domenica 14 ottobre 2012

Bucs a valanga: 38-10 sui Chiefs!

Il DE Bennett "decapita" il RB Charles
A leggere il risultato finale sembrerebbe sia stata una tranquilla passeggiata sul velluto, quella dei Bucs sui derelitti Chiefs, una squadra che dall'inizio della stagione non è mai stata in vantaggio nemmeno per un minuto, nelle sei partite finora disputate...!

In realtà, il match era iniziato nel peggiore dei modi per Tampa Bay e soprattutto per Josh Freeman: ossia con un intercetto, proprio mentre i Bucs erano nella red zone avversaria e sembravano avviati a mettere sul tabellone i primi punti di giornata. Il "regalo" di Freeman ha fatto temere il peggio, ma per fortuna quest'oggi dall'altra parte c'erano i Chiefs, una squadraccia che, vista all'opera, mi ha sinistramente ricordato i Bucs dello scorso anno targati Raheem Morris...

Ci ha pensato Brady Quinn, il QB dei Chiefs, a restituire immediatamente - proprio nel drive successivo - l'intercetto e da lì in poi i Bucs hanno iniziato a mettere la testa avanti e a distaccare una Kansas City che più progrediva la partita e meno sembrava crederci.

Le chiavi della vittoria di stasera? Una difesa che ha giocato proprio bene limitando le temutissime corse dei Chiefs, i tanti big plays messi a segno sia in attacco che in difesa, e un Josh Freeman che dopo un inizio orrendo sembrava ritornato quello dei tempi d'oro...

La difesa, dicevo, è stata alla base della vittoria: sia per le giocate vincenti (dall'intercetto di Barron a quello rocambolesco di Barber, ritornato addirittura in endzone per 78 yards da quella leggenda vivente che indossa la maglia #20), sia per il lavoro costante sul gioco di corsa degli avversari, tanto è vero che Jamaal Charles ha chiuso la partita con sole 40 yards in 12 portate. In quanto ai passaggi, l'assenza di Talib non si è fatta sentire anche perché a mettere  in aria il pallone c'era l'assai modesto Brady Quinn, un giocatore assente dai campi da parecchio tempo e riesumato per l'infortunio di Cassell.

Ma se la difesa ha dato il "là" alla vittoria, contributo decisivo è arrivato anche dai numerosi "big plays" realizzati da Freeman, con i tanti passaggi lunghissimi per Mike Williams, Vincent Jackson ma anche per Tiquan "belli capelli" Underwood, che a differenza dei due più illustri compagni di reparto non ha segnato alcun TD ma ha realizzato una spettacolare ricezione da 62 yards.

Come detto, Freeman aveva iniziato malissimo, e - al di là dell'intercetto - il nostro QB sembrava sempre insicuro e con la mira storta, in linea cioè con quanto fatto vedere nel corso di questa stagione. Poi, un big play dopo l'altro, Josh ha preso fiducia e ha iniziato a completare anche nel corto-medio raggio, ad esempio mettendo a segno qualche efficacissimo screen pass per Martin e Lorig. Alla fine le cifre di Freeman fanno registrare 328 yards lanciate, 3 TD e 1 intercetto. Speriamo che la crescita di quest'oggi trovi conferma nelle prossime partite e che già da domenica prossima contro New Orleans Josh ricominci da dove ha finito stasera, con la stessa precisione, l'identica intensità e la medesima grinta fatte vedere a partire dalla seconda metà del match con i Chiefs.

Buone cifre anche quelle dei due RB, Martin e Blount, con quest'ultimo impiegato solo nel finale, ma comunque autore di ottimi spunti nonché del TD che ha sigillato la partita. Davvero un peccato che Schiano lo utilizzi così poco, visto che LeGarrette è, con tutto il rispetto per il rookie da Boise State, il miglior RB che abbiamo a roster.

Dunque, va in archivio la "W" numero 2 di questa stagione, un ottimo "brodino" che però è arrivato dopo avere affrontato un team davvero in estrema difficoltà; dubito che nelle rimanenti undici partite ci capiteranno ancora avversari così "soffici" e "collaborativi" come i Chiefs visti al RJS. Ad ogni modo, adesso sotto con New Orleans, che questa settimana ha riposato e che verrà a Tampa per giocarsi il tutto per tutto nel tentativo di ribaltare una stagione iniziata nel modo peggiore.

Ma per pensare ai Saints ci sarà tutta la settimana, questa sera si brinda e si festeggia la vittoria: erano aaaaaanni che non si vinceva con 28 (v-e-n-t-o-t-t-o) punti di scarto... e se dall'altra parte c'erano "solamente" i Chiefs, pazienza, anzi...peccato non affrontarli tutte le settimane, i simpatici ragazzi di Romeo Crennel!  

6 commenti:

  1. dopo Oakland sei ancora sicuro che Blount sia "Il miglior RB che abbiamo a roster"?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro "Anonimo",
      è un po' troppo facile parlare adesso, però, ossia dopo che nelle ultime due partite il RB #22 ha messo insieme cifre che nemmeno il miglior Emmitt Smith.

