sabato 1 dicembre 2012

A Denver per la partita che vale (quasi) la stagione

Il WR Courtney Hawkins, protagonista il 26/12/1993
dell'ultima W dei Bucs a Denver con 8 rec. e 105 yds
La difficile trasferta di Denver è una partita molto importante, forse non proprio decisiva ma che - se terminasse in un certo modo... - potrebbe aprire scenari davvero interessanti per il rush finale, ossia l'ultimo quarto di stagione.

E' eresia parlare di playoff? Dunque, è chiaro che in base a quello che potremmo definire "il pessimismo della ragione" i Bucs non ce la faranno a raggiungere l'ambizioso traguardo e che al massimo potranno ambire a terminare la stagione con un record non perdente di 8-8...  ecco, chiarito questo, non vedo però in giro una concorrenza così incredibile e insuperabile, per arrivare sesti e arpionare l'ultimo posto nella NFC in grado di consentire l'approdo alla postseason.

Come è noto, le quattro vincitrici di division sono quasi definite: SF, CHI, NYG e ATL possono già lavorare pensando al mese di gennaio, così come Green Bay ha un organico, e soprattutto un QB, che fanno pensare che il quinto posto della NFC andrà a finire in Wisconsin.

Rimane così l'ultimo posto, e a giocarselo, insieme ai Bucs, saranno i Seahawks (che non mi sembrano una corazzata...), i Saints (a proposito: dobbiamo ringraziare Atlanta, che avendo battuto giovedì NO ci ha fatto proprio un bel favore), i Vikings in fase calante, e le incostanti Dallas e Washington, due compagini dal buon potenziale ma che spesso un modo per perdere le partite riescono comunque a trovarlo...

Perché la partita di Denver potrebbe essere decisiva, per definire quello che sarà l'esito della stagione dei Tampa Bay Buccaneers?

Perché il calendario prevede da qui alla fine due gare abbordabili in casa (STL e PHI) e due ostiche in trasferta (NO e ATL), sebbene i Saints potrebbero già essere fuori dai giochi mentre Atlanta non credo darà il 101% nè rischierà i propri titolari nell'ultima gara prima dei playoff. E se - come da pronostico - in queste ultime quattro partite riusciremo ad ottenere un fattibile record di 2-2, saremmo in una ipotetica situazione di 8-7.

E quindi è ovvio che l'esito del match di Denver potrebbe fare tutta la differenza del mondo, visto che un 9-7 potrebbe farci riassaporare il dolce sapore dei playoff, mentre con un comunque dignitoso 8-8 potremmo accomodarci comodamente davanti alla TV, nel weekend dei wild card games.

Insomma, vincendo a Denver i Bucs lancerebbero un segnale forte alla concorrenza e avanzerebbero in maniera seria la propria candidatura a quello che a inizio stagione sembrava un sogno del tutto inconcepibile.

Ecco, per realizzare l'impresa rimane però un problemino non proprio marginale, da risolvere: come potrà la nostra devastatissima secondaria (la peggiore dell'intera NFL) fermare o quantomeno limitare uno dei migliori QB dell'intera storia NFL? Insomma, sapere che buona parte delle nostre possibilità di giocare a gennaio è affidata a E.J. Biggers, LeQuan Lewis e Leonard Johnson, beh... non lascia proprio moltissime speranze, volendo usare un eufemismo!

Ad ogni modo, chissà se riusciremo a "rinfrescare" un po' cifre e statistiche: la prima (e ultima) W dei Bucs in Colorado risale addirittura al 1993, quasi vent'anni fa, quando sbancammo Denver grazie soprattutto alle 8 ricezioni per 105 yards e 1 TD da parte del WR Courtney Hawkins. Ecco, se domenica prossima cifre analoghe le dovesse registrare Vincent Jackson o Mike Williams, se la nostra D-line riuscisse a mettere addosso a Manning la pressione giusta per mandarlo fuori giri, e se poi Doug Martin ritornasse quello ammirato a Minneapolis e Oakland, beh, allora...  allora non svegliatemi: sarebbe un sogno davvero troppo, troppo bello...!

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