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venerdì 19 dicembre 2014

L'ultima volta di Green Bay al RJS andò a finire così...

Per tanti anni il "derby delle baie" (Green Bay vs Tampa Bay) è stato un appuntamento classico dell'NFL, destinato a ripetersi per due volte a stagione facendo parte sia i Bucs che i Packers della stessa Division, la NFC Central.

Soprattutto nel periodo a cavallo tra la fine degli anni '90 ed i primi anni '00 la rivalità divenne molto accesa tra queste due squadre, ed il "duello" tra Brett Favre e Warren Sapp, i due uomini-simbolo dei due team, era una "sfida nella sfida" che infiammava in ogni occasioni gli incontri tra Green Bay e Tampa.

Con il riallineamento del 2002 e con l'inserimento dei Bucs nella NFC South, il "derby delle baie" è diventato un match molto più raro, tanto è vero che i Packers mancano dal Raymond James Stadium da ben 5 anni, esattamente dall'8 novembre 2009.

L'ultimo incontro disputato tra Packers e Buccaneers a Tampa merita di essere ricordato, perché, per tanti motivi, fu una partita veramente "speciale" che a distanza di un lustro credo che chiunque abbia avuto la fortuna di seguirla ricordi ancora oggi molto bene...

In primo luogo, per la prima volta dopo 12 anni Tampa Bay proprio in quella occasione tornò ad indossare le uniformi "originali", le – a mio avviso – splendide divise in white and orange, con Bucco Bruce sui caschi.

E l'occasione venne festeggiata nel migliore dei modi: dopo una partita avvincente e tiratissima Tampa Bay arpionò la prima W di quella stagione, iniziata con 7 sconfitte consecutive (era il primo anno di Raheem Morris sulla sideline dei Bucs nei panni di HC).

Inoltre, proprio quel match vide l'esordio come QB starter di un rookie di belle speranze, su cui l'HC riponeva grande fiducia: Josh Freeman. Oggi, a soli 26 anni, Freeman è praticamente un ex giocatore e sulle ragioni del suo fallimento in NFL si potrebbe scrivere un libro, ma in quel match il ragazzo da Kansas State mostrò di avere carattere, braccio e lasciando intravedere quelle qualità che facevano sperare di avere finalmente in squadra un possibile "franchise QB"...

L'incontro fu emozionante, con continui ribaltamenti nel punteggio e con le due squadre che si alternavano al comando del match. Il drive decisivo si concluse, quando mancavano meno di cinque minuti nell'ultimo quarto, con la conversione di un cruciale 4 e 7 risoltosi in un TD pass "Freeman-to-Stroughter".

Nel drive seguente, il tentativo di rimonta di Rodgers venne interrotto della safety Tanard Jackson, che riportò in endonze un intercetto per il definitivo 38-28 a favore di Tampa Bay. Ancora oggi, a distanza ormai di parecchi anni, proprio quella del 2009 contro i Packers rimane forse la partita più spettacolare ed avvincente disputata dalla nostra squadra nel dopo-Gruden.

Oggi le cose sono molto cambiate, e benché i Bucs siano - proprio come allora - sempre nei bassifiondi della classifica, va detto che un quinquennio pressoché ininterrotto di sconfitte e KO ha ridotto ulteriormente l'entusiasmo dei tifosi e di tutto l'ambiente, oggi quasi rassegnato alla sconfitta, anzi, quasi invocandola visto che un'altra L condurrebbe i Bucs ancora più vicini alla first pick overall del prossimo draft.

Per chiudere, ecco una bella immagine di quel match di cinque anni fa, con il DL Sims al palccaggio su Aaron Rodgers; chissà se domenica rivedremo azioni simili, nella nuova puntata del "derby delle baie" che andrà in scena al RJS...

sabato 31 maggio 2014

Tagliato anche dai Giants, carriera finita per Freeman?

Josh Freeman
C’era una volta una giovane promessa, che sembrava potesse avere i numeri e le capacità per scrivere pagine importanti nella storia dei Buccaneers, e che si sperava potesse prendere per mano la squadra e ricondurla ai fasti ormai sbiaditi di quando per Tampa Bay era la prassi, scendere in campo nel mese di gennaio...

Questo giocatore si chiamava Josh Freeman, doveva essere nelle speranze di tutti il nuovo franchise QB e Raheem Morris scommise su di lui buona parte della sua carriera, scegliendolo al primo giro del draft 2009 con la chiamata n.17, e affermando che avrebbe preso questo ragazzo anche se avesse avuto a disposizione la first pick overall di quel draft, tanto era convinto delle notevolissime potenzialità del quarterback rookie da Kansas State.

Bene - anzi, malissimo - è di ieri la notizia che anche i NY Giants, che avevano ingaggiato Freeman nel corso della free agency con un contratto annuale al minimo salariale, dandogli un’ulteriore possibilità per riscattarsi dopo le complicate stagioni a Tampa e la pessima parentesi di Minnesota, lo hanno tagliato, preferendo mantenere a roster Curtis Painter (giocatore modestissimo, che alcuni ricorderanno a Indianapolis l’anno in cui giocò al posto dell’infortunato Peyton Manning) e quando un team arriva a preferirti Curtis Painter, beh, allora vuol proprio dire che siamo arrivati ai titoli di coda...

Dispiace questa triste parabola di Josh Freeman, soprattutto perché credo che i problemi del ragazzo siano principalmente psicologici e legati al suo carattere evidentemente troppo fragile per reggere a certe pressioni – più che a motivi di natura tecnica - dunque molto più difficili da superare. A questo punto non rimane che chiedersi se Freeman potrà aver ancora un futuro in NFL o se dovrà tristemente ripiegare sulla CFL o su altre leghe minori, se non appendere in maniera definitiva il casco al chiodo.

Qualunque sia il suo futuro, in bocca a lupo a questo ragazzo che nel 2010, alla sua seconda stagione da professionista, aveva "illuso" un po’ tutti sfoderando giocate da campione e guidando i Bucs a tante vittorie con rimonte mozzafiato, lasciando intravedere una "stoffa" da giocatore importante, non certo da rincalzo dei rincalzi, ossia la situazione attuale in cui è sprofondato colui che doveva diventare the next franchise QB... 

Good luck, Josh!

mercoledì 16 aprile 2014

Josh Freeman firma un annuale con i Giants

Il QB Josh Freeman
Ve lo ricordate, Josh Freeman? Credo proprio di sì...

Colui che sarebbe dovuto diventare "the next franchise QB" era reduce da una annata 2013 a dir poco disastrosa: prima la "defenestrazione" messa in atto da Greg Schiano dopo le prime tre partite di regular seeason, accompagnata da una serie infinita di polemiche, e poi il resto della stagione trascorso sulla sideline dei Vikings a fare da riserva a giocatori tutt'altro che fenomenali quali Cassell e Ponder, chiudendo il campionato con una sola partita giocata indossando la maglia di Minnesota...

Ebbene, dopo un anno ininterrotto di cattive notizie ecco per questo giocatore uno spiraglio di luce in fondo al tunnel: Josh Freeman e i New York Giants hanno infatti siglato un accordo annuale, e nel 2014 Josh sarà verosimilmente il backup di Eli Manning, peraltro alle prese in questi giorni con problemi fisici di un certo rilievo.

Dunque, nonostante Freeman avesse disputato proprio contro i Giants la sua unica (nonché pessima) partita con i colori dei Vikings, coach Tom Coughlin ha voluto dare una possibilità a questo QB ancora giovane e dalle potenzialità tanto notevoli quanto sino ad ora inespresse, a parte quell'illusoria stagione 2010, il secondo anno di Josh tra i PRO, in cui un po' tutti ci eravamo illusi che i Bucs avessero finalmente trovato il prossimo "QB franchigia"...

Come si diceva, i problemi di Manning alla caviglia potrebbero aprire a Freeman insperati spiragli e chissà che (finalmente) il ragazzo da Kansas State non sfrutti nel migliore dei modi questa grande occasione, tirando fuori quel carattere, quella grinta e quella cattiveria (perché sulle doti tecniche non c'è molto da discutere) la cui quasi totale assenza gli hanno sinora precluso di ritagliarsi in NFL un ruolo da protagonista.

In bocca al lupo, Josh!

lunedì 7 ottobre 2013

Josh Freeman firma un annuale con Minnesota!

Josh Freeman
Stando a quanto riportato da NFL.com, Josh Freeman avrebbe trovato una nuova squadra: si tratta dei Minnesota Vikings, con i quali Josh si accinge a firmare un accordo - per circa tre milioni di dollari - fino al termine della attuale stagione. Sembrava che il giocatore potesse accasarsi a Buffalo o ad Oakland, invece, un po' a sorpresa, ecco arrivare la notizia dell'accordo con Minnesota.

Probabile che la scelta sia dipesa dal fatto che Freeman abbia ricevuto dai Vikings la garanzia di giocare da starter, e dunque è probabile che molto, molto presto torneremo a vedere Josh in campo, e farà un effetto un po' strano vederlo con una casacca diversa da quella red and pewter...

"Freeman saga", il punto di vista di Roy Cummings

L'ex QB dei Bucs, Josh Freeman
Chi è Roy Cummings? Si tratta di uno dei principali “sportswriter” del Tampa Tribune, uno dei due quotidiani (insieme al Tampa Bay Times) della zona di Tampa Bay.  Ieri, sul Tribune, è apparso un articolo a firma di Cummings, in cui il giornalista analizza nel dettaglio la “Freeman saga", cercando di spiegare i motivi per cui il ragazzo dovrebbe solo rimproverare se stesso, se le cose sono finite nel modo che sappiamo, "assolvendo" di fatto la società che ha agito – a dire di Cummings – nell’unico modo possibile.

