domenica 25 dicembre 2016

Natale amaro per i Bucs, sconfitti e fuori (al 99%) dai playoff

Natale amaro per Tampa Bay, uscita sconfitta nettamente dal Superdome più di quanto non dica il risultato finale (31-24 per i Saints) e praticamente fuori dalla corsa per raggiungere i playoff.

Occorrerebbe infatti una concatenazione pressochè impossibile di risultati domenica prossima per consentire ai Bucs di acchiappare per la coda un wild card game, tra cui - ad esempio - un fin troppo improbabile pareggio dei Redskins...

Peccato, una stagione comunque positiva al di là di ogni aspettativa finisce dunque non proprio nel migliore dei modi per la squadra di Dirk Koetter, che ad ogni modo concluderà il suo primo anno da Head coach con un record non perdente (e che potrebbe anche essere un brillante 9-7 se domenica prossima i Bucs termineranno la stagione superando in casa i Carolina Panthers).

Purtroppo anche al Superdome si sono rivisti i Bucs in fase calante di queste ultime settimane di campionato, a cui si è andata ad aggiungere una serie quasi infinita di infortuni che ha decimato, anche nel corso della partita di ieri, i "superstiti" rimasti a disposizione di Koetter.

Cominciamo dall'inizio, o meglio dal pre-partita: mossa a sorpresa dell'HC dei Bucs che decide di inserire tra gli "inactive players", per scelta tecnica, il RB Doug Martin, opaco e poco produttivo da quando è rientrato dall'infortunio ma pur sempre un giocatore importante, che non è facile "panchinare" a cuor leggero. Al suo posto ha giocato Jacquizz Rodgers, che peraltro ha ottenuto buoni guadagni le poche volte in cui è stato utilizzato (63 yards in 15 tentativi, per 4,2 yds a portata).

Purtroppo i Bucs hanno dovuto abbandonare presto il gioco su corsa per recuperare lo svantaggio, e questo non ha di certo agevolato Jameis Winston, protagonista non positivo della serata di ieri.

E' vero che Jameis si è trovato senza un bersaglio importante quale Cameron Brate, finito KO per un duro colpo ricevuto alla schiena, e che la linea offensiva, già priva di Dotson e che ha dovuto fare a meno anche di Evan Smith anch'egli infortunato nel corso del match, non lo ha protetto nel migliore dei modi.

Però va anche riconosciuto che Winston ha giocato in maniera confusionaria ed opaca, sparacchiando intercetti (due) e perdendo yards preziose preferendo incassare un sack per tenere il pallone sino all'ultimo secondo anziché liberarsene un attimo prima di venire placcato.

La difesa ha fatto molta fatica a contenere l'attacco dei Saints, concedendo troppo alle corse di Ingram (e l'assenza di William Gholston, ottimo run-stopper, si è fatta sentire), ed è stata anche sfortunata quando un fumble che poteva cambiare il corso della partita, procurato da un placcaggio di Kwon Alexander, è stato rivisto dagli arbitri e trasformato in un passaggio incompleto.

Pazienza, è andata male e i playoff ce li guarderemo anche quest'anno in televisione, anziché disputarli dopo quasi dieci anni di assenza dalla postseason. Ad ogni modo le basi per recitare un 2017 da protagonisti mi sembra che ci siano, in questa squadra non mancano i giocatori giovani e dall'ottimo potenziale; saranno però necessarie una free agency ed un draft in cui vengano colmate le lacune  presenti negli attuali Bucs, se si vuole finalmente fare quel salto di qualità necessario per riportare Tampa Bay ad essere un vero team da playoff, non una semplice outsider.

Poi ci saranno da chiarire tante cose (in primo luogo: cosa far con Doug Martin, titolare di un contratto oneroso e a lungo termine), ma per queste valutazioni ci sono mesi e mesi davanti; intanto cerchiamo di chiudere il 2016 nel migliore dei modi possibili, con una bella vittoria sui rivali di division dei Carolina Panthers, per terminare con un record vincente una stagione che speriamo possa essere considerata in futuro come quella dell'inizio della riscossa per i Tampa Bay Buccaneers...

6 commenti:

  1. Star non voglio difendere Winston ma la sua prestazione per me non è stata negativa.
    Sicuramente la sua precisione sul profondo è una cosa sulla quale lavorare ma ricordiamoci che è un ragazzo di 22 anni, al suo secondo anno, al quale si chiede spesso di recuperare le partite e spesso non protetto nel migliore dei modi.
    Ieri il secondo intercetto è piu una gran giocata di Byrd che un errore suo (a mio avviso).
    Margini di miglioramento ci sono, ma credo che ieri Jameis abbia fatto il possibile.

    Sul resto concordo con te, stagione nel complesso positiva e la base per un 2017 da protagonisti c'è. Bisognerà lavorare bene per "allungare" il roster in alcune posizioni e innestare qualità in altre. Ma sicuramente non siamo attesi da una rivoluzione.

