” che dovrebbe spingere i giocatori a scendere in campo con “il coltello tra i denti” sempre e comunque, dal primo snap di settembre all'ultimo di dicembre.

Se dopo due anni era stato esonerato Schiano con un record di 11-21 e con giocatori di livello inferiore (per non parlare delle 1000 avversità – non tutte a lui imputabili – verificatesi nel suo secondo anno di gestione), non credo ci sia poi da stupirsi così tanto se Lovie sia stato esonerato per avere vinto solo 8 partite perdendone 24 nel medesimo arco di tempo, mostrando un football mediocre soprattutto in difesa, settore in cui l’ex HC dei Bucs era ritenuto un vero Maestro.

Attendiamo, a  breve, la nomina del nuovo Head Coach, e se non dovesse essere Dirk Koetter, rimarrei davvero molto stupito. Ad ogni modo, e chiunque sarà, un grosso in bocca al lupo e comunque sarà difficile fare peggio di quanto combinato dai suoi fallimentari predecessori, da Morris a Schiano per finire a Lovie Smith...

Esonerato Lovie Smith!

La notizia dell'esonero di Lovie Smith, resa ufficiale sul sito dei Bucs poche ore fa, giunge abbastanza inaspettata; è vero che la squadra ha concluso l'ennesimo campionato con un record perdente, ma considerato che erano arrivate 6 vittorie (rispetto alle 2 del 2014) e che - soprattutto in attacco - si erano visti alcuni confortanti progressi, grazie anche all'arrivo del rookie Winston e del nuovo OC Koetter, si pensava che i Glazer avrebbero dato a Lovie un terzo anno di tempo e invece... e invece nulla di tutto ciò.

Smith è stato dunque sollevato dal suo incarico dopo solo due stagioni e con ancora due anni di contratto rimanenti; vedremo ora chi sarà il nuovo HC dei Bucs e quale la composizione del nuovo coaching staff. Confermato invece il GM Jason Licht. Ecco intanto, dal sito ufficiale, la dichiarazione del co-chairman Joel Glazer:

“After careful consideration, we informed Lovie that we have decided to make a change. I want to thank Lovie for his hard work and dedication to the Buccaneers during his time here. This decision was difficult on a variety of levels. I am disappointed that we were not more successful these past few seasons, but we are committed to doing what is necessary to give our fans the winning team they deserve.   As we move forward, General Manager Jason Licht will oversee the process for finding our next head coach.”

mercoledì 6 gennaio 2016

Contratti dei giocatori, il punto della situazione

Il mese di gennaio, da troppi anni a questa parte, per i Tampa Bay Buccaneers è già sinonimo di offseason.

E quindi, mentre l'attenzione principale è rivolta agli imminenti playoff, a One Buc Place è il momento di iniziare a pensare al futuro prossimo, e di pianificare nel migliore dei modi i due snodi cruciali  - free agency e draft - attraversi i quali Licht e Smith andranno a definire la composizione dei Bucs edizione 2016.

Per cercare di capire quali saranno le strategie di Licht e Smith e come si muoveranno GM e HC è però importante avere un'idea di quella che è la situazione contrattuale dei principali giocatori in Red and Pewter, di chi si accinge a diventare free agent e di chi invece è legato ancora per molte stagioni ai Bucs.

Di seguito, ecco dunque il punto della situazione relativamente alle scadenze dei contratti dei principali elementi che sono oggi presenti nel roster di Tampa Bay, reparto per reparto, giocatore per giocatore e anno per anno.

Attacco

QB
Jameis Winston: La first pick overall dello scorso draft ha firmato un quadriennale più opzione per un quinto anno, dunque Jameis è legato a Tampa sino a tutta la stagione 2019.
Mike Glennon: Ancora un anno di contratto per Mike Glennon - che quest'anno non ha giocato neanche uno snap - sino al termine del 2016.

RB e FB
Doug Martin: E' il principale free agent dei Bucs, speriamo che Licht e Smith riescano a trovare un accordo con gli agenti del giocatore per la sua permanenza a Tampa.
Charles Sims: Il giocatore da West Virginia è sotto contratto con i Bucs sino al 2017 compreso.
Bobby Rainey: Anche Rainey è un free agent, essendo scaduto al termine dell'attuale campionato il suo contratto con Tampa Bay.
Jorvorskie Lane: Reduce dal devastante infortunio in cui è incorso nell'ultima partita di campionato, Lane è diventato restricted free agent, il suo destino dipenderà dunque dalla volontà dei Bucs di trattenerlo o meno (oltre che dall'eventuale recupero dall'infortunio).
Mike James: Per Mike James, mai utilizzato nel corso del campionato appena concluso, c'è ancora un anno di contratto, con scadenza fissata al termine del 2016.