Riporto sul blog il punto di vista di vista di Cummings non tanto perché lo condivida, quanto perché a fronte di tante voci scettiche circa l’operato del coaching staff ed in particolare di Greg Schiano, Cummings è forse il primo autorevole giornalista "locale", ossia che conosce meglio la realtà dei Bucs proprio per frequentazione quotidiana dell’ambiente, che cerca di aprire scenari nuovi e si sforza di offrire un punto di vista inedito sui motivi per cui, in un mese, a Tampa sia successo tutto il putiferio terminato con l’allontanamento del giocatore.

Quello che mi interessa capire, nei limiti del possibile, è cosa sia successo davvero in questa storia che ha cambiato il volto alla nostra squadra, con un’uscita di scena repentina e inattesa di quello che era il giocatore più rappresentativo dei Bucs. Ribadisco che la "Freeman saga" è una orribile telenovela, ma proprio per questo vorrei che si riuscissero a scrivere in maniera definitiva i titoli di coda, e dunque ritorno, per l’ennesima volta, sull’argomento.

Che cosa sostiene Roy Cummings? A suo avviso, fino al famoso episodio della mancata partecipazione di Josh alla foto di squadra, non c’erano problemi particolarmente gravi tra giocatore e head coach. In quella ormai famigerata circostanza della foto mancata, un black-out notturno – racconta Cummings – mise fuori uso la sveglia del giocatore, che non riuscì ad arrivare in tempo all’evento in questione. Quale fu la reazione della società, dopo questo fatto? Nessuna, Schiano decise di non multare il giocatore e, visto che si era trattata di una serie sfortunata di eventi, preferì evitare ogni tipo di sanzione.

Il problema, a detta del giornalista del Tribune, è che un episodio analogo e ancora più grave si verificò la settimana seguente, precisamente il giorno dell’opener contro i New York Jets: in quella occasione Freeman non si presentò al "team breakfast" e arrivò in ritardo al "team bus" che avrebbe accompagnato la squadra allo stadio. Altri due episodi di "negligenza", sottolinea Cummings, ma anche qui Schiano decise di non calcare troppo la mano, multando il giocatore per 4.000 dollari anziché per i 12.000,00 previsti dal regolamento interno per infrazioni di questo tipo, il tutto accompagnato da una raccomandazione "Don’t let it happen again".

Dalla partita contro i Jets in poi, però, Cummings non riporta altri episodi "negativi" o "negligenti" o "di insubordinazione" da parte di Freeman; il giornalista del Tribune sottolinea invece che, dopo l’annuncio del suo panchinamento a favore di Glennon, Freeman non si presentò a due "team mettings", il che gli costò il "declassamento" a terzo QB e il conseguente fatto di essere dichiarato “inactive” per la partita contro i Cardinals. Da qui in avanti Cummings non scende più nel dettaglio, sorvolando su alcuni episodi che forse avrebbero meritato un po’ di attenzione (l’uscita delle notizie relative all’uso di sostanze proibite da parte del giocatore, ad esempio), terminando il suo articolo con queste parole:
"Given all that, it’s hard to imagine any other coach or team handling this situation any differently… Based on all the evidence, however, it seems Freeman did all this to himself."

Premesso che sono certo della buona fede del  giornalista, il suo mi pare un articolo un po’ troppo "schierato" e che poco mi convince sulla assoluta bontà dell’operato da parte della Società. Davvero qualsiasi altro coach avrebbe gestito la cosa come ha fatto Schiano? Sicuri che la colpa sia tutta e sola di un parte, cioè di Freeman?

Mah, sarà che io non sono sicuro di nulla e che mi alimento di dubbi, però più si scava in questa storia e meno si capisce come siano andate le cose. Anche perché Cummings in pratica fa capire come, dall’episodio del "duplice ritardo" prima della partita con i Jets sino al suo panchinamento e alla mancata partecipazione ai "team meetings" a cui avrebbe dovuto partecipare nei panni di backup QB, Freeman si sia comportato in maniera pressoché impeccabile.

Dunque sarebbe stata solo una scelta dettata da ragioni "tecniche" quella di Schiano, così almeno sembra voler sostenere Cummings... Ma se è stato così, allora, si torna al punto di partenza: dopo averlo allenato per un anno intero, Schiano non si era accorto che Josh Freeman era questo tipo di giocatore? Non poteva "liberarsene" in offseason guadagnandoci anche qualcosa, in una eventuale trade? Occorrevano tre partite della nuova stagione (due delle quali perse non a causa di Freeman) per rendersi conto che occorreva un altro QB?

Non so, personalmente l’arringa difensiva di Roy Cummings a favore della Società non mi ha proprio convinto, mi pare un po’ lacunosa e le argomentazioni a sostegno della sua tesi lasciano a desiderare omettendo situazioni che invece avrebbero meritato ben altro rilievo... pur avendone (un po' tutti, credo) le scatole piene di questa storia, sembra quasi impossibile parlare di altro e tornare a discutere di sano football giocato; riusciremo, un giorno si spera non lontano, a scrivere a proposito della "Freeman saga" la parola "FINE"?

giovedì 3 ottobre 2013

I Bucs rilasciano Josh Freeman!

Ciao e buona fortuna, Josh!
Il processo di auto-distruzione dei Tampa Bay Buccaneers procede a passo spedito: quest'oggi è stato ufficialmente rialsciato Josh Freeman, a cui il GM Mark Dominik, sul sito ufficiale, dedica un saluto di ben 2 (ma proprio due di numero!) righe di commiato. Queste:
"We made the decision today to release Josh Freeman. We appreciate his efforts over the past five seasons, but we felt this was in the best interests of both Josh and the Buccaneers."

Se doveva essere questo il saluto ufficiale al giocatore più importante dei Bucs degli ultimi cinque anni - perché questo è stato Josh, al di là di ogni giudizio tecnico - il buon Dominik avrebbe fatto decisamente meglio a tacere. Ma davvero non si vergogna mai nessuno a One Buc Place?!  E mi riferisco a chi occupa posti di primissimo piano a livello di guida tecnica e dirigenziale, ovviamente...

Assordante, quanto facilmente prevedibile, il silenzio da parte di HC e Proprietà, mentre mi piacerebbe sentire qualche parola da parte dei suoi ex compagni di squadra, magari proprio da parte di quei ricevitori (Jackson, Williams, ecc.) autori, ad esempio, di ripetuti "drop" nella partita di Foxboro, quella che di fatto è costata il posto a Josh, e che mi sono sembrati particolarmente taciturni, negli ultimi giorni.... anche se capisco che non sia facile parlare apertamente, visto che a Tampa è in vigore un regime dittatoriale (ma da repubblica delle banane, mica una roba seria...!) in cui viene addirittura filmato e passato al microscopio il comportamento tenuto dai giocatori sulla sideline nel corso delle partite, e con questo ho detto tutto...

Io non sono mai stato un "ultrà" di Freeman, nè un suo grande estimatore, sebbene dopo la sua seconda stagione tra i PRO - quel 2010 terminato con un record di 10-6 e con i Bucs fuori per un soffio dai playoff - mi fossi illuso che questo ragazzo potesse davvero avere la stoffa del Campione e che Raheem Morris ci avesse visto giusto, nel definirlo "The next franchise QB". Ma il modo in cui Josh è stato trattato in questi ultimi giorni, da quando Schiano e la Società hanno deciso di scaricarlo, credo si possa definire utilizzando una sola parola: ignobile.

L'errore più grande, comunque, risale alla scorsa offseason; se Schiano e Dominik avevano deciso che Freeman non era in grado di guidare la squadra a risultati importanti, avrebbero dovuto cercare di scambiarlo quando il ragazzo, sul mercato, aveva ancora un notevole valore. Accantonarlo dopo le prime tre partite del 2013, in cui se i Bucs hanno perso non è certo solo per colpa di Freeman (che dire, allora, delle enormi responsabilità del coaching staff, quelle davvero macroscopiche, per i terribili risultati di questo avvio di 2013?) è un errore gravissimo e imperdonabile, a questi livelli. Che peraltro si aggiunge ai "regalissimi" di Talib e Blount ai Patriots, in cambio di un piatto di lenticchie...

E comunque sia, anche decidendo di affidare la squadra a Glennon (per puntare alla first pick overall del 2014, presumo...), trovo inaccettabili le modalità con cui, giorno dopo giorno, si è volutamente da parte di Capo Allenatore e Società gettato fango e discredito su Freeman, facendolo passare per elemento di disturbo, utilizzatore di sostanze proibite, persona non gradita al punto da non fargli assistere dalla sideline alla partita con i Cardinals e di non fargli prendere parte alle riunioni tecniche con la squadra.

Non ho alcuna intenzione di "beatificare" Freeman, ma ribadisco che se in questa orribile telenovela che per fortuna oggi, con il rilascio di Josh, è terminata in maniera definitiva, c'è qualcuno che può continuare ad andare in giro a testa alta, beh, a mio avviso è proprio lui, il QB #5.

Un grosso in bocca al lupo a questo ragazzo, dai mezzi fisici incredibili quanto, forse, dal carattere un po' troppo fragile, e che spero sia in grado di riprendersi da un "trauma" pesante come questo. Essere "criminalizzato" e trattato come un "appestato" in maniera così gratuita credo siano cose che facciano molto, decisamente molto più male di un sack ben assestato dal migliore dei Defensive End...

Ciao e buona fortuna, Josh... con la speranza e l'augurio di rivederlo quanto prima, da protagonista, su un campo da football. E comunque, cercando di sdrammatizzare un po', adesso possiamo dirlo ufficialmente: nemmeno questa volta quel "simpaticone" di Raheem Morris ci aveva azzeccato, profetizzando a Freeman una carriera stellare in maglia Bucs...!

