lunedì 1 ottobre 2012

Contro Washington una L amara ma giusta

Il K Connor Barth
Perdere per un FG all'ultimo secondo brucia sempre parecchio, inutile negarlo. Al tempo stesso però, bisogna riconoscere che i Bucs di ieri sera sono stati, per quasi tre quarti, assolutamente inguardabili, e se non ci fosse stato l'unico fuoriclasse di questa squadra a tenerli in vita (il kicker Connor Barth), la partita per i Redskins sarebbe stata poco più di un comodo allenamento.

Ma i centri perfetti realizzati da Barth, che ormai mette tra i pali di tutto, compresi i FG dalle 57 yards calciati con una sicurezza e una precisione incredibile, uniti agli errori del kicker dei Redskins (tre errori su tre tentativi per Cundiff, prima del FG della vittoria) hanno consentito a Tampa Bay di riportarsi sotto negli ultimi due quarti, e addirittura di iniziare in testa gli ultimi due minuti.

Cerchiamo ora di capire che cosa ieri non ha funzionato e per quale motivo i Bucs hanno meritato di perdere la loro terza partita consecutiva.

ATTACCO
Inguardabile, per quasi tre quarti addirittura peggio - se possibile - dello scempio visto a Dallas. Poi, negli ultimi venti minuti, a partita pressoché persa, finalmente Freeman ha iniziato a testare sul profondo la secondaria di Washington, che ha rivelato tutti i suoi limiti. E dunque, big plays per Jackson e Williams, con Freeman che esce finalmente dallo stato catatonico in cui ha giocato per più di metà partita e Bucs che riacciuffano la partita.

Ecco, appunto, Josh Freeman... a un certo punto, vedendolo sempre più spaesato e non in grado di combinare nulla di decente, ho pensato che non ci fosse proprio più nulla da fare, invece la rimonta finale farebbe sperare che i numeri, tutto sommato, il ragazzo ce li abbia e che sia ancora possibile recuperarlo per il football di alto livello; e viene dunque (inevitabilmente) da pensare che ci sia anche la responsabilità dell'OC nello scarso rendimento di Freeman.... perché, ad esempio, non chiamarli prima i passaggi sul profondo? Del resto si sapeva che i DB di Washington non erano certo il punto di forza dei nostri avversari di ieri; premesso che, anche nel finale, Josh stava combinando il disastro, e solo grazie a un intervento di Mike Williams è stato evitato l'intercetto che avrebbe chiuso la partita prima del calcio di Cundiff.

Ad ogni modo, se magari gli venissero chiamati giochi più vari e adatti a lui, qualcosa di discreto forse il nostro QB potrebbe ancora combinarlo... complessivamente, comunque, nonostante il finale in rimonta ancora più ombre che luci per Freeman, che pure ha mostrato alcuni confortanti segni di vita; aggrappiamoci a quelli e speriamo che siano di buon auspicio per il futuro... malissimo, invece il gioco su corsa: anche perché tenendo sulla sideline il miglior RB, è difficile combinare qualcosa di buono. E' inutile: Blount corre bene, segna anche un TD, ma Schiano proprio non lo vede e dunque andiamo avanti con Martin; questo, a mio avviso, è un errore del nostro head coach, che tra l'altro così facendo rischia di bruciare un rookie di belle speranze come Martin, al quale però non si può chiedere di caricarsi sulle spalle l'80% delle portate.

DIFESA 
Ieri, male anche la difesa: incapace di limitare le corse di Morris e Griffin, in difficoltà sui passaggi, e non in grado di tenere nemmeno nell'ultimo drive degli 'Skins, quando ha consentito a Washington di arrivare in raggio da FG senza opporre la dovuta resistenza. Nel secondo tempo la D, soprattutto sulle corse, ha fatto vedere anche alcune giocate interessanti, peccato che ormai i Redskins avessero già preso il volo nella prima parte del match, correndo a proprio piacimento nelle praterie lasciate libere dai nostri difensori.

PENALITA'
Troppe, alcune davvero sanguinose, e senza disciplina e applicazione alla fine si perdono le partite, c'è poco da fare. Quel placcaggio ritardato di Mason in endzone ai danni di Griffin, che ha trasformato un punt per gli 'Skins dalla 1 yard-line in un primo down per violenza non necessaria, grida ancora vendetta.... per non parlare della penalità che di fatto ci è costata la conversione da due punti, ossia la differenza tra giocarsela all’overtime e averla persa all’ultimo secondo per il FG di Cundiff.


Dunque, il primo quarto di stagione termina con un record di 1-3, che mi sembra onesto rispetto a quanto mostrato dai Bucs sul campo di gioco, sebbene in tutte e tre le sconfitte Tampa Bay se la sia giocata in pratica fino all'ultimo secondo. Ciò non toglie che di lavoro per Schiano e i suoi assistenti ce ne sia tanto, tantissimo: già le armi a disposizione dei Buccaneers non sono micidiali, ma se anche quelle poche che abbiamo le utilizziamo male (incredibile che Freeman abbia lanciato sul profondo solo a partita ormai quasi persa o che Blount reciti il ruolo di spettatore non pagante) allora prepariamoci a una stagione in cui magari non perderemo più la faccia come accadeva ai tempi di Raheem Morris, ma in cui di soddisfazioni ce ne toglieremo assai poche....sveglia ragazzi... e soprattutto, sveglia coaching staff!

