venerdì 26 gennaio 2018

Super Bowl XXXVII, oggi si celebra l'anniversario n.15


Oramai sono quindici, gli anni trascorsi da quando - era il 26 gennaio 2003 - i Tampa Bay Buccaneers conquistarono la vittoria più bella laureandosi con pieno merito "World Champions", superando per 48-21 gli Oakland Raiders al Qualcomm Stadium di San Diego.

Considerata che quella contro i Raiders rimane ad oggi l'ultima vittoria dei Bucs in un match di  playoff, sarebbe anche giunta l'ora di rinnovare i fasti di quei giorni tanto gloriosi quanto lontani.

Il "turnaround" realizzato quest'anno dai Jaguars, per un decennio squadra materasso ed arrivata nella stagione in corso ad un passo dal Super Bowl, conferma che tutto è possibile; e chissà che anche i nostri amati Bucanieri, prima di quanto si possa pensare, non dico possano arrivare nuovamente a giocarsi un Super Bowl ma quantomeno a disputare dei dignitosi playoff...

Tornando a quindici anni fa, sono davvero tanti e meravigliosi i ricordi di quella magica notte di San Diego, che segnò l'apoteosi per i Buccaneers di Sapp, Brooks, Alstott, Lynch, Rice, Barber, K. Johnson... un gruppo di formidabili campioni che a cavallo tra gli anni '90 e i primi anni '00 regalò a Tampa Bay i successi più importanti.

E il trionfo del Qualcomm Stadium fu davvero indimenticabile, se ancora oggi - e siamo arrivati a 15 anni dal 26/01/2003 - l'emozione è davvero intensa nel ricordare quella vittoria, ed è inevitabile chiedersi se (anzi: quando!) avremo nuovamente l'occasione di riassaporare simili emozioni e di rivedere i ragazzi in Red and Pewter sfilare per le strade di Tampa insieme al Vince Lombardi Trophy...

Per ricordi e impressioni riguardanti il Super Bowl n.37 vi rimando a questo LINK, con la speranza, prima o poi, di poter tornare a commentare se non un simile trionfo quantomeno una partita di playoff, fosse anche solo un wild card game...

giovedì 18 gennaio 2018

NFC South, gli amari playoff di Saints, Falcons e Panthers


La NFC South, come ben sappiamo noi tifosi dei Bucs, è una Division molto competitiva, probabilmente la più forte dell'intera NFL, e non è un caso se quest'anno ben tre squadre di questa Division sono riuscite ad arrivare ai playoff.

E nonostante sia Vikings che Eagles avessero record migliori, la maggioranza di esperti ed analisti era concorde nel ritenere che sarebbero stati proprio Saints e Falcons a contendersi il ruolo di rappresentante della NFC al Super Bowl LII.

Invece, questi playoff si sono rivelati davvero amari per i team della South, costretti ad unirsi ai Bucs nel guardare in televisione la finale di Conference di domenica prossima, che si disputerà a Philadelphia tra Eagles e Vikings.

Ma andiamo con ordine; il primo turno dei Playoff aveva fatto registrare ottime prestazione sia dei Falcons, vincenti in scioltezza a LA contro i Rams, che dei Saints, usciti con la W in tasca dopo un duro "derby" della NFC South contro i Carolina Panthers.

Poi, le due avvincenti ed emozionanti partite dello scorso week-end; e se già era stata sorprendente la sconfitta dei Falcons, incapaci di entrare nella endzone degli Eagles dalle 2 yard line, davvero incredibile è stato il KO dei Saints, che a Minneapolis sono riusciti a perdere una partita praticamente già vinta.

La ricezione di Diggs a tempo pressoché scaduto, il mancato placcaggio di Williams, la corsa del WR dei Vikings in campo aperto verso la endzone di New Orleans sono le immagini-simbolo di questi playoff e del "Minneapolis Miracle" si parlerà ancora a lungo.

