Il LB Lavonte David |
C'è però in casa Bucs un giovane giocatore, il LB Lavonte David, che promette bene, benissimo e sul quale credo sia il caso di spendere qualche parola...
Poi chissà, magari anche David incapperà nella "sindrome Freeman" (speriamo di no!), però questo giocatore, al suo secondo campionato tra i PRO, sta inanellando una serie di prestazioni davvero eccellenti, e se oggi dovessi individuare l'MVP dei Bucs dell'attuale stagione, credo che la mia preferenza andrebbe proprio all'ex giocatore dei Nebraska Cornhuskers.
David venne draftato al secondo giro dello scorso draft, con la pick n.58 overall. Che fosse un buon prospetto si sapeva, c'erano però parecchi dubbi circa il fatto che questo giocatore, non esattamente un "molosso" e anzi ritenuto "undersized" per gli standard NFL, potesse reggere il confronto con gli avversari proprio da un punto di vista fisico.
Mi sembra che fino ad ora David abbia dimostrato di poter tenere benissimo il campo anche contro gente più grande e grossa di lui e inoltre la sua notevolissima velocità è un'arma in più non solo contro i giochi di corsa ma che gli permette anche di portare pressione al QB nei giochi di passaggio (fino ad ora 6 sack per lui, tra i Bucs ha fatto meglio solo McCoy con 7). E poi, stupisce di Lavonte anche la sua abilità nel "leggere" lo sviluppo gioco, basti pensare ai 5 intercetti sin qui messi a segno. Dal 1982, David è il terzo difensore – nonché primo tra i LB – a mettere a segno almeno 100 tackles, 6 sack e 5 intercetti in una singola stagione, peraltro con tre partite ancora da disputare.
Se la difesa dei Bucs contro i giochi di corsa è tra le migliori dell'intera NFL gran parte del merito è di questo rapidissimo placcatore, quasi sempre il primo dei nostri difensore a piombare sul RB avversario.
Chiaramente è presto per paragonarlo ad un altro (lui sì) vero "fenomeno" del ruolo che noi tutti ben conosciamo, e cioè il futuro Hall of Famer #55 Derrick Brooks. Curioso che anche per Brooks ci fossero dubbi relativi alla "stazza" e che entrambi questi giocatori fossero ritenuti "undersized" per poter eccellere in NFL. Anche da qui si può capire come il draft sia una scienza "inesatta" visto che i vari scout potranno sì misurare chili, centimetri e velocità di un giocatore, ma non quegli elementi "intangibili" (cuore, grinta, cattiveria, voglia di vincere) che fanno molto spesso la differenza tra un Pro Bowler e un mestierante qualsiasi...
Speriamo dunque che il #54 prosegua sulla strada intrapresa e che intorno a lui si riesca a ricostruire una difesa importante. Domenica scorsa contro Buffalo il reparto difensivo ha giocato un ottimo match, ma mi piacerebbe vedere replicata una simile prestazione contro un team più forte (ad esempio i '49ers, perché no...) dei modesti BIlls.
Il contratto di David scadrà tra due stagioni, al termine del 2015. A mio modesto avviso sarebbe opportuno, nel corso dell'offseason, discutere di una estensione a lungo termine magari aggiornando anche le cifre: non esiste che questo ragazzo guadagni circa 800mila dollari a stagione, ossia quanto si mette in tasca Revis (che prende 16 milioni annui) per tre quarti di ogni singola partita...
Una sola cosa non riesco (ancora!) a "perdonare" (si fa per dire!) a Lavonte: quel fallo stupido e inutile commesso ai danni di Geno Smith nella week 1, che ci è costata una sconfitta così bruciante che ancora devo "metabolizzarla" del tutto... e chissà che espugnando New York alla prima di campionato non avremmo poi assistito ad una stagione diversa, da parte della nostra squadra... Ad ogni modo, simili errori di inesperienza ci stanno tutti da parte di un giocatore al secondo anno, l'importante è imparare dai propri sbagli ed evitare di commetterli nuovamente in futuro.
Lavonte David, chissà se è nata una stella nel cuore della difesa dei Bucs...
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