martedì 6 novembre 2012

Metà stagione in archivio, tempo di primi bilanci

Buccaneers 2012: 4-4 dopo metà stagione
La prima parte di stagione è dunque terminata con la splendida vittoria in quel di Oakland; e dopo 8 partite i Bucs hanno non solo lo stesso numero di vittorie (4) ottenute nel corso dell'intero 2011, ma sono in evidente crescita, e soprattutto in attacco la squadra di coach Schiano si sta confermando domenica dopo domenica come una delle più esplosive dell'intera NFL.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa ha funzionato bene in questa prima parte di stagione 2012 e cosa invece deve migliorare nelle rimanenti 8 partite affinché i Bucs possano non dico sognare l'impossibile (giocare ancora nel mese di gennaio...) ma quantomeno confermarsi come un team tosto e difficile da battere da parte di qualsiasi avversario.

ATTACCO
Nelle ultime 4 partite l'attacco dei Bucs è letteralmente esploso: 144 i punti messi sul tabellone, per una media a partita di 36... cifre incredibili, soprattutto considerando il primo "quarto" di stagione, in cui i punti segnati erano stati solamente 82 (20,5 per match).
Le ragioni di questa svolta? Da un lato l'OC Mike Sullivan (all'esordio assoluto nei panni di offensive coordinator, particolare non secondario), che ha "aperto" il playbook utilizzando giochi meno conservativi e in grado di sfruttare pienamente il potenziale (notevole) a sua disposizione, dall'altro credo che il "boom" del nostro attacco sia riconducibile a due nomi ben precisi: Josh Freeman e Doug Martin...

JOSH FREEMAN e DOUG MARTIN
Cominciamo dal QB: la stagione di Josh era iniziata abbastanza sotto tono, ma è dal match con i Chiefs che sembra di rivedere in campo il Freeman DOC, quello del 2010 per capirci. Preciso, mobile, attento a non commettere errori e anche in grado di correre nei momenti di emergenza. Che sia questo il "vero" Freeman? Speriamo sia così, le cifre che ha accumulato in queste ultime quattro partite (1257 yards lanciate - 314 di media -, ben 11 TD pass e 1 solo INT) son davvero tanta, tantissima roba...

Ma se Freeman sta giocando ad alti livelli, cosa dire allora di Doug Martin, il rookie-meraviglia che nelle ultime due partite ha ammassato qualcosa come 386 yards e 5 TD? Il RB da Boise State aveva mostrato di possedere numeri interessanti sin dall'opener contro Carolina, quando le sue 95 yards furono decisive per regalare ai Bucs la prima vittoria dell'anno. Ma adesso siamo a livelli da fantascienza, e la partita disputata da Martin a Oakland - in cui il rookie ha cancellato James Wilder dal libro dei record dei Bucs per yards guadagnate su corsa in una singola partita - è stata un qualcosa di storico. L'unico dubbio su Martin riguarda il suo eccessivo utilizzo: un gioiello del genere va preservato, per questo si spera che Schiano e Sullivan si decidano ad alternarlo un po' più spesso con LeGarrette Blount, ormai emarginato e utilizzato solo nei ritagli di partita.    

LAVONTE DAVID (e MASON FOSTER)
Ma non è solo l'attacco a far registrare progressi importanti. Molto bene anche la difesa contro le corse, al punto che - per yards concesse al running game avversario - Tampa Bay occupa addirittura il primo posto nell'intera NFL. Un progresso davvero importante se ripensiamo alla scorsa stagione, quando contro i Bucs anche il RB più scalcinato riusciva a superare le 100 yards in assoluta scioltezza. Anche qui, occorre fare un paio di nomi: in primis quello di Mason Foster, middle linebacker solamente al secondo anno ma ormai in grado di comandare la difesa come un veterano.

E poi, Lavonte Davide, OLB da Nebraska che di partita in partita sta crescendo in maniera sempre più convincente. A Oakland, David ha messo a segno 16 placcaggi (nuovo record, per un rookie in maglia Bucs) ma quello che colpisce di questo giocatore è la estrema velocità abbinata ad un'ottima tecnica di placcaggio, il che gli permette di trovarsi quasi sempre al posto giusto per mettere a terra l'avversario. Ovviamente è presto per i  paragoni illustri, e non bastano 8 partite tra i PRO sia pure giocate ad ottimo livello per scomodare fenomeni quali Derrick Brooks (che nel ruolo specifico è stato il più grande di tutti). Diciamo che Lavonte David sembra sulla strada giusta per diventare un giocatore importante, ed il suo arrivo ha contribuito, e non poco, a migliorare un reparto - quello dei LB - che sino a dodici mesi fa era molle e friabile, calpestato a ripetizione dai RB avversari....  