WR
Vincent Jackson: Il ricevitore principale dei Bucs si accinge ad entrare nell'ultimo anno del contratto che lo lega ai Bucs, e diventerà free agent al termine del 2016.
Mike Evans: L'altro bersaglio preferito di Winston è invece legato a Tampa Bay sino a tutto il 2018, sempre se i Bucs decideranno di esercitare l'opzione per estendere di un ulteriore anno il quadriennale siglato da Evans nel 2014 e in scadenza nel 2017 .
Louis Murphy: Scadenza prevista al termine della stagione 2017, per questo giocatore che ha trascorso in IR gran parte dell'anno.
Adam Humpries e Donteea Dye: Anche per Adam Humpries e Donteea Dye la scadenza è prevista alla conclusione del 2017, dunque tra due campionati.

TE
Austin Seferian-Jenkins: Il secondo anno da Washington ha un accordo sino al termine della stagione 2017.
Luke Stocker: Lo scorso anno Stocker ha rinnovato con i Bucs sino a tutto il 2017 compreso.
Cameron Brate: Ancora un anno di contratto per Brate, che diventerà Restricted Free Agent al termine del 2016.
Brandon Myers: Raramente impiegato da Lovie Smith nella parte finale della stagione, Myers ha il contratto in scadenza al termine del 2016.

OL
Demar Dotson, Gosder Cherilus e Joe Hawley: Per tutti e tre questi giocatori della OL c'è ancora un ano di contratto con i Bucs, sino al 2016 compreso.
Logan Mankins: Anche il veterano Mankins ha un solo anno di contratto con Tampa Bay, sino al 2016 compreso.
Evan Smith: Quasi mai utilizzato da Lovie Smith, che gli ha preferito Hawley, Smith ha il contratto per altri due anni, sino a tutto il 2017 compreso.
Kevin Pamphile: Il secondo anno da Purdue è legato ai Bucs sino a tutto il 2017.
Donovan Smith e Ali Marpet: Per i due rookie è prevista una permanenza a Tampa sino al 2018 compreso.

Difesa

DL
Gerald McCoyIl leader della squadra ha siglato un maxi-contratto che lo legherà ai Bucs fino al 2021 compreso.
Clinton McDonald: Sono previsti altri due anni di contratto - sino a tutto il 2017 - per l'ex giocatore di Seattle.
George Johnson: E' sotto contratto con Tampa Bay per altri due anni, fino a tutto il 2017.
Williams Gholston, Akeem Spence e Howard Jones: Per questi tre elementi della DL la scadenza contrattuale con i Bucs è prevista al termine del 2016.
Jacquies Smith: Il suo contratto è scaduto al termine dell'attuale campionato, ma è un "Restricted Free Agent", dunque saranno di fatto gli stessi  Bucs a decidere se confermarlo o meno.
Henry Melton e Tony McDaniel: Il contratto di questi due giocatori è scaduto al termine della stagione 2015, dunque sono entrambi "Unrestricted Free Agent".
Da'Quan Bowers: Anche Bowers, rifirmato dai Bucs per le ultime partite di campionato, è attualmente "UFA".

LB
Lavonte David: Altri cinque anni di contratto per Lavonte, che è legato ai Bucs a tutto il 2020 compreso.
Kwon Alexander: Il rookie da LSU è sotto contratto con Tampa Bay sino al 2018 compreso.
Bruce Carter: Anche per Carter sono previste altre tre stagioni in maglia Bucs, a tutto il 2018. Danny Lansanah: Per questo giocatore - "restricted free agent" - vale lo stesso discorso fatto per Jacquies Smith.

DB
Johnthan Banks: Per Banks è prevista un'altra stagione in maglia Bucs, sino al 2016.
Alterraun Verner: il contratto tra Tampa Bay e Verner terminerà alla fine del 2017, fra due campionati.
Jude Adjei-Barimah: Ancora due anni di contratto per Adjei-Barimah, a tutto il 2017 compreso.
Sterling Moore e Mike Jenkins: Sono entrambi "Unrestricted Free Agent", liberi di accasarsi presso il miglior offerente.
Brandon McDougald: E' anch'egli un "Restricted Free Agent", saranno i Bucs a decidere se confermarlo o meno.
Chris Conte e Keith Tandy: Altri due giocatori "Unrestricted Free Agent", senza più vincoli contrattuali con i Bucs.
Major Wright: Ancora un anno di contratto per Wright, sino al termine del 2016.

