Il RJS "by night" |
Intanto, si giocherà in un Raymond James Stadium “sold out”, il che è quasi un evento, dato che generalmente i biglietti invenduti oscillano tra i 15 ed i 20 mila. Chiaramente, il tutto esaurito è dovuto all’importanza di giocare un match che sarà teletrasmesso in diretta nazionale (non a caso l’altro sold out quest’anno è stato il Monday Night vs Indy), e poi si gioca contro Dallas, che è pur sempre l’America’s Team e probabilmente ancora oggi e la squadra con più tifosi in tutti gli States, nonostante siano lontani per i Texani i fasti degli anni ‘70 e ‘90. Dunque, RJS esaurito, ma prepariamoci a vedere sugli spalti molte, moltissime maglie di tifosi con la stella azzurra...
Venendo al match, da segnalare la sicura assenza del WR Arrelious Benn, reduce da una “concussion” e tenuto precauzionalmente a riposo. Al suo posto giocherà Dezmon Briscoe, alla prima partita da starter in carriera. Gli altri giocatori alle prese con infortuni di vario tipo e in (lieve) dubbio per stasera sono il DE Michael Bennett (piede), il DT Brian Price (caviglia) ed il WR Sammie Stroughter (ginocchio).
L’esito della partita pare ampiamente scontato, e - a meno che Dallas non venga in Florida con la testa altrove e convinta di fare una scampagnata - potrebbe essere sufficiente anche solo il primo tempo a Romo & co. per archiviare in scioltezza la pratica Buccaneers.
Poi, ed è il bello del football, tutto può accadere dato che... la palla è ovale! Ma anche se è vero che i Bucs in quest’anno disgraziato hanno spesso giocato bene contro squadre forti (le vittorie vs NO e ATL, la bella partita at GB) e che spesso i Cowboys hanno incredibilmente perso partite che sembravano già vinte (contro le due squadre di New York, vs Detroit), direi che a tutto c’è un limite.
Ad oggi, i Buccaneers sono una squadra alla deriva, reduci dall’umiliazione di Jacksonville, con un coaching staff che ha perso la bussola, e con tanti giocatori giovani e talentuosi quanto incapaci di reagire alle avversità e di dare prova concreta della propria classe.
Settembre 2009, l'ultimo precedente |
Sul fatto che la losing streak dei Bucs questa sera raggiungerà quota 8, dunque, non si accettano scommesse. Ma un conto è perdere anche la faccia, oltre alla partita, e farsi spazzare via senza combattere dagli avversari – come troppo spesso è accaduto quest’anno – altro è invece lottare con il coltello tra i denti fino alla fine, e uscire dal campo a testa alta, al di là di W o L che sia.
Riusciranno i nostri eroi nell’impresa di perdere con dignità? Dopo tre anni di Morris, la cui prima partita da Head Coach fu proprio una sconfitta al RJS vs Dallas, a questo siamo ridotti, a sperare nelle sconfitte onorevoli e a salvare la faccia. Ad ogni modo, qualcosa di positivo c’è: alla fine di questa stagione (ed alla permanenza di Morris sulla sideline dei Bucs) mancano solamente tre partite...!
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