mercoledì 5 marzo 2014

Capitolo maglie, almeno cambiassero i numeri!

Torno per l'ultima volta sull'argomento "jersey" dopodiché su questo triste capitolo sarà meglio stendere un (pietosissimo) velo. Di seguito, pubblico un paio di immagini, in cui ho sostituito agli orrendi numeri "digitali" quelli vecchi (e davvero di un'altra categoria) delle precedenti jersey.

Con dei numeri "normali", già mi sembra che le maglie facciano un altro effetto; restano sempre infinitamente peggiori delle precedenti, però si passerebbe quantomeno dalla categoria "orrende" a quella "brutte".

Per capirci, ecco Doug Martin e Gerald McCoy con le nuove jersey ma con i vecchi numeri... l'effetto mi sembra migliore, anche se rimane tutto quel grigio scuro sulle spalle/maniche che dà a queste divise un terribile effetto di "pesantezza" e tra l'altro è proprio fuori luogo, tutto questo "grigiore"; considerando che nello stato della Florida splende sempre il sole, che c'entra con Tampa questa tonalità così "plumbea" del colore "pewter"? Mah!



Basterebbero davvero pochi ritocchi, ad esempio partendo dai numeri, per rendere le nuove uniformi se non altro "guardabili"; purtroppo, conoscendo un minimo gli americani e la loro completa assenza di "elasticità mentale", sono quasi sicuro che i Glazer non torneranno indietro e che per qualche anno dovremo sorbirci queste brutte uniformi.

L'unica via percorribile, da parte dei tifosi, credo sia quella di non acquistare nè il nuovo merchandising nè soprattutto le nuove jersey. Toccarli sul vivo, cioè nel portafogli, potrebbe essere l'unica strada per tornare a rivedere delle maglie decenti indossate dai nostri - comunque sempre amati, anche con queste uniformi "sbagliate" - Bucanieri...

2 commenti:

  1. In effetti, già con un altro carattere per i numeri, le maglie rendono qualcosa di più.

    Secondo me, font a parte, il problema peggiore è che c'è troppo petwer. Peraltro opaco.

    Sarebbe curioso sapere perché hanno accettato questo tipo di restyling.

    RispondiElimina
  2. A mio avviso è proprio un'uniforme "sbagliata", nel senso che è proprio tutto il "concept" che non funziona. Certo, poi ci sono le due "sviste" maggiori e più evidenti, che sono:

    1 - Il font digitale usato per i numeri
    2 - l'uso massiccio e sconsiderato di "dark pewter"

    FONT DIGITALE
    Qui c’è proprio un errore di fondo; voglio dire, ma la Nike lo sa che il nostro team si chiama "Buccaneers"? E che per “Buccaneers” si intendono quei pirati che tra il 1500 e il 1600 compivano le loro scorribande anche nella zona dove oggi sorge la baia di Tampa? E che proprio per questo motivo, 400 anni dopo, si decise di chiamare in questo modo la squadra di football...?! Pirati, dunque, un qualcosa di strettamente legato al passato remoto e non "astronauti"” o un qualsiasi altro nick che rimandi a futuro...!

    E dunque per le maglie dei Bucanieri occorreva un font quasi "manuale", il più "old style" possibile, un qualcosa insomma che rievocasse le atmosfere da "Pirati dei Caraibi"; in altre parole, andava bene qualsiasi font tranne quello da sveglietta digitale che gli "stilisti" (ehm...) della Nike hanno avuto la bella pensata di utilizzare...

    DARK PEWTER
    E veniamo all’altra nota dolentissima, l’uso del tutto sbagliato del colore. I Glazer non perdono occasione per vantarsi del fatto che i Bucs siano l’unico team NFL ad utilizzare, peraltro in modo sempre più massiccio, il colore "pewter", una specie di grigio che, se nelle precedenti unifiormi era di tonalità chiara e brillante, ora sembra essere invece scuro e opaco, e di una "pesantezza" quasi unica... ecco, volevo dire ai Glazer che forse il motivo per cui nessuna squadra usa questo colore è perché si tratta di una tinta, in tutta onestà, inadatta e inadeguata per una squadra sportiva...

    Questo colore – a maggiore ragione nella tonalità "grigio topo" delle nuove maglie - è davvero indigeribile in dosi così massicce; un conto era limitarlo ai calzoncini riprendendolo nel casco (peraltro in versione chiaro/brillante), ma ora che anche la maglia è pesantemente "infestata" è evidente che il "pewter" va bene, al limite, solo a piccole dosi e comunque mai nella tonalità "dark"...

    Infine, qualcuno mi spieghi che c’entra il "pewter" non solo con i pirati (niente, direi, visto che semmai era il nero la tinta dominante dei predoni dei mari) e con la Florida, uno degli Stati in cui splende sempre il sole; questo "grigio smog" o "grigio nebbia" non si coniuga per nulla con una regione in cui dovrebbero essere semmai le sfumature del sole (rosso, giallo, arancione) a dominare, non certo il "grigio tenebra", che invece è diventato il colore primario delle nostre uniformi...

    Ad ogni modo, questo restyling ci ha fatto risparmiare almeno un centinaio di dollari (spese escluse) sull’acquisto di una eventuale nuova jersey... davvero mi chiedo chi possa prendere in considerazione l’idea di spendere dei soldi per una jersey che personalmente mi vergognerei a indossare perfino per entrare al Raymond James Stadium, figuriamoci in altri contesti...!

    RispondiElimina