Special Team

Long Snapper - Andrew De Paola: De Paola è un "Exclusive Rights Free Agent", dunque il giocatore non può negoziare con altri team che non siano i Bucs.
Kicker - Connor Barth: E' sotto contratto un altro anno, sino a tutto il 2016.
Punter - Jacob Schum: Come Barth, anche Schum ha un altro anno di contratto con i Bucs.


Adesso, dopo averli esaminati per ruolo, riassumiamo le scadenze "anno per anno", sempre dei giocatori più importanti:

Free agent attuali
- Doug Martin, RB
- Bobby Rainey, RB
- Jorvorskie Lane, FB
- Jacquies Smith, DE - Restricted Free Agent
- Henry Melton, DT
- Tony McDaniel, DT
- Da'Quan Bowers, DE
- Danny Lansanah, LB - Restricted Free Agent
- Sterling Moore, CB
- Mike Jenkins, CB
- Chris Conte, S
- Keith Tandy, S
- Brandon McDougald, S - Restricted Free Agent
- Andrew DePaola, LS - Exclusive Rights Free Agents

Free agent al termine del prossimo campionato (2016)
- Mike Glennon, QB
- Mike James, RB
- Vincent Jackson, WR
- Brandon Myers, TE
- Cameron Brate, TE
- Demar Dotson, OL
- Gosder Cherilus, OL
- Joe Hawley, C
- Logan Mankins, OL
- Akeem Spence, DT
- William Gholston, DE
- Howard Jones, DE
- Johnthan Banks, CB
- Major Wright, S
- Connor Barth, K
- Jacob Schum, P

Free agent tra due campionati (al termine del 2017)
- Charles Sims, RB
- Mike Evans, WR (con opzione per un altro anno esercitabile dai Bucs)
- Louis Murphy, WR
- Adam Humpries, WR
- Donteea Dye, WR
- Austin Seferian-Jenkins, TE
- Luke Stocker, TE
- Evan Smith, C
- Kevin Pamphile, OL
- Clinton McDonald, DT
- George Johnson, DE
- Alterraun Verner, CB
- Jude Adjei-Barimah, CB

Free agent dopo tre campionati (al termine del 2018)
- Jameis Winston, QB (con opzione per un altro anno esercitabile dai Bucs)
- Donovan Smith, OL
- Ali Marpet, OL
- Kwon Alexander, LB
- Bruce Carter, LB

Free agent in un futuro remoto (al termine del 2019 o oltre)
- Lavonte David, LB (2020)
- Gerald McCoy, DT (2021)

martedì 5 gennaio 2016

Definiti gli avversari dei Bucs per la stagione 2016


Terminata la regular season,  è stato reso noto l'elenco dei team con cui i Tampa Bay Buccaneers andranno a confrontarsi nella stagione 2016. Come al solito, 14 dei 16 avversari erano già  noti, rimaneva da individuare l'avversario della NFC North (contro cui giocheremo in casa) e della NFC East (da affrontare in trasferta), e cioè le due squadre che al termine della stagione regolare si sono classificati nella medesima posizione dei Bucs all'interno della rispettiva division (quarti ed ultimi).

Gli avversari da incontrare nel 2016 sembrano - ad oggi, perché da qui a settembre 2016 cambieranno molte cose - di livello medio-alto, ben più impegnativi di quelli (abbordabili) affrontati nel campionato appena concluso.

I Bucs giocheranno contro la NFC West, che ha mandato ai playoff sia Arizona che Seattle, e che annovera i sempre scorbutici Rams e una nobile decaduta come San Francisco, vogliosa di riscatto dopo la pessima annata e con un nuovo coaching staff. Difficile anche l'AFC West, rappresentata anch'essa da due squadre ai playoff, e cioè Kansas City e Denver.

Per il resto, affronteremo in casa i Chicago Bears ed in trasferta i dallas Cowboys, anche in questo caso due impegni complicati contro squadre dal glorioso passato e dal modesto presente, che rappresenteranno comunque un difficile ostacolo per i Bucs.