    Buon Natale amici e chiudo con un "grazie ragazzi" perche quest'anno, personalmente, mi han dato soddisfazioni :D

    Chris

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  2. Premesso che Jameis credo sia la pietra angolare intorno alla quale costruire i Buccaneers dei prossimi anni, a me a New Orleans è sembrato anche lui un po' nel pallone, in certi momenti cruciali del match (quei sack che forse avrebbe potuto evitare liberandosi prima del pallone, ad esempio), ma in fondo sono dettagli: ieri i Saints ci sono stati superiori, hanno complessivamente giocato meglio ed hanno meritato di vincere.

    Poi anche Winston fa quello che può, considerando il materiale a disposizione; alla fine ha dovuto forzare sul TE Brandon Myers, non proprio il target dei suoi sogni, immagino.

    Adesso sono curioso di vedere come verrà gestito quello che potremmo definire "il caso Doug Martin". Chissà se Koetter cercherà di rilanciare il giocatore oppure se preferirà imbastire una possibile trade... a meno che il giocatore non venga scambiato con i Patriots per una settima scelta, non sarebbe la prima volta in casa Bucs! ;-)

    Scherzi a parte, non mancano i motivi per seguire i Buccaneers anche nel corso dell'imminente offseason, ma prima mi vorrei togliere la soddisfazione di una bella W al Raymond James Stadium domenica prossima contro i Carolina Panthers del sempre "simpaticissimo" Cam Newton.

    Chiudere il 2016 con un record di 9-7 sarebbe il modo migliore per concludere una stagione comunque positiva, anche se è inevitabile che in questi momenti ci sia un po' di amaro in bocca per avere intravisto la possibilità di concretizzare il sogno playoff ed averlo visto poi evaporare dopo le due sconfitte consecutive di Dallas e New Orleans.

    Ad ogni modo – playoff o non playoff - Happy Xmas a tutti i Bucs fans, sperando che quella di quest'anno sia stata la prima di una lunga serie di stagioni in cui finalmente i nostri amati Bucanieri possano tornare a recitare un ruolo da protagonisti, e non più quello di sbiadite comparse.

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  3. Ripeto che la stagione è stata positiva, però... amaro in bocca però. Perchè certi traguardi erano lì alla nostra portata e li abbiamo persi malamente.
    Jameis non sarebbe costretto a forzare sempre se avessimo un playbook anche nei primi due quarti. Dobbiamo inseguire perchè puntualmente all'inizio giochiamo in attacco col playbook delle High School di Tampa (in versione semplificata) e finiamo sotto. Winston se deve inseguire a volte chiude la vena e sparacchia a caso, c'è da dirlo.
    Poi una cosa è da chiarire, perchè a me puzza: ok che Shorts è andato e VJ pure; però abbiamo Evans, Sheperd, Humphries e Brate, eppure spesso succede che Winston aspetta dei minuti a mettere palla in aria perchè non ne trova libero uno. Allora: O i ricevitori non son più capaci di fare separazione, O Winston non è in grado di pescarli. Sta roba qualcuno me la deve spiegare.
    E poi caro Koetter, sappiamo giocare a football, perchè dobbiamo aspettare di essere sotto di 14 per muovere la catena decentemente?? Ieri ho visto dei down giocati così: run-run-run-punt (ma va???)... dai, su.

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  4. Bucc io credo (ma è una mia idea) che l'intento sia togliere peso dalle spalle di Jameis. Se hai un qb molto giovane (per quanto talentuoso) non è sbagliato dargli un running game solido e insistere su questo per costringere la difesa a stare "onesta".

    Quello che non ha funzionato in questo senso è stata la OL. Io credo che la nostra linea sia discreta e credo che Pamphile abbia sostituito piu che degnamente Mankins in pass protection ma sul running game l'assenza di quest'ultimo è pesata molto.

    Comunque in linea di principio, l'insistenza sul running game è una cosa dalla quale dubito ci allontaneremo nel breve periodo. Anche perche ci permette di far giocare a Jameis PA credibili, ed è un tipo di azione in cui Winston è tremendamente efficace.

    Quello che non mi piace del nostro PB è che sfruttiamo veramente poco le cross route sul corto yardaggio. Giochiamo molto in verticale sul medio (10-12 yds). Certo, quando hai Evans e Brate come principali bersagli è normale giocare prevalentemente questo tipo di tracce.
    Capisco anche che un wr ideale per ricevere nel taglio e guadagnare after catch non è presente nel nostro roster. Forse Humphries. Ma forse non ha la velocità ideale per le crossing route.

    Comunque questo è il tipo di giocate che aggiungerei.

    Chris

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  5. In quanto a running game Rodgers ha fatto benissimo e anche sims è cresciuto tanto. Quindi Martin potrebbe anche essere sacrificato per un buon Lb che potrebbe così integrare un front seven in grado di mettere pressione a chiunque.

    Per il resto non abbiamo più enormi lacune ma dobbiamo solo migliorare alcune posizioni come la OL che ha bisogno di profondità e i wr visti i problemi di Jackson

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