domenica 2 novembre 2014

Soliti Bucs, pasticcioni e perdenti

Evans e ASJ festeggiano in endzone.
"Same old story", per i nostri amati - quanto cronicamente abbonati alla sconfitta - Bucanieri. Anche contro avversari di scarsa levatura come i Cleveland Browns, Tampa Bay è riuscita a combinare una lunga quanto decisiva serie di errori e pasticci, senza farsi mancare praticamente nulla...

Un FG e un punt bloccati nella stessa partita (come perltro era già accaduto quest'anno contro i Rams), un paio di intercetti evitabili di Glennon, penalità sanguinose (quella di Gholston ha di fatto regalato 4 punti a Cleveland), insomma tutto il "menù" per far venire a noi tifosi il classico mal di fegato domenicale i ragazzi di Lovie Smith non se lo sono fatto mancare nemmeno oggi.

Peccato, perché per buona parte del match i Bucs erano sembrati in crescita rispetto alle ultime desolanti prestazioni contro Baltimore e Minneesota, eppure questa squadra proprio non ce la fa mantenere per tutti i 60 minuti la giusta concentrazione e ad evitare quegli errori inutili che - alla fine - fanno la differenza tra vittoria e sconfitta.

Qualche nota sui singoli; Glennon mi è parso piuttosto opaco e sebbene stasera abbia ricevuto una sufficiente protezione dalla linea - nonostante l'assenza di Collins - ha lanciato due brutti intercetti e nel drive finale non ha avuto la freddezza per guidare l'attacco in endzone. Miglior partita tra i PRO del rookie Mike Evans, 2TD e oltre 100 yards per lui, così come ottimo è stato il primo tempo del RB Rainey, poi scarsamente coinvolto nei rimanenti trenta minuti di partita.

Malissimo gli special team: al di là dei 2 FG non andati a segno (uno bloccato e uno sbagliato da Murray), non è possibile che per la seconda volta quest'anno gli avversari siano riusciti a bloccare due calci nella stessa partita.

Infine, la difesa: per buona parte del match la "D" ha giocato una partita intensa e tonica, peccato però che nei momenti cruciali si continuino a commettere ancora errori decisivi, ad esempio quando abbiamo consentito ai Browns - è accaduto anche stasera, e non è certo la prima volta quest'anno - di chiudere lunghissimi terzi down, riuscendo così a restituire ai nostri avversari anche fiducia e morale, oltre ai canonici ulteriori quattro tentativi.

Complessivamente, va rilevato che si sono visti miglioramenti rispetto ai recenti "tracolli", ma ancora non ci siamo; per uscire dal campo con la W occorrono ben altre prestazioni, tutta un'altra intensità e più o meno il doppio della concentrazione e della cattiveria viste in campo stasera da parte dei Bucs.

E la corsa verso la first pick overall prosegue...

2 commenti:

  1. Ma è credibile che stiano tankando? no perchè non si può essere così scarsi...
    Vabbè amarezza a parte faccio 2 somme, se ti va Star dimmi cosa ne pensi:
    - 1 OT o 1 OG
    - 1 QB
    - 1DT
    - 1 DE
    - 1 MLB (ipotizzando di spostare Foster come OLB perchè in questa difesa da middle non mi sembra ci calzi bene)
    - 1 CB
    - 1 SS
    - 1 FS

    Secondo me serve tutto questo. Ovviamente non dico tutto quest'anno. Ipotizzo che se arriva un LT di alto livello Collins venga spostato a dx e Dotson passi RG. Il problema è che manca talento nei ruoli nevralgici. In attacco Glennon temo ci lascerà sempre nel dubbio. Mi da la sensazione di fare una partita stellare e poi 3 o 4 al limite della sufficienza. La cosa peggiore che può fare è fare quel che sta facendo ora. A volte ti senti di dire che puoi andare avanti con lui. Poi fa robusti passi indietro.
    La OL deve essere puntellata bene. Non rifondata sennò avremo ancora gli stessi problemi.
    La DL ha bisogno di importanti miglioramenti. Un LE dominante e un DT migliore di McDonald (che va benissimo come DT di rotazione ma non come starter).
    Serve un MLB. non poco, in pratica manca il qb della difesa.
    Serve un cb che possa giocare nickel (e sperando che Verner migliori...ora come ora è meglio Banks).
    Servono 2 safety.

    Sbaglio secondo te?

    Freeman 80

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  2. A mio avviso Lovie Smith (presumo ci sarà ancora lui l’anno prossimo) dovrà in primo luogo chiarire chi sarà il QB starter nel 2015, cioè se continuare con Glennon o meno. L’importante è che sia una scelta ponderata e definitiva, perché da questa decisione dipenderà anche la gestione di free agency e draft.

    Sinceramente mi è dispiaciuto il passo indietro di Glennon fatto registrare contro i Browns, perché a Cleveland c’erano le condizioni ideali da parte del giraffone per andarsi a prendere la partita: avversari modesti, una linea che lo proteggeva a sufficienza, un Mike Evans versione Pro Bowl ben supportato da Vincent Jackson, un Rainey produttivo che faceva funzionare il gioco su corsa e gli toglieva pressione di dosso… e invece Glennon ha disputato la peggior partita del’anno, lanciando due brutti intercetti e non dando mai l’impressione di essere in grado di condurre i compagni alla W.

    Diamogli ancora 8 partite e poi avremo più elementi per valutarlo, l’importante è che a Lovie non venga in mente di panchinarlo e di far giocare McCown, sarebbe davvero l’ultima cosa di cui avremmo bisogno.

    Se confermassimo Glennon titolare anche nel 2015, la prima scelta del draft la utilizzerei per portare a Tampa il miglior OT disponibile, il prossimo Paul Gruber, uno cioè in grado di garantire per dieci anni massima protezione al nostro QB, premesso che avremmo anche bisogno di una guardia di valore, più affidabile di quelle che abbiamo a roster.

    Poi andrei decisamente su un DE, perché a livello di DT è vero che al fianco di McCoy abbiamo due giocatori discreti ma nulla più come Spence e McDonald, ma in quanto a DE siamo pressoché alla disperazione, tanto è vero che al momento uno dei più utilizzati "end" è il neopromosso dalla practice squad Jacquies Smith...

    Infine, prima ancora dei LB dove comunque qualcuno da affiancare a David e a Foster (possibilmente un MLB) lo dobbiamo prendere, c’è da sistemare l’altra grande voragine, la secondaria. Un CB e una SS di valore sono indispensabili per elevare il valore di un reparto che fa acqua da tutte le parti, oggettivamente indebolito – comunque si valuti la trade con St. Louis – dalla perdita di Barron.

    Se invece Lovie deciderà che il need primario per questa squadra è il QB (e a mio avviso non lo è affatto, perché prima di pensare al QB vanno tappati troppi altri buchi), allora useremo la first pick del draft sull’ennesimo franchise QB che al 90% non si rivelerà tale, ennesimo film già visto troppe volte e di cui conosciamo il finale a memoria.

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