martedì 27 dicembre 2016

Cameron Brate in IR, rifirmato il RB Hansbrough

Ultime manovre a livello di roster a One Buc Place, in attesa della conclusiva - ed ormai purtroppo ininfluente - giornata di regular season, in cui i Bucs per arpionare i playoff non solo dovrebbero vincere contro i Panthers ma anche sperare in una pressoché impossibile concatenazione di risultati, compreso anche - ad esempio - il pareggio (!) tra NYG e WAS...

Movimenti nel roster, si diceva: il TE Cameron Brate è stato inserito in IR, a causa dell'infortunio alla schiena rimediato domenica scorsa nella partita di New Orleans.

Il suo posto è stato occupato dal RB Russell Hansbrough "pescato" dai Bucs direttamente dalla practice squad dei New York Giants, dove il giocatore aveva trovato spazio dopo avere iniziato la stagione proprio con Tampa Bay.

Il fatto che al posto di Brate sia stato firmato un RB, benché a roster ce ne siano già quattro, tutti sani e disponibili (Martin, Sism, Rodgers e Barber), fa pensare che anche domenica prossima Doug Martin farà parte degli "inactive players" e non sarà utilizzato da coach Koeter.

E' Rick Stroud, dalle colonne del Tampa Bay Times, a sostenere con convinzione questa ipotesi, che in effetti mi sembra più che verosimile. Che senso aveva rifirmare un RB come Hansbrough, infatti, se non in vista di un nuovo "panchinamento" di Martin?

Nel corso della conferenza stampa odierna l'HC dei Bucs non s è sbilanciato, rispondendo così a chi chiedeva lumi su chi giocherà domenica per Tampa Bay nel ruolo di RB:
"Right now I'm not going to say anything about who's going to play this week because I don't want to do Carolina any favors as to who we're going to play," Koetter said. "Last week, we made a decision for the Saints game based on what I thought was best for our team that week. We'll do the same thing this week. There's other decisions like that made every week, just this one was a little higher profile."

Il "caso Martin" sarà uno dei primi nodi da sciogliere nel corso dell'ormai imminente offseason; il giocatore ha ancora quattro anni di contratto con Tampa Bay, sino alla stagione 2020 compresa. E tagliarlo ora comporterebbe una perdita salariale notevole, considerato che per l'anno prossimo il contratto di Doug prevede 7 milioni di dollari garantiti. 

Vedremo se verrà intavolata una trade, anche se non so quante squadre siano disposte ad accollarsi un contratto così oneroso come quello firmato da Martin lo scorso anno, o se invece i Bucs cercheranno di recuperare e rilanciare il giocatore, il cui modesto rendimento quest'anno è stato condizionato anche da numerosi problemi fisici (senza dimenticare l'assenza di un OL del calibro di Logan Mankins. che aveva contribuito non poco agli ottimi risultati del gioco su corsa dei Buccaneers edizione 2015).

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