martedì 4 novembre 2014

Il deludente bilancio della prima metà di stagione

Con la partita di domenica scorsa a Cleveland si è chiusa la prima metà di questa – per ora assai deludente – stagione 2014. I primi 8 match hanno fatto registrare un record di 1-7 che potremmo definire orribile, se non fosse che l'anno scorso a questo punto del campionato eravamo in una situazione di classifica addirittura peggiore, sullo 0-8.

Ma al di là dei numeri (0-8 o 1-7, poco cambia) il giudizio sulla prima metà di questa stagione non può che essere negativo per quello che i Bucs hanno fatto vedere sul terreno di gioco, con prestazioni largamente insufficienti di un po' tutti i reparti: attacco, difesa, special team, difficile dire quale settore, sino ad ora, abbia deluso di più...

Cerchiamo di fare un breve punto della situazione per ciascuno dei tre reparti, anche in prospettiva di quella che dovrà essere di conseguenza la strategia di GM e HC nel corso di free agency e draft.

ATTACCO:
Se per quel che riguarda WR, TE e RB la situazione - anche a medio-lungo termine - è più che discreta, più articolato è il discorso per quel che riguarda quarterback e linea offensiva.

E' Mike Glennon il giocatore su cui puntare e a cui affidare anche l'anno prossimo la guida della squadra?

Personalmente credo che un giudizio potrà essere dato solo a fine anno, dopo che il giraffone da NC State avrà disputato quantomeno altre 8 partite tra i PRO. In questa stagione Glennon ha alternato prestazioni molto convincenti (Pittsburgh) ad altre davvero modeste (Cleveland), ma ricordiamoci che questo ragazzo riceve ogni domenica una protezione a dir poco inadeguata dalla OL, il che non mi sembra proprio un dettaglio secondario.

Reputerei invece una mossa miope e senza senso da parte di Lovie Smith quella di riproporre Josh McCown come QB starter. Forse (ma non credo) McCown da qui a fine anno potrebbe far vincere ai Bucs una partita in più di Glennon, ma cosa cambierebbe per la squadra? Nulla, perché nel migliore dei casi chiuderemmo la stagione con un record di 4-12 anziché di 3-13 (sai che differenza...) rimanendo però con il dubbio circa l'effettivo valore di Mr. Giraffa. McCown è e resterà un giocatore mediocre ed essendo per di più a fine carriera non può certo essere lui la risposta per il futuro. Ritengo sia doveroso andare fino in fondo con Glennon proprio per cercare di valutarne nel migliore dei modi l'effettivo potenziale, ritornare a McCown mi sembrerebbe invece un dannoso autogol da parte del nostro HC, davvero una mossa senza la minima prospettiva e priva di logica.

Ad ogni modo, spero che a fine campionato Licht e Smith prendano una decisione definitiva su Glennon, a differenza di quanto non avvenne nella offseason del 2012, quando Schiano confermò Freeman senza esserne minimamente convinto, per poi “scaricarlo” a stagione 2013 appena iniziata, con le disastrose conseguenze (per tutti: per la squadra, per Schiano, per Freeman) che ben ricordiamo.

Se la situazione del QB è a mio avviso ancora da definire, mi sembra invece sin troppo evidente che i Bucs dovranno presentarsi alla stagione 2015 con una OL decisamente diversa e molto più forte di quella schierata quest'anno. Come minimo andranno inseriti – tra draft e free agency – due elementi di valore, un Tackle e una Guardia in grado di elevarne il talento, e poi si dovrà decidere cosa fare, ad esempio, di Logan Mankins, veterano dal glorioso passato ma dal futuro inevitabilmente declinante, il cui pesante contratto inciderebbe non poco sul salary cap della prossima stagione.

DIFESA:
In queste prime 8 partite i punti fermi della difesa dei Bucs sono stati due: il DT Gerald McCoy e il LB Lavonte David, per il resto si fa fatica individuare qualche altre elemento che abbia convinto pienamente, tra quelli a disposizione del DC Frazier.

McCoy è stato appena confermato sino al 2021, nella prossima offseason verrà verosimilmente prolungato anche il contratto di David (che diventerebbe FA a fine del 2015) dopodiché bisognerà intervenire in maniera massiccia soprattutto su due settori specifici, linea e secondaria. La DL in questa prima metà di stagione ha mostrato una cronica incapacità nel mettere pressione sul QB avversario e una una volta raddoppiato o triplicato McCoy, il gioco è fatto. Credo sia quindi necessario inserire un DE di alto livello, se non due, perché ad oggi nessuno degli “end” a roster offre garanzie di alcun tipo, al punto che sempre più spesso è utilizzato un giocatore appena promosso dalla practice squad, Jacquies Smith, il che la dice lunga sull'efficacia dei presunti titolari (da Johnson a Gholston passando per Bowers).

