sabato 27 settembre 2014

Almeno una reazione d'orgoglio: è chiedere troppo?

Mike Glennon, QB starter dei Bucs a Pittsburgh.
Mancano ormai solamente poche ore al match tra Pittsburgh Steelers e Tampa Bay Buccaneers, in programma per la week n.4 all'Heinz Field Stadium.

Che cosa dobbiamo aspettarci dal match di domani?  

Inutile farsi troppe illusioni su quello che sarà l'esito finale della partita: ad oggi i Bucs non sono una squadra competitiva, e sperare di tornarsene in Florida con la prima W della stagione è pura utopia.

Però...

Però c'è modo e modo di perdere. Ad Atlanta, per citare l'ultima partita il cui scioccante ricordo credo sia ancora vivo in tutti i tifosi in Red and Pewter, è andato in scena uno spettacolo semplicemente indegno, e al Georgia Dome l'impressione era di assistere ad un incontro tra professionisti contro dilettanti, tale era il divario, imbarazzante, tra le squadre in campo. 

Ecco, io credo si possa - anzi si debba - accettare una sconfitta da parte di un avversario che sul terreno di gioco si è dimostrato più forte, ma non si può tollerare il fatto di vedere una squadra (i Bucs, nel caso specifico) scendere in campo rassegnata e già perdente prima del kick-off, deconcentrata da far paura, disattenta neanche si stesse giocando una banale e inutile partita di preseason, travolta dalla prima difficoltà e incapace della sia pur minima reazione...

A proposito di "reazione", mi  viene in mente la partita dell'anno scorso che Tampa Bay disputò a Seattle, in una situazione ancora peggiore di a quella attuale. All'epoca il team allenato da Schiano aveva un record di 0-7, eppure in quella circostanza i Bucs - tosti, compatti, cattivi in senso buono... - misero in seria difficoltà i futuri vincitori del Super Bowl, arrendendosi solo in overtime e avendo a lungo tenuto la testa avanti nel punteggio.

La domanda è: riusciranno i Bucs di Lovie Smith non dico a vincere - espugnare Pittsburgh mi pare decisamente oltre i confini della realtà... - ma perlomeno a perdere in maniera dignitosa, sulla falsariga, per tornare all'esempio sopra citato, di quanto accaduto a Seattle dodici mesi fa?

E' vero che la situazione attuale in casa Bucs è a dir poco precaria, abbiamo un team giovane e con poca esperienza, ci mancano giocatori importanti appiedati da infortuni più o meno gravi, e in pratica giocheremo l'intero campionato senza Offensive Coordinator. Però è proprio nei momenti di difficoltà estrema - come quello che i Bucs stanno attraversando - che bisogna reagire (mettendoci nervi, orgoglio, rabbia, cattiveria) e dimostrare che quello di Atlanta è stato e rimarrà un episodio isolato.

Quello che si vorrebbe vedere da parte di Lovie Smith e dei suoi ragazzi è proprio una reazione d'orgoglio, scendere in campo all'Heinz Field come se quella con gli Steelers nonostante il pronostico "chiuso" fosse la partita più importante del mondo, un match da vincere o morire, senza regalare agli avversari nemmeno mezza iarda, concentrati e tosti per tutti i 60 minuti.

Poi, alla fine, vinceranno gli avversari ma almeno non avremmo nulla di cui vergognarci, a differenza di quanto accaduto giovedì scorso... è chiedere troppo?

E comunque sia, GO BUCS, sempre!

4 commenti:

  1. ...come disse coach Gary Gaines nel film Friday Night Lights....

    "...Per me, la perfezione non ha niente a che spartire con il tabellone. Non è vincere; riguarda noi stessi, e di come ci comportiamo.... Essere perfetti significa poter guardare gli amici in faccia, e sapere che non li abbiamo delusi, perchè... abbiamo fatto tutto quello che eravamo in grado di fare.... Se riuscite a fare questo Signori, allora sarete perfetti...."

    Speriamo di poterlo vedere al più presto.

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  2. Qualcosa si è visto..poca roba ovviamente, ma barlumi di potenzialità. MA se non si è solidi in questo sport non si arriva lontano e noi siamo l'opposto, lacunosi per tutta la partita con giocate estemporanee.

    I bilanci si fanno alla fine, quindi per ora resto seduto e aspetto, tuttavia permettimi una cosa...io rimpiangerò Freeman fino ad un qb con la Q maiuscola. Non era forse il miglior qb della nfl e il fatto che sia a spasso qualcosa vuol dire...tuttavia, oggi, vorrei avere ancora il nstro vecchio 5 a guidare questo attacco. Vabbè amen, perdonate il momento nostalgia.

    Freeman 80

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    1. p.s. ho scritto alla fine del primo tempo...adesso magari Glenno fa 400 yds e vinciamo...se cosi fosse scriverò di Freeman prima di ogni partita ahahahah

      Freeman 80

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  3. 400 no, ma stasera un ottimo Mike Glennon ne ha lanciate 302, ha guidato la squadra alla rimonta nell'ultimo quarto e i Bucs hanno espugnato l'Heinz Field per la prima volta nella loro storia...

    Josh Freeman? No, grazie, io mi tengo il giraffone! ;-)

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