It's a Bucs Life! |
Per fortuna però le città USA sono collegata tra loro da tantissime compagnie aeree, affidabili e a buon mercato. Così, anche nel 2014 sono riuscito ad abbinare ad un viaggio attraverso gli States anche un paio di match dei "nostri" amati Bucanieri.
Ripeterò un concetto già espresso altre volte, anche per chi si chiedesse se ne valga davvero la pena, di fare tanta strada per una partita di football: la risposta è un sì convinto, e l'esperienza di un match vissuto "live" è un qualcosa di impagabile.
Poi, naturalmente, sarebbe perfetto se alla fine il risultato - ogni tanto, mica sempre... - arridesse ai Bucs, ma si sa che la "Bucs life" è fatta per gente tosta in grado di sopportare anche rovesci pesanti e sconfitte brucianti... come ho già avuto modo di scrivere, se volevamo la vita comoda, avremmo tifato per New England o San Francisco, no?! ;-)
(segnalo che per ingrandire la dimensione delle foto è sufficiente cliccarci sopra).
Week #2 - Tampa Bay Buccaneers vs St. Louis Rams
L'arrivo a Tampa è per il sabato pomeriggio precedente al match. Il tempo di una rapida sosta in albergo e poi si va a fare un po' di shopping, rigorosamente in Red and Pewter!
Sono in vendita anche le repliche degli "helmets" in taglia originale, peccato siano un po' troppo grandi per poterle stivare nel trolley
Alla fine decido di optare per un mini-helmet con il nuovo logo, molto più agevolmente trasportabile
Scende la sera su Tampa, il match con i Rams si avvicina!
Il kick-off è in programma alle 16:05 locali, ma come sempre preferisco arrivare allo stadio con abbondante anticipo, più o meno tre orette prima dell'inizio, anche perché non si corre davvero il rischio di annoiarsi: girare tra i chioschi che vendono gadgets, incontrare altri tifosi, il "rito" del tailgating, l'arrivo dei giocatori, girare intorno allo stadio anche per vedere le nuove "decorazioni" e i nuovi maxi-poster che lo caratterizzano, sono tutte valide ragioni per arrivare al Raymond James Stadium ampiamente prima delle 16.05.
Irrinunciabile, per i tifosi americani, il sacro rito del "tailgating"
Il perimetro del RJS è tappezzato di poster e striscioni. Questi, riguardano i tifosi
Un maxi murales ritrae, oltre a Lavonte David, anche Gerald McCoy: a loro il compito di difendere la Baia!
Davanti all'ingresso principale, il nuovo logo e il vecchio motto: "It's a Bucs Life"
Un'altra parete del RJS è invece interamente ricoperta dal nuovo logo
Oggi è la giornata incui verrà celebrato l'ingresso nel Ring of Honor dei Bucs del leggendario Derrick Brooks. Girando intorno allo stadio, mi imbatto proprio in Derrick che sta facendo una foto di gruppo con alcuni suoi vecchi compagni. Tra gli altri, oltre a Books al centro con una maglietta rossa, si riconosce l'indimenticato Mike Alstott, il primo in alto a sinistra.
Anche l'attacco ha un suo murales, dedicato al WR Vincent Jackson
Sempre all'esterno, un Suv traina un mini-galeone, dal quale vengono distribuite ai tifosi le grosse collane di plastica con perline, le mitiche "plastic beads".
Una bandana e una collana, gentili omaggi degli sponsor ricevuti all'esterno dello stadio
All'ingresso dei giocatori non mancano i tifosi, in attesa di una foto o di un autografo.
Ecco una carrellata su alcuni giocatori, partendo dal DE William Gholston (o almeno credo sia lui, non è facile distinguere i giocatori in "borghese", senza numero e nome sulle spalle!)
Questo invece è il RB Bobby Rainey, che si dirige negli spogliatoi dopo avere firmato autografi ai tifosi
Con il prossimo giocatore non si rischia di fare confusione: la fisionomia del simpatico "pennellone" Mike Glennon è inconfondibile!