Uomini contro: Greg Schiano vs Josh Freeman

Josh Freeman e Greg Schiano
Dove eravamo rimasti nella (tristissima) telenovela che da un  paio di settimane sta tenendo banco a One Buc Place? Ah sì, al fatto che nella partita con i Cardinals a Freeman era stato "vietato" di assistere al match dalla sideline, non si sa bene per quale motivo...

E poi, il giorno dopo, erano uscite storie poco simpatiche, e che violavano pesantemente la privacy di Freeman, circa la possibile assunzione da parte del giocatore di sostanze proibite, con successiva dichiarazione ufficiale da parte di Josh per mezzo del suo agente, per riportare chiarezza sull'intera vicenda.

Ma non è finita qui, e la "saga" necessita di ulteriori aggiornamenti. Martedì mattina Josh Freeman si è presentato puntuale al meeting tra giocatori e CS, ma è stato praticamente "placcato" dal GM Dominik, che gli ha impedito di entrare in sala riunioni dicendogli che non era prevista la sua partecipazione e che Schiano gli avrebbe parlato in seguito, ma in forma privata...

Presumo che nel dialogo tra i due Schiano abbia detto al giocatore quello che poi ha dichiarato ai media, e cioè che non è lui la "gola profonda" che ha fatto trapelare le notizie secondo cui Freeman sarebbe nella "fase 1" del programma che l'NFL prevede per i giocatori che fanno uso di sostanze proibite.

A questo proposito, va segnalato anche l'intervento del boss della Associazione Giocatori (la NFLPA), DeMaurice Smith, che ha espresso grande preoccupazione circa il fatto che notizie così private e personali riguardanti Freeman siano state - in un modo o nell'altro - fatte uscire da One Buc Place, auspicando una indagine congiunta tra NFLPA e NFL per fare chiarezza sull'intera vicenda.

Schiano, come detto, ha più volte negato ogni suo coinvolgimento in questa brutta storia, e a precisa domanda se fosse lui la fonte , ha replicato con un eloquente "absolutely not"... quasi risentendosi per le velate accuse che gli erano piovute addosso. Così Schiano, dal Tampa Bay Times::
"Certainly, that's not what you want to happen at all," Schiano said. "But alluding to the accusations, I don't appreciate that, either, when someone is accused of something that's not true. At the end of the day, it's not a good thing and we need to just keep moving forward. We're beyond it."

E su quale sia adesso il rapporto tra i due, Schiano ha replicato con frasi di circostanza, talmente "false" che poteva anche risparmiarsele:
"I understand the business end of the NFL and I believe he does as well," Schiano said. "I can't speak for him. It's not uncomfortable for me and I don't believe it is for him with our own relationship."

Dal fronte dei giocatori, intanto, arriva la voce di Donald Penn, tra i pochi a spendere parole in sostegno di Josh Freeman. Intervistato da "NFL Radio", ecco cosa ha detto Penn a proposito del QB #5:
“It’s just real tough. You know, I feel bad for Josh being put in this situation,” Penn said. “You know, the stuff that came out yesterday [regarding Freeman's ADHD medicine being monitored in NFL substance-abuse program]and stuff like that, it’s like they’re really trying to bring him down and Josh is a great guy. I mean Josh is a very humble spirit. He’s a very good guy. He’s a very good person and he really cares about him teammates and he cares about his team. I know it’s killing him what’s going on.”

Penn inoltre sottolinea come Josh stia cercando di dare una mano al rookie Glennon, nonostante colui che si sperava potesse diventare "The next franchise QB"  stia vivendo un momento davvero non facile:
“He’s still trying to help Mike out. That’s the kind of guy Josh is and, you know, people don’t see even that side of him because they just hear all the outside stuff. He’s still in Mike’s ear trying to help Mike’s out, you know He’s still in my ear and all the other teammates ears. And it’s not negative at all. It’s nothing negative. Josh has not said one negative thing since all this happened and I talk to Josh all the time. It’s just a tough time right now. We’re getting through it. We’re sticking together.”

Ci sono poi alcune righe di Andrew Brandt, tratte da MMQB.SI.com  sulla situazione e sull'aria che si respira nello spogliatoio dei Bucs e che, se non smentite, sarebbero decisamente inquietanti:
In speaking with agents of several Bucs players recently, I have sensed a common theme: There is an atmosphere of fear and distrust under the current regime in Tampa. Players have told their agents about coaches roaming through the locker room (typically the players’ sanctuary away from coaches) and staff videotaping players on the sidelines during losses to single out players laughing or horsing around. The players also speak to the influx of multiple Rutgers players from Schiano’s past and the use of the phrase “Schiano Men,” a term that clearly does not apply to Freeman.

Freeman may be the next player shipped out by Schiano, joining a list that includes Aqib Talib, Dezmon Briscoe, LeGarrette Blount and Kellen Winslow, Jr., as well as this week’s casualties Ahmad Black and Kevin Ogletree. There appears to be a pattern of players, despite their talents, ending up on the wrong side of the coaching staff, with directives from Schiano to general manager Mark Dominik to remove them from the roster.


Addirittura vengono filmati i giocatori sulla sideline, per "analizzarne" il comportamento, e per sanzionare chi tiene un atteggiamento non consono? Però, che bell'ambientino che deve essere lo spogliatoio dei Bucs...! Mi pare si sia superato anche il limite del ridicolo, eh.. e poi i "colpevoli" sorpresi a sghignazzare mentre i Bucs perdono, che punizioni subiscono, vengono frustati nello spogliatoio...?! Mah...!

Infine, Jim Trotter di SI.com segnala che Freeman nell'ultimo mese è stato multato almeno due volte, per un totale di 31mila dollari. Le ragioni delle multe? "Conduct detrimental", in pratica Freeman avrebbe tenuto un comportamento dannoso per la squadra, e nella multa rientrerebbe anche la famosa intervista non autorizzata concessa dal giocatore ad ESPN.

A questo punto, per il bene in primis di Freeman stesso, auguro a Josh di cambiare aria il prima possibile. Credo si troverebbe meglio, e respirerebbe sicuramente un clima più sano, in qualsiasi delle altre 31 squadre NFL. Mala tempora currunt, per i nostri amati Bucanieri...

martedì 1 ottobre 2013

Josh Freeman e l'uso di sostanze proibite...

Josh Freeman
Davvero un periodo nerissimo per Josh Freeman. Dopo avere perso il posto in squadra, sono arrivate ieri alcune indiscrezioni da parte della ESPN stando alle quali Freeman sarebbe in qualche modo sotto osservazione da parte della NFL per uso di sostanze proibite.

Tramite il suo agente, Josh Freeman ha rilasciato una lunga dichiarazione in proposito, affermando di essere affetto da ADHD, sindrome da deficit di attenzione, e di essere autorizzato ad assumere sostanze altrimenti vietate sebbene oltre un anno fa abbia preso un medicinale diverso da quello consentito, ma comunicando prontamente alla NFL questo, chiamiamolo, "errore".... inoltre, il giocatore afferma di avere superato molti test nell'ambito del programma dell'NFL contro l'utilizzo di sostanza vietate e di non trovarsi in pratica a rischio di sospensione.

Di seguito, tratta da ProFootballTalk, la dichiarazione completa di Freeman.

"Let me be very clear. I have NEVER tested positive for any illegal drugs or related substances. Further, I have agreed to take, and have PASSED 46 NFL-regulated drug tests over the last year and a half.

Since the confidentiality of my medical status has been publicly violated, I am choosing to address this matter so that grossly erroneous assumptions about me do not persist.  Like millions of Americans, I have ADHD and I have been prescribed and permitted to take medication to treat this condition for the entirety of my NFL career.  Well over a year ago, I took a different medication for the same condition (Ritalin rather than Adderall) , and to assure everyone that the error was a one-time mistake, I agreed to be voluntarily tested in the “NFL Program”.  Since that time, I have taken and passed all 46 drug tests I’ve been given, which test for every drug and banned substance imaginable. I agreed to allow such testing to be done at my workplace (team facility) because I spend all of my time there and I have nothing whatsoever to hide or be embarrassed about.

Unfortunately, it appears that some people who may have noticed the testing at my workplace have made hurtful and incorrect assumptions and chosen to disseminate inaccurate and very disturbing information. It is a shame that when times have gotten tough, people have chosen to attack the character of others, rather than supporting each other. I remain dedicated and focused to being the best quarterback I can be and to help a team win a championship."

Che ci sia tutto questo dietro al "clamoroso" (nei modi, soprattutto) panchinamento di Freeman da parte di Schiano? Speriamo che la situazione si chiarisca in maniera definitiva nelle prossime ore, e rimaniamo in attesa di vedere come si evolverà quest'altra, ennesima, storia non particolarmente edificante che sta venendo fuori da One Buc Place...

sabato 28 settembre 2013

Josh Freeman retrocesso a terzo QB?

Josh Freeman e Greg Schiano
Adesso però mi sembra che si stia un po' esagerando, eh... l'ultima novità da Guantanamo, pardon, da One Buc Place sarebbe questa: Josh Freeman, molto probabilmente, è da considerarsi adesso il QB n.3 dei Bucs, dietro al titolare Mike Glennon ed alla sua riserva principale, che ora sarebbe da ritenersi Dan Orlovski.

Le ragioni di tutto ciò? Alla base di questa decisione pare ci sia stata un'intervista non autorizzata che Josh Freeman ha rilasciato a ESPN ed in cui si discute del suo panchinamento e della sua eventuale trade. Intervista in cui Freeman tra l'altro non dice niente di eclatante, se non ipotizzare appunto una sua eventuale partenza da Tampa.

