martedì 21 ottobre 2014

McCown è guarito, chi sarà adesso il QB starter?

McCown e Glennon, una poltrona per due.
Josh McCown, il QB che aveva iniziato il campionato da titolare e che era finito fuori squadra per un infortunio alla mano rimediato nel corso della debacle di Atlanta, si è ormai ristabilito dal problema fisico che lo ha tenuto fuori dai campi per un mese. 

L'ex QB dei Bears è tornato ad allenarsi a One Buc Place senza particolari limitazioni, e tutto lascia pensare che domenica prossima potrà prendere parte al match contro i Vikings. Resta da vedere – e non è un dettaglio – se l'ex QB dei Bears sarà o meno il titolare...

Aspettando una presa di posizione ufficiale e definitiva sull'argomento da parte di Lovie Smith, anticipo il mio punto di vista: credo che sarebbe un errore, e anche abbastanza grave, riconsegnare la guida della squadra a McCown e "panchinare" Mike Glennon.

E' vero che – nel caso specifico – McCown è stato messo da parte per problemi fisici, ma il suo rendimento nelle due partite e mezzo che ha disputato è stato onestamente mediocre, con poche luci e molte ombre.

Il che poi è anche normale ed in linea con lo standard di rendimento di questo giocatore, un veterano di lungo corso che in oltre dieci anni di carriera ha sempre giocato così, e cioè non brillando mai in maniera particolare. Con l'eccezione, è vero, dello scorcio di stagione disputata lo scorso anno a Chicago, ma credo facciano più testo i precedenti dieci anni (giocati malino) piuttosto che una manciata di partite (dal buon rendimento) del 2013.

Soprattutto, non avrebbe alcun senso in prospettiva far "marcire" sulla sideline Mike Glennon, un giocatore giovane di cui sarà il caso di comprendere l'effettivo potenziale; e visto che ormai la stagione, per i Bucs, è andata (al di là delle profezie ottimistiche di Lovie Smith) a mio avviso sarebbe opportuno utilizzare le prossime dieci partite proprio per cercare di capire se nel prossimo draft dovremo cercare un franchise QB oppure se ne abbiamo già uno in casa...

McCown, dal canto suo, va benissimo come backup (sebbene strapagato, ma il contratto faraonico fattogli firmare in offseason è un errore ascrivibile a Lovie Smith) e un giocatore di esperienza è quello che ci vuole per coprire le spalle a Glennon e per entrare in campo anche a freddo, in caso di emergenza.

Spero dunque che presto Lovie Smith nomini Glennon titolare da qui a fine anno e faccia chiarezza nel reparto più importante del team, quello del quarterback. Già i Bucs sono un team modesto, e di tutto abbiamo bisogno tranne che di scatenare una "battaglia" settimanale per decidere chi sarà, di volta in volta, il QB starter.

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