6 commenti:

  1. Pienamente d'accordo con te Star.

    Aggiungo solo che la difesa nel primo tempo è stata imbarazzante nei placcaggi, Morris spesso saltava 2 o anche 3 backs prima di trovarne uno che lo mettesse in terra. E credo che l'altro Morris, quello che nostro malgrado ha lasciato un segno indelebile in noi, stesse godendo parecchio.

    Attacco beh, che dire, Freeman è alti e bassi, più bassi che alti purtroppo. L'OC ha responsabilità? A mio modesto parere si, ne ha, e anche tanta. La sua scarsa capacità di leggere il match e di chiamare play offensivi decenti per me è attualmente il problema più grosso di questo team. Quando il gioco è variato in fantasia nel 3rd quarter i primi down si son visti arrivare e i punti anche. Ma sembra non capirla, visto che continua a mandare Martin al macello chiamando corse centrali fino alla noia e nausea, senza guadagno di yarde.

    Alla fine niente scuse, ieri una squadra modesta ce le ha suonate, ci giocheremo l'ultimo posto in division coi Saints e cominceremo presto a pensare al draft 2013.

    Servirà un QB??

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    1. Il Morris "buono", Alfred, è davvero un bel giocatore, soprattutto considerando che i Redskins lo hanno pescato solamente al sesto giro con la pick n.173 overall.

      In quanto all'altro Morris, Raheem detto "sciagura", io invece godo moltissimo ogni volta che penso che a Tampa lo rivedremo solo da avversario e mai più a combinare disastri sulla nostra sideline. Anzi, meno lo vedo, anche da avversario, e meglio sto, dato che ogni volta che riappare il suo ghigno mi tornano in mente le pagine più buie della storia dei Buccaneers, scritte proprio dalla squadra che Morris ha allenato (si fa per dire...) lo scorso anno.

      Josh Freeman: il ragazzo è ancora in evidente stato confusionale, per fortuna ieri ha messo insieme qualche buona giocata, che spero gli serva soprattutto per riconquistare fiducia in se stesso; di sicuro siamo ancora ben lontani dal Freeman edizione 2010, e poi quello che non mi spiego è anche l'assoluta mancanza di mobilità di Freeman. Dove è finito il QB che in scramble sfuggiva ai difensori avversari? In quattro partite Freeman ha corso per totali 22 yards in dieci portate, cifre ridicole per un atleta del suo stampo, tra l'altro dimagrito e tirato a lucido; ora, non dico che Freeman debba imitare Newton o Griffin, ma da imitare Newton a essere l'attuale "gatto di marmo" direi che ce ne passa. Credo comunque che le prossime dodici partite saranno decisive per il futuro di Freeman, e per capire se almeno questa Morris l'aveva azzeccata (Freeman = the next franchise QB) o se invece l'ineffabile Raheem aveva toppato anche qui...

      L'OC Sullivan: mi sembra di capire che tu non sia esattamente un suo grande sostenitore ;-), credo però che un po' dipenda anche da quello che gli chiede Schiano, che ama il gioco su corse e che onestamente non so fino a che punto lasci libero il suo OC o se invece lo "ingabbi" dentro determinati schemi... certo, se le chiamate di Sullivan sono, come dire, tutta farina del suo sacco, credo farebbe bene a rendere un po' più vario ed esplosivo il nostro gioco, anche perché il talento non manca poi del tutto: due WR come Jackson e Williams e due RB come Blount (soprattutto) e Martin sono un discreto arsenale offensivo anche se male utilizzato, perlomeno in queste prime quattro partite.

      Adesso abbiamo il turno di riposo, e dopo il bye due partite casalinghe contro avversari con cui sulla carta ce la possiamo giocare, Chiefs e Saints. Ma attenzione a NO, in crescita e che per poco ieri non ha sbancato il Lambeau Field. Tra l'altro, le prossime saranno due partite importanti non solo per la classifica: nel match contro i Chiefs verrà introdotto nel Ring of Honor un grande Bucaniere del passato, l'OL Paul Gruber, e verrà "celebrata" la squadra che nel 1997 raggiunse i play-off dopo 15 anni di attesa, nella prima stagione in cui vennero introdotte le nuove uniformi Red & Pewter. Sarà invece quella contro New Orleans la partita più attesa dell'anno dai nostalgici del white & orange, visto che proprio contro i Saints sarà tempo di "throwback game", di Bucco Bruce, e di un RJS meravigliosamente tappezzato di bianco e arancione.

