lunedì 18 novembre 2013

Due vittorie non bastano per salvare la "panchina"...

L'abbraccio tra McCoy e Schiano al termine
del Monday Night vinto dai Bucs sui Dolphins
No, due "W", peraltro ottenute contro squadre modeste (Miami) o pessime (Atlanta) non bastano per cancellare due mesi di umiliazioni e sconfitte rimediate ovunque e contro chiunque... certo però che se adesso il buon Greg le vincesse davvero tutte o quasi, le prossime sei partite, anche affrontando avversari decisamente più impegnativi, chissà che il pronostico più scontato dell’intera NFL (nuovo HC a Tampa Bay per la stagione 2014) sia destinato invece a non realizzarsi...!

E' interessante oggi leggere i commenti dei vari analisti dopo queste due vittorie dei Bucs o le dichiarazioni rilasciate dai giocatori nel post partita: adesso si legge di un Greg Schiano che ha in mano lo spogliatoio, che è seguito dalla squadra, che è stimato e rispettato dai suoi giocatori, che ha operato un "turnaround" importante nonostante i pezzi migliori (Mike Williams, Doug Martin) siano in IR e al loro posto giochino (benissimo) perfetti sconosciuti, e anche quella che sembrava la scommessa più azzardata, ossia gettare nella mischia l’inesperto QB rookie Mike Glennon, sta invece dando frutti importanti quanto inattesi... insomma, sembra davvero cambiato il mondo, nell'arco di nemmeno una settimana...

Emblematiche, a questo proposito, le parole di Davin Joseph, riportate dal Tampa Tribune e rilasciate dalla RG dei Bucs dopo la vittoria con i Falcons (soprattutto quelle finali: "Now we believe"). Ecco le affermazioni di Joseph:

“There was a time there a few weeks ago when it could not have gotten any worse at One Buc (Place)", Joseph said. “I mean, it was the worst it’s ever been, and I’ve been here for eight seasons. It was coming down hard on (Schiano). After we lost to Carolina on that Thursday night, you would have thought it couldn’t get any worse for him. But he stuck with it. He stuck with what he believes and now it’s starting to pan out".
“All of a sudden, it’s like a light’s been turned on. But that’s what he said. He said we all just need to keep pushing hard, keep working hard and now we see it. He stayed tough, but now it’s just different. It’s starting to feel like we have something here. Today is a good day to be Buccaneer, but next week we have another stiff challenge (at Detroit) and we know (Schiano)’s going to push us this week. But it’s different when you see that hard work turn into something. Now we believe." 


E dire che solo pochi giorni fa, dopo la rovinosa sconfitta rimediata nel Thursday Night con Carolina, Schiano era invece un vero e proprio "dead coach walking": la squadra era allo sbando, improduttiva in attacco e friabile in difesa e il record di 0-16 sembrava qualcosa di più di una semplice (quanto terrificante) ipotesi...

Poi, la partita della "svolta", e cioè la rocambolesca sconfitta in quel di Seattle, contro un team tra i più accreditati a vincere il Vince Lombardi Trophy. Contro i Seahawks arrivò la “L” numero otto, è vero, ma per buona parte del match sembrava Tampa Bay e non Seattle la squadra in grado di lottare per il Super Bowl e per la prima volta si vide in campo una “vera” squadra di football, non un team allo sbando senza idee e senza capo né coda, come era stato nei precedenti sette match.

Infine, ed è storia recente, la "schedule" ha dato una mano a Tampa Bay, facendole affrontare in rapida successione due squadre che per diversi motivi stanno attraversando un periodo particolarmente difficile. Miami è arrivata al RJS pochi giorni lo scoppio della vicenda “Incognito-Martin” e dello scandalo relativo ad episodi di bullismo, mentre i Falcons di questo periodo sono, quelli sì, una squadra allo sbando senza capo né coda, un po’ come erano i Bucs prima del match di Seattle, tanto per capirci.

Dunque sono arrivate le prime due vittorie dell’anno, ma la cosa più sorprendente al di là di due “W” ottenute come detto contro avversari abbordabili, è che i Bucs hanno vinto queste partite giocando bene, addirittura in maniera brillante, variando finalmente il playbook, alternando ogni tipo di giocata, e facendo anche ampio ricorso ai "trick plays", dagli onside kick alle finte di punt, spesso con esito positivo.

