giovedì 8 marzo 2012

Alcune considerazioni sul nuovo coaching staff

La grinta di coach Schiano
Ha finalmente preso una forma definitiva il coaching staff dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2012, rinnovato per intero rispetto a quello dello scorso anno. Tutte facce nuove, dunque, e mi sembra anche giusto così, dato che c'era davvero poco (anzi, nulla!) da salvare nel CS che aveva prodotto i disastrosi risultati che tutti ben ricordiamo, nel corso della scorsa stagione.

Chiaramente bisognerà vederlo all'opera, il nuovo coaching staff dei Tampa Bay Buccaneers, prima di poterne valutare la bontà o meno del lavoro. Ad ogni modo, e "con il senno di prima", credo che qualche valutazione sia comunque possibile farla sin d'ora, proprio incominciando dal nuovo Head Coach, Greg Schiano.

L'Head Coach
Il nuovo capo allenatore Greg Schiano è alla sua prima volta, nei panni di HC nel non facile mondo NFL. E sebbene il suo non fosse proprio un nome di primissimo piano nel panorama degli allenatori di College, penso (ma soprattutto spero e mi auguro!) che la decisione di ingaggiarlo possa rivelarsi una buona intuizione. Schiano ha fama di essere un coach tosto ed esigente, molto attento alla disciplina e assai poco tollerante con teste calde e affini. A Tampa, da questo punto di vista, avrà il suo bel da fare, a  maggior ragione considerando che si viene da un triennio con un un HC senza polso e tollerante all'eccesso come Morris.

Tecnicamente, Schiano ama il gioco sulle corse e si può dire che il suo sia un football tradizionale: pochi fuochi d'artificio e molta sostanza, questo è quanto ci si dovrebbe aspettare... ma essendo un allenatore di “estrazione difensiva” (ha ricoperto il ruolo di DC in parecchie occasioni e anche in contesti importanti, prima di diventare HC a Rutgers) sarà interessante vedere se (peraltro con l'aiuto di Butch Davis) riuscirà a raddrizzare la disastrata difesa di Tampa Bay, davvero impresentabile lo scorso anno e spesso ai limiti (se non oltre) dell'osceno...

OC e DC
Nuovi anche i due principali assistenti di Schiano, i responsabili di attacco e difesa.

Cominciamo dall'attacco: l'offensive coordinator sarà un quasi esordiente nel ruolo, l'ex qb coach dei NY Giants Mike Sullivan. Al suo fianco, Schiano ha piazzato un uomo di grande esperienza, quel Jimmy Raye che già transitò a Tampa negli anni '80, e che con i suoi 66 anni può portare in dote ciò che manca a Sullivan: l'esperienza. Schiano, come detto, ama il gioco “run oriented”, e lo stesso Raye ha fama di essere stato, nelle sue molteplici esperienze come OC, un allenatore molto conservativo. Dunque, che Legarrette Blount si alleni molto bene (soprattutto per evitare i fumble!), visto che si prevede parecchio lavoro per lui.... e proprio considerando questo tipo di gioco, non è da escludere che con la quinta scelta assoluta si vada a pescare il miglior RB di questo draft, Trent Richardson da Alabama, proprio per non costringere Blount a portare il pallone per più di 20 o più volte ad ogni partita...

Per quel che riguarda la difesa, il DC sarà (in teoria...) Bill Sheridan, un allenatore dal curriculum non entusiasmante e dal basso profilo, ma in realtà a ricostruire la “D” dei Bucs ci penseranno Schiano e Davis; due che, sulla carta, di difesa se ne intendono e anche parecchio, per cui mi aspetterei di non rivedere più le prestazioni ignobili a cui eravamo puntualmente costretti ad assistere nel corso della scorsa stagione, quando la difesa la “allenava” (parola forse un po' eccessiva...) Raheem Morris. Senza dimenticare che, tra free agency e draft, sarà doveroso riuscire a rattoppare quei reparti della difesa (LB e CB) che necessitano dei maggiori ritocchi, considerato che la linea difensiva è giovane e ricca di talento, e che se ben allenata potrebbe anche far vedere qualcosa di buono (e far divertire meno i QB avversari, che nelle ultime stagioni hanno quasi sempre allegramente banchettato, ogni qual volta c'erano da affrontare i Bucs...).

Butch Davis
Butch Davis, che per i noti problemi contrattuali con North Carolina non può ricoprire in maniera ufficiale il ruolo di assistente allenatore, sarà in pratica il vice-Schiano, oltre al “vero” defensive coordinator. Si tratta di un allenatore dai trascorsi importanti, che oltre ad avere vinto un Super Bowl con Dallas come DC è stato anche capo allenatore dei Cleveland Browns, e che dunque sembra la persona adatta a guidare Schiano nel mondo dei PRO. Sulla carta, l'idea di affiancare un vecchio drago come Davis al "rookie" Schiano sembra interessante, speriamo che anche il campo confermi la validità di questa scelta.

Molti (troppi?) gli assistenti da Rutgers
Dovendo ricostruire da zero il coaching staff, Schiano si è trovato nella necessità di reclutare tutti quanti gli allenatori dei singoli reparti ed evidentemente è andato a “pescare” tra quelli che meglio conosceva e in cui riponeva fiducia. Ecco, speriamo che la folta pattuglia di assistenti che arriva da Rutgers (e sono tanti gli ex Scarlet Knights, visto che quasi metà del coaching staff è composto appunto da ex assistenti allenatori di Schiano a Rutgers) non risenta dell'impatto con la NFL, in cui peraltro, come già sottolineato, lo stesso Greg Schiano è all'esordio nei panni da HC.

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