martedì 31 dicembre 2013

Due anni dopo al punto di partenza... oppure no?

Morris, Schiano e Smith, rispettivamente HC dei Bucs di ieri, oggi e... domani?
Cosa è cambiato rispetto a due anni fa, quando in una situazione apparentemente analoga a quella attuale i Bucs licenziarono l'HC dell'epoca, il sin troppo "morbido" Raheem Morris, per sostituirlo con un vero e proprio "sergente dei marines", e cioè Greg Schiano?

Sono cambiate parecchie cose, credo, benche' in apparenza si debba ripartire ancora una volta da un record di 4-12 e da un team che se non è allo sbando... poco ci manca!

Rispetto a due anni fa i Bucs possono oggi contare su un team complessivamente più forte, e anche se ci sono enormi voragini da colmare (basti pensare che per quanto riguarda i TE, rookie Wright a parte, i Bucs ne sono praticamente privi) non si tratta di ricostruire una squadra da zero, ma di portare avanti quel processo di crescita che con Schiano si era bruscamente interrotto.

Non mancano anche adesso situazioni difficili e nodi cruciali da sciogliere (QB starter in primis) ma nel complesso mi pare che rispetto a quando terminò la stagione 2011 ci sia ora qualche importante certezza in più da cui ripartire come ad esempio Doug Martin e Vincent Jackson in attacco e Darrelle Revis e Lavonte David in difesa, tanto per citare alcune "stelle" che dovranno essere importanti punti di forza per i nuovi Bucs 2014.

Per quanto riguarda poi la scelta dell'HC , voglio sperare che i Glazer abbiano imparato dagli errori commessi nel recente passato e dunque che non affideranno più la guida tecnica della squadra a un coach esordiente assoluto in NFL. E' andata malissimo con Morris, esito analogo si è avuto con Schiano, per cui di allenatori "rookie" mi augurerei di non vederne più dalle parti di One Buc Place.

Il nome che circola non più insistenza in queste ore per quel che riguarda la sideline di Tampa Bay è quello di Lovie Smith. Credo che parecchi tifosi dei Bucs si ricordino di Smith, che dal 1996 al 2000 fu il LB coach dei Buccaneers allenati da Tony Dungy. A questa prima esperienza in NFL con i Bucs, seguirono per Smith gli anni a St. Louis come DC (dal 2001 al 2003) e poi l'esperienza più importante, le nove stagioni da Head Coach dei Chicago Bears, condotti sino al Super Bowl n.41 perso contro i Colts di Peyton Maning.

Vedremo se l'ipotesi Smith sarà destinata a trovare conferma; "profilo" e "curriculum" di questo allenatore potrebbero anche essere quelli giusti qualora (io me lo auguro) si decida di andare per quel che riguarda l'HC su un "usato sicuro" (sulla falsariga di Andy Reid a Kansas City) anziché su una "scommessa" (come lo sono stati Morris e Schiano).

Smith inoltre conosce l'ambiente di Tampa, il che non guasta, ma soprattutto è uomo di profondissima esperienza a livello di NFL e tutti noi sappiamo bene cosa abbia significato - negli ultimi 5 anni - essere guidati dalla sideline da allenatori che non avevano la minima idea di cosa significasse fare l'HC a certi livelli...

Naturalmente l'HC è solo uno dei numerosi tasselli che andranno a comporre i nuovi Buccaneers. Molto importante sarà la scelta del nuovo GM chiamato a sostituire Dominik, così come sarà interessante vedere chi rimarrà dell'attuale coaching staff, anche perché a differenza di due anni fa non credo che tutti gli attuali allenatori siano da sostituire (uno che terrei è Dave Wannstedt, ma ce ne sono anche altri che meriterebbero la riconferma).

Poi, definiti GM, HC e CS, ci sarà da valutare come impiegare non solo la pick n.7 overall del prossimo draft ma anche le rimanenti scelte, decidere quali free agent andare a prendere e quali veterani rilasciare e soprattutto (e questa sarà la mossa più importante di tutte) a chi affidare la guida dei Bucs sul rettangolo di gioco, ossia chi sarà il nuovo QB starter dei Tampa Bay Buccaneers edizione 2014...

Non credo che rivedremo Glennon titolare l'anno prossimo; probabile che Mike rimanga a roster, ma nel ruolo di backup anzichè in quello di starter. Quanto poi sia importante il QB, nella NFL di oggi, penso sia evidente a tutti. Se una squadra può contare su "califfi"del calibro di Brees, Rodgers, Brady, Manning (per citare la vecchia guardia) o su giovani talenti dal futuro - ma anche dal presente - più che brillante (Newton, Kaepernick) di strada ne farà, e anche molta. Del resto basta ricordarsi dei Bucs del 2010, team tutto sommato modesto ma guidato da un Freeman che in quella stagione giocò alla grandissima, per rendersi conto che una volta trovato il QB giusto, metà dell'opera è fatta (e forse anche di più...).

Ma una cosa alla  volta: adesso vediamo se la scelta di HC e GM sarà fulminea come sono stati i licenziamenti di Schiano e Dominik, l'importante è che sia una decisione ben ponderata, valutata con estrema attenzione e magari, anche solo per scaramanzia, evitiamo di far firmare al prossimo HC un contratto di cinque anni, ok?! ;-)

Nessun commento:

Posta un commento