giovedì 7 gennaio 2016

L'esonero di Smith, mossa a sorpresa ma fino a un certo punto...

Sono rimasto abbastanza sorpreso – come gran parte dei tifosi Bucs, credo - dalla inattesa decisione dei Glazer di esonerare Smith, ma tutto sommato non mi strappo le vesti né credo si debba ritenerla una decisione poi così clamorosa. 

Anche perché, al loro posto, io avrei sollevato Lovie dall'incarico al termine dello scorso – ignobile – campionato in cui non solo i Bucs avevano ottenuto il peggior record degli ultimi trent'anni, ma erano state compiute dall’HC decisioni scellerate sia in offseason (la tragica free agency 2014) che nel corso del campionato (un solo esempio: l'incomprensibile gestione del QB con Josh McCown, il veterano scarso, preferito sempre e comunque a Mike Glennon, il giovane dal potenziale tutt'ora sconosciuto).

Per carità, massimo rispetto per Lovie Smith come allenatore ma per quanto fatto vedere a Chicago, non certo a Tampa. Vero che quest’anno si sono registrati miglioramenti in attacco, ma tutto ciò grazie a Winston e Koetter, che come sottolineato da altri sarà a mio avviso l’inevitabile prossimo HC ei Bucs e ad un rinato Martin (portato a Tampa da Schiano/Dominik e più volte ad un passo dalla trade sotto la gestione Smith/Licht).

Probabile che la decisione dei Glazer sia stata presa proprio per evitare che qualche altro team a caccia di un HC ci soffiasse Koetter, e sarebbe stato davvero negativo se Winston avesse dovuto ricominciare da capo con un nuovo OC. Per cui, chiamati in un certo senso a scegliere chi trattenere tra Lovie e Dirk penso che la Famiglia abbia optato per quest’ultimo, pur rimettendoci un bel po’ di dollari, dato che Smith è sotto contratto per altre due stagioni.

Poi è anche probabile che nella decisione dell’esonero abbia influito il tracollo di dicembre, a cui i Bucs si erano affacciati con un record di 6-6 e con un calendario favorevole. Le debacle casalinghe con New Orleans e Chicago, squadre senza più obiettivi, sommati a quelli esterni di St. Louis e Charlotte possono avere avuto il loro peso nella decisione finale, sommate – come si diceva – al tangibile pericolo di perdere Koetter.

In tutta onestà, in questo biennio Lovie ha portato sino in fondo solo un obiettivo: smantellare quel poco di buono che avevano lasciato Dominik-Schiano, liberandosi di fatto di tutti i giocatori portati a Tampa dal precedente duo HC-GM (e se Martin fosse stato “sano” e “tradabile”, probabilmente si sarebbe liberato anche del #22). Per il resto, ha gestito male due free agency, portando a Tampa o giocatori iperpagati e rivelatisi clamorosi flop (uno per tutti: Anthony Collins) o gli “scarti” di Chicago (da Conte – peraltro uno dei meno peggio – in giù).

In quanto alla decisione azzeccata di draftare Winston, beh, la decisione di portare Jameis a Tampa l’avrebbe indovinata anche chiunque di noi, dato che era pressoché unanime l’opinione che il ragazzo di FSU fosse il prospetto migliore in uscita dal college; semmai a Lovie (e a Licht) va riconosciuto – quello sì - il bel colpo di aver pescato Kwon Alexander al quarto giro, forse la cosa migliore che coach Smith ci ha lasciato in eredità.

Due parole, infine, per i commenti con cui – via twitter – vari giocatori hanno esternato il loro disappunto per il licenziamento di Smith e che per certi versi mi hanno ricordato quelli – pressoché identici – dei loro colleghi quando venne esonerato Raheem Morris. Ora, come ebbi modo di dire già all'epoca, se i giocatori ci tenevano tanto alla permanenza loro HC avrebbero potuto fornire sul campo un rendimento ben diverso da quello, quasi sempre insufficiente, esibito in questi due anni, e magari nell’ultimo mese anziché farsi prendere a calci nientemeno che da “squadroni” del calibro di NO, CHI, e STL, disputare l'ultimo scorcio di regular season con ben altro spirito, grinta e voglia di spaccare il mondo.

Credo che Lovie paghi anche il fatto di non essere riuscito a trasmettere alla squadra quel “fuoco sacro” che dovrebbe spingere i giocatori a scendere in campo con “il coltello tra i denti” sempre e comunque, dal primo snap di settembre all'ultimo di dicembre.

Se dopo due anni era stato esonerato Schiano con un record di 11-21 e con giocatori di livello inferiore (per non parlare delle 1000 avversità – non tutte a lui imputabili – verificatesi nel suo secondo anno di gestione), non credo ci sia poi da stupirsi così tanto se Lovie sia stato esonerato per avere vinto solo 8 partite perdendone 24 nel medesimo arco di tempo, mostrando un football mediocre soprattutto in difesa, settore in cui l’ex HC dei Bucs era ritenuto un vero Maestro.

Attendiamo, a  breve, la nomina del nuovo Head Coach, e se non dovesse essere Dirk Koetter, rimarrei davvero molto stupito. Ad ogni modo, e chiunque sarà, un grosso in bocca al lupo e comunque sarà difficile fare peggio di quanto combinato dai suoi fallimentari predecessori, da Morris a Schiano per finire a Lovie Smith...

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