Autografi anche per il CB Johnthan Banks
Il nuovo C titolare, Evan Dietrich-Smith
Il LB Mason Foster saluta con entusiasmo due tifose non giovanissime, abbigliate in white and orange
Chiusura in bellezza con Gerald McCoy, accolto da un'ovazione da parte dei tifosi presenti
Intorno alle 14.30 vengono aperti i cancelli: è ora di entrare al RJS! A ogni tifoso viene dato in omaggio un "bobblehead" che ritrae il festeggiato della giornata, Derrick Brooks.
All'interno del RJS, dal lato opposto del Galeone
Ring of Honor: un drappo copre il nome di #55Brooks, che di lì a poche ore verrà svelato
Una cosa che mi colpisce sempre negli impianti sportivi americani è l'enorme quantità di cibo che viene consumata dai tifosi, quasi più interessati a ingozzarsi di hamburger, hot dog e cibo di ogni genere che assistere al match! Questi sono alcuni maxi-distributori di ketchup, senape e salse varie, presenti a ogni angolo dello stadio.
I bicchieroni per le bibite sono dedicati a un giocatore diverso ad ogni partita. Oggi, ovviamente, era il turno di Derrick Brooks
Rispetto all'anno scorso, i punti di ristoro sono addirittura aumentati
E' all'interno dello stadio che si trovano i "team store" più forniti
In uno di questi ho acquistato un nuovo "Bucs hat", c'era quasi l'imbrazzo della scelta considerata l'ampia gamma di modelli a disposizione
La pubblicità della Coca Cola Zero all'interno dell'impianto
In avvicinamento al Galeone...
...ed eccoci alla nave dei Pirati
Il cielo si fa minaccioso sopra il RJS
Sono parecchi i tifosi che indossano le nuove jersey, ma non mancano i nostalgici del white and orange
Una panoramica dal mio posto, settore 309
Riscaldamento prepartita da parte di Rams e Bucs
Il Galeone visto dall'alto
Dettaglio sui nuovi loghi, a metà campo e in endzone
Si avvicina il kick-off, ecco le cheerleaders!
Entrano le squadre in campo: prima i Rams...
e poi i Bucs!
Il bandierone, anch'esso con il nuovo logo
Tutti in piedi, per il National Anthem
Dettaglio sull'interpete dell'inno, Sisaundra Lewis
"The Star-Spangled Banner": buon ascolto!
Al "coin toss" è presente anche Derrick Brooks, insieme alla sua famiglia
Le due squadre in azione
In TV trasmettono spot pubblicitari, le due squadre in campo attendono di riprendere il gioco
Ormai è un "classico": partita interrotta per uragano tropicale in arrivo!
Halftime: Gene "the voice" Deckerhoff presenta l'introduzione di Derrick Brooks nel Ring of Honor
Parola al festeggiato, #55 Derrick Brooks
Fuochi d'artificio celebrano l'ingresso di Brooks nel Ring of Honor
Il discorso di Brooks è trasmesso anche dal tabellone
Il Ring of Honor "aggiornato" con l'ultimo nuovo ingresso!
Bucs a +1 a circa 5 minuti dalla fine. Riusciremo ad agguantare una soffertissima W?
Purtroppo no, alla fine la spuntano i Rams... peccato, ancora una volta la vittoria sfugge nel finale... non c'è davvero nulla da fare, è proprio una "Bucs life"!
Week #3 - Atlanta Falcons vs Tampa Bay Buccaneers
Dopo soli quattro giorni dalla rocambolesca sconfitta con i Rams, i Bucs scendono di nuovo in campo, nel "thursday night" che vede Tampa Bay di scena al Georgia Dome di Atlanta contro i sempre temibili Atlanta Falcons. I ragazzi di Lovie Smith sono privi di molti titolari importanti, da Gerald McCoy a Doug Martin, da Mason Foster al rookie ASJ, ma si spera comunque di tenere testa ad un team forte ma non proprio di primissima fascia. Purtroppo non sarà così e i Bucs andranno incontro ad una sconfitta a dir poco rovinosa...
