venerdì 9 dicembre 2011

Jaguars-Buccaneers, il derby dei poveri

Le partite tra squadre dello stesso Stato sono quasi sempre caratterizzate da una sentita ed accesa rivalità. Non è però così per questo derby della Florida tra Jaguars e Buccaneers; sia perché di recente introduzione (solo 4 i precedenti, con i Bucs che hanno vinto il primo nel 1995 perdendo poi i successivi 3), sia soprattutto perché – quest'anno – la classifica parla chiaro: Jags e Bucs sono due tra le peggiori squadre dell'intera NFL, ed entrambe arrivano a questa partita con record stra-perdenti e con ben poco entusiasmo.

In realtà, le restanti 4 partite di questo campionato non sono forse poi del tutto inutili, in casa Buccaneers. Lo sono in termini di classifica, dato che ormai il sogno di agguantare una wild-card è definitivamente sfumato. Ma credo che i rimanenti incontri di questo 2011 con Jaguars, Cowboys, Panthers e Falcons avranno un qual certo peso, per determinare il futuro di Raheem Morris e del suo staff.

1995: Il RB Jerry Ellison corre contro la difesa 
dei Jaguars nel primo match tra JAX e TB

Soprattutto, dopo che in settimana l'intera squadra ha speso parole importanti per l'Head Coach, facendo capire che nelle prossime gare l'impegno sarà massimo – nonostante non ci siano più obiettivi concreti da raggiungere – proprio per salvare la scricchiolante panchina di Raheem.

Mi pare chiaro che se nelle prossime partite la squadra dovesse replicare gli immondi spettacoli a cui abbiamo assistito di recente, diventerebbe poi molto complicato per i Glazer dare continuità a questa linea tecnica, confermando Morris anche per il 2012. Infatti, se in questi ultimi 4 incontri il rendimento della squadra - pur giocando al 100% - si confermasse analogo a quello visto vs  Houston o Carolina, beh, la riconferma di Morris diventerebbe improponibile.

Temo invece che delle onorevoli sconfitte (o addirittura il ritorno alla W) nei prossimi 4 match potrebbero indurre i Glazer a dare continuità al “Progetto Morris”, considerando anche che Raheem ha già un contratto in essere anche per il 2012 e che il braccino corto della famiglia è universalmente noto.

Sono comunque curioso di vedere il match di Jacksonville e ancor di più quelli assai più difficili con Dallas, Carolina e Atlanta proprio per vedere se alla tante belle parole dei giocatori (“daremo tutto per Raheem”!) seguiranno poi anche fatti concreti. Premesso che chi guadagna svariati milioni di dollari all'anno per giocare a football, l'impegno massimo e assoluto lo dovrebbe garantire sempre e comunque - anche in una partita di preseason - e non solo quando si tratta di salvare la panchina di quel simpaticone del proprio head-coach.

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