domenica 18 dicembre 2011

I Bucs sanno solo perdere

Dunque, alla fine è andato tutto come da prevedibilissimo pronostico: Dallas che domina in lungo e in largo nel primo tempo, archiviando la pratica Bucs dopo appena 30 minuti di football. 28-0 il parziale dopo i primi due quarti e match già chiuso. Il secondo tempo serve solo per migliorare le statistiche, con Tampa Bay che segna qualche inutile punto senza mai dare la minima impressione di poter in qualche modo riaprire la partita.

Il primo tempo di Tampa Bay è stato qualcosa di profondamente imbarazzante, sembrava la prosecuzione dello scempio a cui avevamo assistito sette giorni prima a Jacksonville. Tra l’altro, al parziale di 0-41 con cui i Bucs avevano chiuso la partita coi Jaguars si è aggiunto quello con cui Tampa Bay ha iniziato il match con Dallas: un gustoso 0-28, per un parziale complessivo di 0-69, roba da non credere...
Barber e Winslow dopo l'ennesimo KO

Ormai basta un errore per mandare i Bucs fuori dalla partita. A Jacksonville era stato il fumble di Parker su un punt return a dare il via alla rimonta dei Jaguars, con Dallas è bastato il fumble di Freeman nel primo drive per chiudere il match. Dopo quell’errore, ci sono stati 28 punti (a zero) per i Cowboys ed un dominio incontrastato da parte di Romo & co. Sembrava di assistere ad una partita tra professionisti (in maglia bianca) contro dilettanti (in maglia rossa), uno spettacolo davvero penoso.

Ma almeno, in questo primo tempo degli orrori, c'è qualcosa o qualcuno da salvare? No, niente e nessuno. Non la difesa che confermandosi la peggiore dell'intera NFL ha concesso di tutto e di più, non l’attacco con un Freeman incapace di trovare un ricevitore libero e un Blount costretto a guadagni ridottissimi, non la linea offensiva in difficoltà estrema a proteggere il proprio QB e non in grado di aprire varchi per le corse.

Credo poi sia inutile soffermarsi su quanto accaduto nel corso del secondo tempo, dato che ormai la partita era chiusa e Dallas si è limitata a contenere la reazione (peraltro resistibilissima) di Tampa Bay. Da segnalare solamente una bella giocata di Adrian Clayborn, con il DE rookie da Iowa che ha placcato Romo provocando un fumble riportato in endzone dal LB Dekoda Watson, e poi il drive concluso con il TD di Briscoe. Un po’ pochino: "too little, too late", come si dice oltreoceano.

Il "Saturday Night" vs Dallas ha quindi confermato lo stato comatoso in cui versano i Buccaneers. Una squadra ormai incapace di reagire alle avversità e che si consegna agli avversari senza più opporre la benché minima resistenza. Sconfitta consecutiva numero otto in archivio, pronti per allungare la "losing streak" alla doppia cifra, visto che l’esito delle due partite che rimangono per chiudere la stagione (le trasferte a Carolina e ad Atlanta) pare del tutto scontato.

Intanto, stando alla stampa locale, circolano voci a Tampa secondo cui i Glazer parrebbero intenzionati a confermare Morris e a ingaggiare semplicemente un Defensive Coordinator sollevando Raheem solo dal compito di DC. Ovviamente, credo e spero sia solo uno scherzo, peraltro di cattivo gusto. Confermare Morris, no dico, ma siamo impazziti?! Va anche detto però che, con Morris sulla sideline dei Bucs anche nel 2012, i Glazer potrebbero risparmiare oltre che sull'ingaggio di un nuovo Head Coach anche sulle spese dello stadio: per andare a vedere i Bucs allenati ancora da Morris credo sarebbe infatti più che sufficiente un campetto di periferia da 10 mila posti (scarsi...).

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