giovedì 2 gennaio 2014

Sarà il 6 gennaio la presentazione ufficiale di Lovie Smith

Smith ai tempi della prima esperienza a Tampa
Anche il sito ufficiale dei Bucs ha confermato la notizia che, circa 24 ore fa, aveva iniziato a diffondersi con sempre maggiore insistenza: sarà Lovie Smith, 55 anni, il decimo Capo Allenatore nella storia dei Tampa Bay Buccaneers.

Lunedì 6 gennaio (alle 20:00 ora italiana) coach Smith sarà presentato ufficialmente a One Buc Place; l'avvenimento sarà trasmesso in diretta streaming su Buccaneers.com, per cui basterà "sintonizzarsi" sul sito ufficiale all'ora prevista per seguire l'evento "dal vivo"!  

Ci ha pensato Bryan Glazer, uno dei co-chairman, a dare il benvenuto a Lovie con questa dichiarazione (tratta dal sito ufficiale):
“Today is an exciting day for the Buccaneer organization, and the entire Tampa Bay community, as we welcome back Lovie Smith. We knew from the start of our search that he was the ideal man to lead our team into a new era of Buccaneer football. Lovie is an accomplished and very well-respected head coach who has enjoyed success at every level of his 30-year career”.

Ripercorrere in sintesi la carriera di Smith non è facile, visto che il prossimo sarà il 31esimo anno su una sideline, per il coach originario del Texas. Dopo le prime 14 stagioni trascorse in vari college (Kentucky, Tennessee, Ohio State e altri ancora), Smith esordì in NFL proprio a Tampa, dove per cinque anni fece parte del coaching staff di Tony Dungy come allenatore dei LB. Gli ottimi risultati - soprattutto della difesa - di quei Bucs spinsero i St. Louis Rams a ingaggiarlo come DC, ruolo che Smith ricoprì per tre campionati, dal 2001 al 2003. Ma sono state le  nove stagioni successive, dal 2004 al 2012 come HC dei Chicago Bears, le annate più significative (sino ad ora...) nella carriera di allenatore di Lovie Smith.

Guidati da Smith, i Bears hanno vinto tre titoli divisionali, preso parte a due finali di conference e ad un Super Bowl, perso proprio contro quei Colts allenati dal "maestro" di Lovie Smith, ossia Tony Dungy... nominato nel 2005 AP Coach of the Year, Smith ha vinto 81 partite con Chicago, terzo allenatore più vincente nella lunga e gloriosa storia della franchigia dell'Illinois.

Soddisfatti della scelta di Lovie Smith?

Personalmente la ritengo la migliore delle scelte possibili; e se tante volte abbiamo rivolto critiche anche severe alla Proprietà, mi sembra giusto in questa occasione sottolinearne il tempismo (anche se è probabile che i Glazer e Smith si parlassero già da qualche tempo, dubito che si siano accordati in un giorno....) e il fatto che non abbiano badato a spese per portare a Tampa il coach con le migliori referenze possibili.

Un po' tutti quanti - dopo le deludenti esperienze con due HC rookie come Morris e Schiano - speravamo di vedere sulla sideline dei Bucs un "vero" HC, di esperienza e dal curriculum importante. Tra i coach "veterani" Smith era l'indiscusso numero uno, a maggior ragione considerando che Jon Gruden non ha alcuna intenzione di tornare ad allenare.

Adesso bisognerà definire il coaching staff, stabilire quanti e quali allenatori dell'epoca Schiano sarà opportuno confermare e, soprattutto, trovare un nuovo GM con  il quale Smith dovrà iniziare a "disegnare" i Tampa Bay Buccaneers del prossimo futuro.

Sarà poi molto importante, direi quasi decisiva, la scelta di chi sarà il QB starter dei Bucs 2014. Prima che rifirmasse con i Bears, si era diffusa la voce di un possibile approdo di Cutler a Tampa, vedremo quali saranno le intenzioni di Smith che non credo si affiderà a Mike Glennon ma cercherà probabilmente nella free agency un QB veterano in grado - sulla falsariga di quanto accaduto a Kansas City con Alex Smith - di condurre la squadra alla terra promessa dei playoff...o perlomeno, di lottare fino all'ultima giornata per cercare dia arrivare in postseason!

Mi sentirei di essere moderatamente ottimista, anche se naturalmente siamo solo all'inizio di questa nuova avventura e coach Smith dovrà lavorare tantissimo e circondarsi di validi collaboratori per riportare in alto i Bucs, peraltro in quella che rischia di diventare forse la division più competitiva dell'intera NFL.
 
Infine, speriamo che l'arrivo di un coach che già era stato a Tampa agli inizi degli "anni d'oro", riporti entusiasmo anche tra la tifoseria locale; l'augurio è che nel prossimo campionato il RJS torni ad essere costantemente "sold out", per tutte quante le otto partite... o anche più di otto, se a coach Smith riuscirà il "miracolissimo" sin dalla prima stagione, in fondo se ci sono riusciti a Kansas City ...! ;-)

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