Infine, le solite sei partite all'interno della NFC South contro Panthers, Falcons e Saints. A prima vista non sembra un percorso proprio facilissimo, in quella che speriamo possa finalmente essere - dopo cinque anni consecutivi di batoste - la stagione del riscatto per i ragazzi in Red and Pewter.

lunedì 4 gennaio 2016

Travolti anche dai Panthers, i Bucs chiudono 6-10


Come ampiamente preventivato, in trasferta e contro i forti Carolina Panthers, non c’è stata praticamente partita per Tampa Bay, che dopo un primo quarto in cui è riuscita a tenere testa agli avversari è progressivamente uscita dal match, per finire travolta con un secco risultato di 10-38.

Da segnalare un Mike Evans più nervoso del solito ed espulso ne finale di gara per un alterco con gli arbitri, un bruttissimo infortunio al FB Jorvorksie Lane che si è fratturato la gamba e un Jameis Winston che  ha superato la barriera delle 4.000 yards lanciate, terzo rookie a riuscirci nella storia NFL dopo Luck e Newton.

Per il resto, Jameis ha alternato buone cose (un bel TD su corsa "in tuffo", qualche lancio sul profondo) ad altre meno positive (i due intercetti), ma nel complesso non ha neanche molto senso commentare la partita di ieri, tra due squadre agli antipodi: una (CAR) sarà la principale favorita a rappresentare l’NFC al Super Bowl, l’altra (TB) è un team ormai in permanente "rebuilding mode" che per la quinta stagione consecutiva ha terminato al quarto ed ultimo posto la NFC South.

Torneremo nei prossimi giorni ad analizzare la stagione che si è appena conclusa, un’annata in cui si sono comunque intravisti alcuni spiragli positivi ed in cui il numero di W è triplicato rispetto al 2015, anche se a un certo punto - con la squadra venutasi a trovare su un record di 6-6 e con una schedule non impossibile -  si sperava potesse arrivare qualche soddisfazione in più in questo finale di stagione.

Non gli utopistici playoff, ma cercare di chiudere con un record di parità 8-8 o perlomeno evitare la doppia cifra alla voce sconfitte sembrava essere un obiettivo alla portata dei ragazzi di Lovie Smith. E invece alla fine c’è stato un vero e proprio tracollo, con le brutte sconfitte interne contro New Orleans e Chicago, il netto KO di St. Louis e la "ripassata" di ieri a Charlotte.

Va dunque in archivio l’ennesima stagione in cui i Bucs hanno recitato per lo più il ruolo di "sparring partner", anche al cospetto di avversari decisamente alla portata, e non approfittando di un calendario estremamente favorevole e di cui Tampa Bay non è stata in grado di avvantaggiarsi.

Per cui alla fine credo che ci ricorderemo del 2015 più che altro come l’anno da rookie di Jameis Winston, che dopo quanto di buono messo in mostra al college a FSU ha confermato anche in NFL di possedere quella classe e soprattutto quel carattere da leader e quella grinta da combattente che sono tutti elementi necessari per poter emergere anche tra i Professionisti.

Positivo anche il primo anno del nuovo Offensive Coordinator, Dirk Koetter, che speriamo di poter rivedere anche l’anno prossimo sulla sideline dei Bucs sebbene il suo ottimo lavoro svolto con Winston sia sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori e dunque non ci sarebbe da stupirsi se qualche team puntasse proprio su Koetter per la posizione di Head Coach. 

Adesso vediamo se da parte dei Glazer ci saranno novità - soprattutto in riferimento alle posizioni di HC e GM, anche se non credo che Smith e Licht corrano il rischio di un esonero - e soprattutto speriamo che vengano gestiti nel migliore dei modi sia la free agency che il draft, snodi cruciali affinché il 2016 possa vedere in campo Tampa Bay lottare per qualcosa di più che non evitare l’ultimo posto nella division o la doppia cifra alla voce sconfitte.

venerdì 1 gennaio 2016

C'è ancora un futuro a Tampa per D. Martin e V. Jackson?


Si concluderà domani, a Charlotte contro i Panthers, il campionato 2015 dei Tampa Bay Buccaneers. Ma l'interesse non è tanto per il match che sancirà, molto probabilmente, la sconfitta stagionale n.10 per i Bucs, quanto per cercare di capire in che direzione si muoverà Tampa Bay in vista del 2016, anno che dovrà - per forza di cose - vedere i Bucs recitare un ruolo da protagonisti e non più da semplici comparse.

Lovie Smith, forte di altri due anni di contratto (più un'opzione per un terzo) a meno di grosse sorprese dovrebbe venire confermato dai Glazer. Ma è evidente che Lovie ha ormai esaurito l'ampio credito con cui era stato accolto a Tampa due anni fa, e credo sia consapevole che il 2016 sarà l'anno decisivo per suo futuro sulla sideline dei Bucs.