Di sicuro, per Falcons e Saints (più che per i Panthers, che non affrontavano la postseason con grandi ambizioni), le sconfitte contro Eagles e Vikings sono state due brutte batoste, difficili da assorbire.

Per Ryan e soci si tratta della seconda enorme delusione consecutiva, dopo il Super Bowl perso nel modo in cui tutti ricordiamo contro i Patriots dodici mesi fa, mentre i Saints di Brees (39 anni compiuti) si sono lasciati sfuggire un'occasione d'oro per regalare a quel grande campione di Drew Brees (giunto ormai quasi a fine carriera per evidenti ragioni anagrafiche) un secondo anello.

Dall'ottica dei Bucs, si può sperare che le "tossine"che inevitabilmente si accumulano in seguito a sconfitte di questo tipo possano far sentire i loro effetti nella prossima stagione.

Quel che è certo, è che per competere nella NFC South occorrerà anche nel 2018 giocare ad un livello altissimo, perché sia Ryan che Brees saranno avversari duri da superare e lo stesso Newton rappresenta un ostacolo tutt'altro che agevole.

Insomma, se veramente Tampa Bay aspira a sovvertire le gerarchie della NFC South ci sarà bisogno non solo di innesti importanti e talentuosi tra free agency e draft (oltre a liberarsi di "zavorra" inutile e strapagata....), ma sarà indispensabile che i giocatori di talento che già abbiamo in squadra (da Winston e Evans, da McCoy a David-Alexander) elevino ulteriormente il livello del loro football, trascinando la truppa verso quell'obiettivo, oramai divenuto "mitico", chiamato playoff... incredibile come ormai siano trascorsi dieci anni dall'ultima apparizione in postseason, per non parlare dell'ultima W ai playoff che risale addirittura alla magica notte del Super Bowl del 26 gennaio 2003...

venerdì 5 gennaio 2018

Contratti dei giocatori, ecco il punto della situazione


I playoff NFL inizieranno domenica, ma in casa Bucs l'attenzione è ormai rivolta alla stagione 2018.

Per quanto riguarda il coaching staff, dopo la conferma di Dirk Koetter sapremo nei prossimi giorni se verranno confermati anche i membri del suo staff, a partire dal DC Mike Smith.

Per quanto riguarda invece i giocatori, cerchiamo di fare il punto della situazione relativamente ai contratti dei principali elementi attualmente a roster, di chi si accinge a diventare free agent e di chi invece è legato ancora per una o più stagioni ai Bucs.

Di seguito, ecco dunque il punto della situazione relativamente alle scadenze dei contratti dei principali giocatori che sono oggi presenti nel roster di Tampa Bay, reparto per reparto, giocatore per giocatore e anno per anno.

Attacco

QB
Ryan Fitzpatrick: L'esperto backup di Winston è "UFA - Unrestricted Free Agent", ossia libero di scegliere dove giocare l'anno prossimo.
Jameis Winston: Il QB starter dei Bucs è in pratica legato a Tampa sino a tutta la stagione 2019, avendo firmato nel 2015 un contratto quadriennale con opzione da parte dei Bucs per un quinto anno.

RB
Charles Sims: E' scaduto il contratto che lo legava ai Bucs, dunque Sims è un "UFA", e potrà firmare per la squadra che gli farà pervenire la migliore offerta.
Peyton Barber: Il suo contratto con i Bucs è scaduto ma è un "ERFA - Exclusive Rights Free Agent", il cui destino dipende dunque da Tampa Bay dato che il giocatore non può negoziare con altri team che non siano i Bucs.
Jacquizz Rodgers: Il giocatore è sotto contratto con Tampa Bay anche per la stagione 2018, avendo firmato lo scorso anno un accordo biennale.
Doug Martin: Ha un contratto con i Bucs sino al 2020 compreso, e l'anno prossimo dovrebbe guadagnare oltre 6 milioni di dollari. Considerato il mediocre rendimento fornito da Martin negli ultimi due campionati, è probabile che Doug verrà rilasciato a meno che non venga ristrutturato (al ribasso) l'accordo che lo lega ai Bucs.

