Da tempo pensavo di visitare una città unica e molto particolare come New Orleans, e dato che quest'anno i Bucs avrebbero giocato a NOLA proprio a settembre, perché non approfittarne? Così, dopo alcuni giorni trascorsi nella "Big Apple", con un volo della Delta sono arrivato in Louisiana sia alla scoperta di New Orleans che per assistere - ma questo lo avrei saputo solo domenica pomeriggio - ad una splendida quanto inattesa vittoria dei Bucs!
(segnalo che per ingrandire la dimensione delle foto è sufficiente cliccarci sopra).
Week #2 - TB Buccaneers at NO Saints
Dopo il pessimo esordio in campionato (la rovinosa sconfitta
interna con i Tennessee Titans) i Bucs che si presentano al Superdome di New
Orleans sembrano destinati a recitare il ruolo di semplice "sparring
partner" al cospetto dei più quotati Saints, anch'essi reduci da un KO e
desiderosi di festeggiare con una W il loro primo incontro casalingo della
stagione 2015. Ma le cose andranno invece a finire in maniera ben diversa,
sovvertendo ogni pronostico della vigilia...
Arrivati a New Orleans è d'obbligo un giro nel centro della
città. In Canal Street, una delle vie principali, è possibile imbattersi in
negozi che espongono in vetrina materiale anche di altre squadre che non siano
i locali Saints, Bucs compresi.
Sempre in Canal Street si trova l'Hotel Ritz, ed è lì che -
scortate dalle moto della polizia a sirene spiegate - arrivano i ben cinque
pullman che trasportano giocatori e staff dei Bucs, nei quali mi imbatto
casualmente.
Nel quartiere francese, cuore di New Orleans, c'è un piccolo
quanto fornitissimo negozio in cui è presente davvero tanto materiale delle
varie squadre NFL. Un assortimento notevole, e anche il "Red and
Pewter" fa bella mostra di sè in numerosi articoli.
Passeggiando sabato sera per Bourbon Street, cuore del
quartiere francese della città, è impossibile non notare una bandiera dei
Buccaneers, che sventola solitaria in mezzo a tanti vessilli nero-oro...
E' domenica mattina, e camminando per il centro della città
mi imbatto in Derek Fournier, meglio noto come "oldschool76", gestore
del sito "whatthebuc.net" e personaggio abbastanza conosciuto
tra i tifosi americani di Tampa Bay.
Un solitario tifoso dei Bucs cammina per Canal Street;
davanti a lui uno dei classici tram "vecchio stile" che transitano
numerosi per le strade di New Orleans.
Una "coppia mista": lei Santa e lui Bucaniere.....
E' ora di dirigersi verso lo stadio, presidiato sin dalle
prime ore del mattino dalla "who dat nation".
Eccoci arrivati al Mercedes-Benz Superdome, che risplende
sotto il cielo terso di una New Orleans calda e assolata.
Davanti al Superdome c'è "Champions Square", punto
di ritrovo nel pre-partita della tifoseria locale.
Due maglie rosse spiccano, nella marea black and gold...
A "Champions Square" si mangia e si beve, una band
suona musica a tutto volume, e i tifosi locali si illudono di "vincere
facile", contro i derelitti Bucs...
Un paio di supporters dei Bucs - di cui uno in versione
"throwback" - si aggirano nei pressi del Superdome.
Intanto, le cheerleaders dei Saints vendono copie del loro
calendario; agli acquirenti, è garantito l'autografo sul calendario stesso e un
immancabile selfie.
Arrivano anche i "percussionisti" dei Saints, con
i loro rumorosissimi tamburi.
Per accedere al Superdome si percorre una breve scalinata,
che conduce direttamente ai vari ingressi dello stadio.
Dall'alto, una visione panoramica di "Champions
Square"
Alla fine della breve scalinata che conduce allo stadio c'è
una statua di Tom Benson, proprietario dei Saints nonché della squadra NBA di
New Orleans, i Pelicans.
Alcune tifose, un po' "naif", dei Saints scendono
le scale; alle loro spalle, una cheerleader si ripara dal sole con il
calendario.
Il grande caldo limita un po' le tipiche grigliate dei
tifosi che precedono le partite NFL, ma i classici "tailgate party"
non mancano nemmeno qui.
Il Superdome ci aspetta: è tempo di entrare nella
"casa" dei Saints!
All'ingresso del Superdome a ciascuno spettatore viene dato
in omaggio un gadget, questo piccolo "towel" griffato
"Saints"
L'interno dello stadio ricorda quello degli altri impianti
americani visitati negli anni scorsi. Ci sono tantissimi stand in cui si
vendono cibo e bibite, ed è inoltre presente un fornitissimo negozio in cui è
possibile trovare tutto il materiale con il marchio dei "Saints".
Nello shop dei Saints era anche presente una "vecchia
gloria" locale, che firmava autografi ai tifosi nero-oro.
Girando all'interno del Superdome si nota qualche sporadico
tifoso in Red and Pewter, qui ce ne sono due con la jersey di Winston.
Panoramica del campo di gioco, ad un'ora circa dal kick-off.