A precisa domanda circa la "disattivazione" di Josh per il match vs Arizona, Schiano ha risposto così:
"Ninety minutes before the game, I'm going to name who our 46 active players are, the guys who are up and we're going to play".
Il fatto che l'HC non abbia negato tale ipotesi, fa ovviamente pensare che sia qualcosa di più di una semplice possibilità il fatto di vedere Freeman in borghese sulla sideline, domenica pomeriggio...

Voglio dire... ma è davvero una cosa talmente grave, quella commessa da Freeman, al punto da legittimare da parte dell'HC una reazione di questo tipo? Ok, ha rilasciato un'intervista senza prima dirlo alla società, e se il regolamento interno della squadra vieta simili ipotesi gli si faccia una multa (anche salata), ma infliggere a Freeman una ennesima "umiliazione" quale la retrocessione a terzo QB, cioè quello che la domenica va a finire nella lista degli "inactive players" e nemmeno si cambia, mi pare davvero troppo...

Spero che da qui a domenica Schiano ci ripensi ed eviti di "degradare" Freeman a terzo QB, sarebbe l'ennesima decisione sbagliata e priva di logica da parte dell'attuale CS, utile solo a rinfocolare inutili e dannose polemiche e a peggiorare ulteriormente il clima, già pessimo, intorno alla squadra...

Incredibile, comunque, la parabola discendente di "the next franchise QB" nell'arco di una sola settimana: lunedì Josh è stato confermato QB starter, mercoledì è diventato il backup di Glennon, e venerdì è stato in pratica retrocesso a terzo quarterback.... continuando di questo passo, la settimana prossima Schiano lo spedirebbe, se fosse possibile, ad allenarsi con la practice squad...!

E' ormai evidente come tra Head Coach ed ex QB starter - due persone dai caratteri agli antipodi - la sopportazione reciproca si sia esaurita, ma infierire in questo modo sarebbe, come dire, una cosa sciocca ed inutile. Anche perché, mettiamo il caso che Glennon non ingrani o che si faccia male o che non si dimostri all'altezza del compito... in questa ipotesi che cosa faremmo, si andrebbe a chiudere la stagione con Dan Orlovski?!

Beh, potrebbe anche essere un'idea, se l'obiettivo in casa Bucs è diventato quello di scegliere con la first pick overall nel prossimo draft...!

In chiusura, qualche aggiornamento dall'infermeria: purtroppo il TE Tom Crabtree non giocherà domenica, così come "out" sono stati dichiarati anche il DT Derek Landri e il T Gabe Carimi. A proposito di quest'ultimo, in conferenza stampa Schiano ha detto che il ragazzo ha problemi di salute di una certa gravità; non dovrebbe trattarsi di un infortunio collegato al football, anche se stando a quanto ha riferito l'HC, che più di tanto per motivi di privacy non è sceso nei dettagli, Carimi non sarebbe alle prese con l'MRSA, il virus che a inizio stagione aveva colpito due giocatori della squadra, Tynes e Nicks. Infine, entrambi i WR, sia Mike Williams che Vincent Jackson, sono considerati "questionable". Si deciderà domenica circa il  loro impiego, e se i due non ce la faranno a scendere in campo, affrontare la partita contro Arizona non solo senza TE ma anche senza WR, significherebbe mandare l'esordiente assoluto Glennon incontro a un disastro annunciato, a meno di improbabili miracoli...!

giovedì 26 settembre 2013

Trade in vista per Josh Freeman?

Goodbye and good luck, Josh...
Tutto confermato, dunque: contro Arizona il QB starter dei Bucs sarà il rookie Mike Glennon, mentre per Josh Freeman ci sarà spazio solo sulla sideline...

Mossa giusta da parte di Schiano? In fondo i Bucs con Freeman QB starter hanno perso 8 delle ultime 9 partite, nessun QB nell'intera NFL ha lanciato più intercetti di Freeman dal 2011 a oggi (42) e nelle ultime sei partite il buon Josh a fronte di 4 TD ha fatto registrare ben 12 INT...

Oppure decisione sbagliata, che non solo non consentirà a Tampa Bay di uscire dal tunnel ma che servirà solo a bruciare il rookie da NC State, gettato nella mischia come mossa della disperazione da parte di un CS in evidente stato di difficoltà e che ormai non sa più che pesci pigliare?

A mio avviso il punto non è tanto la decisione di panchinare Freeman, quanto di farlo adesso, dopo solo tre partite di campionato e dopo avere ribadito fino a lunedì pomeriggio che si andava avanti con Josh, senza nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di una sua sostituzione...

Se credi in Freeman, non lo togli dopo tre match opachi finché si vuole ma in cui la "L" non è arrivata per colpe specifiche del QB. Non è stato lui a commettere quel fallo stupidissimo su Geno Smith a New York che ci è costato la vittoria contro i Jets, nè è stato lui a sbagliare il calcio contro New Orleans (premesso che in quel caso era sbagliata proprio la decisione di andare al calcio, dunque semmai la responsabilità della sconfitta con i Saints è ascrivibile in buona parte allo stesso CS). Certo, Freeman contro New England aveva giocato sottotono, ma anche in questo caso non è stata colpa sua se Vincent Jackson ha disputato (peraltro droppando un  po' troppi palloni) solo mezza partita uscendo poi per infortunio, e soprattutto se ad essere schierato da TE, e a droppare un TD già confezionato, c'era Timothy Wright (da Rutgers), un TE improvvisato che al college giocava da WR...

E se invece in Freeman non ci credi, non aspetti ugualmente tre partite di campionato per panchinarlo, ma cerchi di tradarlo durante l'offseason, quando il ragazzo ha ancora un certo valore sul mercato. Adesso i Bucs cercheranno di scambiarlo prima della deadline, ma cosa mai potranno ottenere, se non una late round pick, ossia una scelta sostanzialmente inutile al quinto giro, se non addirittura al sesto?

In conclusione: può anche starci la decisione di non affidarsi a Freeman, ma - e lo sottolineo - non ora e non in questo modo. Schiano mi è sembrato completamente fuori tempo nel prendere una decisione che, se si voleva fare, andava fatta lo scorso mese di marzo, non a fine settembre.

Anche il GM Dominik, comunque, ha scaricato Freeman appoggiando in pieno la decisione di Schiano. Queste le parole del GM dei Bucs, rilasciate a a USA Today:
“The main thing for us was the performance of the team the last nine games was 1-8 and that’s tough,” Dominik told USA TODAY Sports Wednesday. “He hasn’t played well. That’s a part of it. If you don’t have a quarterback in this league, you don’t have a shot. We felt like we’d seen enough of what we needed to see.”

Vorrei ribadire inoltre quella che potrebbe essere la conseguenza più rilevante di tutte, circa la decisione di Schiano: cioè quella di rischiare grosso sulla pelle di Mike Glennon, il rookie gettato allo sbaraglio in una situazione che peggiore non potrebbe essere, con una squadra allo sbando e un CS con pochissime idee e quelle poche decisamente confuse... speriamo che il lungagnone da NC State esca integro sia fisicamente che psicologicamente, dal match contro Arizona. Un grosso in bocca al lupo a Mike, ne avrà bisogno...

E comunque cambiare QB non è proprio come cambiare un giocatore qualsiasi, eh... voglio dire, il QB è - di gran lunga - il giocatore più importante di un team, l'uomo-chiave, quello che nove volte su dieci ti fa vincere (o perdere) le partite... gestire in questo modo così maldestro e improvvisato il ruolo più delicato della squadra mi sembra dimostri una cosa: e cioè come "Schiano" e "Head Coach NFL" siano due concetti ancora molto, ma molto distanti tra loro... e non escludo che siano concetti "paralleli", ossia destinati a non incontrarsi mai...

mercoledì 25 settembre 2013

Schefter: "Freeman panchinato, Glennon titolare"

Il QB Mike Glennon
Adam Schefter è un NFL insider di ESPN, che solitamente non scrive sciocchezze, o quantomeno le sue fonti sono quasi sempre davvero bene informate. Ebbene, stando ad un tweet di Schefter, Greg Schiano avrebbe deciso di panchinare Josh Freeman e di promuovere nel ruolo di QB starter, sin dal match di domenica contro gli Arizona Cardinals, il rookie Mike Glennon.

Boooom......!

Beh, la notizia mi pare abbastanza clamorosa, anche perché nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni scorsi l'HC aveva pubblicamente detto che sarebbe andato avanti con Freeman e che era Josh il QB titolare della squadra.

La decisione, abbastanza improvvisa, di panchinare Freeman dopo tre partite (giocate molto male dall'intera squadra per quanto, senza alcune follie nell'ultimo minuto delle prime due partite - follie con cui Freeman non c'entra nulla - il record poteva benissimo essere di 2-1) la dice lunga sulla fiducia che Schiano aveva sul suo QB...

Se il tweet di Schefter troverà conferma, e se davvero da qui a fine anno sarà Mike Glennon il QB starter, mi chiedo per quale motivo Schiano non abbia cercato di risolvere nel corso dell'offseason la questione Freeman... tanto valeva cercare una "trade", se non c'era fiducia in lui, perché non credo siano bastate le prime tre partite del 2013, per quanto giocate male, a far cambiare idea a Schiano circa il suo QB.

Sono curioso di vedere quali sviluppi avrà questa decisione, evidentemente l'HC deve sentirsi proprio con l'acqua alla gola (e ovviamente senza più la minima fiducia in Freeman) per mettere - in fondo - anche il suo futuro professionale, oltre che quello del team, nelle mani di un QB rookie...

A botta calda, mi pare che gettare nella mischia Glennon adesso, in questo preciso momento in cui l'intera squadra sembra precipitata nel caos totale, sia il modo migliore per "bruciare" il rookie da NC State... lo dico come una battuta, ma andare adesso con Glernnon sembra un'ottima mossa per puntare ad una cosa sola: la first pick overall del prossimo draft...!

lunedì 23 settembre 2013

Ricominciare da 0-3... sveglia ragazzi!