SECONDARIA e SPECIAL TEAMS
E qui, arrivano le dolenti note... anche perché se tutti i reparti funzionassero a meraviglia, l'obiettivo di fine stagione sarebbe quello di vincere il secondo Super Bowl anziché quello di terminare la stagione con un record di 8-8, che al momento credo sia realisticamente l'obiettivo a cui Schiano e i suoi giocatori devono puntare.
In quanto ai CB, i noti episodi quali lo scambio di Talib con New England e l'imminente squalifica di Wright per uso di Adderall mettono KO un intero reparto, visto che stiamo parlando di coloro che ad inizio stagione erano i due CB titolari. Ad ogni modo, per cercare anche qui la nota positiva, attenzione al rookie Leonard Johnson. Nonostante si tratti di un "undrafted", l'ex Iowa ha mostrato spunti notevoli sia a Minnesota che a Oakland, al di là dei due intercetti  (uno per partita) messi a segno contro Ponder e Palmer. Chiaramente è proprio questo il reparto che nella prossima offseason dovrà essere rinforzato più di tutti, a partire dal draft, in cui più di una scelta dovrà essere utilizzata per portare a Tampa Bay almeno un paio di CB di valore.
Altro reparto che deve migliorare sono gli special teams; occorre guadagnare più yards sia nei ritorni di punt che di kick-off, mentre il Barth un po' impreciso delle ultime partite deve ritornare ai livelli eccelsi di inizio stagione, quando anche da oltre le 50 yards il nostro kicker era in grado di mettere il pallone tra i pali ad occhi chiusi.

PROSSIMO "QUARTO" DI STAGIONE
Infine, breve sguardo sul futuro imminente dei Bucs e su cosa propone il prossimo "quarto" di stagione, prima del rush finale. Intanto, da segnalare che da qui a fine anno Tampa Bay alternerà regolarmente una partita in casa ad una in trasferta. Si comincia domenica prossima con San Diego al RJS, poi viaggio a Carolina, gli imbattuti Falcons in casa, infine trasferta a Denver. Credo che continuare a mantenersi sul 50% di vittorie sarebbe importante, e non sarebbe male se riuscissimo a toglierci qualche soddisfazione con gli avversari della nostra division (ad esempio, chiudere 2-0 la serie stagionale con i Panthers e fare un bello sgambetto ai Falcons, perché no...). Ovviamente, senza porre limiti alla provvidenza; o meglio, a Josh Freeman e a Doug Martin....!

2 commenti:

  1. Ottima analisi Star!!!!
    Però vorrei permettermi di dare una menzione d'onore alla scalcinatissima OL perchè ci si dimentica troppo spesso di questi ciccioni che fanno il lavoro oscuro... nonostante la perdita di 2 Probowler riescono a mettere insieme delle ottime prestazioni, questo vuol dire che coach Bostad ( guru da Wisconsin ) stà facendo un gran lavoro!
    Anche perchè ET Martin non fa tutto da solo....

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    1. Diciamolo pure: avevamo un po' tutti - credo - la sensazione che dopo la perdita di Nicks (in aggiunta a quella già molto grave di Joseph) sarebbe stato durissimo confermare le belle cose viste nei giochi su corsa a Minneapolis, e invece...

      E invece, a Oakland, Doug "extraterrestre" Martin si è preso il lusso di riscrivere un paio di record di franchigia proprio nella partita in cui in teoria la nostra O-line - rabberciata e rimaneggiata - avrebbe dovuto fare una gran fatica per aprire i varchi giusti ai nostri RB.

      Come hai opportunamente sottolineato, è doveroso tributare a Bob Bostad il giusto riconoscimento per l'ottimo lavoro svolto anche con quelle che possiamo definire le "riserve" della linea offensiva, anche perché raramente ci si ricorda del duro lavoro che viene svolto dai ragazzi della O-line, un lavoro spesso sporco ma quasi sempre decisivo per vincere le partite.

      E forse - mi sia permessa la battuta - va annoverato tra i meriti di Bostad anche quello di avere posizionato Jeremy "false start" Trueblood nel settore del campo in cui il buon Jeremy è meno nocivo: lungo la sideline...!

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