Insomma, se era lecito "massacrare" il Coaching Staff ed in particolare il suo principale rappresentante, e cioè l’Head Coach, per quanto NON fatto vedere nella prima metà di stagione, credo sia ora corretto riconoscere come la truppa di Schiano ce la stia mettendo tutta, per cercare – come dire – di salvare il salvabile e di chiudere in maniera perlomeno dignitosa una stagione nata nel peggiore dei modi e che a un certo punto sembrava inesorabilmente incanalata verso un esito disastroso (leggi un umiliante record finale di 0-16), che quantomeno ci è stato risparmiato.

E qui, si ritorna la quesito iniziale, il più importane: possono bastare alcune vittorie ottenute ormai a stagione ampiamente compromessa per garantire a Schiano e al suo CS il posto sulla sideline dei Bucs anche per l'anno 2014?

La risposta deve necessariamente essere articolata, sottolineando soprattutto due aspetti, uno tecnico ed uno economico.

Aspetto economico: Schiano è sotto contratto con Tampa Bay fino al 2016 compreso, cioè per altri tre campionati, per 9 milioni di dollari complessivi. Dopo avere pagato Jon Gruden per tre anni, sino al 2011, pur avendolo licenziato al termine del 2008, siamo così sicuri che i Glazer vogliano ripetere la non esaltante esperienza di versare alcune milionate di verdoni a un coach per… non farlo allenare? Attenzione a non sottovalutare questo aspetto, please, perché alla fine potrebbe proprio essere questo a fare la differenza; per dire, se Schiano anziché avere ancora un triennale fosse invece in scadenza di contratto, staremmo qui a fare gli stessi discorsi o daremmo invece per scontato il suo allontanamento da Tampa alla fine di questa stagione?

Aspetto tecnico: chiaramente dovrebbe essere questo l’aspetto più importante da tenere presente, volendo prendere in considerazione una ipotetica riconferma di Schiano. E quindi, proprio da questo punto di vista, adesso viene il bello! Nel senso che le vittorie contro Miami e Atlanta ci stavano, erano tutto sommato pronosticabili e vincendole i Bucs hanno fatto nè più né meno – finalmente – il loro dovere. Adesso, dicevo, viene il bello e sarà ancora più interessante seguire le partite, perché i prossimi sei match i Bucs li affronteranno da sfavoriti (a parte, forse, quello casalingo contro Buffalo) e dunque sarà proprio in queste partite, credo, che si deciderà il destino di Greg Schiano. Se i Bucs le vinceranno non dico tutte ma almeno parecchie, e soprattutto terranno il campo giocando alla pari con avversari più quotati (un conto, per dire, è perdere un match come quello giocato a Seattle alla pari di avversari più forti, altro è farsi travolgere come nel caso del Thursday Night straperso in casa contro i Panthers…), potrebbe anche verificarsi ciò su cui nessuno avrebbe scommesso un cent fino a pochi giorni fa, e che "terrorizza" molti, moltissimi tifosi in red and pewter: la riconferma di Greg Schiano sulla sideline dei Tampa Bay Buccaneers anche per la stagione 2014…

A mio avviso, le possibilità di una conferma di Schiano sono ancora minime, però siamo passati – si fa per dire – da uno 0,1% dopo la debacle casalinga con i Panthers a un, diciamo, 10–15% circa dopo la doppietta vincente contro Dolphins e Panthers.

E se le prossime partite non serviranno più, ahinoi, per agguantare un posto ai playoff, saranno probabilmente molto importanti se non decisive per chiarire quale sarà il futuro sulla sideline dei Bucs prossimi venturi. Prima fermata, Detroit: riusciranno i nostri eroi a centrare il tris e a fermare il temibilissimo duo formato da fuoriclasse quali Matthew Stafford e (soprattutto) Calvin Johnson? Io spero di sì, non certo perché faccia il tifo per la riconferma dell’attuale CS, ma perché non c’è niente di più bello che vedere uscire dal campo i nostri ragazzi a testa alta dopo avere conquistato una bella e gustosa "W"...!