Schiano e Freeman: c'eravamo tanto amati...
Allora, tanto per venire subito al punto, le cose stanno così: la stagione è iniziata che peggio non si poteva, e i Tampa Bay Buccaneers si ritrovano con un record di 0-3, con una stagione pesantemente compromessa sebbene al termine del'annata manchi ancora un'enormità (13 partite!), e con uno spogliatoio a pezzi in cui i rapporti tra capo allenatore da un lato e quarterback e giocatori importanti dall'altro (Darrelle Revis, Dashon Goldson...) è praticamente inesistente, se non siamo già arrivati ai ferri corti.

Certo, potrebbe anche andare peggio, ad esempio potrebbe piovere: attenzione però, perché di solito quando a Tampa piove sono tempeste tropicali...! ;-)

Battute a parte, credo si debba e si possa fare solo una cosa, stando così le cose: e cioè un confronto a muso duro tra le parti in conflitto, per cercare di tirarsi fuori dalle sabbie mobili. A meno che non si individui qualcuno come "capro espiatorio" (Schiano, Freeman, Sullivan, Dominik, fate voi...) e si decida che estirpato il male tutto quanto torni, magicamente, a funzionare...

Allo stato attuale delle cose, forse la cosa più utile da fare sarebbe quella di "resettare" tutto e ripartire da zero (anzi, da 0-3...!), chiedendo ai protagonisti - giocatori, staff tecnico, front office... tutti - di fare un passo indietro, e di anteporre il bene della squadra ai propri problemi e malumori personali; perché quello che conta è solo una cosa, invertire la rotta, e in una situazione come quella attuale, di tutti contro tutti, si può andare solo in una direzione: a picco, inanellando una pessima figura dietro l'altra.

Nel leggere i forum americani, in questi giorni, resto un po' perplesso nel leggere le granitiche certezze di molti supporters d'oltreoceano che - come dicevo - identificano ora nell'uno (Schiano) ora nell'altro (Freeman) il Male Assoluto.

Mi lasciano perplesso perchè la crisi totale in cui è scivolata Tampa Bay credo dipenda da un insieme di cose, non tanto da un singolo problema specifico e facilmente individuabile, e perché di situazioni e di cose da migliorare e correggere ce ne sono davvero tante, e coinvolgono a mio modo di vedere le cose un po' tutti i protagonisti... ecco qualche esempio.

Greg Schiano: il buon Greg non ha ancora capito una cosa (il che è abbastanza grave, ad oltre un anno e mezzo dal suo insediamento come HC dei Bucs): non è più a Rutgers, dove da indiscusso padre-padrone poteva anche decidere il colore delle mutande che i giocatori dovevano indossare... qui siamo tra i PRO, dove - tanto per dirne una - se una squadra nei secondi finali è sotto nel punteggio e il QB avversario si inginocchia non lo si aggredisce per cercare di strappargli il possesso del pallone... in NFL non funziona così, ci sono altri codici e altre regole da rispettare rispetto all'universo NCAA, e in questo coach Schaino dimostra di avere quello che a mio avviso è un difetto tipico, quasi connaturato, della mentalità americana: l'assenza pressoché totale di elasticità mentale... e invece no, non ci si può approcciare a un giocatore professionista, a un veterano di mille battaglie, come fosse un ragazzino appena uscito dalla high-school. Se Schiano capirà questo concetto base, bene, altrimenti la sua vita in NFL, non solo a Tampa ma proprio tra i PRO, avrà una durata molto, molto breve, quantificabile in mesi più che in anni...

Chiarito questo aspetto, poi possiamo anche discutere delle scelte tecniche, e ad esempio di come sono utilizzati (male, spesso) i giocatori che abbiamo a roster, che poi così scarsi non sono. Per dirne una, se a Doug Martin, come è accaduto ieri a Foxboro, si chiede anche di fare il WR oltre che il RB, vuol dire che anche da un punto di vista strettamente tecnico la lucidità mentale del nostro staff tecnico inizia a perdere qualche colpo. Per non parlare di come è stata gestita la situazione a livello di TE, dove adesso ci tocca far giocare un rookie da Rutgers (ma va!) che tra l'altro ai tempi del college giocava da WR....!

Ad ogni modo, se non c'è il giusto feeling e la necessaria unità di intenti tra giocatori e allenatori, a chiamare i giochi offensivi possiamo anche metterci il redivivo Bill Walsh, tanto per citare una delle menti più brillanti di ogni epoca del football offensivo, ma se poi vengono eseguiti senza la necessaria convinzione, anche i giochi migliori e ben studiati daranno risultati pessimi....

La cosa (a suo modo) buffa è che Schiano, soprattutto nei primi tempi, "martellava" parecchio con concetti quali unità di intenti, cosesione del gruppo, e così via... belle parole rimaste però solo sulla carta, se poi in concreto lo spogliatoio dei Bucs risulta più esplosivo di una polveriera...

Delle ultime nove partite disputate, i Bucs ne hanno perse otto. Fossi in Schiano, io qualche domanda inizierei a farmela, e cercherei anche di trovare delle risposte soddisfacenti, se volessi continuare a fare il Capo Allenatore in NFL...

Josh Freeman: Fatico a capire le difese a spada tratta, così come glia attacchi a testa bassa, nei confronti del nostro QB. E' così difficile cercare di dare un giudizio di questo giocatore in maniera obiettiva, senza farsi prendere la mano da simpatie o antipatie personali!?

Cercando di valutarlo in maniera onesta (e dopo quasi cinque anni di NFL, non dovrebbe essere poi una cosa impossibile) credo si possa affermare che Josh sia - potenzialmente - un ottimo elemento, a cui non manca nulla per essere un QB tra i più importanti della lega: ha un fisico notevolissimo, un braccio potente, una discreta precisione, è fisicamente integro nè ha mai subito infortuni gravi in carriera, ed in fondo ha solo 25 anni, però.... ecco, c'è un grande "però", a mio avviso: Freeman non è un leader, non è un trascinatore e non si era mai visto che a un QB i compagni decidano dopo tre anni di togliere i gradi  di "Capitano" (e fatico a credere che ci sia un complotto di Schiano dietro alla delegittimazione di Josh da parte dei suoi stessi compagni di squadra).

Temo che a questo grave limite di Josh (una certa "apallicità", mancanza di grinta, il non essere un "fighter", scarsa leadership... chiamatelo come preferite, il concetto è quello) sia difficile trovare un rimedio. E anche il modo così "soft" e "dimesso" con cui Freeman ha iniziato quella che per lui dovrebbe essere invece la stagione più importante della carriera, quella in cui a febbraio si ritroverà senza contratto, qualche dubbio sulla solidità caratteriale del #5 lo fa venire.

Vederlo solo soletto seduto sula sideline mentre in campo gioca la difesa, con lo sguardo vagamente perso nel vuoto, ecco, questa è l'immagine di Freeman che più mi preoccupa. Preferirei che prendesse a calci il boccione del gatorade o che a limite si azzuffasse con allenatore o compagni, piuttosto che vederlo così, impotente, seduto come fosse un pensionato ai giardini pubblici, con lo sguardo fisso, quasi preferisse essere ovunque tranne che a giocare a football...

Dove è finito il ragazzino che al secondo anno di carriera, nel 2010, guidava con una grandissima faccia tosta i Bucs a un record di 10-6 e ad un passo dai playoff, espugnando - con rimonte all'ultimo secondo - i campi di Cincinnati, Minnesota, Washington, New Orleans, guidando i Bucs a uno storico 21-0 a San Francisco, ammutolendo uno stadio mitico dell'NFL come il Candlestick Park ?

No, non dipendeva - non solo, comunque - dalla scarsa forza degli avversari, visto che poi negli anni seguenti ci avrebbero allegramente presi a legnate tutti quanti (Jaguars compresi!); purtroppo da quella stagione in avanti Freeman non ha più trovato quella capacità di caricarsi  la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà, di dare il meglio di sè nei minuti cruciali del match, e di guidare i propri compagni verso la W, entrando invece in una spirale negativa da cui l'uscita appare, ad oggi, ancora lontana.

Non so se Freeman abbia più bisogno di uno psicologo che di un coach, quel che è certo è che per uscire dagli attuali bassifondi occorre il miglior Freeman. A Schiano il compito - per niente facile - di recuperare il ragazzo; pensare di risollevare la baracca buttando nelal msichia il rookie Glennon sarebbe solo, a mio avviso, il modo migliore per bruciare anche il rookie da NC State...    

I veterani scontenti (Revis & Goldson): Ecco, poi ci sono quelli che ci fanno la figura peggiore, a mio avviso. Arrivati a Tampa come free agents, ricoperti di vagonate di milioni di dollari, adesso si legge che sarebbero scontenti dei metodi da sergente di ferro di Schiano, che a Tampa si lavora troppo e troppo duramente, e che a loro questi metodi di lavoro non sono per nulla graditi.

Ora, informarsi meglio su che tipo di alleantore sia Schiano, prima di accettare di venire a Tampa era forse una cattiva idea? Ah, di fronte a tanti zeri, è prevalsa la voglia di firmare il contrattone, capisco, rimandando i capricci a stagione iniziata...

Insomma, se Revis e Goldson (e chiunque altro) ha problemi con Schiano e con i suoi metodi da "marines" farebbe bene a confrontarsi a muso duro con il coach, e non  - come sta accadendo da troppo tempo - a far giungere la soffiata al giornalista di fiducia, che poi la divulga via-twitter, con il conseguente risultato di creare il caso, di destabilizzare un ambiente già in difficoltà e - in sintesi - di contribuire a mandare tutto quanto in malora...