A livello di LB bisognerà decidere cosa fare con Mason Foster, che tra 8 partite sarà FA e che a mio avviso andrebbe riconfermato, oltre a rinforzare il reparto specifico se non altro per aumentarne la profondità, ridotta ai minimi termini dopo la partenza di Casillas. Le rimanenti partite del 2014 serviranno anche per valutare nel migliore dei modi Danny Lansanah, attualmente titolare più per mancanza di alternative che per l'indiscusso valore.

Ma ancora più grande, in questa prima metà di campionato, è la voragine che si è aperta nella secondaria, un “buco nero” in cui tutti stanno giocando al di sotto delle loro potenzialità (comprese le presunte stelle Verner a Goldson) e in cui peraltro abbiamo appena perso Mark Barron, settima scelta assoluta del draft del 2012, non proprio “uno dei tanti”. Per la prossima stagione urgono una safety e un CB di buon livello, sempre tenendo presente il notevole valore dei QB avversari che giocano nella nostra division. Da qui a fine anno possiamo solo sperare di limitare i danni e di non infrangere record negativi, perché auspicare un'inversione di tendenza in un reparto già modesto ed ora ulteriormente indebolito mi sembrerebbe un esercizio di ottimismo eccessivo.

SPECIAL TEAM:
E' possibile pagare un punter oltre 3 milioni a stagione? La risposta è sì, visto che Michael Koenen ne intasca circa 3,25 a campionato. Considerato il suo rendimento (più che mediocre) spero sia il suo uno dei primi contratti a venire ristrutturato nella prossima offeseason, mentre le rimanenti 8 gare di quest'anno serviranno anche per capire se il kicker Murray sia un giocatore affidabile che meriti la riconferma o meno. E poi sarà il caso di acquisire un buon KR/PR, che in casa Bucs manca più o meno dai tempi ormai abbastanza remoti di Michael Spurlock...

IN CONCLUSIONE...
Ci sarebbero tante cose da dire anche sul coaching staff, che sino ad ora non ha fatto rendere al meglio il materiale a disposizione, ma a Lovie Smith verrà sicuramente concessa un'altra stagione, anche se il record finale di quest'anno dovesse essere un deludente 3-13 o giù di lì.

Smith ha un curriculum importante e merita un'altra chance, magari sarebbe opportuno - invece - vedere qualche volto nuovo tra i vari assistenti e soprattutto acquisire un vero Offensive Coordinator, dato che quest'anno i Bucs ne sono stati privi per l'intera stagione a causa dei problemi di salute di Tedford.

Di sicuro però il football odierno ha tempi diversi da quello di vent'anni fa, oggi tutto viene “bruciato” ai ritmi frenetici, HC compresi; e se nei primi anni '90 Sam Wyche, per restare in casa Bucs, ebbe quattro anni di tempo per cercare (invano) di sviluppare il suo football, dubito che oggi si possa sperare di sopravvivere a due stagioni disastrose o comunque ampiamente negative (Schiano docet).

Poi, naturalmente, queste sono tutte chiacchiere dopo che è stata disputata solamente mezza stagione, e magari nelle rimanenti 8 partite avverrà quel “turnaround” tanto auspicato da Lovie Smith (e a cui ho il sospetto che creda solamente il nostro HC, e forse nemmeno lui).

Personalmente - al di là delle W e delle L – da qui a fine stagione mi accontenterei di vedere una squadra in crescita (magari anche lenta, però costante) nel suo complessivo rendimento, tosta, combattiva e concentrata per tutti i 60 minuti, il tutto in prospettiva del 2015 che dovrà necessariamente essere – non si accettano più scuse – la stagione in cui i Bucs smetteranno di essere la squadra-barzelletta dell'NFL e, soprattutto, torneranno finalmente a vincere qualche partita.

2 commenti:

  1. Sembra fatto apposta.
    a quanto pare si torna su McCown. Scelta talmente senza senso che non può che essere una bocciatura totale per Glennon. Il che è assurdo. Domenica ha giocato male, siamo onesti. Ci è costato la partita. Ma mi sembra prematuro bocciarlo perche nel complesso giudicherei il suo rendimento discretamente positivo. Certamente non da bocciatura assoluta. Se non è cosi perche tornare su McCown? Preservare Glennon da una annata disastrosa? Boh potrebbe anche essere... chi ci capisce piu nulla...

    Freeman80

    RispondiElimina
  2. Scelta che non condivido per nulla e che non serve a nulla. Ormai questa stagione poteva essere utile solo per una cosa, cercare di valutare il potenziale di Glennon, e invece no: avanti con il veterano 35enne mediocre e a fine carriera, e a marcire sula sideline teniamo il giovane al secondo anno di cui ignoriamo (e ignoreremo per sempre, a questo punto) l'effettivo potenziale.

    E al draft che facciamo, andiamo su un QB con la prima scelta o l'anno prossimo Smith crede di poter riproporre MCcown?

    Mah....

    RispondiElimina