WR
Adam Humphries: Il suo contratto è scaduto al termine dell'attuale campionato, ma è un "RFA - Restricted Free Agent", dunque saranno di fatto gli stessi  Bucs a decidere se confermarlo o meno.
Mike Evans: Il ricevitore #1 dei Bucs è sotto contratto con Tampa Bay sino a tutto il 2018, per cui diventerà "UFA" al termine del prossimo campionato.
DeSean Jackson: Ancora due anni di contratto per DeSean Jackson, legato ai Bucs sino al termine del campionato 2019.
Chris Godwin: Il rookie da Penn State, autore di ottime prestazioni nella seconda parte di stagione, ha firmato lo scorso anno un quadriennale, dunque sarà un giocatore dei Bucs a tutto il 2020.

TE
Cameron Brate: Come per Humphries, anche il contratto di Brate è scaduto al termine del 2017  ma essendo un "Restricted Free Agent" saranno di fatto gli stessi  Bucs a decidere se confermarlo o meno.
Alan Cross: Il TE/FB da Memphis ha un altro di accordo con Tampa Bay, sino a tutto il 2018.
Antony Auclair: Il TE canadese è legato ai Bucs per altri due anni, sino al termine della stagione 2019.
O.J. Howard: Il rookie O.J. Howard ha firmato con i Bucs un contratto quadriennale fino al 2020, ma Tampa Bay può esercitare l'opzione per estendere il contratto al 2021 compreso.

OL
Evan Smith e Kevin Pamphile: Il Entrambi questi giocatori della OL sono "UFA", senza dunque più alcun legame contrattuale con Tampa Bay.
Joe Hawley, Donovan Smith, Ali Marpet e Leonard Wester: Per questi quattro giocatori è prevista una permanenza a Tampa per un altro anno, sino al 2018 compreso.
Demar Dotson e Caleb Benenoch: Sono due gli anni residui dei contratti di Dotson e Benenoch, legati ai Bucs a tutto il 2019 compreso.
J.R. Sweezy: Altri tre anni di contratto per Sweezy, che ha un accordo a tutto il 2020.

Difesa

DL
Clinton McDonald: Il 30enne McDonald è "UFA", essendo scaduto al termine del 2017 il suo contratto con i Bucs.
Sealver Siliga e Will Clarke: Anche questi due rincalzi della DL sono "UFA", senza più legami contrattuale con Tampa Bay.
Robert Ayers: Un altro anno di contratto per Ayers, legato ai Bucs fino al termine della stagione 2018.
Chris Baker e Noah Spence: Ancora due anni di contratto per Baker e Spence, sino al termine del campionato 2019.
Williams Gholston: Lo scorso anno Gholston ha firmato un accordo che con Tampa Bay sino a tutto il 2021 compreso.
Gerald McCoy: Il leader della difesa è titolare di un "contrattone" che lo legherà ai Bucs fino al 2021 compreso.

LB
Adarius Glanton: Il contratto di Glanton, seriamente infortunatosi nel finale di stagione, è scaduto, ma il giocatore è un  "Restricted Free Agent".
Kwon Alexander: Il terzo anno da LSU è sotto contratto con Tampa Bay sino al 2018 compreso, diventerà quindi "UFA" alla fine del prossimo campionato.
Lavonte David: Altri tre anni di contratto per Lavonte, che è legato ai Bucs a tutto il 2020 compreso.
Kendell Beckwith:  Anche il rookie da LSU è sotto contratto con Tampa Bay sino al 2020 compreso.