Oh, poi magari non c'ho capito niente e basterebbe - dico a caso - licenziare Sulilvan per cambiare le cose e ritrovarsi con un team competitivo e vincente... purtroppo, in tanti anni, ne ho viste parecchie di situazioni come questa, e la soluzione più facile (e cosa ci sarebbe di più semplice di sostituire quello che chiama i giochi offensivi?) raramente è quella più utile. Per risolvere un problema occorre andare alla radice dello stesso, e in casa Bucs i malesseri mi sembrano troppi e troppo assortiti, perché la panacea possa essere la testa di un offensive coordinator...

Bene, scusate il lungo sproloquio, ma vedere che in quella che doveva essere la stagione in cui i Bucs avrebbero finalmente ricoperto un ruolo da protagonisti non c'è proprio nulla che funzioni, senza che peraltro ci sia il minimo spiraglio che faccia sperare ad un'inversione di rotta, mi rende più logorroico del solito...! ;-)

E almeno con i Cardinals, cerchiamo di portarla a casa una W! Anche perché dopo Arizona ci aspettano nell'ordine, Philadelphia, Atlanta, Carolina, Seattle, Miami e ancora Atlanta... SVEGLIA, RAGAZZI, o è un attimo che ci ritroviamo qui a commentare un gustosissimo 0-10...!

Mica gli si chiede di vincere il Super Bowl, ma almeno di onorare i nostri colori e la nostra maglia sì, cribbio, su questo non transigo...! ;-)

venerdì 13 settembre 2013

Ma che sta succedendo a Josh Freeman?

In questi giorni  sono in giro per gli States e non riesco ad aggiornarmi in maniera approfondita su quello che sta capitando dalle parti di One Buc Place.

Ma da quello che ho letto e sentito non mancano le situazioni controverse e poco chiare, e quasi tutte hanno per protagonista il nostro QB. Il quale ad esempio non e' stato confermato come capitano, e che a un QB vengano tolti i gradi di 'C' e' una situazione direi piu' unica che rara.

Cosi' come poco normale mi pare che Freeman non si presenti per la foto ufficiale dei Buccaneers 2013. Certo che se ai problemi tecnici aggiungiamo anche uno spogliatoio poco compatto, allora siamo a posto: scelta altissima in arrivo, per il prossimo draft...!

Poi leggo di riunioni di giocatori senza il coaching staff, e mi chiedo dove siano finiti i principi su cui Schiano ha sempre detto di fare affidamento: ordine e disciplina, gruppo unito e coeso, e via di questo passo...

E a questo punto credo che domenica contro i Saints siano due gli scenari possibili: o assisteremo a una reazione di orgoglio da parte di Freeman e soci (non dico il miracolissimo di una W, ma comunque un match combattuto), oppure sara' un pomeriggio lungo , lunghissimo, coin i Saints che archivieranno l'incontro entro i primi trenta minuti di gioco...

Ad ogni modo, ho letto che entro giovedi' sono stati venduti l'85% dei biglietti, e dunque si spera che le sedie vuote possano essere un po' meno del solito al RJS... speriamo che i ragazzi di coach Schiano riescano ad uscire quanto prima dalla situazione difficile in cui sono precipitati, e che si possa tornare a parlare di football vincente anziche' delle mille polemiche che hanno Josh Freeman per protagonista principale. Sveglia ragazzi, che la stagione e' appena all'inizio e che tutto e' ancora possibile... c-r-e-d-e-r-c-i...!

mercoledì 21 agosto 2013

Gerald McCoy in difesa di Josh Freeman

Josh Freeman e Gerald McCoy
Il DT Gerald McCoy, giunto ormai al suo quarto anno tra i PRO, è forse l'unica certezza su cui i Bucs possono contare a livello di linea difensiva, e dopo le prime due stagioni con più bassi che alti, il buon Geraldone ha disputato un ottimo 2012, culminato con la convocazione al Pro Bowl.

McCoy è anche uno dei Capitani della squadra, e da bravo leader ha avvertito il momento particolarmente complicato che sta vivendo il giocatore più importante dei Bucs, il QB Josh Freeman. Le prime due partite disputate da Freeman in questa preseason sono state opache, con un Josh apparso svogliato e fuori forma, ancora notevolmente "imballato".

Ma è pur sempre preseason, si dirà... e infatti è solo preseason, nessuno fa drammi o chiede la testa del giocatore, però se "The next franchise QB" si desse una svegliata e già dal match in programma sabato a Miami mostrasse qualche passo in avanti farebbe contenti tutti, mettendo a tacere le inevitabili quanto inutili polemiche relative al suo rendimento che ultimamente stanno divampando dalle parti di Tampa...

McCoy, si diceva, ha intuito il momento difficile del suo QB, non dissimile dai tanti da lui vissuti in prima persona nei suoi primi due anni in NFL, e ieri ha rialsciato queste dichiarazioni:
"I think he's an unfair target,'' McCoy said of Freeman. "He is a franchise quarterback but so what? There's a lot of players on the team. I think one of the reasons I'm so sensitive about it is I got it for two years. They talked bad about me for two years, so I don't take too well to it when they talk about my teammates''. "The way he's taken control,'' McCoy said. "It's just like the way he's taken control of the offense, 'Listen to me. No, we're not doing that we're doing this.' You can hear it out there on the field."

Chi invece con Freeman ci è andato giù pesante è Fran Tarkenton, un QB Hall of Famer dal glorioso passato con Vikings e Giants, che così si è espresso a proposito del #5:
“He plays sometimes at a nice level,’’ Tarkenton said. “I’ve watched him a lot. He just plays God-awful. Josh Freeman has proven to me he can’t play.’’ 

Intermedia (e a mio avviso in larga parte condivisibile) la posizione di Joe Theismann, altro grande QB degli anni '70 e '80, che su Freeman la pensa invece in questo modo:
“I think Josh can play, I believe he can play. I think it’s a very critical year for him, and I’m hoping it becomes a Joe Flacco type story,” Theisman said. “They’re [Bucs] in a division that is as top heavy with New Orleans with Sean Payton back and of course Atlanta. This is not an easy road, but I believe the Tampa Bay Buccaneers of any team in the league have made great strides going forward. It’s a put up or shut up year.
“There is no question that this is an important year [for Freeman]. You have a new coach who’s continuing to evaluate you, and added weapons on the offensive side of the ball. The [quarterback] position is the most dependent position on the field. If you don’t have any talent around you, you’re dead in the water. This is a huge year for him. Huge year.”

McCoy, Tarkenton, Theismann, i tifosi che sui forum americani si dividono in pro e contro il nostro QB... mah, quante chiacchiere inutili! A mio avviso, fino all'8 settembre Freeman può anche lanciare 0/10, non conta nulla. Conterà invece tantissimo a partire dall'opener con i Jets. Quello sarà il momento della verità, e da lì in avanti Freeman dovrà essere consapevole che se nella prossima offseason vuole firmare un contrattone con tanti zeri (a Tampa o dove più gli aggrada) dovrà elevare e di parecchio il suo rendimento. Dopo una positiva annata da rookie e una più che promettente - a tratti esaltante - stagione 2010, negli ultimi due anni Freeman si è un po' "smarrito", travolto nel 2011 dal "caos totale" in cui erano piombati i Bucs con la gestione Morris, e alternando nel 2012 - con un nuovo HC, un nuovo OC, un nuovo QB coach, e dunque con tutte le attenuanti del caso... - buone partite a prestazioni sottotono.

Come ho detto più volte, "continuità" è la parola magica. Non voglio più vedere un Freeman che gioca una partita alla Joe Montana e quella seguente (se non addirittura nel corso dello stesso match) come potrebbe giocarla un Orlovski qualunque.

Freeman ha dalla sua un'età ancora giovane (25 anni) e dunque ampi margini di miglioramento; fisico, tecnica e classe non gli mancano, mentre ho il sospetto che forse il ragazzo difetti un po' in quanto a "cattiveria" e "killer insticnt", e mi piacerebbe vederlo sul terreno di gioco con un po' di sana "belvaggine" in più, per aggredire gli avversari dal primo all'ultimo minuto, rimanendo concentrato al 100% e "sul pezzo" per l'intera durata del match.

Ad ogni modo, il destino di Tampa Bay nella stagione che si appresta ad iniziare sarà inevitabilmente legato a doppio filo con quello del suo QB: questi Bucs nascono e muoiono con Freeman, sarà Josh a doversi metaforicamente caricare i compagni sulle spalle per cercare di guidarli al sogno chiamato play-off. Non è certo a un rookie (Glennon) o a un mestierante per di più dagli evidenti limiti tecnici (Orlovski) che possiamo chiedere il "miracolo", e cioè far giocare i Bucs anche nel mese di gennaio...

domenica 18 agosto 2013

Un inizio di preseason opaco per Josh Freeman

Preseason 2013, Freeman in azione vs Baltimore
La premessa è doverosa: siamo in preseason, le partite che si disputano in questo periodo sono soalmente delle "amichevoli", e quando conteranno davvero le W e le L  sarà (si spera) tutta un'altra storia.

Chiarito ciò, va anche detto che dopo avere visto i Tampa Bay Buccaneers edizione 2013 impegnati nelle prime due partite di preseason, è inevitabile soffermarsi sul giocatore più importante del team, colui che nel corso della stagione dovrà caricarsi la squadra sulle spalle e condurla (si spera) a quante più W possibili, e magari a quei playoff a cui da troppi anni dobbiamo accontentarci di assistere come semplici spettatori anziché disputarli da protagonisti...