E' tempo di riscaldamento pre-partita; obiettivo puntato su
Jameis Winston.
Esordio stagionale per il WR Mike Evans, qui a metà campo
nel corso del pre-partita.
Classici esercizi di riscaldamento che coinvolgono l'intera
squadra.
I due QB dei Bucs, Mike Glennon e Jameis Winston.
Il reparto dei LB, tra cui spicca il rookie Kwon Alexander,
uscito proprio dal locale ateneo di Louisiana State University.
E' tempo di "huddle". Prima si riuniscono i
giocatori per singolo reparto...
...e poi tutta la squadra: "one, two,
three....WIN!"
In questo breve filmato, una carrellata dell'interno del Superdome
Vicino alla mia postazione una simpatica rappresentanza di tifosi Bucs.
Tempo di cheerleaders...
...e di una loro breve esibizione a metà campo.
Entrano in campo le squadre: prima i Bucs...
...e poi i Saints; si spengono le luci e l'atmosfera diventa
coinvolgente e scenografica.
Fiammate e giochi di luce per salutare la squadra locale.
Il Superdome trabocca di entusiasmo. Le cose saranno un po'
diverse, dopo circa tre ore di football...
Tutti in piedi per il National Anthem.
Bandierone a stelle e strisce d'ordinanza, sorretto dai
militari.
Visione panoramica del Superdome, quando mancano ormai pochi
minuti all'inizio del match.
I capitani delle due squadre si ritrovano a metà campo per
il "coin toss".
"Countdown" sul tabellone elettronico: poco più di
un minuto, e si comincia.
Kyle Brindza pronto per il kick-off.
L'attacco si riunisce nell'huddle in attesa di riprendere il
gioco, durante una pausa per consentire la trasmissione della pubblicità.
Un'orchestrina itinerante che suona musica jazz allieta i
tifosi sugli spalti, durante i numerosi break.
Mettendo tra i pali un difficile FG dalle 55 yards, il kicker Kyle
Brindza sblocca il risultato. 3-0 per i Bucs, e se il buongiorno si vede dal
mattino...
Durante un time-out i giocatori e lo staff tecnico fanno il
punto della situazione.
Jameis Winston muove bene l'attacco di Tampa Bay; qui
impartisce istruzioni ai propri compagni prima dello snap.
Nel corso dell'intervallo, la nota marca tedesca di
automobili che sponsorizza il Superdome fa entrare sul terreno di gioco alcuni
esemplari di vetture.
Si ricomincia dopo l'halftime. Jameis Winston, sulla
panchina dei Bucs, analizza con il coaching staff l'andamento dei primi trenta
minuti di partita.
Nel secondo tempo i Saints cercano la rimonta ma Tampa Bay
resiste. Le squadre sono pronte per giocare i minuti decisivi di questa sfida.
E' finita... i Bucs compiono l'impresa ed espugnano - con
pieno merito - il Superdome!
Concluso il match, i giocatori si scambiano i tradizionali
saluti di fine partita.
All'uscita dallo stadio, un tifoso Bucs indossa una
fiammante casacca rossa #3.
Bye-bye, Superdome... è stato bellissimo!
La folla defluisce dal Superdome senza problemi, con tifosi
Saints e supportes Bucs che camminano tranquillamente fianco a fianco, senza il
minimo problema. Un perfetto esempio di "civiltà sportiva".
A fine partita, si va a fare festa a Bourbon Street; anche
qui, "Red and Pewter" e "Black and Gold" si mescolano senza
problemi. La rivalità, sul campo di gioco, è molto sentita tra Bucanieri e
Santi, ma finita la partita si festeggia tutti quanti insieme, senza bisogno di
polizia in assetto da battaglia o città blindate...
Quest'anno il bilancio sportivo della mia escursione in USA
è stato davvero positivo, dopo le tante sconfitte a cui avevo assistito negli
scorsi anni. Nessuno avrebbe pronosticato una vittoria dei Bucs contro i più
quotati Saints, e invece Winston e soci hanno regalato ai non numerosissimi
tifosi di Tampa Bay presenti sulle gradinate del Superdome davvero una gran
bella soddisfazione. Uscire a testa alta dalla tana dei Santi con una
strameritata W in tasca... absolutely priceless!
Come sempre, consiglio a tutti quanti ne abbiano l'occasione
di assistere "live" ad un match NFL. Al di là del risultato, sarà
comunque una bella esperienza, una sana giornata di sport lontana anni luce
dalle assurde tensioni e dall'aria troppo spesso malsana che si respira negli
impianti sportivi del vecchio continente.
20 settembre 2015, una data quasi da segnare sul calendario:
non capita esattamente any given sunday che i nostri amati Bucanieri compiano
una simile impresa "corsara", e avere avuto l'occasione di assistere
"live" a questa W (peraltro la prima in carriera per Jameis Winston)
mi ripaga delle tante delusioni degli anni passati, come ad esempio quell'umiliante 14-56 incassato ad Atlanta lo scorso anno...
Anyway, che arrivi una W oppure una L, il nostro grido di
battaglia sarà sempre lo stesso:
GO BUCS!!!
Bellissime, grazie!!!
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