lunedì 14 ottobre 2013

Bucs, una squadra allo sbando: per colpa di chi?

Greg Schiano
Ogni maledetta domenica, i Tampa Bay Buccaneers si dimostrano bravissimi nel fare sempre la stessa cosa: perdere.

Ormai la situazione prosegue in questo modo da metà della scorsa stagione, visto che delle ultimi undici partite disputate Tampa Bay ne ha vinta solo una, peraltro una "W" del tutto "finta", poiché ottenuta nell'ultima giornata dello scorso campionato, quando i Falcons fecero ampio ricorso a seconde e terze linee preferendo risparmiare i titolari per i playoff.

Ma come è possibile che una squadra ritenuta (alla vigilia del campionato) da tutti gli analisti in grado di giocarsi fino in fondo l'approdo ai playoff, sia oggi diventata la candidata numero uno (insieme ai Jaguars) per ottenere la first pick overall del prossimo draft?

Cerchiamo di analizzare le cose nella maniera il più possibile "oggettiva", partendo dall'imputato numero uno, ossia colui che viene pagato (e non poco) per far rendere al meglio la squadra da lui stesso assemblata insieme a GM e Proprietà: il capo allenatore.

Greg Schiano... ci sono due cose che voglio sottolineare del nostro HC, andando al di là delle mille polemiche legate alla "Freeman saga", e limitandomi a evidenziare quelli che, da un punto di vista strettamente "tecnico" sono a mio avviso due errori molto gravi commessi dall'HC dei Bucs e dal suo staff, e le cui conseguenze sono davanti agli occhi di tutti.

Pensare di sostituire Freeman con Glennon - L'errore più grave, direi, è proprio questo. Il fatto cioè che Schiano pensasse veramente che "il problema" di questa squadra fosse Josh Freeman, e che fatto fuori il QB#5 (sostituendolo con un rookie...!) ci sarebbe stata l'auspicata inversione di gioco e risultati.

Ecco, questa mi è sembrata una "leggerezza" davvero imperdonabile: ma come è possibile che un Capo Allenatore NFL, un uomo che da tanti anni calca le sideline dei campi di football a ogni livello, non si sia reso conto che questi Bucs erano destinati a vivere o a morire solo ed esclusivamente con Josh Freeman? E che era un follia pura pensare di risolvere le cose buttando nella mischia un rookie (un giocatore interessante, questo sì', ma non certo un cavallo di razza...), non ancora pronto nè tecnicamente nè fisicamente a prendere per mano un team immerso nelle sabbie mobili fino al collo come gli attuali Tampa Bay Buccaneeers?!

Mi è sembrata una mossa quasi "suicida", quella di mettere il proprio futuro professionale (perché presumo che Schiano sia consapevole del fatto che ad ogni sconfitta si accorcia la sua carriera da capo allenatore) nelle mani di Mike Glennon, al quale - per carità! -  sono il primo ad augurare una brillante carriera tra i PRO e di diventare un giocatore importante nonché un solido starter, ma a cui non si poteva certo chiedere di risollevare le sorti di un team allo sbando....

Primi tempi decenti, secondi tempi orrendi...perché? - Una caratteristica delle sconfitte di Tampa Bay è proprio questa: in quasi tutte le partite i Bucs sono partiti bene, e hanno spesso dato l'impressione di avere in mano la partita (persino a Foxboro!), prima di crollare miseramente nel secondo tempo, ed in particolare nell'ultimo quarto...

Solo una coincidenza? Non credo proprio. Di solito la bontà e il valore di un coaching staff si vede proprio da come - in corso di partita - gli allenatori riescono ad effettuare aggiustamenti, a cambiare l'inerzia del match, a trovare le contromosse idonee a fermare l'avversario, insomma a fare tutto quello che i nostri tanti allenatori capitanati da Greg Schiano non sono mai stati in grado di fare, nemmeno una volta!

Sapete quanti TD sono stati messi a segno dall'attacco di Tampa Bay, nei secondi tempi delle cinque partite fin qui disputate, che a guidarlo fosse Freeman o Glennon? Z-e-r-o...  ora, se a qualsiasi coaching staff avversario bastano i primi trenta minuti del match per applicare le contromosse necessarie per bloccare il nostro attacco, e - in maniera uguale e contraria - il nostro CS nei secondi trenta minuti delle partite è del tutto incapace di "riprendere" il controllo di un match o di mettere in pratica una tattica vincente, beh, a me ne viene in mente uno solo di "rimedio" per risolvere il problema... e il "rimedio" (la sostituzione dello staff tecnico, nella sua quasi totale interezza) potrà avvenire dopo la prossima sconfitta oppure al termine della stagione, ma comunque mi pare davvero l'unica soluzione possibile, stando così le cose.

Purtroppo, i fatti parlano chiaro: il capo allenatore dei Bucs ed il suo coaching staff si sono rivelati inadeguati a guidare un team NFL, peraltro formato non da quei "broccacci", e per lo più autentiche  "teste caldissime", che si ritrovava ad allenare Raheem Morris, ma da giocatori che dovrebbero garantire se non un tranquillo approdo ai playoff comunque un campionato più che dignitoso, non certo questa serie di sconfitte che non so, a questo punto, in che modo riuscirà ad interrompersi... forse per festeggiare la prima "W" del 2013 dovremo aspettare l'ultima giornata del campionato, quando i Bucs giocheranno a New Orleans ed i Saints in vista dei playoff faranno giocare solamente le riserve delle riserve....!

Di punti "critici" a carico del capo allenatore del suo coaching staff ne ho evidenziati solamente due, ma avrei potuto andare avanti per ore. A partire dal "peccato originale" di Schiano, e sul quale colui che a breve sarà l'ex head coach dei Bucs farebbe bene a meditare a lungo: la scriteriata gestione del quarteback, il giocatore chiave di una squadra di football a qualsiasi livello si giochi, figuriamoci in un team NFL... non avere "tradato" Freeman nel corso della free agency ma averlo scaricato dopo solo tre partite della nuova stagione credo sia all'origine di buona parte dei mali della nostra squadra. A Schiano, dopo averlo allenato per un anno, non piaceva Josh Freeman? Liberissimo di cambiarlo con un altro QB, ma non dopo tre partite della nuova stagione, non scaricando quintali di immondizia su Josh, e soprattutto non con un QB rookie che (non per colpa sua) non ha nè i mezzi nè le capacità per fare uscire la squadra dal tunnel...cribbio! ;-)

Detto ciò, e dando un'occhiata al calendario e ai prossimi avversari, i Bucs perderanno domenica prossima ad Atlanta, poi ci faremo travolgere al RJS nel "thursday night" da Carolina dopodiché andremo a Seattle contro una delle squadre più forti del campionato. Credo che i bookmakers non accettino scommesse, sul fatto che fra tre partite il record dei Bucs sarà un rotondissimo zero-otto...!

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