Come accade per tutti i titolari importanti, anche il QB #5 ha giocato poco in questa preseason, ma quel poco lo ha giocato anche particolarmente male... non per fare paragoni ingenerosi, ma in fondo era preseason anche per Tom Brady, che (anche con un ginocchio in disordine) nei pochi minuti in cui è rimasto in campo nel match dell'altra sera ha messo insieme una serie di 11 passaggi completati su 12 tentati, per 107 yards e 1 TD, roba da cineteca (e siamo in preseason!).

Ma la di là dell'aspetto puramente tecnico (non ha  molto senso paragonare un futuro Hall of Famer come Brady a un giocatore che ancora deve dimostrate tutto), a mio avviso un campione lo vedi (oltre che dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia...)  anche dal modo in cui sta in campo, e - nel caso specifico - dalla concentrazione e dall'impegno che mette anche in una amichevole prestagionale.

Brady, con un ginocchio semi-infortunato, non solo ha deciso di giocare ugualmente ma ha anche dato spettacolo. E Josh "the next franchise QB" Freeman? Beh, Josh... non pervenuto. Dopo il match opaco contro Baltimore (4/7 per 34 yards), le cose sono andate addirittura peggio contro New England (2/3 per 8 yards). Zero TD e zero intercetti sia vs BAL sia @NE, quindi un Freeman che ha anche rischiato poco e che ha svolto controvoglia il "compitino"; ma un "leader" - in primis per essere riconosciuto come tale dai suoi stessi compagni di squadra - dovrebbe dare l'esempio sempre, anche nelle amichevoli estive (vedi Brady, appunto...), e invece sembrava che Freeman stesse in campo non dico controvoglia ma che non gli importasse poi granché di quello che gli accadeva intorno...

E' vero che le gravissime assenze della offensive line non lo hanno aiutato (i Bucs non possono certo permettersi il lusso di rinunciare a "colonne" del livello di Carl Nicks e Davin Joseph) e il fatto che in queste due partite Freeman abbia rimeditato ben 4 sack, nei pochi snap in cui è rimasto in campo, la dice lunga sulla protezione ricevuta.

Ma parlando del difficile inizio di Freeman, è poi inevitabile che il discorso scivoli sulla sua riserva, il rookie Mike Glennon. Il quale, schierato per molte più azioni, è sembrato (nonostante l'inesperienza assoluta a questi livelli) decisamente più vispo e motivato del più illustre compagno, e anche molto più abile nell'evitare di farsi abbattere dalle difese avversarie (vero che giocava contro i rincalzi, ma anche la OL dei Bucs che lo proteggeva era in pratica formata,a quel punto del match, dai rincalzi...dei rincalzi!) .

Con questo ovviamente non sto dicendo che Glennon debba giocare al posto di Freeman, anzi, ribadisco che senza il Freeman migliore, anche nel 2013 i Bucs non andranno da nessuna parte. Glennon, comunque, rappresenta sin qui una delle note più liete di questa preseason, forse anche perché le aspettative nei suoi confronti erano - almeno da parte mia - abbastanza modeste .... mi sembra invece un QB interessante, chiaramente tutto da sviluppare, ma l'impressione è che il "ragazzino" abbia una discreta stoffa....

Non sono invece d'accordo con chi - ad esempio i tanti tifosi dei Bucs nei forum d'oltreoceano - vorrebbe addirittura Glennon titolare. Così facendo si rischierebbe solo di bruciare un rookie che invece, se fatto "crescere" con calma e nel modo giusto, potrebbe rivelarsi una bella sorpresa...

Dunque, avanti con Freeman ma senza quel credito illimitato di cui il buon Josh ha goduto fino ad ora. Credo sia stata una mossa saggia da parte di Dominik e Schiano quella di non aver fatto firmare a Freeman il "contrattone" a tanti zeri, sebbene dal 2014 Josh sia destinato a diventare free agent. Vediamo come se la caverà Freeman nell'anno decisivo della sua carriera; sono curioso di vedere come riuscirà a "gestire" questa situazione per lui inedita e non semplicissima, con il contratto in scadenza e con un futuro che dipenderà dalle prossime 16 partite, a cominciare dall'opener dell'8 settembre.

Ecco, in calendario prima dell'8 settembre ci sono ancora due partite di preseason. Non dico che il nostro QB starter debba giocarle sputando l'anima, però vederlo sul terreno di gioco con un "minimo sindacale" di impegno e di interesse per quello che sta facendo, anziché con l'aria svogliata e svagata di chi quasi ti fa un favore a giocare e preferirebbe essere ovunque anziché su un campo da football, a mio modestissimo avviso sarebbe già un discreto passo in avanti...

giovedì 4 luglio 2013

Schiano ribadisce: "E' Freeman il QB titolare"

Josh Freeman e Greg Schiano
Nei giorni scorsi l'HC dei Bucs, Greg Schiano, è stato ospite di NFL Network. Ovviamente gli analisti del network della NFL non si sono lasciati sfuggire l'occasione per fare chiarezza su un argomento (chi sarà il QB starter dei Bucs?) relativamente al quale, nei mesi scorsi, erano circolate un po' troppe "versioni"...

Nel draft, infatti, i Bucs avevano scelto al terzo giro proprio un QB, e Schiano non aveva perso occasione per ribadire un concetto: e cioè come fosse importante mantenere una accesa competizione tra i giocatori, in tutti i ruoli di un team (QB compreso).

La domanda, dunque, non poteva che essere questa: sarà Josh Freeman il QB starter dei Bucs edizione 2013?

Ebbene, la risposta del coach sembra non lasciare molti dubbi:
I believe in competition” Schiano said “Mike Glennon is going to be a tremendous quarterback in his time. But we have a quarterback and it's Josh Freeman.”

Queste parole, pronunciate direttamente dal coach, mettono fine alla questione, sebbene soltanto nel mese di maggio lo stesso Schiano avesse rilasciato affermazioni assai meno "nette", come ad esempio quelle riportate da "nationalfootballpost.com", quando, a proposito del rookie Glennon, Schiano affermava così:
If Glennon wins the job, look, I'm not against that, we have a starting QB. It's not like we're looking to find a starter. But competition is competition. Mike Glennon is a fierce competitor. I knew that when he was coming out of high school. Now being able to work with him a little, you can see it on the practice field”.

Adesso, invece, il coach sembra dare piena fiducia a Josh, in un certo senso “a prescindere”, ossia i due QB non si giocheranno il posto da titolare nel training camp, e a Meadowlands, per l'opener, il quarterback titolare sembra sia stato già designato (a parte infortuni o eventi ad oggi imprevedibili).

Tutto sommato mi sembra giusto così, gettare nella mischia Glennon sarebbe un rischio eccessivo, e probabilmente si otterrebbe un solo risultato, quello di "bruciare" un ragazzo promettente ma nulla di più. Freeman invece è giunto nel pieno del maturazione, si accinge a disputare l'ultimo anno previsto dal suo contratto e anche per questo avrà una motivazione supplementare per giocare al massimo tutte le partite: e cioè potersi sedere al tavolo delle trattative, nella prossima off-season, potendo dettare lui le condizioni del rinnovo, cosa possibile questa solo se il 2013 sarà una stagione giocata ad alto livello dal nostro QB.

"Continuità", come ho già detto altre volte, è la "parola magica". Freeman dovrà riuscire a mantenere nel corso del 2013 uno standard di rendimento elevato, con l'obiettivo (molto difficile, ma non impossibile) di condurre i Bucs a quei play-off da cui Tampa Bay è assente da troppi anni. E perché ciò possa accadere Josh dovrà evitare di alternare partite buone se non ottime ad altre onestamente orrende (come dimenticare i match di Dallas e New Orleans dello scorso anno, tanto per fare un esempio ancora fresco nella memoria).

Se tutto andrà bene, Freeman potrà brindare al contrattone che siglerà nella offseason 2014, se invece tutto andrà male, beh, arrivederci e grazie a quello che doveva essere "the next franchise QB"... ma per il 2013, a meno di cataclismi, io andrei avanti con Josh; per vedere all'opera Mike Glennon non c'è alcuna fretta...

mercoledì 22 maggio 2013

Schiano: "We have a starting quarterback"

Josh Freeman, il QB starter dei Bucs
In questi giorni, caratterizzati dai primi OTA stagionali e dunque dai primi allenamenti in vista della nuova stagione sportiva, uno degli argomenti di cui più si sta parlando in casa Bucs è indubbiamente quello relativo al QB.

Ruolo in cui il titolare è Josh Freeman, ma vista la situazione particolare, con Josh che entra nell'ultimo anno di contratto e con il QB Mike Glennon scelto da Dominik e Schiano al terzo giro del recente draft, era necessario fare chiarezza sull'argomento "QB starter", e Greg Schiano ha provveduto a mettere qualche punto fermo.

Ecco a questo proposito alcune dichiarazioni rilasciate dall'HC dei Bucs, tratte dal Tampa Bay Times:
"We have our starting quarterback," Schiano said. "It's Josh Freeman. I'm not looking to find a new one."

In quanto al suo rapporto con "The next franchise QB", così Greg Schiano:
"Believe it or not, we have a good relationship," Schiano said. "I'm just trying to tell the truth. I believe in competition, and Josh is our starting quarterback. Maybe I shouldn't say anything. But Josh knows, and you guys know, and Mike Glennon knows. I don't think it bothers Josh. He knows this is his team."

E Josh Freeman cosa dice, circa il suo rapporto col Coach? Ecco le parole del QB:
"Coach and I have a great relationship," Freeman said. "I'm up there every week, talking about ball, about the team, about life."

In quanto ai suoi backup nel ruolo di QB, sempre dal Times, così Freeman:
"You want the best possible option behind you," Freeman said. "Dan (Orlovsky) is a great player, too. But obviously we wanted to grab a younger guy, too. Say, down the road, we're making a run and something happens to me. You want a guy who can come in and keep it going."