Dopo avere sistemato l'attacco anche grazie all'innesto di rookie di valore e di due draft dedicati quasi solo a rifondare questo reparto, nonché  al lavoro di un OC di valore come si è dimostrato Koetter, ora Lovie dovrà rimettere in piedi il reparto difensivo, vero tallone d'Achille degli attuali Bucs. Draft e free agency dovranno essere impiegati per rinforzare in particolare linea e secondaria, i due settori che più degli altri hanno bisogno di importanti iniezioni di talento.

In attacco, si diceva, occorrerà solo qualche ritocco marginale, ammesso che due dei giocatori più rappresentativi quali il RB Doug Martin e il WR Vincent Jackson vengano confermati anche per il 2016.

Come è noto, Doug Martin diventerà free agent dopo la partita di Carolina, e dunque nella imminente free agency potrà accasarsi presso il team che gli farà pervenire la migliore offerta. Considerata l'ottima annata di Doug (peccato solo per qualche fumble di troppo), le offerte non mancheranno e sarà interessante vedere quale strategia adotteranno Smith e Licht; se cioè faranno di tutto per trattenere Martin o se invece preferiranno investire in maniera diversa i (tanti) soldi che - qualora lo si voglia confermare - dovranno essere investiti per il nuovo contratto del RB #22.

A mio avviso sarebbe importante ritrovare Martin nel roster dei Bucs 2016, perché il solo Charles Sims non basta per tenere in piedi il reparto e i backup Rainey e James sono - appunto - solo delle riserve non certo in grado di sostituire Martn in maniera adeguata. E visto che non possiamo permetterci di "sprecare" pick del draft per un RB, avendocene in casa uno dei più forti dell'NFL sarebbe davvero opportuno fare uno sforzo per confermarlo.

Discorso un po' diverso per il WR Vincent Jackson, sul cui futuro a Tampa ci sono parecchi dubbi. E' vero che stiamo parlando di un giocatore che è entrato nella fase calante della carriera (a gennaio compirà 33 anni), che i problemi fisici non mancano e che il suo contratto è decisamente molto alto, visto che per il 2016 - ultimo anno del suo quinquennale - i Bucs dovranno elargirgli circa 10 milioni di dollari.

Ritengo però che sarebbe opportuno mantenere a roster un giocatore come Jackson, sempre che le condizioni del suo ginocchio, che quest'anno gli ha fatto saltare quasi tutta la seconda metà della stagione, lo consentano. Stiamo parlando infatti del ricevitore al momento più affidabile tra quelli a disposizione di Jameis Winston, considerando gli alti e bassi di Evans, e dunque la soluzione migliore sarebbe quella di confermare Jackson magari cercando di ristrutturarne il contratto, ad esempio legandolo al suo rendimento o alle partite effettivamente giocate.

Jackson, poi, è un elemento importante anche nello spogliatoio, di fatto è uno dei leader della squadra ed è un esempio - anche fuori dal campo - per i giocatori più giovani, per cui prima di rinunciare a questo ottimo giocatore ci penserei davvero non una ma cento volte.

Anche perché il discorso, alla fine, è lo steso fatto per Martin; con chi lo sostituiremo, poi, Vincent Jackson? Con un free agent o una draft pick? Non credo sia possibile, visto che abbiamo la difesa quasi da rifondare e non penso ci si possa permettere di investire grosse cifre in FA o scelte alte nel draft per un WR o un RB.

Credo sia quindi una necessità cercare di trattenere anche per il 2016 questi due giocatori, e penso che Lovie Smith sia consapevole che privandosene i Bucs perderebbero due elementi preziosi per il reparto guidato da Winston; Martin è, alle spalle di Peterson, il miglior RB dell'NFL e sono in pochi i WR ad avere mani migliori e più affidabili di quelle di Vincent Jackson.

Per cui, la palla adesso passa a Smith e Licht: a loro il compito di far firmare a Martin un contratto che soddisfi il giocatore ma non appesantisca troppo il salary cap, e di ristrutturare quello di Vincent Jackson, al limite allungandolo di un anno, fino al 2017 compreso, ma a cifre più ragionevoli.

Perdere questi due giocatori, ma anche solo uno dei due, aprirebbe un'ulteriore voragine da colmare per una squadra che di "need" da coprire ne ha già sin troppi, sempre che nel 2016 l'obiettivo sia finalmente quello di puntare in maniera convinta ai playoff anziché all'ormai abituale ruolo di "fanalino di coda" della NFC South.