venerdì 18 dicembre 2015

I Bucs si svegliano troppo tardi, la vittoria va ai Rams

Le partite di football sono articolate in quattro distinti periodi, e non è sufficiente giocarne bene solamente uno, peraltro a risultato ormai ampiamente compromesso, per sperare di portare a casa la W.

E dunque contro i Rams è arrivata l'ottava sconfitta stagionale per i Bucs, inguardabili per i primi tre quarti in cui sono stati presi letteralmente a pallate da St. Louis, un team di livello assai modesto che per oltre metà partita i Bucs hanno fatto sembrare uno squadrone.

In attacco hanno funzionato all'inizio solo le corse di Doug Martin, autore di ottime portate prima che un fumble lo togliesse praticamente dal match, e poi i passaggi di Jameis Winston, che ha lanciato ben 50 volte (davvero troppe) per complessive 363 yards e 2 TD, oltre a un intercetto.

Proprio Winston ha guidato il tardivo tentativo di rimonta con la solita grinta, cercando di spronare i compagni e guidarli all'impresa. Ma sono stati troppi gli errori commessi dalla squadra nell'intero arco del match, perché fosse possibile sperare nella rimonta.

Come al solito, tantissime le penalità, a cui si sono aggiunte le solite amnesie in difesa ed errori davvero banali, come ad esempio il fumble di Dye, che - a pochi centimetri dall'endzone - non essendosi reso conto di non essere stato toccato dai difensori dei Rams dopo una acrobatica ricezione, ha lanciato via la palla commettendo il più inutile dei fumble, per fortuna ricoperto dai Bucs.

Winston, dopo un avvio opaco, come si diceva ha dovuto forzare e lanciare tantissimo per cercare di riacciuffare i Rams, ma ormai i giochi erano fatti; e poi l'assenza di Vincent Jackson, nonostante Humpries abbia ricevuto alcuni buoni palloni, si fa sentire non poco ed il bersaglio principale (e pressoché unico) di Jameis è stato il solito Mike Evans, che ha messo insieme cifre importanti (9 ricezioni per 157 yards) abbinate ai suoi ormai consueti drop.

Breve postilla a proposito di Jameis: mi pare sia uno dei giocatori meno tutelati dell'intera NFL, ed è strano considerata l'attenzione riservata ai QB, talora salvaguardati fino all'eccesso. Evidentemente Winston è ancora un rookie e non gode della considerazione di altri "senatori" quali i vari Brady, Manning & co., perché sembra che il QB dei Bucs possa essere tranquillamente e soprattutto impunemente placcato dai difensori avversari anche a palla ormai ampiamente lanciata o quando il ragazzo è già fuori dal campo; ci sarebbero fitte piogge di flag gialle, credo, se questi placcaggi in palese ritardo riguardassero i vari Big Ben, Romo, ecc... e mi piacerebbe vedere un minimo di tutela in più per il nostro QB, premesso che questo discorso non c'entra nulla con la sconfitta di St. Louis quanto con un atteggiamento poco "protettivo", da parte di chi dovrebbe far rispettare le regole, riscontrato nell'arco dell'intera stagione nei confronti della first pick overall dell'ultimo draft.

Complessivamente, tornando alla partita, una prestazione decisamente negativa per Tampa Bay, che alla fine perde quasi di misura ma che per larga parte del match è stata in balìa di un avversario modesto e assolutamente alla portata, con cui sarebbe stato doveroso giocarsela alla pari per tutti e quattro i quarti, non solo nell'ultimo.

Tramontati da tempo i sogni playoff, sarà ora molto difficile concludere la stagione con un record non perdente, visto che al momento i Bucs si trovano in una situazione di 6-8, e non sarà semplice superare Chicago al RJS e soprattutto Carolina in trasferta, per chiudere il campionato con quello che sarebbe un più che dignitoso 8-8.

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