      Le mie parole risalivano a quasi un mese fa, a dopo la partita contro KC, quando Martin - per quello che aveva fatto vedere sul campo nelle prime cinque partite della stagione - mi era parso un prospetto molto interessante ma ben lontano dall'arma devastante e deflagrante esplosa nelle ultime due partite a Minneapolis e ad Oakland...

      Ad ogni modo, confermo che non mi piaceva un mese fa - e non mi piace adesso - la gestione da parte di Schiano di Blount, che continuo a ritenere un ottimo RB, a prescindere dal boom di Martin.

      A mio avviso - ripeto: a mio personalissimo avviso - sarebbe opportuno alternare maggiormente Blount a Martin, perché spremere come un limone il rookie da Boise State mi sembra il modo peggiore in assoluto per gestire il numero 22, che si sta rivelando un gioiello troppo prezioso per logorarlo facendogli portare il pallone venti o più volte a partita (29 le portate a Minneapolis e 25 a Oakland, per Martin).

      Se segui i Bucs da un po' di tempo, ricorderai anche tu l'ottima annata da rookie di un altro RB, Cadillac Wiliams, spremuto però anche lui all'eccesso da Gruden, e poi in progressivo e costante calo di rendimento nelle stagioni successive, ben prima dei devastanti infortuni alle ginocchia.

      Anche perché poi si corre il rischio - facendo toccare a Blount due palloni a match - che il #27 non entri nel ritmo partita e commetta errori gravi come è successo a Oakland con quel fumble commesso a freddo in una delle prime portate (anche se nel caso specifico c'è stato un concorso di colpa non secondario da parte di Freeman e del suo pessimo hand-off).

      Elimina
  2. Hai ragione a dire che sono bravo a parlare dopo. Però ho preferito farlo dati alla mano, e ti garantisco che mi erano sembrate troppo dure le critiche dopo le prime partite. Un staff nuovo e un rookie hanno certo bisogno di un po' di tempo per far funzionare bene tutti i meccanismi.
    E se sono tornato qui a parlarne, è perché ricordavo bene queste parole che non avevo digerito.

    Per quanto riguarda l'usura del giocatore. Ci sono stati casi di infortunei, è vero, ma credo che un professionista possa tranquillamente resistere a 16 partite di regular season ed eventualmente anche alla postseason senza che il suo rendimento cali.

    Vedo spesso troppo disfattismo e scarsa fiducia in una squadra per molti versi nuova, che sta facendo bene (quando non ha vinto ha sempre perso per un pelo) e che secondo me, con un po' di tempo in più potrà lottare per risultati concreti e non solo un record positivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti rispondo al volo, e poi la chiudiamo qui, perché non mi pare il caso di andare oltre e di continuare a polemizzare sul nulla.

      1 - Le "critiche dopo le prime partite" a cui alludi le hai probabilmente lette da qualche altra parte, o erano commenti di altri utenti, non del sottoscritto. E poi - scusa eh, ma te la sei cercata - avrei gradito leggere da parte tua interventi in difesa di Schiano e del suo operato dopo prestazioni pessime come quella di Dallas, anziché dopo i due trionfi di Minneapolis e Oakland...

      2 - Se ti dà fastidio qualcosa che leggi, ti suggerisco di dirlo subito, non di aspettare un mese per farlo. Altrimenti rischi di passare per un "maestrino" saputello, il che non è molto simpatico.

      3 - Per l'usura del giocatore, sono pareri personali, ciascuno ha il suo e se lo tiene.

      4 - Il "disfattismo" circa i Bucs puoi anche averlo visto... ma non qui, o perlomeno non da parte mia. Forse ti è sfuggito, ma ti segnalo che il sottoscritto è così disfattista da avere attraversato l'oceano per andare a sostenere i nuovi Bucs di coach Schiano direttamente a Tampa e a New York... scusa eh, ma magari ce ne fossero di disfattisti come il sottoscritto...

      Elimina
    2. Hai ragione. Ti chiedo scusa. Ho sbagliato modi e tempi. Mi è venuto naturale rispondere a osservazioni ripetute (http://italianbucs.blogspot.it/2012/09/piu-spazio-per-legarrette-blount.html) che mi ero tenuto a mente ma non avevo commentato, perché credo molto nella gestione Schiano, in Martin, in Barron e anche in Freeman. Ma l'ho fatto senza pensare quanto potessi risultare irritante ad una persona che non mi conosce e che non mi ha mai sentito dire -Martin è un trattore!-.

      Ti chiedo scusa.
      Mi dispiace.

      Elimina
  3. OK, nessun problema!

    Nel caso specifico, se non eri d'accordo con quanto scritto da un paio di tifosi nei loro interventi - mi riferisco al post su Blount - o su quello che avevo scritto io nel post, forse potevi intervenire subito ed esporre la tua opinione; credo sia meglio intervenire "a caldo", piuttosto che farlo a scoppio ritardato, magari dopo averci rimuginato un po' troppo a lungo. Ad ogni modo, ribadisco, nessun problema.

    Detto questo, aggiungo la cosa più importante, che accomuna tutti noi che amiamo il red and pewter e che ci ritroviamo "virtualmente" su queste pagine: ora e sempre, GO BUCS!

    RispondiElimina