Mah, di sicuro credo ci sia solo una cosa, e cioè che la prossima sarà una stagione decisiva per la carriera di Freeman in NFL. Speriamo per lui, ma soprattutto per i Bucs, che i continui alti e bassi di rendimento a cui ci ha abituato Josh nei suoi primi quattro anni tra i PRO non si ripetano così spesso anche nel 2013... partite orribili come quelle disputate a Dallas o a New Orleans nella scorsa stagione, se dovessero ripetersi anche nel 2013 non so se non avranno conseguenze, per il ruolo di QB starter, al di là delle parole dolci che Schiano e Freeman si scambiano tramite la stampa (ma non dimentichiamo che adesso siamo in offseason, il bello deve ancora venire...).

mercoledì 24 aprile 2013

Josh Freeman, parola al QB

Josh Freeman in Orange and White
E' tornato a parlare ieri, per la prima volta dal termine della stagione 2012, uno dei giocatori più importanti dei Tampa Bay Buccaneers: il QB titolare Josh Freeman.

Per "the next franchise QB" (così lo ribattezzò Raheem Morris dopo averlo draftato nel 2009) quella che sta per iniziare sarà l'ultima stagione prevista dal contratto che lo lega ai Bucs, dopodiché si apriranno per lui le porte della free agency, a meno che società e giocatore non trovino nel frattempo un accordo per prolungare il contratto. 

Ma quali sono i rapporti tra Josh ed il suo allenatore, quel Greg Schiano che nel corso dell'offseason aveva più volte affermato che Freeman era sì il titolare, ma che era necessario aumentare la competizione interna proprio nel decisivo ruolo di QB?

Ecco, a questo proposito, le parole di Josh:
"The entire off-season, I've been in constant communication with coach,'' Freeman  said. "I had a lot of time and sat down and talk with him about a number of things football related, life related. Me and coach, we've got a great relationship. Every now and then, somebody will call you and say, "Hey man, what's up with you and your coach?' But we know how it is. It's something I'm not really concerned about it. I'm kind of living it and I know how it is.''

E a proposito del suo contratto che, come detto, si accinge a scadere? Così Freeman:
“It doesn’t change anything for me,’’ Freeman said Tuesday, referring to his contract status. “Worrying about external forces won’t help you play better. Talking to different guys, it’s all set up to be a high-stress situation. But, honestly, I know that’s stuff I can’t control right now."

Che ne pensa il nostro QB dell'arrivo del CB Darrelle Revis a Tampa?
“I think we have a lot of talent and guys willing to come in and work,’’ Freeman said. “Darrelle’s reputation as a player speaks for itself. Through the years, I’ve had an opportunity to see him at different events and I think he’s a good fit for the Bucs.’’

Dunque un Freeman diplomatico e che non si sbilancia, che dichiara di avere un buon rapporto con Schiano e di non essere eccessivamente preoccupato per la sua situazione contrattuale. La speranza è che la stagione 2013 di Freeman si possa rivelare meno altalenante delle ultime annate, in cui il nostro QB ha alternato un po' troppo spesso prestazioni eccellenti ad altre onestamente inguardabili.

"Continuità" è la parola magica, quella che servirà al giocatore per strappare un bel contrattone con tanti zeri nella prossima offseason e che sarà necessaria per riuscire a guidare la squadra ad un record vincente, in una division ogni anno più competitiva come la NFC South. Anyway, un grosso in bocca al lupo a Josh per un 2013 brillante e ricco di W, e speriamo che la profezia di Morris (Freeman = franchise QB) sia destinata a trovare conferma...

giovedì 21 febbraio 2013

Schiano: "Piena fiducia a Josh Freeman"

Greg Schiano "catechizza" Josh Freeman
In occasione della "combine", che ha luogo ad Indianapolis e che rappresenta l'occasione per vedere all'opera i rookie che verranno draftati tra un paio di mesi, l'HC dei Bucs Greg Schiano ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni, riguardanti in primis il QB di Tampa Bay, Josh Freeman.

Tratte dal Tampa Tribune e da Joebucsfan.com, ecco alcune delle frasi più interessanti rilasciate da Schiano, a proposito di Freeman e non solo...

Ma cominciamo proprio dal nostro QB; a fine stagione Schiano aveva detto che per il 2013 avrebbe voluto maggiore competizione per Freeman, che avrebbe dovuto giocarsi il posto da starter con un rivale più competitivo di Orlovski. Adesso però Schiano sembra correggere un po' il tiro, dando piena fiducia a Josh:
"Josh Freeman is our quarterback and I believe that with Josh Freeman, we'll be able to accomplish our goals,'' Schiano said while chatting with reporters at the NFL scouting combine. "That's my belief and our organization's belief."

Lo stesso Schaino ammette di essere andato un po' al di là delle sue intenzioni, con le dichiarazioni rilasciate al termine della stagione:
"At the end of the season, the day after the final game, I probably said something that got a lot more attention than I meant for it to and that it needed to,'' Schiano said Thursday. "At that point, every year that I've been a head coach, I step back and evaluate every phase of our program and that takes a while. And I even said I didn't know if I was the right guy, let me figure that out first".

E in quanto alla competizione interna tra i giocatori, e non solo a livello di QB, Schiano chiarisce il suo pensiero:
"And we went through the staff and every player and the one thing I believe in is that competition is healthy, so I made the statement that I want competition at every position and it's my fault. But it kind of stood out at the quarterback position more than any other. And we've been busy working and I haven't had a chance to clean that up, so I'm glad I had an opportunity to today.''

Interessanti anche le dichiarazioni circa Ronde Barber, e a precisa domanda se Schiano avesse già parlato con Ronde, questa la risposta dell'HC:
"No, we haven’t spoken yet, myself, Mark [Dominik] and Ronde. That was kind of the plan. Let a little time pass by and let Ronde get away from the season and see how his body feels, where his mind is and kind of let us, you know, evaluate the football team and formulate the plan for the 2013 team. That is where we are. I am sure we will speak in the very near future".

Ma Greg Schiano ne ha in serbo anche per Da'Quan Bowers, il DE finito al centro delle cronache giudiziarie per i noti fatti dei giorni scorsi. Fossi in Bowers, non mi sentirei particolarmente tranquillo e non solo in vista del processo che il giocatore dovrà affrontare a fine aprile per avere cercato di salire a bordo di un aereo al "La Guardia" di NY con una pistola nel bagaglio a mano...
Added Schiano on Bowers: “I think you’d be naive to think it doesn’t have any impact on teams plans".

Dunque, "tag" in vista per Bennett? O taglio imminente per Bowers, su cui pende comunque l'incognita di un processo che potrebbe anche mandarlo in carcere? Penso che non mancheranno "news" interessanti e di un certo spessore per il futuro della nostra squadra, nei prossimi giorni... stay tuned!

giovedì 7 febbraio 2013

Michael Jackson? No, Josh Freeman...!

Josh Fremean, in versione....Michael Jackson...argh! ;-)
Siamo in piena offseason, free agency e draft sono ancora lontani e le notizie importanti latitano, se è vero che una delle news principali di questi giorni in casa Bucs riguarda il "travestimento" di uno dei suoi giocatori più rappresentativi...  guardate - nella foto qui sopra - cosa si è ridotto a fare Josh Freeman! ;-) In posa come Michael Jackson nel celebre disco "Thriller", come da foto qui sotto....
Michael Jackson, quello originale...! ;-)
L'idea di questa "carnevalata" (il periodo è quello, dopotutto....!) è venuta a ESPN Magazine, che ha deciso di ricreare le copertine di celebri dischi del passato utilizzando importanti atleti in attività. Stando a quanto riporta il Tampa Tribune, doveva essere Cam Newton a "impersonare" Jackson, ma dietro il suggerimento dell FB dei Bucs Erik Lorig, amico di Stacey Pressman (la curatrice per ESPN di questa iniziativa), la scelta  finale è caduta proprio sul nostro QB...

Un altro atleta di Tampa, il giocatore di baseball Evan Longoria dei Rays, ha invece "interpretato" la copertina di un disco dei Devo, "Freedom of Choice".

Ma torniamo a Freeman che, da parte sua, si è detto ammiratore da sempre di MJ:
"I've always been a huge fan of Michael Jackson," Freeman said. "He's an icon. The way that he took so many different styles of music and dance. He almost created his own genre."
Sempre Freeman, racconta la sua trasformazione in sosia di Michael Jackson:
"It all started with the hair," Freeman said in the video. "You know, you've got to get the hair right. I'm getting there. Just need a few things. It's all about getting dressed, getting the outfit right, it's little subtleties of looking more like him. You're like, 'I don't look like him.' Because you look at yourself almost every day. But the pics came out and I was like, 'Wow, that's crazy.' "

E la tigre sul ginocchio di Josh? Vera (!), proprio come era vera quella usata per la copertina di "Thriller":
"What you don't realize is how difficult it is to stay slightly propped up with your shoulder right here and your head kind of titled, not too far, while you're balancing a tiger on your knee," Freeman said.'

Infine, sappiate che la canzone preferita di Michael Jackson, per Freeman, è "Black or White", ed ecco il perché:
"My favorite Michael Jackson song is Black or White," Freeman said of the Jackson hit off of the Dangerous album in 1991. "Because I am black and white. My father is black, African American, and my mom is Caucasian. So it's a nice split right down the middle."

E c'è anche un video, a imperitura testimonianza di tutto ciò, in pratica ecco a voi il "making of" della... "carnevalata"...! ;-)

Bene, l'angolo del gossip termina qui, speriamo che nei prossimi giorni ci sia qualche notizia un po più interessante, che non le "performances" artistiche da parte dei nostri giocatori....altrimenti sarà dura, durissima, arrivare fino al prossimo campionato! ;-)