DB
T.J. Ward: Il giocatore, recentemente finito agli onori della cronaca per problemi giudiziari, è "UFA", dunque senza più alcun legame con Tampa Bay.
Brent Grimes e Keith Tandy: Anche Grimes e Tandy sono "UFA", essendo scaduti i rispettivi contratti con i Bucs.
Chris Conte: Il giocatore è sotto contratto con Tampa Bay per un altro anno, al 2018 compreso.
Josh Robinson: Ancora un anno di contratto per Robinson, a tutto il 2018.
Ryan Smith: Il giocatore ha un accordo con i Bucs sino al 2019 compreso.
Vernon Hargreaves: Il secondo anno da Florida ha un accordo con Tampa Bay sino al 2019 compreso, con opzione da parte dei Bucs di estendere il contratto a tutto il 2020.
Justin Evans: Il rookie da Texs A&M è legato ai Bucs a tutto il 2020 compreso.


Special Team

Long Snapper - Garrison Sanborn: Il long snapper è "UFA", essendo scaduto l'accordo che lo legava ai Bucs.
Kicker - Patrick Murray: Il contratto del kicker è scaduto, avendo firmato lo scorso ottobre un accordo relativo solo al 2017. Murray però è un "Exclusive Rights Free Agent", il cui destino dipende dunque da Tampa Bay dato che il giocatore non può negoziare con altri team che non siano i Bucs.
Punter - Bryan Anger: Ha firmato lo scorso anno un contratto quinquennale, che lo legherà ai Bucs sino al 2021.

Adesso, dopo averli esaminati per ruolo, riassumiamo le scadenze "anno per anno", sempre dei giocatori più importanti:

Free agent attuali
- Ryan Fitzpatrick, QB
- Charles Sims, RB
- Peyton Barber, RB (ERFA)
- Adam Humphries, WR (RFA)
- Cameron Brate, TE (RFA)
- Evan Smith, OL
- Kevin Pamphile, OL
- Clinton McDonald, DT
- Sealver Siliga, DT
- Will Clarke, DE
- Adarius Glanton, LB (RFA)
- Brent Grimes, CB
- Keith Tandy, S
- T.J. Ward, S
- Garrison Sanborn, LS
- Patrick Murray, K (ERFA)

Free agent al termine del prossimo campionato (2018)
- Jacquizz Rodgers, RB
- Mike Evans, WR
- Alan Cross, TE
- Joe Hawley, OL
- Donovan Smith, OL
- Ali Marpet, OL
- Leonard Wester, OL
- Robert Ayers, DE
- Kwon Alexander, LB
- Chris Conte, S
- Josh Robinson, DB

Free agent fra due campionati (al termine del 2019)
- Jameis Winston, QB (con opzione esercitabile dai Bucs)
- DeSean Jackson, WR
- Antony Auclair, TE
- Demar Dotson, OL
- Caleb Benenoch, OL
- Chris Baker, DT
- Noah Spence, DE
- Ryan Smith, DB

Free agent fra tre campionati (al termine del 2020)
- Doug Martin, RB
- Chris Godwin, WR
- J.R. Sweezy, OL
- Lavonte David, LB
- Kendell Beckwith, LB
- Vernon Hargreaves, CB (con opzione esercitabile dai Bucs)
- Justin Evans, S

Free agent in un futuro remoto (al termine del 2021)
- O.J. Howard, TE (con opzione esercitabile dai Bucs)
- Gerald McCoy, DT
- William Gholston, DE
- Bryan Anger, P

giovedì 4 gennaio 2018

Definiti gli avversari dei Bucs per la stagione 2018


Conclusa la regular season, è stato definito l'elenco delle squadre che i Tampa Bay Buccaneers affronteranno nella stagione 2018.

14 dei 16 avversari erano già noti, occorreva definire il team della NFC West (contro cui giocheremo in casa) e quello della NFC North (da affrontare in trasferta), le due squadre cioè che al termine della stagione regolare si sono classificate nella medesima posizione dei Bucs all'interno della rispettiva division (dunque in ultima posizione).

Anche quest'anno, gli avversari più difficili da incontrate i Bucs li troveranno all'interno della propria division, dovendo affrontare - sia in casa che in trasferta - squadre del calibro di Falcons, Panthers e Saints, tutte e tre qualificatesi per i playoff.

