domenica 30 settembre 2012

Bucs, alla ricerca dell'attacco perduto

Uno dei "murales" del RJS: Cannons will fire
Una delle gigantografie che si trovano lungo tutto il perimetro del Raymond James Stadium e che vedete qui a sinistra, affianca alle foto di Josh Freeman, Mike Williams e Vincent Jackson una scritta che recita così:  "Cannons will fire"... e speriamo proprio di sentirla spesso la voce del cannone, questa sera contro Washington, perché quando al RJS partono le bordate dal galeone, vuol dire che ci sono buoni motivi per fare festa e che occorre aggiornare il punteggio sul tabellone a favore dei ragazzi in Red & Pewter...!

Speriamo di sentire spesso sparare il cannone, dicevo, perché per vincere contro Washington non possiamo chiedere anche questa volta alla difesa, che contro Robert Griffin e compagni non avrà vita facile, di risolvere da sola la partita e di regalarci la seconda W stagionale.

Occorre il contributo dell'attacco, e soprattutto dopo l'orrenda prestazione di Dallas vorrei vedere un Josh Freeman (passatemi la quasi autocitazione) "con il coltello tra i denti"... anche perché se non ora, ossia dopo la peggior prestazione per lui in tre anni di NFL, allora quando?! Come ho già avuto modo di dire, senza il miglior Freeman questi Bucs di partite ne vinceranno ben poche, e il match perso contro i Cowboys è stato, in questo senso, esemplare: la difesa ha infatti giocato alla grande, ma in Texas è arrivata ugualmente una sconfitta...

Credo che per cercare di agguantare una W, Freeman e soci dovranno produrre punti e rimanere in campo a lungo, così come sarebbe importante lasciare sulla sideline per il maggior numero di minuti possibile l'esplosivo attacco di Washington, guidato dal rookie di belle speranze Robert Griffin. Affinché tutto questo accada sarà necessario vedere un altro attacco, da parte dei Bucs: diverso da quello molle e deconcentrato di Dallas, e animato dal sacro fuoco della rivincita e dalla voglia di riscattare la pessima prestazione di sette giorni fa.  

E poi, non sarebbe male che Schiano si decidesse a far portare molti palloni a LeGarrette Blount, alternandolo spesso e volentieri a Doug Martin, visto che continuare a mandare il nostro RB rookie a schiantarsi dritto e forte contro la D-line avversaria non mi sembra abbia prodotto grandi risultati, ultimamente, se non un mare di three-and-out.

Per quel che riguarda infine il "fattore casalingo", ormai non mi illudo più di tanto... il RJS sarà come al solito mezzo vuoto, nonostante i prezzi dei biglietti abbordabili e si tratti comunque di un match dai tanti spunti interessanti (ad esempio, si potrebbe andare a vedere il match anche e soprattutto per "salutare" - eufemismo! - l'attuale coach dei DB degli 'Skins, perché no...!).

Certo che è davvero incredibile come qui ci sia gente che attraverserebbe l'oceano per andare a vedersi una partita mentre i nostri "colleghi" tifosi che stanno in Florida non andrebbero al RJS quasi nemmeno se gli regalassero i biglietti... mah, e intanto a Los Angeles hanno deciso di costruire uno stadio per portare in California una squadra di football professionistico, speriamo che a Tampa la tifoseria si svegli e si decida a tornare a gremire il RJS come ai bei tempi....forza ragazzi, anzi...GO BUCS!!!

1 commento:

  1. Stasera niente scuse, non abbiamo di fronte né Dallas né i campioni uscenti dell'NFL. Ce la giochiamo con una squadra abbordabilissima, se anche questa partita uno dei reparti (non dico quale) non si sveglia e sta in campo come si deve, la stagione è finita. Freeman deve iniziare a giocare, Sullivan deve iniziare ad andare oltre la seconda pagina del playbook.

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