Non mancheranno dunque i motivi per seguire sempre con grande interesse la nostra squadra, da qui a fine dicembre; e come si dice in questi casi: stay tuned, la "Schiano-novela" continua! ;-)

3 commenti:

  1. Ottima analisi.
    Credo che cambiare allenatore sia sempre una scommessa, e come tale può portare alle più grandi gioie come alle più cocenti delusioni. Sinceramente a questo punto spero che Schiao abbia trovato la quadra e che faccia bene in questa seconda metà di stagione.
    Preferirei partire l'hanno prossimo con delle basi quantomeno decenti piuttosto che scommettere tutto da capo.
    Sempre tenendo a mente tutte le considerazioni fatte.

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    1. Mah... Lo spogliatoio non è sembrato molto "entusiasta" - per usare un eufemismo - dei metodi di Schiano, e non credo sia cambiata di molto la suonata.
      Al di là di una competenza tecnica che poniamo caso sia stata trovata o maturata (...) quanti talenti prossimi FA a fine stagione rimarrebbero a Tampa, sulla cui sideline vigilata dall'occhio delle telecamere è vietato farsi una risata? Quanti FA del calibro di Revis o Goldson - i nuovi arrivati hanno subito mal digerito il sergenti di Ferro, strano... - sarebbero disposti la prossima off-season a firmare un contratto per finire allenati da Mr. simpatia?
      Magari il lato tecnico è stato risolto, ma se manca il lato "umano" a far spogliatoio sarà sempre un limite troppo importante, un gruppo di giocatori scontenti non ha mai fatto una squadra che potesse puntare in alto....

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  2. Non solo sono d'accordo con Buccaneer ma non possiamo nemmeno dimenticare la squallida quanto imbarazzante gestione del "caso Freeman". E non parlo per il rammarico di aver perso Freeman (che cmq allo stato attuale continuo a preferire a Glennon cui manca la capacità di condurre drive vincenti quando la palla pesa davvero, cioè nel finale di partite, e non è poco), quanto al fatto di averlo perso in cambio del nulla. Invece delle false dichiarazioni al miele, da marzo a luglio si doveva traddarlo in cambio di una pick. Considerando anche che ad aprile ne avremo solo 5. Poi in quella maniera, cercando di demolire l'immagine del ragazzo, facendolo passare per un piantagrane ed un drogato. Domani potrebbe puntare David, se per un motivo o per un altro non rientrasse più nei suoi canoni. O Mc Coy o Martin. E abbiamo visto cosa succede.

    Io ho la memoria lunga ma in questo caso non serve neanche andare tanto indietro. Tolti i Falcons (in condizioni terribili) e i Dolphins (altra squadra in un momento particolare e cmq vinta con una botta abbastanza di c**o con una corsa abbastanza casuale di Rainey che rompe 2 placcaggi) non si sono portate a casa partite dove a fare la differenza doveva essere il CS. Seattle, Arizona, Philadelphia, NY e New Orleans. Tutte partite dove avevi il vantaggio da amministrare e dove dovevi tirare fuori dai tuoi il killer instinct. Invece ci siamo sgretolati davanti a qualche aggiustamento fatto dall'altra parte. Non bastano 2 vittorie (tra l'altro prevedibilissime contro team in difficoltà) per far passare Schiano per un buon Coach.
    Andiamo avanti? andiamo avanti. Guardiamo agli errori, alle penalità, ai passaggi droppati. Tutti segnali di una squadra male allenata. Di una squadra che, appena la partita si sposta dai binari studiati e previsti, non sa più che pesci prendere, che cade nel nervosismo e che non ha una guida che riconduca sulla strada giusta per vincere la partita.

    Onestamente, una squadra con tanto talento come la nostra ora doveva stare 8-2 o 7-3, non il contrario. Quante squadre possono dire di avere una difesa con gente di talento anche solo simile a McCoy, Clayborn, Revis, David, Foster, Barron e Goldson? Tutti insieme nella stessa difesa. E un attacco con VJ, Martin, Penn, Jospeh e Mike Williams?
    Con una squadra così, un coach anche solo decente farebbe una stagione almeno da 8-8. Uno forte ti arriva quanto meno ai PO. Solo un totale incompetente ti può portare a 0-8.

    Freeman 80

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