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    2. Diciamo che Sullivan aveva un bella reputazione prima di arrivare, ed ero contento diventasse parte dei nostri.
      Ma sinceramente non ne capisco ad ora la fama che lo accompagna: il nostro attacco non gira, c'è poco da fare. Non so quanto dipenda da Schiano e quanto ci sia di suo, solo loro lo sanno, e spero che chi ne ha "colpa" (chiunque sia) se ne renda conto e si faccia un esame onesto.
      Io non ho nulla contro il gioco di corsa, ma che almeno prenda yarde, per quanto lentamente e con poco spettacolo. Se tutte le volte si corre al centro per guadagnare 1-2 yarde (quando va bene eh!) che senso ha? Guadagno minimo, Martin a rischio perenne di infortunio, e bisogno di concludere un terzo e lungo con lancio telefonato a VJ. Ovvero: punt senza aver preso nemmeno una volta le 10 yds. Quindi oltre a non marcare punti sul tabellone, la mancata "bruciatura" di minuti sul cronometro ci costa il molto tempo lasciato agli attacchi avversari (situazione vista con CAR, scampata per un pelo e con NYG, dove tale incapacità ci è costata direttamente la vittoria).
      Vogliamo giocare di corsa? Va bene, ma facciamolo in modo decente. Ieri l'UNICA corsa che Martin ha portato verso l'esterno (credo fermamente per scelta sua e non per chiamata dalla sideline) ha portato 6-7 yds. credo; e la RB Direct snap a Ware ha portato al primo down diretto. Perchè non si può giocare così? Ci sono un'infinità di varianti di Pitch, Toss, ecc., perchè tutte le volte che Martin tocca palla le difese devono sapere benissimo dove andrà?

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  2. Io so solo che eravamo sotto il two minute warning in zona field goal e vedo Freeman lanciare!

    A parte il fatto che grazie a dio non ce l'han intercettata altrimenti vedevamo ancora quella boiata sulla QB Kneel avversaria, ma se quando c'è da far girare il cronometro, tu lanci? Lanci? Io inizio a chiedermi chi sia il colpevole tra l'OC ed il QB.

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    1. L'unico motivo del lancio anziché della corsa presumo sia stato quello di voler sorprendere la difesa, che in quel frangente si aspettava l'unica cosa logica da parte nostra, ossia - appunto - una corsa che avrebbe fatto bruciare a Washington un preziosissimo time out. La scelta di Sullivan/Schiano di andare con quel tipo di passaggio (ad elevato rischio, al limite avrei capito uno screen pass facile per Lorig o Martin...) è stata intempestiva e troppo rischiosa, e solo grazie ad una gran giocata di Mike Williams, che è intervenuto sul difensore di Washington che aveva ormai le mani sul pallone, la partita non è terminata con un intercetto.

      Ecco, non capisco perché in questi casi in cui di cosa giusta da fare ce n’è una sola, uno "conservativo" come Schiano consenta invece simili chiamate, assurde e spericolate all'eccesso. Oltre a quella di ieri ricordo una situazione analoga a NY, quando alla fine del terzo quarto mancavano pochi secondi e invece della corsa che avrebbe fatto scorrere il cronometro ed iniziare il quarto finale con la palla in nostro possesso, siamo andati col passaggio, intercettato da NY, che ha di fatto ridato fiducia e rimesso in partita i Giants. Per non parlare della follia di Dallas, quando in pieno forcing finale e quasi senza più tempo sul cronometro anziché passare siamo andati con la solita corsetta di Martin...

      In quanto alle corse centrali, magari ogni tanto possono anche servire, per testare la D-line avversaria, per tenerla comunque attenta e concentrata anche a quello che accade sulla linea di scrimmage, per bruciare tempo sul cronometro utilizzando più di un gioco per chiudere il down proprio per tenere il più a lungo possibile l'attacco altrui sulla sideline, però il "dritto-e-forte" non può essere chiaramente l'opzione utilizzata il 75% delle volte che si decide di correre. E poi, se bisogna correre dritto e forte, almeno si utilizzi il personale adatto: ossia Blount che per conformazione fisica almeno un paio di yards le prende comunque, invece del "piccolo" Martin che rimbalza sulla D-line e che prima o poi finirà inevitabilmente per farsi male, se continueremo a mandarlo a schiantarsi contro armadi grossi il doppio di lui.

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  3. Sconfitta meritatissima, nonostante a 1:47 dalla fine fossimo passati inopinatamente in vantaggio!
    L'attacco nei primi tre quarti è risultato del tutto improduttivo, a tratti persino indisponente per l'assoluta previdibilità dei giochi chiamati e per l'ormai cronica immobilità, imprecisione e mancanza di intraprendenza del nostro QB...
    La difesa per larga parte della partita ha collezionato una serie imbarazzante di missed tackles, rendendo così molto agevole il compito a RG3 e compagni...
    L'impressione che ne ho tratto è che, al di là dei limiti tecnici che i nostri giocatori possono avere, la squadra manchi di una guida tecnica lucida e capace di leggere le mutevoli situazioni che si possono presentare nel corso della partita, nonchè testarda fino all'eccesso nel perseverare in scelte che, ai più, appaiono discutibili...vedi, per esempio, il massivo utilizzo delle corse di Doug Martin e il relegamento nel dimenticatoio di LeGarrette Blount!
    Speriamo che il Bye Week aiuti Greg Schiano ed il suo Coaching Staff a chiarirsi le idee e ad individuare la strada giusta da intraprendere...

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