lunedì 6 gennaio 2014

Pieni poteri a coach Lovie Smith

Lovie Smith davanti al galeone del RJS
Il nuovo HC dei Bucs, Lovie Smith, è arrivato ieri a Tampa, e oggi (alle 20:00 ora italiana) verrà ufficialmente presentato nel corso di una conferenza stampa visibile in diretta streaming sul sito ufficiale buccaneers.com.

Da segnalare, stando a quanto anticipato dal Tampa Bay Times, che Lovie Smith ha richiesto (ed ottenuto) quelli che potremmo definire "pieni poteri", nel senso che spetterà a lui l'ultima parola sulla composizione del roster dei 53 giocatori, con buona pace del nuovo GM che a breve sarà assunto per prendere il posto di Mark Dominik.

E sempre a Smith spetterà l'ultima parola, ad esempio, su quale giocatore portare a Tampa con la pick n.7 overall del prossimo draft, o se eventualmente utilizzare la scelta in questione in altro modo, "trade up" o" trade down" che sia...

Si tratta di una grande dimostrazione di fiducia da parte dei Glazer, tra l'altro nei suoi anni da HC a Chicago va sottolineato come Smith non abbia mai avuto poteri decisionali così ampi in materia di controllo del personale. Ed è una situazione atipica anche in casa Bucs, dove solo nella stagione 1995 l'allora HC, Sam Wyche, era anche "head of football operations".

Questi ampi poteri riconosciuti a Smith potrebbero far pensare che il ruolo di GM non sarà probabilmente ricoperto da una figura di primissimo piano, che non accetterebbe di venire a Tampa senza avere il pieno controllo sulle operazioni relative al personale, e appare sempre più verosimile l'ipotesi che si concretizzi l'arrivo di Chris Ballard, da parecchie stagioni presso i Kansas City Chiefs (anche se mai nel ruolo di GM) e in ottimi rapporti proprio con Smith.

A Detroit, l'altro team seriamente interessato a ingaggiare Smith, il buon Lovie non avrebbe mai avuto anche poteri semi-manageriali, e potrebbe essere stato questo - al di là dell'ottimo ingaggio - uno dei motivi che hanno indotto il coach a optare per Tampa anziche Detroit, benchè i Lions siano una squadra  decisamente più interessante da un punto di vista strettamente tecnico (magari ce li avessero i Bucs un "duo" del calibro di Matthew Stafford e Calvin Johnson).

Ad ogni modo, ricordo a tutti di sintonizzarsi stasera alle 20.00 su buccaneers.com, sarà interessante sentire cosa dirà Smith, ad esempio, a proposito di un argomento importante come la questione QB. Anche i recenti match di wild card hanno sottolineato l'importanza che nel football di oggi ricopre questo giocatore, basti pensare alle prestazioni di Kaepernick o di Luck che "di peso" hanno trascinato le proprie squadre alla vittoria, magari anche sbagliando molto ma che nei momenti cruciali e decisivi hanno sempre fatto la cosa giusta per vincere la partita. Ecco, pensare a fuoriclasse di questo livello, e credere di potersela giocare alla pari schierando Mike Glennon mi lascia non pochi dubbi...

2 commenti:

  1. Da una parte è apprezzabile che l'HC abbia pieni poteri, risolvere subito eventuali diatribe tra GM e HC riguardo alla gestione dei giocatori e/o della squadra protegge la Società da liti e disaccordi che possono creare spaccature e perdite di tempo - vedi la Freeman saga, dove non necessariamente Schiano e Dominik erano in disaccordo (anche se fosse non lo sapremmo mai...) ma la mancanza di chiarezza e di decisione nella gestione della cosa ci è costata un anno e un QB.

    Dall'altra parte è sperabile - decisamente - che l'HC sappia bene quello che sta facendo, quello che ha tra le mani e quello che vuole, perchè un altro "imbambolato" da metà dei giocatori di Rutgers - o di qualsiasi altro College - o che REGALA mezzi fenomeni al Pats senza nessuno che lo faccia ragionare è l'ultima cosa che ci serve...

    ...GO BUCS!!

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  2. L'impressione che mi ha fatto coach Smith, nel corso della conferenza stampa di presentazione, è stata buona. Poca enfasi e molto buon senso: bene così. Adesso però è tempo di passare dalle buone intenzione ai fatti concreti. E mi piacerebbe, ad esempio, che si facesse chiarezza sulla posizione più importante della squadra, quella relativa al QB.

    Siamo sicuri che i Bucs possano giocarsela alla pari con le altre rivali di division (che nel ruolo di QB schierano fuoriclasse del calibro di Brees, Newton e Ryan) avendo come starter Mike Glennon?

    Ad ogni modo, piena fiducia a Lovie, persona di esperienza e dal curriculum importante. Di sicuro, con coach Smith non vedremo più spettacoli immondi come - tanto per dirne uno - l'assalto al QB avversario che si inginocchia nei secondi finali di partita, una delle (tante) nefandezze a cui abbiamo dovuto assistere in questi due anni...

    ...GO BUCS!!

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