Giovedì pomeriggio, in giro per Atlanta, è possibile imbattersi in qualche sporadico tifoso dei Bucs in trasferta. Se domenica scorsa a Tampa i supporters di St. Louis erano proprio pochissimi, ad Atlanta qualche tifoso dei Bucs c'è, nonostante sia un giorno feriale.
Ecco altri tifosi di Tampa Bay nei pressi del Centennial Park, non lontano dal Georgia Dome
Avvicinandosi allo stadio, si incontrano i "percussionisti" degli Atlanta Falcons
Arrivati al Georgia Dome, si nota la troupe televisiva del Thirsday Night in piena attività
C'è una discreta fila allo stand in cui le cheerleaders dei Falcons autografano il loro calendario
E sono parecchi anche i tifosi che si fanno dipingere sul viso i colori dei Falcons
Non mancano le occasioni di svago per i fans di Atlanta
Grady Jackson, vecchia gloria locale, firma autografi ai tifosi
Non sono invece molto numerosi, fuori dallo stadio, i chioschi che vendono gadgets dei Falcons, a parte questo camion attrezzato a "team store"
Il Georgia Dome, uno dei pochi stadi coperti dell'NFL
Lo staff del "Thursday Night" si prepara per la partita
Si avvicina l'inizio del match, ed aumenta il numero di tifosi nei pressi dello stadio
Un maxi-logo gonfiabile dei Falcons
Due tifosi dei Bucs davanti al Georgia Dome
L'interno dello stadio di Atlanta è simile a quello di altri impianti americani, con tanti punti di ristoro e negozi che vendono gadgets della squadra di casa.
Due tifosi rispettivamente di Bucs e Falcons - entrambi amanti delle uniformi "throwback" delle proprie squadre - discutono tranquillamente dentro il Georgia Dome. Una cosa impensabile, negli stadi italiani...
Panoramica dal mio posto al Georgia Dome
Poche file sotto alla mia, un quartetto di tifosi in Red and Pewter
I giocatori dei Bucs riuniti nell'huddle, a pochi minuti dal kick-off
Le cheerleaders dei Falcons in azione
Fuochi d'artificio e bandierone, per l'ingresso incampo della squadra di casa
Coin toss e inno nazionale, appuntamenti fissi di ogni match NFL
Il tetto del Georgia Dome
Inizia la partita e per Tampa Bay prende il via una lunga, luinghissima serata...
Siamo ancora nel primo quarto e Atlanta conduce già per 21-0. I tifosi locali iniziano a festeggiare con largo anticipo
Alla fine del terzo quarto, sul punteggio di 56-0, lo stadio è praticamente vuoto, i tifosi preferiscono uscire prima per evitare il traffico, tanto ormai la W con i derelitti Bucs è al sicuro da tempo, in pratica sin dal primo quarto di gioco...
Nell'ultimo quarto, contro le terze linee di Atlanta, Tampa Bay mette a segno due TD, tanto per evitare di riscrivere il libro dei record alla voce peggior sconfitta di sempre. Il punteggio finale di 14-56, comunque, è per punti di disavanzo la terza peggior sconfitta in quarant'anni di storia. Ma bravi....
Si conclude così, in maniera amara sportivamente parlando, l'escursione 2014 negli stadi NFL da parte del sottoscritto. Risultati a parte, è stata come sempre una bella esperienza respirare l'aria "sana" di un impianto NFL, ambiente in cui tifosi delle squadre avversarie possono tranquillamente seguire la partita fianco a fianco, senza quelle tensioni assurde tipiche dei nostri stadi.
Purtroppo, quest'anno ho assistito a due brutte sconfitte, e se il match con i Rams avremmo anche potuto acciuffarlo all'ultimo secondo, con i Falcons è stata una disfatta vera e propria, asfaltati senza pietà da Matt Ryan e soci.
Peccato, l'appuntamento con la W è rimandato... ma il grido di battaglia, si vinca o si perda, è sempre lo stesso e non cambierà mai:
GO BUCS!!!
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