I Bucs dovranno poi vedersela con la NFC East, division che ha mandato ai playoff Philadelphia, senza dimenticare che anche Cowboys, Giants e Redskins sono squadre competitive e avversari non agevoli da incontrare, benché tutte e tre questi team siano reduci reduci da un 2017 concluso al di sotto delle aspettative.

Impegnativa anche l'AFC North, divisione che al di là dei Browns - reduci da un poco glorioso record di 1-31 nelle ultime due stagioni - è composto dai fortissimi Steelers e dai comunque ostici Ravens e Bengals.

Infine, affronteremo al RJS i San Francisco '49ers che, da quando hanno inserito in squadra il QB Jimmy Garoppolo hanno infilato vittorie a ripetizione, ed in trasferta i Chicago Bears, squadra contro la quale i Bucs hanno ottenuto la vittoria più brillante del campionato appena concluso.

Non sarà dunque in discesa il percorso che, nel 2018, speriamo possa riportare Tampa Bay di nuovo ai playoff, a dieci anni dall'ultima apparizione.

mercoledì 3 gennaio 2018

Arrestato T.J. Ward per possesso di droga

T.J. Ward, safety dei Buccaneers, è stato arrestato quest'oggi dalla polizia di Tampa per possesso di droga, o più precisamente per la mancata comparizione in merito a precedenti accuse relative a possesso di marijuana e accessori per droga, risalenti allo scorso ottobre.

Termina dunque - probabilmente in maniera definitiva e nel peggiore dei modi - l'avventura di T.J. Ward nelle fila dei Buccaneers.

Arrivato pochi giorni prima dell'inizio del campionato, Ward aveva firmato con Tampa un contratto annuale da 4 milioni di dollari.

Il suo rendimento è stato però inferiore alle attese; utilizzato meno dal previsto dal coaching staff, Ward ha concluso la stagione 2017 senza avere messo a segno intercetti nè provocato fumble, per un totale di 30 tackle, iniziando il  match da titolare solamente in cinque partite.

Considerato che Ward è un "unrestricted free agent", senza cioè più alcun legame contrattuale con Tampa Bay, questa disavventura giudiziaria ha, come detto, molto probabilmente messo la parola "fine" alla sua breve esperienza sportiva in Florida.

lunedì 1 gennaio 2018

I Bucs chiudono col botto, W in rimonta contro i Saints


Per i primi 58 minuti, il match tra Tampa Bay Buccaneers e New Orleans Saints è sembrato seguire il "solito" copione già visto tantissime volte nel corso di questo campionato.

Con i Bucs sempre in scia dell'avversario, ma costretti a cedere a causa di errori banali quanto gravi (nel caso di ieri, l'XP sbagliato da Murray e i tre intercetti lanciati da Winston).

Poi, ecco arrivare gli ultimi due minuti della partita. Palla sulla linea delle proprie 5 yard con ben 95 yards da conquistare, e con solo 1:58 sul cronometro senza più nemmeno un timeout.

E qui, esce fuori la stoffa del giocatore di classe, del cavallo di razza, insomma di quell'elemento che magari gioca sottotono per quasi tutto il match, ma che è poi in grado di estrarre dal cilindro le giocate vincenti quando il pallone scotta e si decide in pochi cruciali secondi se l'esito dell'incontro sarà una "W" oppure una "L".

Mi riferisco ovviamente a Jameis Winston, che ieri - oltre ad avere riscritto un record assoluto NFL relativo al maggior numero di TD pass lanciati prima di avere compiuto 24 anni - ha confermato pregi e difetti che lo hanno contraddistinto in questi suoi primi tre anni tra i PRO.

Perde troppi palloni Jameis, tra fumble e intercetti, e i Bucs non se lo possono permettere; e dunque dovrà essere proprio questo uno dei principali aspetti su cui lavorare in offseason.

Ma è anche dotato - e la partita di ieri ne è la conferma - di classe, grinta e carattere, perché dopo una prestazione caratterizzata da tre intercetti, solo un fuoriclasse può inventarsi un drive come quello vincente e soprattutto quel TD pass per Godwin da 39 yards a 9 secondi dalla fine (e, poco prima, la conversione di un assai complicato 4 and 10).

E proprio il WR rookie Chris Godwin merita di essere menzionato, perché nonostante sia sceso in campo con una caviglia in disordine, ha sfoderato una prestazione eccellente (7 palloni ricevuti per 111 yards e il TD della vittoria), dimostrando che nel draft è possibile "pescare" giocatori di valore anche oltre il secondo round.

Infatti, oltre ad O.J. Howard e Justin Evans (i giocatori scelti dai Bucs nei primi due giri) che hanno confermato entrambi di avere qualità importanti in questo primo anno da rookie, anche Kendell Beckwith e Chris Godwin - scelti tutti e due al terzo giro - si sono rivelati elementi di valore benché scelti intorno alla centesima posizione overall.

E a proposito di draft....

Lo dicevamo l'altro giorno, che una eventuale "W" contro i Saints sarebbe costata un paio di posizioni al draft del prossimo aprile; ed infatti, con la vittoria di ieri anziché scegliere con la pick n.5 Tampa Bay chiamerà con la n.7, scavalcata da Broncos e Jets.   

Pazienza, l'importante sarà sfruttare bene il draft nel suo complesso, non solo a livello di first round; anche perché, come si diceva, magari è proprio dal secondo e terzo giro che escono quei giocatori che poi si rivelano elementi di assoluto valore. Certo, se poi invece si utilizza una pick del secondo round per draftare un kicker...

Citazione doverosa anche per il sempre utile e positivo Adam Humphries (7 ricezioni per 102 yards) e per Mike Evans, che con le yards conquistate ieri - quasi tutte nel drive decisivo - è diventato il terzo giocatore nella storia NFL ad avere ricevuto almeno 1.000 yards nei suoi primi quattro anni tra i PRO.

Ecco, diciamo che contro i Saints non si è sentita la mancanza di DeSean Jackson, il WR arrivato nel corso della scorsa free agency ed il cui rendimento complessivo nel corso dell'intera stagione non ha corrisposto ai tanti zeri presenti nel suo contratto...

L'offseason servirà a Licht e Koetter anche per valutare a quali dei tanti veterani (strapagati) presenti a roster sarà opportuno rinunciare (da Robert Ayers a DeSean Jackson passando per Doug Martin e Chris Baker...) mentre a proposito di Mike Evans sarebbe opportuno iniziare a discutere del rinnovo del suo contratto, in scadenza al termine del prossimo campionato.

Ma sulla situazione contrattuale dei vari giocatori attualmente a roster torneremo in maniera dettagliata nei prossimi giorni. Intanto, gustiamoci il sapore di questa "W"; sapore che sarà dolce per coloro per i quali non ha prezzo superare rivali "tradizionali" quali sono i Saints così come vedere le facce un po' depresse di Peyton e Brees sulla sideline per una sconfitta inattesa, oppure avrà un spore un po' amaro per chi rimpiange le due posizione perse nel prossimo draft.

Io preferisco godermi questa bella vittoria in rimonta, sperando che sia di buon auspicio per l'anno che verrà; l'importante sarà gestire nel modo migliore prima la free agency, evitando di portare a Tampa veterani con scarse motivazioni e più che altro alla ricerca del "contrattone", e poi il draft, che sarà decisivo per costruire  la squadra che - nella stagione 2018 - dovrà avere un solo obiettivo: ritornare ai playoff, anche perché se dopo quasi 20 anni ci sono riusciti i Buffalo Bills, non vedo perché la cosa non possa riuscire anche a Tampa Bay, che di talento non ne ha certamente meno di Buffalo...

Buon anno a tutti e, anche nel 2018, solo e sempre GO BUCS!